Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 May 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 32 - Edizione CA)
Ingegneria è “bloccata”
Studenti protestano contro il salto d'appello
Il preside Massacci: «La facoltà si impegna a risolvere il problema»
 
Se uno studente non supera un esame o salta un appello può restare bloccato per mesi o addirittura per un anno. Succede nella facoltà di ingegneria, dove gli universitari, preoccupati, hanno affisso dei manifesti di protesta in cui invitano alcuni docenti a ripassare il regolamento didattico d'ateneo che «non prevede nessuna penalizzazione di questo tipo» per chi non supera gli esami al primo appello o per chi non si presenta.
LA PRECISAZIONE Nel manifesto, firmato dal gruppo di rappresentanza studentesca Uniti e Liberi, si legge: «Pare che alcuni docenti di ingegneria facciano saltare gli appelli bloccando gli studenti anche per un anno». I motivi, definiti sarcasticamente “ottimi”, sono principalmente due: «studenti che non passano l'esame o che non si presentano all'appello». Se «non superi l'esame al primo appello», raccontano, «alcuni professori ti impediscono di presentarti a quello successivo - dopo due settimane come da regolamento - perché ritengono che 15 giorni siano troppo pochi per recuperare le lacune». Ma «devono essere garantiti sei appelli all'anno», sottolinea la rappresentante degli studenti nel Cda d'Ateneo, Silvia Caria che, ricevute le lamentele dei colleghi, si è fatta carico di scrivere il manifesto da sottoporre all'attenzione del corpo docente.
IL SALTO La pratica del cosiddetto “salto d'appello” sembra esistere “da sempre”, continua la portavoce dei futuri ingegneri che per “rinfrescare” la memoria ai professori nel manifesto hanno evidenziato parte dell'articolo 20 del regolamento, che sotto la voce “calendario didattico” recita: «Lo studente in regola con l'iscrizione e i versamenti relativi può sostenere, senza alcuna limitazione numerica, tutti gli esami e le prove di verifica per i quali possieda l'attestazione di frequenza, ove richiesta, che si riferiscano comunque a corsi di insegnamento conclusi e nel rispetto delle eventuali propedeuticità». Un altro aspetto del problema riguarda le prove di verifica o parziali, in cui il programma d'esame viene diviso in due parti, ma «che vengono riservate soltanto agli studenti in corso» continua Silvia Caria.
LA FACOLTÀ Il preside della facoltà di Ingegneria, Giorgio Massacci, è a conoscenza del problema, «relativo solo ad alcuni docenti», e assicura: «La facoltà si sta impegnando per risolverlo». Un problema ancor più sentito quest'anno, alla luce dell'istituzione delle sovrattasse di demerito per gli studenti che restano indietro; anche «un solo appello in più» può essere fondamentale per non incorrere nell'aggravio.
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 32 - Edizione CA)
Incontro
Lettere, si discute di grammatica
 
Lo studio della grammatica al centro di un incontro in programma per stasera alle 17 nell'aula magna della Facoltà di Lettere (nel corpo aggiunto). Partendo dal pensiero di Don Milani («è la parola che ci fa uguali») si parlerà dell'importanza della grammatica non solo per la scuola e i test Invalsi ma anche per la vita. Ospite d'onore l'antropologo e letterato Alberto Sobrero, ordinario di Linguistica italiana dell'Università del Salento. Nel corso della serata è prevista, inoltre, la presentazione del libro “Grammatica a scuola” (a cura di Loredana Corrà e Walter Paschetto), in cui sono raccolti i contributi presentati al XVI Convegno nazionale Giscel (Gruppo di intervento e studio nel campo dell'educazione linguistica) che si è tenuto a Padova. Introdurrà i lavori Luisa Milia (segretaria del Giscel Sardegna). (p.l.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 32 - Edizione CA)
Calcio
Da stasera via ai quarti della coppa del Rettore
 
Si avvia alla conclusione la Coppa del Rettore. A partire da stasera (giovedì) sul campo del Cus a Sa Duchessa, in via Is Mirrionis, si disputeranno i quarti di finale della tradizionale kermesse universitaria che da oltre quarant'anni coinvolge e appassiona gli studenti di tutte le facoltà dell'ateneo. Oggi alle 15 scendono in campo Bunga Bunga e Creatina Team, mentre alle 16,45 sarà la volta di Birringhan e Acromicon. Venerdì pomeriggio alla stessa ora si sfideranno Cantera (detentrice del trofeo) e Broddeaux, a seguire si confronteranno Borotalcool e Les Merendes. Anche quest'anno i gironi eliminatori non sono stati disputati negli impianti di Sa Duchessa, bensì sul campo in erba sintetica del parco di Monte Claro, in via Cadello. Trentatré le squadre partecipanti con teste di serie individuate in base ai piazzamenti delle ultime edizioni e tenendo conto del blasone. Le partite durano 70 minuti (due tempi da 35') e si possono effettuare fino a 5 sostituzioni. Ogni squadra può essere composta da un numero illimitato di studenti anche appartenenti a facoltà diverse. (p. l.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 30 - Edizione OL)
SASSARI. L'ufficio relazioni con gli utenti
L'Università si apre a studenti e pubblico
 
L'Università di Sassari punta sulla trasparenza nei confronti dell'utenza e dell'informazione. È stato inaugurato questa mattina il nuovo Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) dell'ateneo nel chiostro del rettorato, alla presenza del rettore Attilio Mastino, del direttore generale Guido Croci e del responsabile del servizio Giulio Arca. All'Urp è stata destinata una sede centrale e facilmente raggiungibile dagli utenti: un ambiente suddiviso in due zone contigue situato al piano terra nella parte inferiore del loggiato, accessibile anche da utenti diversamente abili, in una posizione strategica per gli studenti, a pochi passi dall'Ufficio Orientamento di via Arborea. Una parte è stata dedicata al front office dove è possibile esser ricevuti dagli operatori e consultare materiale utile in una zona d'attesa; saranno inoltre allestite postazioni collegate a internet per l'autoconsultazione degli atti o l'esplorazione di siti d'Ateneo. «L'Urp - ha detto il rettore Mastino - costituisce il principale punto di incontro fra l'amministrazione e l'utenza. Attraverso lo sportello potenzieremo la capacità di recepire le esigenze dei nostri interlocutori, di rilevarne il livello di soddisfazione e di migliorare quindi i nostri stessi servizi».
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Sulcis Iglesiente (Pagina 30 - Edizione PC)
Il lungomare del futuro
Nuovo ponte, porto turistico attrezzato e alberghi
SANT'ANTIOCO. Presentato il progetto elaborato dall'Università di Cagliari
 
Un ponte alto venti metri, banchine, alberghi e un lungomare attrezzato per scommettere sul turismo e creare posti di lavoro. Per ora soltanto un progetto, ma Sant'Antioco ci crede e punta molto sul piano messo a punto dall'Università di Cagliari per conto dell'amministrazione provinciale di Carbonia-Iglesias. Il progetto è stato presentato dal preside del dipartimento di Ingegneria Antonello Sanna e dall'esperto di sistemi portuali Paolo Ritossa. Nell'aula consiliare, oltre al presidente Tore Cherchi e al sindaco Mario Corongiu, c'erano anche tanti cittadini e i rappresentanti delle liste in lizza per il rinnovo del Consiglio comunale.
IL PROGETTO Il progetto, inserito nel “Piano Sulcis” prevede uno sviluppo economico del territorio basato sul turismo, nautica, pesca, cantieristica e diporto. «Occorrono almeno otto-diecimila posti di lavoro in più - ha sottolineato Tore Cherchi - che possano incidere sul tenore di vita degli abitanti che è critico». Il Sulcis Iglesiente è al secondo posto per posti barca tra le province italiane. Ma raggiunge solo il 44 per cento come indice di qualità e servizi. La Provincia ha già avviato i motori mettendo in campo 6 milioni di euro a cui se ne potrebbero aggiungere altri quattro per cofinanziare progetti che con investimenti privati raggiungerebbero i cento milioni di euro. Il piano operativo elaborato dall'università di Cagliari prevede la centralità di Sant'Antioco e del suo porto. Sarà in sinergia con gli altri scali portuali sulcitani, Portoscuso, Carloforte e Calasetta, che rimarrebbe come unico scalo per il trasporto viaggiatori supportati, integrati nel sistema di sviluppo di tutto il territorio.
PORTI E ZONE INTERNE «Il progetto prevede la connessione viaria tra porti e zone interne - ha spiegato il professor Antonello Sanna - che dovrà costituire sistema». Il piano prevede una diversa utilizzazione del porto di Sant'Antioco con nuove banchine che, oltre l'uso commerciale, serviranno per la cantieristica e l'approdo per grandi barche da diporto e da pesca. Al centro di questo progetto non potevano mancare le aree ex Sardamag. Una volta disinquinate diventeranno sede di “alberghi urbani”, chiamati così perché faranno da cerniera tra l'attuale città e il nuovo lungomare che si estenderà oltre il porto.
IL NUOVO PONTE Il progetto prevede poi la costruzione di un nuovo ponte. «Si è scelta la soluzione ponte al posto del tunnel - ha spiegato il professor Paolo Ritossa - perché un ponte unisce al contrario del tunnel che spezza e divide». Sarà alto venti metri in modo da poter soddisfare almeno il settanta per cento del naviglio a vela. Avrà una nuova direzione: sarà rivolto verso l'area ex Sardamag e innestandosi su una circonvallazione renderà più agevole entrare in città e raggiungere Calasetta.
Tito Siddi
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Ed_Cagliari
UNIVERSITÀ
I CONTI DELLA GESTIONE MAIDA
attilio mastino: Con le nostre controdeduzioni abbiamo dimostrato che sono stati introdotti correttivi e la legittimità degli atti contestati
Ateneo, chiusa l’indagine ministeriale
Conclusi i controlli su presunti sprechi, «ma su 17 rilievi deciderà la procura contabile». Il rettore: accolti i nostri chiarimenti
di Luca Fiori
 
SASSARI Quando due anni fa arrivò sulla scrivania del rettore Attilio Mastino, subentrato ad Alessandro Maida da appena due mesi, il nuovo magnifico pensò di dimettersi. La relazione dell'ispettore del Ministero dell'Economia, Donato Centrone, provocò un terremoto inatteso tra i piani alti della più antica istituzione della città. Per il nuovo rettore fu un inizio di mandato tutt’altro che semplice, ma ora a distanza di tre anni dall'avvio dell'indagine ministeriale durante la quale sono stati passati al setaccio migliaia di documenti dell'ateneo, in piazza Università sembra essere tornato il sereno. Nei giorni scorsi, con una nota inviata proprio al rettore, «gli uffici del ministero dell'Economia e delle Finanze hanno comunicato che l’accertamento si è concluso con un parere positivo», ha assicurato Mastino. Il quale però ha spiegato che da Roma non è ancora stata inviata la relazione conclusiva. L'ispezione sull’attività amministrativa e contabile dell’ateneo sassarese aveva identificato e contestato 39 irregolarità contabili nella gestione dell'ente. Di queste 39, «restano ferme - stando alla comunicazione ministeriale - per 17 punti a suo tempo specificamente segnalati come ipotesi di danno erariale, le determinazioni della procura della Corte dei Conti», che continua nei suoi accertamenti. Irregolarità che avevano portato anche all'apertura di un'inchiesta penale da parte della Procura della Repubblica di Sassari (vedi a lato) ancora in corso. Dall'aprile al luglio del 2009 l'ispettore Donato Centrone aveva segnato con la penna rossa tutto ciò che gli appariva una spesa superflua o ingiustificata. A gennaio 2010, la sua relazione era finita sulla scrivania di Attilio Mastino. Il neo rettore aveva assicurato l'impegno di tutto il vertice dell'ateneo per fare chiarezza. Ieri lo stesso Mastino ha riferito alla stampa che il ministero dell'Economia ha concluso l’accertamento. Commentandolo come «un fatto positivo», ha sostenuto il rettore. Ora spetterà alla Corte dei Conti valutare la gestione di immobili e la realizzazione di opere pubbliche. Al ministero dell'Istruzione Università e Ricerca spetterà invece il compito di vigilare sulla gestione futura. Al dossier di centoundici pagine predisposto dall’ispettore Centrone l'università aveva risposto con controdeduzioni argomentate dall'allora direttore amministrativo, Guido Croci. Sui punti per i quali ci sarebbe stata una sostanziale archiviazione - stando a quanto illustrato in ateneo - Mastino si dice «contento» per aver «convinto della bontà delle controdeduzioni con cui abbiamo dimostrato che sono stati introdotti correttivi, abbiamo dimostrato la legittimità degli atti contestati, ridotto il numero degli alloggi e avviato un percorso di maggiore trasparenza». Dall'indagine dell'ispettore del ministero dell'Economia era emerso un «improprio acquisto di terreni e immobili» non destinati a immediato uso istituzionale, «con conseguente danno» per il loro mancato utilizzo. Sotto la lente anche compensi a consulenti esterni per «direzione lavori» attribuiti «due volte». Molta attenzione era stata data agli incarichi, definiti irregolari, affidati a un ingegnere nominato per la progettazione di diverse opere per 5 anni consecutivi. Tra le contestazioni, l’immobile che ospitava il master di giornalismo, in viale Umberto, per cui l’università aveva stipulato un contratto troppo oneroso, quando aveva già acquistato edifici che non utilizza, come l’Estanco. E poi gli edifici di Porto Conte Ricerche a Tramariglio dati in comodato (gratuitamente) per 18 anni a una società privata, la Porto Conte Ricerche.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Ed_Cagliari
INCHIESTA PENALE E CONTABILE
Sotto la lente di due Procure conti, affitti e consulenze
Il procuratore capo Roberto Saieva e il sostituto Porcheddu ipotizzano il reato di abuso d’ufficio
Entro l’estate dovranno tirare le somme dopo la proroga dell’autunno
di Elena Laudante
 
SASSARI Il sospetto di consulenze elargite con troppa generosità sotto la passata gestione, quella dell’ex rettore Alessandro Maida. A lui e ad altri sei tra dirigenti e professionisti la procura contesta ancora oggi (nonostante le false indiscrezioni su una chiusura dell’inchiesta circolate ieri) l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio. E a questa ipotesi si aggiunge quella di danno erariale segnalata mesi fa dal ministero dell’Economia alla procura della Corte dei Conti. Che continua le sue indagini su contratti di locazione di immobili privati, quando in realtà l’Ateneo avrebbe avuto a disposizione edifici suoi. Nel 2009 erano stati passati al setaccio lavori di manutenzione affidati a professionisti esterni, secondo le ipotesi investigative incaricati con procedure sospette, e prorogati senza motivo. Insomma una nebulosa di conti opachi e anomalie nella gestione del patrimonio immobiliare, che è ancora all’esame del procuratore capo Roberto Saieva e del sostituto Giovanni Porcheddu. L’ultimo atto “esterno” dell’inchiesta risale allo scorso autunno, quando i magistrati avevano ottenuto dal giudice preliminare una proroga di sei mesi per approfondire la complessa questione. Entro l’estate dovranno tirare le somme, anche alla luce dell’atto conclusivo del ministero dell’Economia, relazione che però non è ancora stata inviata né all’Università né in Procura. L’ultimo dossier, completo delle controdeduzioni dell’Ateneo - le spiegazioni alle accuse ministeriali - trasmesso alla magistratura ordinaria è quello inviato alla fine del 2011. Gli investigatori lo stanno ancora analizzando, per capire se quei comportamenti bacchettati dall’ispettore venuto da Roma, Donato Centrone, hanno rilevanza penale. Viceversa, l’inchiesta finirà presto in archivio. Di certo - scrive chiaramente lo stesso dicastero - potrebbero avere una rilevanza contabile, cioè quei comportamenti potrebbero aver causato un danno ai conti di un’istituzione pubblica come l’Ateneo. Si legge chiaramente nella comunicazione a Mastino, datata 20 aprile, del Dipartimento della Ragionieri generale dello Stato. «Restano ferme» per 17 su 39 rilievi (i punti sono indicati uno ad uno), «a suo tempo specificamente segnalati come ipotesi di danno erariale, le autonome determinazioni della Procura regionale della Corte dei Conti in indirizzo, che si rimane in attesa di conoscere». E questo perché all’esito dell’ispezione del 2009 era scattata la segnalazione ai pm contabili. Non è chiaro se abbiano mandato tutto in archivio. Oppure se stanno lavorando in sordina.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Ed_Cagliari
ELEZIONI
Il 9 maggio studenti al voto
 
SASSARI Sono un piccolo esercito di candidati e si contendono i posti destinati alle rappresentanze studentesche negli organi accademici dell’ateneo. “Tutti per uniss” e “Forum studentesco” sono i due schieramenti che mercoledì prossimo, 9 maggio, affronteranno le urne per eleggere i rispettivi rappresentanti nel senato accademico dell’Università, nel Consiglio di amministrazione, nel comitato per lo sport universitario, nel consiglio degli studenti, nell’organismo che si occupa di specializzandi e dottorandi di ricerca, nei consigli dei tredici dipartimenti e in quelli di quarantacinque corsi di laurea. Le votazioni si svolgeranno il 9 maggio dalle 9 alle 19 mentre giovedì 10 maggio, sempre a partire dalle 9, cominceranno gli scrutini. Non si conosce ancora l’esatta ubicazione dei seggi che saranno aperti nelle varie sedi dei dipartimenti in locali messi a disposizione dai direttori. Quest’anno la competizione elettorale è più vivace del solito e si spera che anche la partecipazione alle elezioni dimostri la ritrovata volontà degli universitari di partecipare alla vita dell’ateneo e di contribuire alle scelte per il suo futuro.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Ed_Cagliari
La metamofosi digitale nella letteratura
Da stamane alla facoltà di Lettere un seminario internazionale e un tavola rotonda con scrittori sardi
 
SASSARI Oggi e domani la Facoltà di Lettere ospita un seminario di studi internazionale "La metamorfosi digitale. Scritture, archivi, filologia" che mette al centro la riflessione sui cambiamenti che hanno investito la scrittura e gli archivi letterari ai tempi della più importante rivoluzione della comunicazione dall'età di Gutenberg. L'avvento del chip produce uno scenario inedito, rispetto al quale anche le scienze umane devono avviare un ripensamento del proprio orizzonte disciplinare, degli oggetti di studio e degli strumenti da utilizzare. Se filosofi della comunicazione e psicologi cognitivi si interrogano ormai da anni sul nuovo sistema semiotico introdotto dalla comparsa dei testi digitali (elettronici, multimediali, ipertestuali), anche gli storici della letteratura contemporanea e soprattutto i filologi sono chiamati a nuove sfide. E se un tempo gli scrittori vergavano i propri capolavori sulla carta, oggi gli scrittori contemporanei scrivono le loro opere al computer. Questo fatto, in sé banale, rende oggi più difficile il reperimento delle stesure intermedie, di quelle che i filologi chiamano altrimenti le "varianti d'autore" e che sono indizi e tracce importanti per conoscere meglio un'opera e il suo percorso ideativo. La sostituzione inevitabile della carta con i bit dei file crea uno sconvolgimento impensabile soltanto qualche decennio fa. Per il seminario sono stati chiamati ad intervenire esperti di fama europea del rapporto tra linguistica, filologia e produzione digitale: Pierre-Marc de Biasi da Parigi, Andrea Bozzi da Pisa e Domenico Fiormonte da Roma, insieme a italianisti, filologi, archivisti ricollegabili ai più importanti archivi letterari del Novecento Italiano a cui si uniscono le relazioni di giovani studiosi. Ad arricchire il dibattito, con un punto di vista "interno" al laboratorio della scrittura, saranno gli stessi scrittori sardi che chiuderanno la due giorni con una attesa tavola rotonda: Salvatore Mannuzzu, Maria Giacobbe, Giulio Angioni, Giorgio Todde, Luciano Marrocu, Alberto Capitta, coordinati dal professor Marco Manotta, contemporaneista dell'Ateneo sassarese, discuteranno del loro metodo di lavoro e di come e se il computer e la videoscrittura abbiano inciso su di esso in questi ultimi anni. Tra i promotori del seminario vi sono Aldo Maria Morace del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell'Università di Sassari e Duilio Caocci del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Cagliari. Il seminario verrà inaugurato alle 10 dal rettore Attilio Mastino e del direttore del Dipartimento Gavino Mariotti .
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Ed_Cagliari
IL DIBATTITO»IL SAPERE CHE CAMBIA
Viaggio nel contemporaneo: la filosofia al tempo del web
Oggi pomeriggio e domani all’università di Sassari un ciclo di “dialoghi semiseri” con esperti di varie discipline sullo spunto dell’ultimo libro di Nicla Vassallo
Massimo Dell'Utri
 
Cosa c'entra la regina Elisabetta II con la filosofia? Che rapporto ci può essere tra Elizabeth Alexandra Mary Windsor, nata a Londra il 21 aprile 1926, con le sottili e a volte sorprendenti analisi della riflessione filosofica contemporanea? Soprattutto, cosa ha a vedere Her Majesty the Queen con le questioni epistemologiche che avviluppano la nozione di "testimonianza"? Una risposta la possiamo ricavare dall'ultimo libro di Nicla Vassallo, docente di Filosofia teoretica all'Università di Genova: Per sentito dire: Conoscenza e testimonianza (Feltrinelli), libro che verrà discusso oggi e domani alle 16.00 nell'aula Eleonora d'Arborea dell'Università. Già scorrendo le prime pagine ci si può rendere conto di come le peculiari doti della regina d'Inghilterra costituiscano un ottimo esempio di tipi di conoscenza su cui i filosofi non smettono di interrogarsi dalla stessa nascita della filosofia occidentale. Pensiamoci: noi tutti possediamo una certa dose di conoscenza, e questa dose si diversifica in almeno tre tipi: la conoscenza competenziale (rappresentata dal nostro "saper fare" qualcosa), la conoscenza proposizionale (quella esplicitabile in proposizioni) e la conoscenza diretta (quella che otteniamo quando conosciamo qualcosa o qualcuno tramite, ad esempio, una presentazione). Bene: i filosofi continuano a domandarsi che relazione c'è tra questi tre tipi, e soprattutto se il primo sia traducibile nel secondo. La risposta che non lo sia sempre è ormai assodata e Vassallo, facendo appello alla regale personalità d'oltremanica, ci fornisce una brillante illustrazione del perché. La regina Elisabetta possiede infatti un know how unico e non insegnabile: lo ha solo lei. Solo lei è capace di "avere una dimestichezza superiore con l'arte della diplomazia; sapersi vestire per ogni occasione (un abito verde si addice alla bandiera etiope); cibarsi senza batter ciglio di carne di cane, occhi di montone, topi ripieni; nominare "Poet Laureate" Carol Ann Duffy, lesbica, scozzese, ostacolata da Tony Blair; rispondere "Sua Maestà non nota mai come è vestita la Signora Thatcher"; inviare i Beefeaters a prelevare la signora in questione una volta che questa, convocata a palazzo, avrebbe osato negarsi; non mostrarsi crucciata, inquieta, intollerante in pubblico. D'altronde, solo chi sa regnare come The Queen indossa con nonchalance quei cappellini, ricercati e orribili, la cui tesa, mai larga, evita sia che volino via alla prima folata di vento, sia che gettino ombra sul volto regale, e i cui colori poco tenui (rosa shocking, arancio, verde mela) hanno una logica: la figura della regina deve spiccare, con un immancabile tocco di eccentricità" (pp. 24-25): ed ecco per inciso svelata l'arcana ragione dei famosi cappellini. La regina offre così un potente spunto per iniziare un viaggio filosofico nella contemporaneità che tocca questioni come l'astrologia, i complotti, le dittature, il giornalismo, gli inganni, Internet e, soprattutto, la capacità della testimonianza di "donarci conoscenze, garantirci democrazie, evitare che la nostra società si trasformi in quella angosciante e orwelliana del Grande Fratello" (p. 10). Sì, del Grande Fratello, e non sembri una boutade. Riflettiamo solo un attimo a quanto siano importanti le testimonianze degli altri: senza qualcuno o qualcosa che ce lo testimoni non sapremmo nemmeno come ci chiamiamo, dove siamo nati, quali sono i lati migliori del nostro carattere e quali i peggiori, come guidare un'auto, leggere un libro, usare un computer, seguire un corso, conseguire un diploma, ottenere un lavoro, fidanzarci, sposarci e via dicendo. In breve, non potremmo vivere. E ora consideriamo Internet e l'importanza sempre crescente che ha nelle nostre vite. Cos'è la rete se non un immenso ricettacolo di testimonianze in cui ognuno è libero di dire la sua? Certo, un potente strumento di democrazia, ma anche la sede dove è possibile esternare pensieri stupidi o malati che, se presi per buoni, finirebbero coll'influenzare la nostra mente. E se qualcuno perseguisse esattamente questo scopo per indurci a determinate scelte in politica, economia, società come presagito da Orwell in tempi, per così dire, non sospetti? Ecco allora che capire cos'è una testimonianza e a quali condizioni ci trasmette conoscenza genuina diventa una questione vitale. Vassallo ha il grande merito di metterci in guardia e di farlo con acume e onestà. Non ha ricette da proporre: alla fine tutto dipende da noi, dalla nostra sensibilità e dal nostro senso etico. Come anche una regina può mostrare.

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