Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 October 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
IL CONVEGNO. Agevolazioni fiscali
Massidda: «Il porto deve ottenere la zona franca»
 
Il sindacato sardo confida sul piano del lavoro per uscire dalla crisi. «O almeno per favorire una speranza che oggi non esiste». È pessimista Enzo Costa, segretario regionale della Cgil: «Perché i nuovi posti di lavoro sono quasi tutti precari e perché i cervelli scappano dall'Isola». Una bozza di piano, da sottoporre agli altri attori del possibile sviluppo, è stato elaborato dalla Camera del Lavoro che ha organizzato, con il segretario Nicola Marongiu, il convegno di ieri a Cagliari.
CASSA INTEGRAZIONE Secondo Costa, altro argomento scottante è l'aumento in Sardegna dei lavoratori in cassa integrazione in deroga, che sono 23 mila: «L'assessore al Lavoro Liori ha detto che per garantire la copertura dei sussidi servono 148 milioni. Una cifra enorme, che però è solo sostegno al reddito senza prospettive. Anche perché quei lavoratori andrebbero formati con maggiore serietà». Le prospettive, «se non si trova il modo di riequilibrare le disuguaglianze sociali figlie di un sistema che si è basato in tutti questi anni sull'egoismo, sono nere. L'Università di Sassari lo ha detto chiaramente: entro il 2050 perderemo un terzo della popolazione». Se Costa ricorda lo sciopero generale a Sassari venerdì, nel Sulcis il 29 ottobre e la grande manifestazione a Cagliari contro la crisi il 24 novembre, il rettore Giovanni Melis chiede «di superare le rigidità della pubblica amministrazione» con l'obiettivo dell'interesse collettivo. Una speranza arriva da Carlo Tedde di Confcooperative: «Il settore registra un più 4 per cento in piena crisi. Segno che se in Sardegna si investe su risorse credibili, non sull'oro, si ottengono risultati».
GLI INDUSTRIALI Improntato all'ottimismo anche il messaggio del presidente della Confindustria cagliaritana, Alberto Scanu: «Con un'idea comune ce la possiamo fare».
Dall'Europa invece attende risposte Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità portuale: «Dodici città portuali elleniche potrebbero avere la zona franca con le agevolazioni fiscali. Anche noi ci stiamo facendo avanti perché vogliamo diventare, facendo sistema con gli altri porti della Sardegna, la porta dell'Africa verso l'Europa». (lo. pi.)
 
L’UNIONE SARDA
2 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione OL)
Sassari
Università: concorso contestato dai precari
 
Il Coordinamento precari università chiede all'ateneo sassarese criteri di valutazione conformi alla legge: è quanto si evince da una lettera aperta rivolta al rettore dell'Università di Sassari e al direttore dell'ufficio concorsi dello stesso ateneo. Il Coordinamento ha richiamato l'attenzione su un bando di concorso per 29 ricercatori a tempo determinato e a tempo pieno della durata di tre anni, riferendosi nello specifico ai parametri di valutazione dei settori scientifici disciplinari di Zootecnia generale e miglioramento genetico, Diritto del lavoro, e Sociologia dei processi culturali e comunicativi: tre bandi che secondo quanto emerge dal comunicato «contengono criteri di valutazione troppo dettagliati e legati a un progetto specifico che risultano illegittimi. Infatti nei criteri di valutazione dei concorsi su menzionati si da un punteggio sia per lo svolgimento di attività pertinente il progetto di ricerca, sia per le pubblicazioni congruenti con l'oggetto specifico del progetto di ricerca. Entrambi questi punti sono irregolari». Il Coordinamento ha sottolineato che «i bandi devono attenersi ai principi enunciati dalla Carta Europea dei ricercatori. Tra questi principi la Carta inserisce l'esigenza di evitare bandi che contengano progetti tanto specifici da restringere eccessivamente il numero dei possibili partecipanti al concorso». Per questi e altri motivi il Coordinamento ha chiesto di «provvedere tempestivamente alla modifica dei criteri di valutazione, rendendoli pienamente conformi alla legge tramite l'eliminazione dei riferimenti al progetto di ricerca specifico». (m. c.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 27 - Edizione OL)
La facoltà cenerentola chiede aiuto
Architettura: per mantenere la sede in Riviera servono aule e soldi
Ieri il vertice in Comune, con il preside, il sindaco e la Giunta: «Aiutateci o andremo a Sassari»
 
Gli spazi in città sono insufficienti e la facoltà di Architettura rischia così di fare armi e bagagli per trasferirsi a Sassari. «Al Consiglio di Dipartimento proporrò di fare un ricognizione delle aule disponibili - anticipa il preside Arnaldo Cecchini - giusto per non essere impreparati nel caso in cui qui non si trovassero delle soluzioni». Una eventualità che il Comune di Alghero intende scongiurare ad ogni costo.
VERTICE IN COMUNE Ieri c'è stato un incontro tra il direttore del Dipartimento di Architettura e la Giunta guidata dal sindaco Stefano Lubrano. Sul tavolo i mille problemi di una scuola, considerata una eccellenza nel panorama delle facoltà universitarie italiane, eppure costretta a svolgere la sua attività in locali inadatti e dislocati in diverse parti della città. Gli studenti si dividono tra il Pou Salit, l'ex Orfanotrofio, l'ex Asilo Sella e il liceo Artistico. «Non sono più disponibile a iniziare un nuovo anno accademico con i ragazzi nei corridoi», chiarisce Arnaldo Cecchini che, precedentemente al vertice in Comune, aveva incontrato anche i consiglieri regionali del territorio: Carlo Sechi, Pietro Fois, Mario Bruno e Franco Cuccureddu. «Una riunione positiva - riferisce il preside - durante la quale è stato assunto l'impegno di portare a Cagliari la richiesta di non considerare la sede di Alghero come "suburbana" e quindi non meritevole di finanziamenti specifici. Una azione che ci auguriamo sia corale e che coinvolga tutte le istituzioni». Da una parte occorrono maggiori fondi, perché la facoltà non può sopravvivere con 250 mila euro l'anno. Dall'altra il Comune di Alghero deve fare la sua parte mettendo a disposizione le aule. Gli occhi puntati sull'edificio del vecchio ospedale sui bastioni, in via di ristrutturazione. Ancora non si sa se verrà destinato per intero ad Architettura, in questo senso non c'è alcuna determinazione. «L'Amministrazione deve fare delle scelte - incalza Cecchini - il trenta di questo mese c'è in programma una riunione di Giunta interamente dedicata alla facoltà».
AULE E FINANZIAMENTI Non c'è tempo da perdere. Attualmente sono circa cinquecento gli allievi iscritti, 25 tra assegnisti e dottorandi, più una cinquantina di docenti. Stanno decollando tre master internazionali e nuovi laboratori, come quello di animazione digitale. Attività che necessitano di spazi, aule, laboratori. «Non sappiamo quando ci sarà consegnata la nuova sede - prosegue il preside - così come non sappiamo la destinazione di una parte dell'edificio, l'ex convento delle Isabelline con la biblioteca».
Perché Architettura resti ad Alghero è necessario che Università, Comune e Regione lavorino insieme con un unico obiettivo: riconoscere alla facoltà in testa alla classifica del Censis il giusto valore. E concederle aule e finanziamenti per la didattica.
Caterina Fiori
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Ed_Cagliari
UNIVERSITà
Federazione tra gli atenei: «Cagliari e Sassari compatte»
Il rettore Mastino: «Oggi abbiamo un’unica direzione di marcia. In più occasioni con la nostra collaborazione abbiamo raggiunto risultati importanti»
 
SASSARI Un confronto a tutto campo ha caratterizzato ieri mattina la prima riunione della Commissione paritetica incaricata di guidare l'attuazione dell'accordo di federazione stipulato il 15 maggio scorso tra i due Atenei sardi. All'incontro, nella sala consiglio del rettorato dell'Università di Cagliari, ha partecipato - con i due rettori, Giovanni Melis e Attilio Mastino - una delegazione di ciascun ateneo nominata dai rispettivi organi collegiali. «Dalla firma dell'intesa ad oggi abbiamo fatto molti passi avanti - ha detto il rettore Melis - L'accordo è molto importante per difendere e valorizzare il nostro patrimonio scientifico e culturale, elemento fondamentale del sistema sociale ed economico della Sardegna. Ragionando in termini di sistema, dentro un rapporto nuovo con la Regione, è possibile proporre un'offerta formativa sostenibile, qualificata e adeguata al contesto della nostra isola. Dobbiamo razionalizzare per essere più forti, la dispersione ci indebolisce». Il rettore Mastino ha sottolineato «il cambiamento di clima rispetto al passato: oggi i due atenei hanno un'unica direzione di marcia, con un accordo che non cancella identità e storia di ciascuno e va nel senso indicato dalle nuove normative. In più occasioni con la nostra collaborazione abbiamo ottenuto risultati importanti. Non possiamo disperdere le forze: dobbiamo evitare duplicazioni di corsi e puntare sui servizi agli studenti, al supporto al territorio, all'internazionalizzazione». Tanti i temi sul tavolo: dalla razionalizzazione dell'offerta didattica, con particolare riferimento alle scuole di specializzazione e ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, alla collaborazione sui master e sui dottorati di ricerca, sui Tirocini Formativi Attivi (TFA), la Biblioteca scientifica regionale, le attività sul territorio. Importante la recente attivazione di centri interuniversitari su specifiche discipline, o la rinata collaborazione in Unitel, il consorzio telematico che mette a disposizione corsi di riallineamento on line. Durante la riunione, si è discusso anche di alta formazione e delle problematiche relative alle due aziende ospedaliero-universitarie. Infine, un appello sulla difficile situazione del diritto allo studio: «È stato ridotto il numero delle borse di studio e, a Cagliari, sono chiuse due case dello studente per manutenzione - sottolineano i rettori - Viene a ridursi il sostegno per gli studenti giovani e meritevoli. In particolare, è forte la preoccupazione che il mancato intervento legislativo regionale comporti l'aumento della tassa regionale per il diritto allo studio».
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Ed_Cagliari
CARCERE
Un progetto multidisciplinare per dare un futuro ai detenuti
 
CAGLIARI Un complesso progetto sperimentale per offrire a detenuti e vittime di reato una nuova possibilità di vita: è, in sintesi, la carta di identità di Gagli-OFF, l'iniziativa inserita nei programmi finanziati dalla Ue e coordinata da Cristina Cabras, professore associato di Psicologia giuridica, che punta a dare un'opportunità lavorativa a soggetti detenuti e ridurre il rischio di recidiva, dando al contempo un supporto adeguato a persone vittime di reato. I risultati sono stati presentati durante un convegno nell'Aula Magna di Sa Duchessa. «Abbiamo condiviso questo progetto fin dall'inizio – ha detto il presidente del Tribunale di Cagliari, Francesco Sette – la pena deve tendere alla rieducazione del condannato, come previsto dalla Costituzione. Un valore da non trascurare è la parte del progetto riservata alle vittime dei reati, spesso trascurate». Nella prima fase sono stati testati una sessantina di detenuti, tra cui sono stati scelti coloro che hanno realizzato progetti lavorativi a Buoncammino e Iglesias.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Ed_Cagliari
Voucher e tirocini, stanziati altri 5 milioni
 
CAGLIARI «I voucher, rivolti a chi non ha beneficiato del sussidio di disoccupazione e di altri ammortizzatori sociali, hanno avuto un buon successo, con con un'alta percentuale di proposte di lavoro, perciò abbiamo stanziato altri cinque milioni». Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale del lavoro, Antonello Liori, dopo la delibera approvata in Giunta sui tirocini formativi e di orientamento con voucher. I «Tfo» sono rivolti a disoccupati e inoccupati, residenti in Sardegna, con un età minima di 26 anni, se diplomati, e di 30, se laureati. Rappresentano uno strumento di formazione, finalizzato all'acquisizione di competenze e conoscenze specifiche all’interno di un profilo professionale. Ogni tirocinante avrà a disposizione un voucher mensile di 500 euro per sei mesi. «Con questo incremento di fondi si potranno soddisfare ulteriori richieste – ha aggiunto Liori – Col primo avviso, e uno stanziamento di 9,6 milioni di euro, abbiamo erogato 3.200 borse, ma le domande presentate sono state oltre cinquemila».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Sos acqua, la Regione aiuta la Tanzania
Il Nucleo ricerca desertificazione dell’Università è impegnato in prima persona nel paese africano
di Antonio Meloni
 
SASSARI Tanzania e Sardegna, due realtà lontane e diverse, ma accomunate dallo stesso problema legato alla gestione delle risorse idriche. Nel paese africano lottano strenuamente per avere acqua pulita, nell’isola si studia da tempo un sistema per evitarne gli sprechi. Il singolare accostamento è stato proposto venerdì, nell’aula “Spagna” del Quadrilatero, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua celebrata con un incontro pubblico promosso dal Nucleo ricerca desertificazione dell’ateneo sassarese diretto da Pierpaolo Roggero. La riflessione è scaturita durante la presentazione dei risultati di una ricerca realizzata nello stato africano dagli specialisti del Nrd in collaborazione con i colleghi dell’Università di Cagliari, con il supporto dell’assessorato all’Ambiente di Palazzo ducale e di alcune importanti organizzazioni non governative. L’incontro, moderato da Giacomo Oggiano (Università di Sassari) e da Giorgio Ghiglieri (Università di Cagliari) si è sviluppato sulla breve comunicazione di Daniele Pittalis, ricercatore Nrd, che ha illustrato una serie di problemi legati all’estrema difficoltà di trovare, in Tanzania, acqua pulita. L’obiettivo dell’intervento, finanziato dalla Regione, è quello di garantire almeno venti litri di acqua al giorno per abitante. Difficoltà legata anche alla qualità di un’acqua il più delle volte contaminata da fluoro: «Il mancato accesso all’acqua pulita – ha ricordato Pittalis – è responsabile dell’80 per cento di malattie che decimano la popolazione di paesi a rischio come la Tanzania». Poca acqua e di pessima qualità, dunque, in una realtà caratterizzata da povertà estreme. L’obiettivo dei ricercatori è quello di individuare la fonte di contaminazione del fluoro e migliorare, al contempo, la gestione della risorsa idrica. Per questo, durante la ricerca, che oltretutto è ancora in corso, sono stati censiti 61 punti d’acqua, superficiale e sotterranea, nel tentativo di individuare l’origine dell’agente inquinante. Un salto ideale di qualche migliaio di chilometri per arrivare in Sardegna, dove «pur non avendo acqua in abbondanza – ha rimarcato Giacomo Oggiano – siamo alle prese con problemi legati alla sensibilizzazione dei cittadini per la corretta gestione». Monica Spanedda, assessore all’Ambiente di Palazzo ducale, ha ricordato che da tempo il Comune ha approvato una delibera per introdurre nello statuto comunale il principio di acqua come bene pubblico. In un affascinante excursus storico, Paolo Cau, direttore dell’archivio del Comune, ha ripercorso le tappe più importanti della storia dell’acqua in città, rievocando il periodo aureo degli orti sassaresi e la presenza, nelle campagne attorno alla città murata, di un moderno sistema idrico che sfruttando i corsi d’acqua provenienti dai monti di Osilo approvvigionava borghi e poderi in una vasta area che arrivava fino alle porte di Porto Torres. «L’acqua è parte integrante dei programmi promossi dal Comune visto che – ha spiegato Pierpaolo Spanedda (Centro educazione ambientale e sostenibilità) – l’attività di sensibilizzazione realizzata in collaborazione con le scuole è continua». In dieci anni di attività, il Centro ha coinvolto più di ventimila ragazzi e a breve partirà il progetto “L’acqua si fa verde”, una riflessione sul ciclo dell’acqua che vedrà protagonisti i piccoli studenti di diverse scuole elementari.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
la cerimonia
Medaglie d’oro ai medici laureati da cinquant’anni
La 57^ Giornata promossa dall’Ordine si è svolta all’Università dove hanno anche prestato giuramento deontologico 75 neo medici e 14 odontoiatri
 
SASSARI Una toccante cerimonia nell'aula magna dell'Università per celebrare la “57ª Giornata del Medico. Un momento di emozione durante il quale sono state consegnate le medaglie d’oro di benemerenza ai medici che hanno compiuto 50 anni di laurea, come Piero Bua, radiologo e direttore sanitario del Policlinico Sassarese; Graziano Carta, professore e direttore della Clinica di Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Sassari; Antonio Maria Demontis, direttore del Dispensario Antitubercolare di Bono; Cesare Masala, professore di ruolo di Medicina Interna e direttore della Cattedra di Allergologia e Immunologia dell’Università “La Sapienza” di Roma”; Mario Tilocca, dentista libero professionista e convenzionato esterno per assistenza odontoiatrica. I dottori Pietro Cuccu di Olbia e Salvatore Masia di Pozzomaggiore, anch’essi tra i medici con 50 anni di laurea, per motivi personali non hanno potuto partecipare alla cerimonia. Durante la giornata di festa, che si è tenuta lunedì scorso, hanno prestato il Giuramento deontologico 75 medici chirurghi e 14 odontoiatri che si sono iscritti all’Ordine nel corso dell’ultimo anno. Il presidente dell’Ordine, Agostino Sussarellu, ha tenuto una relazione sulla centralità del Codice di Deontologia medica con la disamina di alcuni articoli quali: doveri del medico, libertà e indipendenza della professione, eliminazione di ogni forma di discriminazione, prescrizione e trattamento terapeutico e aggiornamento professionale. Una targa è stata consegnata anche a Eugenia Tognotti, docente di Storia della Medicina dell’Università di Sassari, che ha presentato una relazione dal titolo “Alle origini della Deontologia professionale a Sassari: gli accordi tra medici, chirurghi e flebotomi negli Atti notarili del primo Ottocento” nella quale, in seguito a recenti ritrovamenti nell’Archivio di Stato di Sassari, ha esposto gli accordi fra sanitari, operanti ai primi dell’ottocento nella nostra provincia. Tali accordi possono essere considerati precursori degli articoli del Codice dell’Ordine dei Medici di Sassari datato 1903, primo Codice di Deontologia d’Italia.
 

Questionnaire and social

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