Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 October 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Meno costi per gli studenti sardi?
Una proposta di ammortizzatori sociali per i figli di cassintegrati e disoccupati
UNIVERSITÀ. La richiesta di due dirigenti della Giovane Italia (Pdl) all'esame del ministro Profumo
 
È stata approvata all'unanimità dal Cnsu, organismo elettivo universitario nazionale che svolge funzioni di supporto e consulenza al ministero dell'Istruzione, la proposta sugli ammortizzatori sociali proposta da Pierpaolo Cassoni (28, anni, ex presidente dell'ufficio per i problemi della scuola dell'assessorato regionale all'Istruzione e dirigente regionale della Giovane Italia) e Giorgio Gaias (20 anni, tra i dirigenti della Giovane Italia nuorese, in prima linea nella lotta contro la chiusura degli stabilimenti di Ottana ma anche nella ricerca di economie alternative locali).
L'INIZIATIVA Si prefiggeva di abbattere i costi di studio per gli studenti delle scuole medie superiori e delle università, colpiti dalla crisi dell'industria sarda, ed è stata portata a Roma il 13 settembre scorso, con la condivisione dell'ex ministro Maria Stella Gelmini. «Si tratta solo del primo pezzo di un puzzle più grande che non tratterà solo gli aspetti economici ma anche di orientamento, formazione e riordino dei programmi scolastici e universitari che», secondo Cassoni e Gaias, «dovranno essere diretti a ripristinare il rapporto tra giovani e territorio, incentivando strategie economiche alternative a quelle delle industrie in crisi, scongiurando fughe ed esodi».
LA MOZIONE È stata presentata dal Consiglio nazionale degli studenti universitari al Ministro nella serata di venerdì 28 settembre e chiede che «gli enti e gli atenei gestori del diritto allo studio universitario prevedano adeguate modalità volte a garantire l'accesso al diritto allo studio anche a quegli studenti che, fermi restando i requisiti di merito e reddito previsti dalla normativa vigente , per l'incorrere di cause di carattere straordinario quali la crisi industriale, vedono modificarsi la propria situazione economica in tempi non compatibili con i regolari bandi annuali per il diritto allo studio». Nel documento si legge inoltre della richiesta «al ministro di farsi in prima persona promotore di questo processo, ferma restando l'autonomia delle singole realtà locali, anche attraverso una attività di coordinamento per quanto riguarda criteri e modalità con cui bandire tali interventi straordinari».
GLI IDEATORI Con Cassoni e Gaias per la predisposizione della proposta ha collaborato Mimmo Paternoster, 28 anni, consigliere nazionale eletto al Cnsu, organismo che non ha rappresentanti sardi poiché, come per le elezioni europee, viene eletto per macro-collegi. Paternoster ha fatto propria la proposta isolana, creando un ponte costante con il ministro Profumo.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Nomina formalizzata
Un nuovo Pro Rettore: è Paolo Fadda, docente di trasporti
 
Incarico di prestigio ai vertici dell'ateneo cittadino per l'ex presidente dell'Autorità portuale, Paolo Fadda. Il rettore Giovanni Melis lo ha nominato "Pro rettore con delega al trasferimento tecnologico nel territorio" . Docente ordinario di "Progettazioni di sistemi di trasporto", Fadda riveste già l'importante ruolo di amministratore unico e responsabile scientifico del "CentraLabs", società consortile a responsabilità limitata che si occupa di attività finalizzate a promuovere, nel settore dei trasporti e della mobilità, lo sviluppo scientifico e tecnologico delle imprese. Il rettore Melis ha peraltro comunicato la nomina di Fadda al Senato Accademico alcuni giorni fa, ma la notizia è stata divulgata solo ieri. Il nuovo incarico assegnato a Fadda (che subentra a Raimondo Ciccu, ordinario di Recupero ambientale e ingegneria degli scavi) include il "potere di firma" per la gestione dei rapporti con gli enti partecipati, con particolare riferimento ai centri di competenza, agli spin-off e ai consorzi. Anche i rapporti istituzionali saranno curati dal neo pro rettore, ma in coordinamento con il delegato per la ricerca scientifica, i rapporti istituzionali e l'innovazione, Francesco Pigliaru. Oltre a esperienze di prestigio nelle istituzioni (assessore regionale ai Lavori pubblici e, come detto, presidente dell'Autorità portuale), Fadda affianca alla guida del "CentraLabs" il ricercatore Gianfranco Fancello (che riveste la carica di direttore generale).
L'obiettivo è ambizioso: rappresentare un punto di riferimento per le imprese, sia esistenti che in fase di avviamento, operanti lungo la filiera dei trasporti in ambito regionale, comunitario e internazionale, attraverso il quale erogare servizi integrati e innovativi di tipo informativo, scientifico e tecnologico. Il fiore all'occhiello si chiama Chameleon (camaleonte) . Si tratta di un simulatore di gru portainer già molto apprezzato per la sua versatilità, al punto da aver ottenuto un premio speciale "Per l'innovativo approccio tecnologico" dalla AssoLogistica al Politecnico di Milano. Per la cronaca, i laboratori del CentraLabs si trovano alla Cittadella universitaria di Monserrato e hanno un'estensione di circa 3200 metri quadri tra aule, uffici, laboratori e altre dotazioni. (p.l.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Protesta
Studenti, borse di studio dimezzate
 
«Il 42 per cento degli studenti che avrebbero diritto a percepire una borsa di studio, per requisiti di merito e reddito, non potranno usufruirne. Sono i cosiddetti idonei non beneficiari che quest'anno raggiungono una cifra senza precedenti». È la denuncia di oltre 50 studenti universitari che ieri mattina si sono riuniti in assemblea al Magistero per fare il punto sulle istanze cardine in vista del presidio permanente che, da stamane, vedrà centinaia di ragazzi riuniti sotto il palazzo del Consiglio regionale. Per due giorni con tende e striscioni faranno volantinaggio informativo e alterneranno assemblee a momenti culturali e di approfondimento, con l'auspicio di riuscire ad ottenere un incontro con l'assessore della Pubblica istruzione Sergio Milia. «Chiediamo innanzitutto che la Regione aumenti il fondo destinato alle borse di studio (sia a Cagliari che a Sassari) - afferma il rappresentante degli studenti Marco Meloni - affinché tutti gli studenti idonei siano beneficiari del contributo e che l'importo rispetti quantomeno i parametri minimi, fissati a 3800 euro per borsa». (ve. ne.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Da Monti schiaffo alla Sardegna
Tagli nella legge di stabilità: l'Isola perderà 300 milioni
Pubblica amministrazione e lavoratori dipendenti: la Cgil minaccia lo sciopero
 
ROMA Un nuovo taglio (un altro miliardo rispetto a quanto già previsto dalla spending review) di trasferimenti alle Regioni a statuto speciale, insieme a un'altra gragnuola di misure che non mancheranno di provocare forti reazioni.
SCHIAFFO ALLA SARDEGNA La bozza della legge di stabilità presentata ieri in Consiglio dei ministri (si tratta di rastrellare dai 10 ai 12 miliardi di euro) torna a colpire anche la Sardegna, con un taglio ancora non quantificato che dovrebbe comunque aggirarsi attorno ai 300 milioni di euro. Un nuovo schiaffo all'autonomia finanziaria di un'Isola che da anni si arrabatta per chiudere un bilancio regionale messo a rischio dal mancato rispetto dei patti da parte dello Stato.
LE CIFRE Nello specifico, i tagli che dovrebbero arrivare con la legge di stabilità, e con i quali la Giunta dovrà confrontarsi, si abbatteranno in gran parte sul fondo perequativo a favore di Province e Comuni. La finanziaria si aggirerà attorno agli 11,6 miliardi di euro e la voce più onerosa (6,5 miliardi) è quella che serve per evitare l'aumento dell'Iva, previsto per il primo luglio 2013. Ci sono da trovare anche 3,5 miliardi per rifinanziare la defiscalizzazione dei salari di produttività.
RISCHIO SCIOPERO Forti critiche sono arrivate dai sindacati, soprattutto dalla Cgil, che per bocca del segretario generale Susanna Camusso è arrivata a minacciare anche lo sciopero. Oltre al taglio per le Regioni a statuto speciale, il ministro dell'Economia Grilli ha ipotizzato anche risparmi nella pubblica amministrazione (stop all'acquisto di auto, agli affitti) e persino una decurtazione del 50% delle retribuzioni nei giorni di permesso utilizzati dai dipendenti per assistere i genitori disabili, secondo la legge 104.
TOBIN TAX Le risorse della legge di stabilità saranno reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin Tax e con una revisione delle tax expenditure.
TAGLI IRPEF È di cinque miliardi il budget necessario per la riduzione di un punto delle due aliquote. Secondo fonti tecniche, servirebbero almeno 4 miliardi per ridurre l'aliquota del 23 al 22% e un altro miliardo per abbattere anche quella del 27 al 26%. A tarda notte Palazzo Chigi ha smentito l'esistenza di questa possibilità.
IMU CHIESA Il governo ha modificato il testo della legge riguardante l'Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio in tempo per il periodo annuale di imposta, che decorre dal 1 gennaio 2013.
NIENTE AUMENTI AGLI STATALI Confermato il blocco dei contratti fino al 2014. Per il 2013-2014 non sarà erogata neanche l'indennità di vacanza contrattuale. L'indennità di vacanza contrattuale tornerà nel 2015, calcolata sulla base dell'inflazione programmata.
PRODUTTIVITÀ Gli aumenti salariali aziendali saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3 mila euro lordi, per una spesa di oltre un miliardo nel 2013 e poco meno della metà nel 2014.
SANITÀ Taglio di 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l'acquisto di beni, servizi e dispositivi medici.
AFFITTI E AUTO Stop all'affitto e all'acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Ma anche all'acquisto e il leasing di autovetture. Prevista una stretta anche per l'acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
ESODATI Arrivano nuove risorse per gli esodati. Si attingerà dal Fondo Letta.
P. A Arrivano misure per sbloccare i pagamenti da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.
UNIVERSITÀ Il budget delle Università potrà crescere del 3% all'anno. Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4.
BENI DEMANIO Ok alla vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari.
TAV E TRASPORTO Quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attività e lavori, 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. 800 milioni di euro sono invece stanziati per la Rfi e 300 milioni per l'Anas, 300 invece i milioni di penalità per lo stop al ponte di Messina.
INTERCETTAZIONI Arriva la tariffa flat per le intercettazioni telefoniche.
PATRONATI A DIETA Taglio ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.
QUOTE LATTE Torna sotto la gestione di Equitalia la riscossione delle multe per lo sforamento delle quote latte.
CIELI BUI Per riuscire a risparmiare le notti saranno meno ricche di illuminazione artificiale: i Comuni saranno invitati ad abbassare la luce emessa dai lampioni.
AEREI E NATO In arrivo 40 milioni di euro nel 2013 per la manutenzione della flotta di aerei antincendio e 58 milioni di euro, in tre anni, per la partecipazione dell'Italia alla spesa per la ristrutturazione del quartiere generale della Nato.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Nobel agli esploratori dell'invisibile
Fisica, il premio a Wineland e Haroche per le loro ricerche nel campo quantistico
 
Nessuno avrebbe detto che sarebbe mai stato possibile, eppure l'americano David J. Wineland e il francese Serge Haroche sono riusciti a «domare l'invisibile», intrappolando e controllando il comportamento di un singolo atomo senza distruggerlo. Il Nobel alla Fisica è il riconoscimento della portata rivoluzionaria di questo risultato, che ha aperto le porte alla possibilità di costruire dispositivi ultraprecisi come gli orologi atomici, già una realtà, e potentissimi come i computer quantistici, che sono ancora di là da venire.
Haroche, nato nel 1944 in Marocco, insegna al College de France e alla Ecole Normale Superieure di Parigi; Wineland, anche lui nato nel 1944, lavora nell'Istituto nazionale statunitense per gli Standard e la Tecnologia. Seguendo strade diverse, i due fisici hanno sono riusciti a fare esperimenti nel mondo bizzarro della fisica quantistica, così lontano dal senso comune. Un mondo nel quale le regole familiari della fisica classica non valgono più e un oggetto può trovarsi contemporaneamente in due stati diversi: ad esempio se nella fisica tradizionale un ago magnetico può puntare solo a Nord o a Sud, nel mondo quantistico può puntare contemporaneamente nelle due direzioni.
Ai due Nobel va perciò il merito di avere tradotto in realtà questi concetti difficili, isolando i singoli atomi o le singole particelle di luce (fotoni) dall'ambiente in cui sono immersi e, soprattutto, osservandone direttamente i comportamenti bizzarri previsti dalla fisica quantistica.
Haroche è riuscito a intrappolare fotoni usando atomi, mentre Wineland ha intrappolato atomi elettricamente carichi (ioni) controllandoli e misurandoli con i fotoni. In questo modo entrambi hanno studiato il modo in cui la luce interagisce con la materia, portando alla maturità un campo di ricerca che ha accumulato un passo in avanti dopo l'altro a partire dagli anni '80. Uno dei sogni dei fisici che lavorano in questo campo è, ad esempio, riuscire a trasformare in realtà l'esperimento immaginato da Erwin Schroedinger, nel quale un gatto chiuso in una scatola con una sostanza radioattiva ha tante probabilità di essere vivo o morto quanto l'atomo di decadere.
Nel 2009 è riuscito a realizzare l'esperimento il gruppo italiano dell'università Sapienza di Roma, guidato da Francesco De Martini. Ed è stato possibile grazie alle basi gettate da Haroche e Wineland. Oltre che dare un impulso senza precedenti alla sperimentazione, le tecniche messe a punto dai due Nobel hanno anche reso possibili applicazioni altamente tecnologiche e sofisticate, come gli orologi atomici, ma ugualmente vicine alla vita di tutti i giorni: basti pensare che sono questi orologi ultraprecisi a regolare i sistemi di navigazione satellitare. Gli stessi meccanismi stanno avvicinando i futuri computer quantistici, che promettono di essere ultraveloci e potentissimi, ma che sono ancora molto lontani.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 18 - Edizione NU)
Energie rinnovabili
Convegno di due giorni
 
“Energie da fonti rinnovabili, profili giuridici, economici e sociali” è il tema del convegno organizzato per venerdì e sabato dal Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio in collaborazione con la scuola forense di Nuoro, l'ordine degli avvocati e il dipartimento di Giurisprudenza dell'università degli studi di Sassari. L'appuntamento è all'hotel Su Gologone a Oliena. Per modalità di iscrizione e informazioni gli interessati possono rivolgersi alla segreteria organizzativa della scuola forense (avvocato Francesca Carroni telefono 3200888690 e www.scuolaforensenuoro.it) oppure a quella del Consiglio notarile di Sassari (dottoressa Mulas telefono 079-295630, notaio Cristina Puligheddu, dottoressa Gianfranca Fois telefono 348-6862900) oppure info@convegnoenergierinnovabili.com.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 18 - Edizione NU)
Università
Iscrizione ai corsi per i test
 
L'associazione nuorese Histudentes comunica che sono aperte le iscrizioni ai corsi di preparazione ai test d'ammissione per lauree tecnico-scientifiche.
I corsi, che si terranno in diverse sedi della Sardegna, partiranno a gennaio 2013 e proseguiranno sino ai primi di giugno.
L'iniziativa, che è giunta alla terza edizione, è patrocinata dall'Università di Nuoro, dalla Provincia di Nuoro, dalla Provincia dell'Ogliastra e dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Nuoro e dell'Ogliastra.
Sono previste 160 ore totali in cui verranno svolte lezioni ed esercitazioni delle discipline oggetto d'esame; diverse giornate saranno, inoltre, dedicate alle simulazioni d'esame ed all'orientamento universitario.
Per maggiori informazioni e iscrizioni si consiglia di consultare il sito internet www.histudentes.com. Gli interessati possono anche inviare una mail a info@histudentes.com oppure chiamare i numeri: 347 5182865 ? 338 8540630. L'Associazione Hìstudentes è disponibile nella propria sede cittadina in via Ugo Foscolo n°20 (previo appuntamento da concordare via telefono o via mail).
L'associazione fa presente che si accetteranno iscrizioni fino ad esaurimento posti.
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Gallura (Pagina 22 - Edizione OL)
ARZACHENA. Scoperta
Nuovo cetaceo individuato dai ricercatori
 
Non lontano dalla Costa Smeralda, al largo delle coste nord orientali, i ricercatori del Dipartimento di Scienze della natura e del Territorio dell'Università di Sassari hanno avvistato, per la prima volta nel Mediterraneo, un rarissimo esemplare di delfino mesoplodonte di Sowerby. La scoperta è avvenuta durante un'escursione di whale watching dell'Orso diving di Poltu Quatu. A bordo dell'imbarcazione, oltre a turisti e bambini, intenti ad ammirare i cetacei nel loro ambiente, c'erano anche due ricercatori del Dipnet per raccogliere dati sugli animali incontrati.
Il Dipartimento dal 2009 sta studiando sette delle otto specie di cetacei che vivono abitualmente nel Mediterraneo. Dalla balenottera comune, lo zifio, la strenella striata, al capodoglio sino al delfino comune. La zona oggetto di studio è seconda nelle acque italiane, dopo il Mar Ligure, per densità di mammiferi marini.
«L'area costituisce un habitat preferenziale per diverse specie di particolare interesse, tra cui lo zifio», dice Luca Bittau, ricercatore del Dipnet che sta portando avanti uno studio di monitoraggio dei cetacei, assieme a Renata Manconi, responsabile del progetto, nel quale sono coinvolti studenti e volontari. L'iniziativa mira ad incrementare le conoscenze sui cetacei pelagici al largo delle coste nord orientali dell'isola e sui grandi cetacei anche nell'area costiera della Gallura e delle Bocche di Bonifacio.
Il gruppo di ricerca sta formando biologi e naturalisti, in collaborazione con il Parco dell'arcipelago di La Maddalena con Orso Diving di Polto Quatu e Overseas di Cannigione, aziende private che operano sul territorio di Arzachena nel settore del whale watching: «Un'attività che può svolgere il ruolo di volano per lo sviluppo sia di azioni mirate alla conservazione e protezione dell'habitat marino sia del turismo sostenibile, poco diffuso in Italia e del suo indotto».
Aggiunge Bittau: «È importante la sensibilità dimostrata dal Comune di Arzachena, con la recente adesione alla carta del Santuario Pelagos, la grande area marina istituita da Italia, Francia e Principato di Monaco». Rappresenterà sicuramente un'alternativa al classico turismo costiero.
Walkiria Baldinelli

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Sardegna
IL DOCENTE UNIVERSITARIO GIUSEPPE PULINA
Ma diversificare i formaggi è diventato un imperativo
 
SASSARI «Diversificare i formaggi, destagionalizzare la produzione, pagare di più il latte, superare le frammentazioni aziendali, fare innovazione». Più che trovarsi d'accordo col ministro Catania, il direttore del dipartimento di Agraria dell'università di Sassari Giuseppe Pulina sostiene che queste esigenze «sono incontestabili dati di fatto da tempo e evidenti». Come si dovrebbe agire per cambiare marcia? «Basando tutto sul romano ci troviamo come venditori di macchine che vogliano cercare di piazzare vecchie Trabant quando sono presenti sul mercato migliaia di modelli modernissimi. Partendo da questi presupposti, il latte continuerà a venire remunerato sotto il costo della produzione». Invece che cosa si dovrebbe fare? «Innovare diversificando, innanzitutto. Ma innovare anche nei servizi riferiti al prodotto e nella ricerca di altri segmenti di mercato. Proprio nel momento in cui a livello mondiale si registra un aumento della domanda di formaggi non si capisce come mai non si faccia fronte alla richiesta e quasi si rinunci a trovare altre aree importanti di vendita ed esportazione». In che cosa dovrebbe consistere la destagionalizzazione? «Sotto la nostra supervisione come università qualche allevatore ha cominciato a produrre formaggi molli d'estate. Gli è subito cambiata la vita da un anno all'altro. Tutti i suoi prodotti sono andati a ruba». Quindi... «Il segreto non è tanto vendere a chi viene in Sardegna per le vacanze, ma fare in modo che i turisti una volta tornati a casa, che so in Germania o in Svezia, continuino a cercare lì i prodotti sardi e li possano comprare perché qualcun altro li ha inseriti nella rete distributiva in modo capillare e costante». Per quale motivo si parla di un settore diviso e frammentato? «Perché il vero vulnus, la ferita più preoccupante, è rappresentata dalla polverizzazione delle aziende. Manca una cabina di regia. E se la cabina di regia la lasciamo nelle mani di chi pensa solo all'export di romano, certamente non si potrà fare molta strada: continueremo a tentare di vendere Trabant». (pgp)
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Cultura-Spettacoli
Fondi universitari e dispersione scolastica
 
Scrivo a proposito di un articolo pubblicato il 25 settembre scorso sulla conferenza tra i rettori delle Università di Sassari e Cagliari sulla dispersione scolastica. "Ridurre il fenomeno dell'abbandono degli studi e la dispersione universitaria attraverso un raccordo incisivo tra gli istituti superiori e l'Università di Sassari".Così nasce il progetto Stud.I.O., finanziato dalla Regione e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Essendo io una studentessa universitaria, mi chiedo come mai la Regione spenda soldi per finanziare un progetto utile ma solo per una piccolissima percentuale di studenti. Quest'anno ogni studente fuori corso sapeva di andare incontro ad un aumento del 20% sulle tasse universitarie, una sorta di esortazione a completare gli studi il più in fretta possibile. In realtà, quando ogni studente è andato a pagare le tasse universitarie, si è trovato ad affrontare una spesa superiore alle aspettative; per quanto mi riguarda, ben 140 euro in più! A questo punto vorrei che i rettori rivedano il loro progetto e riflettano su che cosa realmente rallenta (e talvolta ferma) gli studenti. Con la crisi economica non è semplice pagare 300-400 euro come prima rata d'iscrizione. Molte famiglie non hanno una disponibilità economica così elevata, soprattutto se i figli da istruire sono due o più. Ormai studiare sta diventando un lusso e non tutti possono permetterselo: quindi, la prossima volta, i fondi istituiteli per aiutare i ragazzi a pagare le tasse universitarie e la dispersione scolastica diminuirà notevolmente. Stefania Pala Sassari * * *
 
La mia idea è che di questi tempi nessuno chieda soldi per capriccio. A monte di una richiesta come questa di cui parla Lei ci possono essere soltanto due motivazioni: una disposizione del superiore Ministero oppure un conto molto semplice degli stessi amministratori dell'Università. Uno di quei conti che si può si riassumevano nella frase: "Bambole, non c'è una lira". Così, o pressappoco così, sono molti enti dello Stato. Compresa l'Università. Conosco Attilio Mastino quanto basta per sapere che se c'è un soldo in giro lui lo trova. D'altra parte, se ci pensa bene, c'è gran differenza fra chiedere questo soprassoldo ai fuoricorso e distribuire piccoli finanziamenti per pagarlo. Mala tempora currunt: il latino è quasi italiano.
Manlio Brigaglia
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Cultura-Spettacoli
Fisica, un Nobel per due
Premiate le ricerche di David J. Wineland e Serge Haroche
 
STOCCOLMA Il Premio Nobel per la Fisica 2012 è stato assegnato allo scienziato francese, Serge Haroche, e al collega statunitense, David Wineland per aver aperto «una nuova era» nella fisica quantistica con le loro ricerche sull’interazione tra fisica e materia. I due scienziati sono stati premiati per «i rivoluzionari metodi sperimentali che hanno permesso la misurazione e la manipolazione dei sistemi quantistici individuali», si legge nella motivazione resa nota dall’Accademia Reale Svedese. Le ricerche condotte da David J. Wineland e Serge Haroche sono nate nell’ambito di una disciplina complessa come la fisica quantistica, ma hanno portato in pochi anni ad applicazioni importanti per la vita quotidiana, come gli orologi atomici che regolano i sistemi di navigazione satellitare. Altre applicazioni importanti sono in arrivo, come la realizzazione dei computer quantistici, ossia di computer molto più potenti ed efficienti di quelli attuali. Lavorando in modo del tutto indipendente, Haroche e Wineland hanno messo a punto tecniche per misurare e manipolare singole particelle. Grazie ad esse è diventato possibile osservare direttamente singole particelle senza distruggerle: un traguardo che a molti sembrava impossibile da raggiungere. La difficoltà maggiore era nel fatto che quando si scende al livello delle singole particelle di luce o di materia le leggi della fisica classica cessano di esistere per lasciare il campo alle leggi della fisica quantistica. Per questo le loro ricerche hanno aperto la porta ad una nuova era della sperimentazione nell’infinitamente piccolo. C’è anche uno studio italiano tra le circa 20 pubblicazioni citate nelle motivazioni del Nobel per la Fisica 2012, assegnati a Haroche e J. Wineland. Lo studio citato è stato condotto negli anni ’80 dal gruppo dell’università Sapienza di Roma, del quale fanno parte Paolo Mataloni e Francesco De Martini. «È stato un lavoro pionieristico», spiega il prorettore della Sapienza Giancarlo Ruocco. Quello studio riguardava il comportamento degli atomi «in microcavità», ossia quando non sono liberi, ma si trovano vicini ad altra materia: se quando sono liberi emettono fotoni, in presenza di altra materia le proprietà della radiazione che emettono si modificano. Queste stesse ricerche hanno segnato anche le fasi iniziali del lavoro di Haroche. Lo stesso Nobel ha ricevuto nel 2001 dall’università Sapienza il premio Chisesi Tomassoni. Il legame con l’Italia è anche più intenso, considerando che quando era un giovane dottorando, a Parigi è stato allievo di De Martini. «Da molti anni siamo in una competizione leale. Noi lavoriamo con i fotoni, il gruppo di Haroche con gli atomi», osserva De Martini.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Ed_Cagliari
SANITA’
Tredici criteri per tagliare i posti letto
Gli emendamenti al disegno di legge vincolano i manager delle Asl anche a consultare gli enti locali
 
CAGLIARI Il dibattito in Consiglio regionale sui posti letto da tagliare negli ospedali è stato rinviato a oggi. Ma nel frattempo si sa qualcosa in più su quali criteri dovranno seguire i manager delle otto Asl nel difficile compito di ridisegnare la mappa della sanità pubblica e privata. Finora il criterio proposto dall’assessore Simona De Francisci era uno solo: dovranno essere cancellati i posti che, negli ultimi due anni, sono stati utilizzati per meno del 75 per cento, cioè occupati solo 18 mesi su 24. Ma adesso con un emendamento lo stesso assessore ha aumentato a tredici gli indicatori che dovranno essere rispettati dai manager. Molti di questi nuovi criteri sono super tecnici e difficili da spiegare. Altri invece sono comprensibili a tutti: dal numero degli interventi operatori per patologia e reparto alla degenza media, oppure i tassi di occupazione e rotazione dei posti letto e ancora quanti in due anni sono stati i ricoveri inappropriati, che da soli rappresentano uno dei costi più elevati nei bilanci della rete ospedaliera pubblica. Questi stessi indicatori, secondo l’emendamento, dovrebbero permettere alla Regione di avere un quadro sempre aggiornato della mappa sanitaria. Va detto però che anche questa ultima correzione non dà una risposta alla domanda che si fanno tutti: quali e quanti ospedali finiranno per essere ridimensionati. E questo resta il grande mistero. Mentre non c’è dubbio che a decidere dovranno essere sempre e solo i manager delle Aziende. Saranno loro ad avere quel super potere sempre contestato dal centrosinistra, che accusa la «giunta di voler espropriare il Consiglio regionale del suo fondamentale compito d’indirizzo nella programmazione sanitaria, per lasciarlo senza controllo nelle mani delle strutture amministrative delle Asl». Per la verità, nel leggere un altro emendamento della giunta si capisce che l’autonomia c’è ed è forte ma «prima di qualunque decisione sarà obbligatorio per i direttori generali consultare i rappresentanti degli enti locali, degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie, dei sindacati , delle università di Sassari e Cagliari per quanto riguarda le aziende miste e gli amministratori delle cliniche private accreditate (sta per convenzionate) con il servizio sanitario nazionale». Insomma, la consultazione preliminare dovrà essere ampia, per capire «con esattezza quali sono le necessità (si chiama fabbisogno di salute) in ciascuno degli otto territori amministrati dalle Asl. Questa seconda novità è di fatto una vittoria per i sindacati regionali, che lunedì durante l’incontro con l’assessore De Francisci, avevano proprio sollecitato «il monitoraggio reale di ciascun distretto, per evitare pericolosi tagli non omogenei». Adesso, almeno sulla carta, questo rischio sembra essere stato scongiurato dalla giunta, ma difficilmente la correzione in corsa farà cambiare parere all’opposizione, che da sempre contesta «la frettolosa applicazione di formule matematiche in un settore delicato come quello della sanità». Infine, sempre attraverso un emendamento, si capiscono meglio anche i tempi entro cui l’iter del piano dovrà essere concluso. Entro 30 giorni dall’approvazione della legge, la giunta dovrà deliberare le direttive per i manager. A loro volta le Asl avranno a disposizione quattro mesi per elaborare le proposte di razionalizzazione. Infine, l’assessorato avrà altri 60 giorni per disegnare la nuova e definitiva rete ospedaliera regionale. Dunque, solo a metà 2013 si saprà dove e quanti posti letto sono stati tagliati. (ua)
 
Pagina 5 - Ed_Cagliari
LA SCHEDA
Decideranno tutto i direttori generali
 
Il disegno di legge della giunta che riduce i posti letto negli ospedali e nelle case di cura dovrà essere operativo entro dicembre. Sono queste le condizioni che ha posto il governo alle Regioni con la spending review, gli interventi per la riduzione drastica della spesa pubblica. In Sardegna, il taglio sarà di 1300-1500 letti su gli attuali settemila, per raggiungere il tetto massimo di 3,7 posti ogni mille abitanti come imposto dal governo. La giunta ha deciso di affidare il compito ai direttori generali delle otto Asl e proprio questa procedura, definita dall’assessore la più semplice visto i tempi molto stretti, è stata sempre contestata dal centrosinistra: «Ai manager sarà affidato un potere immenso e fuori dal controllo del Consiglio».
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Ed_Cagliari
BENI CULTURALI
Scelte sbagliate per la tutela dei tesori
Invece dell’accentramento proposto dalla Regione il nostro patrimonio si difende nei singoli territori
di Marcello Madau
 
Che sia la cultura una delle possibili fuoriuscite dalla crisi? Si è molto discusso in questi mesi di un disegno di legge finalizzato ad istituire una “Fondazione Sardegna Beni Culturali”, magistralmente bipartisan. La discussione è in Giunta. I precari di aree archeologiche, musei e biblioteche sono in movimento, anche con posizioni assai diverse, persino opposte. Attendono un posto di lavoro. Un comitato si chiama “Nessuno a casa”. La durissima evoluzione della crisi sociale ed economica mondiale e della Sardegna in particolare rende più drammatico il tema. Mentre è solo nella cultura, e molto nelle sue localizzazioni territoriali, che i posti di lavoro crescono, la Regione Sardegna - di fronte all'obiettivo logico di razionalizzare un settore promettente con molti dislivelli qualitativi e funzionali - ha prodotto un testo assai negativo. Alla territorialità diffusa risponde con un modello di gestione dei beni culturali totalmente accentratore e l'annullamento dei finanziamenti ai comuni. Alla necessità di preparare una coerente struttura degli organici, risponde che chi la lavorato per almeno cinque anni in un sito potrà essere assunto dietro domanda.. Si ha la percezione di un'operazione assistenzialista e clientelare sulla lunga precarietà di centinaia di operatori (peraltro con uno stillicidio di riconferme che ha avuto anche l'effetto di bloccare per anni l'accesso al lavoro nel settore), per costruire un nuovo potente centro di potere politico ed istituzionale. Tutti d'accordo allora? Forse no. Il “velo” da noi sollevato (La 'Nuova', 28 maggio e 7 giugno 2012) è stato fatto volare da analisi e letture assai critiche: dall'Associazione Nazionale Archeologi - sezione Sardegna, dalle riserve serie e fondate espresse da Teresa Diana, della Coop. Mediterranea (gruppi Sulcis-Iglesiente, tra i più forti nel panorama dei gruppi di gestione), anche con alcune osservazioni dell'AIB (Associazione Italiana Biblioteche). In agitazione gli amministratori locali. Nel mondo politico vi è un silenzioso terremoto dentro il Partito Democratico, perplessità crescenti ovunque, il parere assai negativo del PdCI-Federazione della Sinistra. Forti i malumori di Soprintendenze e del Ministero, espressisi pubblicamente in modo assai negativo. Le incongruenze giuridiche con leggi e competenze nazionali sono forti. La Regione e i partiti puntano su un bacino di circa ottocento lavoratori (e qualche migliaio di elettori). Apparente la semplificazione delle procedure, tramite un Ente che centralizza direzione e fondi, assumendo (la Fondazione, non la Regione) gli operatori delle aree e dei vari organismi di gestione: coordinatori di non si sa cosa, ma coordinati da funzionari delle Soprintendenze. Il Comitato tecnico-scientifico, elefantiaco, di ben 29 persone, con presenza costante di Soprintendenze e Università (gli organi del Ministero dovrebbero controllare, per le materie di competenza, l'operato della Fondazione: un conflitto di ruoli inaccettabile!). Assenti però le istituzioni dell'Alta Formazione Artistica e Musicale. Molte organizzazioni professionali, come gli archeologi, non sono state neppure sentite. Un organismo più ampio di quello del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, di cui - con l'aria che tira - il governo ha deciso l'eliminazione: forse la politica regionale è così sovranista da non interessarsi allo spread…. Il territorio bene comune sparisce con un esproprio amministrativo e finanziario. Se i comuni hanno amministrato male sarebbe preferibile organizzare meglio la democrazia piuttosto che cancellarla! Basterebbero precisi standard qualitativi e professionali, commisurando i finanziamenti alla loro osservanza. Questa Fondazione brucerebbe il lavoro e il suo particolare 'mercato', irrimediabilmente. Guardate cosa è successo nelle Soprintendenze archeologiche con la vecchia legge 285. Come in altri ambiti, la necessità di modelli diversi da quelli finora percorsi svanisce di fronte alla promessa di qualche posto di lavoro assistito. Alternative? Il patrimonio culturale della Sardegna, il maggiore a livello nazionale, si caratterizza per un fortissimo radicamento territoriale, con valori identitari dalle forme molto specifiche. Beni culturali che mi ricordano la biodiversità, necessitano di protezioni forti e nello stesso tempo di politiche personalizzate. La quantità dei monumenti di questa grande risorsa (finiamola però con la retorica del granaio, della miniera e del giacimento: si tratta semplicemente di cultura) ha numeri che non possono essere retti dalle Soprintendenze, né da una Fondazione. Il passaggio di competenze alla Regione è soluzione nominalistica, mentre servirebbe pensare ad un incremento degli attori della tutela. Con “capacità” di vincolo concorrente, affiancando i nostri enti territoriali allo Stato. Uno strumento può essere quello dei Piani Urbanistici Comunali. I funzionari della tutela non sarebbero solo le poche decine delle Soprintendenze sarde, o - indirettamente - della “Fondazione”- ma le molte migliaia di cittadini delle comunità della Sardegna. E' in queste cittadinanze che troviamo una grande rete associativa e una forza lavoro di alto valore, molto territorializzata, composta da laureati e specializzati nelle varie discipline del patrimonio culturale. Ogni lavoro nel territorio - lo dico per esperienza diretta pluridecennale - fa emergere risorse altrimenti perdute, saperi precarizzati, capacità di lavoro. Creatività per gli eventi e le iniziative di uso intelligente del tempo libero che chiamiamo “valorizzazione”. Per la ricerca stessa. I territori non vanno cancellati, come prevede questa legge, ma indirizzati e valorizzati. Servono organismi leggeri con regole e lineamenti qualitativi ai quali legare finanziamenti e azioni, vero valore aggiunto di una Regione non vetero-dirigista ma solidale con il territorio, in grado di percepire e far emergere economie e diversità all'interno di un quadro coerente. Ecco perché il modello presupposto dal progetto di legge è totalmente inadeguato. Confonde le competenze sui beni, espropria i territori, non detta regole, costruisce un comitato scientifico sovrabbondante e tutto istituzionale, dà una risposta sbagliata alle esigenze dei lavoratori del settore: di tipo assistenzialista dopo aver sfruttato il lavoro per decenni, non di rado senza i profili necessari, togliendo la possibilità di concorsi e gare trasparenti. Si chiuderebbe ogni possibilità di sviluppo del settore - come nel passato - per diverse generazioni. Alla casta ciò naturalmente non interessa. Ai lavoratori cognitivi sì. E oggi i cittadini sono più attenti.
 

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