Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 February 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Congresso
Lavoro, giovani e le opportunità dell'Europa
"Youth All Together on Board - sensibilizziamo, informiamo e formiamo i giovani sardi" è il titolo del convegno in programma oggi, dalle 10, al Centro congressi della Fiera, in viale Diaz. La manifestazione, organizzata dall'associazione Tdm 2000 in collaborazione con la Regione, il Comune e l'Università coinvolgerà oltre mille giovani provenienti da varie aree della Sardegna e si aprirà con il saluto del ministro della Cooperazione internazionale e dell'Integrazione Andrea Riccardi. Il dibattito proseguirà con una tavola rotonda sul tema delle politiche giovanili e vedrà l'intervento del direttore generale dell'Agenzia nazionale per i giovani, Paolo di Caro, e dei responsabili delle istituzioni isolane per le politiche giovanili .
I lavori proseguiranno con lo svolgimento di laboratori tematici sui temi della mobilità internazionale, dell'occupazione, della legalità e dell'orientamento universitario. La giornata si concluderà con un concerto.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cagliari Pirri (Pagina 23 - Edizione CA)
Convegno sulla crisi
La crisi economica. Cause, sviluppi e prospettive di un mutamento storico. È questo il tema di un dibattito in programma oggi, alle 17,30, nel circolo Prc Gramsci (in via Doberdò). All'incontro interverranno Bruno Steri (direttore della rivista Essere Comunisti) e Gianfranco Botazzi (Università di Cagliari). Coordina e introduce Michela Caria (segreteria del circolo Gramsci).
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
A Oristano un convegno sul futuro degli studi umanistici organizzato dal liceo De Castro
Classico, zattera per l'oceano dei saperi
Guardati da una scienza tiranna e salvati con le letture dei classici. O ancora meglio, solo gli studi umanistici possono tutelare l'uomo dal pericoloso dilagare di una tecnologia spinta, senza identità, nel futuro globalizzato.
Ci sono voluti due giorni di seminario (mercoledì e giovedì al Garau di Oristano) e le relazioni di alcune tra le menti più acute della cultura italiana per dimostrare che la scuola italiana senza il classico è come un idraulico che dimentica la chiave inglese. Meglio detto ieri dalla giornalista Simonetta Fiori: «Il classico è la scuola che ti fornisce la cassetta degli attrezzi per affrontare la vita». Una fucina di idee, citazioni e saperi che si sono incrociati in una maratona di interventi per rispondere al quesito lanciato dall'antico liceo oristanese De Castro, 150 anni di gloriosa storia alle spalle: oggi quale futuro per un corso di studi accusato di essere inadeguato ai tempi moderni perfino dai programmi ministeriali?
In aiuto arrivano subito le considerazioni di Remo Bodei, filosofo oggi professore nelle aule universitarie della California, che cita Plutarco: «I classici sono quelle letture che, anche se fatte da giovani e non comprese fino in fondo, nel tempo scongelano i loro significati molteplici, che affiorano quando subentrano in noi altre conoscenze. È allora che iniziano a dirci davvero qualcosa». La filosofia per Bodei è l'architettura sulla quale si costruiscono le cose, un metodo che vale esattamente alla stessa maniera per gli studi scientifici. Così come diceva Gramsci, citato da Bodei, per l'uomo l'unica via d'uscita per leggere e capire la realtà è offerta dal metodo ereditato dagli antichi. E, in un mondo sempre più globalizzato, schemi e strategie attinte dal passato diventano vitali.
«L'ingresso della tecnologia nelle nostre vite ha cambiato radicalmente il nostro concetto di memoria», ha raccontato Luca Toschi, sociologo dell'Università di Firenze intervenuto ieri in video conferenza: «Strumenti di immagazzinamento di dati potenzialmente infiniti possono erroneamente portare a pensare che anche la memoria umana possa dilatarsi all'infinito». Invece non si può ricordare tutto. E l'essere parte di un sistema potenzialmente infinito, nel mondo odierno della comunicazione, rende tutto più difficile. «Si può comunicare con chiunque o al contrario non riuscire a farlo con alcuno».
Il filosofo Giulio Giorello si sofferma sull'evoluzione dei nomi e delle parole. La rilettura dei classici può rassicurarci sul fatto che «greci e latini avevano chiamato con parole diverse quelle cose che a noi oggi appaiono come scoperte scientifiche o esistenziali». Per esempio gli ellenici avevano già dato una spiegazione al fenomeno delle maree. «L'“Eneide” contiene già la consapevolezza di una terra rotonda, basta leggersi la descrizione della nave che lascia Troia, dove ad Enea la terraferma appare in movimento, e si allontana». Infine lo scoglio della distanza della lingua, per la grecista dell'ateneo di Cagliari Patrizia Mureddu, è solo un pregiudizio: «Le persone si fanno scoraggiare dall'apparente difficoltà di un testo che sembra lontano e difficile, ma quando questo viene divulgato, la bellezza e il piacere che ne scaturiscono sono universali».
Caterina Cossu
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia Sulcis (Pagina 22 - Edizione PC)
IGLESIAS. La delusione di Giuseppe Madeddu: un piano innovativo che non trova i finanziamenti
Bioedilizia, il silenzio della Regione
Nessuna risposta per il progetto della cooperativa San Lorenzo 
«Il progetto è molto interessante e lo seguiamo con attenzione». Buoni auspici, ma nessun impegno concreto. Giorgio La Spisa, assessore regionale alla Programmazione, nel novembre scorso sembrava ottimista sull'idea d'impresa della cooperativa San Lorenzo di Iglesias, che da qualche anno sta cercando (invano) di realizzare nella zona industriale di Sa Stoia il polo per la bioedilizia. L'assessore all'Industria Alessandra Zedda, sempre in quella circostanza aveva speso belle parole, ma era stata molto chiara sulle questioni finanziarie: «In questo momento non abbiamo gli strumenti necessari».
LA COOP SAN LORENZO «Sembrava che ci fosse una riapertura del dialogo - dice sconsolato Giuseppe Madeddu, presidente della coop iglesiente - ma purtroppo non è accaduto niente. Abbiamo aspettato risposte, ma non sono arrivate. L'ultimo contatto con la Regione risale ormai a tanto tempo fa: un incontro negli uffici dell'assessorato alla Programmazione. Da allora soltanto silenzio»
IL POLO DELLA BIOEDILIZIA Il piano industriale è stato messo a punto più due anni fa. La coop punta a realizzare nella zona di Sa Stoia il polo regionale della bioedilizia. «Il nostro progetto - spiega Giuseppe Madeddu - è molto ambizioso e innovativo. Qualche mese fa a Firenze ha vinto il Premio Spadolini. Per noi è motivo di orgoglio, un riconoscimento alla nostra idea. La San Lorenzo punta a creare un centro di ricerca e uno di produzione. Abbiamo già preso contatti con l'Università. Potrebbero nascere laboratori all'avanguardia». La cooperativa ha rilevato lo stabilimento dell'ex Rockwoo: diecimila metri quadri di capannone e sette ettari di terreno. Il piano industriale prevede la produzione di mattoni e l'utilizzo della lana di pecora per ricavare pannelli isolanti. «Ma anche riciclare materiali della produzione industriale - sottolinea Madeddu - che in questa zona abbondano».
COSTI E POSTI DI LAVORO Per far decollare il progetto ci vogliono tre-quattro milioni di euro «Non si tratta di un finanziamento esagerato - dice il presidente della cooperativa San Lorenzo - secondo le nostre stime potrebbero trovare occupazione diretta almeno sessanta persone. A questa bisogna poi aggiungere tutto quello che può svilupparsi attorno con l'indotto: venditori, intermediari, trasportatori».
LA GREEN ECONOMY Qualche mese fa si è tenuto a Carloforte un mega workshop internazionale sulla green economy. «Il nostro progetto - conclude Madeddu - ha tutte le carte in regolare per inserirsi in questo nuovo filone. Dopo aver vinto il Premio Spadolini abbiamo presentato il progetto ad altri possibili partner italiani e stranieri. Prendiamo atto che il dialogo con le istituzioni per ora non c'è, ma non perdiamo le speranze».
Francesco Pintore
 
 
5 - L’Unione Sarda / Nuoro e Marghine (Pagina 23 - Edizione NU)
MACOMER. Annunciata ieri la rimodulazione del bando di gara
Nuovo inceneritore a Tossilo, doppia retromarcia di Biccai
Il presidente della Tossilo Spa Giovanni Biccai respinge al mittente le richieste di dimissioni giunte da più parti per la sua presa di posizione contro il nuovo inceneritore di Macomer e traccia un quadro completamente nuovo per lo sviluppo del sistema di trattamento dei rifiuti. È questo l'ultimo colpo di scena di una vicenda che in questi giorni ha sollevato un polverone nella politica cittadina facendo presagire addirittura una crisi nella Giunta del sindaco Riccardo Uda di cui Biccai è il vice. Due giorni dopo le sue dichiarazioni choc sull'impossibilità di realizzare l'inceneritore, Biccai annuncia novità sostanziali. «In un incontro svoltosi mercoledì fra Consorzio industriale e Tossilo Spa - fa sapere - si è chiarito che andrà completamente rivisto il bando di gara per la progettazione dell'impianto in maniera che venga garantita con certezza di tempi la riduzione graduale dei rifiuti da incenerire».
BANDO DA RISCRIVERE Una situazione ancora tutta da chiarire visto che il Consorzio aveva già affidato a una società specializzata l'incarico per redigere la progettazione di massima su cui si sarebbe dovuto costruire il bando di gara internazionale per la realizzazione del nuovo inceneritore. Quello studio e il relativo bando andrebbero dunque rimodulati, ma non è dato sapere su quali basi e con quali nuovi impianti che, annuncia Biccai «saranno definiti entro il mese dai tecnici del Consorzio e della società incaricata».
MISTERO SULLA DISCARICA Tempi brevi dunque anche se non mancano ulteriori problemi. «Siamo ancora senza una discarica di servizio - continua il presidente della Tossilo - e alla Provincia chiediamo l'impegno per individuare un sito adeguato a risolvere il problema».
RISPONDE CARBONI Da Nuoro la replica è secca. «Giudico stravagante il modo di procedere su questo tema così importante e delicato - sostiene l'assessore provinciale all'Ambiente Ivo Carboni- continuando ad escludere i soggetti che hanno la responsabilità istituzionale sulle scelte. Mi sono fatto promotore dell'istituzione di un tavolo tecnico con la Regione che prevede l'apporto anche delle due Università sarde, Istituto zooprofilattico e Asl. Questo tavolo è già una realtà e col coinvolgimento delle commissioni, del Consiglio provinciale e delle comunità locali, dovrà indicare una soluzione per Tossilo».
Luca Contini
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia Medio Camp (Pagina 26 - Edizione PC)
Tirocini
Sardara
Porte aperte al Comune di Sardara per i tirocini formativi di orientamento, promossi dalle Università e dall'Agenzia regionale del lavoro. L'iniziativa è rivolta ai giovani laureati o diplomati residenti. Tre i settori coinvolti: affari generali e servizi; personale, anagrafe e stato civile, attività produttive; urbanistica e lavori pubblici. (s. r.)
 


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
PORTO TORRES
Sulla chimica verde eccessivi trionfalismi
Secondo le ultime dichiarazioni dei responsabili di Syndial, gli impegni assunti col territorio sul progetto di chimica verde e bonifiche, procedono secondo copione, nel pieno rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto a Roma e firmato dalle parti interessate. Eccesso di fiducia da una parte e scetticismo dall’altra, si sono confrontati in un convegno organizzato dal Pd nella sala Filippo Canu a Porto Torres che aveva per tema: bonifiche e reindustrializzazione. Un vero peccato l’assenza dei lavoratori del’indotto, perché avrebbero dato un valido contributo al dibattito, rispolverando “l’addendum”, all’indomani della completa recinzione degli impianti fermati nel mese di giugno: craking, estrazione aromatici, politene hd, cumene e fenolo. Syndial ha annunciato quasi con toni trionfalistici, l’apertura a breve del nuovo centro ricerche, l’avvio dei lavori per la costruzione dei primi due impianti di Matrica, e ha fatto sapere che i cardi, da sperimentare come materia prima crescono regolarmente. La mia convinzione, avvalorata da alcuni interventi è che di pari passo stiano “crescendo” anche le preoccupazioni dei lavoratori dell’indotto che vedono “crescere” le ore della cassa integrazione, ma anche il crescente malumore dell’università turritana, non coinvolta nel campo della ricerca, pur avendo eccellenze al suo interno. Mi pare ci sia ben poco da festeggiare, nonostante il crescente ottimismo del nostro primo cittadino nei confronti di Syndial, affermando a più riprese, come fatto storico il rapporto di confronto che si è instaurato fra la sua amministrazione e la controllata di Eni. Sulle bonifiche siamo in ritardo, altrimenti non avrebbero senso la proroga dell’ordinanza di interdizione della darsena servizi del molo industriale, per le imprese che vi operano da tempo, senza considerare il rischio di un ulteriore slittamento dei tempi dovuto al ricorso al Tar da parte di Syndial contro la delibera dell’amministrazione provinciale sulle presunte responsabilità dell’inquinamento. Da Syndial tutto il territorio attende risposte veloci e concrete, come la continuità sulle demolizioni per le quali non è necessario attendere autorizzazioni ministeriali. Il tempo mai come oggi, è prezioso per dare il via alla reindustrializzazione dei terreni bonificati soprattutto ossigeno per le imprese appaltatrici, sempre più in difficoltà, pronte a chiudere battenti, e mandare a casa centinaia di lavoratori.
ANGELO DEDOLA  
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 16 - Gallura
Il coro Ichnuss invitato al Quirinale 
Napolitano colpito dall’esibizione della formazione quasi tutta gallurese È piaciuta al Capo dello Stato l’esecuzione di “Procurad’e moderare” 
TEMPIO. Il coro universitario Ichnuss, dell’at3neo di Sassari, che martedì scorso ha eseguito di fronte al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “Procurad’e moderare”, l’inno contro i feudatari composto dal poeta Francesco Ignazio Mannu nel 1794, sarà ricevuto presto al Quirinale. L’invito è stato fatto, praticamente in diretta, dallo stesso Napolitano all’auditorium di Sassari: al termine dell’esibizione in occasione della visita, infrangendo il cerimoniale, il Presidente della Repubblica ha voluto complimentarsi con i componenti del gruppo, di cui quattro (uno era assente) sono galluresi.
«Non ho capito molto - ha scehrzato Napolitano con i quattro coristi -, solo la parola tirannia», affermando di essere rimasto affascinato dalla potenza e dalla melodia del canto. I giovani di Ichnuss affermano che il Presidente ha dato loro appuntamento al Quirinale, chiedendogli di prendere contatto con l’addetto al cerimoniale. Ecco i loro nomi: Luigino Cossu, di Tempio (boghe e mesaoghe); Francesco Lepori, di Trinità d’Agultu (mesaoghe); Vittorio Marrocu, di Tempio (bassu); e Gabriele Farina di Bulzi (contra e bassu); mancava Luciano Muzzu, di Aggius.
Il gruppo nasce da un precedente percorso universitario intrapreso dai suoi componenti fin dal 2001: il Coro dei giovani cantori sardi dell’ateneo turritano, da cui parte il progetto, il cui assetto organizzativo tiene conto anche delle esigenze di alcuni componenti, impegnati nei loro paesi d’origine in formazioni di canto polivocale tradizionale. A garanzia della qualità del lavoro c’è da sottolineare l’importante collaborazione con la Consulta scientifica della federazione italiana tradizioni popolari, grazie anche e soprattutto all’impegno e alla spinta del docente Mario Atzori. (a.m.)
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Gallura
Donne senegalesi a lezione di impresa
Il futuro del Senegal è rosa. Grazie al progetto di cooperazione internazionale “Tisser l’avenir du Senegal” 168 donne in Senegal e 30 residenti in Sardegna saranno formate per diventare imprenditrici. L’iniziativa è stata illustrata ieri al museo. Partner del progetto alcune ong, il comune di Tempio e il Centro studi africani all’università di Cagliari.
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 15 - Gallura
CALANGIANUS 
Fra stazzi e treni, mostra-dibattito nell’ex convento 
CALANGIANUS. Domani alle 15 all’Ex convento in via Fra Tommaso si inaugura la mostra “La strada che parla” del laboratorio Matrica, facoltà di Architettura di Alghero. Il via con una visita guidata ai lavori che gli studenti hanno elaborato anche grazie a due giornate di sovralluoghi sul territorio, sentendo i protagonisti del singolare connubio ferrovia-mondo degli stazzi, facendo rivivere la linea Tempio-Monti, inaugurata nel 1888 e chiusa del tutto nel 1958. Quindi il dibattito sul tema “Quali futuri per le aree interne? Conversazione a più voci”, cui intervengono i docenti Arnaldo Cecchini e Giovanni Maciocco (facoltà di architettura di Alghero) Paolo Rosa (accademia di Belle Arti di Brera) e Massimo Carta (università di Firenze). Invitati i sindaci del territorio. (p.z.)
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
Centro dei servizi per il lavoro
L’Università degli Studi di Sassari ha richiesto l’avviamento a selezione a tempo determinato dalla data di assunzione fino al 31.12.2012 per 100 giornate lavorative, di n. 3 pastori. Giorni della chiamata: dall’1.3.2012 al 2.3.2012. L’avviso integrale è disponibile sul sito www.sardegnalavoro.it. Info: 079/2599600.
- È stata pubblicata il 20/2/2012 la graduatoria richiesta dal Comune di Muros per l’assunzione di 4 muratori. La suddetta graduatoria può essere consultata negli uffici del Centro dei Servizi per il Lavoro di Sassari in via Bottego a Sassari. Info: 079/2599600.
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 16 - Gallura
«LA DISLESSIA NON È UNA MALATTIA» 
In un convegno dei Lions si è parlato di disturbi dell’apprendimento I percorsi diagnostici e riabilitativi e l’importante ruolo della scuola 
VALENTINA CANCEDDA 
Tempio. Dopo l’interesse suscitato dal convegno dello scorso anno, tenuto nel salone di rappresentanza del municipio, si è parlato nuovamente di disturbi specifici dell’apprendimento nell’incontro tra docenti e genitori intitolato “La dislessia oggi, conoscerla per... riconoscerla”, organizzato dal Lions Club cittadino nella capiente aula magna del liceo “Dettori”. Un argomento di grande attualità, quello preso a cuore dai Lions, che da due anni hanno deciso di occuparsene come vero e proprio problema sociale, entrando anche nel mondo della scuola con l’attivazione di corsi di formazione.
Come ha spiegato Agostino Inzaina, coordinatore distrettuale Lions sulla dislessia, introducendo il tema essa non può e non deve essere assolutamente considerata una malattia. Il bambino dislessico è infatti creativo e intelligente come gli altri, per certi versi addirittura superiore alla media, con alcune difficoltà limitate a specifiche aree, che hanno solo bisogno di differenti metodi di apprendimento. Per affrontare il tema la parola è passata quindi agli esperti.
Giuseppe Tola, neuropsichiatra infantile dell’Università di Sassari, ha parlato dei percorsi diagnostici e riabilitativi dei Dsa (disturbi specifici dell’apprendiemnto), che riguardano ormai dal 2 al 4 per cento della popolazione e che non sempre si limitano a difficoltà nella lettura (dislessia, appunto), ma possono riguardare anche altre problematiche nella scrittura e nel calcolo (disgrafia, disortografia e discalculia).
Gian Mario Lisca, avvocato del Foro di Tempio, ha invece illustrato nei suoi aspetti interpretativi e applicativi la legge 170, che dall’ottobre del 2010 riconosce i Dsa, tutelando chi soffre di questi disturbi fino all’università. La scuola è chiamata ad avere un ruolo attivo nell’identificazione precoce dei casi sospetti, a monitorare il percorso formativo, valutandone gli effetti nel tempo, a formare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori. L’articolo 3 disciplina l’effettuaazione della diagnosi, di competenza del Servizio di sanità nazionale. È seguito un interessante dibattito, con numerosi interventi di genitori e insegnanti, che hanno ricevuto risposte dagli esperti.
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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