Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 November 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 32 - Edizione CA)
Incontri, mostre, laboratori: la scienza attira piccoli e grandi
È già un successo il festival “Fra cielo e terra” all'Exmà di Cagliari
 
“C'è un sacco da vedere”. Nonostante una domenica di pioggia fitta, l'Exmà di Cagliari è pieno di gente. E sono i grandi, mentre accompagnano i ragazzini, a stupirsi di più per il calendario di eventi del “Festivalscienza - Fra cielo e terra”. «Questa mattina hanno firmato 300 adulti», dice sulla terza giornata Carla Romagnino, presidente del comitato ScienzaSocietàScienza che organizza la manifestazione. “I bambini sono contenti: imparano divertendosi”, dice un genitore a un altro guardando i piccoli acchiappare qualche segreto di matematica o chimica. Ma anche loro, i grandi, si fanno spiegare la scienza, per esempio quando si parla di stelle e osservatori astronomici. E guardano le mostre, tra le quali “150 anni di scienza in Italia”.
Arrivano ospiti d'eccezione in Sardegna per il festival che continua sino a sabato prossimo ma che si è assicurato un'altra data, il 19 novembre, per l'appuntamento con Piergiorgio Odifreddi. Stamattina la conferenza di Pietro Cerreta sul calcolatore gravitazionale e la didattica con Luca Gasole. Animazioni e laboratori a parte, c'è spazio, alle 10,30, per la premiazione di 18 allievi del Liceo artistico di Cagliari, protagonisti del concorso per il logo usato nella grafica di locandine e brochure dell'edizione 2011. Alle 11 un interessante dibattito su “Stili di vita, sostanze d'abuso, psicopatologia” con Giovanni Biggio del Centro di eccellenza per la Neurobiologia delle dipendenze dell'ateneo cagliaritano.
Il pomeriggio inizia alle 15 con il “Manuale di sopravvivenza energetica”, utile guida anti-sprechi di Andrea Mameli (che lo presenta assieme al collega divulgatore scientifico Gianluca Carta). Si procede con la conferenza sull'attività mineraria e metallurgica in Sardegna tenuta da Marcello Ghiani, del Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie ambientali dell'Università di Cagliari. Si può giocare con il principio di indeterminazione tra Amore e Psiche? È una delle domande della conferenza-spettacolo “L'ospite indesiderata” curata, alle 18, da Ramon Pilia. (m.va.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione CA)
Sassari
Borse di studio, l'Università risponde
 
In netta crescita all'Ersu di Sassari le domande di borse di studio e servizi abitativi. Gli studenti che hanno fatto richiesta di borsa di studio e alloggio all'Ente regionale per il diritto allo studio sono stati complessivamente 3120 per l'anno accademico 2011-12 contro i 2894 dell'anno precedente. L'incremento è dell'otto per cento per le domande di borsa e del tredici per cento per le richieste alloggio.
A questo dato si affianca un altro elemento in crescita che segnala un aumento del numero degli aventi diritto, ovvero degli studenti che in base di requisiti di merito e reddito possono effettivamente accedere ai benefici (che passano da 2303 a 2413).
«Dati su cui riflettere -dice il direttore dell'Ersu Maria Assunta Serra- soprattutto se consideriamo che, ad una maggiore domanda di borse e alloggi non corrisponde un aumento degli iscritti all'Università di Sassari. L'incremento delle domande può essere letto in parte come una risposta alla qualità dell'offerta generale dei servizi offerti dall'Ersu».
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari
Redditi bassi per la crisi, l’Ersu incrementa risorse per borse e alloggi
Sono stati stanziati anche 750.000 euro per gli affitti casa
 
SASSARI. La crisi devastante in cui si dibatte il territorio, mette a nudo le crescenti necessità. I redditi si sono ridotti ed aumentato il numero degli studenti che hanno diritto alla borsa di studio per proseguire i corsi universitari. Pertanto, il consiglio di amministrazione dell’Ersu ha dovuto adeguare le risorse, proprio vista la crescita di domande di borse e alloggi.
 Gli studenti che hanno fatto richiesta di borsa di studio e alloggio all’Ente regionale per il diritto allo studio sono stati complessivamente 3.120 per l’anno accademico 2011-12 contro i 2.894 dell’anno precedente. L’incremento registrato, quindi, è dell’otto per cento per le domande di borsa di studio e del tredici per cento per le richieste alloggio.
 A questo dato si affianca un altro elemento in crescita che segnala un aumento del numero degli aventi diritto, ovvero degli studenti che in base ai requisiti di merito e reddito possono effettivamente accedere ai benefici (che passano dai 2.303 per l’anno accademico 2010/2011 ai 2.413 per l’anno accademico in corso).
 «Dati su cui riflettere - dice il direttore dell’Ersu Maria Assunta Serra - soprattutto se consideriamo che, ad una maggiore domanda di borse e alloggi non corrisponde un aumento degli iscritti all’Università di Sassari. L’incremento delle domande può essere letto in parte come una risposta alla qualità dell’offerta generale dei servizi offerti dall’Ersu di Sassari che negli ultimi anni ha soddisfatto le richieste di tutti gli aventi diritto collocandosi ai vertici delle classifiche nazionali. L’incremento del numero degli idonei - commenta ancora il direttore - è invece un fenomeno legato probabilmente anche alla grave crisi economica che sta attraversando il paese e al conseguente aumento del numero di famiglie a basso reddito. La situazione attuale mostra dunque come oggi, ancor più che in passato, l’Ersu sia chiamato a rispondere al suo fondamentale obiettivo istituzionale che è quello di garantire il diritto allo studio agli studenti meritevoli che si trovano in condizioni economiche disagiate».
 Per soddisfare le esigenze di un numero sempre maggiore di studenti il consiglio di amministrazione dell’Ersu ha approvato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio, lo scorso 4 novembre, una variazione di bilancio che consentirà di utilizzare fondi propri dell’Ente per incrementare le risorse attualmente esistenti e garantire le borse a tutti degli idonei. Il Cda ha anche previsto nel bilancio uno stanziamento di 750.000 euro per garantire anche contributi per l’affitto della casa agli studenti dell’ateneo sassarese che non potranno beneficiare di un alloggio Ersu.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Attualità
Selezioni per archivisti ma i posti non ci sono più
Avviati ventotto corsi parauniversitari che non hanno sbocco. Da Sassari a Iglesias patrimoni culturali negati
La Regione frena
Dai Comuni nessun segnale Tortolì rinuncia al suo archivio
MARIO GIRAU
 
CAGLIARI. Solamente il settore dei beni culturali potrebbe dare alla Sardegna almeno un paio di migliaia di posti di lavoro. Una manna che diplomati e laureati non hanno mai visto piovere. «Né mai vedranno. Una visione neoliberista ed esasperatamente economicista - dice Carlo Pillai, ex sovrintendente archivistico regionale - relega la cultura al rango di cenerentola. Per molti amministratori locali è l’ultimo dei pensieri». Sabato scorso sono state fatte le selezioni per l’ammissione di 28 diplomati e laureati alla scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica di Cagliari, una delle 17 organizzazioni didattiche di specializzazione, di grado parauniversitario, gratuita, per la formazione di personale tecnico scientifico dell’amministrazione archivistica e di quanti intendono operare nel campo della ricerca storica e del riordino del patrimonio documentario nazionale e locale, pubblico e privato. Quanti troveranno lavoro? Un terno al lotto. «Lo Stato non assume, gli archivisti vanno in pensione e non vengono sostituiti. È concreto il rischio - dice Carla Ferrante vice direttrice dell’archivio di Stato - di chiusura di questi istituti della memoria collettiva. Anche dai Comuni, dagli enti locali, nessun segnale. Non ci sono risorse. L’amministrazione comunale di Tortolì, solo per fare un esempio, ha fermato la costituzione del suo archivio storico. La Regione ha rallentato il progetto di censimento degli archivi di deposito finalizzato alla costituzione dell’archivio storico regionale: erano impegnati 13 specializzati”.
Due anni di studio (frequenza obbligatoria) da novembre a maggio, esame finale con prove scritte e orali per un titolo specifico valido a tutti gli effetti di legge. “Pezzo di carta” indispensabile per gestire un archivio dichiarato di particolare importanza, requisito che contraddistingue quasi tutti i 377 comuni isolani, potenzialmente altrettanti posti di lavoro. «Patrimoni culturali da esplorare - aggiunge Carla Ferrante - sono gli archivi storici del Comune e della Provincia di Cagliari, del Medio Campidano, del comune di Alghero e della Provincia di Sassari, delle due Università e del Comune di Iglesias, dove l’Igea sta riordinando i «magazzini della memoria» che illumineranno la storia mineraria della Sardegna». Mini fabbriche di posti di lavoro, preziosi in questi tempi di disoccupazione giovanile superiore al 44%. Altri filoni degni di essere portati alla luce per la parte storica o per l’archivio corrente, si trovano nelle Asl, gli ospedali, nelle banche, alla Saras. La scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica è il fiore all’occhiello dell’Archivio di stato.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Attualità
CONFINDUSTRIA
Giovani imprenditori
 
Giovanni Soffietti è il nuovo presidente dei Giovani industriali della Confindustria sarda. Sostituisce Cristiano Todde. Soffietti, 35 anni, laureato in Economia con Master al Mip, è amministratore di una società di servizi assicurativi e risk manager per primari gruppi internazionali. Per sei anni è stato impegnato a Londra come dirigente e analista in Standard & Poor’s. Nei programmi di Soffietti, particolare attenzione sarà rivolta all’imprenditorialità femminile.
 

6 – SardegnaQuotidiano
Pagina 14 – Cagliari
Exmà  
Il mondo della scienza si apre alla città
 
Una rassegna diventata festival, un appuntamento trasformato in consuetudine di successo. All’Exmà ha preso il via la settimana dalla scienza, un’apertura alla gente del mondo della ricerca. L’obiettivo del comitato organizzatore “Scienza società scienza”, è la creazione in Sardegna di un centro tecnico di respiro europeo. «L’anno scorso abbiamo registrato ottomila visitatori», ha sottolineato Carla Romagnino, il primo organizzatore, «contiamo di registrarea maggiori ingressi e ormai attiriamo l’attenzione di luminari che impreziosiscono queste giornate con conferenze di grande interesse». Incontri, laboratori, spettacoli e animazioni: fisica, chimica, matematica e scienze naturali viste nella loro concretezza e non nella sola teoria dei testi. Ingresso gratuito dalle 9 alle 19 nel centro culturale di via San Lucifero, ma la rassegna coinvolge anche Orto Botanico, parco di Molentargius e i dipartimenti museo di biologia e fisica, per valorizzare i luoghi scientifici di Cagliari che restano oltre il festival.
 
7 – SardegnaQuotidiano
Pagina 14 – Cagliari
LA POLEMICA
Film censurato, gli studenti attaccano l’Ersu
 
«Una scelta vergognosa perché non si è capito il senso di un film di questo genere». Così Alice Marras, rappresentante degli studenti Ersu, commenta la decisione presa dall'ente di censurare la proiezione di “Otto or up with dead people”. prevista per mercoledì prossimo. Uno dei sei titoli a tematica lesbica, bisessuale e transgender nell'ambito della rassegna organizzata dall' Arc “Uno sguardo normale 2011” ospitata nel cineteatro “Nanni Loy” dell’Ersu, da oggi al 12 novembre. «Non capisco davvero il perché di questa censura», prosegue la Marras, «la cultura dev'essere cultura a 360 gradi e domani in consiglio d'amministrazione, sarà mia premura capire cosa ha spinto l'ente a prendere questa decisione senza senso». Non ci sta infatti la rappresentante degli studenti alla motivazione data dall'Ersu, che ha deciso la sospensione del film dopo aver scoperto che in Italia era vietato ai minori di 18 anni. «Se stoppiamo un film con delle tematiche attuali così importanti solo per qualche scena di sesso», conclude, dovremmo veramente rivedere tante sciocchezze inutili a cui invece viene dato sin troppo spazio». Della stessa opinione Massimo Mele, presidente del Movimento omosessuale sardo. «Il problema non è l'omofobia», afferma, «ma l'ignoranza culturale che si denota già dal fatto che si siano fermati ad una descrizione testuale del film senza averlo nemmeno visionato ». Un divieto che secondo il presidente del Mos poteva starci se si fosse trattato di un film a carattere pornografico, ma non quando si parla di cultura. «Ogni opera che non stimola l'erotismo o sfrutti la sessualità ai fini economici», sottolinea Mele, «ha il diritto di essere proiettata». Sorpresi inoltre gli esponenti del Movimento omosessuale sardo, dal fatto che questo stop sia arrivato proprio dall'Ersu. «L'ente per il diritto allo studio», conclude Mele, «dovrebbe essere il centro del sapere e della divulgazione della cultura, invece sono stati proprio loro a vietare un'opera culturale per una censura che ricorda tempi ormai lontani e trapassati, a cui sinceramente non siamo abituati».
Emanuele Piga

Questionnaire and social

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