Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 November 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 29 - Edizione OL)
SASSARI. Cerimonia
Una clinica per la festa dell'Università
Un moderno ospedale didattico veterinario per offrire servizi efficienti e garantire l'equiparazione degli studenti sassaresi ai loro colleghi d'Europa. È il regalo più grande, dopo anni di attesa, che l'Università di Sassari potesse ricevere nel giorno in cui si è inaugurato il 451° anno accademico. Cerimonie aperte ieri mattina in piazza Università e proseguite nella nuova clinica di via Vienna.
Struttura di pregio che ospita una clinica medica, un pronto soccorso, 3 sale operatorie, 8 ambulatori, sale per autopsie e quarantena. Al taglio del nastro, gli assessori regionali Sergio Milia e Simona De Francisci alla presenza del rettore Attilio Mastino, l'assessore comunale Alessio Marras, il prefetto di Sassari e l'arcivescovo padre Paolo Atzei. L'opera è stata finanziata da 6 milioni di euro stanziati dalla Regione e 2,5 milioni di fondi universitari: «È un tassello fondamentale per lo sviluppo di questo territorio - hanno sottolineato De Francisci e Milia - per riportare l'isola al centro del Mediterraneo». Un risultato frutto di una grande collaborazione, come ha ricordato il rettore Attilio Mastino e che fa onore all'ateneo e alla Sardegna.
Il vero banco di prova per la nuova clinica è però fissato per il maggio 2013, quando riceverà la visita degli ispettori europei della Eaeve, organismo che supporta e promuove la formazione dei veterinari. (a. br.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Ospedale veterinario a Sassari
«L'apertura del nuovo ospedale veterinario didattico universitario di Sassari deve essere l'occasione per rafforzare l'alleanza tra Regione e Università con l'obiettivo di formare i nuovi medici veterinari e salvaguardare il patrimonio zootecnico». È il messaggio dell'assessore alla Sanità, Simona De Francisci, lanciato ieri all'inaugurazione della nuova struttura costituita da 6 blocchi (4 nuovi) e che permetterà alla facoltà di Veterinaria di avere i requisiti richiesti dalla specifica Commissione europea (Eave) in vista del sopralluogo di maggio 2013. Alla cerimonia, aperta dal rettore Attilio Mastino, era presente l'assessore alla Pubblica istruzione Sergio Milia.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 49 - Edizione CA)
La “macchina del tempo”
Il nuovo destino delle cellule
Sassari nel team

Un mese fa il Nobel per la Medicina è stato assegnato a John Gurdon e a Shinya Yamanaka per le loro ricerche sulla possibilità di riprogrammare le cellule già differenziate e trasformarle in qualunque tipo di tessuto o organo. Quello che era solo un sogno sta diventando sempre più reale: ringiovanire un organismo o modificarne alcune parti. È sulla stessa linea la scoperta annunciata ieri a Bologna, definita, per colpire l'immaginazione, “la macchina del tempo” delle cellule. A differenza del metodo sperimentato da Yamanaka, basato sui vettori virali, questa nuova metodica stimola le cellule al punto di trasformarle: le cellule riprogrammate hanno dimostrato la stessa efficienza di trasformazione di cellule staminali embrionali. E la novità della scoperta risiede proprio qui: anziché riportare “indietro nel tempo” una cellula adulta non staminale fino a farla ridiventare una cellula embrionale i ricercatori italiani sono riusciti a far comportare questa cellula adulta come una staminale embrionale.
Lo studio, al quale ha fornito un contributo rilevante il Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Sassari (Margherita Maioli, Sara Santaniello, Gianfranco Pigliaru e Sara Gualini), è stato pubblicato su “Cell Transplantation”. La chiave della scoperta è la tecnologia REAC (Radio Electric Asymmetric Conveyer o Convogliatore Radio Elettrico Asimmetrico) in grado di produrre i deboli campi elettrici utilizzati negli esperimenti, brevettata da Salvatore Rinaldi e Vania Fontani dell'Istituto Fontani di Firenze. «Questa tecnologia - spiega Rinaldi - induce in modo sicuro, cioè senza rischio tumorale, cambiamenti nel destino cellulare legati alla modulazione dell'espressione genica e della rete di segnali molecolari e fisici. Per la prima volta la riprogrammazione delle cellule adulte è stata ottenuta grazie a un campo radioelettrico a bassissima intensità». Le finalità sono estremamente ambiziose e riguardano la medicina rigenerativa per la cura di malattie gravi, in grado cioè di riparare organi o tessuti utilizzando cellule della pelle.
Andrea Mameli
 
 
4 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 16 - Edizione CA)
C'è invece un accordo di massima sugli aiuti per il terremoto in Emilia
Fondi Ue, Erasmus a rischio
Stop di 5 Stati ai 90 milioni per finanziare le borse
Prima lo stop di Olanda, Finlandia, Germania, Svezia e Gran Bretagna, poi in serata l'accordo. Ha rischiato di far scopppiare un caso con l'Italia l'opposizione dei cinque Paesi Ue alla proposta di bilancio rettificativo per il 2012 presentata dalla Commissione europea e riguardante gli esborsi da 670 milioni di euro per il terremoto in Emilia Romagna da parte del fondo d'emergenza sulle catastrofi naturali. Se infatti tutti i Paesi hanno riconosciuto che l'Italia ha diritto ai finanziamenti del Fondo di solidarietà, Germania, Olanda, Finlandia, Gran Bretagna e Svezia non volevano però pagare il conto. Alla fine, però, il caso è rientrato, almeno in parte: saranno sbloccati gli aiuti per l'Emilia (l'intesa sarà formalizzata martedì prossimo quando riprenderanno i negoziati sui bilanci 2012 e 2013) ma non il resto dei fondi, e tra questi quelli destinati all'Erasmus.
LA PARTITA Nel pacchetto dei rettificativi del bilancio Ue 2012 in discussione a Bruxelles ci sono infatti anche i soldi per l'Erasmus. Se non si arriverà a un accordo il programma di scambio universitario rischia di nuovo di non avere finanziamenti sufficienti. Nella “busta” da 9 miliardi di euro ci sono infatti i circa 90 milioni di euro necessari per pagare le borse a valere sul 2012. La Commissione Ue deve ora, su richiesta del Consiglio, preparare una nuova base di partenza per far ripartire i negoziati. Ma i margini di manovra, spiegano fonti Ue, sono limitati, perché al massimo un solo miliardo di pagamenti sui 9 sollecitati dall'esecutivo può essere posticipato all'anno prossimo. Se gli Stati membri non onorano i pagamenti, infatti, rischiano di dover pagare multe e interessi che farebbero ancora aumentare il conto. Un conto non dovuto a sforamenti nel bilancio, ma a impegni già presi e finanziati finora con fondi anticipati dagli stessi Stati membri.
ERASMUS Ai leader dell'Unione Europea sono stati lanciati numerosi appelli per salvare il programma Erasmus, grazie al quale negli ultimi 25 anni quasi tre milioni di giovani europei hanno potuto studiare fuori del loro Paese. A difesa del programma, la cui sopravvivenza è minacciata dal ridotto finanziamento, si sono schierate cento personalità europee della cultura e dello sport, come il regista Pedro Almodovar e il Nobel per l'economia Christopher Pissarides. Per l'Italia hanno firmato l'astronoma Margherita Hack, lo scrittore Beppe Severgnini, la campionessa olimpionica Elisa Di Francisca e il conduttore radiofonico Federico Taddia. Le loro firme sono tra le cento che accompagnano la lettera aperta che sta circolando su Facebook e nella quale rispondono alle preoccupazioni sulla possibile drastica riduzione dei posti e delle borse di studio.

 
5 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 13 - Edizione CA)
Politica, tecnica del consenso Come scegliere chi si candida a governare?
I sondaggi assegnano soltanto il 5 per cento a “L'Italia che lavora”, ipotesi di lista civica nazionale ispirata da Silvio Berlusconi. La situazione non sembra cambiare nonostante l'intenzione di affidarne le sorti a Flavio Briatore, che molto probabilmente applicherebbe alla selezione del personale politico gli stessi criteri utilizzati nella sua nuova veste di giudice televisivo.
A tal proposito, non sarebbe male l'idea di un Talent “politico”, una sorta di XFactor o Masterchef dove una giuria seleziona sulla base di capacità e competenze chi merita di occupare i tanto ambiti posti nelle liste bloccate. La competizione sarebbe senz'altro serrata e il pubblico-televotante avrebbe modo di valutare innanzitutto serietà e competenza di chi è chiamato a giudicare. Resta da stabilire sulla base di quali criteri in un simile programma si dovrebbero valutare i concorrenti: l'onestà dell'aspirante candidato - ad esempio - dovrebbe essere sempre preferita alla capacità di raggiungere gli obiettivi? Come giudicare un concorrente che si dimostrasse in grado di convincere gli elettori della bontà di una scelta, pur sapendo che le conseguenze di tale scelta si riveleranno dannose nel lungo periodo? Il problema è vecchio quanto la politica stessa. Gli antichi greci l'avrebbero impostato nel seguente modo: meglio premiare la capacità del sofista di far sembrare giusto anche ciò che è sbagliato, sulla base della convinzione che niente è completamente giusto come niente è completamente sbagliato; oppure meglio che l'attività politica sia riservata a chi, come Socrate, non smette mai di andare alla ricerca di ciò che è il vero Bene per la città? In altre parole: la politica è tecnica del consenso o arte del Bene? Nel primo caso sarebbe solamente questione di testa, nel secondo anche e soprattutto di cuore, perché è il cuore a farci conoscere il Bene. Sta ai giudici, che in attesa di un apposito programma televisivo sono ancora gli elettori, decidere dove cercare l'XFactor del politico.
Riccardo Delussu (Università di Cagliari)
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia Ogliastra (Pagina 29 - Edizione NU)
VILLAGRANDE. I produttori rivendicano l'uso di grano duro e “frammentu”
Il pistoccu dal cuore tenero Territorialità e ingredienti: Regione sotto accusa
Il pistoccu viene descritto come un pane sardo tipico del Gerrei, fatto con un impasto misto di farina di grano duro e tenero, mentre tra le componenti del moddizzosu non figura la patata, elemento che lo contraddistingue dall'omologo civargiu . Queste ed altre gravi imprecisioni sull'identikit di due prodotti tipici dell'Ogliastra figurano nell'elenco ufficiale dei prodotti tradizionali, settore Paste fresche, compilato dai tecnici dell'assessorato regionale all'Agricoltura in ottemperanza ai dettami ministeriali.
ANTICHI FORNI Marcello Staffa, di Villanova, cotitolare di uno dei forni più antichi dell'Ogliastra, è letteralmente imbufalito. «Ma chi hanno consultato i tecnici della Regione - si domanda - per poter scrivere inesattezze di tale portata, tali da falsare la ricetta tradizionale e alimentare una concorrenza sleale a danno dei panificatori che producono con costi decisamente più alti, dato che la farina di grado duro costa molto di più di quella di grano tenero e la lievitazione naturale con su frammentu è certamente più laboriosa rispetto a quella con il lievito chimico».
Sono stati i ricercatori dell'Università di Sassari guidati dal professor Gianni Pes ad aver accertato le qualità salutari del pane lievitato in modo tradizionale. L'alimentazione con cibi tradizionali costituisce uno dei fattori della longevità in Ogliastra, la provincia che detiene due record mondiali con Villagrande e Perdasdefogu. «I panificatori ogliastrini - spiega Staffa - impastano il moddizzosu con farina di grano duro e grano tenero in percentuale ciascuna del 50 per cento, con aggiunta di patate in purea. Mentre la lievitazione viene ottenuta con il frammentu (o masula ) addizionato con lievito di birra». Ancora più dura è la reazione del panificatore di Villanova riguardo al pistoccu .
«Si tratta di un pane tipico dell'Ogliastra e non precipuamente del Gerrei, come indicato nella scheda della Regione. Da noi il pistoccu viene confezionato esclusivamente con farina di grano duro in entrambe le versioni bianco e integrale. È la ricetta che abbiamo conosciuto dai nostri antenati e che continuiamo a riproporre».
ALLARME PISTOCCU I panificatori in sostanza lamentano di non essere stati consultati per una questione che li riguarda direttamente. Il timore è che si voglia fornire un'immagine al ribasso per un prodotto che mantiene grande attrattiva nei mercati di nicchia.
Questa è la vera tipicità che la Regione dovrebbe proteggere. Il caso pistoccu sembra destinato ad alimentare altre polemiche, a pochi mesi dalle prese di posizione contro l'introduzione della fecola (al posto delle patate) come componente tipica dei culurgionis: il piatto forse più tipico del territorio.
Nino Melis

 

LA NUOVA SARDEGNA 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 – Ed. Cagliari
Sviluppo, ecco il ruolo dell’Università
CAGLIARI «Stiamo lavorando per unprocesso di miglioramento della qualità della didattica, per consentire a docenti e studenti delle scuole superiori di capire quali aspetti devono essere approfonditi in vista degli studi universitari». Lo ha detto il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, nell’audizione davanti alla comissione Cultura del consiglio regionale. «L’attenzione ai temi della scuola è per noi fondamentale - ha spiegato Melis -. Per questo l’ateneo ha attivato il Progetto Orientamento, dopo aver somministrato più di 4mila test nelle scuole dell’isola per testare la preparazione culturale degli studenti: i risultati migliori si riscontrano – ha dettagliato – nella comprensione verbale, nelle materie letterarie e nella lingua inglese, ma restano purtroppo al di sotto dei coetanei del resto d’Italia».Al centro del colloquio anche il rapporto tra il numero dei laureati e lo sviluppo economico: «Trovare un’occupazione è difficile – ha spiegato il Rettore – lo è ancora di più per chi non ha un titolo di studio elevato: oggi, senza la laurea, non si può nemmeno emigrare. Non pagano le tasse i figli dei cassintegrati, di coloro che hanno perso il lavoro e gli studenti che si sono diplomati con il massimo dei voti».
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 30 – Sassari
Ateneo al 4° posto in Italia, le facoltà migliorano ancora
SASSARI Febbre, sudore, epidemia artistica: un morbo che si traduce in un’improvvisa passione ed entusiasmo che ha travolto i professori universitari, i docenti, gli studenti. Tutti sono impegnati a lavorare per dare gambe alla grande riforma che cambia l’università italiana, tenendo fede al nuovo statuto di cui l’ateneo di Sassari si è dotato. Il rettore Attilio Mastino cita Luciano di Samosata per parlare di quel vento che spira sull’ateneo turritano che cresce e affronta i cambiamenti. Ieri si è chiuso il 450° anno accademico, celebrato nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con la visita a Sassari del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e con la consegna del candeliere d’oro speciale «che ha sottolineato le radici, il rapporto forte, intenso, identitario - ha detto Mastino -, che lega l’Università alla città di Sassari e al territorio». Ieri sera, nell’aula magna dell’ateneo turritano, di fronte a una platea di docenti, autorità e studenti, il rettore Attilio Mastino - con il prorettore Laura Manca e il senato accademico -, ha inaugurato il 451° anno accademico. Ed è stata l’occasione per stilare un bilancio del suo terzo anno di mandato e valutare le prospettive per i prossimi due, dopo la proroga prevista dalla riforma Gelmini. «Non ci rassegniamo ad essere un’università di seconda scelta, non mitizziamo classifiche e graduatorie che pure ci vedono ai primi posti in Italia, ma siamo decisi a migliorare le nostre perfomance»: tra i 17 medi atenei delle classifiche Censis 2012, Sassari occupa il quarto posto dopo Siena, Trento e Trieste. Ha perso una posizione rispetto all’anno scorso, seppure ogni singola facoltà abbia migliorato notevolmente la propria posizione, guadagnando posizioni di tutto rispetto: Agraria passa dall’8° al sesto posto, Architettura resta stabile al secondo posto (era al primo due anni fa), Economia dal 27 passa al 24 (su 48 facoltà), Farmacia dal 14 al settimo posto, Giurisprudenza sale dal 24 al 14° posto (su 45 facoltà), Lettere e Filosofia dal 33° al 29° (su 40 facoltà italiane), Lingue dal 15° al 13° su 18 facoltà, Medicina guadagna un punto e passa al 25° posto su 37 facoltà. Scienze è stabile al 7° posto; performance migliore per Scienze politiche che guadagna sette punti e si assesta all’undicesimo posto nel confronto con le altre 29 facoltà italiane. E ci sono le premesse per migliorare anche la sostenibilità di bilancio, pur considerando i tagli intorno al 15% da parte dello Stato, che hanno ridotto il bilancio da 82 a poco più di 70. Per questo sarà necessario chiedere alla Regione di trasferire i 50 milioni che la giunta regionale ha previsto. Mastino ha anche parlato delle opere incompiute che sarà possibile realizzare con i Fondi Fas, come l’Orto botanico, il dipartimento di Economia, la ristrutturazione dell’ex istituto dei ciechi acquistato dal Comune, e il palazzo del vetraio. Intanto, in via Rockefeller, ieri è stato inaugurato il nuovo Ced (centro elaborazione dati, nella foto), che è però ancora inutilizzabile perché alimentato da luce di cantiere: da un anno è atteso l’allaccio dell’Enel. (v.m.)
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 – Ed. nazionale
Veterinaria ha finalmente l’ospedale
Il dipartimento di Veterinaria ha finalmente l’ospedale e il pronto soccorso attivo 24 ore, per animali da compagnia e grandi animali da reddito. La struttura è stata inaugurata ieri e risponde agli standard europei, senza i quali la facoltà di Veterinaria sarebbe stata a rischio chiusura.

Pagina 19 – Ed. nazionale
Veterinaria, stop allo spettro chiusura
di Vannalisa Manca
SASSARI È stato costruito in appena un anno e mezzo ma era atteso da almeno dieci anni. Adesso l’Università ha finalmente l’ospedale veterinario con pronto soccorso. Un’opera di fondamentale importanza che dovrebbe allontanare definitivamente lo spettro della chiusura: oggi infatti il dipartimento è in linea con gli standard europei e il prossimo maggio potrà rispondere positivamente agli ispettori della commissione europea. Finora, infatti, non esisteva l'ospedale veterinario attivo 24 ore su 24, né la Medicina veterinaria d'urgenza, un numero sufficiente di animali ricoverati a scopo didattico, un'azienda zootecnica. Sono questi i requisiti essenziali in assenza dei quali l'European Association for Establishment of Veterinary Education non rilascia la certificazione. A suo tempo gli ispettori avevano infatti annotato che nella facoltà di Veterinaria di Sassari gli studenti non potevano ottenere livelli professionali considerati accettabili, proprio perchè non potevano fare didattica pratica sugli animali. Ieri mattina, con una cerimonia affollata di autorità, docenti e studenti, il rettore Attilio Mastino, con i direttori sanitario e del dipartimento, ha inaugurato la struttura (a tagliare il nastro, dopo la benedizione dell’arcivescovo padre Paolo Atzei, sono stati gli assessori regionali alla Sanità, Simona De Francisci, e alla Pubblica istruzione, Sergio Milia) che sorge in via Vienna, all’interno del grande complesso che ospita il polo veterinario, chimico, scientifico e farmaceutico. L’ospedale veterinario didattico è una struttura moderna dotata di pronto soccorso, tre sale operatorie per piccoli e grandi animali e otto ambulatori: il reparto chirurgico-ostetrico e la strumentazione radiologica necessaria nella diagnostica per immagini. Anche le sale per le visite sono suddivise per specie, così come le stalle e i ricoveri che possono ospitare piccoli animali da compagnia e grandi animali da reddito. C’è anche un reparto infettivi destinato ad animali da tenere in isolamento. Una parte del grande giardino che circonda il polo veterinario è stata recintata e adibita a paddock per equini, bovini e ovini. Completano l’intervento, 7mila metri quadri destinati a parcheggi. L’opera era attesa dal 1996, quando cominciò l’iter per realizzarla. I lavori sono stati avviati nel 2009, con un costo complessivo di 8,5 milioni: 6 stanziati dalla Regione e 2,5 finanziati dall’Università.


10 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Nuoro
Scuola forestale e università, quale futuro
NUORO Università e scuola forestale quale futuro? Questo il tema della giornata di approfondimento organizzata per questa mattina da “Un’altra Sardegna” con il patrocinio del gruppo consiliare regionale “Sardegna è già domani”. I lavori, ospitati all’Euro Hotel e introdotti dal rappresentante di “Un’altra Sardegna” Franco Ignazio Cuccu, si articoleranno in due tavole rotonde. Una al mattino (inizio alle 9,45) coordinata dal giornalista della “Nuova Sardegna” Marco Sedda, alla quale parteciperanno l’assessore regionale Giorgio Oppi, il coordinatore regionale Api Roberto Capelli, il sindaco Sandro Bianchi, oltre al presidente del corso di laurea in Scienze forestali di Nuoro, Pietro Luciano, al presidente Assfor Salvatore Scriva e al rappresentante dell’associazione universitaria studenti forestali Sebastiano Mastinu. Nel pomeriggio (coordina il giornalista dell’Unione sarda Massimo Ledda) si riprende con l’assessore regionale Sergio Milia, il rettore Attilio Mastino, il presidente della Provincia Roberto Deriu, il presidente Asusc Letizia Marchi e il rappresentante dell’associazione studenti forestali Gianni Ragaglia. Alle 12 inoltre verrà illustrata una tesi di laurea sulla scuola forestale di Paola Maccioni.
  
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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