1 – L’Unione Sarda

Cultura (Pagina 32 - Edizione CA)

 

La preistoria sarda ha fondato la sua ricchezza anche sull'ossidiana; sulla materia prima, lucente come il vetro e nera come le ceneri vulcaniche di cui custodisce la memoria, comunità neolitiche seppero costruire un sistema di interazioni e scambi che, con epicentro nel Monte Arci, investì tutto il Mediterraneo occidentale. A partire da oggi sulle rotte della roccia “corvina” s'incontrano 10 archeologi (alcuni dei quali ancora in formazione) che, sotto la guida di docenti provenienti da tutta Europa, intendono approfondire lo studio dell'industria litica preistorica; facendo base a Masullas, Morgongiori e Pau, daranno vita alla Summer school internazionale, “Obsilab 2012”. Tra i partecipanti c'è anche un dottorando che, superando le barriere che la crisi economica impone alla fruizione della cultura, arriva dal Canada.

L'INIZIATIVA È inserita in un progetto più ampio di valorizzazione del territorio. “Obsilab 2012” dà infatti realizzazione alla prima fase di un piano di promozione turistica e culturale che (voluto dalla rete dei Comuni del Monte Arci e vincitore del bando Civis) coinvolge i paesi in cui si registra la maggiore concentrazione di affioramenti e centri di lavorazione dell'ossidiana. I momenti successivi interesseranno invece i territori comunali di Ales Usellus e Villaverde: a partire da settembre saranno teatro di laboratori archeologici finalizzati a studiare le dinamiche insediative dei periodi protostorici e storici per dare così compimento al percorso che, come vuole il titolo del progetto, dal parco dell'ossidiana conduce alla rete dei centri alto-medievali.

OBSILAB 2012 L'attività didattica, coordinata da Carlo Lugliè, ricercatore di Preistoria e Protostoria dell'Università di Cagliari, da anni impegnato nelle ricerche archeologiche sul Monte Arci, si articola in lezioni in aula e attività di laboratorio. I partecipanti avranno quindi la possibilità di misurarsi direttamente con lo studio dei materiali. Potranno coglierne caratteristiche morfologiche e, attraverso attività sperimentali, riconoscere i metodi di trasformazione che gli scheggiatori preistorici mettevano in atto a seconda delle finalità cui intendevano piegare le loro produzioni. L'inaugurazione della scuola si svolgerà oggi alle 10. “Obsilab” si chiuderà il 6 luglio.

I DOCENTI In cattedra saliranno esperti di fama internazionale: Laurence Astruc (Nanterre), Ludovic Bellot-Gurlet (Parigi), Jacques Pelegrin (Nanterre) e Amelia Rodriguez Rodriguez (Las Palmas de Gran Canaria). La lezione inaugurale sarà tenuta da Giuseppa Tanda, direttrice del Centro interdipartimentale per la Preistoria e Protostoria del Mediterraneo dell'Università di Cagliari che, col contributo dell'Unione Europea e della Regione, compartecipa al progetto della rete dei Comuni del Monte Arci.

Manuela Arca

 

2 – L’Unione Sarda

Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)

 

Selezione pubblica per 47 ricercatori all'Università. Sono previsti contratti triennali finanziati dalla Regione. Le domande dovranno essere presentate entro il 16 luglio prossimo. Il bando completo è consultabile su www.unica.it. Info: 070/6752322. (p.l.)

 

3 – L’Unione Sarda

Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)

 

«Si spalancano scenari drammatici per la Sardegna, Regione in cui le persone in età lavorativa potrebbero essere, già dal 2030, meno delle persone anziane e ultra-anziane».

L'ha affermato il presidente del consiglio provinciale, Roberto Pili, aprendo i lavori della conferenza “L'invecchiamento attivo e la solidarietà intergenerazionale: sfide e opportunità”. «Già oggi - ha spiegato - comunità dei territori dell'interno della Sardegna si confrontano con questo drammatico fenomeno. La stessa città di Cagliari registra in diversi quartieri un rapporto tra anziani e persone in età lavorativa anche di 3 a 1». Pili ha anche ricordato che la Provincia, insieme all'Ogliastra, è impegnata in un network internazionale con alcune Province sudcoreane e la Regione Giapponese di Okinawa che si chiama “Comunità Della Longevità”. Fondata nel 2010 a Gurye in Corea del Sud, la Comunità, in collaborazione con le università di Seul, Cagliari e Sassari, si dedica alla ricerca sull'invecchiamento delle popolazioni.