Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 April 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
La replica dell'assessore
Azienda mista: dalla Regione nomine in vista
«Al più presto la Regione nominerà i suoi rappresentanti nell'azienda ospedaliera-universitaria». Lo annuncia l'assessore alla sanità Simona De Francisci, rispondendo al rettore Giovanni Melis che lamentava la paralisi degli organi di governo in un settore-chiave della sanità cagliaritana. «Fin dall'inizio del mio mandato», spiega l'assessore, «ho voluto instaurare un dialogo aperto e propositivo, per cercare soluzioni condivise e fattibili nonostante si tratti in alcuni casi di criticità complesse e non tutte di risoluzione riconducibile all'assessorato. Il ruolo della Regione non è solo quello di elargire risorse finanziarie, ma principalmente di garantire che l'intervento sia coerente con l'interesse pubblico e rispettoso delle leggi». Le Aziende ospedaliere -precisa De Francisci - nascono per assolvere nel modo più funzionale la massima integrazione tra l'attività assistenziale e quella didattico-scientifica e di ricerca. Quindi «la Regione deve vigilare e guidare in questo senso».
Quanto ai problemi sollevati anche da una lettera aperta firmata da 37 docenti universitari, l'assessore spiega che entro marzo non si doveva chiudere alcun protocollo ma avere l'esito dell'istruttoria sulla proposta d'integrazione al vigente protocollo. «Ebbene, l'istruttoria è stata svolta e nei tempi previsti. È emerso che l'integrazione richiesta non è necessaria in quanto attiene ad aspetti gestionali già disciplinati». Di qui l'invito ad azienda mista e Università a procedano dunque ad «attuarli conformemente alle leggi di riferimento e fermo restando l'emanazione degli atti presupposti quali quello aziendale». In alcuni casi, precisa l'assessore, nella polemica si confonde un protocollo di intesa con un accordo sindacale che segue invece altri percorsi. Per quanto riguarda gli investimenti, l'assessore ribadisce che la progettazione e l'attuazione dei lavori sono a carico dell'Azienda «e a questo proposito lungaggini e conseguenti continue richieste di proroga mettono a rischio anche i finanziamenti ottenuti negli anni».
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
COLLABORAZIONI STUDENTI
Sono disponibili il bando e il regolamento per le collaborazioni studentesche per l'anno accademico 2011-2012. Ogni ora di collaborazione è retribuita 10 euro, esenti da imposte. Domande on line entro il 2 maggio su www.unica.it. (p.l.)
 
 
3 - L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 21 - Edizione NU)
L'iniziativa “Nino Carrus”
Un concorso per giovani laureati
A quattro laureati under 35 il compito di traghettare verso una crescita reale le zone più svantaggiate della Sardegna. L'idea, lanciata dall'associazione “Nino Carrus”, con sede a Borore, consentirà attraverso un concorso e relativa consegna di borse di studio, di innovare il parco progetti per lo sviluppo del territorio.
I candidati dovranno riassumere in elaborati in forma di saggio o articolo (rigorosamente inediti) i risultati delle proprie ricerche nei settori più disparati, dalla cultura alla socio-antropologia, passando per la pastorizia, l'agricoltura e l'agroalimentare, l'import-export. La selezione è riservata a giovani laureati inoccupati o precari, che, appunto non abbiano ancora compiuto i 35 anni e che non siano titolari di un contratto lavorativo a tempo indeterminato.
La domanda può essere presentata esclusivamente online seguendo lo schema allegato al bando reperibile al sito www.ninocarrus.it. Modalità di spedizione, via mail agli indirizzi segreteria@ninocarrus.it o info@ninocarrus.it. ( fr.gu. )


4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 29 - Edizione CA)
Il viaggio
Dodici studenti alla scoperta di Minsk
Studenti cagliaritani in visita a Minsk. Una delegazione di 12 ragazzi di altrettante scuole superiori si trova nella capitale bielorussa per visitare il Parlamento e le principali università, partecipando a seminari e convegni. Per la terza volta la Provincia ha promosso il viaggio. La prima volta fu nel 2008, quando un gruppo di bambini soggiornò nella colonia Zubrionok del Ministero dell'Istruzione della Repubblica Belarus, la seconda nel 2010. Quest'anno la delegazione comprende anche universitari. «Continuiamo a sostenere un'iniziativa », spiega il presidente del Consiglio provinciale, Roberto Pili, «che rafforza i rapporti tra Sardegna e Bielorussia. Vogliamo creare le basi per estendere i contatti sociali e culturali e dare continuità ai rapporti tra due popoli che da anni sono legati da profonda amicizia». (p.l.)
 

5 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 40 - Edizione CA)
Settimo
Arca del tempo opera moderna
L'Arca del tempo di Settimo San Pietro inaugurata alcuni anni fa ha ottenuto un riconoscimento singolare e di sicuro prestigio. È stata classificata tra le cento opere italiane di architettura moderna realizzate nel decennio 2000/2010. Lavori esposti anche a Tokio nell'ambito degli scambi culturali Italia-Giappone. I locali sono attualmente gestiti da Comune e Università di Cagliari, che cercano di garantirne un utilizzo ottimale. Sino alla fine dell'anno aprirà cinque volte alla settimana. Tra i visitatori attuali, soprattutto le scolaresche dell'hinterland. «È una struttura che va ulteriormente valorizzata», spiega il sindaco Costantino Palmas, «quest'anno sarà al centro delle manifestazioni "Monumenti aperti" in programma il cinque e il sei maggio prossimi». (ant. ser.)
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OL)
SASSARI. Scienziate protagoniste di una mostra all'Ateneo
La ricerca viaggia sulle foto
Raccontare il viaggio di una trentina di donne, ricercatrici italiane, impegnate nella costruzione del più potente acceleratore di particelle del mondo, il cui scopo è quello di riprodurre le condizioni dell'universo pochi istanti dopo il Big Bang. È il senso di “Donne alla guida della più grande macchina mai costruita dall'Uomo”, mostra fotografica inaugurata ieri sera dal rettore dell'università di Sassari, Attilio Mastino. Le immagini, curate dalla giornalista scientifica Elisabetta Durante, sono dedicate alle protagoniste femminili, fra cui due ricercatrici sarde, del più grande esperimento scientifico della storia, denominato Large Hadron Collider, Lhc.
Un viaggio dentro i sentieri della scienza con un esperimento che non ha precedenti nella storia. Fra i volti e le storie, catturati dall'obiettivo di Mike Struik, spiccano anche due giovani donne sarde: Caterina Deplano e Giulia Manca. L'esposizione è giunta a Sassari grazie alla sensibilità e collaborazione di Luisa Barilotti, consigliera regionale di parità, il presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna Gavino Sini, il direttore generale della Banca di Sassari Paolo Porcu e l'assessore alla cultura del comune di Sassari Dolores Lai. Sarà visitabile fino al 27 aprile presso l'Ateneo di Sassari, in piazza Università. L'organizzazione, a cura della Ima Consulting, si propone di coinvolgere giovani e studenti delle scuole.
Nella presentazione di ieri sera, oltre ai saluti del rettore, dell'assessore Dolores Lai e di Alessandra Giudici, presidente della provincia di Sassari, c'è stato un tavolo di discussione sul tema “La ricerca di oggi per la società di domani”, con la partecipazione di Valeria Alzari, Massimo Carpinelli, la curatrice della mostra Elisabetta Durante, Luisa Marilotti, Marco Masia. In chiusura gli interventi di Gavino Sini, Paolo Porcu e della presidente della comitato pari opportunità dell'ateneo di Sassari Maria Lucia Piga.
Antonio Brundu
 
 
7 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione OL)
SASSARI. Calmierare i prezzi di mercato avrà effetti positivi anche per chi affitta
Case low cost, tassa dimezzata
Imu, nuovo accordo tra Comune, inquilini e proprietari
Affitti a un prezzo più basso l'appartamento? Il Comune alleggerisce la morsa fiscale e mette in saldo l'Imu, l'imposta municipale unica. Ieri è stato firmato un nuovo accordo per il cosiddetto “canone concordato”, uno strumento per le Politiche della casa messo a punto già nel 1999. L'obiettivo è a doppio senso. Calmierare i prezzi dal 15 al trenta per cento, e questo favorisce gli inquilini, e diminuire l'aliquota Imu dallo 0,8 per mille allo 0,4, a favore dei proprietari delle seconde case che accettano l'accordo.
RIDUZIONE Il patto è stato firmato ieri dal Comune insieme alle parti sociali (associazioni di inquilini e di proprietari) e all'Ersu, l'Ente regionale per lo studio universitario. «Con l'abbattimento dell'Imu - ha spiegato l'assessore alle Politiche abitative Nicola Sanna - diamo l'occasione al proprietario di ridurre i canoni d'affitto e di non perdere granché: dalle simulazioni dai venti ai quaranta euro mensili rispetto al libero mercato; contemporaneamente l'affittuario avrà un risparmio dagli 80 ai cento euro».
DETTAGLI L'ultimo documento in ordine di tempo era stato redatto due anni fa. Il primo invece nel 1999. Nonostante gli sforzi, però, non era mai decollato del tutto, e questo per diversi motivi. Adesso sono state limate le criticità. Per esempio, c'è una semplificazione nel calcolo della fascia di canone. «Per verificare quale sarà il prezzo (e quindi fascia bassa, media o alta) - è spiegato nel depliant informativo - si utilizzano parametri relativi agli elementi accessori che ne aumentano il pregio; con il nuovo accordo gli elementi tipici di riferimento sono diminuiti rendendo più semplice l'inserimento nella fascia corrispondente».
SUPERFICIE Altri importanti ritocchi sono quelli legati alla superficie dell'appartamento, ai mobili e agli alloggi di piccole dimensioni. Per calcolare il prezzo sarà valutato d'ora in poi il suolo calpestabile e non più la metratura inclusiva dei muri perimetrali. E anche la qualità dei mobili conterà. «L'accordo è molto più snello e questo significa maggiore fruibilità - ha commentato Marcello Ciaravola di Confedilizia - dalle nostre analisi gli importi che il proprietario può realizzare sono uguali a quelli del libero mercato». Oltre ai cittadini, l'iniziativa può tornare utile anche agli studenti universitari. Il presidente dell'Ersu Giovanni Poggiu ha evidenziato come, nonostante l'Ente riesca a erogare servizi abitativi per tutti gli aventi diritto, c'è una grande quantità di ragazzi che hanno necessità di condizioni favorevoli.
AFFITTI IN CRISI Lo stato di salute del mercato degli affitti per i residenti, però, è ai minimi termini. I rappresentanti delle associazioni degli inquilini hanno detto che ci sono sempre più difficoltà a pagare i canoni, mentre aumentano i contenziosi per morosità, con una inversione di tendenza: prima era il cittadino a cercare un appartamento, ora è il proprietario a cercare un inquilino. Negli ultimi mesi, inoltre, sono cresciute le registrazioni di contratti con cifre inferiori per locali a uso commerciale. I negozianti, cioè, non rientrano più nelle spese e chiedono degli sconti, e il proprietario, pur di non perdere quel reddito, acconsente.
Antonio Muglia
 
 
8 - L’Unione Sarda / Oristano e Planargia (Pagina 24 - Edizione OR)
Suni
Il convento di Sirone, ripartono gli scavi
L'Università di Sassari riprende la campagna di scavi nell'area di interesse storico di Sirone, sito di epoca medioevale in cui si sviluppò una fiorente attività agricola connessa alla presenza di un insediamento di frati.
Una serie di scavi ha consentito di riportare alla luce importanti vestigia e ricostruire le dinamiche sociali di quell'antica comunità, strettamente legata all'Abbazia di Nostra Signora di Corte, a Sindia.
La nuova campagna di scavi proseguirà il percorso di scoperta avviato tempo fa, restituendo non solo a Suni ma al complesso dell'altipiano planargese una pagina importante della sua storia. Nuovi dettagli sulla vita monastica e sociale di quel periodo.
Grazie alla collaborazione con l'Ateneo sassarese, il patrimonio archeologico del paese, già ricco di numerosi monumenti storici, si potrà ampliare con le ulteriori scoperte di questa nuova iniziativa di recupero. Un tassello importante anche per il rilancio del turismo culturale molto presente in questo territorio. ( a. n. )
   


 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Ed_Cagliari
De Francisci sull’azienda mista
«È l’ateneo che segna il passo» 
CAGLIARI Botta e risposta tra l’Università da una parte e la Regione dall’altra sui problemi dell’azienda mista di Monserrato che gestisce il policlinico universitario. Così l’assessore alla Sanità, Simona De Francisci, risponde al rettore e ai docienti della facoltà di Medicina. «La Direzione generale dell'assessorato regionale della Sanità e gli uffici lavorano senza sosta per garantire la positiva conclusione delle richieste avanzate dall’Università in merito alla razionalizzazione degli spazi e agli investimenti necessari per le strutture sanitarie. Il protocollo di cui si parla, è bene però chiarirlo subito, non è né può essere la soluzione di tutte le criticità, anche perché non può in alcun modo sopperire alla mancanza di atti aziendali o specifici atti gestionali. Su quest’ultimo punto si stanno facendo ulteriori approfondimenti».«Fin dall’inizio del mio mandato - spiega l’assessore - ho voluto instaurare con le Aou e le Università un dialogo aperto e propositivo, per cercare soluzioni condivise e fattibili nonostante si tratti in alcuni casi di criticità complesse e non tutte di risoluzione riconducibile all’assessorato. Il ruolo della Regione non è solo quello di elargire risorse finanziarie, ma principalmente di garantire che l’intervento del sistema amministrato sia coerente con l’interesse pubblico e rispettoso delle leggi. Le Aziende ospedaliere nascono per assolvere nel modo più funzionale la massima integrazione tra l’attività assistenziale e quella didattico-scientifica e di ricerca. La Regione deve vigilare e guidare in questo senso. Molto spesso sono trasferite alla Regione problematiche che attengono, più che alle sue competenze, alla gestione e che implicano l’assunzione di responsabilità da parte dei vertici aziendali di cui il rettore fa parte. Nel merito, l’assessore spiega che entro marzo non si doveva chiudere alcun protocollo ma avere l’esito dell’istruttoria sulla proposta d’integrazione al vigente protocollo. «Ebbene, l’istruttoria è stata svolta e nei tempi previsti. È emerso che l’integrazione richiesta non è necessaria in quanto attiene ad aspetti gestionali già disciplinati. L’Azienda e l’Università procedano dunque ad attuarli conformemente alle leggi di riferimento e fermo restando l’emanazione degli atti presupposti quali quello aziendale. In alcuni casi, inoltre, si confonde un protocollo di intesa con un accordo sindacale che segue invece altri percorsi. Per quanto riguarda gli investimenti, l’assessore ribadisce che la progettazione e l’attuazione dei lavori sono a carico dell’Aou e a questo proposito la Regione non può non rilevare lungaggini e conseguenti continue richieste di proroga che mettono a rischio anche i finanziamenti ottenuti negli anni»
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Attualità
È LEGGE IL DECRETO SULLE SEMPLIFICAZIONI
Meno burocrazia per cittadini e imprese. E in Senato sì alla fiducia sul maxi emendamento fiscale 
ROMA Il decreto semplificazioni è legge: ieri la Camera ha dato il via libera definitivo. Il provvedimento si compone di 75 articoli (dodici in più rispetto alla versione approvata dal Consiglio dei ministri), che coinvolgono molti settori della società e dell’economia. Si va dalle norme di semplificazione in favore dei cittadini, a quelli in favore delle imprese, dell’innovazione tecnologica, dell’università, dell’istruzione, delle strutture energetiche e del turismo. E’ sfumata, invece, l’abrogazione della norma per l’attribuzione dei fondi per i ricercatori su base meritocratica. Queste le principali modifiche. Ripristinato l’automatismo per il fondo per gli eventi imprevisti che potrebbe portare all’aumento delle accise dei carburanti. Un emendamento approvato alla Camera aboliva la cosiddetta «tassa sulla disgrazia», che prevedeva, in caso di calamità naturali, la possibilità dell’aumento delle accise sui carburanti a livello regionale per reintegrare il fondo. L’aumento delle accise sulla benzina avverrà ora a livello nazionale. In arrivo la marca da bollo telematica per consentire a cittadini e imprese di effettuare on line i pagamenti che prevedono la marca. Sarà possibile pagare le multe e i tributi on line attraverso la pubblicazione sui siti istituzionali del codice Iban al quale poter fare il bonifico. I documenti di riconoscimento scadranno il giorno del compleanno. In arrivo la cartella clinica elettronica nei piani di sanità nazionali e regionali. Potenziate anche le prenotazioni elettroniche dei servizi sanitari. Dall’1 gennaio 2014 nella pubblica amministrazione saranno utilizzati per la comunicazione esclusivamente i canali telematici attraverso la posta elettronica certificata. On line l’utilizzo dei servizi, la presentazione di denunce, istanze e atti e garanzie fideiussorie, l’esecuzione di versamenti fiscali, contributivi, previdenziali, assistenziali e assicurativi e la richiesta di attestazioni e certificazioni. Meno oneri per le imprese per partecipare alle gare di appalto con la Banca dati unica. La certificazione antimafia e il Documento unico di regolarità contributiva saranno acquisiti d’ufficio dalle amministrazioni. Il contrassegno invalidi rilasciato dal proprio Comune di residenza sarà riconosciuto in tutto il territorio nazionale. Sarà contestuale alla revisione dell’auto, la prima volta dopo quattro anni e poi ogni due anni. Intanto la Commissione Bilancio e Finanze del Senato, con il ricorso al voto di fiducia, ha apportato modifiche al maxi emendamento del governo dando il via libera al decreto sulle semplificazioni fiscali. Ora il provvedimento passa alla Camera.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Sardegna
Il calvario degli infermieri generici 
Sanità: in migliaia costretti ad emigrare mentre i corsi regionali sono bloccati 
di Luciano Piras
NUORO Tre euro l'ora per poter frequentare un corso, mille ore di corso in totale. Tre euro l'ora pagati di tasca propria per non perdere il posto di lavoro o per sognarne uno nuovo, sempre che il risultato dell’esame finale sia positivo. «E non è affatto detto che sia positivo, visto che soltanto la metà degli aspiranti Operatori socio sanitari riesce a ottenere la qualifica in Emilia Romagna» spiega Aldo Langione, dirigente dell’Istituto Cellini di Cagliari. L’Istituto accreditato per la formazione professionale che ha accolto («senza scopo di lucro», sottolinea Langione) le richieste di aiuto di numerosi giovani e meno giovani alla ricerca disperata della qualifica di Oss. Gente che ha chiesto tutela e garanzie all’associazione Obiettivo lavoro-Lavora sociale, presieduta dallo stesso Langione, 64 anni,da una vita nel settore dell’istruzione e della formazione professionale. Uno che non vuole illudere nessuno, tant’è che ci tiene a rimarcare quanto sia tosta la prova d’esame nella Regione emiliana. Diversamente da lui, hanno fatto altri enti di formazione sardi, vendendo fischi per fiaschi, spacciando il logo della Regione Sardegna o della stessa Emilia Romagna senza essere autorizzati a farlo. Pubblicità ingannevole che ha spinto i carabinieri del Nas di Sassari ad aprire un’indagine. L’assessorato regionale al Lavoro ha anche già provveduto alla cancellazione immediata (e per i prossimi cinque anni) di un’agenzia dall’elenco dei soggetti abilitati a proporre e realizzare interventi di formazione professionale. «È un problema nazionale – dice Langione – ed è vero che ci sono anche i lestofanti. A Napoli, per esempio, c’è chi arriva a chiedere anche 10mila euro per un corso di Oss». Il Cellini ne chiede 3mila, lo stretto necessario per pagare tassa d’esame, libri, assicurazione e persino la divisa di lavoro, oltre che la docenza, «tutta altamente qualificata». Il problema è che la Regione Sardegna non prevede la possibilità dei corsi autofinanziati (patto Stato-Regione del 2001). Qui i corsi li paga la Regione (con fondi europei). Corsi che alle casse pubbliche costano quattro, cinque volte tanto quelli privati. Per ogni corsista, infatti, la spesa si aggira tra i 12mila e il 15mila euro. E allora le strade sono due: o i sardi fanno le valige e trasferiscono la residenza nella penisola (lo hanno fatto in molti) o si formano da “privatisti” per presentarsi poi davanti a una commissione abilitata. Come quella di un qualsiasi ente regolarmente abilitato a Bologna. Una selezione durissima, che non fa sconti a nessuno, neppure a quei sardi che preferiscono autofinanziarsi e prendere un volo verso il capoluogo emiliano piuttosto che aspettare la partenza dei corsi regionali. Che ora come ora mettono a disposizione 1600 posti per futuri Operatori socio sanitari, ma che sono fermi al palo e destinati a restarci per parecchio ancora, vista la valanga di domande arrivate a Cagliari: 60mila e 400. Una montagna di buste chiuse che soltanto ad aprirle una per una passeranno non meno di 2000 ore, a voler ipotizzare due minuti per ogni domanda. E duemila ore significano 287 giorni lavorativi di fila, senza alcun festivo di mezzo. Insomma: passerà almeno un anno per convalidare le domande. Soltanto dopo potranno partire i corsi, e se tutto va bene, passate le mille ore di lezione, gli aspiranti Oss potranno sostenere l'esame di abilitazione a dicembre del 2013. Un caos, o meglio: un inferno per le dodicimila persone che hanno presentato domande anche a sei enti di formazione in contemporanea (spendendo dai 60 ai 70 euro per ciascuna domanda). Da qui la scelta di molti aspiranti Oss di pagarsi un corso di tasca propria. E poi presentarsi da “privatisti” in Emilia Romagna. «Il titolo di qualifica che rilascia l’Emilia Romagna – spiega ancora Aldo Langione – è validissimo, altroché... ». «Dire il contrario sarebbe come dire che un diploma preso in una scuola a Milano non è valido per iscriversi all’università di Cagliari! Roba d Burundi... ». «Non si può impedire a una persona che ha bisogno impellente di formarsi di andare a sostenere l’esame ovunque gli diano la possibilità di farlo» chiude Aldo Langione. Insomma: in Italia siamo tutti italiani oltre che europei. Compresi i sardi aspiranti Oss.
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Tirocinio e ricerca all’estero, 165 borse 
Via al bando per gli studenti universitari: potranno lavorare in imprese e centri di formazione 
SASSARI Sono 165 le borse messe a disposizione per l'anno accademico 2012/2013 dall'Università a favore degli studenti interessati a svolgere un tirocinio presso imprese e centri di formazione e ricerca all’estero. Si tratta dei paesi inseriti nel quadro del Lifelong Learning Programme (LLP), che aderiscono al progetto di mobilità internazionale "Erasmus Student Placement". «L'elevato numero delle borse disponibili - ha spiegato Piero Sanna attraverso un comunicato, delegato del Rettore al settore - attesta il grande impegno con cui l'Ateneo cerca di moltiplicare le concrete possibilità di arricchire la formazione universitaria». Le borse sono così distribuite tra le facoltà: 50 per Lingue e Letterature straniere, 17 per Giurisprudenza e Medicina e Chirurgia, 15 a Lettere e Filosofia, 14 rispettivamente a Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e a Scienze politiche, 12 ad Agraria e ad Economia, 14 tra Veterinaria e Farmacia, mentre il bando relativo ad Architettura sarà pubblicato non appena la facoltà avrà definito l'elenco delle sedi da bandire. Le borse coprono un periodo tra i tre e i nove mesi, anche se il tirocinio può essere prolungato fino a un anno. I beneficiari potranno contare su un contributo della Commissione Europea che varia dai 400 ai 500 euro al mese, a seconda dei paesi in cui ha sede l'ente o l'impresa ospitante, a cui vanno aggiunti 250 euro al mese della Regione, per un importo complessivo che si aggira sui 750 euro. Il candidato potrà scegliere la struttura presso la quale intraprendere il tirocinio tra quelle che hanno già un accordo con la facoltà o a sua volta proporne una che rispecchi più direttamente i suoi progetti formativi. Per poter concorrere alle selezioni è richiesta l'iscrizione a un corso di studio dell'Università di Sassari (laurea triennale, specialistica o magistrale a ciclo unico, dottorato di ricerca, master). I vincitori delle selezioni potranno avvalersi dei servizi del Centro Linguistico di Ateneo e iscriversi, compilando l'apposito modulo al momento dell'accettazione della borsa, ai corsi gratuiti di lingua straniera. Gli studenti interessati dovranno inviare per email il modulo con la candidatura che potranno scaricare all'indirizzo www.uniss.it/erasmus, insieme al curriculum vitae, alla segreteria di presidenza e al delegato Erasmus della facoltà entro le 12.30 del 26 aprile. Inoltre, entro lo stesso termine, dovranno presentare in duplice copia la stampa cartacea dello stesso modulo, un cv in formato europeo corredato di foto, copia del documento d'identità, del codice fiscale, oltre alle certificazioni linguistiche o informatiche e il programma formativo concordato con l'impresa ospitante, all'Ufficio Relazioni Internazionali dell'Università di Sassari - Via Largo Macao 32 (aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30).
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Sassari
Un accordo sugli affitti “concordati” 
Il Comune ha siglato l’intesa con le parti sociali: canone ridotto del 30 per cento e imposta Imu dimezzata  
di Vannalisa Manca
SASSARI Una casa a canone concordato evitando di pagare affitti elevati e magari in nero. Ora è possibile, grazie all’accordo sottoscritto ieri mattina tra il Comune e le parti sociali. Un protocollo che mira a calmierare il mercato delle locazioni, a favore degli affittuari, riducendo il canone del 30 per cento e contestualmente attenuando la pressione fiscale per i locatori, dimezzando la nuova imposta Imu sulle seconde case dall’8 al 4 per mille. Un accordo che viene anche incontro alle necessità della popolazione studentesca, coinvolgendo direttamente l’Ersu, dando la possibilità di stabilire una durata contrattuale flessibile. Le case sfitte sono numerose e distribuite su tutto il territorio comunale. Non ci sono dati statistici, ma si pensa adesso di mettere in piedi un osservatorio territoriale per avere un quadro della situazione abitativa. A restare inabitati sono gli immobili con canone di affitto superiore ai 700 euro, mentre trovano più facilmente inquilini le abitazioni di pochi vani, quindi, con fitti più modesti (tra i 350 e i 650 euro). Il sogno delle famiglie italiane e sassaresi è quello di possedere un tetto sicuro e di proprietà, ma non sempre è possibile, soprattutto in una fase di recessione come quella che sta attraversando il nostro Paese. E allora, si cerca casa in affitto. La ricerca non è facile, il locatore spesso preferisce non mettere a disposizione il proprio immobile acquistato magari come investimento o ha avuto esperienze negative di affittevoli morosi. Di certo, però, sta accadendo che mentre sino a ieri c’erano solo inquilini alla ricerca, oggi sono i locatori a cercare inquilini. È il segno della crisi e bisogna far conciliare queste esigenze in un periodo in cui è sempre più difficile acquistare la prima casa e di conseguenza si registra la crescita di alloggi in affitto. Nasce per movimentare il mercato degli affitti l’accordo siglato ieri mattina tra i rappresentanti degli inquilini del Sunia, Sicet e Uniat, dei proprietari (Confedilizia, Uppi, Appc, Federproprietà) e degli studenti (Cda Ersu studenti universitari). È stato l’assessore alle Politiche abitative, Nicola Sanna, a illustrare l’accordo raggiunto: «Uno strumento che favorisce l’incontro tra l’offerta delle case in affitto e la domanda di abitazioni, offrendo maggiori garanzie e opportunità a proprietari e affittuari - ha detto Sanna -; l’amministrazione comunale ha favorito l’incontro tra le parti sociali coinvolte, affinchè si intervenisse sui punti critici che attenuavano l’efficacia dell’accordo territoriale firmato due anni fa». Il primo accordo risale al dicembre 1999, e ormai non funzionava più. Ora il canone di locazione è stato ridotto dal 15 al 30 per cento, e si è intervenuti dimezzando l’Imu, la reintrodotta Ici (aliquota che, per la seconda casa, non entra nelle casse del Comune, ma va direttamente allo Stato). Secondo quanto calcolato dagli stessi rappresentanti dei proprietari, chi affitta a canone concordato non perde un euro (minore entrata dall’affitto, ma anche minore Imu) e ha la garanzia di un inquilino che sottoscrive un contratto che viene regolarmente registrato e quindi rispettato dalle parti. L’accordo ha previsto una semplificazione nel calcolo della fascia di canone - bassa, media o alta -, utilizzando parametri relativi agli elementi accessori dell’appartamento che ne aumentano il pregio. Si calcola la superficie utile dell’appartamento; vengono rivalutati gli alloggi di piccole dimensioni e si dà un congruo valore al numero e alla qualità degli arredi in caso di ammobiliati.
     

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
14 - Sardegna Quotidiano / Pagina 12 - Cagliari cronaca
Sanità
Assessore e rettore ai ferri corti
Dopo gli accordi siglati e non applicati, i colloqui negati e le lettere di protesta del rettore e dei docenti, fra l’Università e l’assessore regionale alla Sanità lo scontro sull’Azienda mista continua a colpi di comunicati stampa. Il rettore Giovanni Melis, i docenti e il personale tecnico amministrativo dell’Ateneo cagliaritano hanno scritto due lettere all’assessore De Francisci e al governatore Cappellacci, lamentando una certa distrazione della Giunta nel provare a risolvere i tanti problemi che affliggono l’Azienda ospedalierouniversitaria, primo fra tutti la disparità di trattamento economico fra le
stesse figure professionali a seconda della loro provenienza (ospedaliera o universitaria).
LA REPLICA DELL’ASSESSORE Ieri l’assessore alla Sanità, Simona De Francisci, ha diffuso una nota di replica alle accuse di immobilismo lanciate dall’Università: «La direzione generale dell'assessorato regionale della Sanità e gli uffici lavorano senza sosta per garantire la positiva conclusione delle richieste avanzate dall’Università in merito alla razionalizzazione degli spazi e agli investimenti necessari per le strutture sanitarie. Il protocollo di cui si parla non è né può essere la soluzione di tutte le criticità, anche perché non può in alcun modo sopperire alla mancanza di atti aziendali o specifici atti gestionali. Su quest’ultimo punto, di concerto con la direzione generale e l'area legale della Presidenza della Giunta, si stanno facendo ulteriori approfondimenti», ha spiegato l’assessore, prima di cadere in fallo richiamando il rettore a responsabilità aziendali che in realtà il Magnifico non ha, e non può avere. «Le Aziende ospedaliere nascono per assolvere nel modo più funzionale la massima integrazione tra l’attività assistenziale e quella didattico-scientifica e di ricerca. Molto spesso sono trasferite alla Regione problematiche che attengono, più che alle sue competenze, alla gestione e che implicano l’assunzione di responsabilità da parte dei vertici aziendali di cui il rettore fa parte». Infine la De Francisci ha ammesso le responsabilità politiche della Regione riguardo agli organi amministrativi vacanti: «La Regione, sempre nell’ottica della massima collaborazione fra istituzioni, si farà parte attiva per la designazione a breve dei componenti dell’organo di indirizzo dell’azienda».
L’UNIVERSITÀ Il rettore Giovanni Melis non ha accettato le risposte dell’assessore: «Né il Rettore né alcun esponente dell’Università fa parte degli organi di gestione dell’Azienda universitaria ospedaliera. Questo fatto rappresenta anzi una criticità in una organizzazione che ha come scopo fondamentale la realizzazione di didattica, ricerca e attività assistenziale in funzione delle esigenze della Facoltà di Medicina», ha precisato. «Ci auguriamo che l’iniziativa dell’assessore porti finalmente a conclusione annose questioni che erano state già comunque definite dal punto di vista politico e amministrativo, e che attendono soltanto l’applicazione operativa».
Vincenzo Garofalo
 
NUMERI
45 È il numero di docenti e dipendenti tecnici e amministrativi dell’Aou che hanno sottoscritto una delle due lettere di protesta. 8 L’azienda mista è stata creata nel 2007, con un ritardo di 8 anni rispetto alle disposizioni della legge nazionale numero 517 del 1999.

LE FALLE
L’Aou di Cagliari, dopo cinque anni di attività è ancora priva dell’Atto aziendale, e gli organi di governo sono
incompleti per la mancata nomina dei rappresentanti della Regione.
 
MANAGER FILIGHEDDU: COLPA DELLA DIRINDIN
Il direttore generale dell’Azienda mista vorrebbe non entrare nella polemica fra Università e assessorato: «Noi dell’azienda non siamo parte in causa, noi siamo solo i materiali esecutori del protocollo d’intesa fra la Regione e l’Ateneo», spiega. Ma stare zitti quando si è alla guida di un’azienda finita nell’occhio del ciclone è impossibile: «Siamo convinti di una cosa», dice quasi liberandosi di un peso, «che il grandissimo problema dell’azienda nasce dal fatto che chi l’ha fatta nascere, lo ha fatto senza l’istruttoria necessaria, con troppa fretta, e senza includere nel protocollo le soluzioni alle problematiche che erano già note, come quella principale, della disparità di trattamento economico fra i dipendenti», continua Filigheddu. «Guardate il protocollo, scorretelo fino alla fine e leggete le firme i nomi che compaiono nelle firme in calce. C’è la firma dell’ex assessore Dirindin. È arrivata nel giugno 2004 e a ottobre ha siglato il protocollo, un documento su cui i funzionari stavano lavorando da anni lei lo ha licenziato in pochi mesi».

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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