Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 October 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
Imprese
Start Cup, premiati tre progetti innovativi

Cala il sipario sulla quinta edizione della Start Cup Sardegna, competizione tra progetti imprenditoriali innovativi promossa dalle Università di Sassari e Cagliari, con il sostegno della Regione, del Comune di Sassari, della Fondazione Banco di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari.
Il Comitato tecnico scientifico ha premiato tre idee vincenti. Ad aggiudicarsi il primo premio da cinquemila euro è stato il progetto “GreenShare”, guidato da Giovanni Colistra, che intende sviluppare una piattaforma per il “car pooling”, una sorta di autostop del futuro, che sfrutta i moderni social network per mettere in comunicazione in tempo reale la domanda e l’offerta di trasporto. L’idea ha il merito di provare a offrire una risposta concreta ai problemi (traffico veicolare e caro benzina). Al secondo posto (premio da tremila euro) la “Pha.Re.Co Essential Oils”, azienda spin off in via di costituzione del dipartimento di Scienze Biomediche di Sassari, proposta dalla ricercatrice Grazia Fenu e dalla biologa Marianna Bonesu. Il terzo gruppo (duemila euro) è “Quriio.us”. L’impresa start up sassarese è stata appena costituita da un gruppo ben assortito di giovani laureati guidati da Alessandro Carboni per creare un’innovativa piattaforma di social commerce per negozi reali.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Alghero (Pagina 27 - Edizione OL)
Architettura a rischio
Una università che vale tre milioni
Al di là del prestigio e dell’aspetto legato all’arricchimento culturale, Alghero deve tenersi stretta Architettura, anche per ragioni economiche. Prova a tradurre in soldoni la presenza della sede accademica Ivan Blecic.
TRE MILIONI DI EURO Secondo i calcoli del ricercatore universitario e presidente del movimento C’è un’Alghero Migliore, i corsi di Architettura, Urbanistica e Design fruttano alla città non meno di tre milioni di euro all’anno. «Circa 600 studenti (di cui una cinquantina Erasmus), più altre 30 persone tra dottorandi e assegnisti di ricerca, che per il 70 per cento hanno preso in locazione una casa ad Alghero». Ragionando su un canone medio di 210 euro al mese, a fine anno si arriva a sfiorare il milione. E poi ci sono le uscite per il vitto e lo studio che, secondo Blecic, si aggirano sull’importo di 200 euro mensili e 880mila euro annuali. Da aggiungere al conto le spese di una sessantina di docenti. Per quelli a contratto, con permanenza di 10 giorni all’anno in città, il ricercatore stima una spesa di 20 mila euro annui. «I tutor hanno una permanenza maggiore, circa 60 giorni all’anno, ma anche una spesa giornaliera minore (tenendo conto anche che alcuni sono residenti ad Alghero): circa 20 euro, per cui il loro contributo è di altri 20 mila euro all’anno - spiega Blecic - per i docenti strutturati, (permanenza media di 270 giorni) arriviamo a circa 320 mila euro».
EVENTI E SCUOLE ESTIVE Infine ci sono gli acquisti per mandare avanti i corsi di laurea: «Qui, la spesa è di circa 200 mila euro annui, e comprende cancelleria, materiali di consumo, arredamenti, lavori di manutenzione, pulizie, servizi, e così via - prosegue Blecic - inoltre il Dipartimento attrae risorse, progetti di ricerca, commesse conto terzi, consulenze per le pubbliche amministrazioni; e tutto questo poi si trasforma in spesa ad Alghero: beni, servizi, contratti di collaborazione per nostri laureati e per professionisti locali, convegni». Eliminando la quota che non rimane in città, ci avviciniamo a circa 400 mila euro annui. «A questi si deve aggiungere la spesa su Alghero per l’organizzazione degli eventi, convegni internazionali, conferenze, scuole estive: altri 150 mila euro».
Pierpaola Pisanu
 
 
3 - L’Unione Sarda / Pagina 1
NUORO. Attacco dell’opposizione: «L’ente è ancora commissariato»
Università, morte lenta Mai nata la Fondazione Comune-Provincia Prima candelina amara per la Fondazione universitaria nuorese che, pur concepita, non riesce a venire al mondo. A dodici mesi esatti (era il 31 ottobre del 2011) dalla firma dell’intesa tra Comune e Provincia si registra un compleanno amaro. A stigmatizzare la stasi, l’attacco dell’opposizione: «L’ente è ancora commissariato». La replica del commissario Loi: «Lungaggini burocratiche».

Nuoro e Provincia (Pagina 17 - Edizione NU)
UNIVERSITÀ. L’attacco dell’opposizione: «L’ente è ancora commissariato» La Fondazione mai nata Amaro anniversario dell’intesa Comune-Provincia
Prima candelina amara per la fondazione universitaria nuorese che, pur concepita, non riesce a venire al mondo. A dodici mesi esatti (era il 31 ottobre del 2011) dalla seduta consiliare che con 19 favorevoli, uno contrario e tre astenuti decretò la «revoca dell’adesione del Comune di Nuoro al Consorzio e la costituzione della Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica nella Sardegna centrale», il compleanno registra una gestazione ancora in corso. A stigmatizzare la stasi, l’attacco a tenaglia dell’opposizione, che davanti all’inopinabile non può perdere la ghiotta occasione.
GLI ATTACCHI «Poteva essere una festa con tanti invitati, tutti coloro che credono nella università del territorio nuorese - scrive il segretario di Città in Comune Francesco Fadda -. Avevano raccontato che per procedere era necessario un nuovo soggetto gestore. Pareva che questo fosse il problema e invece oggi l’ente è ancora commissariato, con la figura di riferimento stremata che non ha potuto contare nemmeno sulla collaborazione dell’assessore alla Cultura, sempre più un naufrago della politica». Dallo stesso fronte lancia i suoi strali il consigliere Paolo Manca che in un’interrogazione incalza sull’indennità del commissario e chiede «quale sia la somma erogata finora». Dall’altra parte della morsa Marcello Seddone, Nuoro futura, osserva: «Quel progetto è rimasto sulla carta. Il consorzio esiste e opera ancora. Nel frattempo l’anno accademico è iniziato con studenti e professori che peroravano un futuro certo, condizione preliminare per l’annuale richiesta di fondi a Cagliari, ormai sempre più simili a concessioni. Forse aveva ragione la senatrice Emma Bonino quando alla scuola politica dei giovani democratici tenutasi a Tonara ha sollecitato a superare il dramma delle università decentrate a favore di un sistema di borse di studio che permetta agli studenti meritevoli di frequentare gli atenei principali».
I RITARDI Il Consiglio che aveva dato il via libera al costituendo organismo chiamato a gestire l’inedita formula accademica barbaricina, aveva stabilito l’albero dell’organigramma, anche lui all’oggi ancora contenitore senza contenuto. Per nulla scalfite dalle critiche, il commissario Caterina Loi e l’assessore all’Università Paola Demuro spiegano che i ritardi dipendono da «lungaggini tecnico-burocratiche perché tra i passaggi c’è l’approvazione di una delibera che specifica la dotazione con la quale i soci fondatori, Comune e Provincia, entrano nel nuovo istituto. Tra i beni ci sono degli immobili che necessitavano dell’accatastamento. Ma entro la fine dell’anno si procederà con l’atto costitutivo».
Francesca Gungui
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano (Pagina 18 - Edizione OR)
Superiori
Quale futuro per gli alunni: un progetto per scegliere

Cosa farò da grande? L’avvocato, il medico, l’insegnante o l’architetto? Scegliere il proprio futuro ora è più semplice. Grazie al progetto “Vita - Verso il futuro”, gli alunni del quinto anno delle scuole superiori potranno acquisire gli strumenti utili per una scelta consapevole. L’iniziativa, promossa dalla Regione, prenderà il via nei prossimi giorni in diversi istituti superiori. Capofila, il liceo scientifico “Mariano IV d’Arborea” di Oristano. A seguire, l’istituto tecnico industriale “Othoca”, la scuola “Galilei-Contini”. E ancora l’istituto Terralba - Mogoro - Ales e il tecnico commerciale “Sergio Atzeni” di Oristano. Diversi gli obiettivi del progetto: far maturare la consapevolezza delle proprie capacità, interessi e attitudini nonché far conoscere gli aspetti del mondo produttivo e le figure professionali. E ancora, potenziare le conoscenze per colmare il divario tra la preparazione acquisita durante i cinque anni e quella richiesta dagli studi universitari.
I docenti si occuperanno della progettazione, analisi dei fabbisogni e prima somministrazione di test forniti dall’università di Cagliari. Analizzeranno, inoltre, le carenze riscontrate dalle università nei test di ammissione degli anni precedenti.
( s. p. )
  
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
Start Cup premia un progetto contro il caro carburante 
L’idea di un gruppo di ingegneri: un’applicazione collegata ai social network diventa un antidoto al traffico 
di Luca Fiori
SASSARI Un’applicazione collegata ai più famosi social network per mettere insieme potenziali compagni di viaggio negli spostamenti in automobile. L'idea, che punta sul risparmio e sul rispetto dell'ambiente, ha permesso a un gruppo di giovani ingegneri dell'università di Cagliari di aggiudicarsi il primo premio della quinta edizione di Start Cup Sardegna, la competizione tra i progetti imprenditoriali innovativi, che fa parte del progetto regionale Innova.Re, di cui, per l’Università di Sassari, è responsabile il prorettore alla Ricerca, Donatella Spano. InnovaRe è un modello di cooperazione in rete di soggetti (Università, Parco tecnologico, camere di commercio, organizzazioni imprenditoriali) che, sotto il coordinamento della Regione, si riconoscono all’interno di un’unica interfaccia organizzativa per favorire lo sviluppo dell’innovazione tecnologica in Sardegna. I vincitori, il cui progetto è stato battezzato “Greenshare“ si portano a casa 5mila euro. L'idea, una sorta di autostop del terzo millennio, funziona attraverso una valuta virtuale, i cosiddetti “punti green” che possono essere convertiti in carburante. Secondo il comitato tecnico scientifico (presieduto da Alessandro Trudda) l'idea non solo è un progetto realizzabile, ma ha anche buone probabilità di successo. Un antidoto al traffico e al caro benzina alternativo ai mezzi pubblici. Alla premiazione, nel salone della Camera di Commercio, era presente il rettore Attilio Mastino, che si è complimentato con i vincitori e ha annunciato che nei prossimi mesi l'Ateneo inaugurerà l’Incubatore d’impresa dell’Università di Sassari. Al secondo posto si sono piazzati i responsabili del progetto Pha.Re.Co. Essential Oils, nato nel dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari. Fa leva sulla crescente richiesta di rimedi naturali. Intende sfruttare le potenzialità della scorza della Pompia Mostruosa (agrume molto usato a Siniscola) per produrre farmaci naturali. La giuria ha apprezzato il business plan molto chiaro e i rapporti già instaurati con numerosi partner, potenziali fornitori e clienti. A loro è andato il premio da 3mila euro. Al terzo posto si è classificato il progetto Quiriio.Us costituito nel Sassarese da un gruppo ben assortito di laureati per creare una piattaforma di social commerce per prodotti reali. Tutti e tre parteciperanno alla finale nazionale delle Start Cup (sono sedici competizioni regionali in tutta Italia), cioè il premio nazionale per l’innovazione 2012 che si svolgerà a Bari il 29 e 30 novembre.
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 44 - Nuoro
Seddone: «Università, meglio chiudere» 
La provocazione del consigliere nel giorno del compleanno della mai nata Fondazione. Città in Comune: «Che triste festa» 
di Marco Sedda
NUORO Festeggia l’anniversario ma il clima è tristissimo: a un anno dalla nascita, la Fondazione per gli studi universitari non ha ancora emesso il suo primo vagito. I suoi genitori, Comune e Provincia e dunque Sandro Bianchi e Roberto Deriu, sono in tutt’altre faccende affaccendati e non sembrano angosciati del fatto che l’organismo pensato per far rivivere il tessuto culturale (e non solo) nuorese non dia alcun segno di vita. E così, davanti a quarant’anni di tentativi finora sempre abortiti, qualcuno dubita che l’idea di far nascere l’università a Nuoro sia ancora la scelta migliore, o se il progetto sia invece destinato a rimanere nel mondo dei sogni. Sono i consiglieri comunali dell’opposizione Marcello Seddone (Psd’Az) e Paolo Manca (Città in comune) che ricordano: «È passato ormai un anno da quando i consigli comunale e provinciale hanno deliberato di revocare la propria adesione al Consorzio universitario nuorese, decretandone lo scioglimento, e di costituire la Fondazione per gli studi universitari. A distanza di 365 giorni – denuncia Seddone – quel progetto è rimasto sulla carta. Il Consorzio esiste e opera ancora, così come è tuttora commissariato, mentre la Fondazione, non solo non ha organizzato nessun corso ma, a quanto ci è dato sapere, non si è ancora dotata neanche di una guida». «Avevano raccontato che per procedere era necessario un nuovo soggetto gestore – ricorda a sua volta Manca che ha presentato un’interrogazione – e invece oggi al termine della prima annualità, l’Ente è ancora commissariato». Manca ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco per conoscere le somme date finora ai commissari della Fondazione e del Consorzio. L’assessore comunale all’università, Maria Paola Demuro, dà la colpa del ritardo alla burocrazia: «Ci sono i tempi tecnici necessari per la valutazione degli immobili destinati al fondo di dotazione della fondazione. È stata fatta una stima e spero che entro novembre la delibera arrivi in Consiglio che dovrà approvarla. Poi verrà fatto l’atto costitutivo e spetterà alla Regione riconoscere la fondazione. Solo a questo punto il Consorzio entrerà nella fondazione». Per ora senza guida, dunque, e con risorse sempre più scarse: «L’anno accademico – continua Seddone – è iniziato con studenti e professori che peroravano un futuro certo, condizione preliminare per l’annuale richiesta a Cagliari di fondi, ormai più simili a concessioni della giunta regionale che non a una concreta strategia di sviluppo. Il triste rito dell’assalto alla diligenza della finanziaria regionale per mezzo dell’emendamento dell’ultima ora, riguardante tutte le strutture culturali del nuorese, sarà sempre più complicato. Con quale credibilità – chiede Seddone – si possono chiedere finanziamenti per sostenere una fondazione fantasma o un consorzio che avrebbe dovuto già essere liquidato per il disimpegno dei soci? Anche l’idea di un’unica politica universitaria sarda davanti alla quale tanti avevano sorriso sta diventando una realtà dopo l’accordo del 15 maggio fra i rettori di Cagliari e Sassari». Ma Seddone lancia una proposta provocatoria: «In quest’ultimo anno è cambiato tutto e forse bisogna cominciare a riflettere seriamente a cosa si possa proporre per gli studenti nuoresi, magari ripartendo da quanto ha detto la senatrice Emma Bonino alla scuola di politica dei giovani democratici, tenutasi a Tonara il 25 e il 26 agosto, che per superare il “dramma delle Università decentrate” ha prospettato un sistema di borse di studio che permetta ai giovani meritevoli di studiare negli atenei principali. La strada proposta dalla Bonino è quella giusta? – domanda infine Seddone – Cosa ne pensa il Pd?».
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 40 - Ed_Cagliari
OTTANA 
Il Comune paga l’iscrizione agli universitari meritevoli 
di Federico Sedda
OTTANA Il comune di Ottana sosterrà le spese di iscrizione ai corsi accademici degli studenti universitari meritevoli e in disagiate condizioni economiche. Il tutto per rimuovere le barriere e le situazioni di disagio economico che potrebbero, in qualche modo, compromettere e ostacolare il percorso di studi. Un’iniziativa insolita, quella dei benefici agli studenti universitari, che generalmente i comuni riservano agli studenti delle scuole medie e degli istituti superiori. Stavolta, Ottana vuole andare oltre. Il sostegno economico vale sia per gli iscritti a un corso di laurea triennale e sia per quelli che frequentano un corso specialistico. La somma prevista nel bilancio comunale per dare corso alle agevolazioni e di 10mila euro. Il contributo verrà erogato sotto forma di copertura dell tasse di iscrizione per l’anno accademico 2012-2013. «L’obiettivo che ci proponiamo – dice il sindaco, Gian Paolo Marras – è quello di dare concreta attuazione alle politiche sociali e di diritto allo studio per garantire anche ai meno abbienti di frequentare l’università concorrendo alla rimozione delle limitazioni che ostacolano il percorso universitario». Per consentire l’accesso ai contributi in modo uguale e paritario per tutti, la giunta ha approvato un regolamento sui criteri economici e di merito che danno diritto al contributo. Il reddito familiare dello studente, riferito al 2011, non dovrà superare i 20mila euro certificati dall’Isee. Se lo studente fa nucleo familiare a sé il reddito non deve essere superiore agli ottomila e 137 euro. Per accedere al beneficio sono necessari anche requisiti di merito. In particolare, gli studenti iscritti al primo anno del corso triennale o specialistico devono comprovare l’iscrizione regolare e l’importo delle tasse già pagate. Per gli studenti iscritti agli anni successivi al primo occorre comprovare di aver conseguito almeno il 60% dei crediti previsti per l’anno accademico precedente. Sono esclusi i fruitori dei borse di studio dell’Ersu o di altri enti e gli iscritti al secondo anno fuori corso. La speranza è che, i beneficiari del contributo, una volta laureati, contribuiscano alla crescita civile e culturale del paese di origine. E non diventino i soliti “cervelli in fuga”.
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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