Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 December 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 39 - Edizione CA)
Piano del traffico, si cambia Sartini: dopo 15 anni aggiornamento necessario
MONSERRATO. Accordo tra Comune e Università per modificare la viabilità
 
Il Comune e l'Università studiano il nuovo Piano del traffico. La costruzione della nuova linea di metropolitana per unire la Cittadella con il resto del Cagliaritano, e la posizione strategica nell'Area vasta del territorio monserratino, trasformano la città sempre più in epicentro della viabilità dell'hinterland.
Per questo, nei giorni scorsi, il Comune ha sottoscritto una convenzione con l'Università degli Studi di Cagliari - Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità (Cirem), per studiare il Piano generale del traffico urbano (Pgtu).
SARTINI «Un atto rilevante che è il prosieguo del consolidamento dei rapporti sempre più stretti con l'Università», dice l'assessore alla Viabilità Valerio Sartini. La convenzione ha come obiettivo principale la predisposizione del nuovo Piano, visto che il precedente risale ormai al 1997. «Dopo 15 anni è necessaria una nuova elaborazione anche in riferimento all'evoluzione e ai cambiamenti che gli insediamenti hanno registrato in tutti questi anni», spiega Sartini. In particolare, non si può non aggiornare il Piano tenendo presente la tratta esistente della metropolitana leggera “Cagliari - Monserrato”, quella in fase di realizzazione “Monserrato - Gottardo - Cittadella Universitaria”, che si concluderà nel 2013 e alla linea “Monserrato - Settimo San Pietro” in fase di avvio dei lavori di elettrificazione della rete ferroviaria già esistente.
I FONDI Non solo. Recentemente la Regione ha messo a disposizione i fondi (circa 233 milioni di euro) per la messa in sicurezza della Statale 554, arteria viaria fondamentale per tutta l'Area vasta. A questo si aggiunge che «il Comune è anche titolare del progetto Oscar - Osservatorio sicurezza cittadini automobilisti responsabili - finanziato dalla Regione con 600 mila euro», prosegue Sartini. «In progetto la realizzazione di interventi a favore della sicurezza stradale, il cui obiettivo primario è quello di ridurre per il prossimo anno del 50 per cento il numero dei morti e feriti negli incidenti stradali». Tra gli obiettivi di Oscar è previsto anche l'aggiornamento del Piano urbano del traffico (Put).
LA CONVENZIONE Insomma, con il protocollo d'intesa il Comune affida all'Università - che ha nominato il docente Italo Meloni, direttore scientifico e coordinatore - lo studio del nuovo Piano del traffico. La convenzione avrà durata di due anni per un totale di circa 24 mila euro. «La convenzione con l'apporto tecnico-scientifico dell'Università sarà lo strumento più appropriato per la redazione del nuovo Pgt», conclude Sartini. «Ovviamente parteciperanno attivamente non solo il Comune ma anche gli stessi cittadini, le varie rappresentanze sociali del territorio e tutti i Comuni interessati più la Provincia di Cagliari».
Serena Sequi
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 39 - Edizione CA)
Ateneo Monserrato,
Argiolas: intesa per lo sviluppo
 
«Le Università per aiutare lo sviluppo di Monserrato». Il sindaco Gianni Argiolas sembra aver compiuto finalmente quel passo che ogni suo predecessore aveva utilizzato come cavallo di battaglia: unire l'Università con il territorio. Dopo aver stretto un accordo di collaborazione con le facoltà di Urbanistica di Cagliari e Sassari per dare nuove idee di riuso delle aree del territorio, c'è in progetto un'altra novità. «Un protocollo d'intesa tra il Comune e le Università di Sassari e Cagliari per usufruire delle loro competenze», spiega Argiolas. Con il protocollo, il Comune firmerà una collaborazione con i vari dipartimenti delle università per avere consulenze a 360 gradi. Anche di indirizzi commerciali e di progettazione. «Una vera e propria consulenza tecnica», conclude Argiolas. (s.se.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 23 - Edizione NU)
Convegno
Consorzio universitario in trasferta ad Arzachena
 
Il consorzio universitario nuorese va in trasferta e mercoledì propone ad Arzachena il convegno interdisciplinare “Nuove Alleanze per Arzachena, cultura e sviluppo territoriale: strumenti giuridici e modelli economici”.
L'incontro è organizzato in collaborazione con il dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Sassari e l'osservatorio in Diritto ed economia per la cultura e l'arte del Consorzio universitario di Nuoro. I lavori sono coordinati da Domenico D'Orsogna, ordinario di Diritto amministrativo nella Università di Sassari. Vi prendono parte giuristi, economisti, storici dell'arte, operatori del settore dell'arte e della cultura. Al termine verrà presentata anche la seconda edizione del DecaMaster: iscrizioni fino al 22 gennaio 2013. Per informazioni: www.eudeca.it
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione OL)
UNIVERSITÀ. Scoperta di quattro ricercatrici
Agrumi di Siniscola, dolciumi e fitoterapia
 
Quattro donne sassaresi ai vertici dell'imprenditoria nazionale. Il progetto della "Pha.Re.Co", azienda start up dell'Università di Sassari, ha conquistato il primo premio all'Italia Camp di Verona. Riguarda la produzione e commercializzazione di prodotti fitoterapici, ottenuti dall'olio essenziale dell'agrume «Pompia» che cresce solo in Sardegna, nella zona di Siniscola.
Un prestigioso risultato per Marianna Bonesu, dottoranda del dipartimento di scienze biomediche, assieme alla professoressa Grazia Fenu, Alessandra Cuccu e Maria Gavina Scarzella. Le ricercatrici hanno puntato alla fusione tra salute, benessere, tradizione e difesa del territorio, in un percorso virtuoso partito da Sassari e che ha coinvolto la Asl di Nuoro, il comune di Siniscola e l'istituto professionale agrario «M. Pira». I tre enti svilupperanno coltivazioni di «pompia». Un frutto utilizzato soprattutto per preparare dolci. Grazia Fenu ha intuito e dimostrato che gli oli essenziali della sua scorza hanno proprietà lenitive, antinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche. La nuova impresa rosa punterà alla produzione di saponi, creme, prodotti cosmetici e medicali. ( a. br. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Ed_Cagliari
ALTA FORMAZIONE»NUOVI BIENNI A SASSARI
Quei sogni tagliati alle Belle arti
L’accademia ha il record d’iscrizioni e il primato negativo per le sforbiciate agli stanziamenti pubblici
di Pier Giorgio Pinna
 
SASSARI Crescono progetti, corsi, ambizioni. E c’è un primato nel numero degli iscritti: 30% in più. Record significativo: soprattutto se si pensa alla diminuzione d’immatricolazioni in scuole e università di un’isola che si spopola. Così all’accademia di Belle arti si guarda al futuro con un motto preciso: «L’impossibile non ci spaventa». Però professori e studenti devono vedersela con tagli incessanti. Non solo spending review: c’è un calo progressivo nei fondi che il Miur stanzia ogni anno oltre alle spese per gli stipendi. La Provincia di Sassari, proprietaria dello storico complesso in via Duca degli Abruzzi, copre le uscite ordinarie per riscaldamento, luce, acqua, telefoni. Ogni tanto arrivano contributi per manifestazioni promosse dall’istituzione. «Ma ora che al via per i nuovi corsi specialistici manca solo la firma del ministro Profumo rischiamo di trovarci senza le risorse per svolgere la nostra attività», denunciano il direttore Antonio Bisaccia, la sua vice Paola Pintus e tanti docenti. Davvero un peccato per un’accademia con 25 anni di vita. Negli ambienti culturali sardi, spesso segnati da rivalità e accuse incrociate, c’è chi contesta all’establishment sassarese di aver puntato troppo in alto con mezzi esigui: «Piani troppo alti senza fondamenta solide». Ma i risultati e i successi degli ultimi anni sembrano dare torto a interpretazioni malevole. A parlare, per gli insegnanti e per i ragazzi che li hanno affiancati con idee alternative, sono l’intensificazione della didattica, i tentativi di ricerca sperimentale, i livelli di sviluppo crescente. Tutt’altra arte, insomma. E nuove strategie sull’alta formazione in Sardegna, che in questo campo ha una sponda (musicale) solo nei due Conservatori. «Quel che ci preme far comprendere a tutti è l’importanza per l’intera isola di una risorsa-istituzione come la nostra», dicono gli insegnanti. «Finora questo concetto l’hanno capito bene i nostri studenti – sostiene il docente-pittore Sisinnio Usai – A parte i sassaresi, negli anni passati i ragazzi sono venuti prima da Nuoro e dai centri vicini, poi dall’Iglesiente, quindi da Cagliari e dintorni: adesso, al di là dei tanti stranieri, faccio fatica a individuare le zone di provenienza. E questo dimostra che nei confronti dell’accademia esiste un interesse diffuso». Ma è un interesse che chi è preposto all’erogazione dei fondi pubblici pare non apprezzare del tutto. «Eppure, né noi né i nostri allievi ci risparmiano», dice il decano, Giorgio Auneddu Mossa. «Io per esempio insegno 3 o 4 discipline e come me, senza alcuna surplus di retribuzione, fanno lo stesso altri colleghi», aggiunge il professore, impegnato in orizzonti che spaziano dalla storia dell’arte moderna, alla grafica, al disegno, al restauro. Con i corsi biennali ci sarà comunque bisogno di maggiori spazi. Alcune chance sono già state individuate, grazie alla disponibilità di Provincia e Comune, in un’ala dell’ex mattatoio antistante da ristrutturare (per la pinacoteca) e nel nuovo teatro comunale (per gli studi di scenografia). Forse non basteranno e si dovranno trovare altre aule. «Ma quel che oggi fotografa bene la situazione è il rischio che i nostri sogni siano penalizzati da tagli eccessivi», conferma in ultima analisi la professoressa Pintus.
 
Pagina 6 - Ed_Cagliari
I numeri
Il direttore: «I fondi? Ogni anno -20%»
«Serve più interesse per l’istituzione, unica nell’isola, che festeggia il venticinquesimo anniversario»
 
SASSARI «Nonostante il trend di crescita continuiamo a registrare un calo dei finanziamenti: quest’anno dal Miur abbiamo ricevuto 45mila euro, 20% in meno rispetto al 2011». Per il direttore, Antonio Bisaccia, dal 2010 alla guida dell’accademia, a preoccupare non è l’ultima sforbiciata quanto il fatto che negli ultimi 10 anni quella stessa percentuale di riduzione negli stanziamenti si è ripetuta in maniera continua, costante e incalzante. Nel 2003 la somma erogata dal ministero sfiorava quindi il doppio dell’attuale. E per i prossimi 12 mesi si prevede un’altra sforbiciata proprio quando dovrebbe iniziare i nuovi corsi. Tante le iniziative per i 25 anni, con la prima cerimonia ufficiale giovedì . «L’assessore alla Pubblica istruzione, Sergio Milia, ha manifestato sempre attenzione per la nostra attività: ecco perché sarebbe importante che l’intero consiglio regionale prevedesse il finanziamento stabile dell’unica istituzione del genere esistente nell’isola», afferma Bisaccia, che insegna Teoria e metodo dei mass media. «A parte i nuovi corsi per i progetti di secondo livello, vorremmo incrementare di più il rapporto col territorio unendo la teoria alla pratica sul campo», aggiunge . «Coi colleghi siamo impegnati a lavorare 10-12 ore al giorno, ma rischiamo una crisi di crescita che potrebbe avere serie conseguenze – puntualizza Bisaccia – A conti fatti, perché le cose possano marciare in maniera idonea, avremmo bisogno di mezzo milione all’anno. La Regione integra già le risorse dei Conservatori e degli atenei sardi: perché non può fare lo stesso per noi che garantiamo questo tipo di alta formazione?». (pgp)
 
Pagina 6 - Ed_Cagliari
SPENDING REVIEW
La delegata degli studenti: «Scarse risorse per la ricerca»
 
SASSARI Hanno tra i 18 e i 60 anni. Più della metà sono arrivati a Sassari da altre parti della Sardegna. Qualcuno persino da Cina, Brasile, Argentina, Mongolia. E tra loro ci sono slavi e italo-americani. È un panorama davvero cosmopolita, quello degli studenti dell’accademia Sironi. «Idee e potenzialità non mancano: sarebbe bello poter realizzare tutti i nostri progetti, ma le risorse o mancano del tutto o sono così scarse da impedirci di lavorare», sostiene con determinazione Elena Muresu, 22 anni, algherese, rappresentante degli allievi nel complesso di via Duca degli Abruzzi. Lei, con il collega Mario Efisio Monni, è delegata al Consiglio accademico. Mentre un’altra ragazza, Alice Alberti, rappresenta gli iscritti nel Cda. Gli allievi pagano in media 600 euro di tasse all’anno: «E livelli così bassi nelle altre 19 accademie italiane non credo proprio si possano riscontrare», rileva il direttore, Antonio Bisaccia. Circa un terzo, poi, sono esentati per merito o per l’esiguo reddito familiare. Tutti i fuori sede, in ogni caso, sono collegati con una convenzione all’Ersu. Quindi beneficiano per gli alloggi e per la mensa delle stesse condizioni degli universitari. Spiega ancora Elena Muresu: «Stato, Regione ma anche Provincia e Comune dovrebbero aiutare un’istituzione come questa: qui possiamo prepararci bene e non credo che un domani avremo più difficoltà di altri a trovare un lavoro». (pgp)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Ed_Cagliari
l’opinione
La statutaria regionale è senza equilibrio
La forma di governo che si ricava da questo testo è un sistema a elezione diretta di un Presidente ostaggio del Consiglio
di GIANMARIO DEMURO
 
Tra pochi giorni in Consiglio regionale approderà la legge statutaria, approvata a maggioranza dalla prima Commissione consiliare. Occasione interessante per capire chi ha vinto lo scontro tra i “presidenzialisti” e i “parlamentaristi”. Interessante contrapposizione che ricorda antiche dispute come quelle che Shakespeare racconta nel Giulio Cesare, laddove il discorso di Antonio contro Bruto diventa la sublimazione della lotta del potere dell’esecutivo contro il potere del Senato. Ricorda anche Oliver Cromwell che, a capo dei “livellatori”, sfida il Re e consente al Parlamento dei Baroni di giustiziare il Sovrano. Da una prima lettura del testo hanno perso tutti, anzi ha perso linearità la forma di governo. Vediamo perché. Dal testo della relazione si ricava che l’intento della maggioranza è: “riprendere il disegno della precedente statutaria, rafforzando i poteri di controllo ed indirizzo del Consiglio in equilibrio col ruolo del Presidente eletto direttamente e titolare e responsabile della politica regionale”. Da quanto previsto dall’articolo 3, il Consiglio regionale si riappropria di poteri tipicamente amministrativi, come quelli di programmazione e pianificazione, e non aggiunge, invece, nessun potere specifico di controllo reale sull’attività dell’Esecutivo. Ad esempio, la regolazione dei poteri di controllo sull’efficacia delle politiche pubbliche è rinviata al regolamento consiliare, mentre poteva ben essere disciplinata nella Statutaria. In sintesi, si prevede un Consiglio regionale costruito più per poter “amministrare” che per poter “controllare” l’Esecutivo. Ma vi è di più. Mentre al Consiglio sono dedicati 9 articoli su 48, al Presidente della Regione si assegnano solamente 3 articoli e si disegna una figura, pur eletta a suffragio universale e diretto, nella totale disponibilità del Consiglio regionale. A titolo di esempio si legga l’articolo 11, quarto comma, “Il Presidente della Regione cessato dalla carica per dimissioni volontarie non è immediatamente ricandidabile alla medesima carica”. Disposizione questa scritta per disattivare la minaccia di dimissioni che il Presidente, eletto direttamente dal popolo, potrebbe utilizzare nei confronti di un Consiglio che non attuasse il programma di governo. Il meccanismo voluto da questa maggioranza penalizzerebbe il Presidente che, ove si dimettesse, non sarebbe ricandidabile; viceversa i consiglieri potrebbero ricandidarsi tranquillamente. Dov’è la simmetria del simul stabunt simul cadent? Dov’è la coerenza della forma di governo? La forma di governo che si ricava da questo testo è una forma di governo a elezione diretta di un Presidente ostaggio del Consiglio. Detta impressione si rafforza nella previsione della Statutaria sulla compatibilità della carica di consigliere con quella di assessore. Sul tema la Sardegna ci ha abituato a repentini cambi di disciplina, già negli anni Novanta si sono susseguite legislature nelle quali la norma che prevedeva l’incompatibilità era abrogata in ragione delle esigenze di spartizione partitica. Quante volte in questa legislatura abbiamo assistito a passaggi dall’uno all’altro ruolo? In un sistema retto dalla separazione dei poteri una Giunta composta da non consiglieri potrebbe rafforzare il Presidente eletto ed evitare il “commissariamento” di assessori-consiglieri. Infine, anche la legge elettorale è contro l’equilibrio. L’art. 41 della Statutaria prevede l’ineleggibilità per chi esercita l’attività d’impresa collegata a un fatturato di almeno 5 milioni di euro; a chi è rivolta? Se è una disposizione volta a impedire il conflitto d’interessi deve essere estesa anche a chi fattura mille euro. Altrimenti non è una norma a garanzia di tutti, ma semplicemente una norma contro qualcuno.
 
 

Questionnaire and social

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