Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 October 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Ricerca della facoltà di Ingegneria dell’università di Cagliari
Energia, il 20% è rinnovabile
In Sardegna l’energia proveniente da fonti rinnovabili è tra il 18 e 20%. Il dato è stato fornito dal Dipartimento energia elettrica ed elettronica della facoltà di Ingegneria di Cagliari, ieri mattina, in occasione dell’ottava edizione della Conferenza del Mediterraneo su generazione, trasmissione, distribuzione e conversione dell’energia. Il restante 82% proviene da produzioni termoelettriche. Tra le fonti rinnovabili, l’eolico rappresenta il maggiore fornitore con l’8%, le bioenergie il 5%, gli impianti idroelettrici e fotovoltaici entrambi il 3%. «Il futuro si deve orientare verso le energie rinnovabili», ha detto Fabrizio Pilo, direttore della scuola di dottorato in Ingegneria industriale, «è necessario approfondire la ricerca per garantirne l’affidabilità». Per quanto riguarda gli impianti di produzione regionale, nell’Isola la potenza elettrica installata arriva dagli impianti termo elettrici (61%), dall’eolico (19%), dal fotovoltaico (11%) e dagli impianti idroelettrici (9%).
LE INCOGNITE Se il futuro significa energia pulita, sarà necessario affrontare problematiche già all’attenzione della ricerca. «La tipologia di fonti rinnovabili utilizzate in Sardegna», ha spiegato Pilo, «pone dei problemi di gestione della rete». Dunque, aumentando la produzione è necessario studiare in che modo gestire la rete e quindi «se vogliamo arrivare a livelli elevati di fonti rinnovabili è necessario apportare novità ai sistemi tradizionali», ha detto Pilo. Le novità riguardano un diverso modo di concepire l’approvvigionamento e l’accumulo di energia. «Le reti intelligenti, sulle quali stiamo lavorando, sono indispensabili per ragionare sull’integrazione delle energie rinnovabili», ha sottolineato il direttore, «per un percorso che conduca alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica». La gestione dell’energia rappresenta un punto focale nella ricerca, impegnata a stare al passo con «una tendenza in forte crescita», ha sottolineato Pilo, «che nell’ultimo anno, in Italia, ha fatto registrare l’installazione di 11 Gigawatt di fotovoltaico: l’equivalente di quattro centrali nucleari».
GLI STUDI La conferenza rappresenta un’occasione di confronto tra le diverse realtà mediterranee che affrontano la tematica dell’energia. I ricercatori cagliaritani lavorano, con gli studiosi di Enel, dell’università di Padova e della Seconda Università di Napoli, al progetto Atlantide, finanziato dal Mise, che riguarda le reti intelligenti, energia pulita e fonti rinnovabili. (mat.s.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Conferenza
Obama-Romney: i retroscena del duello Usa

“Barack o Mitt?”. Le elezioni americane sono ormai alle porte e questa è la domanda sui cui si interroga il mondo. La questione, poi, assume diverse forme: quale sarà la società, l’economia, la politica estera del nuovo inquilino della Casa Bianca. Il 6 novembre, data delle elezioni, si chiuderanno le campagne elettorali dei candidati alla poltrona dello studio ovale, attualmente occupata dal Presidente Barack Obama. Ci sarà la continuità del democratico Obama o il cambio di rotta del repubblicano Romney?
Ne parlerà oggi a Cagliari un grande esperto, il professore Alan Schechter, docente emerito del Wellesley College, dell’università del Massachusetts. La conferenza avrà inizio alle 10,30 nell’aula magna della facoltà di Scienze politiche in viale Fra Ignazio. La conferenza del politologo americano sarà introdotta dal professor Borzoni, docente di storia delle relazioni internazionali nella stessa facoltà, e sarà moderata dal professor Venturino.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 14 - Edizione NU)
Mancano i fondi, apertura dell’anno accademico all’insegna della protesta
L’incompiuta-università Prima lezione in piazza: «La Regione è distratta» 
Ore 10, lezione all’aperto. Irrituale apertura dell’anno accademico, ieri a Nuoro in piazza Italia. Fuor di protocollo professori e studenti di Scienze forestali fanno lezione sotto gli alberi per denunciare mancanza di programmazione e ritardi nei finanziamenti da parte di una Regione «distratta».
PRECARIATO VENTENNE Cronaca di una realtà che annaspa: fondi 2012 bloccati, un milione strappato di quelli 2011 dopo che i docenti sono andati sull’Aventino, altri quattro milioni mancano all’appello. «Siamo al ventesimo anno accademico. È giunto il momento che nel bilancio regionale si stabilizzi questo capitolo di spesa», incalza Pietro Luciano, preside di Agraria di Sassari da cui Nuoro dipende, «quando Scienze forestali nacque, c’erano tutti i presupposti perché volasse alto, le ragioni della sua esistenza erano legate al parco del Gennargentu mai realizzato. Sogno infrantosi contro la miopia di minoranze rumorose e politici che cavalcarono le contestazioni».
RISORSA-AMBIENTE Sergio Vacca, docente, osserva: «La Sardegna per tipologie climatiche, geologiche, silvicole, ha tutto ciò che serve perché questo ramo di studi si sviluppi come eccellenza del Mediterraneo». Così anche il preside di Scienze forestali Antonio Franceschini: «Abbiamo risorse naturali che valgono a giustificare la presenza di tale realtà accademica: Golfo di Orosei, arcipelago della Maddalena, la più grande foresta di leccio in Europa». Non è quindi un caso che tra i 388 laureati, 61 abbiano iniziato il dottorato. E che tra gli ultimi specialisti formati, diversi hanno intrapreso la carriera universitaria o sono responsabili in centri internazionali: Stati Uniti, Barcellona, Paesi baschi, Africa e Giordania. E non lo è il fatto che all’università di Nuoro svolga un progetto di ricerca l’afgano Abdullah Halim. E nemmeno che vi insegni la professoressa Cynthia Vagnetti arrivata dal Michigan.
ETERNA INCOMPIUTA A scandire i ritmi del disastro pure «la scuola forestale e il campus nell’ex artiglieria che aspetta di essere realizzato», fa notare Luciano. Lacune che, però, assicura il sindaco Sandro Bianchi «stiamo colmando, la caserma di viale Sardegna è per 3/5 nelle nostre disponibilità, la scuola forestale nascerà nell’ex vivaio di su Pinu». Roberto Deriu, presidente della Provincia accusa invece la Regione che «scorda facilmente di avere impegni su investimenti strategici».
GLI STUDENTI Temono la chiusura, le 50 matricole, e i veterani: «Ci costringeranno ad andare via?», si chiedono Luca Goddi, rappresentante, e Consuelo Melis, al timone dell’Associazione scienze forestali. «Manca una visione di filiera», incalza Gianni Ragaglia, «sostegno a didattica, ricerca e accompagnamento al lavoro», ma Caterina Loi, commissario del Consorzio universitario, annuncia: «Non ci arrenderemo».
Francesca Gungui
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia (Pagina 15 - Edizione OL)
La salette
Direttivo del comitato di Zona ospedale
Questa sera, a partire dalle 19, il direttivo del Comitato di quartiere di zona ospedale si riunirà nei locali attigui alla parrocchia di Nostra Signora de La Salette per discutere una serie di punti che sono stati fissati all’ordine del giorno dal presidente dell’organismo spontaneo cittadino, Fulvio D’Anna: si parlerà del Piano urbano del traffico e delle nuove strade in progetto in città; l’argomento è tornato di attualità, dal momento che il Comune ha finalmente incaricato l’Università di Cagliari di redigere il Piano di mobilità della città. Al secondo punto, la scuola e il quartiere: un nuovo plesso è stato inaugurato la scorsa settimana nella zona alta di via Veronese, ed è la scuola materna, che ospiterà due sezioni del quarto circolo di via Vignola. Terzo argomento: l’istituzionalizzazione dei comitati di quartiere. Uno dei punti fondanti del programma elettorale della Coalizione civica, che però non è ancora partito, nonostante siano passati 16 mesi dalle elezioni. Ultimo punto: la soppressione della sezione staccata del Tribunale di Olbia. ( c. c. )
  
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari
Mensa, nuove tariffe per gli studenti 
L’Ersu ha aumentato il costo dei pasti ma ha anche previsto numerose agevolazioni per alcune fasce 
SASSARI L’Ersu di Sassari ha definito nei giorni scorsi alcune modifiche alle tariffe dei servizi ristorazione. I ritocchi approvati dal Consiglio d’Amministrazione intervengono sulla delibera dello scorso agosto che aveva apportato un lieve incremento ai costi dei pasti portando le tariffe minime da 1,93 euro a 2,10. La decisione, motivata dall’aumento dei costi dei prodotti alimentari legato a sua volta all’incremento dei prezzi di trasporti e carburante, era stata presa dal Cda con l’obiettivo di garantire l’alta qualità del servizio ristorazione che ha avuto nell’ultimo anno un’impennata del numero di utenti. L’Ente regionale per il diritto allo studio universitario ha tuttavia accolto la richiesta dell’Università di Sassari di rivisitare le tariffe riguardanti gli studenti Erasmus che in base alla nuova delibera pagheranno 4 euro a pasto anziché i 7 euro precedentemente definiti. La modifica è stata approvata anche in previsione di un accordo di reciprocità, proposto dall’Ersu che dovrebbe portare a un’equiparazione dei costi del servizio mensa per gli studenti Erasmus sassaresi ospiti di università straniere. Nuove agevolazioni arrivano inoltre per gli iscritti ai dottorati, scuole di specializzazione e master universitari dell’ateneo turritano che pagheranno non più la tariffa massima di 7 euro a pasto ma un prezzo definito in base alla loro fascia di reddito. L’attuale normativa abbatte inoltre il tetto dei 40mila euro precedentemente fissato, tutti gli studenti con un reddito superiore ai 27.907,71 euro (IV fascia) pagheranno infatti dai 4.50 ai 5.50 euro a seconda del merito. L’Ersu promuove inoltre la politica del merito anche con l’inserimento nel tariffario mensa di agevolazioni ulteriori sul costo dei pasti per chi consegue almeno l’80% dei crediti. Potranno usufruire delle tariffe agevolate solo gli studenti che presenteranno l’apposito tesserino mensa all’ingresso delle strutture. Le nuove tariffe decorreranno dal nuovo anno accademico 2012-13.Nuove tariffe e agevolazioni dunque per il servizio ristorazione che l’Ersu sta puntando a migliorare sempre più con l’utilizzo di prodotti locali, a filiera corta. E’ in fase di realizzazione un angolo cottura più funzionale per la preparazione dei pasti per gli studenti con intolleranze alimentari. L’ente sta valutando infine la possibilità di offrire anche la domenica il servizio con uno spazio ristoro agli studenti nel piano sopraelevato della mensa di via dei mille che sarà inaugurato nei prossimi mesi.
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Domani incontro con il professor Alan Schechter 
SASSARI In vista delle prossime elezioni presidenziali americane di novembre, il Public Affairs Office dell’Ambasciata Usa in Italia ha organizzato in collaborazione con alcune università italiane diversi incontri tra esperti statunitensi, studiosi e studenti italiani, per analizzare l’agenda dei due futuri candidati e altri aspetti di questo appuntamento elettorale. Domani alle 10.30 nell’aula magna del Quadrilatero in viale Mancini, l’Università ospiterà Alan Schechter, professore emerito di Scienza politica al Wellesley College, ex-presidente del Fulbright Foreign Scholarship Board. L’incontro si propone come occasione di analisi delle recenti elezioni di metà mandato e delle Presidenziali 2012, concentrandosi sulle agende, sui candidati e sugli "umori" dell’elettorato americano. La lezione del professor Schechter sarà introdotta dagli interventi del rettore Attilio Mastino, della direttrice del dipartimento PolComIng Antonietta Mazzette e del presidente della Provincia Alessandra Giudici. Il professor Schechter ha insegnato al Wellesley College per 47 anni. In questa prestigiosa università, un college femminile in cui hanno studiato due delle tre donne segretarie di Stato statunitensi (Madeleine Albright e Hillary Clinton), Schechter ha anche diretto il Dipartimento di Scienza Politica dal 1970 al 1976 e dal 1979 al 1982.
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 32 - Nuoro
Università, i prof in piazza «Basta promesse tradite» 
CULTURA SENZA FONDI»LA PROTESTA 
L’avvio dell’anno accademico si celebra all’aperto tra polemiche e proposte I docenti: è questa istituzione il nostro “petrolio”, la vera industria del Nuorese 
PIETRO LUCIANO I giovani da qui stanno andando via, ed è un problema di tutti
ANTONIO FRANCESCHINI Eppure abbiamo sfornato ben 811 tesi e 61 ricerche
SERGIO VACCA Non ci si può sempre giustificare col patto di stabilità
GINA LOI Noi della coop siamo testimoni di tanto lavoro e impegno
GIANNI REGAGLIA Noi studenti vogliamo un ateneo che sia aperto al futuro
di Valeria Gianoglio
NUORO «I giovani da qui vanno via. Mio figlio, il figlio del professor Vacca, il figlio di Franceschini. Capìte che lo stiamo vivendo sulla nostra pelle?». Alle 11.15, quando – dopo qualche minuto di discorso appassionato, carico di ricordi e di tanta amarezza per «scuole forestali mai decollate», «parchi del Gennargentu che avrebbero dovuto creare tanto indotto e che solo i miopi non hanno voluto» e campus universitario che è ancora ben lontano dal traguardo finale – si avvia alla conclusione, a Pietro Luciano ci scappa persino qualche lacrima. «Lo capite? – ripete, sinceramente commosso, davanti a una platea di circa 300 persone raccolte in piazza Italia per un avvio decisamente alternativo e polemico dell’anno accademico – che il problema dell’università nel Nuorese lo stiamo vivendo sulla nostra pelle?». Tocca a lui, docente di lunga esperienza che l’università nuorese l’ha vista nascere sin dagli albori nel ’92, tocca al suo collega Antonio Franceschini che elenca i numeri di un ateneo in forma smagliante, dove l’unica carenza registrata non è quella dei ricercatori di successo che adesso «lavorano persino nel Kentucky», ma quella dei fondi regionali, tocca al docente Sergio Vacca che ricorda i famigerati vincoli del «patto di stabilità», tocca a Giuseppe Pulina, presidente del dipartimento di Agraria, ebbene tocca a loro, ai “prof”, agli studenti e alla coop Ecotopia che gestisce i servizi dell’ateneo, guidare stavolta la protesta per difendere la tanto bistrattata università nuorese nella snervante battaglia per ottenere i 5 milioni di arretrati che la Regione le deve per permetterle di sopravvivere. Sinora, e solo dopo tante proteste e prese di posizione – compresa quella della presidente del consorzio universitario Caterina Loi – da Cagliari ne sono stati concessi solo un milione, ma evidentemente non bastano, e in ogni caso sino a ieri nessuno li aveva ancora registrati in cassa. «E così eccoci qui – dice ieri, in piazza Italia, il docente universitario Sergio Vacca, aprendo di fatto il nuovo anno accademico a Nuoro – eccoci qui a fare i conti con una sofferenza economica, e non solo, legata al patto di stabilità, una sofferenza tale che siamo dovuti venire a fare lezione in piazza per far sentire la nostra voce». Poco dopo, sarà il presidente della Provincia, Roberto Deriu, a ricordare che quello del patto di stabilità spesso è un paravento per nascondere problemi più profondi. «La Regione – dice – i suoi impegni contrattuali, compresi quelli con l’università nuorese, li conosceva già da prima, ma non li ha pianificati. Avrebbe dovuto accantonare i soldi da subito ed evitare queste elargizioni tardive da un milione di euro, in stile da signor Bonaventura». «I consiglieri regionali ci possono dare una mano – dice, invece, il sindaco Sandro Bianchi – perché bisogna superare lo scoglio del patto di stabilità». Quanto alla scuola forestale e al campus, citati poco prima da alcuni docenti come illustri incompiute, il primo cittadino di Nuoro ricorda che su quei fronti i lavori sono sì ancora in corso, ma ormai definiti, programmati e avviati. Ma tra un intervento e l’altro, per bocca dello stesso presidente dell’Ersu di Sassari, il medico nuorese Gianni Poggiu, si scopre che anche l’ente per il sostegno allo studio universitario ha avuto a che fare con 700mila euro di arretrati dalla Regione. «Sono dovuto scendere a Canossa, per trattare – spiega – e alla fine mi sono venuti incontro». Ma ieri, in piazza Italia, le polemiche, i sindacati e i politici, per una volta non sono in primo piano ma solo un elemento di contorno. Perché i veri protagonisti sono soprattutto professori, lavoratori e studenti. «Noi lavoratori – dice Gina Loi, presidente della coop Ecotopia – abbiamo contribuito a far crescere questa università, e siamo testimoni di quanta passione ci abbiano messo i docenti e gli studenti. Eppure la Regione continua a dimenticarci». «La situazione che stiamo vivendo ora – spiega, invece, il rappresentante degli studenti di scienze forestali, Gianni Regaglia – è gravissima. La nostra idea di università è quella di un ateneo aperto, ma ci vuole sostegno alla didattica, alla ricerca, all’introduzione al lavoro». Eppure i numeri – lo ricorda ieri il docente Franceschini – raccontanto di un ateneo tutt’altro che morente: negli anni ha sfornato 811 tesi di laurea e 61 progetti di ricerca, conta attualmente 600 studenti, dei quali 256 sono in scienze forestali.
 
L’INTERROGAZIONE 
Paolo Manca: «Fondazione, un compleanno amaro» 
NUORO «La Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica compie un anno». Gli amari auguri arrivano dal consigliere comunale Paolo Manca. Che sul futuro della Fondazione ha presentato un’interrogazione. «La cultura e l’identità culturale della “Atene Sarda” sono in pieno abbandono e non solo per responsabilità di Stato e Regione. La precipitosa seduta di Consiglio del 31 ottobre 2011 che ha concepito la chiusura del consorzio universitario, la creazione della fondazione universitaria e l’adozione del suo Statuto, non ha tuttora prodotto gli atti conseguenti necessari per renderla efficace. Quale è, oltre il perenne stato di conflitto tra amministratori di Comune e Provincia, il freno verso la definizione di un democratico cda?Quando da questo cda potremo ascoltare in Consiglio i programmi sull’università? La città merita ben altro. La fondazione universitaria – chiude Manca – tra un mese compirà un anno. Non ci sarà niente da festeggiare».
  
      

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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