Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 March 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
1 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Palazzina ristrutturata per i professori stranieri in arrivo all’università 
Le prime 18 stanze pronte a giugno nell’ex clinica Aresu
L’ateneo esamina un progetto per altri diciotto vani 
CAGLIARI. Diciotto camere con bagno saranno l’esordio della foresteria per i professori stranieri che verranno a rinforzare la preparazione degli studenti dell’università di Cagliari. Ma l’ateneo ha intenzione di fare un ulteriore sforzo: il 15 marzo, il dirigente del settore opere pubbliche e infrastrutture, Ninni Pillai, porterà al consiglio di amministrazione il progetto per un altro piano con altrettante stanze. Ed è probabile che il rettore faccia un passo in più ingrandendo la foresteria.
L’ipotesi che il rettore Giovanni Melis sta prendendo in considerazione è quella di cancellare la separazione fra il terzo piano quasi finito e il primo che sarà pronto entro novembre: al secondo infatti funzionano gli uffici della direzione per la ricerca scientifica. Trovare un’altra sistemazione per l’attività del settore è ormai necessario. Qui infatti si può ricavare un altro piano da destinare ai visiting professor, nuova e crescente risorsa dell’università internazionalizzata. La foresteria ricavata nel primo edificio del complesso dell’ex clinica Aresu (dove per qualche anno c’è stato l’ufficio del preside della facoltà di Medicina) nelle intenzioni del rettore deve diventare un edificio a se stante, riconoscibile, confortevole. Come in tante altre università del mondo.
I lavori per le prime diciotto stanze hanno subìto un rallentamento perché a novembre è saltato fuori che il pavimento un tempo usato per una terrazza non aveva superato le prove di carico e quindi è stato necessario progettare il consolidamento (che il cda ha approvato) e realizzarlo. L’ingegnere che dirige il settore (Pillai) spiega che in venti giorni si finisce poi si tornerà alle stanze. Giugno è il termine massimo per la conclusione dei lavori, non è un eccesso di ottimismo pensare che a settembre i locali saranno accessibili agli ospiti e che per Natale potrà essere pronto anche il secondo stock di stanze. Con la foresteria l’università di Cagliari comincia ad allinearsi allo standard di servizi offerti da altri atenei e crea le condizioni per diventare un punto di riferimento tra le università mediterranee. L’orizzonte è chiaro: senza un tessuto economico alle spalle che sostenga un centro di eccellenza di studi e ricerca l’unico futuro prestigioso possibile è quello di aprirsi ad altre realtà in crescita culturale e quindi promuovere alleanze. L’ateneo cagliaritano l’ha capito e si sta organizzando per questo.
 

2 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
Confermato il nuovo statuto dell’Università 
Dopo le critiche il blitz del rettore a Roma per sbloccare la situazione 
BETTINA CAMEDDA 
Cagliari. Confermata l’intera impostazione «funzionale ed organizzativa» del nuovo statuto universitario. La notizia arriva dopo l’incontro di venerdì mattina a Roma tra il Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis e il segretario della commissione del Ministero dell’Istruzione, università e ricerca. Un incontro programmato da tempo per chiarire le osservazioni espresse dalla commissione riguardo allo statuto.
In particolare le osservazioni riguardavano una parte del regolamento dell’ateneo che interessa il ruolo degli studenti. Da qui la preoccupazione di questa componente dell’università. «Quello avuto al ministero è stato un confronto più che positivo. L’intera impostazione dello Statuto resta confermata così come sarà inalterata la nostra autonomia e l’impostazione funzionale - spiega il rettore Giovanni Melis - ci sono spazi per il miglioramento ma ci sono le condizioni perché nel prossimo senato accademico e nel prossimo consiglio d’amministrazione vengano approvate delle modifiche marginali che già avevamo intenzione di fare su alcune forzature».
Nei prossimi giorni il responsabile dell’ateneo informerà i componenti del senato accademico. Al momento sono già stati attivati i nuovi dipartimenti. Ma solo con la conclusione dell’iter dell’intero statuto verranno nominati i nuovi direttori dei dipartimenti e i consigli di facoltà. Ma il processo di approvazione delle singole parti del documento che disegna le regole dell’università del capoluogo si concluderà solo con la pubblicazione del testo nella Gazzetta Ufficiale.
«Noi crediamo sia uno dei modelli più avanzati che meglio riesce a gestire una complessità nuova tra facoltà, dipartimenti e corsi di laurea - afferma il rettore Melis - si sarebbe potuto lavorare meglio se alcune categorie avessero capito che lo statuto è un atto amministrativo e non un documento per fare attività politica, ma sono soddisfatto del lavoro svolto». Nel testo accolto dalla commissione resterebbe dunque invariato il ruolo degli studenti all’interno degli organi decisionali dell’ateneo. Ma i diretti interessati non sono del tutto d’accordo e mantenono una serie di perplessità. «Gli studenti non sono mai stati esclusi - conclude Melis - hanno chiesto, hanno ottenuto e poi hanno purtroppo deciso di votare contro. A mio avviso ci sono tutte le condizioni affinché questa componente dell’ateneo abbia un ruolo superiore anche rispetto a prima per quanto riguarda il loro rapporto sulla didattica».
Ma la pace tra rettore e componente studentesca non è del tutto fatta. Questi ultimi chiedono più garanzie.
 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Gallura
UNIVERSITÀ 
Economia del turismo, martedì sessione di laurea 
OLBIA. Martedì 6 marzo, alle 11 e alle 15, nell’aula «Robert F. Engle» del Polo universitario al primo piano dell’aeroporto Costa Smeralda, si terranno le lauree della sessione straordinaria dell’anno accademico 2010/2011 del corso di laurea in Economia e imprese del turismo e del corso di laurea di Economia e management del turismo della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Sassari. I laureandi della sessione del mattino, fissata per le 11, sono Maurizio Murgia, Giulia Nieddu, Maria Rosa Sanciu, Paola Frediani, Cristina Manca, Annamaria Pietrina Fresi, Claudia Castia, Yu Yung Hua. I laureandi della sessione del pomeriggio, fissata per le 15, sono Annalaura Barretta, Franco Orecchioni, Antonio Masia, Alessia Serra, Martina Casanova, Fabio Locci, Fabio Murrai, Daniela Serra. Per qualsiasi info sulle lauree e sui laureandi si può consultare il sito del Polo universitario di Olbia, www.uniolbia.it, alla pagina appositamente chiamata Lauree, o contattare la segreteria didattica al alnumero 0789.642184. Il presidente della sede universitaria di Olbia è Francesco Morandi. (al.pi.)
 

4 - La Nuova Sardegna / Pagina 14 - Sardegna
L’avventura di Monica, da archeologa disperata a hostess della Emirates 
A Cagliari non avevo prospettive, per caso un viaggio a Dubai ha segnato la svolta della mia vita 
ANTONIO MANNU 
«Posso parlarvi di Kabul” ci dice Monica Cappello “Una visita di soli tre giorni ma intensi.” Monica è nata a Cagliari nel gennaio del 1983. La incontriamo a Dubai, dove lavora come assistente di volo per la Emirates. “Ho conosciuto un afghano, qui a Dubai. Un giorno mi ha proposto di accompagnarlo per una breve visita a Kabul. La cosa mi ha incuriosito, mi son detta: andiamo! Sin dall’inizio è stato tutto un po’ particolare. Una mattina mi chiama e mi dice: passa una persona per prendere il tuo passaporto e 2 fotografie per fare il visto. Mi ha lasciato perplessa ma mi sono fidata. Dopo un paio d’ore avevo il visto, senza andare all’Ambasciata o firmare una richiesta!” Si parte, Monica e il suo ospite arrivano a Kabul. “Tre giorni di feste. Ogni sera un party, frequentato soprattutto da occidentali e stranieri, personale dell’Onu o che lavorava per delle Ong, militari, uomini d’affari, addetti di agenzie private di sicurezza. Ma si incontravano anche afghani. C’era ogni ben di dio e l’alcol non mancava” Feste organizzate in alberghi o ristoranti, all’ingresso guardie armate. “Ci son rimasta di sale. La città è caotica, praticamente non ci sono strade, c’è povertà. C’è un distacco totale tra questa realtà e quella che vivono l’ elité e gli stranieri. Una cosa è certa, gira molto denaro.”
Partecipa ad un evento dedicato ai diritti delle donne, al loro ruolo nella società e nella politica. “E’ stato interessante. Ho imparato che nel parlamento afghano ci sono quote obbligate di rappresentanza femminile, mi pare il 20% dei seggi. Non è molto, ma è qualcosa. Ma mi è parsa un’iniziativa distante dalle necessità concrete della popolazione femminile, destinata essenzialmente a proclamare le “verità” dei progressi fatti e del ruolo attivo della donna nella società. Certo, erano presenti anche donne impegnate in progetti seri. Ma la maggioranza mi è parsa preoccupata soprattutto di mantenere privilegi e spillare soldi all’ Onu e alle Ong.”
Racconta della grande tensione che si respira in città. “C’è paura quando si gira per la città e il sentimento che ho registrato tra gli afghani è di poca simpatia per la presenza di truppe straniere. Nei confronti degli statunitensi poi sfocia nell’odio. C’è una netta differenza tra come sono visti gli americani e i militari di altri paesi. Nessuno ha mostrato risentimento profondo nei confronti di australiani, canadesi o italiani. Verso gli americani tutti.” Monica sottolinea che si trattava spesso di persone che avevano contatti diretti con gli stessi militari, che in qualche maniera traevano degli utili dalla situazione. “Non oso immaginare quale sia la percezione tra il resto della popolazione..” “E Dubai?” domando “A Dubai ci sto poco, sono spesso in viaggio per lavoro, tra un aeroporto e un albergo. Ma non mi trovo male, soprattutto in questo periodo. D’estate è diverso, non si può uscire di casa: si passa da una zona climatizzata ad un taxi o un’ auto, con l’aria condizionata a palla, ad un’altra zona climatizzata. All’esterno è un inferno, la temperatura varia tra i 45 e i 50 gradi. C’è però chi lo vive quest’inferno, ad esempio i lavoratori del settore edile. Mano d’opera che arriva principalmente da paesi come il Nepal, l’India, le Filippine o il Bangladesh. Vengono perché sono più pagati che nel loro paese, ma hanno salari bassi e fanno una vita durissima. Durante le pause, esausti, dormono per terra. Lavorano e poi spariscono, come fantasmi; tornano nei campi esterni alla città.”
Monica ha una laurea in Beni culturali, indirizzo archeologico. Durante gli studi ha fatto un’esperienza Erasmus a Perpignan, in Francia. Dopo la laurea ha abbandonato ogni velleità di lavorare nel settore. “Non c’erano prospettive. Ho fatto, gratuitamente, delle guide al Museo Archeologico di Cagliari. Ho partecipato a campagne di scavi: si lavorava senza compenso, quotandosi per la benzina. E lo facevano anche persone che ci lavoravano da anni. Chi vuole fare l’archeologo, almeno in Sardegna, deve essere ricco, comunque benestante” Inevitabile il confronto con la situazione francese. “Li le campagne di scavi erano sovvenzionate dall’Università. Ma anche il rapporto tra studenti e docenti era differente. In Francia i professori erano molto più giovani, aperti, disponibili al dialogo. A Cagliari, da parte di alcuni docenti, ho riscontrato molta chiusura, anche nel trasmettere le proprie conoscenze. Questo anche ad altri livelli: colleghi, dottorandi, ricercatori. Non ti insegnavano nulla, neanche cose semplici. E infatti diversi miei colleghi, anche brillanti e appassionati, hanno mollato. Forse in altri contesti è diverso, ho saputo da qualcuno, che è andato a Sassari per fare la specialistica, che li si è trovato meglio.”
Poi Monica parla di appartenenza. “Mi sento sarda e quando mi chiedono di dove sono non dico mai italiana. Per me sarda significa essere un’ isolana con una cultura particolare e diversa, usanze e abitudini, una lingua, il nostro cibo. Chi non ci è nato difficilmente può capirlo. Un altro isolano in parte, ma è diverso, perché ogni isola ha i suoi isolani. Forse un siciliano o un maltese ci può capire più di altri. I maltesi, in particolare, sono simili ai sardi, però più arabi. Io penso che noi sardi spesso abbiamo una marcia in più. Non so da cosa dipenda, forse dal sentire che lo spazio davanti a te ha un limite, che poi c’è il mare. Questo credo ci porti ad essere molto determinati. E siamo chiusi e al tempo stesso aperti. Abbiamo una grande capacità di adattamento e di attenzione alle altre culture, mantenendo però una nostra identità. E’ interessante, secondo me è anche vero.”
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Nuoro
Orosei. Il sindaco Mula in consiglio comunale: «Stiamo cercando di sanare le lacune presenti nel piano» 
Polemiche e veleni inondano Puc e Pul 
A bloccare i lavori sarebbero i vincoli per il rischio idrogeologico 
ANGELO FONTANESI 
Orosei. Sembrava nato sotto i migliori auspici il consiglio comunale convocato per parlare di Puc, Pul ed edilizia privata. Poi invece è finito tra polemiche e veleni che non aiutano certo a rasserenare gli animi in una comunità colpita da un crisi economica senza precedenti.
«L’esame del Puc adottato dall’amministrazione Derosas è stato sospeso dietro mia richiesta perchè mancava delle documentazioni necessarie - ha esordito il sindaco Franco Mula -. Ma stiamo facendo tutto il necessario per sanare queste lacune e da parte nostra nessuna intenzioni di affossare il progetto nel suo impianto». Ancora più pragmatico il suo vice Salvatore Bua: «Quattro i passaggi necessari per la definitiva approvazione del Puc: l’acquisizione del parere del servizio idrografico, quello della Provincia, una nuova riadozione del Puc da parte del consiglio comunale e quindi il suo reinvio al comitato tecnico regionale per la verifica di coerenza». Tutto ciò dovuto alla carenza dello studio di compatibilità idrogeologica che deve fare riferimento al Pai aggiornato dallo studio del Cinsa dell’Università di Cagliari. «Una norma vigente - ha chiarito Mula - che classifica come HI4 (totale inedificabilità) grandi superfici del territorio oroseino tra le quali anche vecchie e nuove zone di espansione edilizia e praticamente tutto il litorale della Marina e di Cala Liberotto».
Sarebbero dunque i vincoli per il rischio idrogeologico a bloccare sia il Puc che il Pul. Spiegazioni che hanno convinto a metà l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza (Orosei Democratica) Gino Derosas. «Prendo atto che l’attuale amministrazione dichiara di voler portare ad approvazione questo Puc - ha dichiarato - ma ribadisco che si sta perdendo troppo tempo e mi auguro che questi ritardi non nascondano altri fini». Come quello di attendere eventuali modifiche al Ppr per poi stravolgere il piano. Ipotesi fermamente rigettata dal Riformatore Mula: «Mai negato di non apprezzare l’attuale Ppr - ha detto - ma se verrà modificato gli glieventuali aggiustamenti al Puc saranno presentati e argomentati in consiglio». E sin qui normali controversie tra parti. Poi il «botto» con il consigliere di minoranza Francesco Loi (Orosei Civica) a contestare duramente sia l’impianto del Puc sia l’operato degli uffici comunali «rei», secondo il suo parere, di «non aver coraggio e di bloccare qualsiasi progetto in grado di dare sollievo alla drammatica crisi economica e occupazionale che attanaglia il paese». Come se le norme e le leggi nazionali e regionali fossero un optional del quale poter fare allegramente a meno.
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 6 - Oristano
Abbasanta. Concorso regionale per il miglior giornalino scolastico 
Aspiranti redattori in gara 
ABBASANTA. Aule trasformate in redazioni, giovani studenti col piglio del cronista d’assalto, l’offerta didattica declinata in progetto editoriale: anche le scuole di primo e secondo grado e gli istituti d’istruzione superiore possono essere delle valide fucine di aspiranti giornalisti, che potranno testare l’attitudine al mestiere partecipando al concorso regionale Il miglior giornalino scolastico.
L’iniziativa porta la firma dell’associazione culturale Più Sardegna, che si avvale della collaborazione della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Sassari.
In questa prima edizione del concorso, aperto alla partecipazione delle scuole di pari grado della Peni- sola, saranno presi in esame i numeri realizzati nel corrente anno scolastico. Le copie dei giornalini saranno esaminate da una giuria composta da giornalisti, esponenti del mondo accademico e della scuola. Tre gli elementi principali su cui la commissione formulerà il giudizio finale: l’originalità del prodotto editoriale, la pertinenza dei contenuti e l’impostazione grafica. Gli autori degli elaborati più accattivanti saranno premiati nel corso della cerimonia prevista a fine maggio in uno dei presidi scolastici del Guilcer, dove sarà anche allestita una mostra con tutte le pubblicazioni in concorso.
Le adesioni al bando dovranno essere formalizzate entro il 24 marzo ma i lavori potranno essere spediti fino al 30 aprile alla segreteria organizzativa dell’associazione, domiciliata in viale del Lavoro nº 27 ad Abbasanta; o trasmesse per fax alla sede dell’istituto comprensivo di Ardauli (0783 651533) e via mail all’indirizzo mariodirubbo55@gmail.com. (mac)
 
 

L’UNIONE SARDA

7 - L’Unione Sarda / I nostri soldi (Pagina 39 - Edizione CA)
L'inps
Per la pensione di vecchiaia servono almeno 20 anni di contributi
Sono una lavoratrice, ho 65 anni appena compiuti e 18 anni circa di contributi versati nel settore commercio. Qualche anno fa l'Inps mi informò che dopo 20 anni di contribuzione e 65 di età si poteva avere una pensione di anzianità o di vecchiaia. Come stanno oggi le cose con la riforma pensionistica che possono riguardare la mia posizione? Se ho diritto alla pensione, cosa devo fare? Si può optare per la pensione di anzianità o di vecchiaia? Qual è la più conveniente?
Lettera firmata

Il decreto legge 201/2011 (decreto Monti), convertito con modificazioni dalla legge 214/2011, ha introdotto nuovi requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso alla pensione. In particolare, a decorrere dal 1° gennaio 2012, per le lavoratrici autonome e le iscritte alla Gestione separata, l'età per la pensione di vecchiaia è stata fissata a 63 anni e 6 mesi. Tale età è destinata peraltro ad aumentare nei prossimi anni attraverso una serie di incrementi progressivi (nel 2018, per esempio, si arriverà a 66 anni e 7 mesi). Per l'accesso alla pensione di vecchiaia è inoltre richiesto un requisito contributivo minimo di 20 anni.
Sulla base di quanto indicato si può ipotizzare che lei, pur avendo compiuto 65 anni nel 2012 e quindi avendo già raggiunto l'età pensionabile richiesta per accedere alla pensione di vecchiaia, non ha ancora l'anzianità contributiva minima di 20 anni prevista dalla normativa, per cui ad oggi, non ha maturato il diritto a pensione. Se continuerà a versare i contributi dovrebbe raggiungere i 20 anni nel 2014 e potrebbe quindi richiedere la pensione di vecchiaia con decorrenza dal mese successivo a quello di perfezionamento di tale requisito. Si precisa inoltre che, sempre in base alla attuale normativa, avendo lei già raggiunto l'età per la pensione di vecchiaia, non potrà richiedere la pensione anticipata (ex pensione di anzianità). In ogni caso, le due tipologie di pensione si differenziano per i requisiti contributivi/anagrafici richiesti, ma non per il metodo di calcolo che, essendo identico, comporta che le due prestazioni si equivalgano.
Per quel che attiene, infine, alla domanda, le ricordiamo che a decorrere dal 1° febbraio 2012, le domande di pensione di vecchiaia e anticipata, di assegno sociale, di pensione di inabilità e assegno ordinario di invalidità, di pensione di reversibilità, nonché di tutti i tipi di ricostituzione, possono essere inviate all'Inps esclusivamente per via telematica. La trasmissione telematica deve essere effettuata o con il Web-servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite Pin attraverso il Portale dell'Istituto - servizio di “Invio OnLine”, oppure con i Patronati - attraverso i loro servizi telematici, o ancora con il Contact Center Integrato - numero verde 803 164. Per ogni altra informazione sulla sua situazione, la invitiamo, comunque, a rivolgersi alla sede Inps competente per territorio, che le fornirà una consulenza approfondita.
Salvatore Putzolu
Direttore regionale Inps Sardegna

 
   

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie