Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 July 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 15 - Edizione CA)
La sonnacchiosa autonomia
Per il risveglio serve la volontà dei sardi
 
Nel saggio Autonomia, il sonno e la ragione , Pasquale Mistretta e Chiara Garau verificano la capacità della classe politica sarda di disegnare e declinare un modello di sviluppo originale, un'alternativa che porti l'Isola fuori dall'ingiustificata classificazione di terra del Mezzogiorno d'Italia.
Il percorso, dicono gli autori, deve passare per il riconoscimento dell'insularità che, senza una reale “continuità territoriale”, resterà sempre e tristemente tale. Un ossimoro la cui soluzione porterebbe alla nascita di una “piattaforma centrale del sistema Mediterraneo”, capace di produrre ricchezza.
Le grandi opportunità turistiche; la sicurezza per cittadini e imprese; una burocrazia snella; una formazione più orientata alla cultura d'impresa, dell'organizzazione e dell'innovazione; il partenariato pubblico-privato; l'appetibilità per la qualità della vita rispetto a un Nord intasato e inquinato: i fattori su cui occorre puntare. Una Regione che miri più a sviluppare i rapporti con il Nord del Mediterraneo e che diventi l'interfaccia con i Paesi del Nord Africa.
Questo Modello di Sviluppo, spesso evocato, è ciò che la classe politica isolana non è mai stata in grado di applicare responsabilmente, accomodata sulle poltrone del potere riccamente retribuite.
L'Autonomia è rimasta “nel sonno” e senza “la ragione”, verrebbe quindi da parafrasare. Ora, però, le innovazioni del federalismo metteranno finalmente la classe dirigente di fronte alle proprie responsabilità per costringerla a uno sforzo autonomo e auto propulsivo. Questa necessità è evidente nella continua evocazione del “Partito dei Sardi”. Un partito che, diversamente dalle matrici rurali e rivendicazioniste del primo PSd'Az, dovrà nascere dal raccordo dei Democratici e degli autentici Liberali. Un auspicio e una necessità che potranno concretizzarsi soltanto quando le volontà egemoniche dei gruppi forti di voti saranno sopraffatte dai bisogni del Popolo.
Antonello Gregorini

LA NUOVA SARDEGNA 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Case dello studente: tra disservizi e degrado
Un’inchiesta nel mensile “Il Portico” raccoglie le lamentele di chi vive già negli alloggi Ersu
 
CAGLIARI. Nel numero di luglio del Portico diretto da Sergio Nuvoli un’inchiesta sulla vita in città degli studenti fuorisede mette in luce le richieste dei giovani che abitano già a Cagliari. Così, mentre si rinnova il dibattito sulla necessità di costruire una nuova casa dello studente, i giovani già residenti negli alloggi spiegano come sia urgente intervenire negli stabili e anche nella gestione dei servizi.
 Sulla carta le case dello studente dovrebbero assicurare lavanderia, ritiro rifiuti ecc, invece i ragazzi si scontrano quotidianamente e ormai da anni con lavatrici che non funzionano, sacchi dell’immondizia che non vengono consegnati. Anche l’igiene dei locali, a dire degli studenti intervistati dalla giornalista del Portico, è piuttosto ridotta col risultato che gli studenti si occupano anche di questa. Le cucine, magari hanno quattro piastre cottura ma non tutte funzionano e poi non c’è una sala comune dove consumare i pasti perciò si cucina nel tempo consentito dalla fila davanti alla piastra e poi si va a mangiare in camera. Nelle camere qualcuno combatte con la muffa e la rete internet, indispensabile ormai come il pane, per gran parte dell’anno, si spiega nell’articolo, non ha funzionato. Un considerazione viene fatta anche per la dislocazione delle case dello studente, lontane dalle mense universitarie. Insomma, pur nella convinzione che sia un bene poter contare su un alloggio studentesco, si sollecita maggiore attenzione verso la manutenzione degli edifici ma anche dei servizi che in questi vengono erogati.
 
LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
«Spazi culturali? L’ateneo li nega»
I delegati degli universitari chiedono più apertura per le loro iniziative
PIERLUIGI CARTA
 
 CAGLIARI. La decisione del rettore dell’università è stata irremovibile: l’orto botanico non ha ospitato, nè ospiterà lo spettacolo “Holy peep show”. Ma per altre manifestazione, come “Libriforas”, non ci saranno restrizioni di sorta. Annalena Cogoni, responsabile dell’orto botanico, precisa anche che i racconti all’aperto di quest’ultimo gruppo «non sono un’operazione commerciale».
 Tiziana Raja della compagnia “Lucido Sottile”, che ha organizzato lo spettacolo a cui è stato negato il permesso per l’Orto botanico, precisa però che la loro rappresentazione, «come la “Fedra” realizzata nello stesso luogo, è una iniziativa culturale e non un’operazione commerciale». Ad ogni modo, forse alcune irregolarità amministrative e soprattutto la polemica sulle locandine dello spettacolo di Lucido Sottile hanno contribuito a bloccare uno dei pochi siti gestiti dall’ateneo cagliaritano che offrono spazi e strutture per attività culturali.
 Nicola Usala, rappresentante degli studenti, ha fatto un’interrogazione al rettore Giovanni Melis per cercare di modificare il diniego. Inutilmente. Per l’universitario, in ogni caso, «è dovere dell’ateneo non solo ma anche promuovere iniziative culturali originali che coinvolgano artisti, studenti e il maggior numero di cittadini». Inoltre «insistere sulla non concessione dell’Orto botanico, vista la grande attenzione mediatica che si è sviluppata intorno al caso, potrebbe avere una ricaduta d’immagine negativa sull’ateneo». In questo caso la posizione del Magnifico presta il fianco alla polemica degli studenti per la mancanza di spazi associativi. L’Orto botanico è uno dei tanti dato che l’università gestisce molti siti sparsi sul territorio cittadino. Mentre le associazioni studentesche e culturali devono penare per una concessione e raramente gli spazi accordati consentono un’attività più articolata di una conferenza. Marco Meloni, presidente del consiglio degli studenti, afferma che «l’amministrazione di questi luoghi è sempre stata ridotta alle funzioni dell’università, invece l’ateneo dovrebbe incentivare i nostri progetti e quelli che hanno un impatto sul territorio».
 Per ovviare ai limiti dell’ateneo, gli studenti sperano in un’amministrazione comunale più flessibile della precedente. Anche se qualche spiraglio si è aperto: pochi mesi fa infatti gli universitari hanno strappato la concessione del chiostro della facoltà di architettura: per concerti e dibattiti. Ma i problemi continuano, seppure di altra natura: i residenti del quartiere hanno protestato per gli orari delle manifestazioni. Una questione di coordinamento e di regole da seguire. «Le strutture che ci vengono concesse con più frequenza sono i locali della cittadella di Monserrato, troppo distanti e difficilmente promuovibili - continua il rappresentante degli studenti - questo atteggiamento ricalca lo spirito di chi vorrebbe gli studenti e le loro attività invisibili agli occhi dei cittadini».
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Cagliari
Nuovi termini per i corsi formativi di aggiornamento per i bibliotecari
 
 ORISTANO. Il Comune, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi di Cagliari, la Cooperativa sociale Studio Progetto 2 e la Cooperativa sociale Digitabile nell’ambito del Progetto “Diversabilità alla rete di pubblica lettura” ha riaperto i termini per la selezione di n. 150 bibliotecari da inserire in percorsi formativi gratuiti di aggiornamento professionale.
 I destinatari dei percorsi formativi sono 50 bibliotecari che lavorano in strutture pubbliche e private della provincia di Oristano e 100 della PRovincia di Cagliari.
 Chi ha già inviato la domanda di ammissione non dovrà inoltrarla nuovamente.
 Il progetto, in questa fase, «intende accrescere le conoscenze e le competenze dei bibliotecari in relazione alle capacità relazionali, di accoglienza e di assistenza delle persone con diversabilità fisica e intellettiva».
 La domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente sul modulo prestampato e consegnata a mano o inviata a per raccomandata A/R (non farà fede il timbro postale) entro le ore 13 del 25 luglio 2011 al Comune di Oristano, Piazza E. d’Arborea - 09170 Oristano.

Questionnaire and social

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