Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 June 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cagliari Quartieri (Pagina 25 - Edizione CA)
Disabilità, giornata di studio
 
Oggi, a partire dalle 9 nell'auditorium del Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II” in via Cesare Pintus (accanto alla Cittadella finanziaria, a Pirri) si tiene la giornata di studio “Modello Icf: salute, disabilità e funzionamento. Dalla scuola all'università alla vita”. Organizzata dallo stesso convitto, dall'università e dall'associazione Neuropsicopedagogia onlus.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Oristano e Planargia (Pagina 24 - Edizione OR)
Oggi la mobilitazione
Bosa in rivolta contro i toscani: niente reti killer
 
Oggi è il giorno: la rivolta delle magliette blu contro i pescatori toscani che usano nelle acque della Planargia, la rete cianciola. E in piena mobilitazione arriva l'adesione anche di “A Manca pro s'Indipendentzia” che in un documento si schiera con i pescatori bosani.
DISOBBEDIENZA Dalle 10 a Bosa Marina, consigli comunali, amministratori regionali, leader di partiti, il parlamentare oristanese Caterina Pes. Ma, soprattutto, la gente comune. Ognuno con qualcosa di blu addosso, per dire no alle reti killer.
LA CAPITANERIA Intanto proprio ieri il comando locale della Guardia Costiera ha diramato un'ordinanza che impone a tutte le imbarcazioni in ingresso o in uscita dal porto di Bosa di segnalare la presenza a bordo del dispositivo elettronico Blu Box, capace di interferire con i sistemi di rintracciabilità delle rotte. Un provvedimento che pone la Guardi Costiera in prima linea per la verifica della regolarità dei sistemi di pesca usati.
I DANNI La presenza della rete cianciola segnerebbe la fine della pesca costiera, proprio mentre l'Università di Cagliari sta ultimando il Piano di Gestione della pesca locale, che consentirà zone di ripopolamento e di pesca con mezzi consentiti. Oggi si scende in piazza: decine di barche occuperanno la foce del Temo e manifesteranno in mare, mentre a terra, sul molo commerciale, si discuterà di cosa è necessario fare per ottenere dalla Regione il divieto alla pesca con le cianciole. Cosa che già accade in Corsica e sul lato Mediterraneo della Repubblica di Francia.
I RINFORZI A Manca pro s'Indipendentzia appoggia la mobilitazione. «È da anni che si parla di soluzioni per lo sviluppo della nostra economia e la pesca - scrive in una nota il direttivo politico nazionale - che potrebbe rappresentare per noi sardi un introito di tutto rispetto non solo viene trascurata, ma addirittura svenduta dalla classe politica italianista al primo buon offerente». E poco oltre: «Quello che accadrà a Bosa è la conseguenza di questa politica scellerata: Il peschereccio toscano "I dieci Angelillo" sbaraglierà la concorrenza utilizzando le grandi reti che permettono appunto di portare a bordo enormi quantità di pescato in tempi brevissimi setacciando il fondale e devastando l'ecosistema. ( a. n. )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
La cerimonia degli addii
Antonio Cao è tornato nel suo Microcitemico
Camera ardente per l'omaggio al grande pediatra e genetista
 
C'era il mondo ieri nell'aula Thun dell'Ospedale Microcitemico, e chissà come lui, così schivo, l'avrebbe presa. Sarebbe stato felice, questo sì, di vedere i tanti ex bambini talassemici ai quali ha dato una speranza, i malati che ha seguito, i piccoli che ha salvato, i genitori che ha confortato. Antonio Cao, 83 anni di vita, sessanta dedicati allo studio e alla ricerca, è tornato nel suo ospedale per l'ultima volta. Accolto dai colleghi, dagli allievi, dall'intero Microcitemico che per lui ha allestito una camera ardente. Una grande sala, dono della contessa Thun, (resterà aperta anche stamane, poi le esequie in forma privatissima) dove non regnava l'ordine che ci si attende da una cerimonia degli addii, ma un disordine affettuoso e sincero. Persone che lo stimavano, e gli volevano bene. Spiccavano i camici, e i volti addolorati di chi con lui ha trascorso una vita: la moglie, la figlia, la sorella, le cognate, e i colleghi.
Autorità accademiche, uomini politici, gente comune, universitari, ospedalieri: tutti con gli occhi rossi, a parlar sottovoce, a ricordare aneddoti, a dire di quell'uomo scorbutico e riservato, di quello studioso geniale che si aspettava tanto da se stesso e dagli altri, e aveva un'eleganza innata, nel vestito e nell'anima. Il primo a prendere la parola è stato il successore Renzo Galanello, direttore della seconda clinica pediatrica del Microcitemico. Che ha confessato di essere troppo emozionato per tener fede ai consigli del maestro: non leggere mai un intervento, imparalo a memoria . Galanello stavolta non ce l'ha fatta, ma ha chiesto con parole chiare e forti che il Microcitemico porti il suo nome. Dopo di lui hanno parlato il direttore sanitario Gabriella Nardi, e Giovanni Olla, suo predecessore. E medici, ginecologi, biologi, genetisti, che hanno sottolineato la grandezza, il rigore morale, il legame forte con la Sardegna e la visione non provinciale di questo scienziato apprezzato in tutto il mondo.
Di lui hanno parlato con amore la figlia Barbara, le cognate. Ha taciuto la segretaria Rita Loi, da trent'anni al suo fianco. le sue infermiere hanno ricordato la sua gentilezza: le ringraziava sempre, il professor Cao, per la loro opera, rendendo più leggero il loro turno a Ferragosto o a Natale. Poi l'omaggio dei giovani, da lui così amati, quelli che hanno dato vita a Thalassa Azione. Il presidente Ivano Argiolas, 38 anni, in rappresentanza di 150 iscritti, ha ricordato il timore di tutti i ragazzi di fronte a quel medico importante che vedevano così oscuro in volto. «Pensavamo fosse arrabbiato, invece era solo preoccupato per noi».
Maria Paola Masala
 
 

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