Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 September 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Politica Italiana (Pagina 7 - Edizione CA)
Decreto sviluppo, ecco tutte le novità
Scuola e sanità: documenti digitalizzati
Il provvedimento atteso domani al Consiglio dei ministri avrà più articoli: 86 anziché 50
 
ROMA Spinta alla diffusione di internet e delle nuove tecnologie in ogni campo, dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione a quella della vita sanitaria e scolastica del cittadino, fino alla sostituzione del contante con i pagamenti elettronici, per i quali però scompare l'importo minimo dei 50 euro.
LE NOVITÀ Sono queste alcune delle novità contenute nel nuovo testo del decreto sviluppo ormai alle battute finali.
Il provvedimento, salito da 50 a 86 articoli, è atteso al Consiglio dei ministri di domani. Ecco le misure previste:
RINVIO BANCOMAT AL 2014 L'obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici slitta dal 2013 al 2014. Scompare il limite all'utilizzo dei contanti posto a 50 euro.
ADDIO RINNOVO RC AUTO Il contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore non può essere stipulato per più di un anno e non è tacitamente rinnovabile.
INFRASTRUTTURE La misura del credito di imposta avrà un limite pari al 50% del costo dell'investimento. La norma serve a favorire la realizzazione di infrastrutture, di importo superiore ai 500 milioni, mediante l'utilizzazione dei contratti pubblico-privato.
DETRAZIONI IRPEF La detrazione per il 2013, 2014 e 2015 è pari al 19% della somma investita.
DOCUMENTO DIGITALE Carta d'identità e tessera sanitaria saranno nello stesso documento.
NASCITA E MORTE Le comunicazioni di nascita e morte potranno essere inviate solo per via telematica.
BIGLIETTI WEB PER L'AUTOBUS Le aziende di trasporto pubblico locale promuoveranno l'adozione del biglietto elettronico.
UNIVERSITÀ Dall'anno accademico 2013-14 arriva il fascicolo elettronico dello studente, con tutti i documenti della sua carriera accademica.
LIBRI SCOLASTICI Dal 2014-15 saranno scaricabili direttamente dal web, come alternativa ai cartacei.
SANITÀ La storia dei pazienti sarà raccolta in un unico fascicolo elettronico. E anche la cartella clinica diventerà digitale.
AZZERARE DIGITAL DIVIDE Per completare il “Piano Nazionale Banda Larga” il dl stanzia 150 milioni nel 2013.
DESK ITALIA Arriva “Desk Italia” per accrescere la capacità del sistema Paese di attrarre investimenti dall'estero.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
Domani la Conferenza regionale
«Trecento milioni da investire in ricerca e innovazione»
 
Trecento milioni. A tanto ammontano le risorse destinate alla ricerca e all'innovazione in Sardegna.
«La via dello sviluppo passa attraverso il sentiero della ricerca e innovazione. Un binomio inscindibile su cui bisogna investire per uscire dalla crisi industriale sarda e fare “impresa”».
LE RISORSE Ne è convinto l'assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa che ieri, nella presentazione della Terza conferenza regionale per la Ricerca e Innovazione (organizzata da Regione e Sardegna Ricerche, da domani a sabato al T-hotel di Cagliari) “ha fatto i conti” sulle risorse che la Regione ha destinato per l'innovazione scientifica e tecnologia basata sull'attività di ricerca: «La Sardegna in tre anni ha investito 300 milioni di euro tra fondi comunitari e regionali. E vanta - prosegue il vice-presidente della Giunta Cappellacci - un primato sulla ricerca, in netta controtendenza con il resto d'Italia che ha tagliato i fondi al settore». Poi snocciola le cifre: «Nell'ultimo anno sono stati stanziati 34 milioni di euro per rifinanziare la legge regionale 7 sulla ricerca di base, 25 milioni dal protocollo attuativo con il Miur (ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca) per progetti industriali e sperimentali e 30 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale».
Nella due giorni per la Ricerca e Innovazione verrà fatto anche il punto sulle eccellenze biotecnologiche e sulla Radioastronomia in Sardegna: «Ma non solo. Parleremo anche - dice La Spisa - della ricerca scientifica applicata ai beni culturali. Diffondere il nostro patrimonio è fondamentale».
SARDEGNA RICERCHE Mettere in rete le università, i centri di ricerca regionali e le imprese è l'obiettivo dell'ingente fondo di 300 milioni di euro destinato a ricerca e innovazione: «Questo percorso, a cui noi ci atteniamo, è esattamente ciò che l'Unione europea e il Miur stanno indicando», precisa Ketty Corona, presidente di Sardegna Ricerche. «Quest'anno partecipiamo alla Conferenza con due sessioni particolarmente rilevanti: una dedicata alla rete Innova.Re che crea un percorso di trasferimento dell'innovazione partendo dalle esigenze delle imprese. L'altra sessione - prosegue la presidente - è sui Cluster tecnologici nazionali, che nell'ambito della ricerca applicata sono reali opportunità per le imprese sarde di partecipare a iniziative di respiro nazionale e internazionale con la possibilità - conclude -di accedere a nuovi mercati». Le attività nei “laboratori polifunzionali” di Pula, Uta e Nuoro sono le più varie: «I nostri ricercatori sono impegnati nello screening prenatale e sulla bioinformatica», prosegue Corona. A fine mese Sardegna Ricerche aprirà lo Sportello Appalti che intende aiutare le imprese a capire come partecipare ai bandi.
Roberta Floris
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Più poveri senza studenti
Il 4% della ricchezza prodotta dai fuorisede
L'INDAGINE. I dati presentati ieri da Sel. L'appello: «Evitare la fuga»
 
Studiare è un diritto di tutti. Sancito dall'articolo 34 della Costituzione. Ma quando sia i soldi destinati a pagare affitti, bollette, tasse e quant'altro, sia i fondi destinati al sostegno allo studio vengono a mancare, che succede? In tanti, purtroppo, dovranno rinunciare alla carriera universitaria. Un abbandono che potrebbe costare caro alla città, al commercio in particolare.
LA RISORSA STUDENTE Ad accendere i riflettori sulle problematiche che legano mercato cittadino e mondo universitario è il gruppo Sel, che ieri mattina in Comune ha presentato i dati di un recente studio, condotto dal ricercatore Antonio Fadda, secondo il quale il 4 per cento dei redditi prodotti nel capoluogo è legato alla presenza degli universitari fuori sede. È indubbio infatti che gli studenti costituiscono una fetta di acquirenti che, seppur con un portafogli limitato, fanno girare l'economia di interi quartieri. E il timore è che la loro fuga potrebbe portare in breve tempo a un calo del 5-10 per cento nel giro d'affari del piccolo commercio cittadino.
LE PROPOSTE Due le proposte presentate da Sinistra Ecologia Libertà per far fonte all'emergenza. In primo luogo l'istituzione di una legge regionale in tema di cittadinanza universitaria che permetta agli studenti di collaborare con Comune e Provincia. Si tratta di mini-voucher assegnati con meccanismi simili a quelli del servizio civile. Urgente appare inoltre la redistribuzione dei fondi regionali destinati alle borse di studio. A porre l'accento sulla carenza di risorse, in un momento delicato come questo, in cui ad aggravare la situazione è sopraggiunta la chiusura di due Case dello studente, sono intervenuti i rappresentanti dell'associazione studentesca Unica 2.0.
LE REAZIONI «Borse di studio e fondi regionali sono sempre meno - ha sottolineato la rappresentante nel Cda dell'Ersu, Alice Marras - e gli idonei non beneficiari quest'anno saranno molti di più. L'Ersu si ritrova in netta emergenza per questo abbiamo chiesto un tavolo di confronto con le istituzioni». Proposta accolta con favore dalla presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra, dal consigliere Sebastiano Dessì e dall'assessore alla Cultura Enrica Puggioni. «Siamo presenti e disposti a farci promotori di un tavolo che parli di tutto il nostro sistema formativo ed educativo», ha detto la Puggioni, che ha ribadito la necessità di parlare di un «sistema educativo unico, che parta dalla scuola dell'infanzia». «La crisi non può diventare il pretesto per tagliare il futuro a chi ha già poche certezze", ha detto il coordinatore di Sel, Francesco Agus.
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Incontro
Urbanistica, un dibattito sui progetti per la città
 
Parlare di Urbanistica prendendo spunto dal libro di David Harvey "Il capitalismo contro il diritto alla città". È il tema dell'incontro in programma oggi alle 18 nei locali della Circoscrizione 4 di via Castiglione. A organizzarlo i gruppi consiliari di Federazione della sinistra e Meglio di prima non ci basta.
David Harvey è un accademico di fama mondiale che attualmente insegna a New York. In una recente intervista ha affermato: «A New York City si parla esclusivamente della città per come la vorrebbero i ricchi. Ma la gran massa della popolazione non conta nulla». Concetti che serviranno da spunto per parlare del futuro urbanistico di Cagliari. Interverranno Ivan Blecic, ricercatore di architettura e urbanistica all'università di Sassari, Giorgio Saba, presidente provinciale dell'ordine degli architetti, Enrico Lobina, consigliere comunale di Fds, Paolo Frau, assessore comunale all'Urbanistica e Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica. Modera e introduce Filippo Petrucci, consigliere di Meglio di prima non ci basta.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 18 - Edizione NU)
Studenti fuorisede penalizzati
Lunesu: «Quaranta nuoresi esclusi dal rimborso per un banale errore»
Interrogazione del Pdl in Regione sui contributi agli universitari per l'affitto degli appartamenti
 
Troppi gli studenti universitari fuori sede della provincia di Nuoro esclusi dal contributo per il fitto casa, un numero che per giunta vanno a incidere su un elenco generale di scartati già di per sé molto alto. A stigmatizzare il dato il consigliere regionale del Pdl Lina Lunesu, sottoscritta da tutto il gruppo consiliare e altri componenti della maggioranza, che in un comunicato rimarca: «Sono in tutto circa 200 e di questi 40 sono nuoresi o comunque delle zone interne. Il tragico è che la maggior parte delle esclusioni hanno come motivazione errore nella compilazione del punto d, cioè un errore veniale. Rispetto a motivazioni più gravi appare oltremodo restrittivo in quanto il punto in questione non è di tale importanza da dover comportare l'esclusione».
Da questa considerazione Lina Lunesu parte per sottoscrivere la richiesta alla Giunta regionale e in particolare all'assessore all'Istruzione Sergio Milia, di revisionare i moduli in questione messi da parte per «consentire a questi giovani di provvedere a compilare correttamente». Secondo l'esponente del Pdl è inoltre necessario che gli assessori competenti «verifichino la copertura finanziaria del bando e, nel caso, si attivino per reperire ulteriori fondi al fine di dare risposte positive al più ampio numero di studenti meritevoli».
Il consigliere regionale nuorese conclude osservando che «soprattutto per i nostri territorio lo studio e il titolo universitario comportano enormi sacrifici, e la laurea diventa una condizione essenziale per il riscatto sociale da una difficile situazione economica. La Regione - conclude polemicamente il suo intervento Lina Lunesu - dovrebbe essere più solidale e porre meno lacci e laccioli che ingabbiano il sistema e non fanno altro che penalizzare tanti cittadini». ( fr. gu. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Prima pagina - Ed_Cagliari
UNIVERSITARI
CAMEDDA A PAGINA 20
Comune-Ersu un patto per i fuorisede
 
Pagina 20 - Ed_Cagliari
Diritto allo studio fra tagli e ritardi: interviene il Comune
Un tavolo di confronto tra enti pubblici e studenti per affrontare il problema dei diciassettemila fuori sede
di Bettina Camedda
 
CAGLIARI Diciassettemila universitari fuorisede che studiano in città, trentamila sono quelli che hanno la residenza altrove. E’ un contingente di giovani che ha bisogno di servizi e di aiuti economici. Ma la macchina regionale è sempre in ritardo e coi ritardi arrivano le difficoltà. Ora si apre un tavolo di confronto tra studenti e amministrazione comunale, in primo piano quel diritto allo studio che sembra venire meno. A pochi giorni dall’appello lanciato dai rappresentanti degli studenti del gruppo Unica 2.0 alle istituzioni, il comune di Cagliari e il gruppo consiliare Sel ieri mattina hanno incontrato una delegazione di universitari. C’erano l’assessore comunale alla pubblica istruzione Enrica Puggioni, la presidente della commissione cultura Francesca Ghirra, il capogruppo di Sel Sergio Mascia, il presidente della commissione cultura della Provincia Andrea Dettori, il capogruppo regionale di Sinistra ecologia e libertà Luciano Uras e il consigliere regionale Carlo Sechi. Chiaro il progetto: «Vogliamo iniziare un percorso di confronto con le rappresentanze studentesche attorno all’idea di Cagliari città universitaria partendo dal Comune, anche se non ha una competenza diretta come la Regione e l’Ersu – spiega Francesco Agus, coordinatore provinciale di Sel - in quanto fruitori di servizi cittadini gli universitari devono essere considerati. Un passo che l’amministrazione precedente non ha mai fatto». Sul tavolo due proposte di lungo periodo: «Abbiamo chiesto all’assessore Puggioni l’apertura di un tavolo che coinvolga tutte le realtà interessate, Regione, Ersu, Comune, Provincia e rappresentanze studentesche – continua Agus - come Sel abbiamo già avviato un percorso politico insieme alle associazioni studentesche e ai partiti di centrosinistra per la creazione di una proposta di legge sulla cittadinanza universitaria che permetta agli studenti di collaborare con gli enti territoriali che ospitano l'Ateneo. È necessario inoltre ridistribuire le risorse regionali destinate al diritto allo studio». Cresce infatti di anno in anno il numero di studenti che pur essendo idonei non riesco a ottenere una di borsa di studio. Si tratta per la maggior parte di studenti che arrivano da famiglie monoreddito che vengono esclusi dalla graduatoria dei beneficiari perché i fondi non sono sufficienti. Il rischio? «Molti studenti – denuncia Agus - non potranno permettersi di studiare a Cagliari». Un’emergenza dunque anche in termini economici: il 4% dei redditi prodotti nel capoluogo è legato alla presenza dei fuori sede e da settembre questa economia potrebbe subire un calo del 5-10%. «Oggi si investe nell’Università solo se avanzano soldi. Ma la crisi - conclude il coordinatore Sel - non può diventare il pretesto per tagliare il futuro di chi ha già subito pesanti tagli anche sul piano occupazionale». Tra i rappresentanti degli studenti Marco Meloni, coordinatore del gruppo Unica 2.0: «L’anno scorso abbiamo coperto il novanta per cento delle borse di studio. Quest’anno la Regione ha fatto un taglio di due milioni di euro sui fondi disponibili, dunque rischiamo di poter contare su una copertura delle borse che raggiunge a malapena il cinquanta per cento. E’ una situazione inaccettabile».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Ed_Cagliari
La vera sfida è su ricerca e innovazione
Da venerdì, a Cagliari, è in programma la terza conferenza regionale: servirà a disegnare un nuovo progetto economico
di Umberto Aime
 
CAGLIARI La ricerca scientifica e l’innovazione sono il futuro ed è ovvio che sia così. Il difficile è salire su questo treno in corsa e conquistare almeno qualche posto in «prima classe». Perché solo così sarà possibile confermare (o dimostrare) che la filiera università, laboratori, imprese e mondo del lavoro è possibile e che da oggi in poi saprà produrre ricchezza culturale, fatturato e soprattutto stipendi. Per capire proprio qual è lo stato dell’innovazione nell’isola, venerdì e sabato (a Cagliari, al T-Hotel) l’assessorato regionale alla Programmazione ha organizzato la terza conferenza sulla ricerca e l’innovazione. Dal 2010 è diventato un appuntamento fisso e dovuto, ma quest’anno dalla due giorni di confronto potrebbe davvero uscire il futuro della Sardegna, visto che sul presente c’è ben poco da contarci. Colpa della crisi globale, dei tagli alle finanze pubbliche, colpa del crollo dell’industria dovunque, dal Sulcis a Porto Torres, o del turismo che zoppica: oggi è indispensabile tracciare nuovi percorsi di sviluppo, perché c’è la necessità di dare un futuro alla Sardegna, al netto di slogan e propaganda. L’assessore Giorgio La Spisa lo ha detto subito, all’inizio della presentazione: «Non vogliamo celebrare nessuno e neanche autocelebrarci, ma fare il punto del diario di bordo e dimostrare che la Sardegna ha creduto e continua a credere nella ricerca e nell’innovazione». Con a fianco Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche, il secondo organizzatore della conferenza, La Spisa ha aggiunto: «A livello nazionale la tendenza è quella di una bassa propensione a sostenere lo sviluppo economico attraverso l’innovazione e la tecnologia. Ebbene, la Sardegna è andata sempre contro tendenza e lo ha fatto sin dall’inizio. Prima, ha votato all’unanimità la legge regionale a favore della ricerca (giunta Soru e Pdl all’opposizione), poi negli anni (a parti invertite, giunta Cappellacci, Pd all’opposizione)) ha destinato oltre 300 milioni tra fondi comunitari e regionali per investimenti in un settore strategico. Dunque, è innegabile che da tempo sia in atto una rotta condivisa affinchè gli studiosi sardi restino o ritornino nell’isola, con l’obiettivo di sostenere in Sardegna due elementi chiave: capacità produttiva e competitività». Tutto questo finora è avvenuto – sono ancora parole dell’assessore – grazie a «una stretta sinergia fra l’assessorato, l’università, Sardegna Ricerche e le imprese, con buoni risultati». È vero, le eccellenze non mancano, più volte studi e progetti «Made in Sardinia» sono citati da prestigiose riveste scientifiche internazionali, oppure continua a esserci una discreta fila («Molte grandi imprese vogliono lavorare con noi e credono in noi», ha detto Maria Paola Corona) davanti ai cancelli di quelli che sono due gioielli: i parchi tecnologici di Pula e Porto Conte. Ma resta ancora da capire, nonostante gli sforzi, come la ricerca possa davvero cambiare la pelle della Sardegna. «È un sentiero difficile ma necessario – ha detto La Spisa – in cui i risultati spesso non sono immediati, anche se nelle bio-tecnologie e nell’information technology sono in tanti a riconoscerci che siamo una spanna davanti agli altri, ma che proprio adesso, quando la crisi è più forte, quel sentiero dobbiamo continuare a percorre con determinazione e costanza per arrivare allo scopo finale: ridisegnare la nostra mappa economica. È un progetto in cui tutti dobbiamo impegnarci senza mai lasciare nessuno a terra di quanti oggi sono a rischio per la chiusura di troppe aziende». Il traguardo è bello e ambizioso, e forse per questo la politica dovrebbe essere oggi più coerente con le più volte annunciate scelte innovative, ma questo è un altro discorso. Nella due giorni, secondo il programma, sono previsti oltre quaranta interventi – fra gli altri quelli dei rettori dell’università di Sassari e Cagliari e del presidente del Cnr nazionale, Luigi Nicolais – per capire come la ricerca ha davvero migliorato e dovrà continuare a farlo per esempio la qualità dei prodotti agroalimentari, oppure la fruibilità dei beni culturali, o ancora come il dialogo tra istituzioni, imprese e mondo del lavoro.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Ed_Cagliari
FERRARA
Presenze in tv comprate pagavano anche Asl e ospedali
 
FERRARA Oltre 100.000 euro all’anno. A tanto ammontano le spese a bilancio per l’Asl di Ferrara e per l’ospedale cittadino Sant’Anna per assicurarsi spazi in tv, o meglio sulla locale “Telestense”. Dopo il caso sollevato da “Repubblica” a Bologna delle interviste a pagamento da parte dei politici, ecco che sempre in Emilia si verifica una situazione del tutto simile, come rivelato dalla “Nuova Ferrara” che è entrata in possesso dei contratti sottoscritti nel periodo che va dal 2008 al 2011 (ma la prassi era consolidata da anni addietro). Spese che compaiono sotto la voce “spese di pubblicità”, inquadrate in regolari contratti che permettono all’azienda sanitaria e all’ospedale di appoggiarsi all’emittente locale per la realizzazione di videoclip, di sistemi televisivi di comunicazione interna agli ospedali, ma anche di programmi sulla sanità e di puntate di un talk show, programma di approfondimento. La somma complessiva della spesa nei quattro anni considerati è di 427mila euro, dei quali 268mila sono quelli spesi dalla Asl.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Ed_Cagliari
UNIVERSITÀ»IL CASO
Nessun contributo affitto, la rivolta dei fuori sede
La denuncia del consigliere regionale del Pdl Lina Lunesu: ora la Regione rimedi Quaranta nuoresi esclusi per un errore nella compilazione della domanda
di Valeria Gianoglio
 
NUORO Tagliati fuori dall’agognato contributo affitto per un banalissimo errore di compilazione nella domanda da presentare: per 40 universitari nuoresi fuori sede iscritti a Cagliari, queste sono ore di profonda disperazione e di corsa forsennata per trovare una stanza a buon prezzo. Le bacheche di annunci, soprattutto su internet, pullulano di richieste. Una fetta consistente di loro, infatti, è rimasta esclusa dalla graduatoria finale per ricevere gli ambiti “contributi per il fitto” che la Regione assegna ai numerosi studenti fuori sede. La lista dei tagliati fuori, in totale, annovera circa 200 studenti. E 40 di questi arrivano da Nuoro e provincia. Sono gli stessi che a metà luglio avevano presentato ricorso all’assessorato regionale all’Istruzione contro quella che giudicano tutt’ora una vera ingiustizia, ma poi, quel ricorso, se lo erano visto rigettare senza troppe storie. E a monte di tutto c’è un maledettissimo errore di compilazione. Lo denuncia con forza il consigliere regionale del Pdl, la nuorese Lina Lunesu che chiede all’assessorato regionale di porvi subito rimedio. La vera tragedia, sottolinea è «che la maggior parte delle domande escluse hanno quale motivazione "errore nella compilazione del punto d del modulo di domanda”. E oltre 40 di queste sono di studenti universitari della provincia di Nuoro e delle zone interne». Il consigliere Lunesu, su questa vicenda, ha presentato una mozione urgente, sottoscritta da tutto il gruppo consiliare ma anche da altri esponenti della maggioranza e della opposizione. «Rispetto ad altre motivazioni di esclusione, certamente più concrete e importanti – precisa – l’esclusione per un errore di compilazione del modulo appare oltremodo restrittivo rispetto alla possibile venialità dell’errore stesso in quanto, il punto della domanda non prevede informazioni di tale importanza, così da dover determinarne l’esclusione». «La Regione – aggiunge – ha il dovere di fare del sostegno allo studio in ogni ordine e grado l’obiettivo principale della sua azione. Soprattutto per la nostra provincia e le zone interne, lo studio e il titolo universitario comporta enormi sacrifici e diventa, la laurea, una condizione essenziale per un riscatto sociale». Nella mozione, Lina Lunesu chiede alla giunta regionale e all’assessore regionale all’Istruzione di aprire uno spiraglio: rivedere le domande escluse con la motivazione "errore nella compilazione" e permettere agli studenti di ricompilare, o compilare correttamente la parte contestata.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Ed_Cagliari
E sui siti internet si scatena la caccia alla stanza
 
«Salve, sono alla ricerca di una stanza singola! Libera anche da subito. Prezzo tra i 200 e i 220 euro». «Ciao, ragazzi, volevo sapere x il fitto casa se il contratto deve essere da 10 o da 11 mesi : ) Fatemi sapere subito». Gli universitari nuoresi fuori sede, iscritti all’ateneo di Cagliari, insomma, in queste ore sono davvero scatenati su internet, e Facebook in particolare, nella ricerca disperata di una stanza in affitto. E la caccia alla camera ha subìto una accelerata dopo l’esclusione di diverse decine di loro dalla graduatoria finale del bando regionale per ricevere i contributi fitto. Molti di loro, in questa ricerca, si sono rivolti a gruppi di studenti fuori sede nati sui social network. Il prezzo medio di una stanza singola, a Cagliari, si aggira sui 200 euro al mese. Qualcosa di più se comprende anche le spese. (v.g.)
 
 

Questionnaire and social

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