Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 March 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione OL)
Università bocciata a Cagliari
Il Comitato regionale dice no al corso di Ingegneria dell'informazione
SASSARI. Peri il rettore Mastino si è persa un'occasione per ampliare l'offerta formativa nell'ateneo
 
Ingegneria dell'informazione all'università? Niente da fare. Questo almeno è il parere del Coreco, cioè del Comitato regionale di coordinamento, che ha potere di deliberare sull'istituzione di nuovi corsi di laurea ed è composto dai rettori delle due università dell'Isola, i rispettivi rappresentanti degli studenti e dall'assessore regionale all'Istruzione.
L'annuncio è arrivato ieri in una nota dell'ateneo sassarese. «Il Comitato regionale di coordinamento, convocato presso l'ateneo di Cagliari lo scorso otto marzo - si legge nel testo - ha espresso parere negativo sulla proposta di istituzione del nuovo corso di laurea in ingegneria dell'informazione; la proposta, che aveva raccolto l'attenzione e il favore delle parti sociali, degli operatori di settore e degli ordini professionali, aveva precedentemente superato il vaglio del nucleo di valutazione e degli organi di governo dell'ateneo, senato accademico e consiglio di amministrazione».
Secondo il rettore Attilio Mastino la decisione è paralizzante, inoltre il corso in ingegneria sarebbe stato il primo in Sardegna. I voti sfavorevoli sono arrivati da Giovanni Melis, rettore dell'università di Cagliari (la sua scelta valeva doppio in quanto presiede il Comitato) e dal rappresentante degli studenti, mentre l'assessore Sergio Milia e il rettore Attilio Mastino si sono espressi positivamente. Giovanni Tanda, rappresentante degli studenti sassaresi, non si è pronunciato in quanto il diritto di voto viene concesso a turno (tre anni) solo a un delegato.
Il corso, tuttavia, aveva già incontrato il fronte dei no a Sassari. Il consiglio degli studenti non aveva dato il suo assenso perché manca una vera e propria struttura. La laurea in ingegneria dell'informazione, infatti, avrebbe fatto parte dell'offerta didattica del nuovo dipartimento di Scienze politiche, nato in base alla “Gelmini” con una forte componente scientifica. ( a. m. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Istruzione
Orientamento universitario, la Fiera arriva in città
 
Per la prima volta arriva nell'Isola la Fiera sull'Orientamento universitario e professionale, organizzata dall'associazione Aster e coordinata dalla presidente Anna Brighina.
L'appuntamento con “OrientaSardegna” è oggi, domani e giovedì alla Fiera internazionale, che per tre giorni permetterà agli studenti sardi di entrare in contatto con i principali atenei italiani, con prestigiose realtà di formazione superiore e professionale, le migliori scuole di specializzazione nazionali e internazionali e le più importanti istituzioni legate al mondo della formazione.
Nel corso di queste tre giornate le scolaresche saranno guidate in un excursus stimolante tra numerose proposte: studi classici e moderni, moda e design, arti e comunicazione. Nei vari stand, saranno presentati i corsi e la specificità delle attività, fornendo agli studenti tante informazioni utili al loro futuro formativo e professionale.
Tutti i dettagli saranno illustrati stamattina alle 11 proprio all'interno della Fiera di viale Diaz.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine (Pagina 23 - Edizione NU)
L'associazione compie otto anni
Libri, blog e convegni per ricordare l'opera di Nino Carrus
 
Compie otto anni l'associazione Politica e Culturale intitolata a Nino Carrus, il compianto dirigente della Democrazia Cristiana, già parlamentare e assessore regionale.
GLI OBIETTIVI L'associazione si propone di continuare nella strada indicata dai fondatori, con un'intensa attività, iniziative e manifestazioni di un certo livello, che hanno caratterizzato e movimentato il dibattito politico e culturale in tutto il territorio. Nel blog, il presidente Fausto Mura scrive: «Abbiamo cercato di dare risposte ai problemi di un nuovo modello di sviluppo, alla partecipazione dei cittadini al dibattito e al confronto politico, alla formazione di una nuova classe dirigente giovanile, alla modernizzazione del confronto e della discussione attraverso l'uso di un sito web aperto, dinamico e plurale».
LE ATTIVITÀ Convegni, con oltre 26 incontri, tra seminari, tavole rotonde, lezioni nell'ambito della Scuola di formazione politica , con la partecipazione di oltre 80 relatori. «I nostri incontri e dibattiti - scrive Mura- sono ora diventati un punto di riferimento importante per amministratori, imprenditori, giovani, lavoratori e sono un'occasione, forse l'unica, di dibattito e di confronto sulle problematiche dello sviluppo della società sarda». In sette anni sono stati pubblicati quattro libri, dove è stata ricostruita la storia umana, politica e culturale di Nino Carrus. È stato quindi recuperato un patrimonio che appartiene alla storia di tutti i sardi e per certi aspetti, per una parte importante, alla storia politica dell'Italia. Nel 2012 sarà completata la raccolta sistematica del pensiero e dell'opera del compianto parlamentare, con la pubblicazione del secondo volume "Nino Carrus, un deputato per la Sardegna e per l'Italia", curata da Giorgio Macciotta.
IL SITO «Dopo alcuni mesi di lavoro, siamo nuovamente on-line - è scritto nel blog - con un sito rinnovato, con nuove funzioni. Vogliamo ripartire con questi intendimenti. Anche per quest'anno abbiamo in programma alcuni momenti pubblici di approfondimento e dibattito, con l'istituzione del Premio Nino Carrus, oltre all'assegnazione di quattro borse di studio ad altrettanti giovani laureati che presenteranno lavori inediti sul tema che ci sta a cuore: i problemi delle zone interne e svantaggiate della Sardegna: Cultura, Economia, Governo e Innovazione».
F. O.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OL)
Sassari
Borse di studio all'Università
 
L'Ersu di Sassari in favore delle attività di cooperazione allo sviluppo e alla collaborazione internazionale. È stato pubblicato in questi giorni il bando per la concessione di borse di studio per la promozione delle attività, rivolto ai laureandi dell'università di Sassari, appartenenti alle diverse aree disciplinari. Con questi fondi, agli studenti che hanno i requisiti per usufruirne sarà offerta la possibilità di ottenere aiuti e finanziamenti, necessari per realizzare soggiorni di studio all'estero. Il bando per le borse di studio è stato pubblicato sul sito dell'ente, con sede in via Coppino. Per informazioni ulteriori si potrà contattare il settore diritto alla studio, telefonando allo 079/9940002. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata per il 31 marzo. (a.br.)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
Vedere e toccare lo spirito di Olimpia
 “Da Atene ad oggi: le sfide olimpiche”: oggetti e attrezzi in mostra a Sa Corona Arrubia
 
«Abbiamo portato qui un pezzo di Londra senza nebbia». Così Ferruccio Dendena, della società Anthelios, curatore del nuovo evento culturale della Marmilla, ha aperto la presentazione della mostra sulla storia delle Olimpiadi moderne nel museo de Sa Corona Arrubia. La sala è piena: sindaci, politici locali e gente comune. Perché nel Consorzio Turistico dei venti Comuni c'è voglia di rilancio. E la speranza di ricreare un circuito turistico nel territorio è affidato proprio a questo pezzo di Londra arrivato fra le colline dei licheni rossi per l'unica esposizione in Italia sulla storia delle sfide olimpiche moderne nell'anno delle Olimpiadi inglesi. «Forse l'unica in Europa», ha aggiunto Dendena, «strumenti, attrezzi e materiali che saranno presenti a Londra. Mancano la carne ed il sangue degli atleti, ma ci sono gli oggetti che utilizzeranno. Oggetti freddi che si scalderanno quando saranno toccati dai visitatori». Nella mostra questi oggetti diventano protagonisti: palloni, guanti da pugile, racchette, completi. Ma anche bici, vogatori per gli allenamenti dei canoisti, subito animati da simpatiche gare fra i cittadini della Marmilla presenti all'inaugurazione. Eppure la carne ed il sangue degli atleti non sono mancati alla prima dell'esposizione “Da Atene ad oggi: le sfide olimpiche”, visitabile sino al 30 settembre nel museo del territorio. A tagliare il nastro Paolo Racugno, oggi novantacinquenne, che partecipò alle Olimpiadi di Stoccolma del 1956 in sella ad un cavallo. «Ma non parliamo di me», ha detto Racugno, esperto di pentatlon, che in Svezia si cimentò però nell'equitazione, «sono solo una persona che ama lo sport. E ho trovato nello sport serenità, conforto, soddisfazione ma anche i valori della pace e dell'amicizia. Perché l'olimpismo è una filosofia di vita, fatta di fratellanza e confronto fra popoli».
Poche e semplici parole, in grado di riassumere in una sintesi culturale straordinaria il messaggio della mostra. Nella sala dedicata all'acqua c'è un video, offerto dallo stesso Racugno, che ripercorre la sua impresa sportiva a Stoccolma. Dunque c'è anche lo sport sardo nelle sale de Sa Corona Arrubia. Uno sport che insegna, proprio come le trenta sfide olimpiche mondiali dal 1896 ad oggi. «Racugno è l'esempio vivente di un uomo che si è forgiato con lo sport», ha detto il presidente della Provincia Fulvio Tocco. Peccato per il Consorzio non poterlo avere come guida speciale per tutta la durata della mostra. Nella sua emozione e nella luce dei suoi occhi traspare l'amore genuino per uno sport, diventato oggi una vera rarità. Il viaggio continua nel «museo senza divieti», come ha ricordato il suo direttore Paolo Sirena. I primi ospiti hanno toccato scarpe da atletica leggerissime, ma anche spade, pesi, e giavellotti. E i bambini assieme ai loro genitori si sono cimentati nei giochi interattivi sulla storia delle Olimpiadi e nella sala tutta per loro fra tiro con l'arco, basket e doppi materassi. Il presidente de Sa Corona Arrubia Daniela Figus ha chiesto un applauso alla sala per il suo illustre predecessore, il compianto Giovanni Pusceddu e ha aggiunto:«Se siamo qui per questa nuova sfida lo dobbiamo soprattutto a lui». Anche a Pusceddu sarebbe piaciuta la mostra sulle sfide olimpiche. Perché anche lui era un uomo delle sfide.
Antonio Pintori
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
L'ultima grande scossa della storia
Marcello Flores a Cagliari (Facoltà di Lettere) col saggio “La caduta del comunismo”
 
L'insaziabile appetito per le date rivela la minuzia fragile ed eroica con cui gli umani si tuffano nelle acque fangose del divenire. La storiografia, quella seria, è opera di castori. Roditore algebrico e monogamo interrompe il corso dei fiumi con tronchi sgranocchiati, pazienti pasticci di rami e pietre. Il bacino controlla il volume dell'acqua, raccoglie pesci e anatre in una pozza attorno alla quale sorgono i condomini castorici. Con il tempo la diga si riempie di sedimenti, diventa inservibile. I castori migrano. L'opera abbandonata si trasforma in un prato.
Crudo come l'incisivo di un sorcio specializzato o mitico come l'eterno sudore di Sisifo lo sbalordimento religioso sprigiona da quelli che Marcello Flores si affretta a definire eventi. E la sua ultima fatica, “La caduta del comunismo” (Mondadori), descrive uno di quei momenti dove il mistero caotico delle azioni umane si sgroviglia intorno a un fuso. Ospite a Cagliari del Dipartimento di Storia Contemporanea, rappresentato dal prof. Francesco Atzeni e dal ricercatore Gianluca Scroccu, Flores ha risposto alle domande dell'aula magna della Facoltà di Lettere. Il pubblico decano a chiedere con melanconia del passato. Quello più giovane interessato al presente. Il distacco, per tutti.
Le date, dicevamo: 8 dicembre 1991. Con l'accordo di Belavezha Eltsin e i presidenti di Ucraina e Bielorussia firmano un documento che dichiara dissolta l'Unione Sovietica. È il risultato della sinfonia novecentesca mossa a un prestissimo dal tragico direttore d'orchestra Gorbaciov: Glasnost e Perestrojka nell'86, il disarmo di Reykjavik nell'87, l'abbandono della dottrina Breznev nell'88, il crollo del Muro nell'89, il più solerte fra i Nobel per la pace nel '90, il golpe fallito dei conservatori nell'agosto del '91. Le dimissioni, e la fine dell'“Impero del male”, il 25 dicembre dello stesso anno. Il gigante sovietico non regge al trapianto riformatore, quello americano sublima Gorbaciov nelle urla vittoriose e pacifiste di Rocky Balboa.
Nell'opera di Flores sono i fatti, non i paradigmi, a restituire con chiarezza le vicissitudini dell'incandescente supernova sovietica, ultimo vero spartiacque della storia. Tutto cambia, dopo l'8 dicembre: «In Italia significa la frantumazione del più grande partito comunista d'Occidente. Ancora oggi le diverse anime cercano di trovare una sintesi che sappia rivolgersi ai cittadini in modo convincente», spiega il professore dell'Università di Siena, che cerchiamo di spingere verso il più seducente e pericoloso tema per uno storico, il futuro: «Siamo passati al multipolarismo, la Cina capital-comunista, l'India, la nuova Russia di Putin. L'Europa in crisi ha la possibilità di diventare un modello di cultura e civiltà, anche se questa è più che altro una speranza...In America dipenderà da chi sarà al governo. Da Obama mi aspetto più coraggio nel secondo mandato. Un cambiamento nelle relazioni internazionali, qualcosa che legittimi il Nobel che gli è stato conferito». Nel mondo globalizzato e multipolare i Nobel per la pace sono preterintenzionali. I tempi cambiano davvero.
Luca Foschi
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
«No a Ingegneria informatica»
Il Comitato boccia la proposta dell’ateneo sassarese
UNIVERSITÀ Stop di Cagliari al corso di laurea
NADIA COSSU
 
SASSARI. Il Comitato regionale di coordinamento boccia la proposta di istituzione di un nuovo corso di laurea in Ingegneria dell’informazione a Sassari ed è gelo tra i due atenei. In realtà il rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino smorza i toni: «Nessuna tensione. Ripresenteremo la proposta nei prossimi mesi».
 Il Comitato regionale è in sostanza l’ultimo passo istituzionale prima dell’inoltro (della proposta in esame) al Ministero ed è proprio in quella sede che l’iniziativa dell’ateneo sassarese si è fermata. Forzatamente. Un’iniziativa, oltretutto, unica in Sardegna (perché nell’isola questo corso di laurea non esiste) e nei confronti della quale si erano espressi a favore «le parti sociali, gli operatori di settore e degli ordini professionali. E - va sottolineato - la proposta aveva in precedenza superato il vaglio del nucleo di valutazione e degli organi di governo dell’ateneo, Senato accademico e Consiglio d’amministrazione. Sicuramente il corso di laurea triennale in ingegneria dell’informazione era considerato in molti settori dell’Università di Sassari come «il vero elemento di novità emerso in occasione della riorganizzazione dipartimentale imposta dalla legge Gelmini». Ma durante la seduta del comitato regionale c’è stata quella che l’ateneo sassarese oggi definisce «una profonda spaccatura» nella votazione, con voto a favore del rettore Attilio Mastino e dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione Sergio Milia e contrario da parte del rettore di Cagliari Giovanni Melis - che presiede l’organismo - e del rappresentante degli studenti dell’Università di Cagliari. Uno stop in piena regola a un’iniziativa che, è evidente, aveva riscosso fin troppo successo e suscitato entusiasmi.
 Il rettore Attilio Mastino non ha nascosto la sua preoccupazione per la bocciatura da parte del Comitato sostenendo con forza che si tratta «di un corso di laurea che al momento non esiste in Sardegna e che gli studenti del nord dell’isola sono comunque obbligati ad andare fuori sede per frequentare un corso di informatica». Senza poi tralasciare il fatto che Confindustria, Camera di commercio e persino le organizzazioni sindacali «hanno più volte sollecitato l’ateneo a investire in tecnologia e innovazione». Ma Mastino non si dà affatto per vinto e rilancia: «La proposta sarà tempestivamente riformulata e riportata all’attenzione degli organi accademici nei prossimi mesi, presumibilmente tra giugno e luglio». E, sempre per difendere il corso di laurea, ad aprile sarà organizzata una giornata di studio a favore dell’iniziativa.
 Una sorta di sensibilizzazione allargata per spiegare i sicuri vantaggi che l’attivazione del corso di laurea triennale in Ingegneria informatica porterebbe non soltanto al Nord Sardegna ma a tutta l’isola. Ecco perché la decisione paralizzante del Comitato è stata accolta certo con preoccupazione dal rettore di Sassari ma, allo stesso tempo, Attilio Mastino è fiducioso. Nessuna guerra tra atenei, semplicemente una proposta che ha subìto un freno ma che dopo l’estate potrebbe decollare.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Oristano
Alimentazione e sport: convegno alla 3A di Arborea
 
 ARBOREA. Si parlerà di alimentazione, sport e ambiente naturale nel convegno annuale che la 3A rivolge ai docenti delle scuole della Sardegna stavolta con il titolo “Orientiamoci verso uno stile di vita corretto”. Appuntamento venerdì 16, nella sala convegni dello stabilimento Latte Arborea. Apertura dei lavori alle 10, con i saluti del presidente della cooperativa 3A Plinio Magnani, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Enrico Tocco, il presidente regionale del Coni Gianfranco Fara. Seguiranno u relatori.
 Il convegno rientra fra le attività programmate nell’ambito dell’attuazione del protocollo d’intesa siglato fra la 3A e l’Ufficio scolastico regionale. «Obiettivo che può essere raggiunto - spiegano gli organizzatori - anche attraverso la pratica di nuove discipline come l’orienteering, di cui parlerà il professor Fulvio Lenarduzzi della Fiso, la Federazione italiana Sport di orientamento».
 Nell’ambito della pratica sportiva, porteranno le loro esperienze dirette Marco Scorcu, che fra gli altri incarichi ricopre quello di medico sociale della Cagliari Calcio, e Jeff Onorato, campione di sci nautico, da anni impegnato nell’educare i giovani allo sport. Andrea Ghiselli, ricercatore dell’Inran, parlerà di alimentazione, soffermandosi in particolare sull’importanza della prima colazione, fondamentale in una dieta equilibrata, mentre Alberto Concu, dell’Università di Cagliari, si soffermerà sui benefici dell’attività motoria svolta in ambienti naturali. Lorenzo Braina esplorerà i metodi di creatività educativa. Chiuderà la giornata Luciano Negri, direttore commerciale e marketing della 3A che parlerà della cooperativa Latte Arborea e dell’importanza delle nuove generazioni nelle strategie di marketing.
 Coordinerà i lavori la giornalista Ambra Pintore.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Iniziativa del gruppo «50&Più»
Conferenza sull’opera di Biasi
 
SASSARI. «Vita e opera di Giuseppe Biasi». Questo il titolo della conferenza organizzata da «50&Più» Sassari e «50&Più» Università, in programma venerdì alle 18 nella sala conferenze della Confcommercio in corso Pascoli.
«L’appuntamento - annunciano gli organizzatori - si inserisce nei programmi di approfondimento culturale che la nostra associazione promuove per scoprie nuovi valori e ricchezze culturali, offrendo momenti di emozioni, di vita autentica e di confronto».
 I lavori saranno introdotti da Sebastiano Casu, presidente del sodalizio organizzatore. Seguiranno i saluti di Francesco Dettori e di Achille Pisano - rispettivamente vice presidente e segretario dell’associazione Biasi - e la relazione del presidente Giovanni Fiora. Moderatrice sarà Maria Laura Pinna. L’associazione «50&Più» (dalla perte degli over 50) opera in campo internazionale, ha quattrocentomila associati e una struttura organizzativa con 800 sedi in Italia e all’estero.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
Asl e Azienda mista: si dimettono i direttori sanitari
Sassari, Nicolò Licheri e Francesco Tanda protestano contro l’immobilismo della sanità locale
Impossibile garantire la sicurezza: le cliniche non sono a norma
 
 SASSARI. Alla fine il direttore sanitario dell’Aou Francesco Tanda se n’è andato perchè non ce la faceva più a sopportare sulle spalle il carico della sicurezza delle strutture di viale San Pietro. Il suo «omologo» della Asl, Nicolò Licheri, ha anche lui lasciato l’incarico ufficialmente per motivi personali. Ma la concomitanza delle azioni fa pensare a un gesto concordato in segno di protesta contro l’immobilità della sanità sassarese. Tra le motivazioni delle dimissioni ci sarebbe anche la protesta contro l’ipotesi di fare un unico centro trapianti a Cagliari, tagliando quindi Sassari.
 
Pagina 20 - Sassari
Fuga contro lo sfacelo della sanità
Dimissioni contemporanee dei direttori sanitari di Asl e Aou
 
 SASSARI. Alla fine il direttore sanitario dell’Aou Francesco Tanda se n’è andato perchè non ce la faceva più a sopportare sulle spalle il carico della sicurezza delle strutture di viale San Pietro. Il suo «omologo» della Asl, Nicolò Licheri, ha anche lui lasciato l’incarico ufficialmente per motivi personali. Ma la concomitanza delle azioni fa pensare a un gesto concordato in segno di protesta contro l’immobilità della sanità sassarese.
 Francesco Tanda lo aveva detto dal primo momento della sua nomina da parte del manager Sandro Cattani che quella delega non riusciva a reggerla. Troppe falle nel sistema dei vecchi palazzoni di viale San Pietro per stare tranquilli, anche solo per dormire la notte. Un incubo continuo che potesse succedere qualcosa gli ha fatto prendere la decisione. In effetti le cliniche sono continuamente sotto i riflettori per il loro stato di fatiscenza e negli ultimi anni si sono anche verificati «inconvenienti» che devono aver fatto sudare freddo al direttore sanitario, come ad esempio la morte di una anziana paziente durante il blocco dell’ascensore che la stava trasportando da un reparto all’altro.
 Per non parlare dell’impossibilità, in quasi tutte le strutture, di rispettare le normative europee sugli standard di sicurezza degli ospedali. Una situazione che viene tollerata soltanto perchè, stando al rispetto delle leggi, le cliniche universitarie dovrebbero chiudere i battenti già oggi. «Il professor Tanda aveva già manifestato il suo disagio in passato - commenta il direttore generale dell’Aou Sandro Cattani - e noi ci siamo mossi per risolvere il problema. Da domani la delega per la sicurezza è divisa tra il responsabile degli Acquisti, il responsabile della Formazione e quello dell’Ufficio tecnico. Ritengo quindi che in questo nuovo stato di cose il direttore sanitario tornerà con più serenità a svolgere il suo incarico». Sarà, ma la coincidenza con le dimissioni di Nicolò Licheri dallo staff dirigenziale della Asl ha fatto pensare a molti a un gesto eclatante di protesta. Licheri, nominato dal direttore Marcello Giannico, si è trovato a gestire una situazione man mano sempre più disastrosa: dalla mancata apertura della nuova ala dell’ospedale civile per motivi ancora avvolti dal mistero, alla minacciata chiusura del centro trapianti diretto da Giorgio Norcia da parte della Regione per realizzare un centro unico a Cagliari. Mille problemi da risolvere tra cui la penuria di personale e un imbarazzante parco di attrezzature tecnologiche avrebbero indotto i direttori a dimettersi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Nuoro
Ortobene che fare, Pd in campo
Ecco le idee per valorizzare il Monte. «Ma niente cemento»
FRANCESCO PIRISI
 
 NUORO. Un programma per valorizzare il monte Ortobene che si nutra di tutti gli apporti della città. Questo propone il Pd nuorese, che presenterà una specifica mozione in Consiglio comunale. L’idea è stata illustrata ieri pomeriggio alla “Satta”, durante un’assemblea popolare.
 Erano presenti il sindaco Alessandro Bianchi, il consigliere regionale Giuseppe Luigi Cucca e il fotografo naturalista Domenico Ruiu. Molti gli interventi di esponenti della politica e di cittadini che hanno nel cuore il desiderio di vedere la montagna elevata di qualche grado nella considerazione della stessa comunità, prima che all’esterno. Il comune denominatore è che sia vietata l’edificazione privata. La mozione del gruppo dei democratici nell’assemblea civica è stata presentata dal consigliere Francesco Murgia. Si fonda su tre elementi: il passaggio agli interventi concreti della Zps (Zone di protezione speciale), che può contare su un piano di gestione e sui finanziamenti; la costituzione di una “governance” con Comune, Regione, Università, Isre, e la stessa Diocesi, che traduca in interventi di dettaglio le scelte politiche sul monte; infine il monitoraggio su quanto viene, o non viene fatto.
 L’assillo maggiore è che la stessa mozione si possa tradurre alla fine in altri buoni principi, come quelli del passato, ma senza passi avanti. «L’Ortobene e la pineta di Ugolio - ha detto ad esemoio Giovanni Doa, ex consigliere comunale - devono diventare gli eden della nostra città; bisogna sbrigarsi e approvare il piano urbanistico, che tornerà prezioso anche per la valorizzazione del monte».
 Le idee arrivate dall’assemblea sono state tante. Il segretario cittadino del partito, Francesco Manca, ha rimarcato quell’apporto «da parte di chi l’Ortobene lo vive» che diventerà il leit-motiv della serata. E prima di tutto è un assist per Domenicu Ruiu. Prende la parola e si dice confortato del fatto che «è un convegno dove non si parla di cubature». La sua idea del monte che vorrei è nota ma la ribadisce: «La località si presta a diventare spazio privilegiato di tante attività sportive, ricreative, naturalistiche; penso a coloro che da qualche anno praticano in città il nordic walking (la passeggiata nordica), oppure alle società ippiche, ai gruppi del mountain bike e dell’arrampicata: persone e attività che hanno bisogno di percorsi, segnati e conosciuti. E in questo aspetto un’opera importante la deve svolgere il Comune, l’unico soggetto che può intervenire anche su quei limiti a tracciare strade e percorsi». Il monte di Ruiu è già una località che viene vissuta, in maniera silenziosa, quasi riservata, «da quei 500, 600 nuoresi che dall’alba al tramonto son lì a praticare hobby, o per la semplice passeggiata».
 Gli anni più recenti non sono stati inoperosi. Il consigliere Murgia nell’introduzione ha citato gli interventi di infrastrutturazione idrica e fognaria; la strada tra Farcana e Jacu Piu; il centro geografico-ambientale a Solotti. Salvatore Fenu ha ricordato l’acquisto di 900 ettari dai privati, che ha consentito una maggiore tutela, dopo i numerosi incendi, a iniziare da quello tragico del 1971». «Il presente - garantisce Giuseppe Luigi Cucca - è l’avvio entro l’anno dei lavori per la scuola forestale, nell’ex albergo Esit, che porterà ulteriore vita sui 950 metri del monte».

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