Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 May 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Alghero (Pagina 23 - Edizione OL)
Università
Architettura festeggia i primi 10 anni

Si chiamerà “Architettura ad Alghero” il dipartimento di Design e Urbanistica che ieri ha festeggiato i suoi primi dieci anni di attività. «Abbiamo difeso con le unghie e con i denti questa presenza - ha detto il rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino - contrastando l'idea di creare un dipartimento che legasse Sassari con Alghero, ma ora questa realtà deve essere radicata con altro personale, con altri docenti, con una sua capacità di azione».
Il riconoscimento di qualità attribuito per diversi anni di seguito dal Censis, per l'ex preside Giovanni Macciocco dovrebbe spingere le istituzioni a riservare alla facoltà una maggiore attenzione. Pensiero condiviso dall'attuale preside Arnaldo Cecchini che ha sottolineato l'esigenza di maggiori spazi. ( c. fi. )
 
 
2 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 15 - Edizione CA)
LETTERE Al direttore
La banca chiude, clienti fuori
Sono una studentessa-lavoratrice dell'Università di Cagliari. Lunedì mi sono recata al Banco di Sardegna di Pirri per pagare le tasse. Erano circa le 12.30, non mi hanno fatto entrare. Capita spesso che la chiusura sia anticipata (l'orario per il pubblico è dalle 8.30 alle 13.15) adducendo motivi di sicurezza. In realtà mi è stato anche detto che gli impiegati alle 13.15 devono uscire per tornare a casa a mangiare. E che non si può aspettare l'ultimo giorno per pagare le tasse. Lunedì dentro gli uffici ci saranno stati quindici clienti e circa dieci sono rimasti fuori: possibile che la banca chiuda un'ora prima? Non sono servite a niente le nostre proteste, gli impiegati hanno minacciato di chiamare i carabinieri. Cosa che abbiamo fatto noi, solo per sentirci rispondere che non si può fare niente. Io trovo insostenibile dover pagare la mora per un ritardo non causato dalla sottoscritta, ma da chi esercita un potere non autorizzato.
Lettera firmata
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Rassegna cinematografica
Prosegue la rassegna cinematografica Nuovomondo. Proiezioni e incontri sulle rotte dei migranti, organizzata dal Circolo del Cinema Ficc Laboratorio 28 e dall'associazione Terra Progetto Baobab e realizzata con il contributo dell'Università e della Regione. Martedì alle 20,30, in via Montesanto 28, verrà proiettato e discusso Saimir, di Francesco Munzi (Italia 2004, 88').

 
4 - L’Unione Sarda / La Nuova Sardegna / Pagina 37 - Cultura-Spettacoli
Università 
In mostra libri antichi e preziose immagini 
di Walter Porcedda
CAGLIARI Sono disegni, acqueforti e immagini xilografiche colorate a mano. Un tesoro immenso, al pari dei volumi che le contengono, per la prima volta svelato al pubblico. Immagini che emergono da lontano. Icone fantastiche e rappresentazioni realistiche, schemi di battaglie, mappe di città, costellazioni, figure anatomiche, miti religiosi o scene quotidiane che rimandano a un immaginario complesso. Offrono uno sguardo inedito non solo su opere tipografiche di quei secoli ma sul modo di leggere e fruire gli stessi volumi. Siano trattati religiosi o scientifici. Stanno dentro pagine stampate in tipografie lontane dalla Sardegna – ma testimoniano anche come l’Isola non fosse poi così tanto tagliata fuori – e commentano libri rarissimi. Stanno in una mostra imperdibile battezzata giustamente solo “Preziose immagini” spulciate con metodo certosino e cura amorevole da due accorte studiose della storia dell’arte, Giorgia Atzeni e Barbara Cadeddu, tra cinquemila volumi editi nei secoli XV e XVI, presenti nei depositi della Biblioteca Universitaria di Cagliari. Un lavoro rigoroso, con il coordinamento scientifico di Ester Gessa e Maria Grazia Scano Naitza il cui frutto è da ammirare nella ben congegnata esposizione nei locali della Cappella Tridentina (fino al 15 maggio alla Biblioteca Universitaria) e che al rigore scientifico di una ricerca con il dono quasi dell’inedito (e per cui si auspica un proseguo sondaggio e ricognizione negli archivi universitari sia di Cagliari che di Sassari) unisce anche il piacere dello sguardo e la scoperta di artisti straordinari. Il percorso della mostra si apre con i record. Il più antico è il volume “Fasciculum temporum” di W. Rolewink del 1480 stampato a Venezia (25 annni dopo la Bibbia di Gutemberg), quello più ricco di illustrazioni è il “Liber Chronicarum”; il più piccolo una “Calandra” di B. Dovizi (1526). Poi rari incunaboli del 1500, stupende cinquecentine (alcune stampate in Sardegna) e un settore dedicato agli argomenti. Tra questi un “Dante historiado” e una straordinaria e imponente ”Cosmographie” del grande studioso Sebastian Munster.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Pagina 19 - Cultura-Spettacoli
L’OPINIONE 
Riusciremo a salvarci dall’americanizzazione linguistica? 
di Diego Corraine 
Spread, spending review, default: l’invasione di termini inglesi nei media ha la stessa logica del costante predominio dell’italiano sul sardo
È di qualche settimana la decisione del Politecnico di Milano, per cui, dal 2014, "tutta l'offerta formativa magistrale", biennio finale e dottorati, sarà "erogata" in inglese. Già al Politecnico di Torino le lauree magistrali di Automotive, Textile e Petroleum Engineering sono offerte solo in inglese. Si ha la sensazione che questo sia un esperimento pilota dell'università futura, che va d'accordo con il processo di americanizzazione della scuola e della società, già iniziato da anni, come appare chiaro nell'americanizzazione dell'italiano. Le parole inglesi in ogni settore dell'italiano, adottate con disciplina da tutti, a sinistra e a destra, mostrano un conformismo culturale che è la spia di tanta inerzia e perdita di identità, segno di una crisi più profonda della società italiana, che non ha paragone in Europa, né nella vicina Francia, né in Spagna. Chi legge i giornali o vede la tv, fin dal mattino è sottoposto a una valanga. Se si tratta di turismo, il must è tour operator, low cost, last minute, se di cinema, al top c'è location e nomination, se di fashion, è d'obbligo il brand. Per non parlare di economia, finanza, commercio e tutto il resto, dove l'angliano impazza (si pensi a spread, default, spending review). Senza dimenticare check point, briefing, embedded che ricompaiono in occasione di conflitti armati, sempre più frequenti. Lo sport è profondamente autocolonizzato: pole position, champions league, assist, pressing... L'informatica, poi, è "concessa'' all'inglese. E la pubblicità, i titoli cinematografici, delle trasmissioni tv, dei giornali e delle collane editoriali? Anglismi al galoppo. Si dirà che ciò favorisce l'apprendimento dell'inglese. Ma gli italiani sono quelli che lo conoscono meno! Direi, anzi, che l'abuso di ''inglese'' è inversamente proporzionale alla sua conoscenza: meno lo si conosce e più se ne abusa. Ormai si pone un vero problema di democrazia linguistica: l'abuso di anglismi fa un pessimo servizio a comunicabilità e comprensione, da parte di tutti, anziani compresi. Contrariamente a quanto afferma qualcuno, usare anglismi non è né democratico né trasparente. Anzi, è doppiamente aristocratico. Se non capisco gli anglismi dell'interlocutore, o mi accontento di ignorare ciò che dice o sono costretto a chiederne il significato. In entrambi i casi, rivelo tutta la mia debolezza di fronte all'altro. Ma, allora, vuol dire che sono contrario all'apprendimento dell'inglese? Certamente no. Però, vorrei fare a meno delle sue interferenze innecessarie, quando parlo in italiano. Ma che può importare, a me che sostengo la causa del sardo, dell'italiano che va allo sbando? Molto, perché l'atteggiamento che giustifica l'intromissione dell'inglese in italiano è lo stesso che giustifica l'intromissione dell'italiano nel sardo, che si trova a subire, una doppia intrusione e interferenza a ''cascata'': inglese>italiano>sardo. E quindi, in sardo, padrinu, cuginu, funerale, nonnu, anziché nonnu, fradile, interru, giaju, ecc, sono figli di questo meccanismo rinunciatario. Con la differenza che l'italiano sta colpendo il cuore del sardo, le sue prime mille parole fondamentali. Per porre riparo al degrado linguistico e comunicativo di italiano e sardo occorrono urgenti politiche linguistiche che altrove funzionano egregiamente.
 
 
6 - L’Unione Sarda / Oristano e Planargia (Pagina 21 - Edizione OR)
BOSA. La richiesta: via le licenze
Pescherecci toscani, le reti killer in agenda del Comitato pesca
La dura protesta bosana contro le autorizzazioni che Regione e Ministero hanno concesso alle barche toscane, imponendo la loro presenza alla marineria locale, determina l'intervento dell'assessore regionale all'Agricoltura Oscar Cherchi: «Il problema delle cianciole non è nuovo e siamo già all'opera per trovare rimedi che limitino i problemi derivanti dal loro uso indiscriminato», spiega Cherchi. «Per trovare una soluzione il più velocemente possibile, la questione sarà posta all'attenzione del prossimo comitato tecnico regionale previsto per il 14 maggio. Verrà valutata l'opportunità di intervenire per consentire il prelievo alle sole imbarcazioni dal tonnellaggio limitato e quindi meno impattanti».
I pescatori bosani ricordano però che per quanto riguarda la costa di Bosa, è allo studio il Piano scientifico di valorizzazione e protezione del mare, messo a punto con l'Università di Cagliari. «Come si può autorizzare barche capaci di un tipo di pesca che, in quello stesso piano, è vietato?», ha replicato il responsabile dell'Associazione Pescatori di Bosa Gigi Tanda.
«Queste barche, grazie alla minore capacità di pesca, non sarebbero in grado di operare catture eccessive che oltretutto, alla luce delle evidenze scientifiche sullo stato delle specifiche risorse, non farebbero altro che intaccare gli stock oltre i limiti di sicurezza, e aumentare l'offerta oltre le richieste del mercato con conseguente crollo dei prezzi di vendita». I pescatori bosani inoltre si chiedono: «Cosa sarebbe successo, a ruoli invertiti, se fosse stata la Regione Toscana a dover autorizzare barche sarde alla pesca lungo le sue coste? Come si sarebbero comportati i pescatori di Portoferraio o delle coste toscane, rispetto all'arrivo di imbarcazioni sarde impegnate in questo tipo di pesca?», ha sottolineato nei giorni scorsi il leader di una cooperativa locale, Giuseppe Sotgiu. L'associazione pescatori chiede la sospensiva di ogni autorizzazione, in attesa della definitiva approvazione del Piano di Gestione del mare di Bosa, attualmente in via di approvazione. Richiesta avanzata anche dal sindaco Piero Casula. In quel piano, le cianciole sono considerate fuori legge.
Antonio Naìtana. ( a. n. )
  


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 33 - Sassari
Architettura, l’eccellenza senza fondi 
La città celebra i 10 anni della facoltà prima in Italia ma snobbata dalla Regione. Dibattito con tre candidati sindaco 
di Gianni Olandi
ALGHERO Dieci anni fa, quando nacque nello storico palazzo del Pou Salit, nel cuore della città murata, in pochi avrebbero pensato che la facoltà di Architettura avrebbe raggiunto livelli di valenza internazionale: il primo posto nella graduatoria nazionale, 600 studenti iscritti e un ruolo socio-economico e professionale di rilevanza assoluta. Ieri questi dieci anni sono stati festeggiati nella sede del Quartè Sayal, gioiello architettonico e monumentale, con una intera giornata nel corso della quale sono stati raccontati da diversi relatori, molti gli studenti e i neo architetti, i due lustri di attività. Il Dipartimento ha deciso di darsi un nome ufficiale, Architettura ad Alghero, definito «una dichiarazione di intenti e di amore». La giornata è stata divisa in due segmenti: al mattino la storia di questi dieci anni. Sono intervenuti il rettore Attilio Mastino e quindi spazio agli interventi coordinati dal direttore del dipartimento Arnaldo Cecchini. Nel pomeriggio, dopo l’introduzione di Vanni Maciocco, direttore della facoltà per i primi nove anni, si è tenuto un confronto moderato dallo stesso Maciocco con tre dei quattro candidati a sindaco: Stefano Lubrano, Francesco Marinaro, Maria Grazia Salaris. La città ha indubbiamente guardato verso la facoltà con grande attenzione e affetto, mettendo a disposizione attraverso i propri amministratori tutto ciò che serviva, compresi alcuni gioielli architettonici, come nel caso del complesso di Santa Chiara sui bastioni Marco Polo, i cui lavori di riqualificazione sono in fase di conclusione. «La città ci ha sempre voluto bene – conferma in proposito Arnaldo Cecchini – con un atteggiamento di ospitalità e accoglienza che ha indubbiamente favorito il percorso della nostra facoltà». Il direttore del dipartimento sottolinea poi «l’apertura internazionale della facoltà», ricordando che l’istituzione muove il più alto numero di studenti Erasmus, in entrata e uscita. Ma ricorda anche che nel corso degli ultimi anni l’atteggiamento della Regione verso la facoltà non è stato di grande attenzione. «La Regione ci ha escluso dai finanziamenti – afferma – assegnando, per fare un esempio, tre milioni di euro a Nuoro, due a Oristano e 250 mila ad Alghero». Cecchini non commenta, lasciando che siano le cifre a rappresentare quelle che sono le difficoltà. «C’è bisogno di un investimento consistente – aggiunge – di finanziamenti certi, dobbiamo disporre di basi solide che ci consentano di guardare ai prossimi dieci anni con la certezza di poter proseguire il lavoro cominciato e potenziare i risultati ottenuti». Arnaldo Cecchini sottolinea poi che gli investimenti per Architettura ad Alghero sono praticamente una «partita di giro», nel senso che le ricadute economiche e professionali tornano nel territorio. «Potremo svolge la nostra funzione di sostegno ai Comuni – aggiunge – restituendo quindi in sapere conoscenza e professionalità tecniche, quanto viene investito. Si pensi al ruolo che potremo svolgere supportando piani urbanistici,particolareggiati, energetici». Architettura, quindi, non è un costo, ma una risorsa.
 
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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