Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 December 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
Workshop
Le start up internazionali e quelle sarde a confronto
 
Fare il punto sul Decreto Crescita 2.0 e sul sistema delle start up e mettere a confronto e in collegamento le esperienze del sud est asiatico, statunitensi e israeliane con le realtà del resto d'Italia e della Sardegna.
È l'obiettivo dell'incontro cagliaritano di domani, organizzato al T-hotel dall'assessorato regionale alla Programmazione insieme a Sardegna Ricerche. Si tratta del terzo workshop sulla ricerca, dedicato al tema della finanza, dal titolo: “Sardegna Isola dell'innovazione. Dall'idea all'impresa”.
Durante il workshop verranno messe in evidenza le novità introdotte dalle nuove norme e si parlerà inoltre, di quanto già si è fatto e si sta facendo in Sardegna per creare un ecosistema favorevole ai processi innovativi, con l'obiettivo finale di tracciare le linee di una nuova politica regionale che sia in grado di rafforzare quanto già fatto in un'ottica complementare rispetto ai provvedimenti del Governo contenuti nel dl Crescita 2.0.
«L'investimento in innovazione, ricerca e conoscenza rappresenta la strada maestra per la crescita economica della nostra Isola, soprattutto in momenti di grave crisi come quelli attuali», ha detto Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
Il parere
Moro: Paese in forte crisi, spiragli solo da metà 2013
 
Beniamino Moro, docente di Economia politica all'Università di Cagliari, i dati Istat confermano il trend negativo per l'economia italiana.
«Si confermano dati già in circolazione, come quelli analoghi dell'Ocse di circa due settimane fa, con un calo del Prodotto interno lordo di queste stesse proporzioni, un rapporto deficit-pil lungi dal trovare un equilibrio di bilancio anche nel prossimo anno e un mercato del credito fermo. Una situazione di forte disagio e di crisi che non accenna a passare».
Come va gestita?
«In questa situazione, come si suol dire, si naviga a vista. L'Italia è un Paese in forte crisi economica, che attraversa un ciclo negativo molto evidente: da noi la situazione è ancor più accentuata, tra i grandi Stati solo l'Italia sconta una riduzione del Pil di questa misura».
Pil giù, ma non è l'unico indicatore negativo, visto che i dati certificano anche il crollo della produzione industriale e rilanciano l'allarme povertà.
«Come detto i dati già si conoscevano: purtroppo la situazione come risulta anche dai commenti degli analisti rimarrà tale per tutto l'anno prossimo. La speranza è che dalla seconda metà del 2013 qualcosa cominci a muoversi anche se personalmente ritengo che molto dipenderà dal tipo di soluzione politica che verrà fuori dopo le elezioni».
Ma questi dati economici sono figli della crisi generale e globale?
«C'è da considerare che la crisi italiana si inserisce certamente nella crisi a livello internazionale ma ha anche sue caratteristiche, proprie della nostra situazione economica, finanziaria e politica e per quest'ultima siamo in grado di farci male da soli».
Cosa dobbiamo aspettarci?
«L'incertezza riguarda il dopo elezioni. Tutto dipende dal fatto che si riesca a intravedere, in prospettiva, una soluzione di conferma dell'agenda Monti: questo sarebbe un segnale che stabilizzerebbe i mercati».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Marina
Immigrati: documentario sul fenomeno nel quartiere
 
La Marina sarà protagonista del primo documentario sul fenomeno migratorio. Si intitola “Marina la natura del lupo” ed è firmato da Monica Serra. Sarà presentato domani alle 19 alla Cineteca Sarda. È l'opera prima dell'attrice e regista di Lunamatrona che vive nel quartiere. Frutto del progetto “Marina in ascolto”, è finanziato dalla Commissione pari opportunità della Provincia e prodotto da Micro Fratture Teatro. Alla presentazione interverrà anche Antonio Maria Pusceddu, antropologo dell'Università. «Elemento importante del progetto», spiega la presidente delle Pari opportunità, Mariangela Pedditzi, «è stata la ricerca condotta col gruppo delle donne straniere che si stanno rapportando a una realtà culturale diversa che sta diventando parte integrante di un'identità più ricca». Le riprese sono di Alessandro Pani e Monica Serra, il sound design è affidato a Simon Balestrazzi, l'editing del video ad Alessandro Pani, il booklet design è a cura di Elisa Marras, le immagini di repertorio sono tratte dal film “Tentacoli e burrida” di Antonio Solinas.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Quartu (Pagina 24 - Edizione CA)
Il salvataggio del nuraghe
Lavori per consolidare il Diana, poi i nuovi scavi
IS MORTORIUS. La Conservatoria delle coste organizzerà cantieri a costo zero
 
L'hanno maltrattato un bel po', quel magnifico monumento archeologico: sopra il Nuraghe Diana, durante la Seconda guerra mondiale, Mussolini fece addirittura costruire la batteria antinave “Faldi”, che a forza di stare lì sopra è diventata anch'essa un monumento, decisamente più recente. Non a caso, malgrado fosse uno sfregio al nuraghe, perfino l'ex direttore scientifico degli scavi archeologici Enrico Atzeni (docente universitario in pensione) si oppose a chi proponeva di abbattere la costruzione militare: «È storia anche quella e i monumenti si rispettano: tutti».
IL CONSOLIDAMENTO Le due campagne di scavi archeologici e i restauri che si sono susseguiti dagli anni Novanta, quando l'allora Giunta Milia trovò i finanziamenti per i cantieri, hanno restituito un po' di antico splendore al Diana, che però ha bisogno di molto di più. Ad esempio, di non crollare. A questo sta provvedendo un cantiere finanziato con novantamila euro dalla Conservatoria delle coste, un organismo regionale (da tempo il nuraghe è stato dismesso dal demanio militare a favore di quello di viale Trento). Malgrado uno stop estivo piuttosto prolungato ora i lavori sono in corso, assicura Alessio Satta, direttore della Conservatoria: «Sono quelli di consolidamento, per evitare di perdere il bene archeologico, che dovrebbero concludersi all'inizio del 2013». Non è certo che il Diana possa essere reso accessibile al pubblico per Monumenti aperti: «Vorrei organizzare l'iniziativa per maggio», sospira Fortunato di Cesare, assessore all'Ambiente e vice sindaco, «perché il coinvolgimento delle scuole è tra gli obiettivi principali: speriamo che sia possibile». Satta, dal suo ufficio alla Conservatoria, è più prudente: «Il cantiere per il consolidamento è al settanta per cento: diciamo che con sicurezza sarà concluso entro l'estate».
IL FUTURO Scongiurato il pericolo di perdere il passato (cioè il crollo), resta da costruire il futuro: gli scavi per giungere a nuove scoperte non saranno però avviati entro l'estate. La Conservatoria ha un piano per farli senza spendere: «È il cantiere di scavo archeologico e didattico», spiega il direttore Satta, «da far condurre a cooperative coinvolgendo gli studenti di scuole e università, oltre che giovani archeologi da tutta l'Europa. Pagheranno per partecipare a questo specialissimo “master”, il che consentirà di condurre gratis gli scavi, d'intesa con la Soprintendenza e con il coordinamento degli archeologi. Coinvolgeremo prima di tutto Enrico Atzeni, il docente che più di tutti conosce quel sito».
IL PARCO L'area diventerà un parco costiero, inoltre da un concorso di idee è giunto anche il progetto per la riqualificazione dell'intero promontorio, ma tutto è rinviato all'anno prossimo. Sempre nel 2013 inizierà il restauro delle batterie antinave “Faldi”, cioè del monumento sopra il monumento. In attesa di nuove scoperte sotto terra.
 
Cronaca di Quartu (Pagina 24 - Edizione CA)
L'esperto
Enrico Atzeni:
«Sotto terra un villaggio da scoprire»
 
La prima ricognizione al Nuraghe Diana l'ha fatta nel 1957: da studente in Medicina, che evidentemente non era la sua inclinazione prevalente. Non a caso il Enrico Atzeni, giovanotto di 85 anni, prese poi ben altra strada e divenne ordinario di Paletnologia e antichità sarde all'Università di Cagliari, un settore col quale continua a collaborare. Dei cantieri di scavo al nuraghe di Is Mortorius è stato per lunghissimo tempo direttore scientifico.
«C'è ancora tanto da scavare, attorno al Diana», assicura Atzeni, «sono convinto che nel sottosuolo, tutt'intorno, vi sia un villaggio nuragico. Purtroppo l'ultima campagna di scavo si è chiusa nel 2008 per mancanza di fondi. Ora è in corso la messa in sicurezza, che non ha consentito l'apertura al pubblico del nuraghe per tutto il 2012. Speriamo per quest'estate».
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Salute (Pagina 39 - Edizione CA)
Se la pillola ti punisce
Ricerca: elaborati a Cagliari tre nuovi farmaci che scoraggiano l'abuso
 
Per uscire dal tunnel dell'alcol non basta la forza di volontà. Decisivo è il ricorso all'impiego di farmaci antiabuso, senza i quali ogni impegno può risultare vano. La scuola di Farmacologia dell'Università di Cagliari, un tempo diretta da Gianluigi Gessa, ha messo a punto prodotti che hanno ampia diffusione. Ma già nel 1932 era stato inventato (negli Usa) il Disulfiram (nome commerciale Antabuse) ancora oggi largamente usato per la cosiddetta terapia avversativa. La pillola, attraverso la produzione di acetaldeide, provoca nel paziente un fortissimo senso di repulsione ogni volta che beve alcol. Una sorta di punizione. Un altro farmaco, approvato dall'americana SDA (Food and Drug administration) si chiama Antaxone. Anche questo è basato su un concetto avversativo: dopo averlo assunto infatti, non si prova alcun godimento nel bere.
Il Ghb (Gammaidrossibutirrato), in farmacia Alcover, è nato invece nel laboratorio del professor Gessa, con i suoi celebri topi bevitori, Sardinian alcohol preferring, ceppo geneticamente selezionato proprio per la smodata propensione a bere. Ghb, agendo sul cervello del bevitore, riesce a eliminare la crisi di astinenza, rimpiazzando gli effetti piacevoli che vengono a mancare. Molto (forse troppo) apprezzato dai pazienti, è il più utilizzato in Italia. È vietato negli Usa, perché può creare dipendenza. Corrisponde, più o meno, al metadone per gli eroinomani.
L'ultimo prodotto creato a Cagliari e utilizzato nelle sperimentazioni cliniche in molte parti del mondo è il Baclofen. Già impiegato (col nome commerciale Lioresal) per trattare gli spasmi muscolari creati da varie malattie, oggi è considerato uno dei farmaci più efficaci e tollerati nella cura dell'alcolismo. Sempre a Cagliari, da un'équipe di Farmacologia coordinata da Giancarlo Colombo, è nato un prodotto derivante dalla salvia miltiorrhiza, di origine cinese, non ancora definito. Il principio attivo, contenuto nella salvia si chiama miltirone. (l. s.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Salute (Pagina 39 - Edizione CA)
Dilaga il binge drinking
Parla il neurofarmacologo Giovanni Biggio: «Bere devasta il cervello»
 
«L'alcol è una delle sostanze più potenti nell'inibire la neuro genesi». Parla Giovanni Biggio, direttore del Dipartimento di Neurofarmacologia dell'Università di Cagliari. Col linguaggio dello studioso, manda ai giovani un messaggio inquietante. In termini più semplici suona più o meno così: “Attenti ragazzi, a forza di sbronze e binge drinking vi state bevendo il cervello”. Il professore ha parlato in un convegno sull'alcolismo tenutosi nei giorni scorsi a Cagliari. Si è rivolto ai ragazzi «oggi sfrenati consumatori di tutte le bevande alcoliche», e alle donne in attesa: «Gli abusi della mamma si rifletteranno sullo sviluppo cerebrale del figlio. I primi 9 mesi daranno un'impronta alla sua vita futura». Perché quella meravigliosa macchina che abbiamo nella testa subisce le conseguenze dei nostri comportamenti.
Composto da 120 miliardi di neuroni e da un milione di miliardi fra neuroni e sinapsi, il cervello è un organismo plastico, si modifica col passare degli anni. L'alcol è una sostanza in grado di influire sulla crescita. Il discorso riguarda soprattutto gli adolescenti, dotati di un cervello non ancora sviluppato. «In particolare, la corteccia frontale è l'ultima area a diventare adulta. Succede verso i 20-22 anni. È la zona che sovrintende alla riflessione, alle decisioni. Nei giovani non è ancora completa, mentre quella che riguarda il piacere è sviluppatissima. L'adolescente vive quindi un periodo di grande vulnerabilità, perché nei momenti cruciali, quando deve decidere non devo bere non è in grado di riflettere».
Anche la mancanza di sonno danneggia il cervello, così dopo una nottata in discoteca, è difficile studiare: «Abuso di alcol e deprivazione continuata del sonno rappresentano stili di vita che influiscono sul cervello, ma anche sul patrimonio genetico dei ragazzi: modificano la funzione dei geni. Con danni irreversibili, che nessun farmaco potrà recuperare». (l. s.)
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 22 - Edizione OL)
Università
Architettura, mercoledì l'incontro in Municipio
 
Due appuntamenti importanti, la prossima settimana, per la comunità di Architettura. Martedì alle 18, nella Torre Sulis, a conclusione delle attività del decennale della facoltà ad Alghero, ci sarà una conferenza di Vanni Maciocco sul tema "La costruzione del possibile". Il giorno seguente, alla stessa ora, ma a Sant'Anna, è previsto l'incontro con la commissione consiliare Cultura alla quale parteciperà anche il Magnifico Rettore Attilio Mastino e una delegazione di Architettura guidata dal direttore del Dipartimento, Arnaldo Cecchini. Si parlerà del futuro della facoltà a corto di spazi e di finanziamenti. «Abbiamo una drammatica carenza di spazi: ciò riguarda in primo luogo la quantità, ma anche l'adeguatezza - spiega il preside Cecchini - per l'ennesimo inverno consecutivo abbiamo problemi di riscaldamento che affrontiamo in modo non del tutto accettabile e comunque improvvisato e insufficiente; ma c'è soprattutto un problema di quantità, di metri quadri». Poi ci sono le difficoltà economiche. La Regione considera quella di Alghero una sede sub-urbana di Sassari e quindi tagliata fuori dal fondo riservato alle università decentrate. Una definizione impropria e senza senso geografico. «Noi crediamo di aver diritto a essere inseriti nei finanziamenti regionali per le sedi non centrali», insiste Arnaldo Cecchini. Con appena 250 mila euro all'anno, tanto la Regione ha finanziato il corso di studi, la facoltà nata ad Alghero rischia di chiudere i battenti per trasferire aule e laboratori altrove. ( c. fi. )
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 18 - Edizione OR)
Villaverde
Scavi archeologici a Brunk'e s'Omu
 
A Villaverde si scaverà ancora. Lo si farà sul Monte Arci, per portare alla luce altri segreti della storia passata del territorio nel nuraghe di Brunk'e s'Omu.
La Giunta comunale presieduta dal sindaco Roberto Scema ha dato il proprio assenso affinché Riccardo Ciccilloni del Dipartimento di storia, beni culturali e territorio dell'Università di Cagliari presenti domanda di concessione quinquennale al ministero per i Beni culturali per scavi archeologici con fini didattici e di ricerca nel sito in località Mitza Margiani.
«Il progetto vuole riprendere gli scavi portati avanti negli anni scorsi - ha spiegato il primo cittadino di Villaverde ai colleghi dell'esecutivo - unendo anche l'attività di formazione per studenti universitari. Ma lo scopo principale è ampliare le conoscenze sulla civiltà nuragica anche in vista della costituzione del nuovo museo di Villaverde». L'amministrazione comunale è pronta anche a finanziare l'intervento con diecimila euro all'anno, fondi del bilancio municipale. ( an. pin. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Ed_Cagliari
L’economista Savona: «Lavoro per i giovani? Coop o emigrazione»
Sassari, oggi alla Camera di commercio un convegno organizzato dal Rotary sul futuro delle nuove generazioni
 
SASSARI «Il lavoro per i giovani è l’incubo dei padri e in Sardegna lo è ancora di più, nel loro futuro vedo soltanto due strade: la prima è quella di riunirsi in cooperative di servizi, naturalmente fornendo qualità e mettendo al servizio delle comunità le loro conoscenze. La seconda è l’emigrazione, non certamente quella povera dei nostri nonni e bisnonni, ma moderna e ricca di qualità e di ricerca di conoscenze di altre realtà». La ricetta dell’economista Paolo Savona è un insieme di concretezza e speranza. Perchè sono questi gli elementi sui quali puntare per dare un futuro ai giovani ed è su questi punti che il professore universitario cagliaritano, che è stato anche ministro dell’Industria nel governo Ciampi, oltre ad aver ricoperto altri prestigiosi incarichi nazionali e internazionali, impronterà il suo intervento nel convegno: “Giovani: lavoro e previdenza, quale futuro”, che si svolgerà oggi dalle 10 alla Camera di commercio, in via Roma, organizzato dai tre Rotary club di Sassari con la collaborazione di Inps, ’Università e Banco di Sardegna. «La crisi mondiale è un dato di fatto ineluttabile che si ripercuoterà sulle generazioni future – ha spiegato Paolo Savona, anticipando i punti salienti del suo intervento –. Una crisi che arriva da molto lontano e che affonda le sue basi addirittura nel 1971, quando gli Stati Uniti d’America non hanno più convertito i dollari in oro, immettendo così nei mercati una quantità impressionante di moneta. Che la Cina ha accumulato fino a raggiungere l’incredibile somma di 3mila miliardi dollari, che ora sta immettendo sul mercato. Grazie anche al mancato inserimento nello statuto del Wto della specifica del rapporto di cambio. Favorevole alla Cina». Ma non è tutto. L’economista, che in passato, lui cagliaritano, ha ricevuto a Sassari la più alta onorificenza della città: il candeliere d’oro speciale, ha spiegato anche gli altri passaggi che hanno portato alla crisi attuale. «La caduta del Muro di Berlino, nel 1989, è un altro momento fondamentale per l’economia mondiale – ha continuato Paolo Savona –. Perchè in quel momento è caduto anche il capitalismo mondiale con la fine del calmieramento e l’inizio di un nuovo capitalismo privo di vincoli che ha contribuito alla formazione del mercato globale. L’Unione europea ha deciso di difendersi con il mercato comune dei 27 paesi membri – ha aggiunto l’economista, che oggi al convegno spiegherà nei dettagli questi momenti fondamentali che aiuteranno a capire la crisi che sta attanagliando l’Italia -. E anche con la moneta unica. Che ha sì portato dei benefici, ma anche delle controindicazioni strutturali come la cancellazione del mercato del cambio della moneta con la conseguente impossibilità di poter utilizzare la “stampella” della svalutazione. Un capitalismo che però sta minando la democrazia, fino a quando il popolo non si ribellerà e allora...?» Restano i giovani. Che secondo l’economista sono l’anello debole della catena-Italia di oggi. «Perchè – ha concluso Paolo Savona – chi ha il lavoro lo difende con i denti e chi non ce l’ha deve inventarsi qualcosa. Ecco perchè sostengo che i giovani abbiano due strade per emergere: riunirsi in cooperative di servizi di alta qualità, oppure emigrare, attraversare i deserti del mondo per conoscere e trasferire poi agli altri le conoscenze acquisite ». (plp)
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Ed_Cagliari
Esperti a confronto con i massimi dirigenti dell’Inps
 
Il convegno organizzato dai tre Rotary club (Sassari, Sassari Nord e Sassari Silki) con la collaborazione di Rotaract, Inps, Università e Fondazione Banco di Sardegna: “Giovani: lavoro e previdenza, quale futuro”, si svolgerà oggi alla Camera di commercio di Sassari con inizio alle 10. Al mattino è aperto a tutti, in particolare ai giovani, moderato dal professor Francesco Morandi della facoltà di Economia dell’università di Sassari. Sono previsti gli interventi del professor Paolo Savona e a seguire di Alessandro Trudda del dipartimento di Scienze economiche dell’università di Sassari, di Pier Luigi Pinna presidente di Confindustria nord Sardegna, di Antonio Prauscello già direttore generale dell’Inps e di Giorgio Fiorino direttore centrale nazionale di Inps e Inpdap. Conclusioni di Paolo Savona. Nel pomeriggio, dalle 16, una tavola rotonda riservata ai professionisti che sarà moderata dall’economista Alessandro Trudda alla quale parteciperanno Antonello Angius (direttore dell’Inps di Sassari) Fausto Amadasi (presidente Cipag), Arcangelo Pirrello, Roberto Uzzau e Antonio Garau. A trarre le conclusioni sarà Giorgio Fiorino, direttore centrale di Inps e Indap.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Ed_Cagliari
WORKSHOP
Confronto sulle politiche della ricerca
 
CAGLIARI La ricerca per lo sviluppo. Domani si svolgerà in città il terzo workshop sulla ricerca dedicato al tema della finanza, organizzato dall’assessorato regionale alla Programmazione insieme a Sardegna Ricerche. «Sardegna Isola dell’innovazione. Dall’idea all’impresa», è il titolo dell’incontro. L’iniziativa servirà a fare il punto sul “Decreto Crescita 2.0” e sul sistema delle start up per confrontare con le realtà locali le esperienze internazionali dove l’innovazione è al centro delle politiche di sviluppo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Ed_Cagliari
 “Su Nuraxi” da quindici anni patrimonio Unesco
Barumini, una serie di manifestazioni per l’anniversario nel ricordo di Giovanni Lilliu
 
BARUMINI Una giornata di festa e diverse iniziative, in occasione del 15° anniversario dell'iscrizione dell'area archeologica di "Su Nuraxi" nella Lista del Patrimonio dell'Umanità. Il 16 dicembre, presso il Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale "Giovanni Lilliu", si ripercorreranno i più significativi momenti della storia dell'importante sito nuragico di Barumini, a meno di un anno dalla scomparsa dell'illustre concittadino, l’accademico dei Lincei Giovanni Lilliu. Nel centro "Giovanni Lilliu" la mostra temporanea “Daidàleia”. La memoria nell'arte, un omaggio all'area archeologica di "Su Nuraxi" e agli elementi naturali primordiali della creazione e della creatività, da parte di otto artisti tra i più affermati nel panorama dell'arte contemporanea in Sardegna quali Rosanna Rossi, Gianfranco Pintus, Antonello Ottonello, Caterina Lai, Monica Lugas, Andrea Forges Davanzati, Marta Fontana e Nilla Idili. Le loro opere, frutto di un'attenta analisi sulla memoria del luogo in relazione all'arte, costituiscono un legame fra passato e presente e un'importante occasione di rivitalizzazione di un territorio antico in una prospettiva di fruizione anche contemporanea. A tal proposito, l'imponente installazione di Rosanna Rossi, dal titolo Nur (radice pre-indoeuropea alla base del termine nuraghe), connoterà l'area prossima a "Su Nuraxi", offrendo ai visitatori una prospettiva inedita del sito, che si aggiunge al tradizionale richiamo archeologico. Dunque, un importante omaggio al sito, e con esso al Professor Giovanni Lilliu, suo scopritore, attraverso la coralità degli interventi artistici ispirati dall'occasione e allestiti sul luogo. A conclusione esibizioni musicali e letture in omaggio a Professor Lilliu. La mostra rimarrà aperta fino al 21 marzo 2013, tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 presso il Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale "Giovanni Lilliu", in viale Su Nuraxi a Barumini.

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