Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 September 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Polemica
Gli studenti senza alloggi e la guerra dei comunicati
 
Il battibecco dura da giorni e non ha risparmiato battute al veleno dall'una e dall'altra parte. E non è ancora finita la battaglia a suon di comunicati tra Bruno Murgia, deputato del Pdl, e Daniela Noli, presidente dell'Ersu, sulla chiusura di due Case dello studente cagliaritane che potrebbe creare problemi a centinaia di universitari in cerca di un posto letto.
Tutto è partito la settimana scorsa, quando il parlamentare ha dichiarato, tra le altre cose, che «la Regione e l'Ersu devono fare il possibile per disinnescare le problematiche dovute al calo nel numero degli alloggi. Non si possono lasciare gli universitari in balìa del normale mercato immobiliare». Pronta la replica della Noli: «Da almeno due anni attendo un incontro con il deputato, mai avvenuto, per affrontare le tematiche del diritto allo studio». Passa appena un giorno e Murgia risponde con una battuta al vetriolo, ritenendo la Noli «non adatta a ricoprire quel ruolo avuto per grazia politica». L'ultimo atto (per ora) della polemica è affidato alla presidente dell'ente regionale: «L'impegno dell'Ersu, di concerto con la Regione, è volto a mantenere e confermare i benefici agli studenti». Poi definisce la battuta del parlamentare «gratuita e inqualificabile» e invita Murgia a leggere «il proprio curriculum e a verificare le iniziative portate avanti con profitto al fine di confrontarsi su argomenti più seri, nel rispetto dei reciproci ruoli».
Tanto rumore mentre gli studenti, molti dei quali mantenuti con sacrificio dalle famiglie, continuano a cercare una stanza decente a un prezzo accettabile. Compito difficile.
Piercarlo Cicero
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Italiana (Pagina 9 - Edizione CA)
«Io, consulente a 1 euro l'anno»
Il professor Emanuele Vendramini: «Un bel segnale per il nostro Paese»
MILANO. Nell'Italia degli sprechi e delle caste il comune di Cernusco sul Naviglio va controcorrente
 
In tempi di crisi e spending review, con gli enti locali costretti a fare i salti mortali per via di bilanci risicati e patto di stabilità, i sindaci hanno imparato a far buon viso a cattivo gioco, pur di non perdere risorse, finanziarie ed umane.
Lo sa bene Eugenio Comincini, 39 anni, primo cittadino (centrosinistra) alla guida di Cernusco sul Naviglio, 30mila abitanti in provincia di Milano. Che ha deciso di avvalersi della consulenza di un superesperto in materia di management pubblico, offrendogli simbolicamente come stipendio un solo euro all'anno. Cifra inaudita e inconcepibile nell'Italia degli sprechi e delle caste. Il diretto interessato è Emanuele Vendramini, docente alla Cattolica di Piacenza e alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi. Nonché, sempre per la Cattolica, referente del master in Sviluppo turistico organizzato a Cagliari e Nuoro , con il finanziamento della Regione Sardegna. «Vendramini - spiega il sindaco - era già in giunta lo scorso anno, ma con la riduzione del numero di assessori rischiavamo di perdere la sua competenza. E così abbiamo studiato questa formula, praticamente a costo zero». «Ho accettato volentieri», dice Vendramini. «Dopotutto, Cernusco è il mio comune. Inoltre, penso sia un bel segnale per il nostro Paese».
L.B.F.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Sulcis Iglesiente (Pagina 25 - Edizione PC)
A caccia di tesi di laurea
Saranno consultabili in un settore della biblioteca
FLUMINIMAGGIORE. Bandite sedici borse di studio da 300 euro ciascuna
 
L'amministrazione comunale di Fluminimaggiore ha istituito di recente nella biblioteca comunale di via Vittorio Emanuele una specifica sezione dedicata alle “Tesi di laurea fluminesi”. Con l'iniziativa, gli amministratori comunali si prefiggono di raccogliere tutte le tesi elaborate dagli abitanti, anche solamente originari del paese, per conseguire il titolo accademico. «Possono consegnare la propria tesi di laurea - precisa l'assessore comunale alla cultura Valentino Murgia - anche i non residenti a Flumini, ma in questo caso gli argomenti trattati devono essere attinenti al territorio».
Le tesi saranno messe a disposizioni di chi vorrà consultarle, negli orari e secondo le regole valide per i libri e le altre pubblicazioni. «Per dare corpo alla nuova sezione culturale della biblioteca civica - prosegue Murgia - abbiamo bandito un concorso con 16 assegni di ricerca, che saranno destinati agli studenti iscritti all'università nell'anno accademico 2011-2012 che vorranno adoperarsi per contattare i già laureati del posto e raccogliere il maggior numero di tesi fluminesi». Gli assegni di ricerca avranno un importo di circa 300 euro.
«Per entrambi le iniziative - conclude Murgia - abbiamo pubblicato due regolamenti, che sono a disposizione degli interessati anche sul sito internet www.comune.fluminimaggiore.ca.it».
Federico Matta
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 12 - Edizione CA)
COMMENTI
I guasti sociali del capitalismo
Grandi successi evidenti e alti costi celati
 
Un recente libro di Richard Sennet, sociologo americano ( Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione ) narra del successo che ha avuto l'inaugurazione dell'Esposizione Universale di Parigi all'inizio del secolo scorso, dove veniva celebrata una civiltà avente per destino il progresso, il cui “motore” era costituito dallo spirito del capitalismo.
Sennet evoca anche la costituzione nel 1894 del Musée sociale, volto a mostrare in che modo il capitalismo otteneva i suoi risultati, ma anche a denunciare la “questione sociale”, causata dal fatto che i successi del capitalismo si coniugavano con crescenti squilibri sociali. Vista dall'interno del Musée, la celebrazione del capitalismo appariva, tuttavia, un evento meno esaltante, nel senso che il suo percorso sembrava segnato da grandi successi, ma anche da alti costi di una distribuzione del prodotto sociale ineguale, a svantaggio di chi viveva della remunerazione della propria forza lavorativa. Il diffondersi della percezione della questione sociale è stato contrassegnato da movimenti di opposte tendenze: alcuni impegnati a evidenziare i guasti che il capitalismo aveva finito per far pesare sulla tenuta dei legami sociali; altri volti invece ad esaltare il motore stesso del capitalismo, individuato nel ruolo e nella funzione della concorrenza economica e della competizione sociale. La drammatica dimensione assunta oggi dalla questione sociale dovrebbe suggerire la necessità che il Musée sia riallestito in maniera tale da consentire di illustrare ai visitatori l'urgenza di rimediare ai guasti sociali del capitalismo. Così da valutare negativamente le disuguaglianze quando queste mancassero di essere compatibili con i principi informatori di un'organizzazione del sistema sociale fondata sulla solidarietà e la reciproca collaborazione di tutti.
Gianfranco Sabattini
(Università di Cagliari)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Olbia e provincia (Pagina 17 - Edizione OL)
Olbia
L'università resta in aeroporto
 
Centosettantamila euro l'anno, per tre anni, andranno alla Geasar per far rimanere il Polo universitario di Olbia all'interno dei locali dell'aeroporto: è la proposta del Comune, che non ha ancora trovato un edificio idoneo a ospitare il corso di studi di economia del turismo. Dovrebbe confermarsi, dunque, la posizione della facoltà sassarese, che rimarrà all'interno del terminal olbiese. L'assessore, Gesuino Achenza, spiega che «tutti i nostri sforzi sono orientati verso lo spostamento dell'università dall'aeroporto, purtroppo però non sono ancora stati trovati immobili di proprietà del Comune in cui trasferire il polo universitario. Quindi, per il momento, proponiamo alla Geasar di prorogare il contratto precedente». La novità è che il Comune si potrà disimpegnare in qualsiasi momento dal contratto. ( c. c.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione OL)
Candidati in fila per i test universitari
SASSARI. Farmacia, Chimica e Tecnologia
 
Oggi in via Vienna i test per Farmacia, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, ultimo atto delle prove di ammissione a numero programmato a livello nazionale. Ieri mattina al Palasport 1.645 candidati hanno affrontato il test per accedere ai corsi di laurea delle professioni sanitarie. Erano duecentocinquanta i posti disponibili così ripartiti: 160 (Infermieristica), 20 (Ostetricia), 25 (Fisioterapia), 10 (Logopedia), 10 (Tecnica della riabilitazione psichiatrica), 15 (Tecniche di laboratorio biomedico), 10 (Tecniche audioprotesiche). I risultati delle prove saranno pubblicati sul sito Internet dell'Università di Sassari entro il 21 settembre.
Sempre ieri si sono svolte in via Vienna le prove di ammissione per i corsi di laurea in Biotecnologie (72 posti) e in Scienze Biologiche (147 posti). Hanno partecipato 258 studenti. L'esito delle prove sarà reso noto tramite il sito dell'Ateneo entro il 17 novembre. Oggi infine 402 ragazzi concorreranno per 54 posti a Farmacia e altrettanti posti a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. L'appuntamento è alle 11 presso il Complesso didattico di via Vienna.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia Medio Camp (Pagina 28 - Edizione PC)
Sardara
Tesi di laurea presentate in biblioteca
 
Il Comune apre le porte della biblioteca alla presentazione delle tesi di laurea. Potranno trovar posto quelle discusse in qualsiasi anno accademico e presso le università italiane e straniere, l'importante è che trattino argomenti sulla storia, l'ambiente, l'arte e la cultura della cittadina termale. Sarà la stessa amministrazione a farsi carico degli incontri a cadenza quadrimestrale, stimolare il dibattito fra i partecipanti e regalare una pergamena agli autori. L'obiettivo è accrescere la ricerca sul paese in ambito accademico. (s. r.)
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 29 - Edizione CA)
Sant'Andrea Frius
Borsa di studio a cinque laureati
 
Una borsa di studio a cinque fra i laureati più meritevoli di Sant'Andrea Frius. L'amministrazione municipale ha infatti deciso di venire incontro ai giovani e premiare cinque studenti universitari che si sono distinti nel corso dell'anno scolastico 2011. Ad aggiudicarsi la borse di studio sono Paolo Atzeni, ventisette anni, laureato in storia e informazione; Simona Deidda, ventisei anni, laureata in governance e sistema globale; Elisa Fanunza, ventitré anni: ha ottenuto la laure in Biologia. Ancora: Valentina Loi, ventiquattro anni, laureata in filosofia e infine Laura Usalla, ventitreenne, con laurea in tasca di beni culturali. Tutti, tranne Simona Deidda, hanno ottenuto una laurea di primo livello. Il Comune intende ripetere il progetto anche il prossimo anno. (g.a.)
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 21 - Edizione PC)
Musei aperti, scarseggiano le guide
Organici ridotti nella Grande miniera, nel Cict e nei siti archeologici
CARBONIA. Turisti costretti a fare la fila. Gestione in forse se non verrà autorizzato il nuovo bando
 
Il turismo è un'alternativa all'industria, nascono infopoint per promuovere città e territorio, ma dove sono le guide? Sono poche, molto poche. E rischiano di essere anche di meno perché se la Regione non deciderà presto se autorizzare la gara d'appalto per la gestione dei siti culturali, il Comune rischia di non riaprire i musei dal primo gennaio 2013 e il personale resterà a casa. Intanto, già adesso, la gestione dei siti turistici avviene al risparmio. L'esempio in un luogo strategico quale la Grande miniera di Serbariu, che ospita il Centro italiano culturale del carbone.
L'ORGANICO In questo periodo sono in servizio cinque guide, ma una cesserà il periodo di servizio fra due settimane mentre un'altra ha terminato giorni fa quando il flusso di visitatori era (ed è) ingente. Con l'organico ridotto all'osso i pochi addetti devono garantire guide, bar, bookshop e biglietteria. Sabato scorso hanno dovuto fare gli straordinari in occasione della Scuola estiva di architettura che ha portato nella Grande miniera un centinaio di persone, oltre agli abituali visitatori. Una situazione che stride con alcuni dati incoraggianti: 256 visitatori in un mese nel nuovo infopoint allestito dal Comune.
GUIDE TUTTOFARE La carenza di personale accomuna tutti gli altri siti in cui opera la coop Mediterranea. Le guide si trasformano in autentici fac-totum: accolgono i visitatori, fanno le pulizie, svolgono piccole manutenzioni. In alcuni casi, come ieri, al parco archeologico di Cannas di Sopra per organizzare una visita occorreva far giungere una guida dal museo di Villa Sulcis, dove a sua volta ci sono solo due operatori. Idem al parco archeologico di Monte Sirai: due addetti. Male anche al museo Paleontologico dove è in servizio una sola guida. E dal primo di ottobre andrà peggio. Per incominciare le ore settimanali di apertura dei siti non saranno più 40 ma 25.
GESTIONE A RISCHIO Inoltre, sul futuro del servizio incombe un grosso problema: se la Regione non autorizzerà subito il nuovo appalto, siti e musei archeologici rischiano di rimanere chiusi dal primo gennaio 2013. L'ultima proroga scadrà il 31 dicembre e non sono previste ulteriori deroghe. «Ci chiediamo che fine faranno i lavoratori - avverte in un'interpellanza Arturo Troilo, consigliere comunale Pdl - e se verranno eventualmente richiamati anche sei operai ai quali è scaduto il contratto a progetto». Il Comune dipende da Cagliari. «In Regione tutto tace - afferma l'assessore alla Cultura Loriana Pitzalis - hanno approvato un progetto di gestione annuale da 570 mila euro ma non ci hanno autorizzato a indire l'appalto: il tempo passa e a questo punto non escludiamo iniziative forti». Quanto alla carenza di guide per l'assessore «in questo periodo di crisi le emergenze sono altre».
Andrea Scano
 

LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Prima pagina - Ed_Cagliari
cagliari
UNIVERSITA’
CAMEDDA A PAGINA 20
In 1600 sperano di poter fare gli infermieri
 
Pagina 20 - Ed_Cagliari
Paure e speranze, l’assalto ai test per Infermieristica
Università, sono quasi tremila gli studenti aspiranti a un posto nelle facoltà con un indirizzo medico-sanitario
di Bettina Camedda
 
MONSERRATO Tutti aspirano a un posto di lavoro, se non immediato, almeno per il prossimo futuro, anche se prima dovranno essere ammessi. Ma sono tranquilli, quasi sollevati. Sono parsi così i quasi tremila giovani che ieri mattina hanno varcato le soglie della Cittadella Universitaria di Monserrato, pronti a sostenere il test d’accesso ai corsi di laurea triennale alle professioni sanitarie della facoltà di Medicina e chirurgia. Questa volta anche qualche domanda sulla Costituzione, alcune di storia. Tra i più difficili i quesiti di chimica e fisica. Piacciono sempre meno invece i quesiti sulla comprensione del testo: «Testi troppo lunghi» secondo molti studenti, «sottraggono tempo a domande più inerenti al corso» secondo altri. Valentina Mameli, 23 anni, di Cagliari, frequenta da tre anni il corso in Scienze psicologiche ma in queste settimane ha sostenuto i test di Logopedia, Scienze della riabilitazione e ieri Infermieristica, quello più ambito. «Sono meno tesa rispetto agli altri giorni o forse è calma apparente - sorride - le professioni sanitarie, oggi, sono una garanzia per il futuro. A molti ragazzi che fanno il test non appassiona l’idea di fare l’infermiere ma si presentano perché sanno che il mercato del lavoro richiede figure professionali di questo tipo». Medici, infermieri, igienisti dentali: la domanda di professioni medico-sanitarie, soprattutto in Sardegna, è in continua crescita. E il boom di iscrizioni di quest’anno (oltre 1800 a Medicina e circa 3000 per le Professioni sanitarie) è la risposta dei giovani che tentano, con difficoltà, di inserirsi nel mercato del lavoro. Non è un caso che tra i corsi più gettonati vi sia Infermieristica con 1613 iscritti e solo 150 posti disponibili. Seguono a ruota Logopedia con 364 iscrizioni per 10 posti e Ostetricia con ben 286 domande presentate per 15 posti disponibili. Grande interesse anche per i corsi in Tecniche di laboratorio biomedico (210 candidati per 15 posti), Tecniche della riabilitazione psichiatrica (167 iscritti per 10 posti), Igiene dentale (20 posti e 154 candidati), Assistenza sanitaria (139 candidati per 20 disponibili). Il grande “nemico” per tanti resta il numero chiuso che, come sottolineato dal coordinamento universitario nazionale, «è un test basato sulla fortuna e ingiusto a causa delle tipologie delle domande». «Credo che l’accesso ai corsi dovrebbe essere libero per poi consentire una selezione più accurata dopo - spiega Alice Carta, 19 anni, di Quartu - il numero chiuso impedisce il diritto allo studio». Alice quest’anno ha già sostenuto Biologia, Farmacia e ieri Infermieristica. «Trovo affascinante come funziona il corpo umano così ho deciso di tentarmela con più test ma sono serena». «Rispetto al giorno del test di Medicina si respirava un clima più tranquillo - aggiunge Carola Saiu, 21 anni, Selargius, con un sogno nel cassetto - vorrei studiare per diventare oncologa o medico legale». Intanto ieri, in tutta Italia, sono state pubblicate le graduatorie anonime del corso di laurea in Medicina. Da 40 dello scorso anno il punteggio minimo è sceso a 37,5. Forse si tratta davvero di test impossibili come lamentano in molti e, anche, di domande che hanno poco a che fare coi problemi che si devono affrontare.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Ed_Cagliari
UNIVERSITÀ»FOLLA AI TEST DI AMMISSIONE
Infermieristica, il miraggio di un lavoro
Al Palazzetto dello Sport 1645 candidati per 250 posti disponibili. Annullata la prova di uno studente che usava l’auricolare
di Vanni Lai
 
SASSARI Si chiama Professioni sanitarie l’ultimo collegamento rimasto tra il mondo dell’università e quello del lavoro. O almeno, questa è la percezione che si ha in Sardegna come in gran parte d’Italia. Per chi intraprende la strada dell’università, in testa alle scelte per un futuro lavorativo “veloce” ad arrivare resta il corso di Infermieristica, che anche quest’anno appare come lo sbocco sicuro nel mercato del lavoro. Nel settore privato e in quello pubblico la richiesta di infermieri sembra non fermarsi, a differenza del campo della fisioterapia, dove il trend positivo pare essersi bloccato dopo il boom degli anni scorsi. Professioni sanitarie è uno degli ultimi atti dei test di ammissione a numero programmato dell’Università di Sassari. Ieri mattina al PalaSerradimigni di piazzale Segni c’erano 1645 candidati. Un numero enorme in confronto ai 250 posti disponibili e in aumento rispetto all’anno scorso, quando gli studenti che avevano sostenuto la prova erano 1428. E ieri sono state annullate anche due prove: un concorrente stava usando l’auricolare. Anche a Cagliari i numeri sono di tutto rispetto: circa 1600 candidati hanno tentato l’accesso agli stessi corsi per 150 posti a disposizione. L’ultima prova ad accesso programmato a Sassari si svolgerà domani, quando 402 studenti concorreranno per 54 posti nel corso di Farmacia e altrettanti posti in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Il corso di Infermieristica di Sassari nel 2011 contava 210 posti, ma quest’anno ne sono stati tagliati 50. Gli altri posti disponibili sono 20 per Ostetricia, 25 per Fisioterapia, 10 per Logopedia, 10 per Tecnica della riabilitazione psichiatrica, 15 per Tecniche di laboratorio biomedico, e 10 per il corso di Tecniche audioprotesiche. Dei 1395 candidati che resteranno fuori dai corsi, molti hanno già svolto altri test come Medicina e chirurgia o Medicina veterinaria e sono in attesa degli esiti delle prove. Ma gli altri? «Il ripiego è un corso a numero aperto, almeno per quest’anno», dichiara una ragazza poco prima di superare i cancelli del palazzetto e raggiungere la folla. Secondo alcuni è proprio Sassari che offre meno possibilità agli studenti. «All’Università di Verona – dice una studentessa - i posti disponibili per Professioni sanitarie sono 300 e le domande poco più di 600. Quindi le possibilità di superare il test d’ammissione sono superiori». I ragazzi nel frattempo lasciano alle spalle i cancelli e si ammassano davanti ai tre ingressi del palazzetto, dove un altoparlante inizia l’appello e dà le ultime raccomandazioni per non incorrere in qualche problema logistico. La folla, vista in lontananza, sembra quella dell’ingresso a un concerto, con le fila ingrossate da moltissimi “accompagnatori ufficiali”. Genitori, amici, fidanzati e parenti, tutti lì ad aspettare e soffrire fino all’ultimo istante. Gli addetti alla vigilanza hanno un bel daffare per evitare gli atteggiamenti poco edificanti di chi non deve sostenere il test. Le speranze sono tante, anche se in molti casi la delusione è presente già prima di cominciare, alimentata dalla massa e magari da delusioni vecchie o recenti. Il test sta per iniziare. All’esterno, fuori dai cancelli del palazzetto, un bambino di poco più di due anni sfugge per qualche attimo alla “marcatura stretta” della nonna, appoggia le mani alle inferriate e grida rivolto alla ressa: «Ha vinto mia madre?».
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Ed_Cagliari
L’ATTESA DEI FAMILIARI
Col trolley da tutta l’isola per sostenere figli e amici
 
SASSARI Il copione è sempre lo stesso. Genitori arrivati da tutta la Sardegna accompagnano i propri figli all’entrata, quasi come se fosse il primo giorno di scuola. Restano davanti ai cancelli del palazzetto di piazzale Segni anche tutta la mattina, chiacchierano tra loro, scambiano opinioni sui test, sulla situazione lavorativa loro e dei propri ragazzi. C’è un pensare comune, un sentirsi parte integrante dello stesso meccanismo. Genitori che lavorano da anni fanno una pausa di un giorno per stare vicino al proprio protetto, dedicando una mattina intera, e in molti casi addirittura più giornate al candidato di casa. C’è una mamma che aspetta fuori dai cancelli stringendo la maniglia del trolley. Sua figlia potrebbe essere ripescata per un test all’Università di Cagliari tenutosi qualche giorno fa, ma ora tenta Professioni sanitarie a Sassari. «Arriviamo da Carbonia, siamo troppo distanti, ci vogliono troppe ore di treno – lamenta la donna – Preferisco che mia figlia passi Farmacia a Cagliari piuttosto che fare Fisioterapia a Sassari». La passione per gli studi di Fisioterapia è forte anche per un’altra ragazza, accompagnata dal padre, un signore di Viddalba. «Il sogno è quello di aprire una palestra – spiega – Lei è una sportiva e vorrebbe prepararsi proprio nel campo della fisioterapia. La lasciamo fare perché non è giusto bloccare le speranze dei propri figli, anche se la situazione lavorativa non è delle migliori». La possibilità di un esito negativo non è presa in considerazione. «Per il momento non c’è nessun’altra scelta per “buttarsi” su un corso di laurea diverso», conclude. Tra gli accompagnatori non ci sono soltanto genitori ma anche una ragazza con la propria cugina, al test per la prima volta. «È decisa ma poco ottimista - dice – Anche io avevo il sogno di fare l’ostetrica ma dopo il primo tentativo ci ho rinunciato. Ho preferito studiare pedagogia». (v.l.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Ed_Cagliari
E Cepu propone l’alternativa dei posti “liberi” all’estero
 
SASSARI All’ingresso del Palazzetto c’è un ragazzo sui 30 anni. Distribuisce piccoli volantini di Cepu International, un piccolo pieghevole in cartoncino con su scritto: “Medicina, Fisioterapia, Odontoiatria, Professioni sanitarie. Scegli un’Università europea”. «Madrid, Sofia, Praga sono alcune delle destinazioni europee che riservano posti agli studenti di altri Paesi come l’Italia – spiega – In pratica si ha la possibilità di affrontare un percorso di studi diverso, senza rischiare di non superare il test come in Italia e perdere tempo per provare a ritentarlo l’anno successivo». Il servizio di Cepu prevede l’orientamento per la scelta dell’università estera, un corso di lingua inglese e spagnola, un corso propedeutico per l’ammissione e l’assistenza. L’offerta dell’azienda si basa sulla direttiva comunitaria 2005/36/CE, che disciplina il riconoscimento delle qualifiche professionali di medico e odontoiatra acquisite in uno stato membro dell’Unione Europea. Laurearsi in un Paese straniero sembra più semplice, almeno in termini di studi. Ma se già in Italia il “pezzo di carta” della laurea ha perso valore, come potrebbe essere quello conseguito in un’università estera? (v.l.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Ed_Cagliari
Quelle donne hanno gusto
Domani a Sassari la presentazione del libro di Licia Granello
di Francesco Pinna
 
SASSARI «Cuori di panna e cervelli d’acciaio. Donne che con dolcezza e intransigenza curano la qualità assoluta dei cibi, ricercano sapori antichi e nuovi". Sono così le protagoniste del libro di Licia Granello "Il gusto delle donne" che sarà presentato domani sera a Sassari al Vecchio Mulino di via Frigaglia alle ore 20. "Il gusto delle donne", sottotitolo: Il mestiere della tavola in venti storie al femminile", racconta in venti entusiasmanti ritratti queste eroine dei nostri tempi, signore del gusto che coltivando la loro passione, ognuna nel proprio campo, hanno raggiunto obiettivi importanti. Licia Granello, giornalista di Repubblica, giornale per il quale cura la rubrica domenicale “I sapori” e che si occupa di alimentazione a 360 gradi, ha voluto raccontare in questo libro edito da Rizzoli, «venti ragazze terribili», donne che ce l’hanno fatta, magari con fatica, con soffrenza, remando controcorrente in un mondo dominato dagli uomini. «Sono vignaiuole – racconta Licia Granello – produttrici, ristoratrici, fornaie, gente che con il proprio lavoro, la propria passione ha portato in alto nel mondo il made in Italy alimentare senza mai abdicare alla loro identità di genere. Donne che si occupano di figli, mariti, genitori anziani e intanto vendemmiano, impastano, degustano, selezionano carni, controllano filiere, accolgono clienti nei loro locali. Storie poco conosciute che hanno però come comune denominatore una grinta infinita, una passione smisurata, tenacia e competenza. Potrebbero cantare: sebben che siamo donne. Insomma date loro un cucchiaio e vi solleveranno il mondo». E così il lettore può scoprire la storia di Gianna Nonino, regina della grappa, finanziatrice di premi letterari o di Luisa Valazza, l’ex maestrina che ha mollato i grembiuli dei bimbi per quello della cuoca leader di «Al sorriso» uno dei ristoranti più noti d’Italia. Può appassionarsi al percorso di Rosangela Gennari del caseificio del parmigiano Gennari o alla storia di Margherita Mastromauro del pastificio Riscossa. Il lettore sardo avrà poi un sussulto d’orgoglio perchè tra le venti ragazze terribili c’è, anche Valentina Argiolas, responsabile marketing della famosa cantina sarda. «La Sardegna – scrive Licia Granello – le scorre nelle vene, disegna i suoi lineamenti, ne caratterizza la parlata rapida eppure appassionata. saranno gli occhi che arrivano in fondo allo sguardo di chi le parla, sarà il viso dai tratti antichi, sarà l’espressione maledettamente seria per una trentenne con il mondo dalla sua parte. Valentina – sottolinea la Granello – colpisce perchè è l’immagine stessa dei suoi vini, della sua terra, che le calza addosso come un vestito fatto a mano. Difficile immaginare una testimonial della Sardegna tanto spontanea e convincente». Alla serata, che è stata organizzata dalla libreria internazionale Koinè e dal circolo Il Vecchio Mulino, oltre all’autrice sarà presente anche l’esperto di gastronomia Giovanni Fancello.
 
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie