Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 September 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

Corriere della Sera
Interventi & Repliche – pagina 49
Gheddafi e l’Università di Lobrano
 
Con riferimento all’articolo a firma di Gian Antonio Stella comparso ieri sul Corriere, si precisa che il professor Giovanni Lobrano non è mai stato preside di Giurisprudenza di Cagliari, né vi ha mai insegnato; né l’Università degli Studi di Cagliari ha mai pensato di conferire la laurea honoris causa a Gheddafi.
Giovanni Melis
Rettore Università di Cagliari
 
Il rettore di Cagliari ha ragione. Nella fretta (avevo da scrivere un altro articolo sull’Italia e la Cina) ho scritto Cagliari anziché Sassari. Ahi ahi… Mi scuso con il Rettore, con l’ateneo e con i lettori.
Gian Antonio Stella
 

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 15 - Edizione NU)
«L’assessore ha copiato»
NUORO. Polemica sulla lettera agli studenti scritta dalla Demuro
 
«L’assessore comunale all’istruzione per scrivere una lettera agli studenti nuoresi si ritrova a copiare a piene mani da un collega emiliano». Lo denuncia il consigliere comunale dell’opposizione Marcello Seddone puntando l’indice contro Paola Demuro e la sua lettera che riproduce quella diffusa in avvio dello scorso anno scolastico dall’assessore provinciale di Bologna, Giuseppe De Biasi.
«In questo periodo di crisi sono in contatto con molti assessori perché i problemi che affrontiamo sono comuni a tutta la scuola italiana. Ho sentito l’assessore Di Biasi molte volte per discutere di tante questioni e condividere documenti, come è successo anche in questo caso, legati alla situazione locale», spiega Paola Demuro sollecitando piuttosto «una battaglia in difesa della scuola pubblica dai tagli in arrivo, da fare tutti insieme, con i consiglieri, i rappresentanti del territorio e i cittadini».
Alla vigilia del convegno organizzato per domani sull’università nuorese dal Pd (ore 18,30 all’Euro hotel) la polemica si allarga alla disponibilità degli atti. Seddone sottolinea di averli chiesti con urgenza agli uffici del Comune - ente a cui assieme alla Provincia fa capo il consorzio - e di aver avuto ora la risposta: «Sono a disposizione gli atti di impegno e liquidazione della quota parte del Comune all’interno del Consorzio. Convenzioni, protocolli d’intesa, proposte di accordi potranno essere richiesti al commissario e agli uffici del Consorzio. È curioso che qualcuno affermi il grande impegno del Comune per l’offerta formativa e il dirigente dichiari di non avere altro che atti di impegno e liquidazione delle spese. O l’assessore ha operato senza l’ausilio degli uffici o c’è un grande problema di trasparenza». Paola Demuro ribadisce che i documenti sono atti pubblici, a disposizione nella sede del Consorzio. «Non c’è nessuna difficoltà a risolvere il problema», assicura impegnandosi a sollecitare «gli atti fondamentali come è previsto dallo statuto del Consorzio».
Sull’università a Nuoro si confronteranno domani il sindaco Alessandro Bianchi, il presidente della Provincia Roberto Deriu, il commissario Caterina Loi, Paola Demuro, Franca Carroni, Francesco Manca e Antonio Arghittu.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Tra fede ed economia
Vivere ai tempi del dissesto economico
Giampaolo Mele
 
Siete mai entrati in una chiesa gotica sentendo un brivido per i suoi vertiginosi slanci verso l’infinito? Oppure, avete mai varcato un tempio romanico volendo poi restare soli con voi stessi - senza turisti con marmocchi vocianti? E respirare, così, il senso della bellezza e dell’eterno? Di certo - e suppongo che non vi stupirete - questo è successo anche al Papa Benedetto XVI. Incontrando nei giorni scorsi un gruppo di pellegrini francesi a Castelgandolfo, il pontefice teologo e musicista ha raccontato - con poche parole - il rapporto fra la bellezza e Dio. Ricordando anche il caso di Paul Claudel, famoso letterato e diplomatico francese. Una notte di Natale, lo scrittore si recò nella basilica di Notre-Dame a Parigi. Era il 1886. Nel tempio parigino, ascoltando il canto del Magnificat il giovane Claudel avvertì la presenza di Dio. Non era entrato in chiesa per fede, ma per cercare argomenti contro i cristiani. Ne uscì convertito.
Propaganda cattolica da parte del Papa? No. Solo un dato di fatto. La bellezza dell’arte, della letteratura e della natura - spesso tremenda e devastatrice - è uno straordinario trampolino per l’Uomo - credente o non credente - che cerca orizzonti oltre sé stesso. Senza steccati confessionali o ideologici.
Ma ha senso parlare oggi di bellezza, nell’incertezza del presente e con l’angoscia del futuro? Paradossalmente sì. Spesso proprio nel dolore, nell’ingiustizia, si approfondisce il senso del bello. E poi non dimentichiamolo: il diritto alla bellezza è come il diritto alla libertà, al sacrosanto lavoro, al pane quotidiano. Certo, è difficile coltivare il senso del bello se è in forse la focaccia, come per i lavoratori Keller, o per i precari di scuola e università. E mentre tutti sono contro tutti, in una società confusa, dove gli onesti sborsano allo Stato anche per i disonesti. E allora?
Perseveriamo in questa folle impresa. In tempi di brutture morali e di dissesto economico cerchiamo di salvaguardare il senso, la esigenza della bellezza, mai disgiunta da quella del bene pubblico. Non sempre incontreremo, in questo itinerario, Dio; ma è importante che l’Uomo non si accontenti del solo pane.
Il brutto (tragico) è quando questo sacrosanto pane quotidiano non c’è.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 4 - Edizione CA)
«Unire scuola e formazione»
Proposta di legge del Pd sull’istruzione e il diritto allo studio
Mentre Cisl, Uil, Snals e Gilda chiedono deroghe ai tagli di personale negli istituti
 
Una nuova struttura educativa sarda basata su un sistema integrato tra istruzione e formazione professionale, come unico percorso per adempiere all’obbligo dell’istruzione. È il punto principale della proposta di legge regionale “Principi e norme per l’educazione, l’istruzione la formazione e il diritto allo studio” presentata dal Pd, primi firmatari Giuseppe Cuccu e Francesca Barracciu.
FORMAZIONE INTEGRATA Innovativa l’istituzione della rete politecnica regionale di livello universitario per la formazione integrata, in cui confluiscono tutti gli interventi di Regione e enti locali per integrare l’offerta formativa. È previsto un sistema di riconoscimento reciproco di crediti e una struttura nei percorsi degli istituti tecnici superiori, dell’istruzione e formazione tecnica superiore e della formazione superiore.
Per Giuseppe Cuccu è necessario che «l’istruzione ritorni una priorità per la Regione. Un’appropriata formazione professionale deve essere una leva per uscire dalla crisi. Non si può andare avanti con la politica dei tagli di personale». Francesca Barracciu ha sottolineato la necessità di «rinnovare le norme sull’apprendistato in modo che si qualifichino le persone a tutto vantaggio del sistema delle imprese. Per il Pd il problema scuola ha una priorità assoluta con l’esigenza di avere per i giovani, ma anche per gli adulti, quelle competenze per inserirsi nel mercato del lavoro con la preparazione necessaria».
LA PROTESTA Intanto Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals-Confsal e Gilda hanno organizzato ieri un sit-in a Cagliari davanti all’ufficio scolastico regionale per chiedere al direttore scolastico, ma anche alle forze politiche, di adoperarsi per inserire in deroga, nonostante i tagli previsti, i circa 600 docenti e personale Ata che perderanno il posto. Una delegazione è stata ricevuta dal direttore generale Enrico Tocco, che ha ascoltato i sindacati e ha convocato i dirigenti degli uffici scolastici provinciali per vagliare la possibilità di eventuali deroghe nelle varie province.
Sergio Atzeni

LA NUOVA SARDEGNA 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Via Porcell, poveri senza più mensa
I volontari: «Servizio finito, il borgo è troppo lontano per i bisognosi»
Le suore di Madre Teresa di Calcutta devono tornare a Sant’Elia: l’Università ha chiesto di riavere quei locali
MARIO GIRAU
 
CAGLIARI. Ormai è certo: alla fine del mese chiuderà i battenti la mensa dei poveri delle suore di Madre Teresa di Calcutta. Fin da questa settimana cessa il servizio di ospitalità notturna a clochard, sbandati e senza fissa di mora.
 Le suore torneranno a Borgo Sant’Elia - in locali messi a disposizione dalla parrocchia - per assistere, visitare, animare il quartiere. Come hanno fatto per molti anni a partire dal loro arrivo in città nel mese di giugno 1985. Per non creare vuoti assistenziali, è in fase di elaborazione un progetto Caritas-enti locali per surrogare l’originale esperienza delle sister con altre iniziative destinate a poveri ed emarginati.
 Nella mensa di via Porcell si consumano le ultime provviste assicurate ogni giorno dalla generosità dei cagliaritani. Per quasi centocinquanta volontari finisce l’esaltante vicenda di una solidarietà data e ricevuta, a volte perfino commovente, verso 80 indigenti che ogni giorno bussano alla porta della “Casa della Provvidenza”.
 «Parlare con i bisognosi, servirli a tavola, dialogare e diventare amici dei poveri, a torto considerati gli ultimi della società, ha arricchito - dice Palmira Casula da quasi dieci anni puntuale all’appuntamento con la mensa delle suore bianco-celesti - anche noi volontari. Al punto che preparare la cena, lavare e riordinare era un momento atteso. Una mensa ancora a dimensione umana, non stile self-service, ma quasi familiare». Tristezza e delusione sono i sentimenti maggiormente diffusi tra le squadre di volontari - circa 12 ogni giorno - che a turno una volta la settimana raggiungono la casa di fronte al “Palazzo delle Scienze” per un pomeriggio di solidarietà. «Sapevamo - dice Graziella Usai, volontaria da cinque anni - che il destino della struttura di via Porcell era segnato perché l’Università aveva chiesto di rientrare in possesso dell’edificio. Abbiamo sperato fino all’ultimo nella possibilità di una nuova casa per le suore e la mensa. Per un po’ si è parlato della soluzione-Villa Muscas, ma non è andata in porto. Oggi sappiamo con certezza che le sister ritorneranno a Sant’Elia. Fine di una bella storia iniziata 12 anni fa». I volontari sono i primi a sapere che nella borgata molto difficilmente potrà funzionare un’altra mensa. Troppo fuori mano.
 «Un servizio come quello assicurato dalle suore - aggiunge Graziella Usai - deve essere centrale, facilmente raggiungibile e alla portata di tutti i bisognosi. Via Porcell risponde a questi requisiti».
 E’ la fine di un generoso servizio caritativo e sociale che interroga e chiama in causa la città. «I maggiori frequentatori della mensa - aggiunge Palmira Casula - non sono immigrati e senza fissa dimora, ma cagliaritani, tutti indigenti, che d’ora in poi dovranno arrangiarsi per avere il pasto caldo della sera». Una cosa è certa: mentre anche grandi metropoli si mettono in lista d’attesa per avere le discepole di Madre Teresa, Cagliari si rassegna a un ridimensionamento del loro spazio. Per le sei sister nate a Calcutta e di nuovo a Sant’Elia è un ritorno alle origini della loro esperienza in terra sarda. Per il capoluogo dell’isola comunque una perdita.
 In questi giorni sono in corso contatti e colloqui tra il direttore della Caritas, don Marco Lai, e alcune istituzioni locali per varare nuove iniziative di solidarietà organizzata.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Gallura
L’Università al fianco di Prospettiva donna
Venti ragazze vittime di abusi partecipano al progetto del Dipartimento di Psicologia
L’obiettivo è acquisire la capacità di gestire le situazioni a rischio
ENRICO GAVIANO
 
OLBIA. La guerra contro la violenza sulle donne si combatte in tanti modi. Anche facendo conoscere alle vittime, con interventi qualificati, nuove tecniche per contrastare gli abusi. Un progetto che si muove in questa direzione è iniziato di recente nella sede di Prospettiva donna a Olbia. Il Centro antiviolenza affianca il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Cagliari che promuove l’iniziativa.
 Il Progetto in questione si chiama «Gagli-off». Approda a Olbia dopo i contatti avuti fra il dipartimento di psicologia dell’università cagliaritana e l’associazione Prospettiva donna, che da diversi anni opera nel territorio in difesa delle donne vittime di violenza. Si tratta di un’azione di empowerment (potenziamento, ndr) nei riguardi di chi ha subito violenza domestica, maltrattamento, abuso sessuale, stalking. Ed è finalizzata all’acquisizione, da parte di queste donne, di capacità di gestione delle situazioni di rischio e all’assunzione di un ruolo attivo nella propria tutela.
 «Partecipano al progetto - sottolinea Patrizia Desole, presidente di Prospettiva donna - 20 donne seguite dal Centro, che apprenderanno nuove tecniche per contrastare la violenza domestica, gli abusi sessuali e lo stalking. Si tratta di una iniziativa che utilizzerà modelli di intervento già sperimentati con successo in Canada e nei Paesi del Nord Europa. Sarà anche l’occasione per elaborare delle linee guida finalizzate alla promozione di comportamenti funzionali ed efficaci nella gestione dei rapporti conflittuali e violenti».
 In questo progetto, che ha preso il via l’otto settembre con il primo incontro, al quale ne seguiranno altri a cadenza periodica, Prospettiva donna gioca un ruolo attivo. «Le operatrici e le professioniste dell’Associazione - dice ancora Patrizia Desola -, impegnate da anni nella tutela delle donne vittime di violenza, collaboreranno al progetto insieme al Dipartimento di Psicologia, che promuove l’iniziativa sotto la responsabilità scientifica della professoressa Cristina Cabras».
 L’iniziativa prevede che le donne coinvolte svolgano alcune attività di gruppo. Nel corso degli incontri vengono via via compilati dei test e questionari, avviate attività diversificate di supporto concordate con le operatrici e, infine, predisposta una guida per la riduzione del rischio di vittimizzazione. Quest’ultimo capitolo è decisamente importante, perché permetterà a Prospettiva donna di allargare al di fuori del gruppo di 20 donne seguito, le risultanze del progetto. «La guida che scaturirà - ricordsa infatti Patrizia Desole -, diventerà un volumetto che potrà essere diffuso nel territorio. Andando a raggiungere anche donne che magari, al momento, vivono la situazione di rischio ma non sanno come uscire dal tunnel oppure sottovalutano le situazioni che si creano in famiglia, con il partner o con i conoscenti».
 Le risultanze del progetto condotto in questi mesi saranno poi al centro nel 2012 dell’iniziativa dell’8 donna, che Prospettiva donna organizza ogni anno l’8 marzo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
DIBATTITO DOMANI
Il Pd e l’università nuorese
 
Il dibattito sul futuro dell’ateneo nuorese continuerà domani pomeriggio, alle 18.30, nella sala convegni dell’Euro Hotel, in via Trieste, dove si terrà l’incontro-dibattito dal titolo “L’Università a Nuoro. Opportunità, sviluppo, futuro e crescita”. A organizzarlo è il Partito democratico cittadino. Interverranno il sindaco Alessandro Bianchi, il presidente della Provincia Roberto Deriu, il commissario del Consorzio universitario Caterina Loi, l’assessore comunale all’Università Paola Demuro e la delegata all’Università della Provincia di Nuoro Franca Carroni. Coordinerà i lavori il segretario cittadino del partito, dFrancesco Manca, mentre presenterà la relazione tecnica il vice segretario cittadino Antonio Arghittu. Seguirà il dibattito. Al centro degli interventi e del confronto ci sarà certamente anche il nuovo corso triennale aperto dalla facoltà di giurisprudenza di Sassari.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
«L’assessore ha copiato» Seddone accusa Demuro su scuola e università
Ma la responsabile dell’Istruzione si difende «La lettera era concordata con il collega emiliano»
VALERIA GIANOGLIO
 
NUORO. In tempi di social network, utilizzo a piene mani di internet, e notizie che corrono veloci sulle ali del web, capita anche questo: che un consigliere comunale nuorese trovi che la lettera aperta indirizzata qualche giorno fa da un assessore comunale agli studenti, in qualche passaggio, sia identica a quella scritta da un collega della Provincia di Reggio Emilia. Succede in queste ore, nel bel mezzo del dibattito nuorese sulla scuola e sull’università. Questi i fatti. Qualche giorno fa, Marcello Seddone, consigliere comunale di Nuoro futura-Psd’Az, invia al Comune una richiesta di accesso agli atti sul Consorzio universitario. La risposta che riceve, tuttavia, non lo soddisfa perché il Comune gli scrive di avere solo «gli atti di impegno/liquidazione della quota parte del Comune all’interno del Consorzio». Seddone resta dunque a bocca asciutta. Lo scrive in un comunicato stampa, alla fine del quale aggiunge «D’altronde, cosa possiamo pretendere da un assessore all’Istruzione che per scrivere una lettera copia da un collega emiliano?». La lettera di Paola Demuro agli studenti, in effetti, in tre passaggi ricalca le parole dell’assessore Giuseppe De Biasi. La Demuro ha una spiegazione. «Conosco De Biasi - dice - e la nostra battaglia per la scuola, contro i tagli, è comune, quindi non è strano che abbiamo condiviso le stesse parole e concetti. La sinergia tra amministrazioni, anzi, è la vera chiave per condurre una battaglia in difesa degli studenti. Quanto agli atti sull’università solleciteremo il Consorzio per averli».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
La via del lavoro è il «no profit»
Il seminario in via Trentino sull’auto-impresa
PIERLUIGI CARTA
 
CAGLIARI. La situazione lavorativa in Sardegna può apparire disastrosa. Eppure nel panorama cagliaritano vi è un interessante settore dove si creano attività associative che spaziano dalla cultura all’attività didattica, fino allo sport e al sostegno educativo. Per approfondire la conoscenza del settore associazionistico tra gli studenti, il progetto Student Jobs dell’ente Ersu ha organizzato un breve ciclo di seminari riguardo l’auto-imprenditorialità ed il no profit, nella sala Nanny Loy in via Trentino. «Il seminario nasce dalle richieste dei nostri utenti - ha dichiarato ieri Stefano Basciu, direttore dello Student Jobs, durante la giornata conclusiva del seminario - il mercato del lavoro è cambiato, l’ideale del concorso pubblico e del posto fisso sta sfumando. Gli studenti sono obbligati a trovare altre formule occupazionali e spesso certe forme di lavoro alternativo non vengono prese in considerazione». Christian K. Tabbò uno dei conferenzieri, il quale gestisce uno studio di consulenza per le attività associative, afferma che la loro utenza è in crescita esponenziale ed è composta soprattutto da studenti alla prima esperienza lavorativa. «Ai quali, spiega Tabbò - solitamente proponiamo le formule imprenditoriali più semplici e snelle, ovvero l’associazione culturale o di promozione sociale». In soli due anni dall’apertura, lo sportello di consulenza, con sede nell’ex-distilleria di Pirri, ha contribuito alla creazione di cinquanta associazioni nell’area di Cagliari; molte agiscono sul territorio e, soprattutto, danno lavoro ai più o meno giovani. «Il panorama culturale cagliaritano è investito da un certo fermento e l’immobilismo delle assunzioni non dovrebbe scoraggiare - ha spiegato Tabbò durante il dibattito - le formule per aprire varchi nel mondo del lavoro esistono, e non per forza passano attraverso i concorsi pubblici». Via insomma all’esplorazione del terzo settore.

9- Metro

Prima pagina
Nuovo ateneo
Facoltà tagliate
L’Università presenta il nuovo statuto, ecco gli effetti a Cagliari della legge Gelmini: presto un unico polo per Economia, Scienze politiche e Giurisprudenza. Gli studenti protestano: meno potere per noi in Senato accademico
 
Pagina 10
Nuovo Statuto, l’ateneo in tilt
Spariscono le facoltà per far spazio alle scuole di raccordo. Salta il voto finale per i troppi malumori

Questionnaire and social

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