Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 March 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
Da domani al Massimo di Cagliari su idea di Guido e Roberta De Monticelli
A TEATRO CON FILOSOFIA: LA LEGGE LA LIBERTÀ LA GRAZIA

Tra gli ospiti del Festival Bodei, Zagrebelski, Mancuso “La legge la libertà la grazia”, grandi temi dostoevskiani per un festival di Filosofia che vede la luce a Cagliari in un teatro felicemente occupato dai Fratelli Karamazov. Un connubio inedito che porterà al Massimo, da domani a martedì 27, filosofi di successo internazionale come Remo Bodei, Gustavo Zagrebelsky, Sergio Givone, Vito Mancuso e Margherita Pieracci Harwell. Il Festival nasce dall’idea di Guido De Monticelli e dall’iniziativa di Roberta De Monticelli: fratelli e felici di esserlo. Il primo è direttore artistico del Teatro Stabile della Sardegna, la seconda per molti anni ha insegnato all’Università di Ginevra per poi approdare nella facoltà di Filosofia dell’Università milanese di San Raffaele, dove insegna Filosofia della persona. Una scommessa, la loro, «che tenta di intercettare una diffusa domanda di cultura e di riflessione pubblica sulle grandi questioni della vita individuale e collettiva».
Il Festival affianca i linguaggi dell’arte, della letteratura, del teatro, della riflessione intellettuale in un confronto aperto a tutti gli interessati. I giovani, gli studenti, innanzitutto, ma anche il pubblico che segue il teatro e ha interesse a porsi domande, più che a ottenere risposte. A curare la manifestazione con Roberta de Monticelli è Pierluigi Lecis, docente di Filosofia teoretica e Filosofia della conoscenza dell’Università di Cagliari e direttore del Dipartimento. «Il nostro Festival», scrivono gli organizzatori, «rende omaggio alla grande ala di gabbiano che attraversa il pensiero russo, e ne illumina anche la scena teatrale. Il metodo tuttavia è quello classicamente socratico: ogni giornata prevede non un monologo ma un dialogo su un tema che, anche quando affonda una radice nei classici del pensiero russo, investe in pieno la nostra inquieta attualità e il nostro profondo bisogno di rinnovamento morale, intellettuale e civile».
IL PROGRAMMA Si comincia domani alle 10.30 con un prologo politico (i saluti delle autorità di Regione, Provincia, Comune). Si entra nel vivo alle 11.30 con il dialogo tra Remo Bodei (visiting professor alla Ucla di Los Angeles) e Antonio Delogu (Università di Sassari). Tema: “Paura della libertà”. A far da contrappunto, alle 16, Franco Graziosi che legge “La leggenda del Grande Inquisitore”. Ancora un dialogo filosofico, alle 17.30, con Gustavo Zagrebelsky che dialogherà con la filosofa politica dell’Università di Cagliari Annamaria Loche. Alle 20.45 (e tutte le sere a seguire) sarà il teatro a rielaborare come solo i russi sanno fare i temi filosofici al centro dell’attenzione. Regista de “I Fratelli Karamazov” è Guido De Monticelli. Domenica alle 11.30 il Festival porterà Vito Mancuso (San Raffaele) a discutere con Alessandro D’Alessandro (Firenze) sul tema “Florenskij e la spiritualità: Occidente e Oriente”. Di nuovo un dialogo pomeridiano (alle 16) con Sergio Givone (Firenze) che incontrerà Pier Paolo Ciccarelli (Cagliari) sul tema “La Grazia e la Legge”. “L’irripetibilità, l’unicità di una singola vita” è il tema dell’incontro di lunedì (alle 17.30) tra Margherita Pieracci Harwell (Chicago) e Maria Giovanna Piano. Martedì la conclusione: alle 17.30 saranno Roberta De Monticelli e Pier Luigi Lecis a confrontarsi su religione e società oggi. Il dialogo col pubblico e la tavola rotonda coordinata da Alberto Granese con ospiti e colleghi del Dipartimento di filosofia su teatro, società civile e filosofia chiuderà la prima edizione. L’ultima parola a Dostoevskij, che sui temi della legge, della libertà e della grazia ha detto tutto.
M.P.M.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cagliari Pirri (Pagina 27 - Edizione CA)
La riforma Brunetta
“La riforma Brunetta: tra rigidità e flessibilità”, è il titolo del convegno organizzato dalla Facoltà di Economia e dal dipartimento di Scienze economiche e aziendali per oggi alle 10 nell’aula A del Polo economico-giuridico. Presenti i massimi esperti nazionali in materia, come Luciano Hinna, componente della Civit, la commissione indipendente per la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Spazio anche all’applicazione pratica delle nuove norme nelle amministrazioni e negli enti pubblici: intervengono anche David Harris e Antonio Barretta.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
Presentazioni libri oggi
Per “I diritti nella globalizzazione diseguale” oggi alle 17, aula magna Motzo facoltà di Lettere di Cagliari, presentazione del libro “America vs America”. Presenti Lucio Caracciolo, Francesco Atzeni e Gianluca Scroccu. Alle 17 nell’aula magna del liceo Siotto, l’ultimo romanzo di Antonio Puddu “L’orto degli alveari”. Con l’autore Antonio Loddo, Efisio Cadoni, Giovanni Caria e Giacomo Mameli. A Siliqua, Biblioteca comunale, alle 18 Salvatore Pinna presenta il suo “Guardarsi cambiare: i sardi e la modernità in 60 anni di cinema documentario”.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
Un successo “Il giorno dei poeti” organizzato dall’Endas al Minimax di Cagliari
Per raccontarsi in versi, un pomeriggio
A chi piace la poesia? Ad alcuni, cioè non a tutti, direbbe Wislava Szymborska, poetessa russa e premio Nobel per la letteratura morta recentemente. E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza, aggiungerebbe. C’era una folla di persone però, l’altra sera, al Ridotto del Massimo di Cagliari, ad ascoltare (e con quale entusiasmo!), i versi scritti da una quarantina di sconosciuti, sottratti al buio dei cassetti e letti a voce alta per la seconda edizione de “Il giorno dei poeti”.
Promossa dall’Endas in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna e il Cedac - d’intesa con il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Cagliari - la manifestazione celebra la Giornata mondiale della poesia istituita per il 21 marzo dall’Unesco nel 1999. Lo stesso giorno, e non per caso, in cui inizia la primavera. Un reading lungo un pomeriggio per festeggiare la parola poetica a cui, certamente una minoranza nutrita si aggrappa come alla salvezza di un corrimano.
In questi tempi di grande difficoltà, dice Rosabianca Cadeddu Rombi coordinatrice e promotrice, «la poesia suona come parola di libertà, di rifugio e di soccorso». Lette una dopo l’altra dalle voci recitanti di Marco Spiga e della Cadeddu Rombi, oppure degli stessi autori, le poesie hanno descritto l’universo interiore di un gruppo eterogeneo di persone (soprattutto donne), per età e professione (tra loro anche un detenuto), che affidano ai versi emozioni e riflessioni sulla fatica quotidiana di vivere, ma anche sulla ritrosia, tutta umana, a sentire e dire la gioia di esserci in questo mondo, nonostante tutto.
Selezionati da una commissione giudicante - composta da Franca Ferraris Cornaglia, poetessa cagliaritana, Gian Gavino Irde, poeta e traduttore in lingua sarda di alcuni tra i poeti più grandi della lingua italiana, Donatella Lissia, studiosa di poesia italiana contemporanea, Maurizio Virdis, professore di Filologia romanza e Linguistica sarda - su un centinaio di testi pervenuti da tutta la Sardegna, i versi sono stati composti in italiano, in inglese, nelle principali varianti della lingua sarda: campidanese e logudorese, ma c’era anche chi ha scritto in tabarchino.
«Una tenzone anomala», come l’ha definita l’ideatrice, che non premia e non stila classifiche, piuttosto si limita a scegliere i testi più espressamente poetici e a condividerne la lettura con gli altri. Ciò che conta è partecipare, violare il silenzio e i nascondigli in cui si rifugiano quanti scrivono versi e per curare il proprio dolore - poesia è per chi si perde alla tempesta - o per recitare ninne nanne come titolava la poesia della più giovane delle concorrenti, Eleonora Pittaluga di Calasetta (21 anni). Scrittori ignoti perlopiù, con l’eccezione dell’antropologo Giulio Angioni, lo studioso ed esperto di canto a tenore Andrea Deplano e l’intellettuale Matteo Porru.
“Il giorno dei poeti” è una festa che si rinnova ogni anno come la primavera per guardarsi negli occhi e raccontarsi del tempo che passa, degli amori perduti e delle amicizie che durano tutta la vita, di nostalgia e di radici. E anche per sorridere con Rossella Faa che, assieme al musicista Giacomo Deiana, ha concluso il reading con il canto e l’ironia.
Franca Rita Porcu
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca Italiana (Pagina 12 - Edizione CA)
NAPOLI. Giovanni Paolo I
Un falso ateneo regalava lauree ai vip
NAPOLI Con lo scopo di stringere legami con nomi illustri del panorama politico, ecclesiastico e culturale italiano, e poi trarne dei benefici, avevano messo in piedi un’università fantasma con la quale conferivano false lauree honoris causa a personaggi noti come l’onorevole Rocco Buttiglione, il vescovo emerito di Acerra monsignor Riboldi e l’attore Lino Banfi.
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro del sito web di questo fantomatico Ateneo, il «Giovanni Paolo I», che nessun legame ha con il Vaticano e con Papa Luciani ma del quale sfruttavano l’appeal. Sulla pagina internet era stato pubblicato, come «specchietto per le allodole» l’elenco dei vip, inconsapevoli della truffa, insigniti delle false lauree honoris causa o del titolo di cattedratico ordinario ad honorem. Uno stratagemma per attrarre l’attenzione di professionisti e imprenditori allettati dalla possibilità di «completare» gli studi e figurare nello stesso novero delle stimate personalità. Il falso ateneo aveva sede nei locali di servizio di un’associazione di artigiani mentre per il Rettorato era stato scelto un appartamento vuoto di Latina.
Tutto era stato architettato in maniera da non destare sospetti: l’Univesità non solo vantava nomi illustri tra i suoi laureati ma anche strutture didattiche e scientifiche, con tanto di facoltà, dipartimenti e scuole di specializzazione. Solo sulla carta. Ampie pure le opportunità di formazione disponibili, da scienze delle comunicazioni alle lauree in medicina. Reclamizzata anche una «Scuola della comicità». Per rendere ancora più verosimili le offerte formative, il sedicente Ateneo Giovanni Paolo I aveva anche realizzato e pubblicato su Youtube un video riguardante una presunta inaugurazione dell’anno accademico, avvenuta a Palazzo Marino, immobile di rappresentanza della Camera dei Deputati, proprio alla presenza dell’onorevole Rocco Buttiglione. La fasulla Università era guidata dal prof. cav. Luciano Ridolfi, ovviamente anch’egli laureato, ma nel fantomatico ateneo svizzero di Jerisau.
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cagliari Pirri (Pagina 27 - Edizione CA)
Notorius festival
Il Circolo universitario cinematografico

Notorius, in collaborazione con il Celcam (Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità) organizza il “Notorius Film Festival”, primo concorso nazionale italiano di cortometraggi realizzati in ambito universitario e da studenti universitari. La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta a tutte le opere video prodotte da organismi universitari e da studenti. Due le categorie per ogni sezione: “Fiction” e “Documentario”. Gli interessati possono consegnare le opere dal 12 aprile al 22 maggio, mentre è già disponibile l’iscrizione online sul sito www.cuc-notorius.it.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
L’INTERVENTO. In campo, per il rilancio, anche l’Università
«A scuola per diventare buoni librai»
Aprire una libreria è il sogno di chi ama leggere, ma mandarla avanti e avere i conti in attivo è tutt’altro che semplice, perché fare il libraio è un mestiere che non s’improvvisa, soprattutto oggi che internet permette di acquistare i libri con un click.
Per questo la Libreria Cuec ha organizzato con la Facoltà di Scienze della Comunicazione un incontro sui mestieri del libro. Tre editori, Marco Cassini di Minimum Fax, Lorenzo Ribaldi, La Nuova Frontiera, Pietro Biancardi (Iperborea) e il Direttore tecnico della Scuola librai di Orvieto, Piero Rocchi, hanno risposto alle domande di un pubblico curioso. Per gli studenti conoscere la realtà delle piccole case editrici, la loro passione e le grandi difficoltà che devono affrontare per conquistare spazi di mercato è un momento formativo molto importante che può contribuire a ridurre la piaga dei libri fotocopiati. La Scuola Librai di Orvieto è nata appunto per soddisfare l’esigenza di una nuova classe di librai preparati e competitivi. Attiva dal 2006 per colmare un vuoto formativo e per preparare in maniera completa al mestiere, la scuola riesce a occupare il 50% dei diplomati entro un anno.
Alcuni editori, soprattutto quelli che non fanno parte di grandi gruppi editoriali, sono molto sensibili alla competenza del libraio che deve promuovere i loro cataloghi. Editori e librai sono uniti da un unico destino: l’editore ha bisogno dello spazio che il libraio gli offre se vuole essere presente sul mercato. La Cuec ha voluto farsi parte attiva nella realizzazione di un incontro che rimette finalmente al centro due tra le figure più importanti della filiera del libro: chi edita e chi propone. Appassionati di libri si nasce, competenti si diventa.
Alberta Zancudi, Responsabile Libreria Cuec  


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 43 - Cultura e Spettacoli
Lo scrittore in collegamento da Cagliari nella trasmissione di Luisella Costamagna 
Soriga su Raitre per «Robinson» 
ROMA. Stasera in prima serata su Raitre il programma «Robinson» proporrà un collegamento esterno con la casa dello studente di Cagliari: Flavio Soriga sentirà un gruppo di ragazzi fuori sede su uno dei temi della puntata del programma, i problemi dell’università alle prese con l’applicazione di una controversa riforma.
«Robinson è condotto da Luisella Costamagna, dallo studio «lancia» i filmati degli inviati, che raccontano storie di attualità in presa diretta, e conduce le sue interviste, in alcuni casi singole, in altri doppie. «E’ un mix di attualità, raccontata attraverso reportage e interviste, e interventi comici come quelli di Antonio Cornacchione», ha spiegato la conduttrice, che firma il programma insieme con altri cinque autori, compreso lo scrittore Flavio Soriga, che cura anche i collegamenti esterni, come quello di oggi da Cagliari. Il programma punta sull’attualità, ma ci sono anche interventi di alleggerimento come le battute in diretta di «Spinoza.it» e le parodie musicali di Sora Cesira».
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
DOMANI AL TEATRO VERDI CERIMONIA CON FINI 
L’Università di Sassari Una lunga tradizione e un futuro da costruire 
ANTONELLO MATTONE 
La data di nascita dell’Università di Sassari è un argomento ancora controverso. Nel 1558 il cavaliere sassarese Alessio Fontana, maestro razionale del Regno di Sardegna, ex funzionario della Cancelleria imperiale di Carlo V, destinava i propri beni per la formazione di un Collegio gesuitico nella sua città natale. Nel 1562, auspice la municipalità, iniziavano i corsi. Si trattava di un Collegio, cioè di un istituto di alta cultura che rilasciava i titoli di bacelliere in Arti e filosofia, ma non ancora di uno Studio generale. Le tappe di istituzione saranno graduali: nel 1612 una bolla pontificia concede alla Compagnia di Gesù il conferimento dei gradi accademici (cioè le lauree) in filosofia e teologia; nel 1617 il Collegio viene trasformato in università di diritto regio solo per le facoltà di filosofia e teologia; nel 1632, dopo un’apposita convenzione con il comune che si faceva carico della designazione e degli stipendi dei docenti, una carta reale di Filippo IV delibera la concessione dei gradi di diritto e di medicina. Il 4 gennaio 1635 si svolge una solenne cerimonia, con processioni e luminarie, per l’aggregazione dei primi dottori.
L’Università di Sassari ha mitizzato il proprio passato. Nonostante l’Università di Cagliari fosse stata istituita nel 1626, già dal Seicento i sassaresi ritenevano che la data di fondazione del proprio Studio fosse quella dell’inizio dei corsi gesuitici, cioè il 1562. Questa invenzione della tradizione è durata per tutto l’Ottocento e il Novecento: le cerimonie di inaugurazione degli anni accademici continuarono a considerare la data del 1562 come quella della fondazione dell’ateneo. Nel 1962, al teatro Verdi di Sassari, cinquant’anni fa, si è svolta una solenne manifestazione celebrativa dei 400 anni, alla presenza del presidente della Repubblica Antonio Segni, ex professore ordinario di diritto processuale civile nella facoltà di giurisprudenza turritana.
L’anno scorso l’Università di Sassari si trovò dinanzi ad un bivio: ripristinare le date effettive di fondazione dello Studio generale, sulla base di un’attendibile ricognizione storica, o riproporre la tradizione del 1562, celebrando nel 2012 i quattrocentocinquant’anni. Si è scelta una soluzione intermedia: rendere omaggio a questa tradizione per quanto discutibile, ma nel contempo mettere in evidenza che la data del 1562 era solo l’inizio dell’iter istitutivo dello Studio generale. Scelta che nasceva anche da esigenze essenzialmente contingenti, come quella di rilanciare l’immagine del nostro ateneo e le sue tradizioni scientifiche, in un momento di grande difficoltà economica e sociale della Sardegna, col relativo calo del numero degli iscritti, e rintuzzare di conseguenza le sempre ricorrenti ipotesi di ridimensionamento e addirittura di soppressione dell’ Università di Sassari.
Dopo la cerimonia con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del 21 febbraio scorso nella prestigiosa cornice del nuovo Teatro comunale, si svolge ora la seconda fase delle celebrazioni dei 450 anni. Il clou di queste celebrazioni è un convegno internazionale di studi dal titolo «Le origini dello Studio generale sassarese nel mondo universitario europeo dell’età moderna», in programma ieri e oggi nell’aula magna dell’Università. Domani nel Teatro Verdi (come cinquant’anni fa), alla presenza delle autorità locali e regionali, di Marco Mancini, presidente della Crui e di Gianfranco Fini, presidente della Camera dei deputati, il rettore, Attilio Mastino, con la prolusione «L’Università di Sassari tra passato e futuro», celebrerà ufficialmente la ricorrenza.
Il convegno internazionale, promosso dall’Università di Sassari e dal Cisui di Bologna ha l’obiettivo di realizzare una comparazione tra la realtà universitaria europea del XVI secolo e la nascita del Collegio sassarese. L’iniziativa è articolata in sei sessioni: la prima, «Il movimento delle università nella prima età moderna» (relazioni di Gian Paolo Brizzi, Paul Grendler, Adriano Prosperi), offre un quadro generale dello sviluppo degli Studi in Italia e in Europa e degli aspetti della Controriforma in Sardegna. La seconda sessione, «Alle origini dello Studio generale sassarese» (relazioni di Maria Teresa Guerrini, Raimondo Turtas, Mauro Sanna, Carla Ferrante), affronta i temi della mobilità studentesca, dell’iter di fondazione dello Studio sassarese e di quello cagliaritano. La terza sessione, «Nell’orbita dell’impero spagnolo» (relazioni di Manuel Martinez Neira, Mariano Peset, Rafael Ramis Barcelò, Maria Paz Alonso Romero, Enrique Gonzales y Gonzales, Victor Gutierrez Rodriguez, Françoise Hiraux, Ileana del Bagno, Daniela Novarese, Rosalba Sorice, Alessandra Ferraresi), offre un quadro della realtà universitaria dei domini di Spagna nel siglo de oro, da Valencia a Alcalà de Henares, da Salamanca alle Università delle Indie, da Lovanio a Napoli, da Messina a Catania, a Pavia. La sessione quarta, «Il modello universitario gesuitico» (relazioni di Orazio Condorelli, Angelo Bianchi, Ugo Baldini), affronta i temi dell’insegnamento gesuitico e dei rapporti con le istituzioni pubbliche. Le sessioni quinta e sesta sono essenzialmente dedicate alla proiezione futura dell’Università di Sassari (relazioni di Piero Sanna, Pierpaolo Merlin, Manlio Brigaglia, Giuseppina Fois). L’ultima sessione, «Gli ambiti di circolazione del sapere» (relazioni di Paolo Broggio, Giancarlo Zichi, Italo Birocchi, , Bernardino Fantini, Eugenia Tognotti, Giancarlo Nonnoi, Stefania Bagella), sarà dedicata alle diverse tradizioni scientifiche dell’età moderna. Andrea Romano dell’ Università di Messina terrà le conclusioni del convegno.
L’iniziativa vede la partecipazione di studiosi delle principali università europee e italiane, di quella di Toronto e dell’Unam di Città del Messico. Un grande sforzo organizzativo per porre a raffronto la storia dell’Università di Sassari con quella coeva di altre realtà più qualificate e importanti.
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari
NOIDONNE 2005 
Rapporto sul mercato del lavoro, convegno 
SASSARI. «Tre anni di crisi: l’impatto sul lavoro e sulla società». È il tema del convegno dibattito con un significativo sottotitolo: «Riflessioni a partire dal Rapporto 2011 sul mercato del lavoro in Sardegna». Si tratta di una iniziativa dell’associazione noiDonne 2005 in collaborazione con il Csri (Centro studi di relazioni industriali dell’Università di Cagliari) e con il coordinamento provinciale di Terziario donna della Confcommercio. Appuntamento oggi alle ore 17 nella sala della Camera di Commercio in via Roma 74.
«Il Rapporto viene pubblicato dal 2009 e non è mai stato presentato nel territorio sassarese - spiegano gli organizzatori -: un’occasione preziosa per fare il punto sui tre anni di crisi che ci hanno investito». A illustrare i contenuti del Rapporto, che dedica uno spazio significativo alla peculiarità dell’occupazione femminile in Sardegna, ci saranno Maria Letizia Pruna, curatrice del Rapporto (Csri); Elisabetta Addis, economista; Alessandro Ruju, storico dell’industria. Seguirà una tavola rotonda. Introduce e coordina i lavori Maria Francesca Fantato, presidente di noiDonne 2005.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Sardegna
Il caso sollevato dal primo dei non idonei, medico dal curriculum internazionale 
OCULISTICA, IL TAR BOCCIA IL CONCORSO 
La sentenza: «Selezione ad personam per il figlio dell’ex direttore» 
CHIARAMARIA PINNA 
Sassari. «La valutazione della commissione giudicatrice del Consiglio di facoltà è illogica, le ragioni della scelta correlata a interessi particolarissimi e ritagliati sostanzialmente ad personam». Con questa sciabolata e una cinquantina di pagine appresso, e tante mazzate a docenti rimasti però senza volto, il Tar ha annullato la selezione per un posto di professore universitario di ruolo in Oculistica all’Università di Sassari. In sostanza il nuovo direttore della clinica. Una sentenza che potrebbe rompere, (il condizionale è d’obbligo quanto illusorio), il giocattolo delle successioni familiari in cattedra. A frenare l’ascesa di Arturo Carta, 42 anni figlio d’arte di Francesco, è stato il ricorso del primo dei non idonei, Antonio Pinna, 45, figlio di un professore di matematica. Un medico con un curriculum eccezionale, che ha studiato anche con la Montalcini e ha al suo attivo una sfilza di ricerche scientifiche pubblicate dalle più accreditate riviste mondiali trasformate in carta straccia in un attimo dalla commissione che valutava l’idoneità dei concorrenti, 30 gli iscritti, 9 quelli selezionati, 2 gli idonei. A stupire i giudici è stato il vestitino ritagliato addosso a quello che veniva dato come il vincitore certo: «Quel bando - dice la sentenza - favoriva oggettivamente e decisamente Carta soprattutto nel dettaglio inerente lo specifico impegno scientifico concernente l’approfondimento di malattie mitocondriali che sono particolarmente rare e non tipiche della Sardegna». Guarda caso, Carta è uno dei pochi ad essersi occupato della patologia che colpisce nella prima infanzia: 200 i casi conosciuti in Italia, uno solo nell’isola.
«Nessuna motivazione è stata fornita in giudizio su questa anomalia difficilmente giustificabile», dicono al Tar che lamentano anche di «non conoscere quali fossero i componenti della seduta del 30 aprile 2008, nè si conosce la composizione soggettiva dell’organo decidente (consiglio di facoltà), ma è certo (pactum sceleri) che la peculiarità è stata espressa dal consiglio di facoltà e recepita dal rettore quando il padre del concorrente, il professor Carta era componente del Consiglio di facoltà che fece la segnalazione». Morale della favola: il concorso dovrà essere bandito un’altra volta, forse tra un paio d’anni. Nel frattempo le regole del gioco, con la riforma Gelmini, sono cambiate, probabilmente i metodi di selezione no. Per il momento il dottor Pinna continua a lavorare nella clinica di Sassari, Arturo Carta rimane nell’ateneo di Parma. «Potrei ripresentarmi, perchè no?» dice il primo. «Una cosa è certa, tutta questa storia mi ha amareggiato. Non c’è nulla di personale, il professor Carta è stato il mio maestro, non avrei mai voluto fare un passo come questo, ma è ora di strappare le cataratte da questa Università - dice, e aggiunge - E’ logico che i migliori, quelli che credono davvero nel proprio mestiere e sono consci delle loro capacità in un sistema come quello vigente continuino a scappare, ma è anche profondamente ingiusto. Se perdo, e il gioco è condotto onestamente, non ho nulla da dire, ma quando è palesemente poco pulito, beh, allora mi difendo». Il Tar riconosce che Antonio Pinna ha fatto bene a difendersi «da una anomalia abnorme voluta dal Consiglio di facoltà e dal Rettore». I capitani dell’epoca: Maida rettore, Rosati preside, Madeddu vice preside.
  
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
12 - Sardegna Quotidiano / Pagina 9 - Continenti
NAPOLI LE FALSE LAUREE AI VIP
SEQUESTRATO SITO WEB
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha sisposto il sequestro del sito web di una finta Università che per alcuni anni ha conferito lauree honoris causa a uomini politici e personaggi dello spettacolo usati come richiamo per attrarre iscrizioni. Si tratta di nomi noti e vip, inconsapevoli della truffa, insigniti del falso riconoscimento e poi inseriti in un albo d’onore consultabile su Internet. Le indagini sulla sedicente “Università Giovanni Paolo I” sono state condotte dal nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza.
 
 
13 - Sardegna Quotidiano / Pagina 12 - Cagliari
IL CONVEGNO STAMATTINA IN ECONOMIA
SI PARLA DELLE RIFORMA BRUNETTA
“La riforma Brunetta: tra rigidità e flessibilità”, è il titolo del convegno organizzato dalla Facoltà di Economia e dal Dipartimento di Scienze economiche e aziendali oggi dalle 10 nell’Aula A del Polo economico-giuridico. Presenti i massimi esperti nazionali in materia, come Luciano Hinna, componente della CIVIT, la commissione indipendente per la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche.
  
    
  

 
METRO
 
 
14 - Metronews / Pagina 6 - Cronache
Valore legale laurea
E' bufera sul Miur
Consultazioni on line al via da ieri. Il no degli studenti: "Ritiratelo"
Metronews  del 23 marzo 2012 - Pagina 6 
 
 
15 - Metronews / Pagina 10 - Sardegna
Notizie in breve
La riforma
UNIVERSITA’
“La riforma Brunetta: tra rigidità e flessibilità”, è il titolo del convegno organizzato dalla Facoltà di Economia e dal Dipartimento di Scienze economiche e aziendali oggi dalle 10 nell’Aula A del Polo economico-giuridico. Presenti i massimi esperti nazionali in materia, come Luciano Hinna, componente della CIVIT, la commissione indipendente per la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche locali.
 
  
16 - Metronews / Pagina 18 - Spettacoli
Fra filosofia e teatro al via il festival sardo
Da domani al 27 marzo filosofi di fama internazionale e grandi attori al teatro massimo
Metronews  del 23 marzo 2012 - Pagina 18 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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