Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 September 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Architettura
L'ultimo giorno della Scuola estiva
 
Sarà Alberto Campo Baeza, uno dei più prestigiosi architetti europei contemporanei, a chiudere oggi, alle 19, la seconda edizione della Scuola estiva internazionale di Architettura. Alle 18, nell'Aula Magna della facoltà di Ingegneria, in piazza d'Armi (ingresso da via Marengo), si terrà la manifestazione finale, con la presentazione del primo numero della nuova gestione della rivista “Domus”, ad opera del direttore Nicola Di Battista, mentre alle 19 comincerà la conferenza di Baeza. La mattina, a partire dalle 9, nell'Aula Magna di via Corte d'Appello, docenti e studenti dei cinque atelier della Scuola presenteranno e discuteranno i loro lavori, con la supervisione del visiting professor Jacques Sbriglio, della Scuola di Architettura di Marsiglia, e del professor Nicola Di Battista.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Cultura, Cagliari capitale europea
Il capoluogo si candida per il 2019
 
Teoricamente la partita vale un milione e mezzo di euro, la cifra che l'Unione europea garantisce alle città che sarà designata Capitale europea della cultura nel 2019. In realtà i vantaggi che Cagliari otterrebbe se ottenesse la candidatura sarebbero molto maggiori. In termini economici, territoriali, di immagine e, come chiede l'istituzione comunitaria, di «rafforzamento dell'indentità culturale interna delle città e dei significati che può assumere per i suoi cittadini».
Marsiglia, per dire, dopo essersi aggiudicata lo scettro di capitale 2013, ha avviato sessanta cantieri tra recuperi, riconversioni e nuove costruzioni che hanno coinvolto archistar come Frank O. Gehry, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel, Norman Foster e Stefano Boeri. Lo ha fatto dopo aver attirato su di sé cospicui capitali privati ed aver costruito un nutrito calendario di iniziative che dall'inizio dell'anno hanno attirato circa 10 milioni di turisti, anche grazie a una sinergia con la Provenza. Solo al weekend inaugurale, a metà gennaio, c'erano 600 mila persone. Ma Marsiglia ha 860 mila abitanti, è la più grande città della Francia meridionale e attira ben altri investitori. Per ora, che si sappia, Cagliari ha solo il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, con cui il Comune ha sottoscritto un protocollo d'intesa, e sta costruendo un progetto condiviso con associazioni e istituzioni locali.
Il dossier il 20 settembre passerà al vaglio di una commissione composta da tredici esperti: sei nominati dallo Stato italiano, sette dalle istituzioni europee. Venerdì è infatti prevista la prima preselezione che dovrà indicare cinque finaliste tra le 18 città italiane in corsa. Finora, oltre a Cagliari, hanno presentato la loro candidatura Torino, Aosta, Bergamo, Venezia e il nord est, Mantova, Ravenna, Pisa, Siena, Urbino, Perugia, L'Aquila, caserta, Matera, Lecce, Taranto, Palermo, Siracusa e il sud est. Una concorrenza agguerritissima in una partita il cui esito dipende non solo dalla capacità dei candidati di presentare un progetto che risponda ai requisiti base indicati nel bando ma anche dal peso politico e dalla forza della moral suasion che gli attori sapranno esercitare. «Siamo pronti a raccogliere la sfida: naturalmente ci occorrerà anche la collaborazione di altre istituzioni, come la Regione o l'Università», ha detto Zedda in fase di presentazione della candidatura.
Certo, Cagliari ha potenzialità importanti ma ha ha ancora aperta la questione Tuvixeddu, non ha saputo adeguatamente valorizzare il parco di Molentargius, deve trovare risorse per riportare l'Anfiteatro al suo splendore, ha un tessuto urbano poco coeso. Il dossier che sarà presentato venerdì è top secret. Si sa che dentro c'è la valorizzazione di sant'Elia e la sua riconnessione al territorio. Se ne parla da decenni.
Fabio Manca
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Oggi convegno sull'eutanasia con papà Englaro
 
L'aula magna del dipartimento di Giurisprudenza ospita l'ultimo appuntamento con “Sui Generis, giornate cagliaritane sulle pari opportunità”.
Si parte questa mattina alle 9,30 con la tavola rotonda su "Marketing, comunicazione e pubblicità". A seguire l'appuntamento con Lorella Zanardo e il suo documentario sul corpo femminile nei mass media dal titolo “Il corpo delle donne”. Infine la tavola rotonda “Aborto ed eutanasia: il difficile equilibrio tra diritto individuale e interesse pubblico” con una serie di ospiti importanti: Giuseppe Englaro, padre di Eluana, la ragazza morta dopo 17 anni di coma vegetativo diventata il simbolo della battaglia contro l'accanimento terapeutico, Mina Welby, Franca Alessio e Mirella Parachini. All'iniziativa, patrocinata dal Consiglio Nazionale Forense e dall'Università di Cagliari, partecipano il presidente del Consiglio Nazionale Forense Guido Alpa, la deputata Caterina Pes, il presidente nazionale della Cassa Forense, Alberto Bagnoli, i segretari nazionali dell'Aiga, Dario Greco, e dell'Anf, Ester Perifano. ( ve. ne. )
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Protesta
Appelli aboliti, universitari sul piede di guerra
 
Dall'anno prossimo non potranno più sostenere esami negli appelli di aprile e novembre. Una novità che non piace agli studenti del polo economico- giuridico di viale Fra Ignazio che annunciano un sit-in di protesta.
«L'abolizione degli appelli di novembre e aprile nel corso di giurisprudenza ha fatto sì che tutti gli studenti si trovassero con due possibilità in meno di sostenere gli esami, e quindi di arrivare con più difficoltà al conseguimento della laurea», spiega Francesco Pitirra, consigliere di facoltà della lista Unica 2.0. I due appelli erano stati introdotti due anni fa in via sperimentale ma «il fatto che l'abolizione sia prevista dai regolamenti - continua Pitirra - non toglie certo la situazione di disagio in cui vengono a trovarsi gli studenti». Intanto i docenti hanno già trovato altri sistemi per agevolare gli universitari: «Si faranno i pre-esami, l'esame sarà più facile perché diviso in due parti - dice il preside di giurisprudenza, Massimiliano Piras -. L'introduzione di questi due appelli straordinari non ha dato esiti positivi, penalizzava la frequenza delle lezioni». ( ve. ne. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Ed_Cagliari
San Basilio, il 30 settembre si inaugura il radiotelescopio
 
SAN BASILIO Il Sardinia Radio Telescope, il secondo più grande telescopio al mondo, realizzato dall’istituto nazionale di astrofisica ( inaf ) e dall’agenzia spaziale italiana ( asi ) con il significativo supposto del ministero dell’istruzione, università e ricerca e della regione Sardegna, sarà inaugurato il 30 settembre. Il SRT è alto 70 metri e pesa in tutto circa tremila tonnellate. Dotato di una parabola di 64 metri di diametro è in grado di captare al meglio anche i più deboli segnali provenienti dai più reconditi angoli del cosmo. “ Un gioiello scientifico e tecnologico unico in Europa- sottolinea il responsabile del progetto Nicolò D’Amico, dell’osservatorio astronomico di Cagliari dell’inaf e professore ordinario dell’università di Cagliari- frutto dell’eccellenza italiana che, nel campo dell’astronomia e dell’astrofisica in particolare vanta un primato che dura da 400 anni” Alla cerimonia inaugurale oltre alle massime autorità regionali parteciperà anche Maria Chiara Carrozza, il ministro dell’istruzione università e ricerca. Jacopo Bulla
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Ed_Cagliari
GIUNTA COMUNALE
Più soldi per la cultura e no al gioco d’azzardo
 
CAGLIARI L’amministrazione comunale investe, con le risorse a disposizione, sulla cultura e aderisce al manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo. Su proposta dell'assessore alla Cultura Enrica Puggioni, la Giunta comunale ha approvato la delibera con cui si incrementano le risorse destinate al finanziamento del settore delle attività letterarie e laboratoriali. A fronte di un budget iniziale di 72mila euro, al fondo si aggiungono 48mila euro - per un totale di 120mila euro - da destinare a progetti di interesse rilevante per la città nel suo complesso e in particolare per il coinvolgimento delle comunità e dei quartieri nei quali si svolgono. Approvata, su proposta dell'assessore agli Affari Generali Paola Piras, la delibera che prevede l'adesione al Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo. È il documento con cui i sindaci chiedono una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell'offerta e della facilità di accesso al gioco d'azzardo, su un'adeguata informazione rispetto alle conseguenze e su un'attività decisa di prevenzione e cura. Nel manifesto si chiedono, inoltre, leggi regionali in cui siano chiari e definiti i compiti delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d'azzardo e per il sostegno alle azioni degli enti locali. Ancora, si richiede che sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci sugli orari di apertura delle sale da gioco e sia richiesto alle amministrazioni comunali il parere preventivo e vincolante per l'installazione dei giochi d'azzardo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
APPUNTAMENTI
 
ARCHITETTURA Sarà Alberto Campo Baeza, uno dei più celebri e prestigiosi architetti europei contemporanei, a chiudere oggi, con una conferenza alle 19, la seconda edizione della Scuola Estiva Internazionale di Architettura in titolata quest’anno “Sardegna. Alle 18, nell’Aula Magna della facoltà di Ingegneria-Architettura, in piazza d’Armi (ingresso da via Marengo), si terrà la manifestazione finale della Scuola, con la presentazione del primo numero della nuova gestione della prestigiosa rivista “Domus”, ad opera del direttore Nicola Di Battista, mentre alle 19 comincerà la conferenza di Alberto Campo Baeza.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Ed_Nuoro
L’ALTRA economia
Bornioli: la cultura è una vera industria
Il presidente degli imprenditori nuoresi e ogliastrini: «Ma nella nostra provincia non si può parlare di sistema»
Servirebbe un portale internet, una vetrina completa un cartellone unico
di Luciano Piras
 
NUORO «È una vera e propria industria che crea reddito e occupazione, un settore che ha enormi potenzialità e che potrebbe giocare un ruolo importante per la ripresa». Non ha dubbi, Roberto Bornioli, presidente di Confindustria Sardegna centrale. «I dati sono interessanti, e per certi versi inaspettati» dice mentre analizza il rapporto Unioncamere Fondazione Symbula 2013. Numeri di grande valenza: 1.541 imprese attive, 2.700 occupati e 106 milioni di valore aggiunto. «Il sistema produttivo culturale della provincia di Nuoro vale il 10% della ricchezza prodotta in Sardegna dalle industrie della cultura» spiega Bornioli. Numeri (riferiti al 2012) positivi nel deserto generale, numeri che fanno ben sperare. «Eppure, la ricchezza prodotta dalle attività culturali nel Nuorese vale soltanto il 4% del valore aggiunto provinciale e lo 0,3% di quello regionale» aggiunge subito il presidente degli industriali. «Al di là del suo valore intrinseco, il settore cultura è in grado di generare un vero e proprio sistema imprenditoriale – insiste, dati alla mano –, dove accanto alle attività più creative si sviluppano altre attività di tipo manifatturiero o legate all’economia dei servizi. Importante è l’effetto moltiplicatore che le attività culturali hanno su altri comparti come il turismo. In Sardegna, per esempio, il 22,4% della spesa turistica è generato dall’industria culturale (in Italia l’incidenza sale al 33%). Nella nostra provincia però non si può parlare di vero e proprio sistema culturale, l’integrazione tra i settori è scarsa e le opportunità offerte dalla filiera sono ancora poco sfruttate. Per migliorare le performance – sottolinea Bornioli –, è certamente necessario sviluppare maggiori sinergie tra privati, creando forme di collaborazione che possano migliorare l’offerta culturale e creare i presupposti per nuove iniziative imprenditoriali». «Per far questo è ora di dare gambe al Distretto culturale, progetto messo nero su bianco in un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Camera di commercio e da alcune associazioni, tra cui Confindustria. L’idea è quella di creare una rete dell’offerta culturale nuorese, nell’ottica di promuovere un maggior coordinamento e una collaborazione più proficua tra pubblico e privato. Tra le azioni da portare avanti – propone il numero uno di Confindustria Sardegna centrale –, quella di un portale on line del sistema culturale nuorese, una vetrina completa di eventi, spettacoli, iniziative culturali, un cartellone dell’offerta culturale unico che motivi il visitatore a muoversi lungo i diversi luoghi d’arte del territorio, con una maggiore integrazione con l’offerta turistica e ricettiva. Occorre poi che il Comune di Nuoro porti avanti quanto previsto dal Piano strategico, che ha posto la cultura tra i settori chiave ma che per ora rimane inattuato». Nuoro, insomma, ha tutte le potenzialità di proporsi come centro culturale a livello regionale. «Il capoluogo ha risorse importanti anche se queste non sono adeguatamente valorizzate, a causa dell’eccessiva frammentazione delle competenze e di un mancato coordinamento tra enti e istituzioni del settore – evidenzia Roberto Bornioli –. Qualcosa però comincia a muoversi. L’adozione nei mesi estivi del biglietto unico d’ingresso al Man e al Tribu ha rappresentato una prima importante occasione per unire le forze e testare forme di collaborazione da riproporre in futuro. Sono i primi passi verso la costituzione di una regia unica a livello provinciale, perché soltanto ottimizzando gli sforzi è possibile ottenere il massimo dei risultati in termini di presenze turistiche in città. Ci troviamo in una congiuntura favorevole per dar vita a nuovi progetti: l’attenzione manifestata dal direttore del Man e dal nuovo presidente dell’Isre, l’impegno mostrato dagli imprenditori della cultura, l’interesse della Camera di commercio a supportare nuove iniziative in tal senso sono segnali positivi per creare a Nuoro un polo culturale di interesse regionale».

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