Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 June 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 24 - Edizione CA)
Imprese
“Sardegna Ricerche”: tappe a Nuoro e Cagliari
 
Fa tappa a Nuoro, dopo Sassari e Oristano, il tour organizzato da Sardegna Ricerche sul territorio regionale per presentare i suoi programmi d'attività, ridefiniti alla luce delle rinnovate strategie dell'ente e che prevedono una più intensa e capillare azione a favore del tessuto produttivo dell'Isola e la ricerca di una maggiore continuità operativa e finanziaria delle misure adottate. Le risorse che saranno mobilitate attraverso i bandi in corso o di prossima pubblicazione superano i 30 milioni di euro.
Durante l'incontro saranno illustrati i programmi che erogano aiuti alle piccole e medie imprese sarde per l'acquisizione di servizi di innovazione, le iniziative a sostegno della creazione di nuove imprese, le opportunità d'insediamento offerte dal Parco scientifico e tecnologico della Sardegna e i servizi offerti dall'ente attraverso i propri sportelli e laboratori. Più nel dettaglio, la presentazione si articolerà in una serie di interventi dei tecnici di Sardegna Ricerche, che saranno poi a disposizione dei partecipanti per rispondere alle domande e, su prenotazione, per colloqui individuali sulle singole misure. Il ciclo di incontri si concluderà venerdì, presso la “Città dell'Impresa” di Cagliari, in via Ampère 2, con inizio alle 10. Info: www.sardegnaricerche.it.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 23 - Edizione CA)
Abbandonare la logica del “qui e ora”
Progetti pubblici per dare voce ai cittadini
di Gianfranco Sabattini*
 
In un recente numero di Reset, lo storico Pierre Rosanvallon segnala l'urgenza di superare la prospettiva decisionale del “qui e ora” degli attuali sistemi di governo democratici. La democrazia, secondo lo studioso francese, non deve sottostare alla tentazione della fretta e dell'anteposizione degli interessi presenti rispetto a quelli futuri. I regimi democratici riescono con difficoltà ad assumere decisioni collettive sulla base di considerazioni di lungo periodo.
Per correggere questa tendenza bisognerebbe prendere in considerazione una serie di provvedimenti: da un lato, la costituzione di un'Accademia del futuro e, dall'altro, l'istituzione di Forum pubblici per la partecipazione dei cittadini al dibattito e l'introduzione nell'ordine costituzionale delle problematiche complesse le cui soluzioni implichino pericoli per i cittadini stessi.
L'Accademia dovrebbe svolgere un ruolo centrale nell'organizzazione dei Forum, per consentire ai cittadini di appropriarsi dei “pro” e dei “contra” sui temi da analizzare. Ma quale dovrebbe essere il rapporto tra l'Accademia e i Forum? La riflessività della democrazia è contrassegnata da una riflessività istituzionale da intendersi o nel senso di una continua liberazione dei cittadini dal “peso” della conoscenza obsoleta ereditata dal passato, oppure nel senso di un continuo flusso di conoscenza trasmessa unidirezionalmente da tecnocrati ai singoli. Per altri, invece, è contrassegnata dall'avvento di una riflessività comunitaria. Questa rifiuta a priori la mediazione delle istituzioni e, dunque, delle eventuali Accademie proposte da Rosanvallon, le quali, privilegiando l'interazione sociale al proprio interno (tra i tecnocrati), comportano il rischio che sia rimossa l'interazione tra i cittadini che si svolge al di fuori di esse.
Per sottrarre la democrazia ai limiti della logica decisionale del “qui e ora”, Rosanvallon propone la costituzionalizzazione delle problematiche complesse. Questa scelta però rischia di scontare vari limiti e per affievolirli potrebbe essere utile prevedere anche una costituzionalizzazione della riflessività comunitaria. Ovvero del dovere, per la società politica, di fare sempre riferimento nei processi decisionali alla riflessività comunitaria, in considerazione del fatto che l'informazione prodotta dalle Accademie diventa democratica solo quando sia seguita dal dibattito sulle decisioni da assumere.
La costituzionalizzazione della riflessività comunitaria non è un'idea strampalata. Le Costituzioni, custodendo i principi organizzativi della vita in comune, sono strumenti per vincolare la società politica a rispettare tali principi nell'attività di governo del sistema sociale. Così, per esempio, la costituzionalizzazione della riflessività democratica sarebbe particolarmente utile per risolvere problematiche complesse, quali la dimensione ecologica dello sviluppo futuro del sistema sociale, oppure la liberazione dal bisogno estesa a tutti i cittadini. Entrambe sono problematiche complesse, la cui soluzione è caratterizzata da un alto tasso di rischio destinato a influire sulle modalità organizzative e operative del sistema sociale. Questa via potrebbe favorire la trasformazione delle capacità decisionali dei componenti la società politica in capacità propria dell'“uomo di Stato”. E attraverso questo passaggio sarebbe forse possibile nelle moderne democrazie procedere più speditamente verso la soluzione delle problematiche d'intereresse generale secondo una visione tesa verso l'orizzonte e non vincolata alla logica del “qui e ora”.
*Università di Cagliari
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 44 - Ed_Cagliari
Orto botanico per i bambini
 
CAGLIARI Con la chiusura delle scuole arriva la quattordicesima edizione del laboratorio “Suoni e ritmi della pace” il consueto laboratorio per i bambini tra i 6 e gli 11 anni organizzato dall'associazione Palazzo d'Inverno nella splendida cornice dell’Orto Botanico. Giochi, musica, teatro, danza canzoni in inglese spagnolo e italiano e mostra conclusiva dei lavori è il contenuto delle giornate proposte dal Palazzo d'Inverno fino al 27 luglio e dal 03 settembre al 14 settembre, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14 e il martedì e giovedì fino alle 17:30, con possibilità di concordare un servizio di accoglienza con gli organizzatori.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 51 - Ed_Cagliari
DORGALI
Ecco il libro di Filippo Dettori
“Perdersi e ritrovarsi” un viaggio nel mondo della disabilità
 
DORGALI È stato presentato in una sala consiliare colma di gente il libro “Perdersi e ritrovarsi” di Filippo Dettori, dorgalese, docente di Didattica e Pedagogia speciale presso l’Università di Sassari e Giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Sassari. “Perdersi e ritrovarsi”, viaggio nel mondo della disabilità fisica in età adulta, è stato presentato in un convegno organizzato dalla Asd Speedysport Onlus in collaborazione con il comune di Dorgali. «La disabilità riguarda tutti, è una questione sociale». L’assessore alla Cultura Salvatore Spanu ha parlato del libro «che evidenzia modalità di cura per chi viene colpito da una disabilità, ma rilancia l’importanza di mettere in essere strategie per aiutare la persona colpita da un trauma a riprendersi, a ricominciare a vivere». Molto sentito anche l’intervento del presidente regionale della Anmic (Associazione nazionale mutilati invalidi civili) Pier Giuseppe Vacca: «Noi come associazione cerchiamo di aiutare i disabili che si rivolgono a noi, cerchiamo di combattere il loro senso di disagio e perdita dando indicazioni, mostrando che si può trovare una via per proseguire la propria vita anche in questa nuova condizione». Hanno partecipato alla tavola rotonda Franco Murgia, della Cooperativa Progetto Uomo di Nuoro che ha portato la sua esperienza e Marianna Lauro campionessa di tennis in carrozina Cip (Comitato italiano Paralimpico) che ha raccontato la sua esperienza. Profondo l’intervento di Franca Carboni, dirigente neuropsichiatra della Asl 3 che si è soffermata sulla esasperata ospedalizzazione del male. (n.mugg.)
 

5 – SardegnaQuotidiano
Pagina 12 – Cagliari
Bandi
Vince il genero del luminare
Analisi sui ratti, specialità di casa
IL CONCORSO Alla selezione del Cnr per un posto di ricercatore in Neuroscienze partecipa solo Giuseppe Talani: il suocero, Giovanni Biggio, è un big della facoltà dove lavora anche la figlia
 
La sperimentazione sui ratti, nei laboratori di Monserrato dove lavorano Università e Cnr, è un po’ una specialità di famiglia di casa Biggio. La riorganizzazione in corso dell’ateneo rende difficile la ricostruzione di ruoli e dipartimenti, sezioni e istituti ma, a guardare il sito unica.it, si arriva a capire che Giovanni Biggio è professore ordinario del corso di laurea in Biologia sperimentale, la figlia Francesca, che era assegnista, lavora come ricercatrice in Neuroscienze e adesso, grazie a un concorso del Cnr per ricercatore di terzo livello, anche Giuseppe Talani, marito di Francesca e genero del professore, lavorerà nell’istituto di Neuroscienze in quota centro nazionale di ricerca.
IL BANDO E I REQUISITI Il bando del Cnr è datato 22 marzo. Il finanziamento è di Sardegna Ricerche. Il concorso è aperto per una “unità di personale con profilo professionale di ricercatore livello terzo, all’Istituto di Neuroscienze–Uos di Cagliari del consiglio nazionale delle ricerche nell’ambito del progetto dal titolo “Separazione materna neonatale e abuso di alcol nel ratto adulto: alterazioni funzionali dei sistemi Gabaergico e Gluergico nell’ippocampo e nell’amigdala, plasticità sinaptica a lungo termine e possibile ruolo protettivo degli estrogeni”. Per partecipare è necessario essere specializzati nel campo e, soprattutto, avere svolto delle ricerche specifiche. Tra gli altri requisiti: “esperienza documentata di almeno 5 anni nell’uso delle metodiche elettrofisiologiche del patch-clamp (voltage- e current-clamp) su neuroni isolati e su fettine cerebrali e di registrazione extracellulare per lo studio della plasticità sinaptica; conoscenza e utilizzo dei software per la registrazione elettrofisiologica e per l’analisi off-line dei risultati; conoscenza approfondita”. Gli stessi che risultano nel curriculum di Talani nell’anagrafe della ricerca, consultabile sul sito anagrafericerca. unica. it. Il termine per la presentazione delle candidature è il 26 aprile. Il 27 è già pronta la commissione di valutazione. Ne fanno parte il professor Enrico Sanna (Biggio era stato commissario nella procedura che aveva vinto per diventare professore ordinario nel 2004), Maria Cristina Mostallino, ricercatrice, e Mariangela Serra, professore ordinario.
BIGGIO: TUTTO TRASPARENTE L’esito arriva il 16 maggio: Giuseppe Talani, unico partecipante, vince il posto per un anno. Ma Giovanni Biggio, luminare dell’università cagliaritana, non ci sta a far passare la vicenda per l’ennesimo caso di nepotismo accademico: «Innanzitutto il concorso era del Cnr e non dell’università. Potevano partecipare in tanti tra coloro che hanno lavorato con Enrico Sanna, ma non solo loro. L’unico è stato Talani, e ha vinto». Il docente continua: «Il fatto che io sia professore dovrebbe implicare che mia figlia non può lavorare all’università? Si è laureata, specializzata all’estero e poi ha vinto un concorso per ricercatrice». Il legame familiare, insomma, non dovrebbe scalfire il merito. E questo vale anche per il genero: «I requisiti imposti dal bando non dipendono certo dal suo curriculum », spiega ancora Biggio, «ma dal progetto per il quale è stato assunto. Ho la coscienza a posto, sono trasparente, il nepotismo non mi riguarda. La mia storia parla chiaro: chi è diventato professore di prima fascia con me non ha avuto aiuti. Ho formato una generazione di validi professionisti. Lo dicono i risultati sotto gli occhi di tutti».
Enrico Fresu
 
 
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie