Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 November 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Proposta di legge del gruppo Sel
«Nelle palestre sarde solo laureati in Scienze motorie»
 
In Sardegna ci sono oltre duemila diplomati Isef e, ad oggi, 484 laureati in Scienze motorie. Ma solo una parte trova lavoro a causa della mancanza di norme che impongano alle strutture pubbliche o private di avvalersi della loro collaborazione.
Parte da questa esigenza di regolamentazione l'iniziativa legislativa di tre consiglieri di Sinistra ecologia e libertà a cui si è unita Claudia Zuncheddu (Indipendentistas). Una proposta di legge, simile a un'altra presentata dai Riformatori sardi, che mira non solo a tutelare i professionisti delle Scienze motorie ma anche la popolazione generale giacché lo sport è elemento fondamentale per il mantenimento della salute e la prevenzione di molte malattie.
«Chi, durante gli allenamenti, viene seguito da personale non specializzato, magari preparato solo grazie a corsi di poche ore come quelli organizzati da alcune federazioni, rischia molto», ha detto Giorgio Cugusi, primo firmatario della proposta di legge, ieri mattina durante la presentazione della proposta davanti a centinaia di studenti e dottori in Scienze motorie. «Le conoscenze fisiologiche o patologiche che fornisce il corso di laurea sono fondamentali per affrontare problemi complessi che riguardano non solo la preparazione fisica ma anche la rieducazione o il mananagement dello sport».
Nella maggior parte delle regioni italiane esiste già da tempo una legislazione regionale che regolamenta la professione dei tecnici sportivi, degli insegnanti di educazione motoria e dei gestori delle palestre private e riserva l'esercizio ai diplomati Isef e ai laureati in Scienze motorie e dei gestori delle palestre.
In Sardegna, al contrario, quasi tutto è lasciato all'improvvisaazione, nonostante la prevenzione sia considerata, sulla base di studi dell'Organizzazione mondiale della sanità e di delibere della Giunta regionale, la strada migliore per prevenire malattie e migliorare la qualità della vita. «Applicando questi principi riusciremmo anche a garantire una diminuzione dei costi della sanità pubblica», ha detto Luciano Uras (Sel), che ha sottolineato l'aumento degli anziani. «Più li teniamo in salute più risparmiamo». Anche per questo servono professionisti. (f.ma.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Nuoro – pagina 49
«Ritorsione ispirata da Deriu»
Dura presa di posizione del Pdl contro la mozione del consigliere Pd
COMUNE. Fa discutere l'iniziativa considerata punitiva nei confronti dell'Italia dei Valori
 
«Ritorsione contro l'Italia dei Valori per non aver votato in Comune lo statuto della fondazione universitaria». È questa la lettura che da il coordinamento provinciale del Pdl sulla mozione presentata venerdì scorso dal consigliere comunale del Pd Diego Bagiella per ridurre da undici a dieci i consiglieri comunali e a azzerare l'indennità del presidente del Consiglio comunale Gianni Salis: «Iniziativa ad personam» che coinvolgerebbe anche Tore Sulas, unico esponente IdV nella giunta comunale.
«L'operazione è chiara», si legge in una nota del Pdl: «Far capire a Salis e compagni che aver “alzato la cresta” sulla Fondazione università è stato un grave errore e il mandante del messaggio sembrerebbe proprio il presidente della Provincia Roberto Deriu, posto che l'iniziativa parte da uno dei suoi uomini più fidati. Si sa, alla Fondazione Deriu teneva parecchio e dopo aver scoperto che col nuovo ente arriveranno 20 nuove poltrone da spartire, il motivo è forse anche più chiaro».
Secondo il coordinamento provinciale del Pdl «le istituzioni vengono piegate ai regolamenti di conti interni al centrosinistra», con il sindaco Bianchi che sarebbe ancora una volta costretto a subire le scelte della Provincia. «La farsa che va in scena è piuttosto desolante», continua il documento dell'opposizione di centrodestra ribadendo che «dietro il paravento della riduzione degli assessori si nasconde l'attacco del Pd a un suo alleato. Poteri e incarichi vengono usati non per fare il bene della città ma per punire questo o quel dissidente. Prima il Pd cambia lo statuto per portare a 11 gli assessori in Comune e poi lo stesso Pd presenta una mozione per riportarli a 10, sconfessando pubblicamente Bianchi che avventurosamente aveva affermato che 11 assessori erano meglio di dieci».
«Sarà interessante vedere che fine farà la mozione di Bagiella», conclude il Pdl: «Se sarà portata fino in fondo, e in quel caso quanti nel Pd la voteranno, oppure se si tratta solo di un avvertimento. Certo è che i rappresentanti del Pdl in Consiglio comunale non si tireranno indietro e, così come hanno fatto le altre volte, voteranno per ridurre gli assessori. Per noi è importante rimanere coerenti su una battaglia che abbiamo portato avanti con sacrificio e convinzione: ridurre sprechi e poltrone. Ecco la differenza fra noi e loro».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 60 - Edizione CA)
All'Exmà Appendino racconta l'oro botanico.
Oggi “caffè nucleare”
A spasso tra i pensieri
La scienza di sapere chi sei
Boncinelli protagonista al Festival cagliaritano
 
“Io abito il mio cervello / come un tranquillo possidente le sue terre”. Venivano in mente i primi versi di questa poesia di Magrelli ieri mattina all'Exmà di Cagliari, alla conferenza di Edoardo Boncinelli su “La mente e il cervello”. Una galoppata entusiasmante (in una sala stracolma) che dal concetto di percezione è passata ad analizzare quello di ragionamento per approdare al territorio misterioso e attraente che chiamiamo coscienza.
Il docente dell'università del San Raffaele - protagonista riconosciuto della biologia molecolare - si è mosso con disinvoltura, rigore e accattivante facilità divulgatoria tra le funzioni e le connessioni tra i cento miliardi di cellule che definiscono e ospitano le nostre personalità, i nostri slanci, i nostri umanissimi errori. E altrettanto interesse ha riscosso la sua conferenza pomeridiana, dedicata a un tema di portata ancora più ampia: semplicemente “Che cos'è la vita?”.
Ma i temi trattati davanti al pubblico del quarto Festivalscienza cagliaritano, per quanto amplissimi, non hanno impedito al professore di lanciare uno sguardo incuriosito anche all'attualità e alle coscienze, ad esempio, dei giovani e dei giovanissimi. Cioè di quella fascia che troppo sbrigativamente definiamo “disincantata”, senza accorgerci che sono giovani cervelli bombardati di stimoli contraddittori: disincantati, con quel tanto di cinismo e sciatteria che l'aggettivo porta con sé, sono tutt'al più sono i loro genitori.
I loro figli sono ancora capaci di entusiasmi e interessi, come si è visto ieri pomeriggio durante la densa e interessante conferenza “Biodiversità: l'oro chimico della Sardegna” tenuta da Giovanni Appendino dell'università del Piemonte Orientale. Una lezione in cui tutto si teneva armoniosamente - dall'arte alla storia, dalla chimica alla geografia. Basta citare un esempio dei tanti endemismi sardi che rendono la nostra isola una regione a statuto botanico specialissimo: l'elicriso. Una pianta assurta ai costosi onori dell'industria profumiera - ne serve una tonnellata per ottenere un litro di olio essenziale, spiegava Appendino - che ritroviamo spessissimo nella medicina popolare con eccellenti proprietà anti-infiammatorie, e anche nella saggezza dei classici, già che Plinio consiglia di usarla insieme al miele per curare le ferite. Ma l'elicriso ha un ruolo non trascurabile anche nelle arti figurative: basti dire che nella Nascita di Venere di Botticelli sono i suoi fiori a colorare tenuemente di giallo le baie sullo sfondo, a destra della Dea nascente. E infine è dall'elicriso che i ricercatori hanno ottenuto la molecola dell'Arzanolo, così chiamato in onore del centro ogliastrino così ricco della pianta sardissima e profumata. I ricercatori la definiscono una mitragliatrice magica, per la sua capacità di centrare e neutralizzare a più livelli gli elementi che scatenano infezioni, addirittura l'unico principio in grado di debellare i batteri resistenti anche agli antibiotici più potenti.
Dagli aspetti più affascinanti e per certi versi consolatori della scienza, oggi al festival si passa a quelli più controversi e - come suggerisce l'attualità - capaci di suscitare reazioni emotive profonde: questa mattina alle 10.30, nella sezione Science Cafè, Sergio Serci dell'università di Cagliari svelerà al pubblico dei giovanissimi e degli adulti “tutto quello che vorreste sapere sul nucleare”. E visto che con la scienza ci si può anche divertire, giocando senza rinunciare a un grammo di rigore, un'ora dopo nella sala conferenza sarà la volta di “PiuomenoE” di e con Antonio Iavarone e Pietro Olla, clown didattici della compagnia di circo-didattico “L'Asino nel Secchio - L'altro lato della lavagna”. Il titolo completo della lezione è “+/- E, E.sperienze +/- E.leganti x E.nergia +/- E.fficiente” e si tratta di uno spettacolo di teatro-circo che vede due giocolieri e acrobati didattici raccontare storie sull'energia e sul suo corretto utilizzo.
Celestino Tabasso
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Amici del libro
La conferenza di Carlo Ricci
 
La Sala della Società di Mutuo Soccorso, in via XX Settembre 80, ospita domani pomeriggio alle 17.30, per gli Amici del Libro, un nuovo incontro promosso dalla storica associazione culturale presieduta da Maria Giuseppina Cossu Pinna. Protagonista della serata sarà Carlo Ricci, che tratterà di un tema letterario di grande fascino: la fortuna nel Rinascimento e in Nicolò Machiavelli.
Il professor Ricci è un letterato di grande prestigio. Ha insegnato prima Italiano e Storia negli istituti superiori e in seguito Letteratura italiana nelle Facoltà di Lettere-Filosofia e di Magistero dell'Università degli studi di Cagliari. È autore con Carlo Salinari di una notissima storia della letteratura italiana, adottata nei licei e poi ampliata dallo stesso Ricci.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Festival Scienza, con gli studenti la chimica diventa uno spettacolo
 
CAGLIARI. È ormai entrato nel vivo il Festival della Scienza, all’Exmà di Cagliari, in corso dal 4 al 12 novembre, manifestazione organizzata dal comitato ScienzaSocietàScienza, presieduto da Carla Romagnino.
 Oggi, il calendario prevede alle 10, l’animazione, in aula didattica, dal titolo “I colori del cielo” curata da Silvia Casu, dell’Inaf - Osservatorio astronomico di Cagliari. Alle 10.30, è il Caffè Exmà ad ospitare il science café “Tutto quello che vorreste sapere sul nucleare” con Sergio Serci dell’Università di Cagliari. Ancora animazione e spettacolo alle 11, con “Onde radio: dal Cielo alla Terra, dalle galassie alla televisione” con Silvia Casu e alle 11:30 è la volta dello spettacolo scientifico “+/- E, E.sperienze +/- E.leganti x E.nergia +/- E.fficiente” curato da Antonio Iavarone e Pietro Olla, compagnia L’asino nel secchio. Spettacolo di teatro-circo i cui protagonisti sono due giocolieri che raccontano storie sull’energia. Nel pomeriggio, alle 16.30, ancora spazio allo spettacolo, in sala conferenze, con “Chimica a colori”. A portarlo in scena, in veste di attori-scienziati, saranno gli studenti delle scuole IIS “G. Brotzu” di Quartu Sant’Elena e IIS “M. Giua” di Cagliari guidati dalle proff. Valentina Devoto e Ivana Cocco.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Cagliari
Gli studenti in viaggio a bordo dell’Universibus grazie al Comune
 
BAUNEI. Prende forma uno dei punti programmatici dell’attuale amministrazione, ma soprattutto si concretizza il sogno di molti universitari che studiano a Cagliari di poter rientrare a casa il fine settimana senza incidere sull’economia delle proprie famiglie.
 L’idea innovativa, che prende il nome di «Universibus», risale al mese di settembre scorso ma solo adesso è stata messa in atto è della giunta comunale guidata dal sindaco Salvatore Corrias. L’amministrazione ha infatti stipulato un accordo con un privato che curerà il trasporto degli studenti. Un anno di abbonamento per viaggiare il fine settimana verso Cagliari costa 50 euro, la restante somma sarà messa a disposizione dalle casse comunali. Le domande per aderire all’interessante iniziativa del Comune che così inaugura per la prima volta in assoluto il servizio di trasporto per gli studenti del paese con tariffe agevolate, scadono il 31 dicembre prossimo. C’è tutto il tempo perché i 40 studenti universitari iscritti alle varie facoltà di Cagliari possano regolarizzare la loro adesione. «Si tratta di una operazione che ha una valenza sociale e culturale importante - commenta il primo cittadino di Baunei -. Del viaggio da Cagliari a Baunei e ritorno ne potranno usufruire tutti gli studenti di Baunei che sono a Cagliari (Sassari non è compresa nell’iniziativa). Era un punto che avevamo messo nel nostro programma elettorale e abbiamo cercato di realizzarlo il prima possibile. Abbiamo stipulato una convenzione con la Canu autotrasporti di Baunei che metterà a disposizione per questo servizio un pullmino da 30 posti. È previsto ogni due settimane, sempre tra il venerdì e la domenica. I ragazzi dovranno pagare solo 50 euro e il resto lo metterà il Comune».
 L’esordio dell Universibus Cagliari-Baunei e ritorno è stato fatto una settimana fa.
 Partenza dalla centralissima piazza Matteotti a Cagliari e arrivo a Baunei in piazza Caduti davanti alla chiesa parrocchiale di san Nicolò. Viaggio inaugurale con orari studiati proprio con i ragazzi che è stato fatto da una dozzina di universitari. I moduli di adesione possono essere scaricati dal sito internet istituzionale del Comune di Baunei. (n.mugg.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Patto per la sicurezza stradale
Col progetto «Oscar» Anas, Università, Asl, scuole e comune di Monserrato s’impegnano a promuovere la prevenzione
PIERLUIGI CARTA
 
MONSERRATO. L’Anas, l’Universita? di Cagliari, L’Azienda sanitaria Locale 8, le scuole che operano nel Comune, insieme al sindaco di Monserrato hanno dato il via, lo scorso 27 ottobre, al progetto Oscar, (Osservatorio per la Sicurezza dei Cittadini Automobilisti Responsabili). Una serie di azioni di prevenzione e riorganizzazione del traffico, con la finalità di ridurre gli incidenti e la mortalità stradale nelle strade della cittadina e nel suo territorio, fortemente interessato dai problemi della 554. Insieme alle istituzioni, hanno assicurato il loro impegno le organizzazioni di volontariato, le associazioni di genitori, educatori ed insegnanti. L’obbiettivo: ridurre la mortalità stradale di almeno il 50 per cento. «Si tratta di un programma di tre anni e cofinanziato da Comune e Stato con 600 mila euro. Il progetto - afferma Gianni Argiolas - è ambizioso quanto necessario». Il responsabile della polizia urbana di Monserrato ha illustrato che la metà delle morti per incidenti stradali nel territorio interessa individui tra i 18 ed i 29 anni di età. L’invito a partecipare alla neonata cabina di regia è rivolto a tutte le organizzazioni della città; con un occhio di riguardo per quelle che hanno maggiore interesse verso le fasce giovanili. Argiolas conclude affermando che «la vicinanza della 554, arteria ad alta intensità di traffico è una questione che deve aggregare nella duplice direzione: trovare nuovi modi di gestione della mobilità, ma anche mobilitare l’impegno per cambiare in meglio la situazione attuale».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Nazionale
Artigianato, uno sconosciuto tra i banchi
Un’indagine Apan su 1500 studenti rivela: 9 su 10 non lo conoscono
Seddone Qualche giovane considera gli avvocati lavoratori manuali Corriamo ai ripari
 
 NUORO. Quasi il 90 per cento di loro, non vogliono neanche sentire parlare di lavorare in una piccola impresa. I mestieri di elettricista o idraulico? Li evitano come la peste insieme ad altre attività manuali. Ma quello che nessuno, forse, si aspettava, è che per qualcuno di loro, anche l’avvocato, con tanto di laurea, praticantato in studio, esame di stato e iscrizione all’ordine professionale, è un artigiano a tutti gli effetti. E per finire solo 4 studenti su 1500 sono in grado di riconoscere, in una lista di mestieri, quelli artigiani. Che ci fosse una distanza siderale tra studenti e mondo del lavoro, tanto più se artigiano, era notizia risaputa, ma un sondaggio commissionato dall’Apan nuorese, su ben 1500 studenti delle quinte superiori di Nuoro e provincia, adesso ne svela per la prima volta le dimensioni. E scopre che la distanza in questione è più che stellare, si poggia su una profonda ignoranza del mondo del lavoro in Barbagia, fa leva su una mancanza totale di conoscenza del settore. Tant’è che molti giovani barbaricini, finita la scuola, tentano senza successo altre carriere e lasciano le botteghe artigiane del Nuorese, ricche di passioni e tradizione, desolatamente vuote. Anche se le stesse hanno un bisogno disperato di mano d’opera.
 «La verità - dice il direttore dell’Apan nuorese, Gianfranco Seddone - è che manca una cultura imprenditoriale nella scuola. È una conferma di quanto sospettavamo: nella scuola si parla poco di lavoro, e di artigianato in particolare. Eppure è un vero peccato perché quello dell’artigianato è un settore dove il lavoro c’è ancora, dove ci sono diverse prospettive occupazionali. Ma i giovani che abbiamo intervistato, evidentemente, sono poco preparati a riconoscerle, andrebbero aiutati e sostenuti». L’idea del sondaggio nelle scuole del Nuorese, del resto, era nata proprio per capire fino in fondo quale fosse il grado di conoscenza del lavoro artigiano da parte dei giovani barbaricini, e per capire anche quale fosse il loro grado di disaffezione verso i mestieri manuali. I risultati sono andati al di là delle previsioni più nere.
 «Grazie al patrocinio dell’ufficio scolastico provinciale - spiega il direttore Seddone - con la collaborazione dei dirigenti scolastici delle scuole superiori, è stato articolato un questionario e distribuito a 1500 studenti delle quarte e quinte superiori. A ognuno di loro è stato sottoposto un elenco di 15 professioni, solo sette delle quali erano realmente mestieri artigiani. Agli studenti veniva chiesto di segnare quelle che ritenevano “artigiane”. Ebbene - precisa, stupito, lo stesso Seddone - dai questionari abbiamo rilevato che hanno individuato esattamente tutte e sette le professioni artigiane solo lo 0.3 per cento degli studenti intervistati». Tradotto in altri termini, in tutta la provincia, solo 4 studenti su 1500 sono in grado di riconoscere i lavori manuali. Ma tutti o quasi - sono il 97 per cento - riconoscono al volo che quello di falegname rientra nella categoria. «Meno due terzi dei ragazzi intervistati - precisa, però, Seddone - dichiara di aver visto un artigiano al lavoro. Ciò conferma che nelle scuole se ne parla poco, e conferma anche che i giovani discutono e si confrontano pochissimo sul loro futuro. Constatazione che non meraviglia ma che suscita anche un po’ di inquietudine. Un altro dato che deve far riflettere è che l’88 per cento degli studenti che abbiamo sentito non intende svolgere l’attività di impresa, forse per mancanza di fondi per iniziare l’attività, o perché il guadagno va speso con le tasse, per mancanza di iniziative, o perché preferiscono il posto fisso». L’Apan nuorese, di fronte a questi dati, lancia anche la sua proposta. «Siamo disponibili - spiega il direttore - ad andare nelle scuole per dare ai ragazzi tutte le dritte per conoscere il mondo della piccola impresa e dell’artigianato. Vorremo che sapessero che sono settori dove, se adeguatamente preparati, si trova ancora lavoro. Il vero problema, tra i nostri settemila artigiani, ad esempio, è che molti degli anziani non hanno giovani in bottega per tramandare il loro lavoro. Sono pronti a insegnare loro il mestiere attraverso anche gli stage formativi». (v.g.)

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