Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 April 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 53 - Edizione CA)
Bilancio del viaggio letterario in Catalogna
Contro tutti i pregiudizi: nella Nave dei libri c'è un carico di identità
 
L' uso della lingua sarda e l'adozione per la sua tradizione letteraria di norme ortografiche appaiono ai più un'utopia. Un esercizio di fantasia e dialettica soprattutto se slegato da un modello politico che, in maniera organica e definita, sia capace di reinterpretare e tradurre l'idea romantica di nazione. È tra le rose rosse della festa di Sant Jordi di Barcellona (ricorrenza religiosa che si è rinnovata il 23 aprile insieme alla Giornata del libro), che intellettuali e scrittori sardi, giunti in Catalogna a bordo della “Nave dei libri”, hanno sperimentato la forza di un modello che esiste e si rafforza perché è, in maniera coerente, politico, linguistico e culturale; non chiuso e cristallizzato attorno a sterili questioni identitarie, ma dinamico e agguerrito rispetto ai processi di tutela delle lingue minoritarie.
LE TRADUZIONI Proprio a Barcellona - ospiti del circolo dei sardi - intellettuali, editori e docenti che (da ottiche solo geograficamente contrapposte) si misurano con la questione linguistica hanno avuto modo di esprimersi riguardo alle traduzioni letterarie come strumento per sperimentare le potenzialità della propria lingua, veicolare, “addomesticare” altre culture (pur mettendo nel conto dell'operazione il restringimento del pubblico) e favorire un processo di rinnovamento. A stimolare il dibattito gli editori di Condaghes (Giovanni Manca e Francesco Cheratzu) che, proponendo la traduzione in sardo di Goethe, di autori catalani, di Stevenson o Sergio Atzeni, hanno dato vita a un progetto di sperimentazione che, insieme a finalità estetiche e linguistiche, persegue anche obiettivi di carattere politico. «Tradurre gli autori catalani - ha detto Duilio Caocci, docente di Letteratura sarda all'Università di Cagliari - significa anche istituire, bypassando il potere statuale, un circuito internazionale di lingue minoritarie».
I PREGIUDIZI Problemi su cui ha inciso l'intervento di Peppe Corongiu impegnato, da funzionario della Regione oltre che da studioso ed esperto, nel tentativo di definire strategie capaci di restituire dignità alla lingua sarda; di scardinare, rispetto all'assodata potenzialità di arricchimento del bilinguismo, il principe dei pregiudizi e dei paradossi: “Insegnare il sardo compromette l'apprendimento dell'italiano”. Ma la volontà delle politiche linguistiche regionali finora non è stata evidentemente sufficiente: «Per supportarla servono competenze specifiche e direttrici ben tracciate, non improvvisazione». In tale direzione anche il pungolo dei catalani Joan-Elies Adell (rappresentante della Generalitat de Catalunya ad Alghero) e Joan Armanguè, scrittore e ricercatore alla facoltà di Lingue di Cagliari.
SULLA NAVE La missione catalana non aveva solo l'intento di proporre questioni linguistiche. L'obiettivo era di favorire il confronto tra persone e culture. Così a bordo della nave o sulla rambla scrittori sardi in lingua italiana hanno presentato le loro opere accanto a star della narrativa internazionale. In crociera anche i maestri del noir Massimo Carlotto e Carlo Lucarelli. Non c'erano bambini. O erano troppo pochi rispetto alla priorità che il confronto ha individuato: coltivare il piacere della lettura nei più piccoli. Il pubblico si è già mostrato sensibile: la letteratura per l'infanzia - come hanno ricordato Tonino Oppes e Rossana Copez - è quella che in libreria gode di maggior successo.
Manuela Arca
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
A Milano 186 sardi
Ecco i finalisti dei giochi di matematica
 
Sono ben 186 i finalisti sardi che il 19 maggio prossimo voleranno a Milano per partecipare alla fase nazionale dei Campionati internazionali di giochi matematici promossi annualmente dal Centro Pristem dell'Università Bocconi.
L'affollata cerimonia di premiazione si è svolta nell'aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato. A Milano i giovani rappresentanti dell'Isola cercheranno di ben figurare. Il sogno, comune a tutti, è la qualificazione alla prestigiosa finale internazionale che si terrà a Parigi a fine agosto. Impegnata nella consegna dei premi ai finalisti la presidente del corso di laurea in matematica e informatica, Stella Piro Vernier, affiancata da Ottavio Marcia, in rappresentanza dell'Ufficio scolastico regionale, Maria Polo, direttrice del Crsm dell'Università, e Mario Rocca, portavoce del Comitato Scuolacittà.
LE CLASSIFICHE Ecco di seguito i nomi dei primi tre classificati di ogni categoria. C1: Marco Boi, Alessandro Serra e Federico Pes. C2: Nicola Paddeu, Stefano Troffa e Stefano Orrù. L1: Antonio Tatti, Enrico Lipparini e Leonardo Puggioni. L2: Paolo Puddu, Giulio Loddi ed Eugenio Prina. GP: Fabio Lilliu (unico classificato, nonché 38° assoluto nella graduatoria nazionale). La sede di Cagliari ha fatto registrare il record assoluto di iscritti (2.402) con un incremento del 25% rispetto alla precedente edizione.
L'organizzazione è stata curata anche quest'anno da Università, Ufficio scolastico regionale, Centro per la sperimentazione e l'educazione matematica e Comitato Scuola Città. «Bellissimo vedere tanti giovani appassionati di numeri», ha commentato soddisfatto Gaetano Verani, docente di matematica, «non è certo la materia più amata dagli italiani, ma è sicuramente uno strumento fondamentale per il progresso della società». «Un'iniziativa diventata possibile grazie a un grande lavoro di squadra», ha sottolineato Mario Rocca, portavoce del Comitato Scuolacittà.
Presente all'incontro anche Roberto Crnjar, dell'Aeroclub Cagliari nonché docente dell'ateneo, che ha messo in palio alcuni voli per i vincitori. (p.l.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cagliari Pirri (Pagina 23 - Edizione CA)
Studenti, collaborazioni
 
Sono disponibili il bando e il regolamento per le collaborazioni studentesche per l'anno accademico 2011-2012. Ogni ora di collaborazione è retribuita 10 euro, esenti da imposte. Le domande on line entro il prossimo 2 maggio andando sul sito internet www.unica.it. (p.l.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia Medio Camp (Pagina 26 - Edizione PC)
Contu cittadino onorario
Il riconoscimento per lo scienziato di fama mondiale
GONNOSFANADIGA. Docente impegnato nella ricerca su malattie genetiche
 
Con una grande cerimonia nella Fiera mercato, il Comune di Gonnosfanadiga ha riconosciuto la cittadinanza onoraria al professore universitario Licinio Contu. Sala conferenze gremita di persone commosse per il grande abbraccio ad uno dei padri della scienza sarda che tanto ha fatto per portare avanti la ricerca, anche sulla Sla. Una malattia che i gonnesi purtroppo conoscono bene: oggi si contano 5 casi ma pochi anni fa erano sette i malati in una popolazione che supera di poco i 6 mila abitanti. Dati che fanno paura e spingono la comunità a sperare che quel grande uomo, legato profondamente al paese, possa fare ancora tanto per salvare vite umane. A consegnare la targa a Contu è stato il sindaco Nino Zanda che ha sottolineato il «grande contributo del professore nella ricerca sull'ematologia, l'immunogenetica e la genetica medica, riconosciuto a livello internazionale». In regalo anche un piccolo pozzo in argento, simbolo del paese dell'acqua, per esprimere la gratitudine e l'affetto dei gonnesi. Un sentimento ricambiato dal professore , visibilmente commosso: «Sono nato a San Nicolò di Gerrei ma sono di Gonnosfanadiga», per rimarcare l'attaccamento al paese e alla sua gente. Ha poi ricordato aneddoti e amici di gioventù.
Stefania Pusceddu
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Ed_Cagliari
SANITÀ IL CANTIERE INCOMPIUTO
Per il gigante già spesi oltre 185 milioni di euro
di Luca Rojch
 
OLBIA Il gigante di cemento alle porte della città rimane spento. Gioiello smarrito. La creatura plasmata mattone dopo mattone da don Luigi Verzè cerca un futuro dopo il crack del San Raffaele. Il suo presente è fatto di un guardiano che osserva lo scatolone di vetro e cemento ingiallire in attesa dell’arrivo di un nuovo padrone. Da mesi il Comune lavora sottotraccia per dare un futuro alla struttura. Ci sarebbero colossi della sanità pronti a investire sull’ospedale e da mesi il senatore Gian Piero Scanu lavora in silenzio per tessere una tela, e per spiegare agli investitori che il mega ospedale alle porte della città non è uno scatolone vuoto, ma una grande opportunità di sviluppo. Ma nell'incontro tra Comune e Asl il direttore generale Giovanni Antonio Fadda ha lanciato una proposta. Creare una jont venture tra le Asl di Olbia, Nuoro, la Regione e le università di Cagliari e Sassari. «Potrebbero acquisire la struttura alla periferia della città, all’interno della quale si potrebbero creare reparti al momento assenti in Gallura – dice Fadda –. Nella struttura si potrebbe fare ricerca e garantire un’assistenza pubblica di livello a tutta la popolazione della Sardegna. E in questo modo si potrebbe colmare il gap storico della provincia». Ma l’idea non sembra trovare troppi consensi. La cura per dare nuovo vigore all’ospedale sembra esistere già. E medicine alternative rischiano di intossicare un paziente delicato. Non ha dubbi il senatore del Pd Gian Piero Scanu, da sempre in prima linea per trovare una soluzione e dare un futuro al San Raffaele, che accende qualcosa di più di una speranza. Determinato, ma sempre dai modi gentili, Scanu non lo dice in modo netto ma fa capire che all’idea di Fadda mancano gambe. Mancano soprattutto i milioni di euro per diventare concreta. Al contrario il senatore fa capire che il più complicato dei rompicapi è a un punto di svolta. E la strada passa sempre dal Bambin Gesù e dalla trama delicatissima che il senatore tesse per riaccendere il faro della sanità gallurese. «Il Bambin Gesù e il suo presidente Giuseppe Profiti non hanno mai smesso di verificare la fattibilità di un impegno per rilevare il San Raffaele – spiega Scanu –. Sono in corso degli approfondimenti con altri soggetti imprenditoriali di notevole rilevanza». Il senatore non si sbilancia, ma fa capire che intorno al gigante addormentato sono accesi i riflettori dei grandi gruppi della sanità. Ma il futuro dell’ospedale rimane legato anche al rapporto tra pubblico e privato. «Il Comune ha una parte attiva – continua Scanu –, ma anche la Regione e in particolare l'assessore alla Sanità Simona De Francisci lavora su questa impostazione. Non c’è una strada alternativa per il San Raffaele». In altre parole nessuna possibilità che la proposta di Fadda abbia un futuro. Ma Scanu lotta anche per far superare alla sanità gallurese il suo periodo di cattività. E accoglie con favore il dialogo con Nuoro proposto da Fadda. «Io stesso diversi anni fa ho messo in evidenza la necessità di una alleanza stretta tra Olbia e Nuoro. Ci possono essere funzionalità e interdipendenze. E in particolare credo che nella sanità ci possa essere un dialogo fitto tra le due province. Ma sul San Raffaele non ho dubbi, non ci possono essere soluzioni alternative a quella originaria. Come ho già detto o è così, o è così. Non è pensabile portare avanti ipotesi differenti». E mentre l’ospedale rimane come un gigante addormentato sopra la collina alle porte della città la politica continua a lavorare per non perdere la mega struttura che potrebbe portare nel futuro a velocità doppia tutto il territorio e trasformare in principessa la Cenerentola della sanità regionale.
 
Scanu: «San Raffaele, vicini alla svolta»
Confermato l’interesse del Bambin Gesù. Bocciata la proposta del direttore Asl Fadda di un’alleanza con l’università
Il senatore del pd
L’ospedale rimane una priorità per il presidente Profiti che ha già coinvolto anche altri imprenditori nel grande progetto
 
Risucchiato nel gorgo del fallimento dell’impero guidato da Don Verzè il San Raffaele quasi ultimato alle porte della città è diventato in pochi mesi da struttura di eccellenza a simbolo delle incompiute. Da mesi è scattata una corsa contro il tempo, una specie di diplomazia clandestina, per assicurare un futuro alla struttura. In prima fila in questa battaglia il senatore del Pd Gian Piero Scanu. Ma nello stesso tempo tutto il territorio lotta perché i posti letto, che devono essere garantiti dalla Regione al territorio non vengano persi. Il primo ostacolo è trovare i 27 milioni di euro che devono essere dati ai creditori. Pochi spiccioli se messi in confronto con quanto è costato fino a oggi il gigante di cemento e vetro alle porte della città. La fondazione Monte Tabor ha speso 185 milioni di euro per tirare su l’edificio da 284 posti letto che avrebbe dovuto essere il nuovo polo di eccellenza della multinazionale della sanità. Ma il crack finanziario, la bufera giudiziaria e la morte della mente dell’impero, don Luigi Verzè, hanno fermato anche l’ospedale del prete manager. (l.roj)
 

6 – SardegnaQuotidiano
Pagina 13 – Cagliari
UNIVERSITÀ APPELLO DEL RETTORE
«DATE ALL’ATENEO IL 5 PER MILLE»
 
Il rettore Giovanni Melis lancia un appello: «Anche quest’anno bastano una firma ed un codice da apporre nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi (codice fiscale dell’Università di Cagliari è 80019600925) per devolvere il 5xmille dell’Irpef a sostegno dell’Ateneo. Ci impegniamo a destinare il Vostro contributo per la formazione dei giovani e la ricerca».
 
7 – SardegnaQuotidiano
Pagina 15 – Cagliari
UNIVERSITÀ NO ALLA SOVRATTASSA
OGGI LA PROTESTA PER ELIMINARLA
 
Oggi alle 9.15 gli studenti si incontrano sotto il Rettorato per protestare contro le sovrattasse.
Grazie alle pressioni gli studenti hanno già ottenuto la proroga del pagamento al 30 giugno. «Dopo le
verifiche sulla corretta applicazione della sovrattassa e dell’incremento della tassa base -si legge sul sito Unica.it - si procederà ad una nuova emissione degli avvisi».
 

Questionnaire and social

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