Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 January 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Scienze politiche
Una facoltà “di qualità”
 
Arriva una notizia importante per Scienze politiche: la facoltà guidata da Paola Piras ha superato positivamente la verifica annuale che consente la conferma della certificazione di qualità Iso 9001/Uni En Iso 9001:2008, ottenuta all’inizio dello scorso anno.
Si tratta di uno speciale riconoscimento, attestato da valutatori esterni, assolutamente indipendenti, per la qualità della progettazione, l’erogazione dei servizi generali (segreteria, gestione contabile e fornitori, mobilità internazionale), dei servizi di orientamento e per il management didattico.
«La nostra facoltà - è il commento della professoressa Piras - conferma l’efficienza e la qualità della sua organizzazione e continua a essere l’unica in Italia ad aver conseguito tale certificazione».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
I nostri soldi (Pagina 31 - Edizione CA)
«Equivale alla vecchia tassa sul grano»
De Lisa (Università di Cagliari) boccia l’imposta che colpisce le transazioni finanziarie
 
Quando James Tobin propose una tassa sulle transazioni valutarie non pensava certo che la sua idea avrebbe diviso l’Europa. In realtà, nel 1972, la situazione economica mondiale era ben diversa: gli Stati Uniti erano appena usciti dallo scandalo Watergate, in cui rimase invischiata l’amministrazione Nixon. E soprattutto il governo decise di ritirare gli Usa dal sistema valutario di Bretton Woods. Fu a quel punto che Tobin suggerì una nuova tassazione per garantire la stabilità valutaria internazionale. Oggi, la situazione è ben diversa. Stiamo vivendo un periodo di forte depressione economica, a causa della crisi provocata dai debiti sovrani e la stabilità viene garantita a costo di grandi sacrifici. Lacrime e sangue, insomma, come impongono le manovre varate dai governi europei. Il debito si abbassa, ma la crescita economica è debole.
L’ESPERTO In una fase di espansione, dunque, l’applicazione della Tobin tax potrebbe avere un effetto positivo. «In un periodo di vacche grasse, genera un gettito alto e riesce a contrastare molto bene la speculazione, ma oggi equivarebbe a una tassa sul grano in un periodo di carestia: si raggiunge il pareggio di bilancio, ma le persone patiscono la fame», spiega senza mezzi termini Riccardo De Lisa, docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Cagliari. E l’effetto depressivo che rischia di innescare sull’economia è aumentato da altri fattori. «Il cerino della crisi è passato nelle mani dei governanti che lo vogliono ripassare alle banche», aggiunge De Lisa. Sono tre i fattori che incidono pesantemente sul rapporto tra credito e mondo produttivo: «Sia le regole di Basilea tre che l’ulteriore capitale richiesto per garantire i requisiti sistemici, così come imposto dall’Eba (l’autorità europea sulle banche), che la riforma dell’assicurazione dei depositi impattano sulla capacità delle banche di garantire credito a famiglie e imprese», aggiunge De Lisa.
I RISCHI Il pericolo dunque è che l’applicazione della Tobin tax finisca per comprimere il mercato borsistico. E non solo. Il premier inglese Cameron, ad esempio, teme i riflessi che la norma può avere sulla City, il cuore finanziario ed economico della Gran Bretagna. Le banche potrebbero stringere ulteriormente i cordoni della borsa («potrebbe costare almeno mezzo punto percentuale di Pil», dice De Lisa), anche se un effetto lo produrrà di sicuro: «È il metodo migliore per fare cassa da parte dei Governi per finanziare il fondo salva-Stati», conclude il docente universitario, «ma oggi è assolutamente improponibile, perché viviamo un periodo in cui si deve incentivare il momento finanziario e non opprimerlo». ( g. d. )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Quartu Sant’Elena (Pagina 26 - Edizione CA)
Il referto si ritira al “totem”
Un monitor alle Vele per eliminare file in ospedale 
SANITÀ. Rivoluzione per tutti i pazienti dell’area vasta, il servizio è gratuito
 
Niente più file allo sportello né giri estenuanti in auto alla ricerca di un parcheggio. Ora i pazienti quartesi e quelli dell’area vasta che per le analisi mediche si rivolgono al Policlinico di Monserrato e al San Giovanni di Dio a Cagliari potranno ritirare i referti nei centri commerciali Le Vele e Millennium senza essere costretti a tornare in ospedale. La rivoluzione si chiama “Totem” ed è in sostanza un piccolo terminale dotato di video: basterà infilarvi la ricevuta e in pochi minuti si avrà in mano l’esito degli esami effettuati in precedenza.
«SEMPLIFICARE» È il progetto “Sanità a gonfie vele” realizzato dalla Asl 8 assieme all’azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, al Comune di Quartucciu e al centro commerciale le Vele. Un’esperienza unica in Italia presentata ieri nella sala cinematografica del Millennium dal sindaco di Quartucciu Carlo Murru, dal direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria di Cagliari Ennio Filigheddu, dal direttore sanitario Roberto Sequi, dal direttore del laboratorio di analisi chimico-cliniche Ferdinando Coghe e dal direttore delle Vele Marcello Manca. «L’obiettivo è semplificare», ha spiegato il primo cittadino di Quartucciu, che è anche direttore ospedaliero, «è molto importante dare ai pazienti la possibilità di evitare lo stress di lunghe file per ritirare i referti delle analisi. Chi va al cinema, a fare la spesa o per negozi adesso potrà anche ritirare l’esito delle analisi nello stesso centro commerciale».
IL RITIRO Ottenere il referto è semplice e gratuito. Basta avvicinare il codice a barre presente sul foglio ricevuto in ospedale al lettore ottico indicato sui totem. Il sistema garantisce il massimo rispetto della privacy, in primo luogo perché non ci sono più intermediari per la consegna dei referti e inoltre perché ogni esito è personale e può essere ritirato dai video terminali una sola volta.
TICKET E ALTRO «Questo progetto dimostra che certi servizi possono essere assicurati con l’utilizzo di scarsissime risorse», ha aggiunto Filigheddu, «speriamo faccia da apripista a un laboratorio unico regionale che coinvolga tutti gli ospedali e i laboratori della Asl 8». A breve con lo stesso sistema sarà possibile anche pagare il ticket e ricevere via mail il risultato degli esami di laboratorio. «Il servizio Sanità a gonfie vele», ha spiegato infine il direttore delle Vele, Marcello Manca, «è stato ampiamente recepito dal consorzio degli operatori del centro commerciale, che ha pienamente sposato e finanziato l’iniziativa».
Giorgia Daga
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Oristano e Provincia (Pagina 46 - Edizione CA)
Archeologia, mancano studenti
Riaperti i termini per le iscrizioni al nuovo corso di specializzazione
UNIVERSITÀ. Sono trentadue i posti a disposizione ma per adesso ci sono solamente 19 iscritti
 
Il progetto di crescita dell’università oristanese continua a viaggiare col freno a mano tirato. Alcuni nuovi corsi infatti istituiti nel polo universitario di Oristano ancora non riescono ad attirare studenti, come conferma la riapertura dei termini per le domande di ammissione al corso di specializzazione Nesiotikà in Beni archeologici, scuola unica nell’Isola e una delle poche in Italia. All’appello mancano infatti tredici studenti.
Non son bastati un paio di mesi per occupare i trentadue posti nei corsi di specializzazione. Non sono bastate neanche le agevolazioni, come l’alloggio gratuito, che puntavano ad attirare studenti provenienti anche dal resto della Sardegna, dall’Italia e dall’Europa. Un peccato, visto che l’entusiasmo tra gli organizzatori alla presentazione del progetto Nesiotikà era tanta, e visto che la Regione continua a investire due milioni di euro all’anno per il suo sviluppo.
Al momento son stati solo diciannove gli studenti ammessi alla scuola di specializzazione in beni archeologici formata da quattro corsi (archeologia preistorica e protostorica, classica, tardo antica e medievale, orientale). Vista la riapertura dei termini ci saranno ancora due settimane, fino a martedì 31, per cercare di reperire i tredici studenti mancanti all’appello. Al momento la media è di neanche 5 studenti ammessi ad ogni corso, nonostante l’obiettivo esplicitato dal rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino nel bando di riapertura dei termini per l’ammissione resti quello di otto per classe. Le nuove prove di ammissione sono fissate per il 2 e il 3 febbraio.
Un appuntamento importante anche per il futuro del Consorzio Uno, società che gestisce l’università cittadina che ha sede nel Chiostro del Carmine. ( f. c. )
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 48 - Edizione CA)
Lo strano silenzio delle istituzioni
L’incerto futuro della Biblioteca Satta
Michele Tatti
 
Perché non si parla più del futuro della Biblioteca Satta? Sono i numeri a sancire un primato culturale provinciale e regionale che rischia di affogare nel pantano delle indecisioni. Oltre quattromila iscritti solo in città, tre sedi, due depositi, 180 mila tra libri, riviste e audiovisivi. Ancora: quasi settantamila prestiti annuali, 90 mila presenze, 133 appuntamenti culturali nel 2011.
Un patrimonio culturale arricchito dal patrimonio umano e professionale dei 18 operatori capaci in questi ultimi anni di guardare al futuro nonostante un presente incerto. A sfasciare un giocattolo troppo perfetto è stata l’abolizione delle Comunità montane che ha fatto mancare al Consorzio due soci, Nuorese e Baronia. Finora non è stata trovata una formula giuridica per superare il Consorzio di pubblica lettura. Né - forse la strada più semplice - si è riusciti ad adeguare lo statuto, sancendo e assegnando diritti e doveri al Comune di Nuoro e alla Provincia, gli enti rimasti a tirare la carretta insieme a Vannina Mulas, il commissario impegnato a garantire il presente e guardare oltre il quotidiano.
Il rischio che la “Satta” venga ridotta a biblioteca cittadina è reale. Non è pensabile neanche prendere in considerazione l’ipotesi di un Consorzio chiuso nella cinta daziaria nuorese e non solo per la rete delle 35 biblioteche sparse nei paesi. Nessuno, almeno nelle dichiarazioni pubbliche, sembra volerne limitarne l’azione sacrificandone potenzialità e professionalità. Eppure, in questo momento, il silenzio è il nemico peggiore. E, come è avvenuto nel passato, il difficile dialogo tra Comune di Nuoro e Provincia che pure nei mesi scorsi sembrava ritrovato, rischia di avvinghiare la biblioteca con i tentacoli della paralisi. Serve uno scatto d’orgoglio degli amministratori, l’attenzione delle forze politiche e sociali, un impegno serio e meditato della Regione. La “Satta” oggi fa miracoli con pochi fondi (un milione e 300 mila euro), facendo i conti con le quote finanziarie mancanti delle ex Comunità e i tagli ai trasferimenti regionali. Per l’Università, andando verso la Fondazione si è badato più al contenitore che al contenuto. In Biblioteca il concetto si inverte: il contenuto è abbondante, manca l’adeguato involucro istituzionale.
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Scienze Politiche, facoltà a cinque stelle
L’unica in Italia con la certificazione di qualità Iso 9001/Uni En
 
 CAGLIARI. Facoltà a certificazione di qualità garantita: arriva una conferma importante per Scienze politiche di Cagliari: la facoltà guidata da Paola Piras ha superato positivamente la verifica annuale che consente la conferma della certificazione di qualità Iso 9001/Uni En Iso 9001:2008 ottenuta all’inizio dello scorso anno.
 Si tratta di uno speciale riconoscimento - attestato da valutatori esterni, assolutamente indipendenti - per la qualità della progettazione e l’erogazione dei servizi generali (segreteria, gestione contabile e fornitori, mobilità internazionale) e dei servizi di orientamento e per il management didattico della Facoltà.
 La Facoltà di viale Sant’Ignazio è al momento l’unica in Italia a poter vantare una simile certificazione: di durata triennale, è subordinata al mantenimento dei requisiti per tutto il periodo e al superamento della sorveglianza periodica svolta dalla società di certificazione, calendarizzata dalla Sgs di Livorno (società leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione), entro i 12 mesi dal rilascio originario.
 La visita di sorveglianza, a cui è stata sottoposta ieri la Facoltà cagliaritana, ha riguardato la verifica di tutti i processi, e ha comportato l’auditing del personale e un approfondito controllo documentale.
 «La nostra facoltà - è il commento della professoressa Piras - conferma l’efficienza e la qualità della sua organizzazione e continua ad essere l’unica in Italia ad aver conseguito tale certificazione.
 Ieri l’Auditor ha fatto presente che altre facoltà italiane hanno provato ad avviare il processo, ma hanno poi rinunciato per la sua complessità e l’eccesso di impegno richiesto».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Oristano
S.Lussurgiu, Sa crufaria raccontata in un libro
 
 SANTU LUSSURGIU. Sarà presentato oggi alle 18, nella chiesa di santa Maria degli Angeli, il libro di Mario Corona intitolato “Sa Crufaria ‘e su Rosariu de Santu Lussurzu”. Una storia suggestiva che riporta al Medioevo attraverso le cerimonie della Settimana santa, con l’intreccio delle foglie delle palme accompagnato dai cori.
 L’opera che raccoglie memorie e fonti storiche dell’attività svolta nel tempo dalla Confraternita, avrà come relatori, oltre allo stesso autore, il sindaco Emilio Chessa, Giampaolo Mele dell’Università di Sassari, Ignazio Macchiarella e Ignazio Putzu dell’Università di Cagliari, Don Salvatore Cambula e Bachisio Serra, quest’ultimo segretario della Confraternita. Negli intervalli tra una relazione e l’altra sono previsti interventi musicali di: “Su Cuncordu ‘e su Rosariu, Su Cuncordu ‘e santa Rughe e Su Cuncordu ‘e Sette Dolores”. (pi.maro)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 44 - Cultura e Spettacoli
Eminente studioso di filosofia della scienza
E’ morto Paolo Rossi, insegnò anche a Cagliari
 
 FIRENZE. È morto Paolo Rossi, uno dei più importanti studiosi italiani della storia e della filosofia della scienza. Ottantanove anni, Rossi era stato ricoverato pochi giorni fa all’ospedale di Careggi per l’aggravarsi improvviso di una malattia del sangue. Lascia la moglie e due figli. La cerimonia funebre avrà luogo domani a Città di Castello (Perugia).
 Laureato a Firenze con Eugenio Garin, Paolo Rossi è stato professore universitario a Milano, Cagliari, Bologna e, dal 1966, si è definitivamente stabilito a Firenze, dove ha tenuto fino al 1999 la cattedra di storia della filosofia presso la facoltà di lettere e dal 1999 professore emerito nell’Università di Firenze. Dal 1992 è stato socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Autore di molti saggi, tra cui «Francesco Bacone. Dalla magia alla Scienza» e «I filosofi e le macchine», tradotti in più di venti lingue nel mondo, Rossi aveva scritto nel 2008 un saggio dal titolo «Speranze», indicando alcune linee direttive per superare la crisi del nostro tempo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
I risultati delle analisi? Si ritirano al supermarket
 
 CAGLIARI. La spesa, un giro per i negozi e un bel film. Poi il ritiro dei referti medici, senza fare le file. Tutto al centro commerciale e al cinema Millennium. E’ il progetto Sanità a Gonfie Vele presentato questa mattina da Comune di Quartucciu, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari e Centro Commerciale Le Vele: da oggi i risultati degli esami effettuati presso l’Ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari e il Policlinico di Monserrato possono essere ritirati gratuitamente in appositi «totem» di facile utilizzo. E’ sufficiente individuare il codice a barre presente sul foglio ricevuto in ospedale dopo l’esame e avvicinarlo al lettore ottico indicato con chiarezza sulla stessa postazione multimediale.
 Un sistema che garantisce il massimo della privacy. Primo perchè non ci sono più intermediari per la consegna dei referti, che avviene direttamente dal totem al paziente. In secondo luogo, perchè ogni referto è personale e può essere ritirato dal totem una sola volta.
 Infine perchè il referto viene stampato con le scritte verso il basso per evitare che altre persone che si trovano nelle vicinanze possano leggerlo, anche solo accidentalmente. Il progetto «Sanità a Gonfie Vele» è stato realizzato da un gruppo di esperti di tre aziende sarde.
 

10 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 14
Università
Scienze Politiche, servizi promossi
 
Scienze Politiche promossa. Tecnicamente la facoltà guidata dalla preside Paola Piras ha superato la verifica annuale che consente la conferma della certificazione di qualità Iso 9001/Uni En Iso 9001:2008 ottenuta all’inizio dello scorso anno. Che tradotto significa una promozione per la qualità della progettazione e l’erogazione dei servizi generali (segreteria, gestione contabile e fornitori, mobilità internazionale) e dei servizi di orientamento e per il management didattico della facoltà. La facoltà di viale Sant’Ignazio è al momento l’unica in Italia a poter vantare una simile certificazione. «La nostra facoltà», è il commento della preside, Paola Piras, «conferma l’efficienza e la qualità della sua organizzazione e continua ad essere l’unica in Italia ad aver conseguito tale
certificazione. L’Auditor ha fatto presente che altre facoltà italiane hanno provato ad avviare il processo, ma hanno poi rinunciato per la sua complessità e l’eccesso di impegno richiesto».

 
11 – Sardegna24
Cagliari e provincia – pagina 18
Università
Test ok per Scienze politiche
 
Arriva una conferma importante per Scienze politiche: superata la verifica annuale che consente la conferma della certificazione di qualità Iso 9001/Uni En Iso 9001:2008 ottenuta all’inizio dello scorso anno. Si tratta di uno speciale riconoscimento - attestato da valutatori esterni, assolutamente indipendenti - per la qualità della progettazione e l’erogazione dei servizi generali (segreteria, gestione contabile e fornitori, mobilità internazionale) e dei servizi di orientamento e per il management didattico della Facoltà. La Facoltà di viale Sant’Ignazio è al momento l’unica in Italia a poter vantare una simile certificazione: di durata triennale, è subordinata al mantenimento dei requisiti e al superamento della sorveglianza periodica svolta dalla società di certificazione.
 
12 – Sardegna24
Regione – pagina 9
Ersu, si infiamma la polemica
Statuto illegittimo, Meloni (Css): «Documento approvato in spregio alle norme». Salis (Idv): «Ora ripristinare la legalità»
di Pablo Sole
 
CAGLIARI. “L’arroganza non paga”. Così la Confederazione sindacale sarda commenta la bocciatura dello statuto dell’Ersu di Cagliari, arrivata dalla commissione regionale Diritto allo studio e messa nero su bianco in una lettera riservata che Carlo Sanjust, presidente del parlamentino regionale, ha inviato ai vertici dell’ente. In particolare viene contestata la procedura di approvazione dello statuto, avvenuta alla fine del 2009. Secondo le norme di legge, il documento andava ratificato dalla maggioranza assoluta del CdA, formato da cinque persone, ma in quel periodo il consiglio mancava di due componenti, Christian Solinas e Andrea Biancareddu, che tempo prima si erano dimessi perché appena eletti in consiglio regionale. Da qui la contestazione di Sanjust, l’illegittimità dello statuto e, secondo i legali della Regione, la possibilità che tutti gli atti evasi dall’Ersu negli ultimi due anni possano essere di conseguenza impugnati. Un versante, quest’ultimo, che potrebbe creare non pochi problemi, visto che tra gli atti in questione è ricompresa anche la gara d’appalto per la realizzazione del nuovo campus universitario di viale La Playa, nell’area dell’ex semoleria. “Tutto questo dimostra che gli appelli, purtroppo solitari, al rispetto della legalità promossi dalla Fendres-Safor e dalla Confederazione sindacale sarda - scrive in una nota il segretario generale della Css Giacomo Meloni - erano ahinoi fondati. Già due anni fa avevamo detto che il re era nudo e che un consigliere anziano esercente funzioni di presidente vicario, il prof. Nonnoi, nominato in modo illegittimo e con un CdA monco, non poteva adottare atti fondamentali per la vita dell’ente quali lo statuto, per tacere di tutto il resto”. E invece, come sottolinea Meloni, gli appelli “sono stati bellamente ignorati, anche dai nuovi vertici politici dell’ente, con tutta una serie di atti formali di avallo”. Questo, secondo la Css, può essere giustificato dal fatto che “evidentemente non dispiaceva avere a disposizione uno statuto che concentrava abnormi poteri nella figura del presidente, non ricompresi tra le prerogative riconosciute dalla normativa vigente in capo all’organo politico, quali ad esempio il ‘monitoraggio’, spesso invadente, dell’ordinaria attività amministrativa”. Anche per questo i vertici della Css chiedono l’annullamento degli atti amministrativi che trovano “l’unica fonte di legittimazione nello statuto che fu” e invitano l’attuale presidente Daniela Noli, il nuovo CdA e il direttore generale a porre mano allo statuto “il cui testo deve essere rispettoso di quanto stabilito dalla legge”, in particolare per quanto attiene la separazione “tra il doveroso compito di indirizzo politico e l’attività amministrativa”. Della vicenda si stava interessando da tempo anche il capogruppo dell’Idv in consiglio regionale Adriano Salis.«Abbiamo sollevato per primi, conuna interrogazione, il problema della legittimità dello statuto dell’Ersu di Cagliari - ha dichiarato l’esponente del partito di Di Pietro - e salutiamo con favore - ha rimarcato Salis - la decisione della commissione Diritto allo studio del consiglio regionale che richiama l’ente al rispetto delle norme di legge e del necessario equilibrio delle competenze tra organi politici e amministrativi”. 
 
13 – Sardegna24
Culture e spettacoli – pagina 23
Jelloun, «mediatore culturale di cui il mondo ha bisogno»
Lo scrittore, oggi a Cagliari, visto dal docente comparatista Mauro Pala
«Come Rushdie, dalla cronaca alla prosa autobiografica il passo è breve»
 
Tahar Ben Jelloun è un autore importante, non solo per il grande successo dei suoi libri ma perché è una voce autorevole in Francia e in Europa – non saprei dire se e quanto riconosciuta nel mondo arabo – su questioni fondamentali nel conflittuale dialogo tra culture che contrappone l’Occidente e l’Islam», sottolinea Mauro Pala (docente di Letterature Comparate all’Università di Cagliari), nel dar la misura del respiro di un incontro – oggi alle 17 al Teatro Massimo di Cagliari - che supera i confini letterari per entrare nei territori della politica. Viviamo in un’epoca difficile, di strumentalizzazione di tensioni e differenze culturali, etniche e religiose e «nel gioco di opposti estremismi, quella funzione di mediatore culturale - pensando ai quotidiani che lo hanno scelto come collaboratore, e in particolare a “Le Monde” - che svolge nel vecchio continente come interprete di fenomeni e segnali provenienti dal Vicino Oriente stride con certe affermazioni in prima pagina sui giornali arabi». Nel complicato scenario internazionale, tra guerre (s)mascherate da missioni di pace e il germe di una rivolta esplosa nella “primavera araba” che ha mutato gli equilibri e affermato una volontà di affermazione popolare, con la rivendicazione di diritti essenziali e libertà d’espressione, si riconoscono gli echi di “Souffles”, la rivista di Abdellatif Laâbi con cui il giovane Ben Jelloun si avvicinò al vivo movimento letterario magrebino degli Anni Sessanta. «Le voci di scrittori, intellettuali e poeti hanno nella generale incertezza una maggiore forza: come già Rushdie, Tahar Ben Jelloun viene spesso interpellato a seguito di fatti di cronaca, chiamato a decodificarli, a leggerli alla luce della sua esperienza diretta e indiretta della temperie, dei sistemi di pensiero e delle strutture simboliche di certe aree del mondo e di lì a leggere la sua prosa, ricca di riferimenti autobiografici, il passo è breve, perché non fa mai mistero della sua transculturalità». Scrittore in bilico fra due mondi, con quella natura “nomade” che egli stesso ascrive alla forma mentis del narratore di storie e dunque di viaggi immaginari, Ben Jelloun parlerà de “Le Radici come Futuro» - materia sensibile e cruciale nell’era della globalizzazione, che anticipa nel preludio di “Aspettando Leggendo Metropolitano” quel “IlTempo.com”, tema e titolo dell’omonimo Festival Letterario (a Cagliari dal 7 al 10 giugno) firmato Prohairesis. Dialogo in pubblico proprio con Mauro Pala (studioso di letteratura, docente presso il Dipartimento di Linguistica e stilistica dell’ateneo cagliaritano) sotto le insegne di CeDAC e Prohairesis, per esplorare aspetti diversi, evidenti e più segreti del tema dell’appartenenza. «Non mi piace la parola identità, è qualcosa che evoca la caserma, la verifica della identità quando si viene fermati o arrestati. Piuttosto parlerei di radici - ha detto Ben Jelloun in un’intervista - Come un albero le portiamo con noi, non si possono tagliare. Non ci si può staccare dalle proprie radici». «Oltre al coté politico – continua Pala - su posizioni “moderate”, durante la rivolta delle Banlieues ha ricordato che le prime vittime sono gli abitanti dei quartieri, riconoscendo nella “Primavera Araba” gli effetti della rabbia che esplode in un movimento spontaneo, imprevedibili e purtroppo strumentalizzabili dall’Occidente - che affiora anche nei suoi romanzi, sottolineerei il versante letterario. Tahar Ben Jelloun è uno scrittore molto raffinato: ha trovato una cifra stilistica portatrice di una verità “rivoluzionaria” perché offre una comprensione dal mondo da un’altra prospettiva, sfata i miti dell’Orientalismo, e il lettore finisce per identificarsi nelle storie e nei personaggi, anche se poi c’è l’esito a sorpresa e la direzione che prende una determinata vicenda è inaspettata. E soprattutto mette l’accento, da filosofo, sulle difficoltà di comunicazione, rese più complesse dal passato che ognuno porta dentro. E poi, fondamentale, il codice dell’amicizia». (a.b.)
 
14 – Sardegna24
Regione – pagina 8
MEDICINA. LE NUOVE FRONTIERE DEL SERVIZIO AGLI UTENTI
I referti ora si ritirano al centro commerciale
 
Finalmente si possono ritirare i referti senza fare la fila. Si può fare al centro commerciale e al cinema Millennium a Quartucciu. È il progetto Sanità a Gonfie Vele presentato questa mattina da comune di Quartucciu, azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari e Centro Commerciale Le Vele. Da ieri i risultati degli esami effettuati pres- so l’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari e il Policlinico di Monserrato possono essere riti- rati gratuitamente in appositi «totem» di facile utilizzo. È sufficiente individuare il codice a barre presente sul foglio ricevuto in ospedale dopo l’esame e avvicinarlo al lettore ottico indica- to con chiarezza sulla stessa postazione multimediale.Un sistema che garantisce il massimo della privacy. Primo perchè non ci sono più intermediari per la consegna dei referti, che avviene direttamente dal totem al paziente. In secondo luogo, perchè ogni referto è personale e può essere ritirato dal totem una sola volta. Infine perchè il referto viene stampato in modo daevitare che altre persone possano leggerlo».

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie