Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 October 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia (Pagina 17 - Edizione CA)
«Chi dà gli esami non tema»
Il rettore Melis: strumentalizzazioni sulla decadenza
 
Ha affidato le sue parole a un comunicato ufficiale che, messo nelle mani dei suoi interlocutori, intendeva rendere formali i contenuti del confronto e portare a una loro condivisione.
Poiché lo scambio avvenuto nell'ufficio di via Università non sembra aver rasserenato i delegati degli studenti decadenti, il rettore Giovanni Melis torna ancora sugli impegni assunti, insistendo in particolare sulla data del 31 dicembre.
Tale termine sarà utile per fare nuovamente il punto sulla questione e valutare con precisione l'incidenza del provvedimento.
Nel frattempo, in attesa che si possano definire i numeri reali del fenomeno, chiarisce il significato della definizione di studente “attivo” di cui si contesta la nebulosità: «Non decadranno gli studenti che stanno continuando - o hanno ripreso - a dare esami (gli “studenti attivi”, appunto) dal momento in cui la normativa sulla decadenza è entrata in vigore».
Rassicurazioni anche sui cosiddetti soggetti deboli: «Saranno tutelati gli studenti diversamente abili». E poi aggiunge: «Saranno egualmente tenuti in considerazione gli studenti lavoratori e tutti coloro che, a causa di situazioni particolari o specifiche che saranno segnalate, sono stati costretti a rallentare il percorso di studio. Resta fermo l'impegno ad approfondire le varie ipotesi prima della scadenza, quando gli uffici elaboreranno (entro il 31 dicembre) i dati relativi alla situazione, in modo che il Senato accademico possa decidere».
L'ultima rassicurazione interessa gli studenti ormai prossimi alla laurea: «Non saranno fatti decadere - ribadisce il rettore Melis - la richiesta di passare ai nuovi corsi è rivolta soprattutto a quegli studenti che, in tanti anni, hanno dato pochi esami». Pochi e spesso non più attuali. ( m. a. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia (Pagina 17 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Dopo il sit in
I fuori corso non mollano: basta promesse
 
Chiedono che la loro carriera universitaria non venga azzerata. L'appello corre da tempo sulla piazza virtuale e vuole conquistare l'opinione pubblica a cui chiede attenzione e sostegno. Il tempo stringe: ad aprile 2012 scade il termine che il regolamento ha imposto per archiviare le carriere degli studenti di lungo corso. Per questa ragione due giorni fa i “decadenti” hanno portato loro protesta davanti al Palazzo del rettore, in via Università.
LA PROTESTA Dalle quattro del pomeriggio circa 150 studenti hanno dato vita a un sit in. Cinque di loro sono stati poi ammessi nell'ufficio del Magnifico. All'incontro col rettore Giovanni Melis hanno partecipato anche il preside della Facoltà di Giurisprudenza Massimo Deiana e i rappresentanti degli studenti in Senato accademico e Consiglio di amministrazione.
L'INCONTRO «Non possiamo dirci soddisfatti - dice Marco Solinas, facendosi portavoce degli esiti del colloquio - il rettore ha insistito sul concetto degli studenti “attivi” che salvaguarderebbe coloro a cui mancano pochi esami dal rischio decadenza, ma non ci bastano le rassicurazioni verbali. Abbiamo necessità che le stesse vengano contenute e chiarite in una norma e soprattutto condivise dalle segreterie affinché vengano applicate in maniera uniforme e non siano soggette a interpretazione».
IL RICORSO Nel frattempo, dopo la sentenza del Tar che ha respinto il primo ricorso presentato dagli studenti decadenti contro il decreto rettorale si attende che sia il Consiglio di Stato a pronunciarsi definitivamente. La sentenza è attesa per dicembre: «Per quella data - prosegue Solinas - attendiamo anche la verifica che il rettore ci ha assicurato riguardo alle nostre carriere. Se le nostre istanze non dovessero accolte, per molti di noi significherebbe allungare di molto (nel caso del passaggio a un nuovo ordinamento) il percorso intrapreso. Sarebbe un tradimento rispetto a un contratto che, simbolicamente, abbiamo siglato all'atto della nostra iscrizione e ratificato col pagamento delle tasse».
Manuela Arca
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca Italiana (Pagina 12 - Edizione CA)
La piazza è degli studenti
Cortei e tensioni a Roma, Milano, Genova, Torino
SCUOLA. Giornata di protesta iniziata con un blitz all'alba a Palazzo Chigi
 
ROMA È cominciata all'alba portando alcune sveglie davanti a Palazzo Chigi, è proseguita con cortei in decine di città e si è conclusa con l'occupazione simbolica per 15 minuti dei binari della stazione Ostiense a Roma; nel mezzo, slogan contro il governo, lanci di uova e vernice, fumogeni, tensione con le forze di polizia. La protesta degli studenti ha mobilitato ieri in tutta Italia decine di migliaia di ragazzi - 100 mila secondo gli organizzatori, 50 mila secondo la polizia - per denunciare lo stato dell'istruzione in Italia e i tagli.
ISTITUTI A PEZZI «Le aule scolastiche cadono e pezzi e 200 mila studenti universitari rischiano di perdere la borsa di studio» hanno spiegato i ragazzi della Rete della Conoscenza, secondo i quali «con la scusa della crisi, il governo sta scaricando sulla nostra generazione tutto il peso dell'austerity». «Ora i conti li fate con noi» è stato lo slogan pù diffuso nelle manifestazioni.
UNIONE DEGLI STUDENTI La mobilitazione era indetta dall'Unione degli Studenti, il sindacato delle scuole superiori, a cui si sono uniti gli universitari di Link e tutto il movimento studentesco. E la partecipazione, dicono i promotori, è stata altissima ovunque, nelle metropoli come nei piccoli centri, «segno che i tagli del governo a scuola e università stanno creando un disagio reale»: 25 mila persone a Roma, 15 mila a Torino, 8 mila a Napoli, 5 mila a Genova e Milano.
PETARDI E UOVA Numerosi le azioni dirette di protesta, soprattutto a Roma, dove sin dall'inizio del corteo gli studenti hanno lanciato petardi, fumogeni e inscenato blocchi stradali; hanno poi proseguito oltre il percorso autorizzato, bloccando il lungotevere e lanciando contro le forze dell'ordine palloncini pieni di vernice, per poi fermarsi di fronte al Ministero dell'Istruzione e quindi tornare alla Piramide; qui i manifestanti hanno bloccato un'auto blu e alcuni studenti l'hanno assaltata con calci e sputi. Il corteo ha poi fatto irruzione nella stazione Ostiense, bloccando i binari. Bilancio: decine di giovani identificati e denunciati. A Milano gli studenti hanno lanciato uova e vernice contro le sedi di alcune banche; attimi di tensione con la polizia davanti alla stazione centrale, ma poi i manifestanti sono riusciti a passare in corteo intorno al Pirellone, sede della Regione.
CONTESTAZIONI Lancio di uova con vernice contro le vetrate di alcune banche anche a Pisa. Contestazione al Consiglio Regionale, alla Provincia e alla sede della Lega Nord a Trieste, mentre i cortei sono arrivati davanti agli ufficio scolastici regionali a Bari e Cagliari. A Torino sono stati appesi degli scontrini sulle vetrine dell'Unicredit, mentre a Genova due cortei hanno bloccato diverse zone della città per poi contestare il salone nautico.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia Medio Camp (Pagina 35 - Edizione CA)
Gonnosfanadiga
Dramma Sla, raccolta di fondi per la ricerca
 
Domani si concluderà la sottoscrizione a premi organizzata dal circolo “Incontri” per raccogliere fondi per la ricerca sulla Sla. Alle 18, in piazza 17 febbraio, saranno estratti i biglietti abbinati a 60 opere di artisti locali. «Abbiamo venduto quasi 4 mila biglietti», annuncia il presidente di “Incontri” Silvano Deias. Il 14 ottobre la somma raccolta e le altre offerte di generosi compaesani e imprenditori della zona saranno consegnate al Dipartimento di Scienze Mediche Internistiche dell'Ateneo di Cagliari. (s.p.)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 28 - Edizione OL)
Alghero
Posti letto per gli studenti fuori sede
 
Buone notizie per gli studenti universitari fuori sede, che ogni anno si arrangiano per la ricerca di un alloggio, spesso a prezzi proibitivi. L'Ersu di Sassari ha disposto l'acquisizione di posti letto, sino a un massimo di ottanta persone, da destinare agli studenti fuori sede iscritti all'università di Alghero.
Gli alloggi verranno assegnati in via prioritaria a quegli studenti che abbiano presentato regolare domanda di borsa di studio nei termini previsti dal bando, successivamente verranno assegnati sulla base dei criteri definiti nello stesso bando all'art. 17 "Servizi abitativi" e delle disposizioni pubblicate sul sito dell'Ente www.ersusassari.it alla voce bandi.
Gli studenti che sono interessati sono invitati a presentare domanda entro e non oltre il 14 ottobre 2011. Non verranno in alcun modo prese in considerazione domande pervenute oltre i termini. Per informazioni rivolgersi al Settore alloggio 079/9940048.
C. Fi.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Università, assunzioni
 
L'Università ha indetto una selezione pubblica per assumere a tempo determinato tre ingegneri. Le domande di partecipazione possono essere presentate entro le 13 del 4 novembre 2011.
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
Università, lezione inaugurale
Lunedì l’esordio del corso triennale di Giurisprudenza
 
 NUORO. Si terrà lunedì prossimo alle ore 18, nell’aula magna del Consorzio universitario, in via Salaris 18, la lezione inaugurale del corso di laurea triennale in «Diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private» della Facoltà di giurisprudenza dell’Università degli di Sassari.
 La lezione inaugurale del nuovo corso nuorese sarà tenuta da Michele Maria Comenale Pinto, ordinario di Diritto della navigazione e direttore della Scuola dottorale in Diritto ed economia dei sistemi produttivi. Il Consorzio universitario fa sapere che ci saranno anche i saluti di Domenico D’Orsogna, vice preside della Facoltà di giurisprudenza e ordinario di Diritto amministrativo, Omar Chessa, ordinario di Diritto costituzionale, di Giampaolo Demuro, ordinario di Diritto penale, e di Giovanni Maria Uda, ordinario di Diritto privato. Interverranno anche Caterina Loi, commissario del Consorzio universitario nuorese,
Celestino Carlo Locci, presidente dell Elsa Sassari, e Alessandro Fiori, in rappresentanza degli studenti della Facoltà di giurisprudenza.
«Nell’occasione - spiega un comunicato - sarà presentato il piano delle attività didattiche che si terranno presso il nuovo Polo didattico nell’anno accademico 2011-2012».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
CONSORZIO UNO
Specializzazione in Beni archeologici
 
 ORISTANO. La Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari ha pubblicato nei giorni scorsi il bando per partecipare alle prove di ammissione a Nesiotikà, la Scuola di specializzazione in Beni archeologici, con sede in città presso il Consorzio Uno, riservata a trenta due studenti già in possesso della laurea magistrale o specialistica in Archeologia.
 Le domande di partecipazione alle prove di ammissione, precisa un comunicato del Consorzio Uno, devono pervenire all’Università di Sassari entro le 12 del 3 novembre.
 Per agevolare la partecipazione dei candidati e nella prospettiva della vocazione internazionale della Scuola, le prove di selezione si svolgeranno nelle sedi di Roma (Università di Tor Vergata), Siviglia (Universidad de Sevilla) e di Oristano (presso la sede del Chiostro del Carmine) nel periodo tra il 7 ed il 12 novembre.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Una «casa» in via Rosello e poi via al campus
Sarà inaugurata tra breve la struttura prestigiosa nel centro storico
Una cittadella per 500 ragazzi e si recupera l’ex «Brigata Sassari»
VANNALISA MANCA
 
 SASSARI. L’idea del campus universitario nella caserma Gonzaga è stata abbandonata (troppo complicata la dismissione), ma l’Ersu intende comunque realizzare il mega progetto. Dove ancora non si sa, si è alla ricerca di un’area di almeno dieci ettari idonea ad ospitare alloggi per 500 studenti, andando quindi a incrementare notevolmente l’offerta degli attuali 529. Intorno campi sportivi polivalenti tra cui una piscina e palestre, caffetterie, punti di ristoro ma anche aree verdi attrezzate con servizi wireless. Gli edifici saranno certificati Ecolabel, dotati cioè di impianti per la produzione di energia rinnovabile al fine di contenere al massimo il consumo energetico. Quello della caserma era un progetto da una quarantina di milioni. Ora sull’Ersu ne piovono la metà: i venti milioni di finanziamenti annunciati dal Cipe il 30 settembre scorso. «Per rendere il progetto del campus più fattibile in tempi brevi - dice il presidente Gianni Poggiu - abbiamo deciso di abbandonare l’ipotesi abbracciata inizialmente che (in riferimento all’articolo 14 dello Statuto della Regione) prevedeva di realizzare l’opera utilizzando un’area demaniale militare dismessa. Questa soluzione sebbene vantaggiosa dal punto di vista economico rischiava di incappare nei gravi vincoli posti dalle procedure burocratiche. Nella fase attuale puntiamo invece sull’individuazione di un’area cittadina di rilevanza ambientale, dove procedere con un progetto che sia anche mirato alla riqualificazione del tessuto urbano. Il campus - dice Poggiu - sarà realizzato utilizzando in parte risorse dell’Ente e in parte i 20 milioni dei fondi Fas appena stanziati dalla Regione per la realizzazione di questa importante struttura». Si punta sul capitale privato (attraverso project financing) per sopperire ai costi di gestione senza gravare sui fondi pubblici. Intanto, sono giunti al termine i lavori di recupero funzionale e architettonico della Casa del Conte di Ittiri, in via Rosello, la nuova residenza Ersu realizzata nell’ottica di sostenibilità ambientale e green economy. L’edificio, di grande pregio artistico e architettonico, databile tra i secoli XVII e XVIII è stato completamente ristrutturato. La Casa - 41 posti letto -, sarà inaugurata in tempi brevi e si prevede di utilizzarla soprattutto per studenti Erasmus, visiting professor e per gli studenti più meritevoli. Il progetto di recupero è in continuità amministrativa, studiato dal precedente Consiglio di amministrazione, che aveva impegnato risorse in un processo di rivalutazione degli immobili cittadini concretizzando il documento d’intesa (2007 -2013) della Regione sulle residenze universitarie diffuse nei centri storici. Il nuovo Cda si dice convinto che quella di via Rosello sarà una struttura che porterà «nuovo impulso a una splendida zona cittadina non sempre adeguatamente valorizzata».
 Altri 75 posti letto saranno resi disponibili nella residenza studentesca che sarà realizzata negli edifici dell’ex Fondazione Brigata Sassari, in via Carlo Felice, di proprietà Ersu dal 2008, dove all’epoca si ipotizzavano 130 posti letto. Una struttura prestigiosa passata sotto alterne vicissitudini, con bandi di concorso contestati e fondi rimasti nei cassetti. I contenziosi sono stati risolti e adesso per poter procedere con i lavori si attende il finanziamento Miur del ministero, dopo che l’Ersu, lo scorso luglio, ha partecipato al bando. Anche qui il progetto prevede interventi a tutela della sostenibilità ambientale e questa residenza è stata progettata per diventare il primo edificio storico certificato Ecolabel in Sardegna.
 «Si stanno portando a conclusione vecchi progetti - dice Ottaviano Canalis, nel Cda su nomina regionale - e si guarda al futuro con nuove idee, come quella del campus che dovrà essere realizzato in aree prossime alla città non troppo distanti dalle facoltà universitarie». Oggi, si diceva, gli alloggi disponibili sono 529 e distribuiti nel tessuto urbano, come via Verona, via Padre Manzella, Cortesantamaria. L’Ersu, quindi, non prende in considerazione l’ipotesi illustrata in consiglio comunale da Simone Campus, già componente del Cda Ersu in rappresentanza degli studenti: l’idea di recupero a residenza universitaria dell’ex Turritania, in dismissione dai beni del patrimonio comunale.
 Un ultimo appunto riguarda Alghero, appendice dell’Università di Sassari con la facoltà di Architettura. Qui, non esiste una struttura alberghiera e l’Ersu pensa - prima o poi - di realizzarne una. Per ora circa 80 posti letto saranno disponibili a partire dall’anno accademico in corso in una struttura privata con la quale l’ente sta per attivare un contratto di locazione.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Attualità
ROMA. L’autunno caldo degli studenti indignati è già cominciato. ...
PAOLO CARLETTI
 
 ROMA. L’autunno caldo degli studenti indignati è già cominciato. La protesta di ieri sembra essere l’antipasto di quanto superiori e università di Roma e di tutta Italia intendono preparare per le prossime manifestazioni.
 Ieri mobilitazione in 90 città organizzata dalla Rete e dall’Unione degli studenti, cui si sono aggiunti anche cobas e no-global. Non vi sono stati disordini clamorosi, gli studenti hanno preferito flash-mob e proteste pacifiche. Solo qualche lancio di palloncini di vernice e fumogeni a Roma, mentre a Milano atmosfera più calda con i ragazzi che hanno tentato l’assalto all’agenzia di rating Moody’s. Attacco respinto un po’ a fatica perché le forze dell’ordine si erano concentrate nella difesa di altri possibili obiettivi della contestazione.
 Ma la scelta di imbrattare con la vernice Moody’s smentisce anche chi - e sono tanti - nella maggioranza sostiene che questi studenti non sanno niente sulle ragioni della protesta. Che invece non è solo contro la riforma tutta forbici per le scuole pubbliche della ministra Gelmini, non solo per le classi-pollaio, istituti che cadono a pezzi, gli stipendi dei docenti (presenti in forze), e tanto altro.
 E’ una protesta globale, che a Roma ha preso di mira sì il ministero della Pubblica istruzione, difeso dai mezzi blindati e quindi inaccessibile, ma anche banche, uffici finanziari.
 Così come a Milano, un altro attacco è stato portato alla sede della Banca d’Italia che è stata bloccata da un cordone di studenti per protesta, e nel mirino sono finite le banche e la finanza che specula: «Squali della finanza speculatori delle nostre vite» era scritto su uno striscione appeso davanti all’ingresso di Moody’s. Mobilitazione e lanci di uova contro banche e uffici finanziari anche a Bologna, Modena, Cosenza, Firenze, Torino, Bologna, Genova, Palermo. Studenti in piazza anche a Cagliari.
 A Roma di prima mattina gli studenti hanno cominciato con il trillo di decine di sveglie sotto Palazzo Chigi: «Abbiamo voluto dire a questo governo - hanno detto - che l’ora per loro è arrivata, questa generazione non vuole perdere altro tempo». Qualche disagio, quando gli studenti, partiti dalla Piramide, hanno deviato per raggiungere il Miur srotolando uno striscione «via Gelmini taglia-tutto, difendiamo la scuola pubblica» ma sono stati respinti dalla polizia senza scontri. E allora hanno deviato su viale Trastevere al grido «blocchiamo la città» creando problemi alla circolazione. Poco più tardi alcune centinaia di ragazzi hanno invaso la stazione Ostiense. Molti di loro sono stati poi identificati e rischiano una denuncia.
 Le opposizioni in Parlamento hanno sottolineato che le proteste sono state civili, giudicando «imbarazzante» il silenzio della Gelmini. Ma sono tante le iniziative in agenda. Il clou sarà l’11 novembre: con l’avvio dell’anno accademico scenderanno in piazza le Università.
 Gli studenti chiedono un finanziamento straordinario «per affrontare le questioni del diritto allo studio, del reclutamento e del rilancio della ricerca». E oggi la protesta dei licei proseguirà al fianco della Cgil «per unirci a tutti gli altri pezzi di questo Paese che non ne possono più di questo governo».
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Fatto del giorno
Carloforte regno dell’energia rinnovabile
Convegno sulle fonti alternative nell’isola di San Pietro che entro tre anni sarà il primo Comune a impatto zero
 
 CARLOFORTE. Si aprono prospettive sempre più verdi per l’isola di San Pietro, sui temi legati alla ecologia, alla sostenibilità e alle energie rinnovabili. Se ne sta discutendo in questo fine settimana a Carloforte, al cineteatro Mutua, dove ieri è iniziato il “Green Workshop”, una tre giorni di incontri, dibattiti e anteprime, che puntano a fare del centro tabarchino, entro il 2014, il primo comune italiano a “impatto zero”, creando un modello esportabile e replicabile su altri territori. Un modello che, inoltre, darà grande visibilità all’isola.
 Il forum nazionale, è stato progettato dal Ministero dell’Ambiente e dal Comune di Carloforte, in collaborazione con Regione, Provincia di Carbonia-Iglesias e Parco Geominerario, che rappresentano i partner del protocollo “San Pietro Isola Ecologica del Mediterraneo”, i cui atti costitutivi, firmati nel 2007, hanno messo a disposizione una somma complessiva di 5 milioni di euro. L’obiettivo, è quello di adottare un strategia di sviluppo sostenibile per l’isola, incentivando pratiche di risparmio energetico, riduzione di consumi e produzione di rifiuti, mobilità ecocompatibile ma, soprattutto, porre le condizioni affinché il fabbisogno energetico locale sia soddisfatto da fonti rinnovabili, sfruttando le grandi potenzialità che il vento e il sole offrono nell’isola più a sud ovest d’Italia.
 Per approfondire questi temi sono giunti a Carloforte esperti, tecnici, ricercatori ed amministratori di importanti aziende di settore, che si occupano di sviluppare e veicolare tecnologia pulita per la gestione dell’energia e dei consumi, in collaborazione col Cirps dell’Università La Sapienza di Roma, Cnr, Wwf, Legambiente, Enel Green Power, Nomisma Energia, Assosolare, Ispo ed altri partner. Ieri, il dibattito si è aperto trattando il piano energetico integrato, con l’introduzione di Mario Tozzi, geologo e ricercatore, e gli interventi del presidente della Commissione Ambiente del Senato Antonio D’Alì, Daniele Pulcini e Vincenzo Naso del Cirps - La Sapienza, Stefano Deliperi del Gruppo di Intervento Giuridico. E’ stata presentata, in anteprima mondiale, una tecnologia avanzata progettata dal Cirps. Si tratta di “smart grid”, un sistema di controllo e risparmio energetico basato su uno speciale algoritmo, reti wireless, dispositivi autoconfiguranti e sensori di controllo degli sprechi, in grado di monitorare e razionalizzare in tempo reale i consumi energetici di edifici privati e pubblici. Tra le applicazioni possibili ci sarebbe l’abbattimento del 60 per cento dei costi per l’energia elettrica pubblica di Carloforte. Oggi, il workshop entra nel vivo, con esempi concreti di come sfruttare al meglio l’energia del sole del vento e del mare, citando casi dove “vivere ad impatto zero” funziona, come nell’isola danese di Samso. Verrà inoltre presentato il progetto di mobilità ciclistica elettrica.
 Domani parlerà uno dei guru della “green economy”, Jeremy Rifkin.
 
 

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