Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 January 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Dal Cipe
Risanamento ambientale: risorse anche per l'Isola
Oltre cinque miliardi di risorse per nuove opere e interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno. Il Cipe ha sbloccato infatti ieri 5,5 miliardi di risorse destinate a Mezzogiorno, infrastrutture, edilizia abitativa e scolastica, risanamento ambientale. E per le infrastrutture non arrivano solo nuove risorse ma anche una serie di novità contenute nel pacchetto liberalizzazioni: «Abbiamo predisposto una ventina di interventi che rendono più veloci i tempi» del settore infrastrutture, così da «mettere in moto più cantieri possibile», ha sintetizzato il ministro Passera.
Dall'attesa riunione del Consiglio interministeriale per la programmazione economica è arrivato in particolare il via libera all'allocazione di fondi aggiuntivi per 3,9 miliardi per nuove reti ferroviarie e infrastrutturali. Tra le opere coinvolte ci sono gli assi ferroviari Napoli-Bari-Lecce-Taranto (790 milioni di euro), Salerno-Reggio Calabria (240 milioni), Potenza-Foggia (200 milioni). Sbloccati inoltre 556 milioni di euro per l'edilizia scolastica mentre per le università le risorse complessive a disposizione ammontano a 1,2 miliardi.
Risorse anche per il contrasto al rischio idrogeologico: 679,7 milioni per la realizzazione di 518 interventi in sette regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
FACEBOOK. I gruppi aperti sul social network
Se la rete ti aiuta a scovare gli autovelox
Ci sono anche le foto delle telecamere «sospette», la mappa degli impianti, i consigli degli automobilisti: il gruppo “ Autovelox Cagliari provincia ” è meglio del mitico Cis viaggiare informati di Radio Rai. Peccato che in questo caso Facebook non serva per sapere quanto è lunga la fila tra Roncobilaccio e Barberino del Mugello, ma per conoscere - e eludere - gli autovelox installati in città e nelle vicinanze. Nel gruppo (1.342 membri, 15 foto) Corrado Bittichesu avverte: «Attenzione alla nuova postazione dei vigili urbani sull'Asse mediano, direzione via Roma, vedete il cartello subito dopo lo svincolo per l'ospedale Binaghi, mentre loro si appostano dietro il guardrail dove prima c'era la piccola corsia per entrare sull'Asse mediano. Ho notato che il cartello viene montato da loro stessi perché ieri mattina c'era anche la postazione, mentre oggi no». Più preciso di così...
È nato quasi per farsi forza a vicenda, in un momento in cui la sorte degli studenti fuori corso dell'Università sembrava segnata. Invece il gruppo “ Nodecadenzastudi ” (845 membri, 21 foto, 6 documenti pubblicati) è servito non solo per tenere aggiornati centinaia di universitari di lungo corso che stavano andando incontro alla dichiarazione di decadenza dagli studi, ma grazie all'impegno dei loro fondatori è diventata una sorta di bacheca degli studenti dell'ateneo. Dove vengono “postate” proposte (Fabrizio Faggioli ad esempio chiede «tesi e libretti digitali», sul modello della Ca' Foscari), lamentele, e ovviamente tutti gli aggiornamenti sulla questione decadenze. Che anche per merito del gruppo, sono state rinviate di sei mesi o addirittura un anno.
Il gruppo “ Balene in giro per Cagliari ” (41membri, 12 foto) si prende la briga di fotografare e commentare le balene disegnate sui muri della città. Tutte da collezione.
Michele Ruffi
 
 
3 - L’Unione Sarda / L'Unione Sarda / Economia (Pagina 48 - Edizione CA)
Ecco i veri problemi da risolvere
Agenzie di rating, non solo colpe
Riccardo De Lisa, Docente della Facoltà di Economia di Cagliari
Dopo il declassamento dei rating dei debiti di alcuni stati membri dell'Europa, tra cui il nostro, sono partite le critiche alle agenzie di rating. Dalle critiche si è passati agli insulti, e ora siamo alla caccia alle streghe. Sul fatto che le agenzie siano oggi forse un tantino rapide nei loro giudizi certamente si è d'accordo, ma gli insulti vanno rivolti non tanto alle “streghe” ma forse all'Unione Europea. E questo per tre ragioni.
Oggi siamo in una situazione in cui un Confidi deve essere sottoposto a una attenta Vigilanza mentre le agenzie di rating giocano le loro partite senza alcun arbitro. Negli ultimi sei anni, negli organismi comunitari si è ampiamente discusso sulla regolamentazione di queste agenzie e su come analizzare le loro metodologie. Il risultato di queste attività è sfociato nel nulla. Le “streghe” continuano a svolazzare nei cieli, noi, a lanciare frecce contro di loro.
In secondo luogo, le “streghe” non vanno bruciate perché, in realtà, non stanno gridando eresie ma cose vere. Che l'Europa, le istituzioni comunitarie siano oggi deboli o, per certi versi, disarmate non è certo una trovata delle agenzie. Poniamoci, ad esempio, alcune domande: “Chi sostiene oggi i corsi dei titoli italiani?”, “Chi contrasta la speculazione?”, o anche, “quale è l'organismo che fa il credito di ultima istanza in Europa?”, “Il fondo salva-stati può assolvere al suo ruolo?”. Le risposte non ci sono. Terzo, la gestione europea della crisi greca ha dimostrato al mondo che i debiti di un paese dell'Europa possono essere rinegoziati. Il mercato oggi ha la certezza che i titoli di stato Ue non sono certi nel loro valore. E avere uno sconto sui propri crediti non piace, anzi, fa paura.
Insultare le agenzie di rating non serve, anzi sposta l'attenzione sui veri problemi dell'Europa e del nostro Paese. La Germania non ha ragione quando sostiene: “l'Italia può farcela da sola”. Non oggi, almeno.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OL)
Sassari
Su Comitadu, la protesta
Su comitadu pro sa limba sarda protesta contro l'Università di Sassari nel voler insegnare il sardo e la cultura non in sardo ma in italiano nei corsi per gli insegnanti che dovrebbero introdurre la lingua dei sardi nelle scuole ad iniziare dalle scuole materne. Su Comitadu ha incontrato il Rettore Attilio Mastino manifestando le perplessità.
   


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
 
 
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
Il cappio dei prestiti d’onore 
Assemblea organizzata dal Pd sul diritto allo studio 
Le borse di studio si assottigliano, affitti in nero, pochi servizi: tutti i punti deboli dell’ateneo cagliaritano 
PIERLUIGI CARTA 
Cagliari. Borse di studio sempre più sottili, carenza degli alloggi e affitti in nero, scarsità i servizi, il cappio dei prestiti d’onore e un sistema economico locale che non assorbe le figure professionali prodotte dall’università. Sono solo alcuni dei problemi che i 30mila studenti dell’ateneo devono affrontare ogni giorno.
Temi riaffiorati ieri sera dagli interventi dei rappresentanti degli studenti durante il dibattito “Diritto allo studio e legge 240” organizzato dal Pd Sardegna nella sede di via Emilia. «Quest’anno ciò che viene colpito più di tutti è appunto il diritto allo studio - afferma Marco Meloni, presidente del consiglio degli studenti dell’università di Cagliari - prima abbiamo subito la riduzione dei finanziamenti poi ci hanno imposto una rivolgimento di governance». Gli effetti dei tagli prodotti dalle leggi degli anni scorsi si fanno sentire; ora però al governo non c’è più Berlusconi, né Tremonti, né Gelmini. «Questo è il momento per fare proposte» commenta Meloni. Nel novembre 2011, l’ultimo consiglio dei ministri ha prodotto il D.M. 117, che modifica i criteri per la concessione delle borse di studio, e si ripropone da parte delle banche l’alternativa dei prestiti d’onore. L’università ha già ricevuto delle offerte: un prestito di circa 7.000 euro restituibile in tre anni una volta conclusi gli studi. «Un cappio al collo dello studente - afferma Alice Marras, rappresentante degli studenti nell’Ersu - uno strumento pericoloso che rischia di aggravare una probabile situazione di disoccupazione». La legge regionale del diritto allo studio è vecchia di 30 anni; l’autonomia regionale conferita dallo statuto speciale è stata utilizzata solo per ridurre le borse allo studio e per abbassare la soglia Iseu (Indicatore situazione economica). Le borse di studio sarde sono le più basse in Italia (3.000 euro all’anno), senza contare che non tutti gli idonei possono ottenerla. I finanziamenti sono esigui: per il 2012 sono previsti tagli per due milioni e mezzo a livello regionale. Alcune sfide son state vinte durante l’ultimo anno di amministrazione, come il medico di base per gli studenti. Ma altri servizi indispensabili, quali i trasporti, l’affitto, il materiale didattico, le spese alimentari e qualsivoglia accesso ad attività culturali sono interamente a spese dello studente e 3.000 euro all’anno di sovvenzione non bastano a coprirle. La Regione, inoltre, per gli assegni Fitto Casa ha stanziato 300.000 euro a favore di chi studia in Sardegna e un milione di euro per chi invece lascia l’Isola. Si tende a favorire indirettamente l’emigrazione? Senza prevedere un sistema di “richiamo” per gli studenti formati all’estero, che potrebbero spendere in loco le competenze acquisite altrove. Alice Marras afferma: «l’Ersu amministra ma è la Regione a finanziare; bisogna avere il coraggio di chiedere più sovvenzioni». I posti letto nelle case dello studente sono circa 900, mentre gli studenti fuori sede sono circa 16mila, ma le buone notizie arrivano. La speranza di un campus universitario si sta per avverare, con la creazione di 240 posti letto in più (che potranno lievitare poi a 500). Il bando di gara per la realizzazione del primo lotto è stato istituito. «Forse non è quello che noi sognavamo - commenta l’assessore comunale all’Urbanistica Paolo Frau - ma siamo riusciti a non perdere i soldi stanziati e, al contempo, impedire che il problema venisse affrontato tirando su una bestialità».
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Economia
Dal Cipe più fondi per il Sud 
Sbloccati 5,5 miliardi. Serviranno anche per la Sardegna 
ROMA. Oltre cinque miliardi di risorse per nuove opere e interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno, una parte dei quali servirà per contrastare il rischio idrogeologico in Sardegna. Il Cipe ha sbloccato infatti oggi 5,5 miliardi di risorse destinate a Mezzogiorno, infrastrutture, edilizia abitativa e scolastica, risanamento ambientale. Confermato inoltre il finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione. E per le infrastrutture non arrivano solo nuove risorse ma anche una serie di novità contenute nel pacchetto liberalizzazioni approvato ieri. Dall’attesa riunione del Consiglio interministeriale per la programmazione economica è arrivato in particolare il via libera all’allocazione di fondi aggiuntivi per 3,9 miliardi per nuove reti ferroviarie e infrastrutturali. Tra le opere coinvolte ci sono gli assi ferroviari Napoli-Bari-Lecce/Taranto (790 milioni di euro), Salerno-Reggio Calabria (240 milioni), Potenza-Foggia (200 milioni). Sbloccati inoltre 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica (di cui 456 per interventi di messa in sicurezza delle scuole in tutto il territorio, di cui due terzi al Sud; e fino a 100 milioni per la costruzione di nuovi plessi), mentre per le università le risorse complessive a disposizione ammontano a 1,2 miliardi. Semaforo verde inoltre al piano nazionale di edilizia abitativa sociale e scolastica con interventi (nel quadro degli accordi di programma tra Stato e Regioni Calabria, Abruzzo e Lazio) destinati alla costruzione o riqualificazione di 1.689 alloggi con un costo di 212 milioni di euro. Risorse anche per il contrasto al rischio idrogeologico: 679,7 milioni per la realizzazione di 518 interventi in sette regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Fatto del giorno
Gas, Rc auto e banche: più concorrenza 
Salta il pagamento in Bot dei debiti della Pubblica amministrazione 
ANDREA DI STEFANO 
Milano. «Un pacchetto di riforme strutturali»: Mario Monti non ha usato mezzi termini per commentare il senso del decreto liberalizzazioni. «Una grande azione economica, ma anche sociale» che secondo il premier ha risposto a due dei grandi problemi sul tappeto: «l’insufficiente concorrenza nei mercati e l’inadeguatezza delle infrastrutture». Il ministro Corrado Passera è stato il primo a fare esempi delle aree di intervento citando il settore della distribuzione dei carburanti, le misure per favorire le piccole imprese operanti nel settore dei servizi pubblici e del trasporto, la separazione fra il soggetto che fornisce il gas (Eni) e quello che gestisce la rete distributiva del gas (Snam). Il decreto «non separa solo la rete gas ma l’intera holding Snam» ha precisato il ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti. «Probabilmente con una separazione ben pensata tra infrastrutture e operatori si riuscirà ad avere nuovi investimenti e una riduzione dei costi del paese», ha sottolineato Corrado Passera spiegando che ci saranno sei mesi di tempo per i dettagli.
Passera ha poi annunciato la sospensione per 90 giorni del cosiddetto Beauty contest, la precedente gara per l’assegnazione gratuita delle frequenze tv, per valutare nel frattempo una diversa procedura redditizia per le finanze pubbliche. Immediata la reazione di Mediaset: la sospensione del beauty contest per le frequenze digitali tv, è un”atto che sospende in realtà una situazione di legalità che deve invece essere al più presto ristabilita. Al di là delle mistificazioni circolate, il beauty contest è assolutamente legittimo”. Mediaset confida che Ministero e Governo «restituiranno certezza al diritto. In attesa di conoscere i contenuti del provvedimento, si riserva di valutare le azioni necessarie alla tutela degli interessi di una società quotata». Nella stessa logica di promuovere la crescita, Monti ha ricordato che è stato adottato anche un decreto legislativo proposto dal ministro Profumo, che contiene misure «per dare più efficienza, migliore valutazione e fluidità al sistema delle università». E’ saltato, invece, il provvedimento sui pagamenti delle aziende creditrici della Pubblica amministrazione. «Non se n’è parlato, ma certamente è una cosa sulla quale c’è massima attenzione», ha detto Corrado Passera, «ci stiamo lavorando perchè è chiaro che dobbiamo rispettare i vincoli di bilancio ma dobbiamo anche fare qualcosa». La bozza del decreto prevedeva anche un termine perentorio di 60 giorni, oltre i quali era prevista una mora dell’8%, oltre gli interessi, per le amministrazioni in ritardo coi pagamenti, che è stata per ora accantonata.
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Fatto del giorno
Abolite le tariffe professionali arriva l’obbligo di preventivo 
ROMA. Con il decreto Monti vengono immediatamente abolite le tariffe professionali, sia nel limite massimo che nel limite minimo. «Erano già state abolite» ha precisato il ministro della Giustizia Paola Severino.
Del tema si è parlato «moltissimo, forse troppo, rispetto al dato riconosciuto dal 99% delle categorie professionali, secondo le quali le tariffe sono state già abolite dalla legge Bersani». Per il Guardasigilli, l’abolizione delle tariffe «è un fenomeno già consolidato nell’orizzonte delle professioni. Noi abbiamo semplicemente reso attuativo il precetto dell’abolizione delle tariffe». Il ministro ha poi sottolineato la necessità che le tariffe siano trasparenti: «Il compenso per l’avvocato deve essere comunicato al cliente in maniera chiara e visibile, in modo che egli possa scegliere anche in base alla trasparenza e al costo dell’onorario». Sarebbe in arrivo anche l’obbligo di preventivo. Cambia anche l’accesso alla professione: dei 18 mesi di tirocinio necessari per sostenere l’esame da avvocato, sei potranno essere trascorsi nelle università. «Abbiamo cercato - ha detto il ministro - di coniugare due concetti, la rimozione degli ostacoli alla libera concorrenza e miglioramento della qualità delle prestazioni».
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
VILLASIMIUS 
Un nuovo incontro informativo sul maxi progetto «salvadune» 
VILLASIMIUS. La Casa Todde ha ospitato l’incontro di presentazione del programma degli interventi che dovranno essere realizzati, nel territorio comunale, nell’ambito di “Providune”, un progetto finanziato dall’Unione Europea e finalizzato alla conservazione e ripristino dell’habitat “dune costiere con ginepro” nel quale la Provincia è capofila, in partnership con l’Università di Cagliari, le Province di Matera e Caserta e l’associazione Tecla. Il progetto “Providune”, che interessa le aree Sic Isola dei Cavoli, Serpentara e Punta Molentis; Porto Campana e Stagno di Piscinnì (Domus de Maria), prevede la realizzazione di interventi d’ingegneria naturalistica e interventi strutturali a protezione degli habitat dunari. (ja.bu.)
 
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 33 - Cultura e Spettacoli
San Vero, corsa contro il tempo per salvare la torre 
Rischia di crollare ma la Soprintendenza limita ogni intervento 
DALL’INVIATO Giampaolo Meloni
San Vero Milis. Sospesa su una parete di falesia alta trentadue metri. Potrebbe venire giù in qualsiasi istante. Il terreno alla base è stato eroso dal tempo e la pioggia delle ultime settimane ne ha esasperato la precarietà. Una frattura insanabile nella pelle geologica dell’Oristanese. La torre di Scala ’e sale guarda il mare nel territorio di San Vero Milis. Una sentinella a ovest, testimone di un passato che la Sardegna non può dimenticare. Racconta la dominazione spagnola. Il rischio che il monumento “possa” precipitare è appesantito da un criterio normativo secondo il quale la torre “debba” cascare in mare e cancellare dalla costa un tassello di quello straordinario patrimonio che sono i beni culturali dell’isola.
A obiettare sulla lettura spietata che offre il Codice Urbani, c’è il coraggio e la sensibilità della Conservatoria delle coste, il servizio regionale in capo all’assessorato dell’Ambiente che ha il compito istituzionale di salvare queste ricchezze. La norma nazionale prevede che il dominio del tempo sia incontrovertibile: accada quel che accada, la torre è nata lì e in quel luogo deve vivere o morire. Il punto è: per quale ostinazione affidarla alla violenza del tempo e all’abbandono degli uomini?
Alessio Satta, giovane, dinamico, appassionato direttore della Conservatoria la vede diversamente. Quel monumento deve essere salvato, è una ricchezza archeologia del Seicento. Se l’amore per la cultura suo e della équipe che lavora con lui saranno ascoltati come meritano, la Torre sarà salvata.
L’operazione comincerà lunedì. Sarà curata dal Dipartimento di Geoingegneria dell’Università di Cagliari, con la direzione di Battista Grosso, docente di Geotecnica. Un mago nell’utilizzo delle tecnologie avanzate nei sistemi geologici. Dopodomani arriverà sul posto, alla testa di una piccola carovana che trasporterà i macchinari disponibili. Altri saranno acquistati più avanti. Si tratta di cominciare con il monitoraggio. Un laser-scanner dovrà leggere e riprodurre in immagini tridimensionali ogni millimetro del monumento. Una radiografia straordinariamente precisa che dirà quanti pezzi formano la Torre, come sono uniti tra loro, con quali materiali, quali sono i punti critici.
La somma di queste informazioni sarà basilare per mandare a buon fine la prima operazione di salvataggio fatta in Sardegna con queste dinamiche: arretrare la Torre di circa venti metri rispetto alla posizione originaria. Come dire, metterle i piedi al sicuro, sulla terraferma. Operazione originale anche in Italia, con l’eccezione di Aquila, dove però solo l’indagine laser è stata applicata per indagare lo stato di salute di edifici e monumenti devastati dal terremoto.
Scala ’e sale è sospesa sulla parete in falesia. Lentamente ruota verso il mare, piegandosi verso la morte inesorabile, indebolita nell’appoggio dalla forza erosiva delle acque e del maestrale. Non è possibile fermare il movimento con un qualsiasi impianto di ancoraggio, sarebbe solo ritardante. Alessio Satta ieri mattina lo ha spiegato agli enti convocati con l’urgenza di salvare una vita. Ancorchè culturale, storica. Molti concordano sulla soluzione che il direttore della Conservatoria ha prospettato. Non è dello stesso avviso la Soprintendenza, soggetta alla sola ragione istituzionale di obbedire al Codice Urbani.
Tuttavia l’ostacolo non è forse insormontabile. L’indagine documentale che il pool del professore Battista Grosso registrerà nei prossimi giorni sarà decisiva, la prova provata che si deve intervenire rapidamente. La tecnologia darà supporto alla cultura e insieme decideranno un’operazione di rilievo scientifico e culturale di interesse nazionale. Prospettiva che sarà ribadita alla Soprintendenza e al ministero con la richiesta formale di dare soddisfazione alle scelte che la Sardegna sa mettere in campo. Probabilmente a migliore beneficio, almeno in questo caso, di quanto può fare il Codice Urbani. In quel caso la Torre potrà essere ricostruita, pezzo su pezzo, reperto su reperto, con gli stessi materiali, nella stessa identica forma edificatoria e architettonica. Restituendo a Capo Mannu la sua vedetta del Sinis di origine spagnola.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Nuoro
«Università, troppe incognite» 
Asusc all’attacco: da Comune e Provincia azioni inconcludenti 
GIOVANNI BUA 
Nuoro. «Quali sono gli ostacoli che impediscono alla fondazione di divenire un soggetto operativo? La Regione ne farà parte? In quale modo si pensa altrimenti che la Regione continui a finanziarla? Allo stesso modo in cui ha finora finanziato il consorzio?».
A porre la raffica di domande è l’Asusc, l’associzione per il sostegno dell’università nella Sardegna centrale, per sulla soddisfatta dell’attuale situazione.
«Non vogliamo essere né disfattisti - attacca una dura nota - né tantomeno additati come coloro che non tengono al bene della città. Al contrario, proprio perchè interessati al bene della collettività, ci sembra doveroso porre delle domande e altrettanto doveroso è pretendere risposte che facciano chiarezza e ci dicano qual’è lo stato delle cose su: fondazione - offerta formativa - finanziamenti. Ricordiamo che lo scioglimento del consorzio per l’università e la conseguente sostituzione con la fondazione (non ancora costituita) è stata giustificata con la motivazione che non si potevano tenere in piedi più di un consorzio fra gli stessi enti: di conseguenza la Provincia riteneva necessario salvaguardare il consorzio per la pubblica lettura “Satta”, oggi abbandonato a se stesso come quello universitario».
«Le azioni concrete adottate dal Comune e dalla Provincia - continua la nota - sono risultate inconcludenti, se non addirittura controproducenti, rispetto alla realizzazione dei programmi presentati in campagna elettorale».
«È quanto mai urgente - chiude la nota dell’associazione - che la Provincia, il Comune di Nuoro e la Regione Sardegna elaborino e approvino un nuovo protocollo d’intesa che preveda finanziamenti adeguati e certi nel corso degli anni, affinché i propositi diventino realtà. Compito della politica è dare risposte adeguate e rispettare gli impegni presi, altrimenti le responsabilità del fallimento saranno evidenti e facilmente individuabili».
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Iniziativa della «Aldo Perini» con la Provincia 
Sla, sportello informativo per i malati e i familiari 
DANIELE GIOLA 
Sassari. Non basterà per vincere la battaglia contro una morte certa e inesorabile, ma almeno aiuterà familiari e malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) a combattere con forza le terribili angosce dell’anima.
Nei prossimi giorni aprirà a Sassari, primo in Sardegna, uno sportello informativo-assistenziale che sarà in grado di rispondere alla grossa mole di dubbi e paure che spesso si annidano durante la malattia ma anche nell’intervallo di tempo che separa la diagnosi dalla comparsa dei primi sintomi. Il servizio, presentato l’altra mattina in Provincia, rappresenta il frutto di una collaborazione che va avanti da diversi anni tra l’associazione “Aldo Perini” di Milano e la presidenza della Provincia di Sassari.
Dopo una serie di eventi che hanno permesso di raccogliere i fondi necessari (come le tante “partite del Cuore” disputatesi in diversi campi del nord Sardegna), attraverso la locale sezione “Francesco Pompadour”, l’associazione Perini ha finanziato una borsa da 12mila euro per 12 mesi da destinare a uno studente delle diverse facoltà sanitarie di Sassari.
Già individuato e precettato, lo studente lavorerà in un apposito ufficio collocato nella struttura di viale San Pietro (scala A, primo piano). Coordinerà le attività di assistenza, sarà reperibile anche in orari extra, e farà da filtro con gli interventi sanitari e sociosanitari del personale medico presente nell’ospedale. «Il servizio - spiegano Rossana Perini e Alessandro Bienni dell’associazione Perini - risponde a una precisa esigenza del territorio e potrà essere utile per colmare un vuoto, un senso di abbandono che spesso affligge non solo i malati di Sla ma anche le loro famiglie». La Sardegna, purtroppo, è una terra in cui questa terribile malattia, che attacca progressivamente il sistema nervoso, è abbastanza diffusa con numeri in costante crescita rispetto a pochi anni fa. «Al momento - spiega il professor Piero Pirina, referente ospedaliero dell’iniziativa - in Sardegna si contano 60 casi di Sla con un’incidenza particolarmente significativa nel Goceano e in alcune zone del Sud». Spesso tra la diagnosi e la comparsa dei primi sintomi possono intercorrere diversi anni ed è anche in questo periodo che, attraverso lo sportello, si potrà trovare un supporto importante per contrastare lo smarrimento e il senso di vuoto che colpisce indistintamente il malato e i suoi cari. «Dal 2005 - conclude Alessandra Giudici - la Provincia segue con attenzione e interesse ogni iniziativa che può essere utile alla causa. L’obiettivo è quello di contribuire a fare di Sassari un affidabile ed efficace punto di riferimento».
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Sassari
Ladri golosi rubano cioccolati e bibite nella facoltà di Farmacia 
SASSARI. Uno ha 20 anni e l’altro appena 15. Non hanno svaligiato bar, non hanno rapinato farmacie o uffici postali. Si sono “accontentati” di poco: hanno soddisfatto un mero peccato di gola.
Ma quella bravata, compiuta giovedì notte dentro la facoltà di Farmacia, costerà loro cara.
Intorno all’una e mezza del mattino gli agenti delle volanti hanno fermato Ivan Gavino Aldu, 20 anni e con una denuncia alle spalle per reati contro il patrimonio, e un quindicenne che era con lui. Camminavano con un bustone in mano, in viale Mancini. Hanno catturato l’attenzione della polizia che li ha fermati e controllati. Dentro il sacco c’erano diverse confezioni di snacks, cioccolati, lattine e altri dolciumi. Gli agenti hanno chiesto loro dove avessero preso quella merce e, dopo qualche incertezza iniziale, hanno confessato: «Li abbiamo rubati nella facoltà di Farmacia». Ossia poco lontano dal punto in cui i poliziotti li hanno bloccati. I ragazzi hanno raccontato di essere entrati nell’edificio di via Muroni scavalcando un cancello del cortile e salendo sul tetto attraverso una scala antincendio. Poi hanno forzato una finestra. Una volta dentro hanno saccheggiato due distributori automatici di alimenti - hanno portato via anche tutte le monetine - per un valore di circa cento euro. Il ventenne è stato accompagnato in questura e trattenuto per una notte nella camera di sicurezza mentre il minorenne, come disposto dal tribunale competente, è stato portato nel centro di prima accoglienza. (na.co.)
 
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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