Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 October 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Lavorava molto, fumava troppo
Funzionario morto d'infarto, il Tar non riconosce la causa di servizio
La moglie contestava la decisione dell'Università, i giudici danno ragione all'ateneo cagliaritano
 
Stakanovista e lavoratore infaticabile, ma purtroppo anche fumatore. Dunque nessuna causa di servizio per l'infarto che nel 2002 ha ucciso un funzionario contabile dell'Università. Lo hanno scritto, nero su bianco, i giudici della prima sezione del Tar Sardegna, respingendo il ricorso presentato dalla moglie dell'impiegato, attraverso l'avvocato Gian Luigi Falchi.
La donna aveva contestato la decisione dell'Ateneo che, nel 2004, aveva negato la causa di servizio per il decesso. «Il Collegio - scrivono i giudici - ritiene che, pur valutate anche le relazioni dell'amministrazione che evidenziano un impegnativo carico lavorativo gravante sul dipendente, la decisione finale dell'Università sia legittima e corretta». Insomma, l'uomo era un instancabile lavoratore, sempre ligio al dovere e disponibile a nuovi incarichi, ma non tanto da collegare quel grado di stress alle cause dell'infarto che poi lo ha ucciso. Nella sentenza, il presidente Aldo Ravalli (affiancato dai giudici Alessandro Maggio e Grazia Flaim) ha riconosciuto al funzionario la dedizione e lo stakanovismo: «È indiscutibile - scrivono i giudici - che si sia impegnato molto nel lavoro, ampliando anche le sue strette competenze», ribadendo come l'uomo svolgesse la sua professione «con attaccamento e dedizione, dimostrata dal mancato utilizzo delle ferie e delle scarsissime assenze per malattia», ma i giudici hanno comunque condiviso la tesi dell'Università, puntando l'indice sulle sigarette. «In cartella clinica - riportano nella sentenza, riferendosi all'impiegato scomparso - risulta che il paziente dichiarava di fumare 2-3 pacchetti di sigarette al giorno». Da qui la decisione: «Nel caso in specie - sottolinea il collegio - le circa 50 sigarette al giorno assumono un significativo ruolo di fattore predisponente». Ma siccome non si può essere certi nemmeno che sia stato il fumo a provocare l'infarto, i giudici cagliaritani hanno voluto richiamare una sentenza pronunciata nel 2005 dal Tar del Friuli che chiarisce come l'organo competente per la valutazione sia la commissione medica, proprio quella che nel 2004 bocciò la richiesta di causa di servizio. Ma che la richiesta della vedova non fosse infondata lo confermano le spese compensate per «giusti motivi».
Francesco Pinna
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Ersu, quel frenetico via vai
Indagati in 32 per le troppe assenze dagli uffici
Respinta dal gip la richiesta di archiviazione, disposti nuovi accertamenti
 
Ai carabinieri arrivavano molte segnalazioni: gli uffici dell'Ersu erano spesso sguarniti e i clienti si lamentavano. Così, due anni fa, i militari avevano organizzato un servizio di controllo. In borghese, si erano appostati e avevano annotato entrate e uscite. Il risultato di quel lavoro è stato descritto in una dettagliata informativa consegnata al sostituto procuratore Guido Pani che ha aperto un fascicolo per truffa aggravata ai danni dell'ente regionale per il diritto allo studio.
I successivi accertamenti hanno individuato molti dipendenti dell'ente, forse troppi, in verità quasi tutti, lasciare il posto di lavoro. Ed erano stati iscritti nel registro degli indagati per truffa. Dopo sei mesi lo avevano pure saputo attraverso la notifica della proroga delle indagini. Che, però, si sono presto arenate davanti all'impossibilità di dimostrare che, nel momento in cui i dipendenti erano fuori ufficio, in realtà risultavano dentro. Insomma, mancava la prova della truffa. Di lì la conclusione del pm Pani: archiviazione.
GLI INDAGATI Il giudice delle indagini preliminari, invece, non ha evidentemente ritenuto che fossero stati effettuati tutti gli accertamenti necessari. Così non ha accolto la richiesta di archiviazione e ha fissato, per il 16 dicembre, un'udienza in cui deciderà il da farsi. Molto probabilmente ordinerà nuovi atti istruttori al magistrato che ha coordinato le indagini dei carabinieri.
Ecco perché 32 dipendenti dell'Ersu, in sostanza un ufficio intero, restano sulla graticola giudiziaria. Si tratta di Augusto Ortu di Monserrato, Franco Figus di Quartu, Maria Pia Gerina di Elmas, Egidio Loche di Quartu, Mario Gonario Noli di Sinnai, Ivana Perra di Serdiana, Rossella Pinna di Settimo San Pietro, Olivio Melis di Decimomannu, Salvatore Zurru di Cagliari, Rosanna Arcerio di Monserrato, Francesco Puddu di Cagliari, Maria Rita Farris di Sestu, Maria Teresa Concas di Quartu, Giada Casti di San Sperate, Danilo Sarigu di Elmas, Maria Grazia Medda di Serramanna, Antonello Giuliano Frau di Decimomannu, Lorenza Bertolini di Siddi, Anna Patteri di Quartu, Lorena Pilloni di Quartu, Pietro Orrù di Serrenti, Roberto Masala di Cagliari, Alessandro Puddu di Cagliari, Carla Farris di Sestu, Gianfranco Fadda di Capoterra, Stefano Basciu di Cagliari, Anna Rita Zucca di Serramanna, Enrico Meloni di Quartu, Luigi Serra di Villacidro, Paola Tuveri di Cagliari, Giorgio Cuccu di Elmas, Cinzia Porcedda di Sestu.
Tutti hanno già nominato i difensori di fiducia in vista dell'udienza davanti al giudice Giovanni Massidda e ora la vicenda giudiziaria è nelle mani degli avvocati Stefania Scamutzi, Giuseppe Andreozzi, Rita Sanna, Athos Cadeddu. Quanto all'Ersu, sarà tutelato dall'avvocato Luca De Angelis.
LE ASSENZE La storia che ha portato 32 persone sotto inchiesta non è chiarissima anche perché, al di là del reato contestato e dei nomi degli indagati, si sa davvero poco.
Sembra di intuire che il giudice Massidda abbia intenzione di ordinare nuove indagini al pm Pani per acquisire alcuni dati legati al badge o comunque ai registri delle presenze in ufficio. All'Ersu è tutto informatizzato e dunque non dovrebbe essere difficile rilevare le presenze in ufficio di ogni singolo dipendente. Il problema sta tutto qui: i carabinieri hanno notato che quasi tutti i dipendenti dell'Ersu lasciavano il posto di lavoro in un orario in cui, in teoria, sarebbero dovuti essere dietro la scrivania. Gli inquirenti devono però provare che gli assenti risultavano effettivamente presenti in ufficio: solo in quel caso si potrebbe contestare il reato di truffa ai danni dell'ente regionale.
Le indagini fino a questo momento non hanno acquisito i dati relativi alla registrazione delle presenze, stando così le cose le annotazioni dei carabinieri sulle presenze non hanno alcuna rilevanza probatoria. Un altro motivo di perplessità è legato al fatto che sotto inchiesta c'è quasi tutto l'ufficio, il che è davvero singolare. Di lì la necessità di nuovi accertamenti in grado fugare ogni dubbio residuo. (mfch)
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
ERSU. Le reazioni
La presidente: non so nulla, fatti del 2008
 
Educato ed estremamente gentile, ma comunque irremovibile. Il vigilante che ieri mattina sorvegliava l'ingresso della palazzo che ospita la sede istituzionale dell'ente regionale per il diritto allo studio universitario, in corso Vittorio Emanuele, aveva il compito di filtrare chiunque si presentasse alla porta. «Oggi non sarà facile trovare qualcuno - ha subito chiarito la guardia giurata, appuntandosi in un foglietto le generalità del cronista per consegnarle ai piani alti - è in corso il consiglio di amministrazione». Ma che nessuno ieri mattina all'Ersu volesse parlare dell'inchiesta della Procura sulla presunta truffa nelle entrate e le uscite dei dipendenti lo si è capito solo un'ora dopo.
LE INDAGINI «La presidente Daniela Noli non interverrà sull'argomento - ha fatto poi sapere l'ufficio stampa - si tratta di fatti che risalgono al 2008». Inutile chiedere altro al vertice dell'ente, nemmeno la pianta organica utile per provare a capire in che settore lavorino i 32 dipendenti coinvolti nell'inchiesta del pm Guido Pani che aveva proposto l'archiviazione, poi bocciata dal gip Giovanni Massidda.
Fuori dall'edificio non c'era il consueto via vai: pochi studenti sono entrati, pochissimi i dipendenti usciti anche solo per una pausa caffè. «Noi non siamo indagati - hanno assicurato due impiegati, sbucati assieme dalla porta a vetri all'ora di pranzo - né sappiamo nulla di chi siano quelli sotto inchiesta. Ma vedrete che questa vicenda si sgonfierà».
L'ERSU Istituito nel 1987, l'Ersu di Cagliari ha sostituito la vecchia opera universitaria d'Ateneo che era nata quando in Italia c'era ancora la monarchia. La sua finalità istituzionale è promuovere interventi a favore degli universitari. Punto di riferimento per gli studenti, l'Ersu affianca anche i fuorisede ed i ragazzi con disabilità che studiano nelle facoltà cagliaritane, offrendo una moltitudine di servizi. Oltre alla sede amministrativa di corso Vittorio Emanuele, gestisce anche gli uffici di via Premuda e le case dello studente di via Biasi, via Businco, via Monserrato, via Roma e via Trentino. (fr. pi.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 53 - Edizione CA)
Un'idea per i giovani
Rivoluzione firmata da una società cagliaritana
ManiComix, il fumetto viaggia gratis sul web
 
Si chiama ManiComix ed è una nuova applicazione per iPhone e iPad, scaricabile gratuitamente sull'iTunesStore, nonché attraverso web (www.manicomix.eu) e social networks. Un nuovo modo di leggere e distribuire i fumetti, pensato da un gruppo di giovani e intraprendenti professionisti che lavorano tra Cagliari, Roma e Lucca. Si tratta di una piattaforma di editoria digitale che consente ai propri utenti di fruire gratuitamente di fumetti e graphic-novel. Insomma, una rivoluzione che verrà presentata ufficialmente, nei prossimi giorni a Lucca Comics&Games. La terza fiera al mondo per importanza, nel settore dei comics e graphic-novel: oltre 150.000 visitatori ogni anno.
L'innovativa application è stata ideata e pubblicata dalla Non Conventional Factory, ed è stata sviluppata dalla società cagliaritana, Xorovo Srl, spin-off dell'Università, insediata nel Parco tecnologico Polaris e diretta dal ricercatore del Dipartimento di Informatica Salvatore Carta. Xorovo sta investendo tutte le sue risorse nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative nell'ambito dei dispositivi mobili e dei social media, con l'obiettivo di creare prodotti allo stato dell'arte tecnologico per sé e per i propri partner. I punti di forza di di Xorovo sono la capacità di reclutare i più brillanti studenti prodotti dal corso di laurea in Informatica e la fortissima, quasi maniacale, attenzione alla qualità, in termini di applicazioni solide, dal design raffinato e dalla estrema facilità di utilizzo.
Tra i soci fondatori e consiglieri di amministrazione della NC Factory c'è Massimo Simbula (cagliaritano, 38 anni, avvocato), che dopo essersi specializzato a Londra e avere lavorato in diverse multinazionali in Italia e all'estero (tra cui la maison Fendi) ed essersi occupato della serie a cartoni animati “Winx Club” è rientrato da qualche tempo in Sardegna. «Siamo partiti dalla considerazione che viviamo in un paese afflitto da un grave gap generazionale, che impedisce ai giovani di entrare nel mondo del lavoro e di competere alla pari con gli ultra cinquantenni», spiega Simbula. «NC Factory intende sfidare il mondo dell'imprenditoria editoriale offrendo ai giovani talenti una vetrina per mostrare le proprie capacità. I contenuti sono per la maggior parte proposti da autori esordienti, che possono così presentare le proprie opere attraverso gli strumenti messi a disposizione di ManiComix alla propria community».
Oltre a Massimo Simbula, la società è composta dai lucchesi Christian Cipriani (30 anni), ricercatore universitario all'Istituto di BioRobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa, Giorgio Fabbri (32 anni), sceneggiatore, Massimo Fabbri (30 anni), giurista in una multinazionale italiana e il romano Alessio Tommasetti (35 anni), architetto, designer e disegnatore, docente presso l'Istituto Europeo di Design. ManiComix annovera già importanti partnership e collaborazioni con fiere del fumetto italiano, tra le quali, la manifestazione Lucca Comics&Games (la NC Factory è stata inserita nella giuria del Lucca Project Contest, assieme ad altre prestigiose case editrici), Il Centro Internazionale dei Fumetti di Cagliari e il festival Nues-Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo.
Proprio la rivista “Nues”, totalmente in inglese, anche se nata in Sardegna, è tra le prime offerte della nuova piattaforma. Realizzata in collaborazione con l'editore Taphros di Olbia, propone il meglio del fumetto indipendente internazionale, con un occhio di riguardo a ciò che accade nei paesi mediterranei. Nel primo numero, uno sguardo sul fumetto sardo e sulla corrente del realismo magico, fumetti di autori greci, peruviani e il meglio della produzione sarda di questi ultimi anni.
Bepi Vigna
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 32 - Edizione CA)
Serri
Santa Vittoria, convegno sul santuario nuragico
 
Comincia oggi alla Cittadella dei Musei a Cagliari il convegno sul Santuario nuragico di Santa Vittoria, "Un viaggio tra passato e presente per programmare il futuro". Si prosegue poi a Serri nell'omonima area archeologica. Tre giornate dedicate agli studi fatti dai ricercatori dell'università di Cagliari e all'analisi economica fatto per uno sviluppo in senso turistico. Previsti laboratori gastronomici curati dal centro sociale, dalla coop L'Oleandro e dall'associazione Sardhan. Domani la manifestazione Gennas Obertas con mostre, visite ai monumenti, presentazione di libri. Per gli studenti in Scienze della comunicazione e di beni culturali che parteciperanno al convegno è previsto, dopo la presentazione di un attestato di partecipazione e di una relazione, il rilascio di un credito formativo. (s. g.)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 49 - Edizione CA)
Far crescere nuove cooperative
L'INIZIATIVA. Arriva “Pinc”, un supporto per la creazione di realtà imprenditoriali
 
La formazione della Bocconi arriva in Sardegna. A beneficiarne saranno imprenditori e manager di cooperative che sposeranno il progetto Pinc (Percorso di incubazione di nuove cooperative), organizzato da Confcooperative, in collaborazione con l'università milanese, Fidicoop e Unicredit.
NUOVE IMPRESE Il progetto, presentato da Gilberto Marras e Andrea Fora, rispettivamente direttore e presidente di Confcooperative Sardegna, e da Enrico Gaia, capo divisione no profit di Unicredit, ha tre direttrici: l'incubazione di una nuova società cooperativa e del suo business plan, sino al finanziamento dello stesso e all'avvio dell'assistenza nei dodici mesi successivi al finanziamento; la realizzazione di un percorso di inserimento lavorativo ad alto contenuto manageriale in una cooperativa esistente (passaggio generazionale) o l'avvio di uno spin-off dalla stessa cooperativa esistente, basato sullo sviluppo di un progetto che, se valutato positivamente, potrà ottenere un sostegno per potenziare la capacità finanziaria dell'impresa e quindi lo sviluppo di eventuali progetti; il potenziamento delle competenze manageriali dei quadri o dei soci di cooperative già esistenti, i quali, legando al progetto formativo un piano di sviluppo aziendale, potranno, se lo stesso sarà valutato positivamente, portare in azienda un adeguato finanziamento per renderne possibile l'attuazione.
IL “BUSINESS PLAN” Sulla prima direttrice di intervento, l'incubazione ha inizio con l'iscrizione nel portale “Pinc” (http://pinc.confcooperative.sardegna.it) del gruppo di progetto, rappresentato da almeno tre persone che intendono compiere un percorso di crescita manageriale, sino al completamento dell'iter del master in direzione d'impresa cooperativa. In tutte le tre direttrici del progetto, la particolarità è data dal fatto che l'iscrizione può avvenire solo attraverso la presentazione di un'idea imprenditoriale. Al termine del processo, questa idea diventerà un vero e proprio business plan (piano d'impresa).
IL MASTER La definizione del business plan costituirà il progetto di lavoro del percorso di master in direzione d'impresa cooperativa, realizzato a Cagliari dai docenti della Sda Bocconi (guidati da Elio Borgonovi, professore di economia aziendale). Dopo una valutazione positiva, il piano d'impresa sarà finanziato dall'istituto di credito e garantito dal consorzio fidi.
Lanfranco Olivieri
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 15 - Edizione CA)
Al direttore
LETTERE
Solidale con i fuori corso
Solidarietà a tutti gli universitari che si sono sentiti toccati dalla lettera della studentessa Roberta (“Cari fuori corso / studiare è un impegno”, pubblicata il 15 ottobre). Qualche mese fa mia sorella si è laureata fuori corso in Giurisprudenza, dopo aver studiato con impegno, fra mille difficoltà, senza amici, senza distrazioni e con seri problemi di salute, soprattutto agli occhi. I viaggi che Roberta ha disdegnato, mia sorella li avrebbe fatti volentieri, per staccare un po'. Avrei voluto essere forte come lei e proseguire gli studi, ma per gravi problemi personali non mi è stato possibile. La mia ammirazione va dunque, indistintamente, a tutti quegli studenti, spesso lavoratori, che hanno protestato nei giorni scorsi. Non creda la lettrice Roberta che i fuori corso siano tutti peggiori di lei: ognuno ha la sua storia e molte possono essere le ragioni di un percorso di studi irregolare. È facile parlare sulla pelle degli altri.
V. S.
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Oristano
Ecco l’albero genealogico del paese dal lontano 1866
 
VILLA VERDE. Fortemente voluta dal Comune e realizzata dalla società per servizi culturali Nur, domani pomeriggio alle 17.30 nella sala del consiglio comunale, sarà presenta la ricostruzione genealogica delle famiglie di Villa Verde, un’importante ricerca della memoria collettiva.
 Ideale viatico al denso programma della giornata la performance della giovane artista locale Raffaella Carcangiu chiamata a realizzare la sua opera in diretta dalle 15 alle 19 alla “Lavagna, artisti”.
 Le genealogie, che saranno esposte in un articolato e accessibile percorso, ricostruiscono dal 1866 al 1940 l’evoluzione della popolazione di Villa Verde, con interessanti informazioni integrative come, ad esempio, i mestieri e le professioni. Ma saranno soprattutto i legami parentali, che riaffermano i vincoli di solidarietà e interesse, a rappresentare il vero cuore della ricerca. A corroborare l’evento, dopo il saluto delle autorità, saranno gli interventi di due docenti dell’Università di Cagliari: Giuseppe Puggioni, un’autentica autorità della demografia storica, e Stefano Pira, profondo e sperimentato conoscitore del territorio.
 Giuseppe Puggioni, sulla scorta della sua ultima fatica “Paesi e città nella Sardegna dell’ 800: tutti i numeri secondo Vittorio Angius”, proporrà la relazione Economia e demografia in Parte Usellus, Montis, Marmilla e Valenza nell’ 800, mentre Stefano Pira con “Il valore dell’indagine di Vittorio Angius per la storia della Sardegna”, avvia un’equilibrata riflessione sull’imponente opera dell’Angius. L’ultimo intervento sarà di Luigi Manias che illustrerà metodi, specificità e curiosità del lavoro di ricostruzione genealogica realizzato, per poi invitare il pubblico a visionarlo. (t.s.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
Con Bauman e Verdone per capire come uscire dalla crisi globale
Si apre domani a Roma il Salone dell’editoria sociale che avrà per tema «Etica e responsabilità pubblica»
 
 ROMA. Sarà Porta Futuro, il nuovo spazio, nel cuore di Testaccio, voluto dalla Provincia di Roma e dedicato alla formazione e all’orientamento, ad ospitare la terza edizione del «Salone dell’editoria sociale», promosso dalla rivista Lo Straniero, dalle Edizioni dell’Asino, dalla rivista Gli Asini, dall’associazione Lunaria, da Redattore sociale e dalla Comunità Capodarco. L’inaugurazione è prevista per domani alle 10,30 con una lectio magistralis di Susan George, presidente del Transnational Institute di Amsterdam, introdotta da Vittorio Giacopini.
 Quest’anno il tema del Salone è «Etica e responsabilità pubblica», legato ai problemi dell’attualità: la crisi economica, la responsabilità sociale e il ruolo della politica, la legalità e la lotta alle mafie, la chiesa e le istituzioni formative di fronte al disagio dei giovani, la comunicazione e il giornalismo sociale, la lotta al razzismo e l’integrazione dei migranti, il contrasto alle nuove povertà ed emarginazioni, il ruolo dell’arte nella formazione della coscienza pubblica.
 Come nelle scorse due edizioni, anche nel 2011 il Salone metterà in contatto il mondo dell’editoriale, quello del lavoro sociale, le istituzioni pubbliche, per fare del «sociale» una chiave di lettura con cui capire dove stiamo andando, la crisi nelle nostre società e le strade del cambiamento.
 Il Salone passa quest’anno da tre a cinque giorni, dal 28 ottobre al 1º novembre: sono previste oltre quaranta conferenze, tavole rotonde, incontri con gli autori, dibattiti, proiezioni, presentazioni di libri e novità editoriali, mostre, una rassegna di cortometraggi.
 Molti gli ospiti nazionali ed internazionali. Sabato 29 alle 11 il decano della sociologia europea, Zygmunt Bauman, tra i più noti intellettuali del nostro tempo, terrà una lectio magistralis, introdotta da Giuliano Battiston, in cui si interrogherà sugli strumenti e i metodi per capire un mondo in profonda trasformazione, le relazioni tra individuo e società e le nuove forme della politica. Tra le sue ultime opere ricordiamo i due libri-intervista «Modernità e globalizzazione» (Edizioni dell’Asino, 2009) e «Vite che non possiamo permetterci» (Laterza, 2011). Domani alle 21, invece, Goffredo Fofi incontra Carlo Verdone, che oltre ad essere uno tra i più noti e apprezzati registi e attori italiani è anche un attento conoscitore e osservatore dei caratteri e dei vizi nazionali. Insieme con Fofi, Verdone racconta le ricerche e le scoperte sulla «antropologia degli italiani» compiute durante la realizzazione dei suoi film. Attualmente Verdone sta lavorando alla sua nuova pellicola: «Posti in piedi in Paradiso». Martedì primo novembre alle 21 sarà la volta dell’incontro con Ascanio Celestini, attore teatrale, regista cinematografico, uno dei più importanti interpreti della narrazione di tradizione orale. Sin dagli esordi la sua ricerca si è rivolta al racconto delle vicende degli ultimi, al mescolare la Storia con le microstorie di origine popolare. Di recente ha scritto e diretto il film «La pecora nera», sui manicomi e il disagio mentale, e pubblicato il romanzo «Io cammino in fila indiana» (Einaudi, 2011), una raccolta dolce-amara di fiabe moderne.
 Prevista la presenza di molti autori, scrittori, docenti universitari, esponenti dell’associazionismo, tra cui il premio Nobel per l’economia Elinor Ostrom, Ermanno Olmi, Roberta de Monticelli, Guido Viale, Maurizio Landini, Alessandro Pizzorno, Luigi Manconi, Don Vinicio Albanesi, Luigi Ferrajoli, Ugo Mattei e molti altri ancora. E’ possibile vedere il programma in dettaglio sul sito www.editoriasociale.info. (red.c)
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Piccola morta di meningite «Nessuna colpa dei medici»
La perizia scagiona 13 camici indagati per omicidio colposo
ELENA LAUDANTE
 
SASSARI. Nessun caso di malasanità: i medici hanno fatto tutto il possibile per salvare la piccola morta a 8 mesi di meningite il 17 giugno 2010, alle Cliniche universitarie. Lo hanno stabilito i periti del gip Carla Altieri, Pasquale Giuseppe Macrì e Vincenzo Zanardo, nella relazione esposta ieri nel corso dell’incidente probatorio. I 13 medici indagati erano sospettati di non aver riconosciuto in tempo la malattia, che si sarebbe rivelata con macchie poi divenute evidenti e che avrebbero fatto scattare il ricovero in Rianimazione, quando era troppo tardi. La piccola ha la febbre alta il 16 giugno, la madre avvisa il pediatra, il quale prescrive la tachipirina. Ma la febbre torna, e pure i vomiti, i genitori chiamano il medico di guardia poi il giorno successivo la portano al pronto soccorso con 39,6 gradi di temperatura. La dimettono dopo un lieve miglioramento, ma la notte, verso le due, la febbre sale di nuovo: alle 2 del mattino, in ospedale, la nonna pretende il ricovero. Le macchie sul tronco sono più evidenti e scatta il ricovero in Rianimazione. Non c’è nulla da fare. Ad ucciderla, per i periti, è stata una meningite, una «patologia - scrivono gli esperti nella perizia - è esordita con sintomi aspecifici 2-3 ore prima del decesso». Per poi concluidere: «I medici e infermieri non hanno disatteso norme di diligenza e perizia dello specifico settore assistenziale», perché alla comparsa dei sintomi sospetti (“rush emorragico”) hanno provveduto all’opportuno ricovero in Rianimazione.
 Possibile un’archiviazione, a questo punto dell’inchiesta condotta dal pm Michele Incani, per gli indagati: Paolina Olmeo, Carlo Cosmi, Domenico Pietro Paolo Gallisai, Andrea Porcu, Maria Giovanna Cossu, Stefano Chirigoni, Giuseppe Susini, Giuseppe Piredda, Giovanna Maria Bonaria Delogu, Carlino Rum, Roberto Foddanu e Raffaella Esposito, Giuseppe Tramaloni, assistiti dagli avvocati Antonio Secci, Franco Luigi Satta, Giuseppe Masala e Salvatore Porcu.
 All’udienza ieri c’erano anche i genitori e i nonni della piccola, ai quali resta molta amarezza. Rappresentati dal legale Gabriela Pinna Nossai, i familiari mantengono molti dubbi sulla fare precedente il ricovero in Rianimazione, quando alla bimba era stata data tachipirina.

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