Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 July 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Università, 47 ricercatori
Selezione pubblica per 47 ricercatori all'Università. Previsti contratti triennali finanziati dalla Regione. Le domande dovranno essere presentate entro il 16 luglio prossimo. Il bando è consultabile su www.unica.it. Info: 070/6752322. (p.l.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
Perimetro zona universitaria
Monserrato. Oggi alle 8 nella sala consiliare del palazzo di piazza Maria Vergine, la commissione Urbanistica dovrà discutere della proposta per la ridefinizione del perimetro della zona universitaria. (s.se.)
 
 
3 - L’Unione Sarda / Iglesias (Pagina 23 - Edizione PC)
L'Ausi impegnata nell'attivazione di un master di secondo livello
Il polo universitario rinascerà con la spinta della bioedilizia
Dalla bioedilizia una speranza di rinascita per (quel che fu) il Polo universitario di Monteponi.
LE OPPORTUNITÀ Con il progetto (portato avanti dalla cooperativa San Lorenzo) di riconversione dello stabilimento ex Rockwool, si aprono nuove opportunità nel campo della ricerca e dello studio dei materiali: l'Ausi (l'associazione di cui fanno parte Comuni, Provincia e aziende, nata per sostenere le attività universitarie) ha siglato un accordo con Sardegna Ricerche (il Consorzio regionale impegnato in attività di promozione della ricerca e innovazione tecnologica) per l'attivazione di un Master universitario di secondo livello finalizzato alla formazione degli esperti in bioedilizia ed efficienza energetica. A darne notizia è il sindaco Gino Perseu. L'iniziativa, in stretta e indispensabile collaborazione con l'Università di Cagliari, vedrà anche la partecipazione di enti come Agenzia Casaclima di Bolzano e l'Istituto nazionale di Bioarchitettura, associazione culturale che raggruppa i professionisti iscritti ai rispettivi Albi professionali che da oltre un ventennio svolge in Italia un ruolo determinante per la sensibilizzazione, l'informazione e la formazione di nuovi operatori sui temi dell'abitare sano, della riqualificazione del territorio e della riconversione ecologica del settore delle costruzioni.
LABORATORIO NATURALE Il sindaco di Iglesias è convinto che sia la strada giusta per evitare il declino dell'attività di studio e ricerca a Monteponi, ma soprattutto valorizzarne la peculiarità di laboratorio naturale nel campo dello studio dei materiali: «Con la bioedilizia si punta a sfruttare le nostre risorse naturali e questo non è affatto slegato dallo studio dei materiali. Per questo motivo bisogna favorire la formazione di professionisti che abbiano una perfetta conoscenza in questo campo. Ritengo non ci sia luogo migliore del nostro in grado di far loro acquisire le competenze necessarie in un settore in forte espansione». L'avvio del Master è dato per imminente, anche se al momento non c'è una data precisa. Si sa, invece, che sarà riservato a 20 laureati (Ingegneria civile e ambientale) ed è finanziato dall'Ausi con 56 mila euro e da Sardegna ricerche con 64 mila. La speranza è che il rilancio di Monteponi non sia limitato all'attivazione del Master.
Cinzia Simbula
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 21 - Edizione OL)
SASSARI. Università e tagli
Veterinaria ora rischia la chiusura
«Se il ministero dell'Università confermerà il taglio delle iscrizioni, la facoltà di Veterinaria di Sassari rischierà seriamente la chiusura». L'allarme sul futuro di una delle più importanti realtà dell'Ateneo che ha appena festeggiato i 450 anni di storia, è stato lanciato dal rettore Attilio Mastino, con una lettera aperta diretta al ministro Francesco Profumo. La preoccupazione è legata al decreto ministeriale del 28 giugno che ha collocato il dipartimento di Medicina Veterinaria ultimo in graduatoria per quanto riguarda il numero di posti per l'accesso ai corsi di laurea.
TAGLI PESANTI Il prossimo anno accademico potranno iscriversi solo 30 studenti, mentre in precedenza il tetto era fissato a 80 posti. Il provvedimento è legato alla mancata certificazione europea. «Ma - ricorda Mastino - il precedente decreto aveva stabilito che il numero di accessi doveva rimanere inalterato fino al 2013, in attesa della visita della commissione, prevista nel prossimo mese di maggio». A questo punto è a rischio la stessa sopravvivenza della facoltà e dei dipartimenti. Le risorse sono sempre più ridotte e legate a criteri quantitativi, basati sul numero degli studenti e non sui costi di formazione, che in Veterinaria sono molto elevati. Tra l'altro la facoltà non è inserita nel piano sanitario nazionale, e le risorse arrivano solo dal Miur.
LA PROTESTA «Rimane l'impressione che il prossimo passo sarà la totale chiusura - spiega Mastino - eppure il dipartimento è tra i più qualificati in Italia, con strutture recenti. Inoltre è presente nell'Isola solo a Sassari». La Sardegna tra l'altro ha un importante patrimonio zootecnico e la facoltà è diventata un importante punto di riferimento per gli allevatori. La lettera si conclude con l'annuncio di una serie di iniziative che verranno assunte dal senato accademico e dal consiglio di amministrazione dell'Università, perché venga modificato il decreto legge sull'accesso ai posti di Veterinaria.
 

5 - L’Unione Sarda /Provincia di Sassari (Pagina 21 - Edizione OL)
Università
Ida Mura presidente

La professoressa Ida Mura è stata eletta presidente della struttura di raccordo della facoltà di Medicina e chirurgia. Resterà in carica per tre anni. Alle sue competenze, sarà affidato l'organo istituito con decreto del rettore Attilio Mastino lo scorso 30 marzo. La struttura di raccordo è preposta al coordinamento e alla razionalizzazione delle attività didattiche. La sua nomina è stata ufficializzata dopo le elezioni, svoltesi nei giorni scorsi, per acclamazione ed eletta all'unanimità. Fino al 30 giugno, le funzioni della struttura erano rimaste appannaggio della facoltà di Medicina e chirurgia. Ida Mura, docente di igiene e medicina preventiva, rimarrà in carica fino al 2015. ( a. br. )
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 21 - Edizione OL)
Sassari
Fuori di test, ecco i corsi per accedere a Medicina
Per le prove di ammissione ai corsi di medicina e chirurgia c'è “Fuori di test'12”. È il nuovo percorso formativo gratuito, organizzato dall'associazione Alfa Elica Medicina, rivolto agli studenti interessati ad affrontare i test di ammissione a medicina e chirurgia, odontoiatria e professioni sanitarie dell'università. I corsi si svolgeranno dal 6 al 10 agosto, nelle aule della ex facoltà di Medicina e chirurgia, ma sono già maturi i tempi per formalizzare la richiesta di accesso e prepararsi al test nel periodo di vacanza. Nel percorso, lezioni ed esercitazioni di matematica, fisica, chimica, biologia e logica. L'ultimo giorno, simulazione finale del test, con attribuzione di un punteggio. Le iscrizioni saranno accettate sino a completare la disponibilità di posti.Informazioni sul sito www.alfaelica.org. ( a. br. )
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Alghero (Pagina 22 - Edizione OL)
Il caso
Architettura festeggia svegliando i vicini di casa

L'happening musicale degli studenti di Architettura ha costretto il condominio attiguo alla facoltà a una notte insonne. Immediata la lettera di protesta al rettore dell'Università. «Abbiamo subito fino alle 5.30 del mattino l'attacco dei decibel sparati dall'amplificazione dei vostri studenti». La festa si è consumata nella notte tra venerdì a sabato, nel cortile dell'ex Asilo Sella. «In questi anni abbiamo apprezzato le vostre attività non strettamente didattiche, i contribuiti e le idee sulla pianificazione, sull'architettura sostenibile e la qualità della vita nella città e nel territorio - continua la nota - ma non possiamo apprezzare minimamente certe attività extra-didattiche dei vostri studenti che ci tolgono il sonno». ( c. fi. )
 
 
8 - L’Unione Sarda / Nuoro e Provincia (Pagina 17 - Edizione NU)
Il presidente Arru
Master Ailun, replica l'Ordine dei medici

Replica alla contestazione degli ex Ailun da parte dell'Ordine provinciale dei medici, con il presidente Luigi Arru. Sul presunto snaturamento in corso degli obiettivi dell'ente di alta formazione dovuto all'ingerenza delle categorie proferssionali, «abbiamo accettato l'invito - scrive Arru - perché l'obiettivo era quello di garantire maggiore stabilità all'istituzione, che in questi anni ha conosciuto momenti di incertezza, dovuti a una politica regionale non proprio benevola. Mai abbiamo espresso la volontà di sovrapporci o di contrastare il proseguimento di Scienze dell'organizzazione o l'attività del laboratorio di fotonica. Abbiamo anzi sempre affermato che l'intento era quello di organizzare attività formative che, partendo dall'area sanitaria, offrissero opportunità di addestramento anche per altre figure professionali, seguendo il modello del master Ailun. L'Ordine dei medici - conclude Arru - ha risorse strutturali e finanziare autonome e non ha necessità di fare corsi Ecm utilizzando l'Ailun». ( fr. gu. )
 
 
9 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
LE MISURE. Sotto la scure dell'esecutivo scuola e auto blu.
Una speranza per 55mila esodati
Il premier: così evitiamo l'aumento Iva

ROMA È già passata l'una di notte quando il presidente del Consiglio Mario Monti si presenta alla sala stampa di Palazzo Chigi, accompagnato dal viceministro dell'Economia Vittorio Grilli e dal supercommissario per la spending review Enrico Bondi. Il governo ha appena approvato il pacchetto di tagli alla spesa, e il premier ne illustra l'entità e la filosofia ai giornalisti.
LE CIFRE L'intervento vale circa 4,5 miliardi nel 2012 e oltre 10 miliardi nel 2013 e 11 per il 2014. «Si è deciso - spiega Monti - di scartare la via più semplice dei tagli lineari per accingersi su quella più complessa, ma strutturalmente più proficua, dell'analisi della struttura della spesa». Tutti i ministri, assicura il premier, «hanno dato prova di un grandissimo senso di responsabilità nel dare il loro contributo a questa missione collettiva, che punta a una maggiore razionalizzazione e efficienza».
Il lavoro della spending review «riguarda tutti i settori, ma vede nel comparto della spesa sanitaria componente centrale, come il pubblico impiego e l'articolazione periferica» dello Stato. Per il terremoto, tra l'altro, sarà garantito un miliardo per il 2013 e uno per il 2014. Grazie ai provvedimenti presi con la spending review «è possibile evitare l'aumento di due punti percentuali di Iva che sarebbe scattato ad ottobre, e si potrà evitare l'aumento dei due punti sia nell'ultimo scorcio del 2012 che per il primo semestre del 2013».
ESODATI In materia di pensioni anticipate, il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri «estende la clausola di salvaguardia - precisa Monti - ad altri 55mila soggetti che hanno maturato i requisiti successivamente al dicembre 2011. L'importo complessivo è di 1,2 miliardi a partire dal 2014». Il presidente ha anche annunciato che nelle prossime settimane sarà emanato un ulteriore decreto che riguarderà «le agevolazioni fiscali e la revisione strutturale della spesa e dei contributi pubblici, sulla base delle relazioni fatte da Amato e Giavazzi».
DIPENDENTI PUBBLICI Via libera dal Consiglio dei ministri ai tagli sulle piante organiche del personale della pubblica amministrazione. «Sul personale - spiega Grilli - verrà esteso l'approccio preso per la presidenza del Consiglio e il ministero delle Finanze, con la riduzione delle piante organiche delle amministrazioni centrali; la riduzione sarà nel complesso del 20% per la dirigenze e del 10% per gli altri livelli, con possibilità di compensazioni tra le diverse amministrazioni».
Dovranno anche essere ridotte del 50%, rispetto allo scorso anno, le spese per le auto blu. Rilevante anche lo stop alle consulenze per i dipendenti pubblici che andranno in pensione. Grilli parla di una «clausola di impedimento a dare consulenze al personale in quiescenza».
LE ALTRE MISURE Entro il primo gennaio 2014 verranno istituite le città metropolitane, dieci in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Contestualmente, verranno soppresse le relative Province. Non è invece confermata, nel testo definitivo, la stretta sul turnover per le università e gli enti di ricerca: si ipotizzava un taglio di circa 200 milioni nell'anno in corso e di circa 300 in quelli successivi.
Vengono stanziati 200 milioni alle scuole non statali. La somma è leggermente inferiore a quella stanziata negli scorsi anni e rientra nella dotazione che il Miur assegna tutti gli anni alle scuole paritarie. Altri 10 milioni per le università non statali. Questa cifra è inferiore a quella assegnata negli scorsi anni agli atenei privati, pari a 20 milioni. Si destinano 90 milioni in più per il diritto allo studio e 103 per la gratuità dei libri di testo nella scuola secondaria di primo grado.
IL SUPERCOMMISSARIO Con la spending review, sottolinea Bondi, si è fatto un «censimento di spesa accurato, per capire dove sono gli eccessi e la definizione di quelli che dovrebbero essere i consumo ottimali». In particolare, è stato esaminato un «totale di 61 miliardi di spesa per beni e servizi, che non esauriscono tutta la spesa e riguardano regioni, province, comuni, università, enti di ricerca, ministeri, enti pubblici non territoriali».
 
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Prima Pagina
SASSARI, IL MINISTERO “MINACCIA” L’ATENEO 
«No, Veterinaria non si tocca» 
Ganau: mobilitati contro la riduzione delle matricole 
Scende in campo il sindaco di Sassari Ganau per difendere il dipartimento di Veterinaria. Il decreto che ha abbassato a 30 il numero delle matricole sembra infatti preludere a una minaccia di chiusura. «Veterinaria - ha detto Ganau - è un’eccellenza da difendere, ma occorrono i fondi per realizzare le opere chieste dall’Ue».
 
Pagina 9 - Sardegna
«Veterinaria, un’eccellenza da salvare» 
Il sindaco di Sassari Ganau annuncia la mobilitazione, ma occorrono fondi per concludere le opere chieste dalla Ue 
di Gabriella Grimaldi
SASSARI Per la salvezza del dipartimento di Veterinaria dell’università di Sassari al momento sono disponibili un milione e mezzo di euro più altri fondi Fas che servono per la realizzazione dell’azienda zootecnica e del mattatoio. In mezzo però c’è la decisione del ministro Profumo che con un decreto firmato lo scorso 28 giugno ha abbassato il numero delle matricole del prossimo anno accademico a 30 unità. Una decurtazione di 3 studenti e un impoverimento che, secondo il parere del magnifico rettore Attilio Mastino e del direttore del dipartimento Salvatore Naitana, potrebbe essere il preludio alla chiusura della stessa facoltà. Una notizia, quella resa pubblica da una lettera di protesta inviata da Mastino allo stesso ministro, che non ha mancato di provocare dure reazioni. «Ricordo che già nel 2009 – dice il sindaco Gianfranco Ganau – ci mobilitammo perchè, visto e considerato che il polo veterinario era in alto mare, non venisse firmata la condanna a morte della facoltà. Dopo varie trattative l’emergenza sembrò rientrare ma eccoci davanti a una nuova crisi. Io credo sia urgente trovare i soldi perchè si realizzino le strutture necessarie affinché questa istituzione possa essere finalmente accreditata a livello europeo. Potrebbe essere un’idea stornare finanziamenti già destinati ad altri settori dell’università e valutare quali sono le priorità del momento. In ogni caso lanciamo un forte appello perché la Regione faccia uno sforzo straordinario in questa direzione». Il danaro servirebbe appunto per costruire le strutture didattiche, come l’azienda zootecnica e il mattatoio, indispensabili per ottenere l’avallo dell’Eeave, la commissione europea per la certificazione di qualità delle università dell’Ue. Al momento, dice il direttore del Dipartimento, Salvatore Naitana, è disponibile solo una parte del finanziamento necessario. «Un primo sì potrebbe essere ottenuto con la presentazione dell’ospedale veterinario, già ultimato – spiega –. Ma per entrare nel novero delle facoltà accreditate è necessario realizzare l’azienda e il mattatoio, solo che non abbiamo idea di dove andare a pescare la parte mancante dei fondi». Nel frattempo, per non essere bacchettato dalla Comunità europea e per arrivare dignitosamente alla visita della commissione prevista per il 2013, il Dipartimento ha proceduto a una convenzione con l’azienda zootecnica della Crucca in modo che gli studenti abbiano un riferimento didattico e altre convenzioni con i mattatoi pubblici del territorio. Ecco perché la decisione del ministro è arrivata come una doccia fredda. «Certo non è un bel momento per la facoltà – commenta il presidente dell’Ordine provinciale dei veterinari Andrea Sarria –. Non dobbiamo dimenticare tutto il tempo che è stato perso nella metà degli anni Duemila inseguendo il sogno, poi infranto, di un polo veterinario prima a Mamuntanas e poi a Bonassai. Diciamo che sono mancate le idee chiare e adesso se ne vedono le conseguenze. Già la trasformazione della facoltà in dipartimento è stato un declassamento per la nostra università, adesso siamo arrivati addirittura al pericolo di chiusura. Sarà necessaria una nuova mobilitazione perché una realtà importante come questa non venga cancellata». Nata nel 1928 la facoltà era presto diventata il fiore all’occhiello degli atenei sardi. Unica facoltà di Veterinaria dell’isola è sempre stata legata all’economia sarda basata prevalentemente sull’allevamento di ovini e bovini. Oggi che la mannaia del Governo si abbatte anche su tutte le altre facoltà italiane (sacrificate anche Bologna, Messina, Milano, Pisa e Napoli) è necessario, secondo gli addetti ai lavori, salvare il salvabile con progetti che rilancino la realtà universitaria oltre i confini regionali. Intanto va avanti l’azione del rettore Mastino per opporsi alla decisione di Francesco Profumo che coinvolgerà il consiglio di amministrazione dell’ateneo turritano e anche il senato accademico. La paura è in sostanza che la diminuzione del numero di studenti porti alla conseguente diminuzione dei docenti: «Se l’attività risultasse ai minimi termini - conclude Naitana – lo stesso ministro potrebbe arrivare alla conclusione che non conviene tenere in vita una facoltà “in miniatura”».
 
La soluzione per rientrare nei parametri: la federazione con un’altra università 
L’unica salvezza per la facoltà di Veterinaria di Sassari potrebbe essere la federazione con un’altra università. Un argomento già affrontato nel 2009, con polemiche e dissidi all’interno del senato accademico e del consiglio di amministrazione dell’ateneo me che è tornato d’attualità. Per non morire. E sarebbe una sorta di ritorno al passato, anzi agli albori della facoltà sassarese, nata nel 1928 da una costola di quella di Pisa. E proprio con Pisa potrebbe ora federarsi per non soccombere, così come stanno facendo tutte le altre facoltà italiane per rientrare nei parametri richiesti dalla Comunità europea. L’Italia è infatti dentro il progetto Eaeve (European association of establishments of veterinary education) per l’equiparazione del livello della veterinaria in Europa con numero chiuso e riduzione delle facoltà, che in Italia sono 14, a fronte delle non più di 4 o 5 degli altri stati europei. Nel frattempo, la facoltà sassarese sta predisponendo la struttura per superare la valutazione Ue di maggio 2013. L’ospedale è già pronto e sarà operativo ai primi di ottobre: ma tutto rientra nei parametri richiesti. (plp)
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Attualita
Università, studenti e rettori «Provvedimento apocalittico» 
Studenti in agitazione per i tagli all’Università, ma anche i rettori fanno sentire la loro voce contraria al provvedimento. La Rete degli studenti e Azione universitaria, sono accomunate nel definire inaccettabili «gli oltre 200 milioni di euro di tagli all’Università previsti dal governo». Da parte della Rete si sottolinea che «se i tagli saranno confermati l’Università italiana andrà incontro al defin itivo sfascio e gli studenti non rimarranno a guardare». Entrambe le sigle annunciano proteste. Il presidente della Conferenza dei rettori Marco Mancini sostiene che sarebbe «un provvedimento esiziale per il Paese» il taglio di 200 euro del fondo per il finanziamento ordinario dell’Università. E la situazione degli atenei «già colpiti negli ultimi anni dai tagli, diverrebbe apocalittica». Negli ultimi anni erano già stati tagliati 900 milioni dal fondo. «Un nuovo taglio sarebbe insostenibile».
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Attualita
ISTRUZIONE 
Università, sforbiciata da 200 milioni 
È uno dei tagli inseriti nella bozza della spending review che più sta facendo discutere: quello all’istruzione. Secondo il testo del dl infatti, le università subiranno una sforbiciata di 200 milioni di euro. Ma ad innescare le polemiche è il segno più (uno dei pochi del decreto legge), pari a 200 milioni, a favore delle scuole non statali, dunque quelle private. Altri 10 milioni sarebbero invece destinati alle università, sempre non pubbliche. Inoltre è previsto un incremento di 90 milioni di euro per il Fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio da ripartire tra le regioni. Per gli studenti, che hanno già annunciato «mobilitazioni di massa», questi nuovi tagli porteranno «l’Università italiana incontro al definitivo sfascio». Al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo le associazioni studentesche chiedono di «chiarire immediatamente la sua posizione» e se le nuove riduzioni «si vanno ad aggiungere a quelle delle legge 133 del 2008 che aveva diminuito di 1,5 miliardi in 5 anni i trasferimenti agli atenei». E dal Miur arrivano due precisazioni in merito alla querelle sul decreto che «togli all’università pubblica per dare alla scuola privata». «Se pure esistesse la proposta di diminuzione della dotazione per le università - spiega il ministero in una nota -, essa sarebbe comunque parte di un processo ancora in itinere, che deve esser preso seriamente, e dunque valutato alla fine. Inoltre, il completamento della dotazione ordinaria delle scuole paritarie è tradizionalmente fatta prima dell’estate, quest’anno come ogni anno, ed il fatto che coincida temporalmente con la cosiddetta spending review ora in atto da parte del governo è del tutto casuale».
  
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
13 - Sardegna Quotidiano / Pagina 14 - Cagliari
ATENEO “Torna la decadenza occulta”
Il rettore, anche si in forma occulta, starebbe reintroducendo la decadenza dgli studenti fuoricorsi da oltre un certo numero di anni. La denuncia arriva da Roberto Mura, rappresentante dell’associazione studentesca Uniti e Liberi uscita sconfitta dalle ultime elezioni dei rappresentanti dei ragazzi nel senato accademico e negli organismi di ateneo: “Ma vi siete accorti che il Rettore sta rintroducendo la decadenza? Nel nuovo Manifesto degli Studi”, attacca Mura, è previsto l’obbligo di passaggio ai nuovi ordinamenti. Questo viola tutte le leggi nazionali e non rispetta la sentenza del Consiglio di Stato con la quale era stata cancellata la decadenza. A pochi giorni dall’aumento delle tasse, approvato col beneplacito dei rappresentanti di Unica 2.0, siamo davanti all’ennesimo attentato al diritto allo studio”. Quella sulla decadenza era stato uno dei provvedimenti più contestati del Magnifico Giovanni Melis.
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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