Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 March 2012

 

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 
L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Iglesias (Pagina 31 - Edizione PC)
Università ferma al palo
Progetto e-learning: non si è mosso nulla
MONTEPONI. Il rappresentante degli studenti scrive al rettore
 
A Monteponi naufraga anche il progetto e-learning. Almeno per ora: il corso di laurea in Amministrazione e Organizzazione, che sarebbe dovuto partire nei mesi scorsi con l’obiettivo di ridare un futuro al complesso universitario del Sulcis Iglesiente, resta fermo al palo e il rappresentante degli studenti nel Cda dell’Università chiede al rettore di sapere quale sarà il futuro di Monteponi. Lorenzo Espa, nei giorni scorsi, ha presentato un’interrogazione a Giovanni Melis, sollecitando una risposta in merito: «È necessario sapere cosa ne sarà del polo di Monteponi e quali siano al riguardo le intenzioni di Cagliari, anche alla luce del fatto che il corso e-learning non è ancora stato avviato nonostante i numerosi annunci».
RESPONSABILITÀ Il rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione, ricorda che l’Università di Cagliari è direttamente coinvolta nel progetto: l’istituzione del corso in Amministrazione e Organizzazione è, infatti, frutto della sinergia tra Ausi, facoltà di Scienze Politiche e Consorzio Unitel Sardegna, di cui sono soci gli atenei di Cagliari e Sassari. «Devono farci capire con chiarezza se per Monteponi ci sono ancora prospettive di rilancio, oppure se si tratta di un’esperienza da archiviare definitivamente», incalza Lorenzo Espa. Lo studente ha manifestato più volte il suo rammarico per la conclusione dei corsi avviati nel 1995 (l’ultimo a chiudere è stato Scienza dei materiali) e ritiene ancora necessaria l’attivazione di un tavolo istituzionale che coinvolga le amministrazioni del territorio e la Regione per fare rinascere Monteponi dalle sue ceneri: «È chiaro che ormai non possiamo pensare all’istituzione di nuovi corsi di laurea, considerati i tagli in tutti gli Atenei, ma bisogna sfruttare le peculiarità di questo territorio e rivolgere l’attenzione alla ricerca e alla sperimentazione nel campo ambientale. Penso anche ad un rapporto di collaborazione con il Parco geominerario».
LEZIONI A DISTANZA Dopo la (contestata) chiusura del corso in Scienza dei Materiali, trasferito alla cittadella universitaria di Monserrato, sembrava che l’e-learning fosse l’unico modo per tenere in piedi l’attività didattica in senso stretto. E anche se agli occhi dei più potrebbe essere visto quasi come un ripiego o un contentino (di fronte alla cancellazione di un’esperienza, Scienza dei materiali, considerata strategica in un territorio come il Sulcis Iglesiente), l’e-learning in Amministrazione e Organizzazione potrebbe comunque essere un modo per riaccendere i riflettori su Monteponi.
Cinzia Simbula
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 10 - Edizione CA)
La Regione punta sull’alta formazione
 
«L’alta formazione è strumento idoneo a favorire la qualificazione e lo sviluppo della nostra Isola, perciò la Regione ha predisposto un adeguato programma, studiando e creando percorsi virtuosi insieme ad alcune Istituzioni universitarie, al fine di accrescere le competenze del proprio capitale umano». Lo ha detto l’assessore Antonello Liori, al Centro regionale di formazione professionale di Cagliari, durante l’inaugurazione del master sul “Miglioramento delle performance degli enti territoriali”, promosso dall’assessorato del Lavoro, in collaborazione con l’Università di Ferrara, centro di eccellenza scientifica e didattica sui temi dell’innovazione della Pubblica amministrazione. «Il master Perf.Et ha l’obiettivo di formare professionalità specialistiche affrontando il tema del miglioramento delle performance degli enti pubblici»
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 63 - Edizione CA)
Istituto archeologico germanico, si parla di Sardegna
Un tempio a cielo aperto: ecco l’unicità della nostra isola
 
«La Sardegna è l’unica regione italiana che ha un’architettura templare vera e propria nella Protostoria». È Anna Depalmas, docente di Protostoria europea e archeologia del paesaggio all’università di Sassari, a spiegare l’eccellenza dei luoghi di culto dell’Isola, nel periodo compreso tra la prima età del bronzo e quella del ferro. Un viaggio tra templi e santuari - 76 quelli dislocati su tutto il territorio - che la docente ha fatto ripercorrere agli studiosi intervenuti, ieri a Roma, all’Istituto archeologico germanico.
A spiccare tra gli edifici cultuali è la “Domu de Orgia”, a Esterzili, che risale al XIII secolo a.C. ed è il più grande tempio a megaron conosciuto finora in Sardegna, caratterizzato dai “gioielli preziosi” che ha restituito. «Un tesoro costituito da una massiccia quantità di bronzi nuragici raffiguranti cacciatori, arcieri e sacerdotesse», dice la studiosa di Ghilarza. Il fascino dell’architettura ricercata e articolata, tipica delle civiltà nuragiche, rivive nel villaggio santuario “Su Romanzesu -Poddi Arvu” che sorge sull’altopiano di Bitti. Un complesso nuragico costituito da una grande cavea con gradinate, dove dagli scavi sono emersi elementi di pregio come ambre e blocchi di granito. Altri tesori archeologici sono stati ritrovati depositati nel pozzo sacro di “Sant’Anastasia” a Sardara, realizzato con blocchi di basalto e calcare: vasi filiformi, spade bottive di lega bronzea e chiodi inseriti in una matrice d’argilla (indizio della produzione metallurgica in loco).
Fiore all’occhiello tra i monumenti sacri della Sardegna è, poi, il tempio a pozzo di “Cuccuru is arrius”, a Cabras: «Si tratta di un pozzo isodomo e rappresenta un edificio interessante perché ha restituito una certa stratificazione tra la fase del bronzo finale e quella più antica», spiega Anna Depalmas. Il territorio di Ballao custodisce uno dei più interessanti monumenti dell’età nuragica, il pozzo sacro di “Funtana Coberta”: «È un tempio a tholos - precisa la studiosa - a pianta irregolarmente circolare dentro il quale sono stati rinvenuti lingotti, frammenti di asce e lame, ma anche spade votive che, una volta spezzate, vengono riutilizzate per altro uso». La presenza di elementi litici di gusto decorativo quali le riproduzioni di testa di bovino impreziosiscono e rafforzano l’ambiente del santuario nuragico “Santa Vittoria” a Serri. «È particolare osservare - prosegue Depalmas - come i luoghi di culto come la capanna del sacerdote, qui si assemblino a luoghi di incontro come il recinto delle feste e quello del sedile».
L’excursus tra gli edifici di culto della professoressa prosegue con un elogio («è perfezionatissima») della muratura regolare del pozzo di “Santa Cristina” a Paulilatino: «Questo tempio è un esempio di raffinata tecnica di costruzione del periodo nuragico con uno spazio civile e uno rituale, realizzati in basalto». Materiali ceramici e resti faunistici come le corna di capra sono stati rinvenuti nel pozzo sacro di “Serra Niedda”, a Sorso. Una dimensione religiosa in cui si svolge una ritualità legata al mondo dei morti che è anche inserita in un’architettura all’avanguardia: «I monumenti hanno uno sviluppato e complesso sistema idraulico con una canaletta che ha permesso all’acqua di defluire».
Roberta Floris
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
«Imu maggiorata per chi non affitta»
L’idea del sindaco nel confronto con gli studenti sul tema delle difficoltà di trovare casa
 
Aliquote Imu più alte per i proprietari di appartamenti sfitti. È l’idea presentata dal sindaco Massimo Zedda agli studenti universitari durante il dibattito "La Cagliari che vogliamo". Confronto aperto a tutti, organizzato dall’associazione degli studenti Unica 2.0, per affrontare temi come diritto allo studio e cittadinanza studentesca, ma anche un momento di proposta e di elaborazione di nuove idee per vivere la città.
I NUMERI Su 31 mila studenti dell’ateneo, 15 mila sono fuori sede, anche escludendo i 900 che abitano alla Casa dello Studente, restano comunque ancora tante le facili prede degli evasori.
Scoprire quanti sono gli appartamenti che in realtà non sono disabitati ma che vengono affittati in nero non è facile, ma sicuramente si è già trovato uno stratagemma per arginare quella che gli studenti ritengono una «grande piaga sociale»: una vita senza contratto. Il sindaco non mette in dubbio che la reintroduzione della tassa sugli immobili sarà un «massacro economico» ma afferma di voler «giocare con le aliquote delle 6 mila case sfitte che "drogano" il mercato cagliaritano, e corrispondono all’incirca alla popolazione studentesca cittadina».
Se l’idea, subito piaciuta ai circa 150 studenti presenti al Cineteatro Nanni Loy, si dovesse tradurre in realtà, «Cagliari - dice Zedda - sarebbe la seconda città d’Italia dopo Reggio Emilia ad adottare questo stratagemma» per incentivare i furbetti dell’affitto in nero a fare dei contratti regolari agli studenti. Ma dov’è l’incentivo? «Poiché si presume, che chi si può permettere di tenere una seconda casa sfitta sia una persona benestante - spiega il primo cittadino - la si potrebbe costringere attraverso una tassazione più alta, ad affittare, avendo come incentivo una riduzione della tassa dovuta. Tentar non nuoce», commenta.
LO SPOPOLAMENTO Toccando un altro punto, il problema della fuga delle giovani coppie verso i paesi dell’hinterland, che «ha fatto perdere ventimila cittadini negli ultimi 20 anni». Quello dell’edilizia universitaria è il punto cruciale dell’incontro anche per i rappresentanti delle associazioni studentesche, Alice Marras e Marco Meloni. «Vorremmo trovare il modo per dar battaglia a chi affitta in nero», dicono i ragazzi, «non è la prima volta che Unica 2.0 si occupa del problema, ma pensiamo che il Comune potrebbe aiutarci».
Le proposte pro-contratto arrivano anche dai giovani presenti: «Potremmo fare in modo che gli studenti non si debbano relazionare con i proprietari delle case, ma che queste vengano prima affittate al Comune e poi agli studenti con l’’Ersu come garante». Una proposta originale che il sindaco non disdegna.
Il confronto non si ferma agli affitti, si parla di spazi per eventi culturali, carenza di strutture sportive e trasporti: «Un servizio inefficiente per biglietti cari e pochi collegamenti» secondo Federica. Il clima è festoso, ogni domanda trova una risposta, l’unico ostacolo per i progetti è quello tradizionale: i soldi.
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
La terra non riconosciuta
Rossella Urru e i cooperanti nel Saharawi
 
Il giorno dopo il compleanno di Rossella Urru, la Cattedra di Storia e istituzioni dell’Africa organizza una giornata di studio sulla questione del Sahara occidentale Un’iniziativa che mira a sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulla questione saharawi. Per la preside della Facoltà di Scienze Politiche, Paola Piras, una giornata piena di significati, come «quello di portare avanti una voce». Francesco Correale illustra il grande problema di «una decolonizzazione incompiuta che riguarda il più grande territorio del mondo non autonomo, non riconosciuto dal Marocco, in cui vive una popolazione rifugiata da 35 anni in condizioni di dipendenza economica dalla cooperazione internazionale». Presente tra i relatori anche Giulia Olmi del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (Cisp) che ha portato la sua testimonianza di cooperazione nel popolo Saharawi, e espresso il suo dispiacere per la diffusione della falsa notizia della liberazione. «Cominciai a lavorare nei campi Saharawi nell’’84 - ricorda- con un impegno su due versanti: aiuto umanitario e sostegno a processi di sviluppo».
Il pensiero vola poi a Rossella che «faceva un lavoro duro con passione». Anche la docente di Storia delle relazioni internazionali, Giuliana Laschi, ricorda la passione della sua allieva e descrive i Saharawi come «un popolo pacifico che ha abbandonato le armi e che nessuno ascolta». (v. n.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Musei, ecco i fondi del governo
Per il polo culturale di Castello ci sono 2 milioni e mezzo
Sono oltre 76 i milioni di euro stanziati dal Cipe per il restauro dei beni culturali
 
Il Cipe ha varato alcuni provvedimenti di sviluppo per il settore dei beni culturali italiani. In particolare, sono previsti 2,5 milioni di euro per il polo museale cagliaritano.
Lo stanziamento per la cittadella culturale cittadina ha già un programma di impiego dei fondi. Tre gli interventi: saranno rinnovati gli spazi espositivi del Museo nazionale archeologico, con l’allestimento di laboratori didattici. Saranno ampliati gli spazi espositivi con la destinazione a funzioni museali dell’Ex Regio museo archeologico di piazza Indipendenza, con una sezione dedicata al complesso di Monte Prama. Infine, saranno realizzati spazi per servizi aggiuntivi di qualità nel Polo di San Pancrazio, sempre a Castello.
Dei 76 milioni stanziati dal Comitato per la programmazione economica, un milione e mezzo andrà a Sassari. Mentre l’aiuto più sostanzioso va a Milano per la Grande Brera, 23 milioni di euro che, oltre a garantire tetti a prova di acqua per il prestigioso complesso milanese, dovranno servire per attirare finalmente la collaborazione dei privati. Ma anche i Bronzi di Riace possono tirare un sospiro di sollievo, con l’arrivo di 6 milioni per il completamento del museo che li ospita a Reggio Calabria. E Napoli avrà fondi per Palazzo Reale e Capodimonte, mentre Venezia potrà finire i lavori delle Gallerie dell’Accademia.
«In questa fase delicata e cruciale della situazione economica internazionale e interna, gli stanziamenti del Cipe - ha dichiarato il ministro per i Beni e le attività culturali, Lorenzo Ornaghi - sono la dimostrazione del concreto impegno del Governo a favore della valorizzazione del nostro patrimonio culturale».
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Matrica, stop alla chimica verde
Bisogna risolvere il problema della contaminazione delle acque di falda
Il comune di Porto Torres ha sospeso le concessioni edilizie per i primi due impianti
PINUCCIO SABA
 
 PORTO TORRES. Il comune di Porto Torres ha sospeso le concessioni edilizie per la realizzazione dei primi due impianti della chimica verde a causa della contaminazione dell’acqua di falda.
 Proprio ieri dovevano essere firmati i primi due contratti con le aziende edili (del territoio) che si sarebbero dovute accantierare nei prossimi giorni. Uno stop improvviso che ha sorpreso un po’ tutti. E questo perché Matrìca aveva ottenuto tutte le autorizzazioni sia dal ministero per l’Ambiente sia dalla Regione Sardegna. Nella conferenza di servizi decisoria che si era tenuta un anno fa a Roma, il ministero aveva infatti espresso parere favorevole ponendo però alcune condizioni. Una di queste prescrizioni prevedeva che se le analisi avessero accertato la presenza di valori fuori norma, l’area interessata doveva essere monitorata e inserita nei piani di caratterizzazione e bonifica di Sindyal. «Cosa che Sindyal aveva già fatto - afferma il sindaco Beniamino Scarpa -. Che l’acqua di falda fosse contaminata è un fatto risaputo ma con il ministero si era deciso di separare i dati relativi all’inquinamento dei suoi da quelli delle acque. E, come prevedevano le prescrizioni del ministaro per l’Ambiente, Sindyal si è impegnata a bonificare anche l’acqua di falda, operazione che potrà iniziare non appena entrerà in funzione il nuovo impianto Taf».
 Nelle scorse settimane l’Arpas ha provveduto a una prima campagna di controlli su cinque pozzi piezometrici nell’area destinata agli impianti Matrìca e in due di questi sono stati rilevati valori da due a venti volte superiori alla norma delle concentrazioni di idrocarburi. L’Arpas ha così inviato una comunicazione al ministero per l’Ambiente, e per conoscenza, anche alla Asl di Sassari. Ed è stato uno dei servizi della Asl, lo Spresal (che si occupa della sicurezza sui posti di lavoro), a esprimere il parere negativo sul riutilizzo dell’area poichè la concentrazioni di contaminanti «comporta rischi per la popolazione generale e per i lavoratori impegnati nell’area».
 Lo stop dello Spresal ha fatto scattare l’allarme rosso nelle istituzioni del territorio che puntano sulla chimica verde per il rilancio dell’industria.
 Il sindaco Beniamino Scarpa ieri mattina ha incontrato il prefetto Salvatore Mulas che si è impegnato a convocare un incontro per l’inizio della prossima settimana al quale saranno invitate tutte le parti in causa mentre l’assessore all’Ambiente della Provincia di Sassari, Paolo Denegri, ha chiesto un chiarimento al ministero dell’Ambiente. Il quesito riguarda una delle direttive della direzione generale per la Qualità della vita che, in pratica, consentiva l’apertura dei cantieri anche in presenza della contaminazione dell’acqua di falda. E questo perchè la contaminazione dei suoli, nell’area interessata dal progetto di Matrica, è invece nei valori di legge. «È un problema che va risolto rapidamente, nel rispetto delle leggi - ha detto il sindaco Scarpa - per il quale c’è la massima disponibilità da parte di Matrìca e Sindyal». «Credo che avremo un chiarimento già da lunedì - ha invece concluso l’assessore Denegri - visto che la risposta ai nostri quesiti è già contenuta nei verbali della conferenza di servizi decisoria dello scorso anno».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Sardegna
«Sorride sempre, qualunque cosa accada»
Cagliari. Il ritratto della trentenne di Samugheo nella lettera scritta da un amico saharawi
 
 CAGLIARI. Onesta, timida, allegra, molto intelligente e colta. Una ragazza che conosce cinque lingue. E che non perde mai il sorriso, qualunque cosa accada. È Rossella Urru raccontata in una lettera scritta da Bahiya, un amico saharawi di Tindouf, il villaggio del Sahara occidentale nel quale la ragazza di Samugheo svolgeva la sua attività di cooperante prima di essere rapita quattro mesi fa.
 Il messaggio di due cartelle e mezzo è stato letto e raccontato in spagnolo, da Limam Boicha, amico di Bahiya, ospite ieri mattina di un convegno organizzato dalla Facoltà di Scienze politiche per parlare del popolo e soprattutto della questione saharawi. Parole toccanti: qualcuno, anche nel tavolo dei relatori, non ha potuto trattenere le lacrime. Era logico che finisse in questo modo. Si doveva parlare di guerre, diritto internazionale, analisi storiche. Ed è stato anche così. Ma si è parlato molto soprattutto di Rossella. «L’ho conosciuta a febbraio del 2008 - racconta sempre la lettera arrivata dall’Africa - me l’ha presentata Barbara Magdalano (un’altra cooperante): parlavo spesso con lei e con Elizabeth (un’altra volontaria norvegese). E spesso capitava che mi invitassero a mangiare gli spaghetti, piatto molto più buono della nostra gastronomia del deserto alla quale eravamo abituati». Lavoro, chiacchierate, pasti. Anche momenti di allegria in uno scenario che di allegro aveva ben poco. Sino alla giornata in cui fu data la notizia del rapimento: «Terribile - si legge nella lettera - fu una comunicazione che destò nel campo molta impressione. Poi arrivò l’illusione: la notizia falsa della liberazione». Applausi scroscianti alla fine della lettura. E molta difficoltà a ricominciare la discussione sulla situazione del popolo saharawi che, come ha sottolineato Limam Boicha, la stampa internazionale non conosce bene. È il dramma di un popolo spostato dalla sua terra, illuso di poter arrivare all’indipendenza («Perché il Sudan del sud sì e noi no?», ha detto Boicha) e invece costretto a vivere in villaggi-accampamenti chiamati per nostalgia con i nomi dei luoghi di origine. Senza alcun comitato di accoglienza. In una terra delimitata da muri che uccidono, quelli dei confini realizzati con le mine. «Abbiamo bisogno degli aiuti umanitari - ha detto l’ospite del Saharawi - ma anche che la politica si accorga di noi».
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Sardegna
Musei, fondi a Sassari e Cagliari Esclusa Nuoro
 
 SASSARI. Il Cipe ha approvato finanziamenti per 76 milioni di euro per assicurare investimenti a favore del patrimonio culturale e museale italiano. A Cagliari andranno 2,5 milioni, a Sassari 1,5 milioni. A Cagliari il progetto finanziato per il polo museale prevede tre interventi: il rinnovo degli spazi espositivi del Museo Nazionale archeologico e l’allestimento di laboratori didattici; l’ampliamento degli spazi espositivi (Polo di San Pancrazio) con destinazione a funzioni museali dell’ex regio Museo archeologico in cui troverà spazio una sezione del museo espressamente dedicata al complesso di Monte Prama; infine, la realizzazione di spazi idonei per i servizi aggiuntivi di qualità all’interno del polo San Pancrazio. A Sassari i fondi saranno destinati al consolidamento e riallestimento dell’area espositiva del padiglione neoclassico del Museo archeologico nazionale G.A.Sanna e del padiglione Clemente. Polemica per l’esclusione di Nuoro dall’assegnazione dei fondi: il deputato Pdl Bruno Murgia ha presentato un’interrogazione urgente.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Fini al compleanno dell’Università
Il presidente della Camera parteciperà ai festeggiamenti al Teatro Verdi
Il rettore Mastino traccerà un bilancio dell’Ateneo
All’anniversario dei quattrocentocinquanta anni della fondazione oggi alle 10 saranno presenti le massime autorità cittadine
 
 SASSARI. Il Presidente della Camera Gianfranco Fini e parteciperà alla giornata celebrativa, in programma oggi in occasione dei 450 anni dell’istituzione dell’Università di Sassari. L’evento avrà inizio alle 10 al Teatro Verdi. Così, dopo la cisita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è la volta della terza carica dello Stato.
 La cerimonia si svolgerà davanti a un pubblico di oltre ottocento persone, tra cui moltissimi studenti, amministrativi e docenti dell’Ateneo, oltre al rettore Attilio Mastino, In apertura il gruppo etnomusicologico Ichnvuss intonerà il Gaudeamus igitur.
 A seguire sono previsti i saluti dei rappresentanti delle istituzioni: il sindaco Ganau, la presidente della Provincia Giudici, la presidente del Consiglio Regionale Claudia Lombardo e la rappresentante degli studenti Azzurra Solinas. La cerimonia entrerà nel vivo con l’intervento del Rettore dedicato a “L’Università di Sassari tra passato e futuro”. Prenderà poi la parola il presidente della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) Marco Mancini. Infine sarà la volta del Presidente della Camera Gianfranco Fini.
 L’evento si concluderà con la premiazione dei professori e ricercatori dell’Ateneo che si sono distinti nei diversi settori e si sono collocati ai vertici delle graduatorie di valutazione sulla produttività scientifica.
 La mattinata si chiuderà sulle note dell’inno sardo interpretato dai coristi di Ichnvuss.
 Il loggiato del Rettorato è dedicato alle celebrazioni del 1962: in mostra documenti e fotografie che hanno immortalato la giornata del 31 maggio cui prese parte il Presidente della Repubblica Antonio Segni, già studente, docente di Diritto processuale civile e Diritto commerciale e rettore (1944 - 1951) dell’Ateneo, in un contesto storico di rinnovamento e speranze legate ai progetti del Piano di rinascita.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Il medico anche per i fuori sede
Gli studenti potranno essere visitati in via Padre Manzella
 
 SASSARI. È stato riattivato il servizio di assistenza sanitaria integrativa per gli studenti fuori sede. Le visite saranno effettuate dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18 nella casa dello studente di via Padre Manzella, messa a disposizione dall’Ersu. Lo scorso anno le visite ambulatoriali sono state oltre duemila. In molti casi si trattava di accertamenti per il rilascio dei certificati di idoneità all’attività sportiva non agonistica, organizzata dal CUS, il Centro Universitario Sportivo.
 «La metà dei nostri iscritti è residente fuori Sassari e, normalmente, in caso di necessità, può accedere alle prestazioni del servizio sanitario nazionale solo attraverso il pronto soccorso ospedaliero o la guardia medica notturna - ha spiegato il rettore Attilio Mastino - La riattivazione del servizio è un segnale di attenzione nei confronti dei nostri ragazzi che a Sassari devono sentirsi come a casa propria».
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
L’INIZIATIVA
Poste Italiane emette un annullo filatelico speciale per ricordare l’evento
 
 SASSARI. Oggi nell’ambito delle iniziative per celebrare il 450º anniversario della fondazione dell’Università degli Studi di Sassari, Poste Italiane attiverà nei locali del Teatro Verdi un servizio postale temporaneo con l’emissione di un annullo speciale filatelico, dove è raffigurata l’antica facciata del palazzo che ospita l’Università. Con questo speciale timbro, richiesto dall’Università, saranno bollate tutte le corrispondenze presentate allo sportello, operativo dalle 9 alle 14 dove saranno anche disponibili tutti i prodotti filatelici e, in particolare, le emissioni in tema con la manifestazione. Dopo la giornata celebrativa, l’annullo sarà trattenuto per due mesi a Sassari nello sportello filatelico dell’ufficio postale di via Brigata Sassari. In questo periodo sarà ancora possibile far bollare la corrispondenza con l’annullo direttamente allo sportello o inviando gli oggetti, già affrancati, in busta chiusa ed accludendo la busta già indirizzata e affrancata per la restituzione.
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
E l’ateneo presenterà uno studio su Sa pompia
 
ITTIRI. Sarà “Sa Pompia”, il particolare dolce ripieno di confettura di pompia, una speciale varietà di agrume endemico che cresce nella Baronia, a rappresentare l’ateneo sassarese a “Prendas”.
 Dietro quella che si può definire una vera e propria prelibatezza tutta sarda c’è un lungo ed intenso progetto di studio e integrazione sociale, rivolto ai disabili e a persone che soffrono di sofferenze mentali, portato avanti dal comune di Siniscola, capofila del progetto-obiettivo intercomunale (Siniscola, Lodè, Torpè, Posada) per la promozione dell’attività di cura dei terreni agricoli dove viene coltivata, dalla società Laore, dalla Asl e dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell’università di Sassari con il “Progetto Farmaco Alimentare”: quest’ultimo era finalizzato all’insegnamento in laboratorio dei processi di estrazione dell’olio essenziale di pompia, che si trova nella porzione più superficiale del frutto ed è ricco di principi attivi con proprietà antinfiammatorie, antibatteriche ed antimicotiche. A trasformare, poi, il prodotto in un dolce è stata la Pasticceria Ciccindè di Ittiri.
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Nazionale
Arbau: i soldi dei consiglieri agli universitari
La rete dei movimenti: ecco «il contratto» per i candidati
La manifestazione è prevista il 21 a Santa Cristina
 
 NUORO.Tremila euro di indennità per i consiglieri regionali. E il resto della generosa diaria assegnato mensilmente con borse di studio ad universitari estratti a sorte il giorno dell’insedimento. Questo il “contratto” che i candidati della Base firmeranno prima delle regionali. E che verrà presentato sabato 31 a Santa Cristina. Con la Base che presenterà la rete regionale dei movimenti.
 Nell’occasione verranno presentate quattro proposte: la prima riguarderà appunto il contratto per i candidati con il quale stabilire il tetto massimo di indennità percepita (il riferimento è allo sipendio dei dirigenti scolastici, quindi al massimo tremila euro) con la clausola di recupero coattivo delle somme nel caso in cui qualcuno alla fine decida di fare il «furbo»
 «La cosa è possibile ed anche praticabile tecnicamente - sottolinea il leader della Base Efisio Arbau - perché con una promessa scritta di tale genere è possibile ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e pignorare l’indennità del consigliere traditore nell’arco di qualche mesetto. Le restanti somme (tutte sul serio: indennità, benefit, diarie e varie ed eventuali) non verranno messe in iniziative fumose o fondazioni per fare i soliti giochini delle tre carte, ma assegnati mensilmente con borse di studio ad universitari estratti a sorte il giorno dell’insedimento in consiglio regionale. Questa è, peraltro, una regola-medicinache ci toglie di tornogli opportunisti ed i perditempoche cercano il tram per il consiglio regionale. La politica ed il consigliere regionale con noi si fàper passione e non per arricchirsi».
 Poi le Primarie per scegliere il candidato presidente: «E non escudiamo di candidarne uno - spiega Arbau - nostro se il sistema dei partiti non esprime candidature di rinnovamento e fuori dagli schemi del sistema». E ancora il reddito di cittadinanza per tutti i giovani dai diciotto ai trent’anni. «Le risorse sono disponibili - spiega Arbau - e sono allocate (inutilmente) e frazionate in mille rivoli tra formazione, lavoro e sviluppo che non portano da nessuna altra parte se non allo sperpero di risorse a favore dei soliti noti. Esempio sulla formazione professionale. Non si finanzia il corso di formazione, ma il giovane che decide di formarsi dove meglio crede». E infine l’unico sistema universitario della Sardegna. «Significa un unico senato accademico, un unico rettore ed un unico corpo docente ma con le attuali università a Cagliari, Sassari e nelle sedi gemmate di primo rilievo: Nuoro, Olbia, Alghero, Oristano e Sulcis. Un sistema che gestisce tutto, dall’offerta formativa, al tempo libero all’alloggio, con un unico pensiero traformare la Sardegna nell’isola dell’Università». (g.bua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
15 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
«No al questionario sulla laurea»
La protesta dei ricercatori sul documento del Miur
 
CAGLIARI. I ricercatori della Rete29aprile dell’università di Cagliari si uniscono alle associazioni studentesche nella richiesta di chiedere l’immediato ritiro del questionario on line sul valore legale della laurea pubblicato dal Miur sul sito istituzionale. «Chiunque partecipi concorrerà a favorire un esito già chiaramente predeterminato dal modo in cui sono formulate le domande», protesta il movimento in una nota. «Questo esito, peraltro, si collega al disegno più generale con cui il governo prepara il percorso che porterà alla chiusura di numerosi atenei e a un’inaccettabile classifica di quelli superstiti, con un innalzamento delle tasse universitarie e la penalizzazione del diritto allo studio di ampi strati della popolazione e di vaste aree geografiche del Paese». Per questo «ci sentiamo insultati dall’operato del ministro Profumo» che ha «sempre evitato un dialogo con i ricercatori universitari».
 
 
 
 
 

Questionnaire and social

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