Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 November 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
La ripresa economica
Un accordo per rilanciare la produttività
Beniamino Moro
 
L'accordo delle parti sociali sulla produttività del lavoro è stato firmato da tutti i partecipanti alla trattativa (Abi, Ania, Confindustria, Lega Cooperative, Rete imprese Italia, Cisl, Uil, Ugl), tranne la Cgil. Il sindacato di Susanna Camusso si è tirato fuori giudicandolo negativo sul piano politico. Anche il governo ha dato il suo imprimatur, giudicandolo un passo molto importante per il Paese.
Le caratteristiche salienti dell'accordo riguardano lo spostamento di quote significative di contrattazione e di retribuzione dal contratto nazionale a quello aziendale. Al primo resta affidata la tutela del potere d'acquisto dei lavoratori in ciascun settore di applicazione, garantendo la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni. Al secondo, invece, è attribuita la contrattazione di secondo livello, che regola nel dettaglio le modalità di erogazione della prestazione lavorativa, gli orari di lavoro e la sua organizzazione interna all'azienda.
Una quota della retribuzione è legata alla contrattazione decentrata e commisurata agli incrementi di produttività del lavoro che verranno realizzati dall'azienda. Nell'accordo si chiede al governo la detassazione strutturale al 10% del salario legato agli incrementi di produttività, applicabile a tutti i lavoratori con un reddito inferiore ai 40 mila euro lordi. Ciò significa che il Governo dovrebbe impegnarsi a rendere definitiva (strutturale) la detassazione dei premi di produttività applicando ad essi un'imposta agevolata del 10%.
Per rendere possibile un vantaggio fiscale così cospicuo, che incide sulla riduzione del costo del lavoro per l'impresa e del cuneo fiscale (differenza tra salario lordo e netto in busta paga) per il lavoratore, era necessario che l'accordo venisse fatto proprio dal Governo. Legati all'accordo, infatti, ci sono in ballo risorse per 2,15 miliardi di euro, che il Governo ha messo a disposizione con la legge di Stabilità per gli sgravi a favore della produttività.
Perché è così importante aumentare la produttività del lavoro? La risposta è che la stagnazione della produttività si traduce in una perdita di competitività nei mercati internazionali. Non a caso, si parla di "spread" della produttività come di un altro fattore negativo per il Paese, che secondo il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, ci costa una settantina di miliardi all'anno di minori esportazioni. Al confronto con i nostri diretti competitori, infatti, tra il 2000 e il 2011, mentre la produttività della Germania è aumentata del 17% e quella dell'intera area dell'euro del 12,5%, quella italiana è aumentata di un misero 2%. L'Istat ha reso noto che nel 2011 la produttività è cresciuta dello 0,3%, mentre nel ventennio 1992-2011 è cresciuta al tasso medio annuo dello 0,9%. A ciò si aggiunga che l'inflazione in Italia è superiore a quella media europea, dal che ne deriva la perdita di competitività, che a sua volta si traduce in minori esportazioni. Solo nell'ultimo anno, tra settembre 2011 e settembre 2012, le nostre esportazioni sono crollate del 10,3% verso la Germania, del 12,8% verso la Spagna e del 18,8% verso la Cina. Hanno retto bene solo quelle verso gli Stati Uniti, che sono aumentate del 19,4%. L'obiettivo del Governo, quindi, è quello di aumentare la produttività, in modo da ridurre la perdita di competitività del nostro sistema nei mercati internazionali.
L'accordo va incontro anche alle sollecitazioni ricevute dall'Italia da parte di vari organismi internazionali. La Bce, ad esempio, già nell'estate del 2011 incalzava il governo di Berlusconi a riformare il sistema di contrattazione salariale, puntando agli accordi a livello d'impresa. Un ulteriore rafforzamento della contrattazione di secondo livello che legasse in modo più stringente il salario netto alla dinamica della produttività era anche uno dei punti contenuto nelle raccomandazioni del Consiglio europeo di fine giugno. Concetti analoghi, infine, espressi anche dall'Ocse e dalla Commissione europea.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Il Cus si rinnova: lavori al via a Sa Duchessa
Sarà ristrutturato il terreno di gioco dove si disputa la Coppa Rettore
 
Il Centro sportivo universitario si rifà il look. Dopo una lunga attesa, finalmente sono cominciati i lavori di sistemazione degli impianti di Sa Duchessa. Tante le novità. I quattro storici campi da tennis (due adiacenti agli uffici e due nella parte alta all'ombra dei pini) saranno dotati di una nuova superficie in erba sintetica.
I tempi del cemento e del mateco sono dunque finiti. Anche le recinzioni saranno rimesse a nuovo, ma soprattutto sarà rifatto il manto del vecchio campo da calcio in sintetico, utilizzato dalla squadra di hockey del Cus, che milita in A1. Se i lavori di restyling dei campi da tennis saranno ultimati a tempo di record, per il rettangolo di gioco adibito all'hockey bisognerà attendere la fine del girone d'andata del massimo campionato. A dicembre si comincerà a lavorare ed entro gennaio il campo sarà pronto ad ospitare non solo l'hockey, ma anche l'esercito degli studenti-calciatori che partecipano all'annuale Coppa Rettore.
Da due anni, la manifestazione si disputa a Monte Claro. Colpa di un problema di drenaggio dell'acqua piovana che provoca allagamenti nel vecchio campo in sintetico. L'inconveniente sarà risolto.
L'appalto bandito dall'ateneo è stato vinto dall'impresa Vasapollo. I campi da tennis non venivano ristrutturati dal 2001, anno in cui il centro sportivo di Sa Duchessa ospitò i campionati universitari. Il campo dell'hockey, invece, non veniva riammodernato da 7-8 anni. Nessun intervento è previsto nel campo di calcio in erba naturale, stesso discorso per il campo da calcetto, che risulta ancora in buone condizioni (il manto risale a 5 anni fa). Per inaugurare le nuove superfici, il Cus organizzerà numerosi tornei di varie discipline.
Paolo Loche
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Domani
Policlinico, giornata contro il Parkinson
 
Porte aperte domani al Policlinico di Monserrato per la quarta giornata mondiale contro il Parkinson, con i medici a disposizione di pazienti e loro familiari.
Si inizia alle 9, nella sala convegni della Cittadella Universitaria, Aula Rossa. A organizzare la manifestazione la Clinica Neurologica dell'Università di Cagliari, a coordinare i lavori Antonino Cannas, responsabile della Struttura semplice per la diagnosi e cura del Parkinson. E poi la collaborazione dell'associazione Parkinson Sardegna. I neurologi e gli altri medici esperti nella diagnosi e cura di questa patologia, parleranno dei suoi vari aspetti e saranno a disposizione dei pazienti e dei familiari domande o consulenze. L'evento è promosso dalla Lega Nazionale per la Lotta Contro la Malattia di Parkinson (Limpe), e dalle Associazioni dei malati: Parkinson Italia (Pi) e Associazione Italiana Parkinsoniani (Aip). Si svolgerà in contemporanea con altri centri nazionali di riconosciuta eccellenza per la diagnosi e cura della malattia. (sa. ma.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Alcol e droga, se ne parla a scuola
 “Spogliati dalle dipendenze”, l'assessore De Francisci in via Venezia
 
La prevenzione delle dipendenze comincia a scuola. «Sensibilizzare i giovani sui danni provocati da droga, alcol, tabacco, gioco d'azzardo e internet» è l'obiettivo dichiarato di una nuova campagna lanciata dall'assessorato regionale alla Sanità. Spogliati dalle dipendenze è lo slogan scelto per un ciclo di incontri che comincerà stamattina.
Dalle 10,30 alle 11,30 in via Venezia, sede della Direzione didattica “Don Milani - Tuveri”, l'assessore alla sanità, Simona De Francisci, e i responsabili dei Servizi per le dipendenze della Asl 8 parteciperanno a un incontro-dibattito con i ragazzi per presentare la campagna “No dipendenze”, finanziata dall'assessorato e coordinata dalla RbManagement di Roberto Betocchi. L'approccio sarà di tipo socio-educativo. S'intende cioè lanciare un messaggio positivo che punti a far capire quali vantaggi comporta liberarsi da una dipendenza dal punto di vista della salute, del benessere, della vita sociale e del risparmio economico. L'iniziativa mira anche a far conoscere meglio i Serd delle aziende sanitarie locali, nei quali operano professionisti in grado di sostenere persone e famiglie nel loro percorso di affrancamento dalle dipendenze e di ritorno a una vita piena.
Durante l'incontro, un camper sosterà davanti alla scuola. A bordo sarà possibile conoscere meglio i dettagli della campagna e consultare materiale informativo. L'iniziativa avviata della Regione risulta più che mai opportuna, anche alla luce dei risultati di un recente studio congiunto di Asl e Università, che ha dimostrato la scarsa consapevolezza dei giovani sui rischi legati all'abuso di alcol e sui danni ad esso correlati. Tra gennaio e marzo di quest'anno sono stati “intervistati”, attraverso un questionario anonimo, 1595 studenti delle prime classi di dieci scuole superiori del capoluogo e dell'hinterland (14-15 anni l'età media). I risultati sono stati poi elaborati ed è venuto fuori che l'83% del campione non sa a quanto equivale la quantità di alcol presente in un bicchiere di vino, il 67% non sa che sia l'assunzione cronica di alcol che l'ubriacatura occasionale è dannosa per tutti gli organi. Non è tutto. Il 33% ha ammesso di aver assunto droghe e/o alcol perché si sentiva triste, mentre il 46% lo ha fatto per divertirsi con gli amici. (p. l.)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Oggi
Epatopatie metaboliche, convegno in Rettorato
 
Oggi (alle 14,30) e domani (alle 8,30), nell'aula magna del Rettorato di via Università, si svolge un convegno organizzato dall'A.e.s., l'associazione epatologi sardi, giunta al terzo anno di attività, dal titolo “Epatopatie metaboliche”.
Dal momento che alcune malattie metaboliche hanno raggiunto livelli epidemici in diverse parti del mondo, l'obiettivo di questa due giorni è fare il punto sull'integrazione tra il metabolismo epatico, le malattie metaboliche e il cancro. Medici ospedalieri e universitari di fama internazionale, coordinati da Roberto Ganga e Laura Ponti, di Aes, parleranno dell'incidenza delle malattie metaboliche con danni epatici nell'èta dell'infanzia e in quella adulta e delle malattie metaboliche epatiche su base genetica. E poi ancora della steatosi epatica e della steatoepatite, dalla basic science alla pratica clinica con l'analisi di tutti gli aspetti biomedici e delle modalità terapeutiche nella progressione della malattia e nelle sue correlazioni con l'epatite C e B.
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
Studenti
Sos alloggi, la proposta del Collettivo universitario
 
«Non possiamo accontentarci delle briciole offerteci da Ersu e Regione».
Una stanza al College Sant'Efisio o 200 euro di rimborso non bastano a compensare la chiusura di due Case dello studente. Gli studenti del Collettivo universitario autonomo cercano altre strade per far fronte alla mancanza di alloggi in città, prendendo esempio dall'esperienza del progetto Prendocasa di Pisa, oggetto dell'incontro-dibattito “Abitare la crisi”, che si è svolto a Sa Duchessa. Si tratta di una rete di occupazione nata 5 anni fa, composta da oltre cento persone che si occupano di aiutare famiglie sfrattate o studenti in difficoltà a trovare un alloggio. In che modo? Occupando gli stabili sfitti. I membri del Collettivo si propongono di andare proprio in questa direzione: «Costruire anche in città una rete di sportelli di assistenza sociale per rispondere ad un orizzonte di precarietà».
Tanti continuano a essere gli interrogativi e il lavoro da fare perché non resti soltanto vuota retorica.
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Il voto di domenica
Pronti 400 seggi per la gara tra i big nazionali
 
Saranno circa 400 in tutta l'Isola i seggi per le primarie del centrosinistra, con una presenza in quasi tutti i Comuni. Il coordinamento regionale della consultazione, presieduto dal responsabile organizzativo del Pd Sebastiano Mazzone, sta predisponendo gli ultimi preparativi per il voto di domenica 25, che mobiliterà circa 3.000 volontari. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 20: contemporaneamente funzioneranno 450 uffici elettorali, in cui potrà iscriversi all'albo degli elettori del centrosinistra, il giorno stesso, chi non l'avrà fatto in precedenza online o di persona.
A ieri le iscrizioni nell'Isola erano circa 25mila, di cui quasi la metà sul sito web www.primarieitaliabenecomune.it. Per votare, oltre all'iscrizione, serve un documento d'identità e il certificato elettorale. Inoltre si paga un contributo di due euro. La Sardegna sarà coinvolta in un progetto nazionale di exit poll gestito da alcune Università tra cui quella di Cagliari, col professor Fulvio Venturino.
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 21 - Edizione NU)
Nuoro sede campione di una ricerca nazionale
 
Domenica, alle primarie del centrosinistra, il dipartimento di Storia dell'Università di Cagliari e quello di Scienze sociali e politiche dell'ateneo di Milano organizzano una serie di interviste agli elettori con un questionario volto ad identificare le motivazioni al voto e il grado di coinvolgimento politico.
La rilevazione si svolge nell'ambito di una ricerca nazionale, coordinata da Fulvio Venturino, docente di Scienza politica nell'Università di Cagliari, e da Luciano Fasano, professore di Scienza politica nell'Università di Milano. La ricerca si estende ad alcuni seggi collocati in 17 regioni italiane. Per ognuna di queste vi saranno dei politologi che guideranno le fasi di rilevazione e inputazione dei seggi.
Nuoro è stata scelta come sede campione. Il responsabile è Carlo Pala, dell'Università di Sassari, coadiuvato nelle operazioni di rilevazione da Annalisa Canova. Nel seggio della palestra Coni di via Lazio ci sarà una postazione dove effettuare la rilevazione senza intralciare le operazioni di voto. La rilevazione sarà ripetuta anche per il secondo turno di ballottaggio del 2 dicembre.
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 23 - Edizione NU)
Cerimonia inaugurale
Oggi l'esordio della scuola dei forestali
 
Oggi è la giornata inaugurale della scuola forestale regionale con la prima lezione del corso per analisti anticendio. L'anno didattico 2012-2013 viene inaugurato nella mattinata a Nuoro con la presentazione e l'avvio del “corso di formazione per analisti degli incendi boschivi” rivolto a 80 fra ufficiali, sottufficiali, assistenti e agenti del Corpo forestale, provenienti da tutta la Sardegna.
L'INIZIATIVA Il corso rappresenta l'avvio ufficiale del programma didattico appena approvato con una determinazione firmata dal comandante regionale del Corpo forestale Carlo Masnata. Saranno il comandante regionale e il direttore del servizio Antincendi, protezione civile e scuola forestale, Silvio Cocco, a illustrare gli scopi, i contenuti del programma e il calendario del primo corso. All'inaugurazione del corso e all'avvio delle lezioni partecipa anche Pietro Luciano, presidente del corso di laurea in Scienze forestali e ambientali dell'Università di Sassari, sede gemmata di Nuoro, nella cui sede avverrà la cerimonia. Accanto a lui anche il sindaco Alessandro Bianchi.
LA SEDE L'inaugurazione di oggi si svolge nei locali dell'università di via Martin Luther King, a Carta Loi. L'appuntamento è fissato alle 8,45. I locali di Carta Loi ospiteranno l'intero corso, in attesa che la scuola forestale, istituita dalla Regione con un provvedimento di ottobre, abbia la sua sede, prevista nell'area dell'ex vivaio forestale, a Su Pinu, sulla vecchia strada per Macomer.
La giunta Cappellacci ha destinato dieci milioni di euro per adattare il complesso cancellando la scelta a suo tempo fatta dalla Regione di realizzare la scuola nell'ex albergo Esit sul monte Ortobene.
 
L’UNIONE SARDA
10 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 33 - Edizione OL)
Fine degli scavi a Monte Baranta
Ma è soltanto un arrivederci per gli archeologi che torneranno nel sito
OLMEDO. I lavori hanno evidenziato meglio la particolarità costruttiva degli antichi edifici
 
Si è conclusa la campagna scavi nel complesso archeologico di Monte Baranta. Ma è solo un arrivederci per gli esperti che, nel prossimo biennio, torneranno a esplorare l'area alle porte di Olmedo. Iniziati il 12 settembre, sotto la direzione di Alberto Moravetti della cattedra di Preistoria e Protostoria dell'Università di Sassari e con la collaborazione di Paolo Melis, entrambi del Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione, i lavori sono stati eseguiti nell'ambito di un progetto di studio finanziato con fondi della Regione.
Gli scavi su Monte Baranta si sono avvalsi del supporto dell'Amministrazione comunale di Olmedo, che già da tempo ha scelto di puntare sulla valorizzazione dell'importante area archeologica, attraverso l'acquisizione integrale non soltanto dell'area del complesso archeologico, ma dell'intero pianoro. All'impegno del Comune si deve anche la realizzazione dei recenti interventi di consolidamento e restauro della muraglia megalitica e del "recinto-torre", entrambi seriamente compromessi dal peso del tempo. I lavori appena conclusi hanno riguardato l'area del villaggio racchiuso all'interno della muraglia ciclopica, costituita da almeno cinque capanne di forma e dimensioni variabili: di queste solamente una (la piccola capanna 2) era stata interamente esplorata nel corso delle precedenti campagne di scavi. Le ricerche archeologiche hanno evidenziando meglio le particolarità costruttive degli edifici; tutti erano caratterizzati dalla presenza di un fitto vespaio pavimentale di pietre, nel quale era ricavata una struttura quadrangolare infossata, marginata da lastre, forse destinata a focolare o alla conservazione di derrate.
Maggiori informazioni potranno venire dallo studio dei materiali e dei campioni di terra prelevati: i reperti, ad un primo esame, sembrano confermare l'attribuzione del villaggio alla Cultura di Monte Claro. ( c. fi. )
 
L’UNIONE SARDA
11 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 31 - Edizione OL)
Progetto Leonardo Da Vinci: stage all'estero per neo laureati
SASSARI. Opportunità per chi lavora nelle energie rinnovabili
 
Un'occasione da non perdere per avere più possibilità nel mondo del lavoro: è il progetto "Leonardo da Vinci" che offre a 45 giovani laureati la possibilità di svolgere uno stage all'estero in aziende, enti pubblici o privati, che si occupano di sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili.
L'iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa nel palazzo della Provincia ed è attivata dall'ente guidato dalla presidente Alessandra Giudici.
Il progetto "Leonardo da Vinci" prevede l'assegnazione di borse di mobilità, per un periodo di soggiorno di 13 settimane per coloro che si trasferiranno all'estero tra il mese di febbraio 2013 e il mese aprile del 2014 nei paesi europei aderenti all'iniziativa: Belgio, Malta, Cipro, Spagna. Lo stage è rivolto ai residenti in uno dei 66 comuni della Provincia di Sassari, che non abbiano superato i 34 anni di età. Dovranno aver conseguito la laurea in materie tecnico scientifiche, economiche, giuridiche, della comunicazione, e essere interessati professionalmente a temi come la sostenibilità ambientale e le energie rinnovabili.
Il progetto, inserito all'interno del programma "Fabbrica Europa", è stato finanziato con fondi europei. Uno stanziamento di circa 146 mila euro, cui si aggiungono i 50 mila euro messi a disposizione della Provincia di Sassari. L'obiettivo del progetto è anche permettere ai partecipanti di svolgere un esperienza formativa che preveda inoltre l'acquisizione di strumenti necessari con cui inserirsi nel mondo del lavoro, soprattutto nei settori come la sostenibilità ambientale e le energie rinnovabili, che nei prossimi anni potrebbero fornire le maggiori opportunità ai giovani laureati.
La domanda di partecipazione potrà essere scaricata dal sito internet della Provincia di Sassari. (m. c.)
 
L’UNIONE SARDA
12 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 33 - Edizione OL)
Iniziativa
Este Baratto, il mercato senza denaro va in piazza
 
Debutta domani la prima edizione di "Este baratto", il primo mercatino dello scambio che sarà allestito in piazza dei Mercati. Un'iniziativa promossa e organizzata dall'Amministrazione comunale con il supporto della Facoltà di Architettura di Alghero, dell'associazione Malati Oncologici e di tanti cittadini volontari. Durante tutta la giornata sarà possibile scambiare oggetti, prodotti artigianali, servizi e generi alimentari rigorosamente senza l'utilizzo del denaro. La manifestazione è ideata dall'assessore all'Ecologia e Ambiente Chiara Rosnati che ha raccolto già moltissime adesioni. «L'idea è di trovare un'alternativa al denaro e riproporre e sperimentare modelli economici di consumo sostenibile e critico. Nel corso della giornata - spiega l'assessore - sarà data occasione di riciclare e smaltire beni che il mercato non è in più in grado di assorbire per costruire una rete di scambio di conoscenze e competenze, mettendole a disposizione della comunità». Il programma prevede alle 9,30 la registrazione dei partecipanti e l'allestimento, alle 11 l'inizio delle attività con pausa pic-nic per le 13 e, alle 18, la chiusura del mercato. Alle 18,30 ci sarà una pesca di beneficenza, dopodiché si finirà in musica con un dj set. "Este Baratto" ha riservato uno spazio ai più piccoli in cui, con la libertà e spontaneità che li contraddistingue, potranno barattare fumetti, videogiochi, figurine e giocattoli. Il mercato senza denaro è stato suddiviso per categorie: nuovo o usato, in cui si possono barattare vestiti, giocattoli, prodotti artigianali, alimentari e scambi di servizi come idraulica e giardinaggio. ( c. fi. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Attualita
LA RICERCA
Politologi studiano i voti di Nuoro
Rilevazioni ai seggi su motivazioni e coinvolgimento degli elettori
 
NUORO Le primarie di Nuoro finiscono sotto il microscopio. Il dipartimento di Storia dell'università di Cagliari e di Scienze sociali e politiche dell'università di Milano sonderanno il popolo di centrosinistra barbaricino proponendogli un questionario «volto ad identificare le motivazioni al voto e il grado di coinvolgimento politico dei votanti». Una rilevazione inserita in una ricerca nazionale sulla corsa per la leadership del centrosinistra coordinata dai professori Fulvio Venturino e Luciano Fasano per il Candidate and leader selection (C&Ls), uno standing group della Società italiana di scienza politica, impegnato da tempo nella ricerca sui partiti. La rilevazione riguarderà una serie di seggi campione distribuiti in diciassette regioni italiane, tra i quali i sei di Nuoro. In ognuna di queste città ci saranno dei politologi che guideranno le operazioni. Il responsabile sotto l’Ortobene sarà Carlo Pala, dell'Università di Sassari, coadiuvato ai seggi (a Nuoro saranno tutti ospitati nella palestra Coni di via Lazio) da Annalisa Canova. Il tutto (una breve intervista, chiaramente anonima e che sarà usata solo in forma aggregata, da fare dopo aver espresso la propria preferenza) sarà ripetuto anche nell’eventuale ballottaggio del 2 dicembre. Il gruppo di politologi e studiosi di C&Ls si occupa della raccolta, dell'analisi e della diffusione di informazioni e di dati – aggregati e di sondaggio – relativi alle elezioni primarie tenute in Italia a qualsiasi livello: nazionale, regionale, provinciale e comunale. Inoltre è interessato allo studio dei meccanismi di selezione dei leader di partito in tutte le loro forme. L'adesione è aperta a tutti i ricercatori interessati all’iniziativa. (g.bua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Attualita
GOVERNO»LE MISURE
Produttività, così cambiano i contratti
Ma la Cgil accusa: «Accordo scellerato». E il no di Camusso preoccupa Confindustria. Napolitano: riavvicinarsi
di Vindice Lecis
 
ROMA Dalle parti della Cgil, dopo la firma dell’accordo separato sulla produttività, si parla di patto «scellerato» che porterà a una diminuzione dei livelli salariali. Il ministro Passera si dice invece «molto dispiaciuto della mancata firma della Cgil», ma conferma i punti dell’accordo. All’indomani della firma a Palazzo Chigi, il no della Cgil pesa comunque nel confronto. Se ne fa interprete anche il presidente Napolitano che auspica «un riavvicinamento perché non manchi il contributo della Cgil». Raffaele Bonanni, leader Cisl, difende l’accordo come «conveniente per il lavoratore». Invece sul fronte imprenditoriale crescono le preoccupazioni. Per Licia Mattioli, presidente degli industriali di Torino, «l’accordo è un passo fatto, ma se la Cgil non entra il rischio è che l’intesa venga applicata a macchia di leopardo e perda tutta la sua forza intrinseca. Il rischio, insomma, è che sia un passo zoppo». Anche Alberto Bombassei, presidente del Gruppo Brembo e, fino a pochi mesi fa, vice presidente della Confindustria , osserva «che manchi la Cgil non è cosa da poco, non è un bel segnale». Salari e contratti. Ci vorranno probabilmente anni perché l’accordo sulla produttività sia attuato completamente ma l’intesa apre alla modifica di materie, dall’orario alle mansioni fino alle nuove tecnologie, finora disciplinate dalla legge. Qualora, come chiesto nell’accordo, queste materie saranno affidate dalla legge alla contrattazione collettiva sarà possibile in particolare ridefinire gli orari (superando magari in casi specifici il limite massimo di 48 ore settimanali compresi gli straordinari magari con orari su base annuale), ipotizzare la possibilità di cambiare le mansioni anche con qualifiche più basse (adesso la materia è disciplinata dal codice civile) ma anche modificare quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori sul divieto del controllo a distanza. I salari sono l’unica materia per la quale i tempi del cambiamento potrebbero essere stretti. Il governo dovrebbe decidere entro il 15 gennaio la platea dei lavoratori che avranno diritto alla detassazione (al momento è per chi ha un massimo di 30.000 euro di reddito ma i sindacati chiedono che il tetto sia elevato a 40.000 euro), il tetto della retribuzione per il quale sarà previsto il vantaggio fiscale (al momento 2.500 euro ma i sindacati chiedono sia innalzato) e i criteri con i quali il vantaggio sarà assegnato (ovvero quale è da considerare salario di produttività). Orari: la legge prevede che l’orario sia di 40 ore settimanali e di 8 al giorno con un massimo di 48 ore settimanali. La contrattazione collettiva potrebbe prevedere maggiore flessibilità. Mansioni e controlli. L’articolo 2103 del codice civile stabilisce che il lavoratore «deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito». La contrattazione potrebbe regolare la materia in modo differente anche se l’accordo parla di «equivalenza delle mansioni e integrazione delle competenze». Il controllo a distanza è vietato dallo Statuto dei lavoratori. L’accordo prevede «l’affidamento alla contrattazione collettiva delle modalità attraverso cui rendere compatibile l’impiego di nuove tecnologie con la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori». Il no della Cgil. Per Susanna Camusso è un’occasione persa. Il leader del più grande sindacato italiano annunia che non darà «l’assenso a posteriori». D’altra parte la cgil si era detta disponbile a trattare ancora, ma le sue proposte (contrattazione, salario e rappresentanza) non sono state accettate. Il segretario confederale Nicola Nicolosi parla di «accordo scellerato, un capolavoro di ipocrisia. E’ un’intesa in linea con il declino degli ultimi vent’anni, oltretutto pagata dalla fiscalità generale. Il governo mette in competizione tra loro lavoratori e pensionati«. La Cgil annuncia «conflitti sindacali« per difendere il «contratto nazionale posto di lavoro per posto di lavoro».
 
LA NUOVA SARDEGNA
15 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Attualita
230mila precari in scadenza «Bomba sociale»
 
«Un esercito di 230 mila precari in scadenza.Una vera e propria bomba sociale che potrebbe esplodere il 31 dicembre»,quando a gran parte degli oltre 160mila precari della Pubblica amministrazione scadrà il contratto di lavoro. Allarme Cgil, che avverte: «Questa bomba deve essere disinnescata attraverso un provvedimento urgente di proroga immediata dei contratti». «Al termine dell’anno scolastico – aggiunge la Cgil – saranno oltre 70mila persone del settore scuola a ritrovarsi senza contratto, senza stipendio e senza lavoro». Con una «ricognizione sul fenomeno del precariato» la Cgil «punta il dito contro l’effetto della spending review che elimina posti di lavoro e le ultime manovre che tagliano il lavoro precario».
 
LA NUOVA SARDEGNA
16 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Cultura-Spettacoli
L’opinione
Monti, appunti di viaggio per una politica europeista e incoerente
di PAOLO FOIS
 
Come era logico attendersi, gli "Appunti di viaggio" del Governo Monti, diffusi qualche giorno fa per celebrare un anno di vita dell'Esecutivo, hanno una fondamentale, ben precisa ispirazione: quella dell'esistenza di un indissolubile legame fra l'Italia e l'Europa, fra le politiche del nostro Paese e le decisioni assunte a livello europeo. Tre sono, in estrema sintesi, le idee centrali ricorrenti nel documento, utili per meglio inquadrare i diversi interventi di politica economica che vi sono poi puntualmente elencate. In primo luogo, la recuperata credibilità ed il crescente prestigio dell'Italia a livello europeo, conseguiti dopo anni di esclusioni e di cocenti umiliazioni; in secondo luogo, la sistematica, rigorosa osservanza degli impegni assunti con l'Unione europea, fugando definitivamente l'accusa di inaffidabilità rivolta spesso al nostro Paese; infine, la capacità del Governo italiano di "contribuire sempre più a determinare gli orientamenti politici dell'Unione europea", superando quella prolungata passività che negli anni aveva contrassegnato la nostra presenza in Europa. Non si tratta, per la verità, di idee del tutto nuove. Il presidente del Consiglio vi ritorna sovente, convinto della loro presa sulla pubblica opinione e della possibilità, in questo modo, di vincere le vivaci resistenze nei confronti delle pesanti misure di austerità. Se un certo carattere di novità è da riconoscere, questo riguarda l'aspetto del ruolo attivo svolto oggi dall'Italia a livello europeo, ruolo che ci consente di abbandonare la scomoda posizione, a lungo occupata, di puro e semplice esecutore di decisioni adottate da altri. La rivendicazione di una simile politica non è frequente in Italia. Ad esprimersi in questo senso era stato qualche tempo fa lo stesso Monti: in un intervento riportato dal quotidiano "La Stampa", facendo ricorso ad un vocabolario per lui davvero insolito, aveva parlato di un'Italia a lungo considerata all'estero "un docile tappetino da calpestare", contrapponendo alla vecchia politica la linea dell'Esecutivo da lui presieduto, capace di impedire che "l'Italia venisse colonizzata dall'Europa". Se questo nuovo modo di interpretare il nostro rapporto con l'Europa è sicuramente da condividere, assai meno lo è invece la via scelta dagli "Appunti" per difendere la politica di tagli praticata dal Governo nei confronti delle autonomie regionali e locali.. Voler accreditare questa politica come una misura vista esclusivamente come una "riduzione dei costi degli apparati politici regionali" ci sembra, francamente, inaccettabile. Quando, nel recente disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V, si mira a sopprimere la competenza delle Regioni in materia di "rapporti internazionali e con l'Unione europea", si finisce per prendere le distanze dalla concezione affermatasi a livello europeo circa il ruolo delle autonomie regionali e locali. Non si contano i documenti dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa che sottolineano il rilevante contributo -attraverso anche i rapporti internazionali- che le autonomie europee possono dare alla costruzione di un'Europa fondata sui principi della democrazia e del decentramento del potere. Fare leva sulla riduzione dei costi della politica per escludere poi di fatto le nostre Regioni dalla rete di rapporti sempre più intensi che si stabiliscono fra le collettività territoriali europee significa , in ultima analisi, disattendere questi fondamentali principi. Se questo è il quadro che emerge dagli "Appunti di viaggio", la pur apprezzabile politica europeista del Governo Monti non brilla certo di particolare coerenza.
 
LA NUOVA SARDEGNA
17 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
PROGETTO «LEONARDO DA VINCI»
Green economy, borse di studio per 45 neolaureati
 
SASSARI «In giro per l'Europa, a scuola di sostenibilità, per ampliare il proprio bagaglio culturale rispetto a temi di strettissima attualità e di primaria importanza nel mercato globale del lavoro, per imparare i nuovi mestieri legati alla green economy e per acquisire quelle competenze necessarie per essere tra i protagonisti della "svolta verde" del Nord Ovest Sardegna». È tutto nell'affermazione del presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, il senso della straordinaria esperienza che vivranno tra il 2013 e il 2014 i vincitori delle borse di studio cofinanziate dalla Provincia di Sassari nell'ambito del programma “Leonardo da Vinci” promosso dall'Unione europea. Elaborato congiuntamente dai settori Ambiente, Formazione e Programmazione, l'impegno dell'amministrazione rientra tra i programmi di “Sassari 20-20-20”, l'iniziativa varata lo scorso anno per dare il via a quel percorso virtuoso intrapreso con l'adesione da parte della Provincia di Sassari al Covenant of Mayors promosso da Bruxelles, per accompagnare i Comuni del Nord Ovest Sardegna a mettere in atto le strategie necessarie per raggiungere gli obiettivi dell'Unione Europea in termini di sostenibilità ambientale. Grazie a "Leonardo", «consentiremo a quarantacinque neolaureati di fare una fondamentale esperienza lavorativa all'estero», è stato spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta ieri mattina nella sala giunta del palazzo della Provincia, alla quale hanno preso parte - insieme ad Alessandra Giudici - gli assessori della Programmazione e della Formazione, Enrico Daga e Rosario Musmeci, e il delegato rettorale dell'Università di Sassari, Ugo Azzena. Ogni borsa avrà una durata di tredici settimane e consentirà ai giovani di muoversi alla volta di Belgio, Spagna, Cipro e Malta. Tre le condizioni poste: è necessario avere meno di 35 anni, risiedere in uno dei comuni del territorio provinciale ed essere laureati in materie tecnico-scientifiche, giuridico-economiche e della comunicazione. Ad accogliere gli stagisti saranno aziende private e istituzioni pubbliche. Ogni borsa avrà un valore di circa 2500 euro. La domanda di partecipazione dovrà essere spedita o consegnata a mano entro le 12 del 21 dicembre.
 
LA NUOVA SARDEGNA
18 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
UNIVERSITà
Biodiversità vegetale, oggi una giornata di studi
 
SASSARI Il Cbv, Centro per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità vegetale dell'Università, oggi dedica l’intera giornata al tema della biodiversità. Dalle 9 alle 13 nell'aula magna del Dipartimento di Agraria (viale Italia 39) c’è un convegno intitolato «La flora spontanea di interesse ornamentale della Sardegna». Interverranno il rettore Attilio Mastino, Ignazio Camarda (direttore del Cbv), Giuseppe Pulina (direttore del Dipartimento di Agraria), Sandro Dettori (direttore del Dipartimento di Scienze della natura e del Territorio), Ettore Crobu (presidente regionale Ordini dei dottori agronomi e forestali), gli imprenditori Rosi Sgaravatti e Gavinuccio Nieddu. Nel pomeriggio si prosegue nella sede del Cbv a Surigheddu, sulla strada Olmedo-Alghero, con il terzo «Incontro Agricoltori Custodi» che si terrà dalle ore 14 alle 17.30. Gli agricoltori partecipanti esporranno i loro prodotti suddivisi in quattro categorie: prodotti ottenuti da piante aromatiche (compresi liquori e distillati); prodotti ottenuti da vegetali trasformati (come miele e derivati); prodotti vegetali freschi e tradizionali; piante ornamentali coltivate della flora spontanea. Una commissione premierà un produttore per ciascuna delle categorie.
 
LA NUOVA SARDEGNA
19 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
UNIVERSITà
Premio internazionale a Unica Radio
 
CAGLIARI Premio internazionale alla web radio dell’università di Cagliari. Unica Radio, la webradio degli studenti universitari di Cagliari, si aggiudica il premio «The Spirit of College Radio Day 2012», per aver coordinato la regia tecnica dell’edizione 2012 del College Radio Day lo scorso 2 ottobre. Un evento a livello mondiale che ha coinvolto oltre 500 radio universitarie coordinate tecnico da Unica Radio, radio nata nel 2007. È stata una prima in assoluta dove l’emittente studentesca cagliaritana ha creato un modello di lavoro, ideato da Carlo Pahler, Luca Cireddu e Tiziana Cavallo, per far convivere tra loro fusi orari differenti tra loro e creare un flusso continuo e costante che evitasse i silenzi dovuti ai cambi di staffetta tra una radio ed una altra. Un lavoro di coordinamento tra tutte le emittenti coinvolte di oltre tre mesi. Unica Radio, come altre 22 radio universitarie italiane, fa parte del network internazionale Crd - College Radio Day http://www.collegeradioda in cui aderiscono quasi 600 radio universitarie in oltre 28 Paesi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
20 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Ed_Cagliari
ENTI PUBBLICI»I FINANZIAMENTI
«La Regione non può saldare i debiti»
Il Patto di stabilità impedisce di far arrivare due milioni e mezzo a Comune, Provincia, Fondazione Sartiglia e Università
L’ASSESSORE LA SPISA Da tre anni lo Stato restringe i limiti di spesa delle Regioni speciali
Continuiamo la battaglia alla Corte Costituzionale
di Enrico Carta
 
ORISTANO Gli ultimissimi chiari di luna lasciano ben poche speranze per il futuro prossimo. Gli enti pubblici che reclamano i soldi che la Regione ha deliberato, ma che mai ha effettivamente riversato nelle loro casse, rischiano di dover aspettare assai a lungo. Da viale Trento a Cagliari, sede del consiglio regionale, non arrivano notizie positive. Anzi, per quanto possibile, il clima sembra farsi sempre più pesante nelle vertenza che la Regione ha con lo Stato. E allora per il Comune, per la Provincia, per il Consorzio Uno e per la Fondazione Sartiglia le speranze di veder riaprire la macchina dell’ossigeno sono sempre più ridotte. Così il malato terminale rischia per davvero di morire. Dei debiti che questi enti hanno nei confronti della Regione ci siamo occupati in una serie di articoli nelle settimane precedenti. L’amministrazione comunale vanta crediti per quasi un milione e 600mila euro. La maggior parte di questi sono soldi anticipati per i lavori alle case minime, alcuni dei quali vecchi anche di una quindicina di anni. Il Comune provvedeva oltre ad effettuare i lavori anche a pagarli, sicuro che avrebbe avuto indietro la somma quanto prima. Invece nulla, così com’è accaduto per il servizio idrico o per le scuole. Alla fine la somma è cresciuta solo che ora dalla Regione non arrivano risposte e soprattutto non arrivano i soldi. È lo stesso discorso che si può fare per la Fondazione Sartiglia che attende ancora 260mila euro per l’edizione 2011 della giostra carnevalesca. O, senza spostarci troppo da piazza Eleonora, ci si può rivolgere a via del Carmine, dove il Consorzio Uno, ente gestore dell’università oristanese, attende oltre un milione di euro per l’anno accademico 2011 e da settimane sta facendo attendere i propri creditori perché non ha soldi in cassa. Dilazionando i pagamenti, per ora, si riesce a restare a galla, ma se da Cagliari nulla si muove le difficoltà di gestione e forse di sopravvivenza dell’ateneo diventano certe. Ultimo caso la Provincia. In via Carboni aspettano 600mila euro. Sono i soldi degli stipendi dei dipendenti che lavoravano all’Ept e ora sono passati in organico alle province e quelli dei progetti portati avanti dal Sistema turistico locale “Eleonora d’Arborea”. Di fronte a queste richieste, che sono solo esempi tra i tanti, la Regione che fa? Scrolla le spalle, a sua volta costretta a stare nei termini disposti dal patto di stabilità. La risposta dell’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa, è laconica: «Sembra strano e addirittura incomprensibile, ma tutto dipende dal Patto di stabilità, che è un meccanismo di freno alla spesa assolutamente indipendente dagli stanziamenti nel bilancio e dagli impegni di spesa delle singole amministrazioni. Lo Stato sta, da tre anni, restringendo drasticamente i limiti di spesa delle Regioni speciali e non considerando le peculiarità della Sardegna che ha avuto una modifica allo Statuto senza un conseguente e congruo adeguamento dei limiti del Patto. È ciò che stiamo chiedendo nel confronto con il Governo attraverso i continui ricorsi alla Corte Costituzionale». Insomma, non resta che aspettare. Sino a quando non è dato sapere, visto che tutto a questo punto dipende da Roma che dovrà consentire a Cagliari di pagare Oristano che arriva buona ultima.
 

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