Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 April 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Sovrattassa per “asini”
Gli studenti protestano, la replica del rettore
UNIVERSITÀ. Chi non dà esami o ha una media bassa pagherà di più
 
Il termine di pagamento della sovrattassa di discontinuità slitta al 30 giugno. Tutti i bollettini spediti agli studenti sono stati annullati. È la decisione presa dell'Ateneo cittadino in seguito alla polemica aperta con le associazioni studentesche che in Senato accademico hanno chiesto l'immediata sospensione del regolamento tasse.
TASSA SCANSAFATICHE L'imposta “incriminata” è la cosiddetta sovrattassa di discontinuità semestrale, in vigore da quest'anno, che prevede il pagamento di 50 euro per gli studenti che in un semestre non hanno sostenuto neanche un esame e la maggiorazione del 10% della tassa base per gli studenti con un numero di crediti formativi universitari (Cfu) inferiore alla media dei colleghi dello stesso corso. Un provvedimento indigesto.
DISFUNZIONI D'ATENEO «Purtroppo la prima applicazione della sovrattassa ha comportato una serie di disfunzioni legate alla rigidità del sistema informatico d'ateneo», informano i vertici dell'università, che assicurano: «Chi avesse già effettuato il pagamento non perderà nulla, perché le cifre versate andranno a conguaglio degli importi finali». Inoltre, tutti gli studenti interessati riceveranno una comunicazione.
IL RETTORE RISPONDE A chi ha definito la nuova tassa un “balzello per fare cassa” il Rettorato risponde che è stata introdotta soltanto per «stimolare gli studenti ad impegnarsi per migliorare i propri risultati didattici». Senza tralasciare che «nell'ultimo anno accademico circa il 30% degli studenti in corso ha goduto, per vari motivi, dell'esonero dal pagamento delle tasse e che la tassazione media in ateneo è inferiore alla metà della media nazionale». Le politiche portate avanti dall'ateneo, sottolinea il rettore Giovanni Melis, «tengono conto della specifica situazione del sistema sociale ed economico regionale per tutelare gli studenti meno abbienti e meritevoli, mentre con la premialità si riconosce il merito di quelli più bravi».
GLI STUDENTI Il gruppo studentesco Unica 2.0 non demorde e annuncia per giovedì un sit-in di protesta davanti al Rettorato, quando si terrà la prossima seduta del Consiglio d'amministrazione. Al coro della protesta si aggiunge la voce di Roberto Mura, rappresentante in Senato Accademico di “Uniti e Liberi”: «La proroga sul pagamento delle sovrattasse potrà essere l'occasione per apportare delle modifiche al regolamento». Il Comitato universitario “Tartassati” annuncia azioni e proposte in merito e chiede al Rettore «di eliminare totalemente l'assurda politica dei balzelli».
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Congiurati? No, sono martiri
«Intitolare via Palabanda ai cagliaritani che si ribellerano ai soprusi»
UNIVERSITÀ. Rievocata in un convegno la sommossa anti piemontese del 1794 soffocata nel sangue
 
Rendere giustizia a chi, nei moti rivoluzionari del 1812, non l'ebbe. A distanza di quasi 200 anni dalla famosa "congiura di Palabanda", l'associazione culturale "Riprendiamoci la Sardegna" intende commemorare i rivoluzionari bloccati nel tentativo di ripetere la sommossa del 1794 contro i piemontesi: lo ha fatto ieri mattina al convegno in Biblioteca Universitaria dal titolo "28 aprile 1794 - 31 ottobre 1812. Da 'sa Die de sa Sardigna' alla 'congiura di Palabanda'", presentando la richiesta al Comune di modificare l'attuale "via Palabanda" in "via dei Martiri di Palabanda". «Si tratta di una esplicitazione della delibera del '64 in cui già si faceva cenno, con la denominazione, non al toponimo geografico ma all'avvenimento storico» ha ricordato Riccardo Laria, presidente dell'associazione: ovvero all'episodio di repressione, la notte fra il 30 e il 31 ottobre, della lotta di numerosi cagliaritani contro i soprusi della classe dirigente. Almeno dieci di loro furono mandati al patibolo, mentre un numero imprecisato di uomini (non esistono fascicoli processuali se non manomessi) venne imprigionato o esiliato. Presenti al convegno il direttore della Biblioteca Universitaria Ester Gessa, il docente di diritto amministrativo Andrea Pubusa, la storica Vittoria Del Piano, il saggista Federico Francioni, una rappresentanza dell'istituto tecnico Martini e del linguistico Deledda e, dal Comune, l'assessore al Personale Luisa Sassu. «Modificare il nome di una via è una procedura lunga e complessa, in quanto implica anche l'intervento della Prefettura - ha precisato - ma è nostra intenzione mobilitarci in tal senso. E' un modo per valorizzare la nostra città, per raccontarla attraverso i fatti che l'hanno caratterizzata».
Michela Seu
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Libri in Sardegna (Pagina 59 - Edizione CA)
Come diventare giornalisti: le scuole
 
Come si può diventare giornalisti? È la domanda che molti giovani si pongono spinti dal desiderio di trovare un lavoro in una redazione di un giornale o di una tv. Il giornalismo è una professione difficile, impegnativa perché riempie la vita in modo totalizzante, ma sicuramente affascinante. Nell'epoca della comunicazione multimediale e della globalizzazione, ogni attimo della giornata è scandito dalle news. Viviamo in un mondo sommerso da un eccesso di informazione in cui i giornalisti svolgono un ruolo fondamentale di raccolta, selezione e divulgazione delle notizie. Ma l'immagine televisiva e cinematografica dei reporter si scontra con una realtà ben lontana dal mito. Fare oggi i giornalisti è difficile, ma soprattutto è un'impresa trovare una redazione dove lavorare. I temi dell'accesso alla professione e della formazione, da diversi anni sono al centro di un dibattito che coinvolge istituzioni, società civile, università e giornalisti stessi.
A dare una risposta concreta alle domande sui modi e le possibilità di diventare professionisti è il volume pubblicato dall'editrice sarda Cuec e realizzato da un giovane ricercatore di Carbonia, Andrea Corda: laurea in Scienze della Comunicazione a Roma, attualmente impegnato in un progetto di ricerca storica sull'informazione in Sardegna dagli anni '50 ad oggi. Il suo "La formazione al giornalismo, dal praticantato alle scuole" è un libro di interesse nazionale, che ovviamente travalica i confini dell'isola dove tra l'altro sino all'anno scorso ha operato il Master biennale di primo livello a numero chiuso e per laureati. Legato alla facoltà di Scienze politiche di Sassari nel 2012 il nuovo biennio è stato sospeso per motivi organizzativi in attesa di ripartire con una propria sede.
Il Master sassarese è una delle quindici scuole riconosciute dall'Ordine dei giornalisti che consentono allo studente di ottenere una completa preparazione sui diversi media (secondo le specificità di ciascun corso) e di svolgere nel contempo il praticantato di 18 mesi previsto dalla legge per poter dare l'esame per diventare professionista.
Andrea Corda, con chiarezza, partendo dall'analisi dell'attuale situazione del mondo del lavoro giornalistico passa in rassegna tutte le scuole. Anche l'editoria è in forte crisi, chiudono le testate, molte sono a rischio come il Manifesto, il precariato è la norma. Per un giovane collaboratore il posto fisso in redazione è come vincere al totocalcio, un rebus riuscire ad entrare in una redazione per svolgere il praticantato. Le scuole sono a numero chiuso, ma rappresentano un'alternativa unica per superare l'ostacolo. Tutte le scuole - sottolinea Corda - sono legate in forme consortili con le Università e gli Ordini regionali: 10 sono strutturate come master universitari di primo livello, mentre le altre cinque come veri e propri centri di formazione. Tutte fanno ricorso a professionisti esterni, a docenti a contratto specialisti delle diverse discipline. Cinque sono presenti al nord, otto nel centro, due al sud (una è quella di Sassari aperta nel 2003, l'altra a Bari). Roma con tre e Milano con due dominano l'offerta, visto che nelle due città è concentrato il maggior numero delle testate italiane.
In tutte si accede con concorso ed è obbligatoria la laurea, i costi d'iscrizione e di frequenza variano tra 8 mila e 16 mila euro.
Le scuole non garantiscono il posto di lavoro, ma dai dati del Censis emersi nella ricerca di Corda risulta che l'80 per cento di chi esce dai corsi trova lavoroe più della metà dei casi a tempo indeterminato. Interessante infine il capitolo riguardante la fornazione negli Stati Uniti e nei paesi europei.
Carlo Figari
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 21 - Edizione NU)
Comune
Università, l'opposizione: il commissario ora in aula
 
Dopo l'audizione del commissario del consorzio Satta, che si è svolta giovedì, i consiglieri comunali dell'opposizione chiedono ora la convocazione in aula del commissario del consorzio universitario, Caterina Loi, e dell'assessore Paola Demuro.
In esame le iniziative future per l'ateneo nuorese, i tempi per la costituzione della Fondazione che dovrebbe prendere il posto del consorzio, il trasferimento dei beni, le interlocuzioni con la Regione. Primi firmatari della richiesta i consiglieri di Idea Comune, Lilli Mustaro e Stefano Mannironi, seguiti da Paolo Cottu, Paolo Manca (gruppo misto), Antonello Mercurio, Peppe Montesu, Pierluigi Saiu, Pietro Sanna, Enrico Spanu, Marcello Seddone, Paolo Manca (Udc), Nicola Selloni, Giuseppe Tupponi, Emilio Usula.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Ed_Cagliari
IL CONVEGNO
Virtù e difetti delle low cost, a rischiare sono i passeggeri
 
CAGLIARI Le compagnie aeree low cost avranno liberalizzato il mercato, negarlo sarebbe folle, ma ogni giorno sono ancora loro a sgretolare i diritti dei passeggeri. Su questa contrapposizione, certa per alcuni, solo suggestiva secondo altri, ieri si sono confrontati gli accademici del congresso internazionale di diritto aeronautico. È stato Leopoldo Tullio (La Sapienza di Roma) a sollevare il coperchio di una «pentola in ebollizione». Massimo Deiana, preside della facoltà di giurisprudenza e organizzatore del convegno, lo ha seguito con un’analisi in cui «la pratica spesso spregiudicata e sempre rigida delle low cost si è trasformata in un virus che ha contaminato le compagnie tradizionali. Il nuovo ha fatto scuola, c’è stata l’infezione, a discapito del contratto di trasporto che era una garanzia e invece è stato stravolto». Con effetti collaterali che «rischiano di abbattere i diritti acquisiti sul rispetto delle regole da parte delle compagnie». Compagnie che cancellano voli e frequenze, abbandonano i viaggiatori, impongono peso e misura del bagagli, o fanno lievitare il costo dei biglietti con tasse fantasiose. «Non si può andare avanti così», ha detto Deiana, prima di Maria Jesus Guerrero Lebròn (università di Siviglia) che ha ricordato come la Spagna abbia imposto alle low cost un codice di comportamento stringente. È quel codice del consumatore – ha detto Elisabetta Rosafio dell’università di Teramo – che l’Italia ha ma non riesce sempre a far rispettare. Il problema vero è la mancanza di controlli sulle male-pratiche dei vettori. Servirebbero restrizioni e sanzioni, ma senza «ripiombare nel buio del passato», ha detto Emilio Romualdi (Buenos Aires), altrimenti a pagare dazio saranno ancora i passeggeri. Che invece, a detta di Matteo Castoni, legale delle low cost, «sono entusiasti». Bella scoperta, ma è solo merito dei biglietti a basso costo ed è proprio su questo che le mastodontiche compagnie tradizionali dovrebbero imparare a ragionare, per non essere sopraffatte. (ua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 39 - Ed_Cagliari
ORIENTAMENTO
Così l’Ersu aiuta a realizzare sogni
Assalto allo stand dell’ente per il diritto allo studio
di Luca Fiori
 
SASSARI La carica dei futuri dottori ha fatto conoscenza anche con l'Ersu. La settimana dell'orientamento universitario a Piandanna è servita a tantissimi giovani per conoscere - oltre all'offerta dei tredici dipartimenti dell'ateneo - anche l'Ente regionale per il diritto allo studio universitario. E proprio durante il salone dell’orientamento universitario l'Ersu ha presentato in anteprima la sua nuova guida servizi: un efficace strumento di orientamento e comunicazione dove trovare tutte le informazioni utili su borse di studio e agevolazioni rivolte alla generalità degli studenti e ai fuori sede. Sono stati circa 2500 gli studenti che tra lunedì e ieri mattina hanno visitato lo stand dell’Ersu. Tante le domande sui tempi e le procedure di erogazione dei servizi e sulle modalità di accesso alle borse di studio e ai posti alloggio. Attualmente l’Ersu di Sassari mette a disposizione circa 570 posti alloggio divisi tra la residenza di via Coppino , Carrera Longa, via Verona e via Padre Manzella. A queste strutture si affiancano due mense a gestione diretta: in Via dei Mille (450 posti) e in Via Manzella (150 posti), supportate da uno staff altamente specializzato, che erogano mediamente 1.500 pasti al giorno. Tutte le strutture sono dotate dei più moderni servizi area condizionata, frigoriferi, accesso alla rete informatica. L'Ersu anche nell’ultimo anno è riuscito a soddisfare tutte le richieste di borse di studio e contributi agli aventi diritto mantenendosi in vetta alle classifiche nazionali. L’obiettivo strategico fissato dal cda è quello quello di implementare ulteriormente i servizi abitativi attraverso la realizzazione di un campus universitario che porterebbe al raggiungimento dei 1000 posti letto. «Il nostro Ente – spiega il presidente dell’Ersu, Gianni Poggiu - ha lo scopo di garantire il diritto allo studio agli studenti meritevoli e che si trovano in condizioni economiche disagiate ma non tutti gli aventi diritto spesso sono a conoscenza di questa opportunità. In queste giornate abbiamo avuto modo di entrare in contatto con un grande numero di studenti delle scuole superiori molti dei quali potranno accedere al più alto livello di studi grazie al supporto dell’Ente. Nonostante il momento di grande crisi del mercato del lavoro, l’Università continua ad essere una valida rampa di lancio per i giovani. È fondamentale per le future matricole conoscere in anticipo le grandi opportunità offerte dalla realtà universitaria sassarese che offre non solo corsi di laurea di buon livello ma anche un’alta qualità di servizi abitativi e di ristorazione». Per chi volesse approfondire le informazioni www.ersusassari.it info: 079/9940001

Questionnaire and social

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