Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 October 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 

  
LA NUOVA SARDEGNA 
 
1 - La Nuova Sardegna / Pagina 30 - Sassari
LA RIFLESSIONE
Investire nella ricerca punto fermo per il futuro
FRANCESCO MANAI 
L’Italia che non investe in ricerca e conoscenza. L’attenzione al proprio corpo è un bene che ci ha permesso grandi miglioramenti nella salute e nella qualità della vita; ma che ne è stato della mente? Oggi pare si sfiori l’ossessione con diete, protesi, impianti di capelli e così via ma dimentichiamo che la nostra età è l’età della nostra mente e che anch’essa va coltivata, sviluppata e difesa. Aprono palestre e centri benessere ma teatri e librerie chiudono o sono in difficoltà. Invece il cervello, come i muscoli, va nutrito ed allenato con la lettura, la riflessione, la meditazione e la scrittura; fa bene a tutti e non solo agli intellettuali, frequentare le mostre d’arte, gli incontri culturali e partecipare ai dibattiti. La nostra è una società dove si comunica molto ma si dialoga poco, creando così le condizioni per l’isolamento e la solitudine che sono alla base di ogni sofferenza psichica, ma se sviluppiamo la capacità di introspezione di noi stessi e di dialogo profondo con gli altri. Possiamo andare al di là dei rapporti oggi per lo più fragili e mutevoli, che riducono la realtà al privato individuale, in cui è più facile perdersi.
Da secoli si discute fra sostenitori dell’origine ambientale e dell’origine endogena dei comportamenti. Io mi schiero per la prima ipotesi. Penso al cervello come a un pc in cui possono essere immessi dati validi e non validi, e questo database crea le condizioni che poi si traducono in atteggiamenti e atti. Noi abbiamo geni e cellule specifiche per ogni individuo, per cui gli stessi dati si stampano su una matrice cellulare diversa, dando esiti diversi. Ma rimango convinto che la salute della nostra mente non è biologicamente determinata e quindi possimo agire sulle cause e i fattori esterni che con essa interagiscono, per migliorare il nostro equilibrio. Da qui l’importanza della formazione culturale che non può essere soltanto un impegno individuale, ma deve essere un punto strategico dell’agenda dei governi. In italia abbiamo il 15% di laureati rispetto ad una media europea del 22,3%, e la percentuale di laureati è indice di acculturazione e quindi promuovere gli studi universitari, aprire le porte ai ragazzi che vogliono formarsi e coltivarsi, significa dare importanza al vivere in una società colta. Se crediamo nel valore del sapere, la cultura ha un enorme importanza in tutto il genero umano.

 
2 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Sardegna
Cabras: due università sono troppe
Il senatore e il problema di governare facendo i conti con il debito pubblico 
BARADILI. «In Sardegna non è più tempo di due università distinte». Lo ha detto il senatore Antonello Cabras alla conferenza programmatica del Pd. «Non scelgo tra Cagliari e Sassari - ha aggiunto - perché bisogna innanzitutto pensare a studiare un sistema fondato sulla qualità». Cabras ha sollevato la questione nell’ambito di un ragionamento sul debito pubblico dell’Italia. Commentando le relazioni dei gruppi di lavoro, ha spiegato: «Vanno bene, è un primo passo, ma prima di cercare le soluzioni bisogna fare delle scelte individuando le priorità. C’è infatti l’esigenza di condividere la condizione in cui ci troviamo come Paese. Il debito riduce gli spazi di democrazia, riduce la libertà perché impedisce di fare le scelte che vorremmo. Siamo una forza di governo e dobbiamo fare proposte di governo concrete, realizzabili e quindi credibili, in modo da distinguerci da chi fa promesse».
Insomma, senza criticare apertamente i contenuti forse eccessivamente rivendicazionisti della Conferenza programmatica (comunque al suo primo appuntamento), Cabras ha predicato realismo. E in questo ambito ha suggerito riflessioni scomode, come quella sulle università sarde. O sulla sanità: «Per fortuna ora è di nostra esclusiva competenza, ma tocca a noi recuperare risorse senza ridurre l’assistenza ma solo gli sprechi». (f. per.)
 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Il parco sostenibile 
Quartu, le nuove strategie per il Molentargius e per il centro urbano al seminario Villard 
QUARTU. Nuove strategie di riqualificazione urbana per Quartu e per il parco di Molentargius. Il seminario Villard, titolato ReUse: Strategie sostenibili di riqualificazione urbana, approda per la prima volta in Sardegna, seminario itinerante di progettazione, giunto ormai alla sua tredicesima edizione. Per mercoledì 2 e giovedì 3 novembre sono previste due giornate colme di eventi che vedranno come scenario il tessuto urbano di Quartu ed il parco regionale di Molentargius-Saline, sui quali si focalizzerà la progettazione di nuovi interventi mirati alla riqualificazione urbana e paesaggistica. Il filo conduttore del seminario sarà il riuso-riutilizzo, per riuscire ad evidenziare le potenzialità di ciascun territorio. Il seminario è organizzato dal comune di Quartu Sant’Elena, dal consorzio del parco di Molentargius e dalla facoltà di Architettura di Alghero, in collaborazione con la Fondazione Banco di Sardegna; saranno coinvolti studenti e docenti provenienti da undici facoltà di architettura e ingegneria italiane ed estere (Alghero, Ascoli Piceno, Napoli, Palermo, Paris Malaquais, Pescara, Reggio Calabria, Patrasso, Roma, Venezia e Ancona). Durante i lavori verrà messo a punto un progetto a tema che viene sviluppato nel corso dell’anno attraverso diverse tappe nelle città interessate con incontri, lezioni, conferenze, visite guidate e mostre che aiuteranno ad approfondire la conoscenza del territorio interessato. Il mercoledì sarà dedicato alla riqualificazione urbana di Quartu, mentre il giorno si parlerà delle strategie sostenibili di riqualificazione del parco naturale. Il percorso si concluderà infine con una mostra, in cui saranno premiati i progetti migliori.(p.l.c.)
 

4 - La Nuova Sardegna / Pagina 27 - Sassari
La sfida dei Veterinari contro le malattie per salvare le aziende 
Ieri nell’aula magna dell’università le celebrazioni con relazioni storiche e medaglie agli ex presidenti 
SASSARI. Medaglie, riconoscimenti e un ampio dibattito per festeggiare il centesimo anniversario dell’istituzione dell’Ordine dei medici veterinari di Sassari. La cerimonia si è svolta ieri nell’aula magna dell’università: ne è venuta fuori una figura professionale che in questo secolo di storia ha cambiato radicalmente ruolo, passando dalle vecchie alle nuove emergenze. Nel corso della mattinata hanno anche giurato i giovanissimi neoiscritti all’albo.
«Alla vigilia della costituzione dell’Ordine, nel 1911 - ha detto la docente di Storia della Medicina Eugenia Tognotti nella sua relazione - i veterinari in Sardegna rappresentavano un gruppo professionale esiguo. Le nove scuole di veterinaria esistenti erano tutte dislocate nella penisola. A Napoli infatti si formavano molti dei giovani sardi che sceglievano quel corso di studi».
Alcuni anni prima però, nel 1901, si era verificato un evento importantissimo: l’allora direttore dell’istituto di Igiene dell’università di Sassari Claudio Fermi aveva organizzato una serie di conferenze con gli allevatori sardi per mettere a fuoco le malattie del bestiame più diffuse in Sardegna. Avanzava in quegli anni la comprensione dei germi e dei parassiti associati agli animali e il legame tra questi e le malattie umane. Allo stesso tempo prendeva piede l’idea dell’importanza di pastorizzare e refrigerare.
Fu proprio in quegli anni in cui i bovini della Sardegna furono sottoposti a una gigantesca campagna di profilassi contro la tubercolosi - per paura che venisse contagiata all’uomo - con il coivolgimento massiccio di tutti i veterinari che venne varata la legge di istituzione degli ordini professionali di medici, farmacisti e veterinari.
Da allora l’ordine, hanno detto gli intervenuti, ha sempre vigilato sulle norme deontologiche della professione mantenendo un contatto proficuo con le istituzioni «contigue»: la facoltà di Veterinaria e l’Istituto Zooprofilattico.
Per celebrare il secolo di vita dell’Ordine ieri sono stati premiati gli ultimi quattro presidenti: Nello Tarantini scomparso alcuni anni fa (in carica dal 1982 al 1990), Antonio Usai (1991-1999), Edoardo Marongiu (2000-2002) e l’uscente Andrea Sarria, visto che a dicembre si terranno le elezioni per il rinnovo degli incarichi. Proprio quest’ultimo ha tracciato il cambiamento del ruolo del veterinario nel tempo: «Se prima l’impegno era soprattutto rivolto agli allevamenti, alla zootecnia, oggi ci si sta orientando di più verso gli ambulatori privati e le clinche per piccoli animali». Dalla campagna alla città, dunque, anche se non si può non tenere conto dell’offensiva continua di nuove epidemie che stanno mettendo in ginocchio l’economia di interi territori.
Ma il passaggio dal vecchio al nuovo è stato sottolineato in maniera come sempre accattivante dallo storico Manlio Brigaglia quando ha detto: «Per i ricordi che ho della società di villaggio, il veterinario faceva parte di una sorta di estabilishment composto dal maresciallo dei Carabinieri, il medico condotto e a seguire il sindaco. Ecco, il veterinario stava ai bordi di questo precario vertice e se aveva prestigio se lo era conquistato per altre vie».
Oggi tutto è cambiato e per il futuro si prospettano le sfide relative alla salute umana e alla sicurezza alimentare a livello planetario.
 

5 - La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Sassari
Muros, tutta la cittadinanza coinvolta sui progetti allo studio della facoltà di Architettura grazie alla collaborazione siglata con il Comune
«E se nel cementificio ci aprissimo un’Ikea?» 
Idee e proposte per far risorgere l’ex stabilimento di Scala di Giocca dismesso da Italcementi 
MUROS. Muros strizza l’occhio all’Ikea, tempio del mobile low cost, per far risorgere l’ex cementificio. «Un punto di vendita del gigante svedese abbinato a una mostra-museo del design, il tutto sulla strada che collega Sassari e Olbia, ecco, potrebbe essere un’idea da sfruttare», dicono gli architetti Samanta Bartocci e Arnaldo Cecchini.
Ma è solo una delle vulcaniche idee (e che ovviamente dovrebbe trovare d’accordo Ikea, ancora lontana dall’isola, dopo la sfumata apertura a Sassari e Italcementi, proprietaria della struttura) su cui i docenti della facoltà di Architettura, insieme con un gruppo di una trentina di studenti del terzo anno di Urbanistica stanno lavorando perché lo stabilimento di Scala di Giocca non rimanga solo un tetro simbolo di archeologia industriale.
Ieri Muros ha vissuto da protagonista il possibile futuro della fabbrica che dagli anni Sessanta tanto ha rappresentato per il paese ma che, uscita dalla produzione, ha lasciato una ferita da curare.
Grazie al protocollo d’intesa tra la facoltà algherese e il Comune di Muros, si è entrati nel vivo delle proposte con una giornata intitolata «Piccole esperienze per pensare in grande» che ha visto impegnati sul campo fino al pomeriggio gli universitari, con una serie di interviste ai cittadini sul possibile riutilizzo degli enormi spazi del centro industriale, e in serata un dibattito per tirare le somme.
Samanta Bartocci, che coordina il gruppo di lavoro, ha riassunto cosa bolla in pentola nella fucina degli architetti. Il cementificio potrebbe essere ripensato come una «macchina per la cultura», quindi centro culturale. Oppure potrebbe diventare una sorta di hub, quindi centro intermodale, per lo smistamento di merci e dati. O ancora sede di produzione di energie da fotovoltaico. Un’altra suggestiva e visionaria ipotesi è quella di crearvi una stazione per ricaricare le auto elettriche.
E l’elenco non finisce qui. «Abbiamo valutato pure l’ipotesi di un riutilizzo come impianto di riciclaggio dei rifiuti - prosegue Bartocci -, ma anche di allagare le cave per farne un centro di acquacoltura. Infine una riconversione ad uso pubblico che coinvolga i Comuni viciniori».
«Soprattutto non dobbiamo pensare in modo tradizionale alla trasformazione del cementificio. ma con una dimensione globale - aggiunge il professor Cecchini -. Ecco perchè Ikea, ecco perchè cerchiamo progetti che abbiano sostanza».
Intanto in questo lavoro progettuale la facoltà è stata sostenuta dall’amministrazione comunale che ha fornito tutta la documentazione storica in suo possesso. Il sindaco Gesuino Scano e l’assessore all’Urbanistica Nadia Canu che, archeologa, si è spogliata della sua veste di indagatore del passato per proiettare nel futuro la fabbrica coinvolgendo gli urbanisti, credono e sperano. «Abbiamo creato un’importante sinergia con Architettura che così mette le sue competenze a disposizione del territorio - dicono -. Un progetto di questa portata ha però bisogno del coinvolgimento di tutti: enti locali, dai Comuni alla Regione, e privati». E la seconda fase, prevista tra qualche mese, sarà appunto quello di mettere insieme questi soggetti per discuterne: servono investimenti.
Amministrazione e cittadini di Muros, soprattutto quelli che sono stati dipendenti, vorrebbero che l’ex fabbrica ricominciasse a dare occupazione, anche se in altre forme. È il primo obiettivo. «Il tema del lavoro è infatti preponderante nelle interviste che abbiamo condotto tra gli abitanti - dicono gli studenti Mattia Alfieri e Norman Buioni -. Tanto che passano in secondo piano anche le ricadute ambientali che questo insediamento e un altro possibile hanno avuto o potrebbero avere». Anche questo un segno della crisi.
 
 

 
L’UNIONE SARDA

6 - L’Unione Sarda / Pagina 31 - Quartu Quartieri
Biblioteca ragazzi
Cineforum e sfide ispirate ai fumetti
Cineforum, gare di Playstation e una sfida tra i personaggi dei fumetti e dell’animazione. Venerdì alle 17.30 la Biblioteca per ragazzi di via Dante ospiterà la rassegna “Anime e Cosplay”, organizzata dall’associazione studentesca Fuan “La Caravella” con il contributo di Regione, Ersu e Comune.
A fare da cornice sarà il torneo di Cosplay: i partecipanti dovranno realizzare costumi ispirandosi a personaggi dell’animazione e dei fumetti. Saranno impegnati in vere e proprie rappresentazioni e sfideranno gli altri concorrenti di fronte a una giuria di esperti.
«Accogliamo con grande piacere l’iniziativa», commenta l’assessore alle Politiche giovanili Livia Boi, «per dare ai giovani quartesi, ma non solo, una possibilità di crescita e di svago diversa dall’ordinario e finora unica, per quanto riguarda la nostra città».
L’iscrizione è aperta a tutti ed è gratuita. Chi volesse partecipare al torneo dovrà compilare il modulo sul sito www.animeandco.it ed inviarlo alla mail fuancaravella.cagliari@gmail.com entro la mezzanotte di domani. (g. mdn.)
 
 
7 - L’Unione Sarda / Pagina 60 - Provincia di Sassari
Sassari. All’università 146 ragazzi, arrivano da tutta Europa
ECCO GLI “ERASMUS”
Festa di benevenuto per gli studenti stranieri
L ’università di Sassari strizza l’occhio all’estero e anche quest’anno ha accolto un centinaio di studenti stranieri. I ragazzi del progetto Erasmus che hanno scelto l’ateneo sono 146, venerdì scorso il rettore Attilio Mastino ha voluto dar loro il benvenuto organizzando una giornata celebrativa che si è svolta nell’aula magna.
«Le azioni a sostegno degli scambi interculturali - ha detto Mastino - sono un punto di forza dell’Unione europea e l’opportunità di fare significative esperienze di studio in altre università è già parte integrante della nostra offerta formativa».
Sono tanti, infatti, anche gli studenti dell’ateneo sassarese che decidono di partire. In 310, per la precisione, stanno frequentando in questi giorni le università di altri paesi. Ad essi se ne aggiungeranno un’altra trentina che hanno vinto la borsa Erasmus, ma il numero in realtà raggiungerà le 500 unità. ( a. m. )
 
 
8 - L’Unione Sarda / Pagina 57 - Nuoro
Università. Consigli convocati per chiudere con il vecchio consorzio
L’ORA DELLA FONDAZIONE
Domani doppia seduta in Comune e Provincia
Nuoro. Perplessità anche in maggioranza per l’accelerazione del progetto voluto dalla Provincia. Il socialista Ivo Carboni: «Se entro in aula voto contro, non sono un vassallo». L a fine del consorzio universitario per far decollare la Fondazione si impone nell’agenda politica nuorese con un doppio appuntamento che già suscita malumori, anche all’interno della maggioranza di centrosinistra. Domattina il consiglio comunale di Nuoro è chiamato a deliberare la revoca dell’adesione al consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale, da tempo in liquidazione, e la costituzione della Fondazione con statuto annesso. La seduta è concomitante a quella del consiglio provinciale, riunito sullo stesso argomento quasi fosse una scadenza obbligata che, invece, non c’è.
TENSIONI La Fondazione tanto cara al presidente della Provincia Roberto Deriu, che la rincorre da qualche anno, irrompe in una giornata in cui molti già pensavano al lungo ponte di Ognissanti. L’assemblea provinciale e quella comunale devono approvare lo stesso testo. Ma in Comune sono già annunciati emendamenti da parte di esponenti della maggioranza che, se dovessero essere approvati, cambierebbero il testo in esame anche in Provincia. Al di là del dibattito, non è scontato il raggiungimento del numero legale per consentire l’avvio dei lavori nel consiglio provinciale.
CARBONI ALL’ATTACCO Le tensioni diffuse da tempo nella maggioranza in Provincia finora hanno bloccato l’esame degli equilibri di bilancio in scadenza il 30 settembre e all’ordine del giorno domani in mezzo a un elenco lungo venti punti. La convocazione non è tuttavia rassicurante sulla ritrovata coesione interna se il consigliere provinciale del Psi Ivo Carboni annuncia: «Se dovessi entrare in aula voterei contro la Fondazione per il metodo utilizzato, visto che è mancato il dibattito sullo strumento. Si va a imporre il voto a tutti, ma noi non siamo dei vassalli». Carboni siede in maggioranza sebbene con senza sofferenza dopo il suo defenestramento da assessore al comune di Nuoro deciso dal sindaco Alessandro Bianchi.
IL PRESIDENTE Malumori non mancherebbero neppure nel Pd per il mancato avvicendamento alla presidenza del Consiglio dove è rimasto il socialista Rocco Celentano, eletto sindaco di Siniscola. L’incarico sarebbe rivendicato da Daniela Forma, consigliere del Pd e attuale vice presidente dell’assemblea. In questo contesto l’opposizione, da settimane sull’Aventino, è improbabile che possa entrare in aula al momento dell’appello e supplire a eventuali defezioni interne alla maggioranza. Ha annunciato di disertare i lavori dell’aula prima di una seduta ad hoc sulla questione morale, ha chiesto il commissariamento dell’ente per la mancata approvazione degli equilibri di bilancio. Difficilmente, perciò, sarà tra i banchi. ( m.o. )
    
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

 

Questionnaire and social

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