Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 May 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Vitto, alloggio, trasporti: la laurea costa molto di più per chi arriva dalla provincia
VIVERE IN CITTÀ DA FUORI SEDE
Quasi 16 mila studenti, il primo problema è la casa
I numeri, nella loro asettica verità, dicono che metà degli iscritti all'ateneo cagliaritano è fuori sede. Quasi 16 mila studenti che arrivano dalle altre province (compresa quella di Cagliari) spendendo cifre pesanti per conseguire la laurea: tre anni, minimo, di investimento che grava per la maggior parte sulle spalle della famiglia, per un terzo alleggerito dalla possibilità di agevolazioni regionali - fitto casa e borse di studio - secondo la fascia di reddito. Fra tasse e libri di testo il “pezzo di carta” costa, ma i fuori sede devono aggiungere altri esborsi: vitto, alloggio, eventuale distanza fra luogo di residenza e università. Sacrifici, insomma, che in questi tempi di crisi rischiano di assottigliare la pattuglia delle matricole proprio a causa dei costi salati.
CALO MATRICOLE La tendenza si può leggere anche sull'ultima ricerca condotta da Almalaurea, diffusa ieri, nel “XIV Profilo dei laureati italiani”: in 8 anni, dal 2004 al 2011 le immatricolazioni sono diminuite del 15% ed è aumentato il numero degli studenti “poco motivati” (dal 10 al 14%). A oggi solo il 29% dei diciannovenni decide di iscriversi e tra i laureati nel 2011 la metà ha studiato vicino casa. Ma rispetto all'università pre-riforma sono aumentati gli studenti che conseguono la laurea in corso (39% contro 10% del 2001), la frequenza alle lezioni è più assidua e ci sono più opportunità di studio all'estero e di stage.
Sono dati nazionali che riflettono anche l'orientamento dell'ateneo di Cagliari, e basta interrogare alcuni fuori sede per capire quanto pesino oggi la crisi e i costi sulla difficoltà a frequentare l'università.
LA CASA Chiara Sale ha 23 anni, arriva da Olbia: dopo la triennale in Lingue (110 e lode) adesso è al biennio. Paga 220 euro (più spese «arrivo a circa 260 euro al mese») per una stanza singola in un appartamento con altre due colleghe. L'affitto medio a Cagliari si aggira su quella cifra, l'85% ha un contratto regolare altrimenti non può inoltrare domanda per esenzioni varie. Il “nero” sta scomparendo, adesso c'è anche uno sportello di assistenza legale per gli studenti fornito dall'Ersu. «Però il padrone della mia prima casa, dove pagavo 200 euro, si rifiutava di farmi il contratto: un mese e mezzo dopo sono andata via». L'affitto in nero l'ha conosciuto bene all'inizio Antonio Paolo Sanna, 30 anni, di Nuoro, iscritto a Ingegneria. «Non avevo trovato altro, sono finito in un appartamento dietro l'Amsicora a 160 euro per una singola. Ma il proprietario voleva fare il furbo: ci addebitava bollette di gas, addirittura di 280 euro, che si rifiutava di farmi vedere. Sono andato via». Dopo altri traslochi l'ultimo appartamento vicino al THotel costava 210 euro «che diventavano 250 tra luce, gas e linea internet, fondamentale oggi per studiare». Dopo essere stato ospite a casa di un parente, la decisione di tornare a Nuoro: «Non avendo più lezioni, studio a casa e torno a Cagliari a dare gli esami. Nel frattempo ho partecipato a un concorso per vigile del fuoco e sono in attesa di una chiamata. Preferisco avere un posto fisso e laurearmi con calma».
Giuseppe Floris, 24 anni, di Desulo, studia Ingegneria, paga 200 eruro per una singola più spese in via Is Mirrionis, zona di compromesso tra università, luoghi di aggregazione, facilità per muoversi coi mezzi di trasporto. «La ricerca della casa spesso è la somma di più convenienze: conta molto la disponibilità del proprietario, fondamentale capire se è uno che ti può mettere dei paletti che ti creano problemi. Chi proibisce l'uso del balcone o di far entrare amici: certe volte la vicinanza non è un vantaggio se le regole sono troppo rigide».
Emanuela Fracci, 24 anni, di Piscinas, è al terzo anno di Odontoiatria. Ha usufruito del fitto casa (1900 euro) e l'anno dopo della borsa di studio (2700 euro), «sono un buon aiuto ma ci paghi l'affitto e basta. Le tasse sono alte, il libro di testo più economico costa 80 euro e per il tirocinio dobbiamo pure comprarci gli strumenti, costo medio di uno solo 750 euro. Spese insostenibili per una famiglia monoreddito».
IDONEI NON BENEFICIARI Godere degli aiuti regionali fa respirare un po' il portafogli ma è una lotta per averli. Quest'anno su 6.600 richieste di borse di studio, 5.423 hanno avuto l'ok ma ne sono state assegnate solo 3.975: si è formato un esercito di 1.448 studenti “ideonei non beneficiari”. I fondi stanziati sono insufficienti così anche chi ha diritto resta a mani vuote. Quanto basta a scatenare la rabbia dei fuori sede. Chiara Sale cita il suo caso: quest'anno niente borsa di studio perché frequentando il primo anno magistrale è tornata una matricola, finendo indietro nella graduatoria: «non conta che mi sia laureata col massimo dei voti, regolarmente in tre anni, sono stata superata da colleghe al primo anno fuori corso, che abbassano gli standard delle facoltà e fanno perdere i finanziamenti, le quali hanno ottenuto pure la Casa dello studente con stanza singola. Una fregatura: dov'è il merito?». Precisa Emanuela Fracci: «Beneficiavo del fitto casa ma passando da Chimica a Odontoiatria non puoi trasferirlo: ho dovuto rinunciare, restituendo quello ottenuto. Azzerata, come una matricola».
DISCRIMINANTE CREDITI Altra discriminante, quella dei crediti: valgono di più quelli ottenuti in un anno che non quelli totali. «Nel bando c'è scritto, è vero, ma nessuno ha detto che i fondi erano diminuiti e quindi scattava questo criterio. C'è stata disinformazione».
Sulla mensa poche osservazioni, in generale si mangia bene, a prezzi bassi, magari bisogna evitare l'ora di punta (13,30) dove si formano lunghe code. C'è chi chiede più flessibilità negli orari delle biblioteche, chi invoca bus notturni. Il resto è arte di arrangiarsi davanti a una città che, tutto sommato, con gli universitari non è ostile. Ma fa poco per migliorare il rapporto.
Sergio Naitza
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
VERSO LE ELEZIONI. La lista dell'Udu è la prima ad aver presentato pubblicamente i candidati
Diritti. La parola d'ordine di Unica 2.0
Doveva essere un momento di entusiasmo ma il pensiero di tutti è volato all'attentato di Brindisi. E infatti si è aperta con un pensiero a Melissa Bassi, la sedicenne trucidata dalla bomba all'istituto Morvillo-Falcone, la presentazione dei candidati alle elezioni universitarie del 29 e 30 maggio della lista Unica 2.0, la sola ad aver organizzato una iniziativa pubblica di incontro con i ragazzi in lizza. Per l'occasione è sbarcato in città anche il coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari (Udu) Michele Orezzi.
LA FORZA La parola d'ordine della lista è tutelare il diritto allo studio, innanzi tutto rendendo consapevoli gli universitari delle loro prerogative. Per questo Unica 2.0 ha stampato la Carta dei diritti dello studente e l'ha distribuita in tutto l'ateneo. «Vogliamo che entri nello statuto di tutte le università italiane», spiega Orezzi, e annuncia che «nel campeggio dell'Udu, a luglio, faremo la proposta al ministro Profumo».
Questa iniziativa è solo una delle tante organizzate da Unica 2.0 negli ultimi tre anni, cioè da quando è nata. Un lavoro «quotidiano, tra gli studenti e per gli studenti», sottolinea il coordinatore Marco Meloni. Ed è questo il punto su cui fanno leva i candidati per sbancare le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti nei consigli di corso e di facoltà, nel Cus, Senato accademico e Consiglio d'amministrazione.
LA LISTA Un appuntamento importante, perché si tratta delle prime elezioni post riforma Gelmini. E per l'occasione Unica 2.0 schiera un esercito di 207 candidati. Saranno presenti praticamente in tutti gli organi da rinnovare, «tranne in alcuni corsi delle Professioni sanitarie e nella facoltà di Lingue», dove è stato lasciato il passo alla lista “amica” Studenti di lingue.
IL PROGRAMMA Tra i punti forti del programma «riscrivere il regolamento didattico per considerare nuovi status, come il part-time», ricorda Federica Atzeni, candidata al Senato accademico, mentre Margherita Lecis Cocco-Ortu, in lizza per il Cda, parla di diritto allo studio: «Bisogna combattere situazione parossistiche come gli idonei non beneficiari per le borse di studio o per i contributi per il fitto casa». Sempre per il Cda è candidato Alì Tarram che sottolinea le condizioni logistiche delle biblioteche, «con poche prese elettriche», che «dovrebbero avere aree anche per lo studio di gruppo e stare aperte fino a mezzanotte». Il candidato si batterà per una calendarizzazione anticipata di tirocini ed esami, «in modo che i fuorisede possano pianificare i loro viaggi». E sempre a proposito di trasporti, Antonio Masini (che aspira a uno scranno al Senato accademico) vorrebbe «un canale di dialogo con Arst, Ctm, ed Fs per modificare le linee esistenti» e adattarle alle esigenze dei tanti studenti pendolari.
Mario Gottardi
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cagliari Pirri (Pagina 24 - Edizione CA)
PRESENTAZIONE LIBRO
Domani alle 17 nell'aula magna del rettorato, in via Università 40, l'associazione culturale Sa Illetta presenta il volume “Cagliari tra terra e laguna, la storia di lunga durata di San Simone - Sa Illetta”, Am&D edizioni, curato da Roberto Coroneo, il compianto archeologo e preside della facoltà di Lettere. Interviene il prorettore Francesco Atzeni, e i docenti dell'ateneo Rossana Martorelli, Cecilia Tasca, Marco Cadinu e il ricercatore del Cnr Giovanni Serreli, oltre tutti gli autori della pubblicazione. Ingresso libero.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Carbonia (Pagina 24 - Edizione PC)
Lo studio
L'Università punta ancora i riflettori sulla miniera

L'Università accende ancora una volta i riflettori sulla storia della città e sui sistemi di lavoro adottati in miniera. L'occasione per approfondire aspetti anche inediti legati agli esordi della città del carbone è stata data dal seminario di studi che la facoltà di Storia dell'Università di Cagliari ha svolto ieri nella biblioteca comunale. Con i docenti Paola Atzeni e Claudio Natoli, è stata gettata una luce con tanto di analisi antropologiche, sociali ed economiche sulle caratteristiche del lavoro affrontato in miniera.
Che fosse terrificante era risaputo. Ma quello che docenti e studenti, grazie anche ad interviste a vecchi minatori, hanno rimarcato è la percezione che i lavoratori avevano della loro attività che si svolgerà a ritmi elevati mutuati dalla dottrina tayloriana. L'incontro si è chiuso con uno spettacolo della compagnia teatrale La Cernita. «Non è la prima volta che l'Università sceglie Carbonia - ha sottolineato l'assessore alla Cultura Loriana Pitzalis - sono previsti altri appuntamenti per altri incontri di qualità». (a. s.)

 
5 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 55 - Edizione CA)
Si è chiusa a Cagliari la trentatreesima edizione
Computer grafica, accademia e impresa a spasso insieme  
Quattro giorni e quattrocento persone, tra stupori di effetti speciali e apprezzati sapori locali di una città di sole e mare. La prima volta in Sardegna di “Eurographics” finisce tra strette di mano e nuove idee da stipare in valigia. Cronache di un successo annunciato per gli organizzatori, cioè il gruppo di ricerca, guidato da Enrico Gobbetti, Visual Computing del Crs4 di Pula con la collaborazione del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Cagliari, diretto da Riccardo Scateni. Nel capoluogo sardo l'edizione numero trentatré del famoso convegno internazionale sulla computer grafica ha visto un confronto scientifico ad alti livelli, accademia e impresa assieme. E tanti i big in circolazione, in qualità di relatori nei seminari. L'ultimo in programma è stato affidato a Holly Rushmeier, ricercatrice di punta di tutto il movimento della Computer Graphics. Non è mancato il docente universitario Paul Debevec, per citare un'altra celebrità. Apprezzato consulente scientifico a Hollywood, nel 2010 si è guadagnato un Oscar (tecnico, naturalmente) per aver sviluppato il Light Stage con Tim Hawkins, John Monos e Mark Sagar. Così si possono rendere fotorealistici i volti digitali utilizzati nei film. Vedere, per credere, “King Kong”, “Spider-Man 2”, “Il curioso caso di Benjamin Button” e “Avatar”.
La computer grafica muove miliardi di dollari per videogiochi e animazioni sul grande schermo. E le imprese si avvalgono dei migliori ricercatori sulla piazza. A Cagliari c'era, per esempio, l'italiano Jacopo Pantaleoni che lavora per Nvidia, impresa produttrice dei processori grafici altamente specializzati. Eppure il mercato appare assai più vasto. Basta dire che dai videogiochi ai beni culturali, il salto si fa più corto del previsto. Enormi, di fatto, le potenzialità per il turismo. «Questo è un settore di ricerca estremamente importante, soprattutto in ambito europeo data la ricchezza di beni culturali e di competenze in merito», dice Roberto Scopigno del Cnr, «Infatti è un settore in cui siamo in grado di riutilizzare un ventaglio di tecnologie estremamente ampio, buona parte delle quali, per fortuna, mutuata da altri contesti applicativi o commerciali». L'evoluzione delle schede grafiche per videogiochi consente di interagire su modelli tridimensionali. Ottimo per i beni culturali, quindi. Il 3D è la nuova Terra promessa di chi ancora non lo usa per monumenti e architettura. Ne è stato un esempio il progetto Cafarnaum 3D, presentato in anteprima mondiale proprio a Cagliari. Un viaggio virtuale nella casa di San Pietro a Cafarnao, con una gran ricchezza di particolari grazie all'altissima risoluzione delle immagini a colori. Il risultato premia un gioco di squadra che ha ben impressionato, per la visualizzazione in real time, il presidente dell'Associazione Europea di Computer Graphic Thomas Ertl. Dietro si conta l'impegno di Gexcel, spin off dell'Università di Brescia (da quest'anno localizzata anche nel Parco scientifico e tecnologico della Sardegna), i Frati Custodi della Terra Santa, Faro Laser Scanner, l'Ateneo bresciano e il Crs4. C'è della bellezza in tutto ciò. Come le immagini del David di Michelangelo elaborate dal centro di ricerca di Pula che scorrevano nella virtual room.
Manuela Vacca
 
 
6 - L’Unione Sarda / Sport (Pagina 63 - Edizione CA)
Pugilato, Melis universitario
Luca Melis si è laureato campione universitario a Messina. Il pugile superleggero (64 chili) di Guspini ha conquistato il titolo battendo in finale il milanese Stefano Lucca. Ottima la prova del caporal maggiore dell'Esercito, in forza al Cus Roma, che dopo aver superato Matteo Marchetti (del Cus Bari) al primo turno, ha sconfitto in semifinale il più esperto lombardo Edoardo Delvecchio. Per Melis si tratta del primo titolo del 2012.
(ma.mad.)
 
 
7 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 28 - Edizione OL)
Sassari
Esperti universitari sulla rotta dei cetacei
Un'équipe di veterinari, biologi e naturalisti dell'Università di Sassari navigherà per una decina di giorni nelle acque del nord Sardegna, da Olbia fino ad Alghero e Bosa, per studiare la presenza, il comportamento e lo stato di salute di delfini, capodogli e balenottere nelle acque del tra il Tirreno e il nord dell'isola. La spedizione scientifica in barca a vela partirà tra il 25 maggio e il 10 giugno a seconda delle condizioni meteo. Per la prima volta un gruppo composto da una ventina di esperti dell'ateneo turritano condividerà l'esperienza di una campagna di ricerca e monitoraggio in mare aperto. I dettagli della spedizione, finanziata dalla Fondazione Banco di Sardegna, sono stati illustrati stamattina a Sassari dal rettore Attilio Mastino e dal direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Sassari. Gli studiosi, che saliranno a turno in otto sull'imbarcazione, percorreranno più di 400 miglia marine a una velocità compresa tra otto e dieci nodi.
  


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
1 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Sardegna
L’università fa il censimento dei cetacei
Sassari: veterinari, biologi e naturalisti per dieci giorni in barca a vela nelle acque del nord Sardegna 
di Luca Fiori
SASSARI Dieci giorni in barca a vela, nelle acque del nord Sardegna, alla ricerca di delfini, capodogli e balenottere. Un’equipe di veterinari, biologi e naturalisti dell'Università di Sassari navigherà da Olbia fino ad Alghero e Bosa per studiare la presenza, il comportamento e lo stato di salute dei cetacei tra il Tirreno e il nord dell'isola. La spedizione scientifica partirà da Olbia tra il 25 maggio e il 10 giugno, a seconda delle condizioni meteo. Per la prima volta un gruppo composto da una ventina di esperti dell'ateneo turritano condividerà l'esperienza di una campagna di ricerca e monitoraggio in mare aperto. Il progetto è finanziato dal parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e dalla Fondazione Banco di Sardegna. I dettagli della spedizione sono stati illustrati ieri mattina a Sassari dal rettore Attilio Mastino, dal direttore del dipartimento di Medicina veterinaria Salvatore Naitana e da Andrea Rotta, coordinatore scientifico della spedizione. Il progetto “Sardegna Nord Cetacei“ darà la possibilità ai veterinari, ai biologi e ai naturalisti di scambiarsi informazioni e validare protocolli di ricerca. A bordo dell'imbarcazione ci sarà tutto il necessario per la ricognizione: l'apparecchiatura fotografica, l'attrezzatura video sub, binocoli, radio ricetrasmittenti, gps portatili, cronometro digitale, retini per campionamenti di materiale biologico e trattamento e conservazione dei campioni ottenuti. Saranno registrati anche dati relativi alla presenza di altre specie come tartarughe, squali e avifauna marina. La spedizione scientifica dovrà studiare l'accumulo di inquinanti chimici (metalli pesanti, fertilizzanti, pesticidi) nel corpo dei cetacei. L'ingestione di spazzatura come buste o bottiglie di plastica provoca agli animali marini ferite e ostruzioni nell'apparato digestivo. Il progetto “Sardegna Nord Cetacei“ è patrocinato dai Comuni del Nord Sardegna e si svolge in collaborazione con l'associazione 41Nord, il dipartimento di Scienze della natura e del territorio, l'istituto spagnolo di Oceanografia di Murcia, la Lega navale di Alghero e l'associazione Join Us.

 
2 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Sardegna
Una spedizione alla ricerca dello zifio, gigante dei mari 
di Tiziana Simula
OLBIA Lo zifio, un affascinante sconosciuto. Poco o nulla si sa di questo grande cetaceo dal carattere schivo, un gigante dei mari che raggiunge i sei metri di lunghezza e i 35 quintali di peso, un tempo considerato un abitante raro del mare nostrum, ma avvistato, negli ultimi anni, anche nelle acque al largo della Gallura. Tra luglio e agosto, una spedizione scientifica di due settimane vedrà impegnati dieci ricercatori nello studio dello "Ziphius cavirostris", una tra le più enigmatiche specie presenti nel Mediterraneo, considerato un mistero vivente essendo, in assoluto, tra gli animali meno conosciuti al mondo. Il progetto “Ziphius 2012” - che sarà presentato oggi, Giornata mondiale della biodiversità marina, al polo universitario di Olbia - sarà curato dai ricercatori della Fondazione Cima di Savona (Centro internazionale di monitoraggio ambientale) e dal Dipartimento di Scienze della natura e del territorio (Dipnet) dell'Università di Sassari, coadiuvati dal parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, dal polo universitario di Olbia, dall'istituto nautico Leon Pancaldo di Savona e dall'area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Una campagna di ricerca e sensibilizzazione sullo stato di conservazione dei cetacei e della biodiversità che sbarcherà nelle acque della Gallura grazie al contributo dello sponsor "Residenza Capriccioli", e che mira a promuovere la collaborazione tra enti e istituti di ricerca sardi e liguri, al fine di costruire una rete di relazioni tra due regioni fortemente legate al mare ed entrambe situate all'interno del Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos. Già dal 2004, la Fondazione Cima ha avviato un programma di ricerca e monitoraggio degli zifi nelle acque dell'area Pelagos e dato il via a un’intensa campagna di sensibilizzazione per supportare lo studio della specie. Dal 2009, nell'ambito di progetti di ricerca sui cetacei pelagici del nord Sardegna, promossi dall'Università di Sassari, col contributo del parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e della Fondazione Banco di Sardegna, lo zifio è stato avvistato anche al largo della Gallura. Dove quest'estate, appunto, per due settimane, i ricercatori concentreranno i loro studi, per conoscere più da vicino il mondo di questi mammiferi marini, molto sensibili all'inquinamento, soprattutto acustico, e per questo considerati vere sentinelle dello stato di salute del mare. I dati raccolti nella campagna “Ziphius 2012” saranno presentati in conferenze nazionali e internazionali, eventi che mireranno a dare visibilità e a valorizzare il territorio gallurese e il suo mare, sottolineandone il suo valore naturalistico con la presenza di specie marine di notevole interesse conservazionistico, come i cetacei.
 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari  
UNIVERSITA’ 
Spaccati di Sardegna nel libro «Antiles» 
Presentato il volume di Mario Medde sui cambiamenti economici tra gli anni ’50 e ’60 
SASSARI Lo sfondo è la Sardegna centrale a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, ma i fatti si svolgono a Norbello, un piccolo centro dell’Alto Oristanese a marcata impronta agro-pastorale. Non sono che le prime due pennellate dell’affresco realizzato da Mario Medde nel volume “Antiles”, presentato nei giorni scorsi nell’aula magna dell’Università. Con l’autore, segretario della Cisl sarda, il rettore Attilio Mastino, il giornalista Rai Gianni Garrucciu e il segretario territoriale della Cisl Gavino Carta. L’opera, caratterizzata da una serie di racconti, riporta indietro il nastro della storia all’epoca travagliata in cui l’arrivo dell’industria lacera il tessuto socio-economico di una Sardegna ancora tradizionale, avviando quel lento e inesorabile processo di distruzione del sistema rurale in cui l’agricoltura e la pastorizia erano i pilastri di un’economia semplice, ma sempre in perfetta armonia con la natura. Sos antìles, nella Sardegna del passato, erano le lastre di basalto nero che reggevano e adornavano porte e finestre delle case, anche di quelle più povere, ma nel linguaggio quotidiano il termine venne poi usato per indicare genericamente l’ingresso. Ogni episodio raccontato da Medde, nel volumetto edito da Iskra, è preceduto dal termine “jenna” (porta) perché varcando idealmente quell’uscio si entra nel mondo dei fatti rievocati affondando le mani nei ricordi di un passato apparentemente remoto. Un racconto appassionato che, per dirla con il rettore Attilio Mastino, «fa rivivere un mondo sospeso tra passato e presente in un itinerario di sentimenti delicati che toccano il cuore». (a.me.)
 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 35 - Cultura-Spettacoli
“Il dito alzato”, Giulio Angioni domani sera a Sassari 
SASSARI Domani Giulio Angioni sarà a Sassari per partecipare a un nuovo appuntamento della rassegna organizzata dalla Biblioteca Comunale in occasione della Festa del libro. Angioni, che sarà introdotto dal preside della Facoltà di Lettere Aldo Maria Morace, converserà con i lettori del suo ultimo libro, "Il dito alzato", recentemente pubblicato da Sellerio. L'incontro si terrà a partire dalle 18 nella sala conferenze della Biblioteca Comunale (Piazza Tola) ed è promosso dalla Biblioteca Comunale, dalla Libreria Koinè e dall'associazione e presidio del libro Coilibrì. Nel libro Giulio Angioni, lucido, brillante, a tratti animato da una vis polemica trascinante, affronta tematiche attuali o questioni irrisolte, rivisitate però con lo sguardo dell’antropologo e dello scrittore: il razzismo che riemerge nel cuore della vecchia Europa e la munnezza che invade le strade di Napoli, gli immigrati, la guerra in Irak, l’eutanasia. Sono pezzi usciti su riviste, quotidiani, siti Internet, nei quali, staccandosi dalla cronaca, Angioni riesce ad affondare lo sguardo in profondità, con considerazioni mai banali. Il dito alzato, come fa chi chiede la parola, per dire la sua. E in questo libro Angioni dice la sua su cose piccole, grandi e grandissime del mondo e della vita. Come tutti, sempre, potendo. Prende la parola su ciò che ci sta accadendo, nel vasto mondo quanto in Italia, in particolare nella sua Sardegna. Anche a rischio di fare il guastafeste, dice la sua sui nuovi modi di morire in una società che consuma tutto, su Obama e le promesse non mantenute della sua presidenza, su libri, autori, editori. Anche a rischio di andare controcorrente. Perché pure questo serve, a volte, quando è difficile scegliere da che parte stare e come starci. Se dire la propria può essere normale atto di vita in comune, farlo con un libro è forse la maniera più discreta di alzare il dito per manifestare l’urgenza di dire e di capire.
   
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
1 - Sardegna Quotidiano / Pagina 14 - Cagliari
UNIVERSITA’ FESTIVAL PAROLA NEL MONDO
UNA SERATA DI READING E GIOCOLERIA
L’Università, l’associazione Aula 39 e Unica Radio.it organizzano per domani una sessione di intervento di cultura e spettacolo in occasione del IV Festival Internazionale di Poesia “Parola nel mondo”. A partire dalle 18 all’Anfiteatro del corpo aggiunto della Facoltà di Lettere, in Via Is Mirrionis una serie di eventi dedicati alla poesia: reading, attori professionisti, giocolieri e altro ancora.
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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