Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 May 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
L'Europa alla ricerca di nuovi finanziamenti
Cosa cambia con l'elezione di Hollande
Beniamino Moro
 
Con le riunioni dell'Eurogruppo di ieri e dell'Ecofin di oggi, comincia a prendere forma la strategia europea della crescita. L'Italia si accinge a svolgere un ruolo di primo piano, sia a livello comunitario che sul piano interno. Subito dopo l'elezione di François Hollande alla presidenza francese, il presidente permanente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha convocato una riunione straordinaria dei capi di Stato e di Governo per il 23 maggio, proprio per discutere delle strategie di sviluppo a livello europeo chieste da Hollande in campagna elettorale.
Per la verità, il nuovo presidente francese si era spinto anche oltre, dicendo che, se eletto, avrebbe chiesto la rinegoziazione del fiscal compact (patto di bilancio) voluto dalla Germania. Una volta eletto, però, ha più realisticamente fatto capire che un patto aggiuntivo sullo sviluppo va più che bene anche alla Francia, senza insistere più di tanto sulla rinegoziazione del fiscal compact. La cena del 23, nelle intenzioni di Van Rompuy, serve a trovare l'accordo tra Hollande e Merkel sulla nuova strategia dello sviluppo, che non si basi, come richiesto dalla cancelliera, sul "fuoco di paglia" della spesa pubblica finanziata in deficit.
Oggi a Berlino si tiene anche il primo incontro bilaterale tra Merkel e Hollande, dai cui risultati si potrà cominciare a capire quali margini effettivi di apertura reciproca esistano dopo l'indebolimento della Merkel dovuto alla perdita delle elezioni regionali nel Nord Reno-Westfalia. Sul tavolo di contrattazione europeo c'è un programma d'investimenti dell'ordine di 180-200 miliardi di euro, da finanziare con la Banca europea degli investimenti (Bei), in compartecipazione al 50% con soggetti privati. La Bei verrebbe rifinanziata con fondi comunitari per 10 miliardi, che con l'attuale leva finanziaria potrebbero consentirle di emettere project bond (obbligazioni finalizzate all'attuazione di progetti specifici) per un importo di 90-100 miliardi. Questa cifra coprirebbe il 50% del valore dei progetti programmabili nei settori delle infrastrutture high-tech ad alto impiego di manodopera (come le reti a banda larga di telecomunicazione) e delle infrastrutture "intelligenti" come i treni ad alta velocità, nonché di quelle tradizionali come le strade, la rete ferroviaria e il sistema di canalizzazioni oggi considerato obsoleto.
In questa strategia europea, Mario Monti s'inserisce perfettamente, completandola con la richiesta della "regola aurea" dello scomputo, per almeno un triennio, degli investimenti infrastrutturali pubblici dei singoli Paesi dai vincoli del fiscal compact, richiesta su cui convergono Spagna e Gran Bretagna ed ora anche il nuovo presidente francese, e su cui la Merkel, ottenute le garanzie di rispetto del rigore di bilancio imposte dal fiscal compact, ha manifestato una cauta apertura.
L'autorevolezza europea del nostro premier deriva non solo dall'aver dimostrato che l'Italia non intende discostarsi dalla linea del rigore finanziario, condizione indispensabile per gestire, senza farlo deragliare con nuove impennate dello spread, il nostro debito pubblico nei mercati finanziari, ma anche dal processo già avviato di revisione della spesa (spending review) e dai provvedimenti sullo sviluppo che il nostro governo sta mettendo in campo.
Tra questi, il primo riguarda lo sblocco di 2,3 miliardi di fondi strutturali destinati al Sud e rimasti sinora bloccati, per finanziare un programma di investimenti sociali e di contrasto alla povertà, che vanno dagli asili nido all'assistenza domiciliare agli anziani, dall'incentivazione del non profit al contrasto della dispersione scolastica, dagli aiuti all'innovazione delle imprese a quelli per la conservazione e valorizzazione delle aree di attrazione culturale e dei siti archeologici. Il secondo riguarda lo sblocco dei pagamenti (50-60 miliardi) della pubblica amministrazione verso le imprese. Sono pronti, infatti, tre decreti ministeriali che avviano le procedure da concludere entro l'estate.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
Maurizio Atzori, con “Swipe” il web coglie anche i concetti
Il progetto Denis è coordinato dall'Università di Cagliari
 
Wikipedia è l'enciclopedia virtuale elaborata e aggiornata dagli stessi utenti di Internet, forse il più diffuso tra gli strumenti conoscitivi a disposizione degli internauti. Swipe è il nome di una applicazione legata a Wikipedia sviluppata da Maurizio Atzori (Università di Cagliari) e da Carlo Zaniolo (Ucla di Los Angeles) per il progetto Denis (Dataspace Enhancing Next Internet in Sardinia). A coordinarlo Nicoletta Dessì del gruppo di ricerca di Database del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'ateneo cagliaritano. Si tratta di uno strumento che permette di compiere ricerche di tipo semantico, basate su concetti e non più solo su parole-chiave, come accade con i motori di ricerca tradizionali. Per saperne di più abbiamo sentito Atzori che ha presentato Swipe alla conferenza internazionale di Lione sul World Wide Web».
Cos'è Swipe?
«È un sistema basato su una interfaccia intuitiva, integrata in Wikipedia, che permette a tutti di fare query strutturate, interrogazioni del tipo “dammi i cantanti rock che sono anche attori cinematografici nati tra il 1950 e il 1960”».
Il web semantico è il futuro delle ricerche in Internet?
«Molti lo pensano. Attualmente esistono già diverse basi di dati strutturate, e colossi come Google finanziano progetti di questo tipo, ad esempio wikiData. Gli strumenti per utilizzarle sono però troppo complessi per un uso di massa. Swipe è innovativo perché consente anche a utenti inesperti di utilizzare queste banche dati, e persino gli utenti avanzati possono trarne vantaggi».
Avete attirato l'attenzione della stampa specializzata internazionale, come New Scientist, ci sono possibili ricadute economiche?
«È presto per dirlo, però questa nostra ricerca ha potenzialità importanti. Al momento siamo stati contattati da Wikimedia Foundation, la fondazione che gestisce il software di Wikipedia».
Ignazio Sanna
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cagliari Pirri (Pagina 24 - Edizione CA)
Incontro sulla Palestina
 
Si terrà giovedì alle 17 nell'aula magna di Scienze politiche, in viale Sant'Ignazio 78, l'incontro “Nakba: 64 anni dopo”, sull'anniversario dell'espulsione dei palestinesi dalla loro terra e sulla creazione dello stato di Israele. Ne discutono Fawzi Isma'il (associazione Sardegna Palestina), Francesco Bachis (dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze umane), Khalida Jarrar (Consiglio legislativo palestinese del Fronte popolare di liberazione). Inoltre ci sarà la testimonianza di alcuni reduci dalle espulsioni del 1948 in diretta dal campo profughi di al-Baddawi (Libano). Coordina i lavori: Nicola Melis (Dipartimento di Scienze sociali e delle Istituzioni). Per info: nmelis@unica.it.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cagliari Pirri (Pagina 24 - Edizione CA)
T-Hotel, incontro letterario
 
Stasera dalle 18, il T Hotel di via dei Giudicati ospita la presentazione del romanzo storico “La Battaglia di Cornus”, a cura di Pietro Scanu. All'incontro, presentato dal giornalista Andrea Frailis, interviene il Rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino. La serata, allietata dalla Polifonica Karalitana, si conclude con un rinfresco. (p. l.)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cagliari Quartieri (Pagina 28 - Edizione CA)
SAN MICHELE. Studenti-giornalisti
Economia sommersa, le esperienze degli ambulanti
 
Sono stati scambiati per finanzieri in borghese cinque studenti della Facoltà di Ingegneria che la settimana scorsa si sono improvvisati giornalisti per intervistare i venditori ambulanti in piazza San Michele e nel Largo Carlo Felice.
Scopo dell'iniziativa: indagare sulla «economia sommersa» nell'ambito di un progetto ribattezzato “Street vendors” (Venditori di strada) i cui risultati sono stati illustrati ieri, a Ingegneria, nell'ultima giornata del workshop internazionale “Lo spazio conteso: come le attività e gli attori dell'economia sommersa si relazionano con la città”, diretto da Alison Brown (Cardiff University) e coordinato da Corrado Zoppi (Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura). Sono stati presentati 8 progetti, di cui 2 sull'ambulantato. Gli studenti Andrea Viola, Francesca Bangoni, Claudia Cugusi, Giovanni Contieri e Daniele Vacca hanno intervistato, in forma anonima, numerosi venditori tra San Michele, Marina e Stampace per verificare le loro condizioni di vita e di lavoro e anche il livello di qualità delle merci. «Ci hanno scambiato per finanzieri impegnati in un controllo a sorpresa», racconta Andrea Viola, 25 anni, «poi hanno capito che eravamo lì per tutt'altri motivi e una volta superata la diffidenza iniziale si sono fatti intervistare. Sono stati tutti gentili e molto disponibili».
In piazza San Michele i venditori di frutta e verdura, abbigliamento e oggettistica si sono rivelati il più delle volte irregolari (privi di licenza). In compenso le loro merci sono risultate di ottima qualità. Non troppo diverso il caso degli ambulanti stranieri facilmente intercettati dai ragazzi nella zona del Largo e dell'ospedale civile. «Anche qui niente autorizzazione e in più, a differenza di piazza San Michele, le merci vendute (esposte su teli sporchi, tavole di cartone o dentro bustoni) sono risultate spesso contraffatte. Tra l'altro hanno dichiarato di essere costretti all'abusivismo per mancanza di alternative lavorative valide». Gli studenti hanno sentito anche diversi negozianti regolari per raccogliere le loro impressioni sull'abusivismo. La maggior parte ha dimostrato di avere una visione negativa del fenomeno, definendolo «dannoso per l'immagine della città», oltre che «fonte di concorrenza sleale». (p.l.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
Un anno vissuto in trincea
Argiolas: dopo il Puc spazio ai bisogni dei cittadini
MONSERRATO. Il sindaco rilegge i primi dodici mesi alla guida del Comune
 
Non rinnega le scelte fatte, ammette qualche limite, ipotizza i passi futuri: «In quattro anni si possono fare grandi cose». A un anno esatto dal trionfo elettorale (61,80 per cento, 4320 voti: consenso bulgaro o quasi), il sindaco di centrosinistra Gianni Argiolas (63 anni, pensionato) assapora il retrogusto amaro del potere : «Spesso mi ritrovo a decidere da solo».
Non ama il gioco di squadra?
«Spesso è inevitabile ritrovarsi soli. La squadra che m'accompagna nel lavoro amministrativo è eccezionale: in maggioranza giovani alle prime esperienze politiche. Nuovo anche il segretario comunale».
Un anno fa annunciò l'inizio di una seconda fase per l'autonomia di Monserrato.
«Dopo vent'anni bisognava dare sostanza alle idee».
Lo dicono tutti i politici.
«I passi da compiere erano nel programma, controllare per credere».
Aveva indicato tre obiettivi: rapporti con l'Università, riorganizzazione della macchina amministrativa, Piano urbanistico. Opera appena iniziata.
«Tutt'altro. Impegni per buona parte avviati e realizzati».
La clinica odontoiatrica nella sede dell'ex Cries non è stata ancora inaugurata.
«Lo sarà presto. Ma il dato rilevante è aver allacciato rapporti con l'Ateneo cagliaritano. Prima erano rari. Oggi esiste uno scambio continuo di informazioni, una collaborazione che presto consentirà di inaugurare l'orto botanico e aprire la clinica odontoiatrica».
La riorganizzazione dei settori comunali non è finita.
«Manca il decollo dell'Urbanistica, gli altri stanno operando secondo le attese».
L'Urbanistica le ha creato grossi problemi.
«Se non funziona quel settore subiscono un rallentamento le attività necessarie per definire anche il Piano urbanistico».
Il punto dolente.
«Non è un settore informatizzato, tutto viene fatto a mano. Ancora non siamo riusciti a recepire la perimetrazione dei terreni espropriati. L'assenza del vecchio dirigente rallenta ulteriormente il lavoro».
Il Puc viaggia spedito come una lumaca.
«Stiamo aspettando - ma ormai è questione di giorni - il via libera della Regione all'adeguamento del piano per il centro storico. Se posso fare una stima ottimistica, entro pochi mesi il Piano tornerà in aula».
Un anno vissuto in modo spericolato: una lettera anonima con proiettile, le minacce, l'auto incendiata, l'autosospensione.
«Cerco di non pensare a quanto accaduto».
C'è chi non la ama.
«L'avevo messo nel conto. Non si può fare il sindaco e piacere a tutti. Certo è che questi episodi mi hanno reso più forte. Ho una corazza che mi aiuta a resistere».
Mai pensato di mollare?
«Una volta. Mio figlio, dopo l'incendio dell'auto di mia moglie mi ha guardato negli occhi e in quel momento ho capito. Non voleva immaginare il suo futuro senza di me».
È rimasto in sella.
«Perché ho un dovere morale con chi mi ha votato».
Il primo anno di una legislatura è spesso di rodaggio: ha la coscienza a posto?
«Abbiamo realizzato quel che dovevamo, sebbene qualcosa ancora manchi per raggiungere il traguardo».
Cosa non rifarebbe.
«Distribuirei meglio l' impegno nell'arco della giornata».
Ha lavorato con freno a mano?
«Il contrario. Il mio lavoro è continuo, spesso non è possibile distribuirlo con equilibrio. Il fatto è che le ore della giornata sono soltanto 24».
Sindaco ancora per quattro anni. Per fare che cosa?
«Occuparmi della gente. Definiti il Puc, i rapporti con l'Università e riorganizzata la macchina amministrativa, non resterà che concentrarsi sui bisogni dei cittadini. È quel che faremo da qui alla fine della legislatura».
Riuscirà a dare una nuova identità a Monserrato?
«Ci stiamo provando. La nostra città ha perso la caratteristica di centro contadino, il commercio è in difficoltà, le famiglie vivono come altrove un stagione segnata dalla crisi economica. Accanto ai bisogni dei cittadini vorrei concentrarmi sulla riconversione di spazi pensati e costruiti in passato per essere utilizzati in modo diverso».
Un esempio.
«La scuola di via Tonara non ospiterà più gli studenti delle medie ma la Monserratoteca ampliata, la Pro loco e altri servizi».
Pietro Picciau
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
Monserrato
Convegno di cardiologi
 
Carie e malattie cardiache, se ne parla al Policlinico. Un convegno internazionale su un tema che sta facendo discutere gli specialisti di tutto il mondo nato da una ricerca fatta dall'Università cagliaritana. All'incontro, previsto per venerdì 18 maggio a partire dalle 8.30 nella sala congressi della Cittadella, si parlerà di “Le lesioni periapicali: attualità diagnostiche, cliniche, terapeutiche e implicazioni sistemiche”. (s.se)
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Cronaca di Tempio (Pagina 23 - Edizione OL)
Tempio
Il costo dell'energia in tempo di crisi
 
In periodo di crisi, uno dei problemi più importanti è quello del costo dell'energia. Per questo la Proloco di Aggius, assieme al Club Unesco, ha organizzato sabato scorso un seminario per parlare di energie alternative. Il relatore è stato l'astrofisico Luciano Burderi (Università di Cagliari), che ha illustrato un suo modello di sviluppo in Sardegna per uscire dalla crisi. «La conversione alle fonti di energia rinnovabili - ha detto - è effettivamente praticabile in tempi brevi, con costi inferiori rispetto alla costruzione di una centrale nucleare». È anche emerso che i vantaggi non sarebbero solo economici, ma anche pratici: si eliminerebbe il problema dello stoccaggio delle scorie. È seguito un dibattito ma qualcuno mancava. «Tutto bene come nelle previsioni - spiega Giacomo Sanna dell'organizzazione - anche l'assenza di politici e amministratori del territorio (a parte qualche eccezione). Ma non ci ha demotivato anzi, continueremo a organizzare dibatti e seminari. Speriamo che, a breve, i politici galluresi trovino nel conto anche le loro colpevoli assenze». ( s.d. )
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 28 - Edizione OL)
Sassari
Forum sbanca tutto
 
Le elezioni studentesche per il rinnovo delle rappresentanze negli organi dell'Università si concludono con l'affermazione della lista "Forum studentesco" (164 candidati eletti contro i 124 di "Tutti per Uniss") che ha ottenuto la maggioranza in 29 corsi di laurea su 44, in sette dipartimenti e nel Consiglio degli studenti. Qui il Forum studentesco potrà contare su 14 rappresentanti contro 12, in attesa che venga designato il rappresentante del dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione (dove il verdetto è stato di parità e le due liste dovranno trovare un accordo). Successo, invece, per "Tutti per Uniss" nella struttura di raccordo della Facoltà di medicina e chirurgia. Nel Senato Accademico e nel Cda sono stati eletti un rappresentante per lista. Lo stesso anche all'interno del Comitato per lo sport universitario.

LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Ed_Cagliari
Uno storico accordo tra università sarde: «Cresciamo insieme»
Oggi a Cagliari la firma sul protocollo d’intesa per un più razionale utilizzo delle scarse risorse disponibili
Il rettore di Sassari Attività formative comuni ma anche un baluardo per controbattere eventuali tentativi di ridimensionamento
di Pier Luigi Piredda
 
SASSARI Le due centenarie Università sarde hanno deciso di continuare insieme il loro cammino nella storia. Per sopravvivere in tempi così difficili anche per la cultura, l’educazione e la formazione, ma con un obiettivo ben preciso e ambizioso: crescere. E insieme sarà più facile. Oggi a Cagliari, i rettori delle due Università (Attilio Mastino di Sassari e Giovanni Melis di Cagliari) metteranno la firma su un protocollo d’intesa storico che sancirà l’accordo di federazione tra i due atenei. Un’integrazione federativa che consiste innanzitutto in un utilizzo più efficiente e razionale delle risorse, sempre più ridotte, per quanto riguarda l’organizzazione universitaria. Nel rispetto delle loro autonomie istituzionali, i due atenei in collaborazione porteranno avanti attività in settori strategici per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della Sardegna, razionalizzando l’offerta formativa in ambito regionale ed evitando inutili duplicazioni. Due università storiche che diventano una sola Università sarda con la possibilità di progettare e realizzare procedure comuni orientate all’acquisizione e all’utilizzo dei finanziamenti. Per poter realizzare quello che fino a qualche tempo poteva essere definito un libro dei sogni, i due atenei hanno fissato dei punti-cardine inderogabili che sono a fondamento del protocollo: incontri frequenti tra i due senati accademici e il Comitato regionale di coordinamento, spazi di programmazione comuni con valutazione degli obiettivi strategici e dei risultati e iniziative concordate sulle valutazioni e le premialità. «Lo statuto dell’Università di Sassari, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede all’art. 57 la possibilità di un accordo di federazione con altri atenei – ha spiegato con soddisfazione il rettore di Sassari, Attilio Mastino –. L’Ateneo agisce in collaborazione con università italiane e straniere e con le altre istituzioni operanti nella ricerca e nell’alta formazione, al fine di migliorare la qualità e l'efficacia dell'attività di ricerca, di didattica e di gestione, di razionalizzare la distribuzione delle sedi universitarie e di ottimizzare l'utilizzazione delle strutture e delle risorse. Il Cda e il Senato accademico – ha aggiunto il professor Mastino – hanno proposto l’accordo di federazione con Cagliari, ribadendo che non è in discussione l’autonomia di due Università storiche, tra le più antiche del Mezzogiorno. L’Università di Sassari intende mantenere una sua precisa identità. La convenzione prevede la nascita di un sistema integrato delle due Università della Sardegna. Così si riduce il numero dei corsi di laurea, si evitano duplicazioni inutili, si programmano comuni attività formative e di ricerca, s’introduce la valutazione e si definiscono azioni di risparmio di risorse. L’Università svolgerà un ruolo strategico di protagonista in Sardegna e nel Mediterraneo. Contrasteremo e in tutte le sedi politiche e istituzionali qualsiasi proposta di ridimensionamento o soppressione di uno dei due atenei – ha concluso il rettore di Sassari –. Concentrare le strutture universitarie tutte in un’unica sede comporterebbe gravissimi problemi di funzionalità e una desertificazione ulteriore della Sardegna, che invece ha necessità di vedere radicate anche al suo interno le infrastrutture della cultura».
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Ed_Cagliari
«Le fioriere del parco costruite sopra 26 tombe puniche»
La testimonianza in tribunale del commissario Madeddu
Nuove immagini: calcestruzzo per realizzare le strutture
TUVIXEDDU»CLAMOROSE RIVELAZIONI
di Mauro Lissia
 
CAGLIARI Sono ventisei le tombe puniche sparite sotto le ormai famigerate fioriere di pietre e cemento usate dall’amministrazione Floris per delimitare il parco archeologico pubblico di Tuvixeddu. A fare i conti davanti ai giudici del tribunale è stato Fabrizio Madeddu, il commissario del Nucleo investigativo del Corpo Forestale che ha ricostruito per la Procura il travagliato periodo in cui il comune provava a trasformare il sito archeologico più importante della città in un giardinetto d’appoggio al nascente quartiere di Nuova Iniziative Coimpresa. Il racconto di Madeddu, chiamato a testimoniare dal pm Daniele Caria, è stato impressionante: i muraglioni sono stati collocati deliberatamente sulle sepolture, in alcuni casi - ha riferito l’investigatore - le tracce delle tombe sono apparse chiarissime agli operatori del cantiere e non sono state scavate. Stupefacente la documentazione fotografica, del tutto inedita, che Madeddu ha prodotto in tribunale e che nei prossimi giorni sarà distribuita anche alla difesa: illustra i lavori di demolizione, in corso in questi giorni, dei cosiddetti monoliti di cemento, i contrafforti delle muraglie, la cui costruzione è stata contestata dal pm perché difforme dal progetto esecutivo approvato. Si vedono grossi frammenti di calcestruzzo e di cemento, pietre di grandi dimensioni, come se a finire sotto la benna del bulldozer fosse stato un fortino militare. C’è da chiedersi - e alcuni degli imputati dovranno spiegarlo ai giudici - perché si sia scelto di usare materiali così pesanti e invasivi in un sito delicatissimo, dove la Sovrintendenza archeologica avrebbe dovuto vigilare minuto per minuto. Invece tutto è avvenuto senza conseguenze immediate: tombe sepolte e quintali di cemento riversati su una necropoli preziosa, un intervento di distruzione che soltanto la Procura attraverso il Corpo Forestale è riuscita a fermare dopo gli allarmi lanciati dalle associazioni. La testimonianza di Madeddu, fondata su documenti e immagini, ha coperto l’intera udienza di ieri mattina e andrà avanti anche la prossima, fissata dal presidente Mauro Grandesso per il 16 luglio. Madeddu sarà poi controesaminato dai difensori. La vicenda è nota e ruota attorno alla grande necropoli punico-romana di Cagliari: per la realizzazione di muraglioni difformi dal progetto attorno all'area sepolcrale di Tuvixeddu - dove il Comune era impegnato nel 2008 ad allestire un parco pubblico - e per la costruzione di un complesso edilizio su viale Sant'Avendrace a ridosso delle tombe puniche sono imputati di falso l'archeologa che doveva vigilare sui lavori Donatella Salvi, il dirigente per l'area gestione del territorio Paolo Zoccheddu, l'ingegnere del servizio pianificazione del territorio Giancarlo Manis, il direttore dei lavori Fabio Angius e il costruttore Raimondo Cocco. Santoni è finito davanti al giudice, accusato di abuso d'ufficio e falso, per la vicenda dei vincoli per notevole interesse pubblico che la giunta Soru aveva imposto sull'area del colle: il sovrintendente, che faceva parte di diritto della commissione regionale per il paesaggio, avrebbe attestato falsamente nella seduta del 21 febbraio 2007 che tutte le sepolture scoperte dopo il 1997 si trovavano all'interno dell'area vincolata. Santoni fu il solo a votare contro la nuova tutela che Soru intendeva imporre su Tuvixeddu coi vincoli per notevole interesse pubblico nonostante la figlia Valeria fosse stata assunta dalla Nuova Iniziative Coimpresa, titolare del progetto. Santoni è poi accusato insieme alla collega Salvi di aver autorizzato la costruzione di alcuni edifici su viale Sant'Avendrace, quelli dell'impresa Cocco, nonostante il progetto oscurasse la visibilità e la conservazione di una parte della necropoli. La Salvi con Cocco e Angius sono accusati anche di aver omesso provvedimenti per impedire la costruzione di opere abusive. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Benedetto Ballero, Massimiliano Ravenna, Pierluigi Concas, Massimo Delogu e Michele Loy.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
RICERCA
Pirri sotto il microscopio degli universitari bielorussi
 
CAGLIARI Dodici studenti bielorussi studiano lo sviluppo urbano di Pirri. Sono in città dal 4 maggio e andranno via lunedì prossimo, i dodici allievi dell'Università Statale di Tecnologia di Minsk. Impegnati nel workshop Creative City, mettono sotto la lente di ingrandimento pratiche architettoniche, paesaggistiche, urbanistiche e artistiche. Il percorso rientra nelle attività della direzione relazioni internazionali dell'università di Cagliari e in particolare del settore “Programmi internazionali di ricerca e mobilità” dei ricercatori dell'ateneo. Il settore opera con il ministero dell'istruzione della Repubblica Belarus e il Consolato onorario Bielorusso in Sardegna. Il workshop ha il patrocinio della municipalità di Pirri, tesa a promuovere nuove forme di qualità e consapevolezza urbana. La delegazione Bielorussa ha per cornice operativa “Creative Cagliari 3.1: Pirri: lost & founding public space”. Di fatto, un laboratorio di progettazione che ha come focus la ex Vetreria.
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Ed_Cagliari
Caterina Loi attacca: «L’assessore Milia snobba l’università»
Il commissario del Consorzio ha chiesto un incontro ma per cinque volte dalla Regione non ha avuto risposta
di Marco Sedda
 
NUORO L’affronto è grave. Non tanto perché è stato fatto nei confronti di Caterina Loi, commissario del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale. Ma soprattutto perché così facendo l’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia sembra voler frustrare, e con il suo indifferente silenzio sgretolare, il sogno rincorso dalle diverse classi dirigenti che si sono avvicendate alla guida della città e della Provincia dagli anni Settanta a oggi. Negli ultimi sei mesi l’assessore e avvocato sassarese Milia non ha mai voluto concedere neanche un minuto del suo tempo alla commissaria dell’università. Non solo: malgrado Caterina Loi per ben cinque volte abbia richiesto per iscritto un appuntamento, l’assessore non si è neanche degnato di rispondere. Uno smacco che la commissaria ha raccontato giovedì sera al consiglio comunale durante la sua audizione e che si aggiunge al fatto che la Regione non ha ancora erogato i finanziamenti previsti per il 2011 e tanto meno quelli per l’anno in corso. «Faccio presente – ha detto Loi in chiusura del suo intervento – che il programma di spesa per il 2012 è stato inviato da mesi all’assessorato regionale alla Cultura ma non ci sono ancora risposte. Non solo, ho chiesto per iscritto un appuntamento all’assessore Milia ben cinque volte a iniziare da novembre 2011 ma non mi è stato ancora concesso. Chiedo quindi sostegno a tutti voi – ha concluso – per rafforzare le legittime rivendicazioni e le istanze che il Consorzio ha avanzato». La commissaria ha spiegato ai consiglieri comunali che «sulla base dell’accordo di programma stipulato nel lontano 1992, la giunta regionale avrebbe dovuto mettere a disposizione del Consorzio le risorse finanziarie necessarie al mantenimento e al funzionamento dei corsi. Nel 2011 – ha puntualizzato – il contributo regionale ammontava a due milioni 732mila e 704 euro, somma insufficiente a coprire il programma che faticosamente si è riusciti a mettere in campo, mentre per il 2012 nulla ancora si conosce sulla divisione del fondo unico per le sedi universitarie decentrate». La commissaria ha poi sottolineato che «alla data odierna non è stato ancora liquidato neppure un euro di anticipazione relativo al 2011. Poiché ogni anno la divisione del fondo regionale avviene sempre più tardi, fine dicembre negli ultimi due esercizi, il nostro ente è ovviamente impossibilitato a programmare qualsiasi iniziativa, mentre sono mortificate le ulteriori aspirazioni di crescita. Abbiamo dovuto sospendere anche i pagamenti alla Cooperativa di servizi», cooperativa che in tutto impiega 35 persone. Il sostegno dato dai consiglieri alla commissaria è stato unanime e bipartisan. Addirittura il consigliere del Pdl Pierluigi Saiu, dunque della stessa coalizione di Milia, ha proposto la convocazione di un consiglio comunale a Cagliari per discutere proprio di università. «A me non piace fare polemiche – spiega Caterina Loi – ma dopo varie telefonate, email e lettere, tutte senza risposta, ho dovuto far conoscere la situazione al consiglio comunale. Per il 2012 il piano di spesa prevede un finanziamento di 3 milioni e 600 mila euro e siamo determinati a sostenerlo con forza».
 
ISTRUZIONE»IL FUTURO DELL’ATENEO BARBARICINO
L’offerta formativa di una città con 700 studenti
 
Un silenzio assordante, quello che proviene dalla Regione, che stona con i numeri del Consorzio. Questa l’offerta formativa: 184 studenti iscritti al corso di laurea triennale in Scienze ambientali e forestali, e 13 nella laurea magistrale in Sistemi forestali e ambientali (attivo da due anni), attivati col dipartimento di Agraria di Sassari. Con Giurisprudenza è stato attivato il corso di laurea triennale in Diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private, che solo per il primo anno conta 120 studenti. Con Cagliari, dipartimento di Medicina, c’è il corso di laurea triennale in Infermieristica che conta 142 studenti. Per quanto riguarda la formazione post lauream, i percorsi sono unici in Sardegna e tra i pochissimi attivi in Italia. In questi casi, il Consorzio collabora con Isre, Man, biblioteca Satta, fondazione Nivola e Archivio di Stato. I tre Master contano 106 studenti, le due scuole di specializzazione in Beni archivistici e librari e Beni demo-etno-antropologici 80 iscritti, il corso di perfezionamento in Diritto e legislazione veterinaria 50 partecipanti. In tutto gli studenti sono circa 700. (m.s.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Cagliari
Patto Università-Procura per il tirocinio degli studenti
 
SASSARI Il Tribunale per i Minori di Sassari nei giorni scorsi ha stipulato una importante convenzione con l’Università per favorire la formazione sul campo degli studenti. Un passo avanti verso un sistema integrato che favorisce il futuro inserimento nel mondo del lavoro di professionisti che quel mondo lo conoscono dall’interno, perché hanno cominciato a praticarlo fin dagli anni dedicati allo studio. L’accordo prevede infatti l’accoglienza di tirocinanti, uno per semestre, all’interno del Tribunale. La durata del tirocinio va da tre a sei mesi. L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi da Francesco Sini, direttore del dipartimento di Giurisprudenza; e da Elena Pitzorno, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni. Quello siglato tra l’ateneo e l’importante ufficio giudiziario è uno degli accordi che favoriscono il sistema formativo degli studenti universitari. «È importante –si legge nel testo della convenzione per il tirocinio –sviluppare adeguate forme di raccordo tra il mondo della formazione e della ricerca con il mondo del lavoro». Con l’accordo si conviene che la Procura della Repubblica si impegna (senza altri obblighi finanziari se non quelli assunti con la convenzione) ad accogliere nei propri uffici i tirocinanti per i quali sarà predisposto un progetto formativo e di orientamento. Ogni tirocinante sarà seguito da un tutor che avrà il compito di affiancarlo «per garantire – si legge nell’accordo – il valore formativo dell’esperienza». E che queste esperienze siano importanti lo dimostrano i risultati delle altre esperienze fatte, in altri uffici giudiziari del Sassarese, da numerosi studenti universitari o giovani appena laureati. Il tirocinio non si limita a fare qualche fotocopia per conto di magistrati o degli apparati amministrativi. Quelli che domani saranno professionisti della giustizia, infatti, hanno con il tirocinio una occasione preziosa per fare anche una esperienza di vita che li mette a confronto con la realtà del lavoro. La conoscenza diretta dell’ambiente giudiziario è, per i giovani, una lezione di estrema importanza. Al termine del tirocinio, gli studenti ottengono un attestato sul regolare svolgimento del periodo di apprendimento.
 

15 – SardegnaQuotidiano
Pagina 12 – Cagliari
FIERA GLI ESPERTI DI COMPUTER GRAFICA
RIUNITI E A CONFRONTO FINO A VENERDÌ
Continua alla Fiera “One 2 One Partnering Event @ Eurographics 2012”. Da ieri al 18 maggio l’evento riunirà i massimi esperti mondiali nel campo della computer grafica. A oggi sono 36 imprese e i centri di ricerca che hanno inviato i propri profili aziendali, accompagnati da offerte o richieste di tecnologie. Tra queste, Ibm Italia, alla ricerca di competenze nel campo della visualizzazione in remoto, e Ferrari spa.
 
16 – SardegnaQuotidiano
Pagina 14 – Cagliari
RETTORATO GLI ATENEI SARDI FEDERATI
I DUE RETTORI ILLUSTRANO L’ACCORDO
 
I due Atenei sardi a confronto per trovare un accordo di federazione. La conferenza stampa dei due Rettori delle Università isolane - prevista per questo pomeriggio alle 17 per illustrare l’Accordo di federazione fra l’Università degli Studi di Cagliari e l’Università degli Studi di Sassari - si terrà nella Sala Consiglio, al primo piano del Rettorato, in via Università 40, a Cagliari.

 

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