Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 November 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Ricerca cagliaritana
Impulsi elettrici dai fili di cotone
 
Tessuti «intelligenti» che permetteranno di ascoltare musica o monitorare il battito cardiaco, ma allo stesso tempo semplici da realizzare e comodi da indossare. Ad aprire un nuovo capitolo nel libro della cosiddetta “elettronica indossabile”, sono tre ricercatori - Annalisa Bonfiglio e Giorgio Mattana dell’Istituto nanoscienze del Cnr e Università di Cagliari e Beatrice Fraboni dell’Università di Bologna - che hanno dimostrato come da un filo di cotone si possano creare transistor. «Esistono già “indumenti elettronici”, capaci ad esempio di monitorare il battito cardiaco di chi li indossa o di rilevare eventuali fattori di rischio nell’ambiente - spiega Bonfiglio. «Il limite, finora, «è stato l’ingombro dei dispositivi incorporati nei tessuti e la scarsa adattabilità agli indumenti delle parti rigide di dispositivi e connettori».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Università
Il Comune cede all’Ersu il silos per il campus
 
Il Comune cede a titolo gratuito il silos di viale La Plaia all’Ersu e il campus universitario è più vicino: ecco perché il presidente dell’ente regionale per il diritto allo studio universitario Daniela Noli dice che «la cessione rappresenta un’importante svolta per la realizzazione del campus ma è anche un forte segnale di collaborazione politica fra istituzioni che sta andando avanti fra Ersu, Regione, Comune e Università». Noli prosegue: «Grazie all’accordo congiunto dei consiglieri comunali abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti che consentirà all’Ersu di poter disporre di maggiori servizi nell’area prevista per la costruzione dello studentato». L’ordine del giorno è stato presentato in aula da Alessio Mereu (Riformatori) e Davide Carta (Pd).
«Grande soddisfazione», è stata espressa dall’assessore comunale all’Urbanistica, Paolo Frau, per «l’importante obiettivo raggiunto che andrà a favore degli studenti, dell’Ersu e della città intera. Nutriamo la speranza di procedere ancora più celermente per la realizzazione del campus universitario».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 28 - Edizione OL)
Sassari
Università, conti in regola
 
L’Università di Sassari si avvicina allo storico traguardo del 450/o anniversario di fondazione con i conti finalmente in regola. Il ministero dell’Economia ha infatti risposto dicendosi soddisfatta alle controdeduzioni prodotte dall’Ateneo in seguito ai rilievi amministrativi e contabili emersi durante le verifiche effettuate nel 2009 dagli uomini del dicastero.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione OL)
Sassari
Napolitano all’Università
 
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà quasi certamente a Sassari il 16 marzo prossimo in occasione delle celebrazioni per il 450/o anniversario della fondazione dell’Università cittadina. Lo ha annunciato il rettore Attilio Mastino sottolineando che l’Ateneo si sta attivando per avere la presenza del Capo dello Stato in città.
Mastino ha inoltre annunciato che il 16 gennaio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, saranno presenti a Sassari il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e, in rappresentanza della Regione, l’assessore della Sanità Simona De Francisci. La presenza del ministro è stata assicurata dal prorettore Laura Manca che ha partecipato a Roma alla conferenza nazionale dei rettori.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
L’analisi
«Su fisco e pensioni serve un’unica visione»
 
La speculazione cavalca l’Europa. E nemmeno la Germania può chiamarsi fuori. L’asta delle obbligazioni statali tedesche decennali (bund) si è rivelata un insuccesso, tanto che è dovuta intervenire direttamente la Bundesbank per “raccattare” l’offerta rimasta sul banco. L’obiettivo della vigilia era quello di collocare titoli decennali, con scadenza al 4 gennaio 2022, per un importo massimo di 6 miliardi di euro. Le richieste invece sono state insufficienti, risultando pari a 3,9 miliardi di euro. La banca centrale tedesca, insomma, ha acquistato la parte rimanente, con l’effetto che il rendimento finale dei nuovi titoli è arrivato all’1,98%.
«Nel mirino degli investitori c’è la solidità di tutta l’Europa, non di un singolo Stato», commenta Riccardo De Lisa, professore di Economia degli intermediari finanziari dell’Università di Cagliari. «Presto la Germania dovrà rendersi conto che nessuno è esente dalla speculazione». Ma la Merkel continua a dire di no agli eurobond: «L’eurobond è una strada necessaria», dice De Lisa, «ma non può essere la sola. Gli Stati europei devono capire che, per uscire dalla crisi, è necessario convergere su politiche di sviluppo comuni. Non basta», conclude il docente, «socializzare i debiti con gli eurobond. Quello che serve è una visione comune sulle politiche fiscali e previdenziali». ( lan. ol. )
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Policlinico.
Parkinson, giornata dei malati
 
Domani si apriranno le porte del polclinico universitario per tutti i pazienti affetti dalla malattia di Parkinson (o dai parkinsonismi) e per i loro familiari: L’appuntamento - a partire dalle 9 nella sala convegni della Cittadella universitaria (Aula rossa) - consentirà di dare risposte sulla patologia, sulle sue cause, sul decorso e sulle terapie. L’iniziativa è della Clinica neurologica dell’Università cagliaritana (diretta da Francesco Marrosu), e sarà coordinata da Antonino Cannas, responsabile della struttura semplice per la «diagnosi e la cura della malattia di Parkinson» e dai suoi collaboratori.
La giornata - organizzata in collaborazione con la Limpe e dalle associazioni dei malati - verrà introdotta dal saluto del preside della facoltà di Medicina e Chirurgia Mario Piga, del direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari Ennio Filigheddu e dal direttore del Dipartimento di Scienze cardiovascolari e neurologiche Francesco Marrosu. I neurologi e gli altri medici , esperti nella diagnosi e nella cura di questa patologia, che collaborano col dottor Cannas (Paolo Solla, Gianluca Floris, Emanuela Costantino, Gianni Orofino e Loredana Lavra), parleranno dei vari aspetti della malattia e saranno a disposizione dei pazienti e dei familiari per qualsiasi domanda o consulenza che abbia attinenza con la malattia.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 19 - Edizione NU)
Appuntamenti
Sanità, domani tavola rotonda
 
Il rapporto tra pubblico e privato in sanità. È il tema della tavola rotonda che si terrà domani dalle 10.30 alle 17 nella sala Tribu del museo Ciusa. Intervengono docenti universitari, esperti della gestione sanitaria e manager di strutture sanitarie pubbliche e private. All’incontro interverrà l’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci che aprirà e concluderà i lavori. Organizza la società di consulenza manageriale Kpmg.
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 52 - Edizione CA)
Il saggio di Scroccu
Psi, un viaggio lungo 10 anni verso il governo
 
«Ho avuto un’annataccia. Sa, è dura a 36 anni andare in giro in filobus”, dice Gassman mentre con la Lancia Aurelia sfreccia per le strade e l’epopea del Boom economico. Nella tragicomica velocità del “Sorpasso” l’Italia abbandonava la condizione di nazione agricola per perdersi nel tumulto dello sviluppo industriale. Ciò che altri Paesi avevano avuto il tempo di ruminare nei decenni esplodeva ora nell’organismo di una neonata democrazia figlia della guerra e dei dollari del piano Marshall.
Nei primi anni ’50 la Dc è saldamente alla guida del Parlamento e del Paese. L’opposizione è costituita dal Partito comunista di Togliatti e dal subordinato Psi, che paga “l’abbraccio mortale” delle elezioni del ’48. Il partito di Nenni subisce la schiacciante inferiorità numerica e l’invadente capacità organizzativa dei cugini comunisti: “Per diversi anni - parole del socialista Cattani - non fummo comunisti semplicemente per ragioni temperamentali e di sopravvivenza organizzativa”. In quei giorni la “lotta per la pace” contro i terrori nucleari minacciati da Mc Arthur in Corea stringe per l’ultima volta le maggiori anime della sinistra italiana. Nel ’56 la denuncia dei crimini staliniani di Kruscev, così come i suoi carri armati per le strade di Budapest impongono al partigiano Nenni le parole “Non può esistere socialismo senza libertà”. Inizia, fra tentennamenti ed ambiguità, il percorso che avrebbe portato nel ’63 al primo governo di centro-sinistra. I socialisti abbandonano le pulsioni rivoluzionarie, appoggiando, seppur con diffidenza, le movenze democratiche di Fanfani e Moro. Il genoma rivoluzionario cresce in carne e pensiero riformisti. È questo il tema centrale del volume di Gianluca Scroccu “Il partito al bivio. Il Psi dall’opposizione al governo (1953- 1962)”, edito da Carocci. Un’opera, per dirla con Marco Gervasoni, fondamentale per la comprensione della storia del Psi in quel decennio cruciale. Un risultato frutto del rigoroso talento del ricercatore dell’Università di Cagliari, ma anche, come sottolineato dallo stesso Gervasoni alla presentazione, la naturale messa a fuoco del passato che solo una nuova generazione di storiografi può garantire. Non più storia dei partiti per i partiti e la politica dunque, ma la limpida ricerca che passa sui cocci delle ideologie crollate nel 1989.
Il nuovo sentimento è soprattutto nel metodo: non solo archivi e stampa di partito, ma filmati di propaganda, giornali e federazioni giovanili, involontari testimoni di una struttura dove i linguaggi e le forme scivolano verso la parola “riforma”: la nazionalizzazione dell’Industria elettrica, i primi passi del welfare state, l’estensione dell’obbligo scolastico a 14 anni. Una riforma, questa, che, afferma Scroccu, «creò le basi perché il nipote di un minatore appassionato di storia e politica possa oggi riversare la sua passione civile nel tentativo di illuminare un angolo del passato».
Luca Foschi
 

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
UNIVERSITÀ
Fattore di sviluppo se Nuoro ci crede
L’Università in Barbagia un’occasione di sviluppo
Ma le comunità locali e le loro rappresentanze devono crederci davvero, mettendo da parte calcoli contingenti
ANTONIO SASSU
 
Siamo certi che le amministrazioni di Nuoro e delle zone interne della Sardegna vogliono l’Università? Sono tutte disposte a far massa comune in vista di un obiettivo più elevato e a rinunciare ai vantaggi che si possono ottenere da un punto di vista elettorale?
Sono queste le domande che mi sono posto esaminando i termini della discussione in corso in queste settimane sul futuro dell’Università nuorese.
 La cultura e l’economia delle zone interne, oggi più di ieri, richiedono una trasformazione radicale. L’Università può rappresentare uno dei fattori di cui il territorio abbisogna. La sua missione è quella di produrre conoscenza e di diffonderla. Non ha necessariamente la caratteristica di essere professionalizzante, ma quella di essere, in primo luogo, feconda di risultati culturali e di produrre dinamismo e competizione nella società. Da questo punto di vista essa può rappresentare un elemento nuovo e costituire un fattore di cambiamento per il tessuto produttivo e per l’intera popolazione.
 La ricerca comporta creatività e nuove conoscenze che si diffondono con la presenza dei ricercatori, mentre l’istruzione superiore, soprattutto per la classe dei meno abbienti che altrimenti non potrebbero permettersela, produce nuovi laureati e nuovi cittadini. Questo è l’obiettivo che deve essere perseguito con determinazione anche se nel brevissimo periodo non si possono raccogliere i frutti.
 Sotto questo aspetto l’Università può essere concepita come un’opera infrastrutturale, una risorsa fondamentale per la crescita del territorio e delle sue popolazioni. E’ chiaro che maggiore è il coinvolgimento delle amministrazioni locali, nel senso che maggiore è l’interesse dimostrato dalle popolazioni, maggiore sarà il risultato che si avrà presso le sedi politiche competenti. Se le popolazioni locali, consapevoli dell’importanza del ruolo che ha l’Università, partecipano attivamente alla richiesta e alla governance della struttura che darà luogo all’università, si hanno maggiori probabilità di riuscita.
 Si può aggiungere che più democratico è lo strumento utilizzato, più elevato sarà il risultato economico che ricadrà sul territorio su cui l’Università avrà influenza. Mai, come in questo caso, l’unione fa la forza.
 Se la Regione ha come compito istituzionale la crescita del territorio, la spesa per l’Università a Nuoro è la spesa per un provvedimento infrastrutturale, anche se con un valore diverso da quello comune, necessario per elevare il benessere delle zone interne. Pertanto, la Regione prima di tutti ha una grande responsabilità e un grande compito. Se le risorse sono scarse, come ci insegna la teoria economica, si tratterà di fare da parte di tutti una scelta convinta, sapendo fin d’ora che gli effetti, forse, non sono immediati, ma sicuramente sono duraturi.
 La partecipazione della società locale al progetto di una Università a Nuoro è importante perché descrive l’interesse all’iniziativa; non solo, è di incentivo, di propulsione, di orientamento verso le tematiche sociali, di valutazione interessata e generosa, di stimolo verso l’eccellenza.
 Una struttura, come quella prevista dallo statuto della Fondazione per l’Università, recentemente approvata dalla Provincia e dal Comune di Nuoro, che non preveda l’impegno diretto di tutti è la negazione di questa strategia ed è destinata a non avere successo. Le amministrazioni locali, d’altra parte, si sentono escluse e, pertanto, non hanno interesse a partecipare. Ritorno alla domanda iniziale: si vuole proprio l’Università?
 La presenza della comunità deve essere corale e democratica con una partecipazione almeno proporzionale alla popolazione o con una qualche forma di rappresentanza. Ciò avrà il suo peso anche sulle decisioni che prenderà il governo regionale. Tuttavia, non sarà sufficiente. Lo Stato dovrà fare la sua parte in diversi modi, ma ciò è compito delle forze politiche del territorio e ciò richiede ancora di più che siano supportate dai Comuni dell’area.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
L’Ateneo celebrerà i 450 anni di storia con Napolitano
Capo dello Stato e ministro dell’Istruzione il 16 marzo alla cerimonia dell’Università di Sassari
E sembra risolversi la vicenda dell’ispezione contabile del ministero
 
SASSARI. Sarà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ospite d’onore delle celebrazioni per i 450 anni della fondazione dell’università cittadina in programma il 16 marzo. Lo ha annunciato ieri il rettore Attilio Mastino che ha anche anticipato la presenza del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo all’inaugurazione dell’anno accademico il 16 gennaio. Una notizia importante per l’ateneo, arrivata proprio nel giorno in cui sembra essersi sbrogliata quasi definitivamente la matassa dell’ispezione contabile disposta dal ministero dell’Economia nel 2009.
 
Pagina 21 - Sassari
Giorgio Napolitano in visita all’università
Il presidente della Repubblica parteciperà alle cerimonie per il 450º anno dalla fondazione
GABRIELLA GRIMALDI
 
 SASSARI. Sarà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ospite d’onore delle celebrazioni per i 450 anni della fondazione dell’università cittadina in programma il 16 marzo. Lo ha annunciato ieri il rettore Attilio Mastino che ha anche anticipato la presenza del ministro dell’Istruzione Profumo all’inaugurazione dell’anno accademico il 16 gennaio.
 Una notizia importante per l’ateneo, arrivata proprio il giorno in cui sembra essersi sbrogliata quasi definitivamente la matassa dell’ispezione contabile disposta dal ministero dell’Economia nel 2009. Sono infatti arrivate sul tavolo del rettore le controdeduzioni (e dovrebbero essere le ultime) sui numerosi rilievi mossi dai funzionari della Ragioneria Generale dello Stato. Il rettore Mastino si è dichiarato soddisfatto perchè «dopo due anni di intenso lavoro, soprattutto degli uffici amministrativi, siamo riusciti a rispondere su tutti i punti che erano stati sollevati mettendo a posto gli aspetti che non andavano bene e dimostrando in altri casi che avevamo operato secondo la legge».
 Una vera e propria bomba quella che aveva messo in discussione molti degli atti amministrativi compiuti negli ultimi anni. Le accuse di irregolarità erano molto pesanti - si andava dal conflitto di interessi per incarichi affidati a docenti, alle super retribuzioni per consulenze sui progetti, al cattivo utilizzo di beni immobili - tutte considerate causa di sprechi di danaro pubblico. Una vicenda che aveva infatti attirato l’attenzione della magistratura e sulla quale è stato aperto un fascicolo: «Sarà nostra cura recapitare al procuratore della Repubblica questo documento - ha specificato Mastino - così come abbiamo fatto per il resto della pratica».
 Nella missiva presentata ieri nel corso di una conferenza stampa sopravvivono 10 dei 39 punti sui quali il ministero chiedeva chiarimenti. Nella maggior parte dei casi al rilievo, ad esempio «irregolare stipula di contratti di locazione passiva in presenza di immobili di proprietà non utilizzati», segue l’osservazione «il rilievo potrà essere considerato superato quando il recupero degli immobili di proprietà da occupare saranno stati appaltati». E così via per i vari quesiti che avevano fra l’altro riguardato la sede del master di giornalismo in un appartamento non di proprietà e la corresponsione di compensi per attività già retribuite a professionisti come «direzione dei lavori». «Abbiamo risposto punto per punto - ha detto il direttore amministrativo Guido Croci - rimediando quando è stato il caso. Tutti i rilievi sono in corso di soluzione. Resta in piedi il caso delle società spin-off su cui il ministero continua ad avere perplessità». In particolare il funzionario aveva contestato che in una delle imprese legate all’università, nata nella facoltà di Architettura, fossero coinvolti docenti a tempo pieno, evidenziando quindi una incompatibilità. «Anche su questo punto faremo valere le nostre ragioni - ha detto il rettore - e siamo sicuri che la “corrispondenza” con il ministero si avvierà a conclusione». Nei prossimi giorni dunque verranno verranno inviate al ministerto dell’Economia ulteriori controdeduzioni da parte dell’ateneo «al fine di chiudere definitivamente e in maniera positiva, la verifica amministrativa-contabile».
 Il ministero, in una diversa notifica, ha infine disposto la modifica dello Statuto dell’ateneo sassarese adottato a fine 2010 affinchè il numero degli studenti presenti in consiglio di amministrazione passi da uno a due.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Sardegna
Ricerca delle due università e del Cnr
Fili di cotone come transistor: l’indumento «intelligente» nasce tra Cagliari e Bologna
Un’applicazione pratica dei nuovi tessuti: monitorare il battito cardiaco dei pazienti e degli atleti
 
CAGLIARI. C’è anche l’apporto dell’università di Cagliari nella realizzazione di tessuti «intelligenti» in semplice filo di cotone naturale capaci di monitorare il battito cardiaco o la temperatura corporea e, allo stesso tempo, comodi da indossare ed utili alla realizzazione di capi per i lavoratori a rischio, per monitorare i pazienti o per gli atleti di sport estremi. Questi particolari «transistor» di fibre di cotone sono stati realizzati grazie ad uno studio dell’istituto di nanoscienze del Cnr e dell’Università di Bologna. I ricercatori Annalisa Bonfiglio, Giorgio Mattana e Piero Cosseddu (Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche e Università di Cagliari) e Beatrice Fraboni (Università di Bologna) hanno dimostrato che da un semplice filo di cotone possono nascere dei transistor, aprendo la strada alla creazione di indumenti «intelligenti» e «sensibili» e alla possibilità di creare interi circuiti in tessuto. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Organic Electronics. E dall’idea è nato anche un brevetto in fase di deposito. Il concetto di «elettronica indossabile», dall’inserzione di un apparecchio nei tessuti alla realizzazione di dispositivi elettronici in forma tessile, è ormai noto agli studiosi da oltre quindici anni.
 «Nel mercato - ha spiegato Bonfiglio - esistono già indumenti capaci per esempio di monitorare il battito cardiaco di chi li indossa o di rilevare eventuali fattori di rischio nell’ambiente. Il limite, fino ad oggi, è stato l’ingombro dei dispositivi incorporati nei tessuti e la scarsa adattabilità agli indumenti delle parti rigide di dispositivi e connettori. Siamo riusciti a ottenere fibre conduttive da semplici fili di cotone, preservando comfort ed elasticità tipici di tale tessuto». «Abbiamo raggiunto quest’obiettivo - ha chiarito Fraboni - sviluppando una tecnica di rivestimento dei fili di cotone con un finissimo strato di nanoparticelle d’oro e di polimeri conduttivi e semiconduttivi. Questo insieme di strati di materiali differenti costituisce la struttura del transistor».
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
EDILIZIA SANITARIA
L’Orto botanico si farà anche senza i fondi Fas
 
 SASSARI. Il polo bionaturalistico s’ha da fare. Con o senza i fondi Fas sdoganati dal Cipe un mese fa. Il rettore Attilio Mastino ha detto che, se anche quei finanziamenti sparissero nel nulla (e non sarebbe la prima volta), i soldi per il 2º e 3º lotto «li metterà l’università di tasca sua».
 L’annuncio è stato dato dopo l’incontro di ieri a Cagliari tra il rettore, il delegato per l’università Giulio Rosati, il presidente Cappellacci e l’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci proprio per definire il tema dei finanziamenti Fas in particolare per il nuovo ospedale dell’Azienda ospedaliera universitaria.
 Visto che, in un periodo di cambio del governo nazionale le misure potrebbero bloccare persino finanziamenti già attribuiti, il rettore ha comunicato ai vertici della Regione che l’università sta procedendo con l’appalto per il complesso del polo bionaturalistico di Piandanna.
 Ma gran parte dell’incontro ha riguardato l’assetto e il futuro dell’Azienda ospedaliero universitaria che, a proposito di fondi Fas, conta su 95 milioni di euro per la realizzazione del nuovo blocco materno infantile. Il rettore ha sollecitato l’intesa con il presidente per la nomina del Comitato di indirizzo dell’Aou l’adozione dell’atto aziendale in vista della nascita dei nuovi dipartimenti assistenziali.
 «Ho segnalato le gravissime situazioni di degrado della clinica ostetrica ginecologica - ha riferito Mastino - per la quale sono indispensabili le risorse Fas. Ci sono numerose specialità presenti esclusivamente nell’Aou e assenti nell’Asl e vanno sostenute».
 L’assessore De Francisci è stato infine invitato a Sassari per parlare del futuro della sanità nella Sardegna settentrionale in occasione dell’inaugurazione del 450º anno accademico il 16 gennaio. (g.g.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Oristano
Cerimonia a Sassari
Premiata studentessa di Macomer
 
MACOMER. Lunedì, nell’Aula Magna dell’Università di Sassari, si è tenuta la cerimonia di premiazione degli studenti che si sono distinti per merito negli studi nell’anno accademico 2009-2010. Tra gli studenti premiati anche una ragazza di Macomer, Lucia Marras, che dopo aver conseguito la laurea ad aprile 2011 riportando la votazione finale di 110 e lode, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento. La cerimonia di premiazione si è conclusa con la consegna della pergamena con l’attestazione di merito da parte del rettore dell’Università, professor Attilio Mastinu, e di un Ipad come premio per la brillante carriera universitaria. (t.g.t.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Musei e parchi archeologici, risorse da valorizzare
Una due giorni a Seulo con esperti e studiosi del settore; esperienze nazionali a confronto
 
SEULO. Gestori di parchi naturalistici e siti archeologici, operatori museali, addetti alla gestione di biblioteche ed archivi ed quanti svolgendo funzioni amministrative nel campo dei Beni culturali o per studio o ricerca e sono interessati ai temi della tutela e valorizzazione dei patrimoni ambientali e culturali locali, si ritroveranno nelle giornate di domani e dopodomani a Seulo, dove si tiene la quarta edizione di un seminario formativo, tenuto da esperti. Lo stage, organizzato dall’associazione culturale “Su scusorgiu”, avrà come come tema principale di confronto le “risorse dell’ambiente e patrimoni culturali. Idee per lo sviluppo locale” ed sarà caratterizzato da una serie di lezioni, presentazione e discussione di cortometraggi illustrativi, video, libri, escursioni, laboratori, nonché momenti di confronto collettivo. Al seminario tra gli altri sarà presente Graziano Milia, presidente della provincia di Cagliari, Eugenio Lai, presidente della comunità montana Sarcidano-Barbagia di Seulo, Giuseppe Dematteis, docente di geografia politica ed economica del politecnico di Torino, Francesco Pigliaru, dell’Università di Cagliari e Fabio Madau dell’Università di Sassari. Temi trattati dagli esperti: innovazione e crisi nel settore turistico (Marco Piscedda), esperienze di organizzazione turistica nel trentino (Giampaolo Marcellis), le impreseagricolenella transizione (Angela Guarino), nuove esperienze di turismo rurale (Silvia Doneddu). Al termine visite guidate alle grotte delle domus de Ianas ed alla foresta di Addoli.(nm)
 
LA NUOVA SARDEGNA
15 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
«Alla clinica Odontoiatrica nessuna lista d’attesa fino a giugno 2012»
 
SASSARI. «Ad oggi non risulta essere presente in lista d’attesa un paziente con il cognome come quello riportato nella lettera pubblicata, non sono mai stati dati appuntamenti a così lunga scadenza perché, come spiegato, la selezione viene fatta mensilmente tenendo conto delle necessità». È quanto tiene a precisare l’Azienda ospedaliero universitaria in merito alla lettera inviata a La Nuova Sardegna da una lettrice, che lamentava di dover attendere fino a giugno 2012 perché il figlio disabile riesca ad essere visitato alla Clinica di Odontoiatria. Il direttore generale dell’Aou, Alessandro Carlo Cattani, quello amministrativo Lorenzo Moretti e sanitario, Francesco Tanda, smentiscono che possano esserci pazienti che devono aspettare tanto. «Come azienda ospedaliero universitaria - scrivono - ci pare doveroso fare alcune precisazioni perché sorpresi dalle informazioni riportate, che non ci risultano, a seguito di verifica, corrispondenti al vero».
 L’azienda ricorda che l’Unità operativa chirurgica di clinica Odontoiatrica rivolge «particolari attenzioni e corsie preferenziali per i pazienti affetti da gravi disabilità, alcuni dei quali assolutamente non collaboranti, che vengono curati in DS/DH in narcosi». E che la responsabile della Unità operativa, Pier Franca Lugliè, ci tiene a segnalare che per una migliore valutazione dei pazienti da curare in narcosi, il martedì pomeriggio gran parte del personale è impegnato, tra mille difficoltà, nel trattamento in ambulatoriale dei pazienti disabili. Le fasce più deboli hanno sempre trovato nella struttura, sostengono, la più completa disponibilità. «L’unica seduta mensile in sala operatoria obbliga - spiegano i dirigenti - inevitabilmente, a una lista di attesa allo scopo di definire un elenco cronologico dei pazienti». E attualmente la lista di attesa, assicurano, è composta da dieci pazienti, che vengono convocati non solo in base alla cronologia ma soprattutto all’urgenza di trattamento, chiaramente stabilita in base a un criterio strettamente medico. Per poi sottolineare che «ad oggi non risulta essere presente nella lista un paziente con il cognome come quello riportato nella comunicazione al quotidiano, non sono mai stati dati appuntamenti a così lunga scadenza perché, come spiegato, la selezione viene fatta mensilmente». Secondo l’Aou al momento della prenotazione dell’intervento si sarebbe verificata una «incomprensione di base». «Per questa ragione invitiamo il signor Ugo Moretti a contattare nuovamente la nostra struttura, certi di una positiva soluzione della situazione che si è venuta a creare».
 
LA NUOVA SARDEGNA
16 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
«Cattolici e Costituzione»
STASERA UN CONVEGNO
 
SASSARI. «Il contributo dei cattolici alla Costituzione» è il tema del convegno in programma oggi dalle 16,30 nell’aula magna della facoltà di Lettere in via Zanfarino 63. All’incontro, promosso dall’Unione giuristi cattolici di Sassari, interverrà come relatore Gianfranco Garancini, vice presidente nazionale dell’Unione giuristi e docente di Storia del diritto all’Università statale di Milano. Coordinerà i lavori l’avvocato Giuseppe Carboni.
 
LA NUOVA SARDEGNA
17 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
OGGI UN CONVEGNO
Federalismo e Statuto sardo
 
 SASSARI. Oggi alle 11, nell’aula magna dell’Università, si terrà il convegno “Il federalismo e lo Statuto sardo” organizzato dall’Associazione Culturale CivitaSardegna. All’evento parteciperanno studenti universitari e studenti degli istituti superiori cittadini. Ai lavori, cui parteciperanno numerosi studiosi, esperti e politici, interverrà anche Enrico La Loggia, presidente della Commissione bicamerale sul federalismo fiscale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
18 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Sul piede di guerra il personale che opera nei reparti delle cliniche Aou
Medici universitari sottopagati «Si rischia di minare l’assistenza»
Infuocata assemblea con il segretario della Cisl De Simone
 
SASSARI. «Il silenzio della Regione rischia di minare la qualità dell’assistenza». Lo ha detto ieri il segretario nazionale della Cisl-Università a proposito della disparità di trattamento economico tra i medici che operano nelle cliniche dell’Aou e i loro colleghi ospedalieri.
 La discriminazione, come è stato spiegato anche ieri pomeriggio nel corso di un’infuocata assemblea, nasce dalla mancata applicazione del protocollo d’intesa tra Regione e Università relativo proprio alla costituzione dell’azienda ospedaliero universitaria (costituzione avvenuta nel 2007). In quel protocollo, in particolare, si prevedeva una indennità a favore dei docenti e del personale universitario convenzionato che all’attività didattica e alla ricerca (retribuite dall’ateneo) affianca l’assistenza. A causa della mancata applicazione degli accordi, peraltro già scaduti da due anni, gli stipendi dei medici universitari, a parità di prestazioni, sono più bassi in media del 10-15 per cento di quelli dei loro colleghi opedalieri. Una situazione che va avanti da circa dieci anni e che, al di là della trattativa sindacale in atto, rischia di ripercuotersi sulla qualità dell’assistenza sanitaria.
 Una vicenda eclatante che ieri è stata sottolineata non soltanto dal segretario della Cisl Francesco De Simone ma anche dallo stesso rettore Attilio Mastino che ha condannato con forza «l’immobilismo della Regione nell’applicare la legge 517 del 1999 che prevede l’erogazione dell’indennità. Un’ingiustizia che si perpetua da un decennio e che sta minando la fiducia dei nostri colleghi sottopagati».
 Il rettore ha tuttavia dato atto alla direzione attuale dell’Aou di essersi impegnata fin dall’inizio per cercare e trovare una soluzione a questo problema.
 «La situazione è esplosiva - ha concluso il segretario Cisl De Simone - e sfocerà in un notevole contenzioso. Per non parlare del rischio di spostare la formazione dei prossimi medici nelle altre regioni italiane».
 
LA NUOVA SARDEGNA
19 – La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Cultura e Spettacoli
Se Gramsci fosse un giovane d’oggi
Un dibattito tra ricercatori: «Attuale il suo odio per gli indifferenti»
MICHELE SPANU
 
SASSARI. Chissà cosa penserebbe oggi Antonio Gramsci di Mario Monti e di Ugo Cappellacci. Chissà quale sarebbe la sua idea politica a proposito dei mille temi che di giorno in giorno si affacciano sulle pagine dei quotidiani: la crisi economica, la dispersione scolastica, il piano casa, la flotta sarda e le leggi sul golf. E chissà se indosserebbe quel tipo di jeans che va così di moda tra i giovani.
 Forse è impossibile avere una risposta, ma è anche per questo motivo che il Partito democratico della Sardegna ha voluto portare ieri a Sassari tre giovani ricercatori che conoscono da vicino il pensatore di Ales: Pasquale Lubinu, sindaco di Ossi e docente di filosofia, Gianni Fresu, ricercatore all’università di Cagliari, e Nicola Comerci, docente di Filosofia politica all’università di Sassari per riflettere sul tema “Gramsci in jeans. La Sardegna, i giovani, la democrazia”. La grande partecipazione di pubblico ha dimostrato che si tratta di un modo giusto, originale e intelligente per riportare il pensiero dell’intellettuale sardo ai giovani di oggi che vagano, nell’incertezza della partecipazione politica, alla ricerca di un’icona o, più semplicemente di un punto di riferimento, come ha ammesso il segretario Pd Silvio Lai.
 Di sicuro, è stato detto, basterebbe leggere la biografia di Gramsci per avere una prima lezione di vita. Perché “Nino” ha iniziato a lavorare fin da 9 anni, dopo l’arresto del padre e poi si è trasferito a Torino sopraffatto dal freddo, dove si è tuffato in un’avvincente e rocambolesca avventura che lo ha portato ai primi posti nella scena italiana e infine, una volta carcerato, non ha mai potuto conoscere il suo secondo figlio. Eppure tutte queste avversità non hanno mai schiacciato l’incrollabile forza delle sue idee maturate grazie a anni di letture e approfondimenti. Come a dire che ciò che conta veramente non è la possenza fisica (messaggio ai “palestrati” e alle “veline” di ogni schieramento) ma la cultura e lo studio.
 Il dibattito che si è svolto ieri pomeriggio nella sala Angioy della Provincia di Sassari ha avuto un moderatore d’eccezione: lo scrittore Flavio Soriga che, fin da subito, ha stemperato l’importanza del tema con una battuta. “Quando mi hanno chiesto di parlare di Gramsci davanti a tre ricercatori mi sono sentito un tantino fuori posto, ma poi quando ho sentito il titolo del dibattito, Gramsci in jeans, ho accettato”. In un momento in cui è forte l’antipolitica (Soriga ricorda che Beppe Grillo ha proposto la chiusura del Parlamento) il pensiero gramsciano può essere un modo per riprendere a parlare di politica.
 Pasquale Lubinu ha ricordato il Gramsci “controcorrente”. “E’ stato un comunista antidogmatico ed per questo motivo che la sua visione del mondo, a differenza di altri, ha resistito al crollo del muro di Berlino”. Gianni Fresu ha invece sottolineato la sua capacità di saper leggere le complessità della società capitalista: il giovane Gramsci del 2011, quindi, in un ipotetico ritratto, sarebbe di sicuro fuori dagli schemi e impegnato nella lettura del mondo. Ma la sua caratteristica più importante resta sempre la stessa: il suo odio per gli indifferenti, come ha giustamente detto Nicola Comerci. “Viviamo in una realtà politica in cui l’opinione dominante è “destra e sinistra sono uguali”. Un pensiero che dovremmo respingere perché uccide ogni tipo di impegno politico sul nascere”. E che, alla lunga, ci impedisce di vedere la differenza tra vero e falso, tra giusto e sbagliato.
 

20 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 14
UNIVERSITÀ VALUTAZIONE DEGLI ATENEI
INCONTRO COL PRESIDENTE DELL’AGENZIA
 
Il presidente dell’agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario, Stefano Fantoni, oggi in città per partecipare a due incontri organizzati dal Rettore. Al mattino, dalle 11, seminario nell’Aula Magna di Ingegneria (via Marengo, 2) su “La valutazione della qualità della ricerca”. Alle 15,15 in Rettorato (via Università, 40) riunione durante la quale sarà illustrato il percorso verso la Qualità compiuto dall’Università.
 
21 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 15
UNIVERSITÀ UN TRANSISTOR DI COTONE
LA SCOPERTA DI UN CERVELLO IN FUGA
 
Wearable technology, con un transistor di cotone l’Università di Cagliari è all’avanguardia internazionale, grazie a Giorgio Mattana, un cervello in fuga laurea a pieni voti, borsa e dottorato a Cagliari, allievo della professoressa Annalisa Bonfiglio, autore di uno studio internazionale di grande rilievo scientifico e poi l’incarico da ricercatore in Svizzera. Un successo che apre la strada all’integrazione dell’elettronica con l’abbigliamento.

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