Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 July 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 32 - Edizione CA)
I forzati dell'Università
Neomaturati e crisi: costretti a continuare gli studi
CARBONIA. Su 248 ammessi, in 7 non hanno superato l'esame di diploma
 
In tasca hanno un diploma e due certezze: proseguire gli studi all'Università e mettere in conto di emigrare. Nella terra dei cassintegrati e degli operai in mobilità i giovani freschi di diplona non hanno molte altre alternative. Si godono i primi giorni di vacanza senza nascondere l'ansia e un certo scoramento per il futuro: in 241 hanno superato gli esami di maturità nei cinque istituti superiori di Carbonia, il Gramsci-Amaldi (99 fra liceo classico, scientifico e linguistico), l'Angioy (64 fra indirizzo geometri, ragionieri e tecnologico), il Beccaria (31 ragionieri) e l'Istituto professionale industria e artigianato, 47. Sanno bene che il difficile viene adesso. Sono le scelte che possono indirizzare la vita.
L'UNIVERSITÀ E la scelta, in questo momento di crisi che in diversi casi investe anche le loro famiglie, pare essere obbligata: iniziare la carriera universitaria. Con impegno e dedizione (altrimenti è tempo e denaro persi) ma fondamentalmente perché non esistono molte altre opportunità in un territorio che già perde i pochi posti di lavoro. «Sono dubbioso e scoraggiato - sostiene Francesco Merche, 18 anni, dell'Angioy, diplomato con 100 centesimi - finirò in un ateneo perché non saprei cosa altro fare e al tempo stesso occorre capire se scegliere il corso che più mi si addice o quello che offre maggiori opportunità di lavoro».
La vede grigia anche Claudio Di Meglio, 20, diploma di ragioniere al Beccaria e pilastro del Carbonia Calcio in Eccellenza: «Tenterò in Scienze motorie o fisioterapia ma non mollerò il calcio proprio adesso: è triste vedere che pochi si laureano e sono pure costretti ad emigrare».
L'EMIGRAZIONE L'idea di fare le valigie dopo la carriera universitaria in ingegneria civile che sceglierà invece «con ferma convinzione» balena anche nella testa di Marco Bressan, 18, classico Gramsci, l'unico 100 e lode fra le 17 massime votazioni attribuite: «Preoccupato? Certo, ma non bisogna fermarsi all'Italia e, infatti, metto in conto di proseguire il mio percorso all'estero, dove magari troverò anche lavoro». Ipotesi che palesa anche Giulia Loberto, 18, Angioy (promossa con 100), aspirante giornalista: «Per la specializzazione ho già deciso di andare fuori e poco importa se non troverò un impiego subito».
IL PRECARIATO Ma esiste anche una fetta neodiplomati che incita i compagni alla reazione per non iniziare da subito una carriera di lavori precari: «L'Università è scelta inevitabile - afferma Andrea Locci, 18, San Giovanni Suergiu, altro 100 all'Angioy - ma occorre essere fiduciosi». Lo sostiene anche Andrea Urru, 18, “100” allo Scientifico Amaldi: «Proseguire è scontato ma a quel punto la scelta sia ponderata». A fronte di 241 diplomati, 7 non hanno superato l'esame.
Andrea Scano
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Piazza Repubblica
Test universitari con simulazione
 
Obiettivo-ammissione è l'iniziativa che si terrà per la prima volta in Sardegna alla libreria Piazza Repubblica Libri, con appuntamento alle 19 di domani. La fatica della maturità è ancora da smaltire, ma non si può perdere tempo. I test di ammissione di settembre sono impegnativi, soprattutto per i corsi di laurea più ambiti: l'anno scorso a Cagliari a Medicina è stato ammesso solo 1 studente su 9; a Odontoiatria poi, ce l'ha fatta 1 su 36. L'iniziativa è curata da una società leader nella preparazione ai test di ammissione. I ragazzi presenti potranno svolgere una prova simulata del test d'ammissione: 50 quesiti in 50 minuti, 6 differenti prove a seconda dell'area di interesse. Al termine della prova ogni studente riceverà una guida sul numero chiuso e, nel giro di pochi giorni, potrà verificare via mail il risultato ottenuto.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
«Serve più prevenzione»
Parte lo screening contro il tumore al seno
ASL 8. Secondo le statistiche si ammala una donna ogni dieci
 
Uno screening a tappeto, con quasi 80 mila donne tra i 50 e i 69 anni che verranno invitate a sottoporsi ad una visita senologica specialistica. È un progetto che, non solo in teoria, punta a salvare centinaia di vite quello presentato ieri mattina dai vertici della Asl 8 e dell'azienda ospedaliero-universitaria: entro i prossimi due anni, sarà inviata una lettera praticamente a tutte le donne di mezza età che vivono nel capoluogo e in provincia per partecipare ad una delle più vaste campagne di prevenzione mai organizzate nell'Isola.
I CONTROLLI Seguendo gli esperimenti che hanno regalato ottimi risultati su altre patologie, come ad esempio quelle della tiroide, i medici eseguiranno migliaia di visite attraverso il Centro screening dell'Azienda sanitaria cagliaritana, in collaborazione con gli ospedali San Giovanni di Dio ed il Policlinico di Monserrato (che invece dipendono dall'azienda universitaria). «Questo piccolo gesto - ha raccontato Angela Maria Silvestri, radiologa, - potrà salvare la vita a tante donne. Nell'Isola una donna ogni dieci si ammala di cancro al seno: grazie allo screening sarà possibile individuare circa 140 nuovi casi di neoplasia. La diagnostica precoce aumenta le percentuali di sopravvivenza dal 27 al 35 per cento. Non si può quantificare quante donne in Sardegna muoiano per tumore al seno, ma in Italia si contano 32 vittime al giorno».
L'AZIENDA L'importanza della campagna, anche per i numeri delle donne che verranno coinvolte, è stata sottolineata dai manager della Asl e dell'azienda universitaria, Emilio Simeone e Ennio Filigheddu: «Si tratta di un'iniziativa importante - ha detto il direttore generale dell'azienda cagliaritana - che inizierà col distretto di Quartu per poi proseguire in tutta la Provincia». A guidare l'attività di ricerca e prevenzione sarà Silvana Tilocca: «La campagna di prevenzione può davvero dare speranza alle donne e cambiare le sorti di questo male - ha chiarito - che resta la prima causa di morte di tumore nella popolazione femminile. Non serve mettere la testa sotto la sabbia - ha proseguito - il problema va affrontato perché, se preso per tempo, c'è ampio margine di guarigione, senza dover ricorrere nemmeno alla chemioterapia».
L'ALTRA EMERGENZA Durante la presentazione del progetto è stato fatto il punto anche sull'attività di screening per il tumore alla cervice uterina che riguarda le donne dai 25 ai 64 anni: 158 mila pazienti sono già state invitate a effettuare l'esame di prevenzione.
Francesco Pinna
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
«Ci siamo regalati la biblioteca»
L'esperimento, riuscito, messo su da un gruppo di studenti di Architettura
Prima la scaffalattura in legno e poi la raccolta fondi per acquistare i testi, alcuni dall'estero
 
L'hanno progettata, costruita e finanziata da soli, per offrire ai propri colleghi ciò non avevano in città: una biblioteca con testi esclusivamente di Architettura. Un esperimento, un'iniziativa che sta prendendo forma e che presto diventerà una realtà a disposizione non solo degli iscritti all'Università.
L'IDEA Questa è l'idea di un gruppo di studenti, desiderosi di riaffermare l'importanza dell'uso dei libri non solo nella formazione ma anche nell'aspetto sociale: «Trovare alcuni testi era impossibile», racconta il neo-laureato Francesco Zuddas, «perché alcuni sono troppo specifici, altri sono in lingua straniera, altri ancora costano parecchio. Insomma, non rientrano negli investimenti che solitamente affrontano le librerie comuni. Ma per noi sono interessantissimi e utili. Motivo per cui abbiamo deciso di organizzarci per conto nostro per poterli acquistare e mettere a disposizione di tutti».
IL PROGETTO Un'iniziativa nata quasi per caso: «Circa un anno fa alcuni di noi hanno partecipato a un corso di composizione creativa, con obiettivo la creazione di una libreria - spiega Giacomo Garau, studente di Architettura - fu scelto un progetto di book shop e ricevemmo in regalo il materiale per costruirlo da parte della Fadda legnami. Poi, insieme a un falegname, lo abbiamo ultimato». Ma quello è stato solo il punto di partenza: «Bisognava poi cercare i libri da accogliere sugli scaffali - aggiunge - e per una corretta selezione abbiamo consultato book shop internazionali, come quello di una scuola di architettura inglese, tra le più rinomate in Europa».
AUTO-FINANZIAMENTO Le forme più importanti sono rappresentate da seminari e feste, capaci di coinvolgere centinaia di giovani, l'ultima nello scorso week end. «Grazie anche all'associazione studentesca Cultarch, abbiamo sperimentato il funzionamento della libreria nel chiostro dell'università, in via Santa Croce - prosegue Zuddas - nella sera di sabato, infine, abbiamo organizzato un ritrovo con barbecue e bevande, per raccogliere fondi». Manca ormai poco all'attivazione della libreria a tutti gli effetti: «Siamo fiduciosi, vorremmo che lo spazio si trasformasse in un centro di aggregazione, in cui si possono consultare i libri ma anche un bar dove incontrarsi».
Stefano Cortis
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
In Breve
Convegno sull'energia
 
Si parlerà di energia, ambiente e lavoro, venerdì (ore 9.30, al T-Hotel) nel convegno dal titolo "Energia, una necessità e un'opportunità di sviluppo della Sardegna" organizzato dalla Cgil regionale insieme alla Filctem. Occasione per discutere del futuro del carbone del Sulcis e dell'indispensabile sviluppo della ricerca e della produzione da fonti rinnovabili. Parteciperanno Walter Cocco, Bruno D'Aguanno, Marco Camerada, Aldo Muntoni.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Orto botanico
«La chiusura danneggia tutti»
 
La chiusura dell'Orto botanico non crea problemi solo alla compagnia Lucido Sottile.
A lamentarsi è anche l'associazione di promozione sociale Libriforas: «Siamo costretti ad annullare la programmazione estiva delle lettura animate per inagibilità della location da tempo individuata - dice Stefania Zaccheddu, responsabile dell'associazione - avevamo trasformato l'Orto botanico in spazio culturale dedicato alle famiglie».
Ora la rassegna rischia di morire: «Ogni estate facevamo conoscere storie e autori, stimolando gioco e crescita nel confronto. La rassegna “Orto dei libralberi” ha sempre goduto, dal 2009 a oggi, del consenso e della numerosa ed entusiasta partecipazione dei bambini e dei loro familiari».
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Corsi di lingua sarda, l’università di Sassari attacca la Regione
 
SASSARI. Ritardi nella realizzazione del progetto sui corsi di aggiornamento per la formazione di lingua sarda nell’ateneo sassarese.
 Alle polemiche di questi giorni rispondono i quattro docenti rappresentanti dell’università per la lingua sarda: Giovanni Lupinu, Dino Manca, Carlo Schirru e Fiorenzo Toso. La nota ricostruisce la vicenda riportando puntualmente tutte le fasi dell’avvio del progetto. Era il 23 febbraio 2010 quando l’Università di Sassari ricevette un documento della Regione nel quale l’allora direttore del servizio di lingua e cultura sarda, dottor Corongiu, invitava l’ateneo sassarese ad attivarsi per l’esecuzione di corsi finalizzati alla formazione di insegnanti di lingua sarda, in quanto la Regione ha accantonato per tale scopo la cifra di 750 mila euro (relativi alle annualità 2008, 2009 e 2010) per ciascuna università isolana.
 Il 17 marzo 2010 il Senato Accademico dell’Università di Sassari designava una Commissione di Ateneo ad hoc, composta dai professori Aldo Maria Morace, referente amministrativo contabile, Giovanni Lupinu, Dino Manca, Antonello Mattone, Carlo Schirru, Francesco Sini e Fiorenzo Toso. L’Ateneo è rappresentato nell’Osservatorio per la lingua sarda dal prof. Angelo Castellaccio.
 In conclusione però, i corsi non vengono avviati, perche?
 «A distanza di oltre un anno l’Università di Sassari- si legge nella nota - sta ancora aspettando una risposta ufficiale e definitiva dalla Regione, positiva o negativa che sia. Inoltre, dopo tre convocazioni andate a vuoto, solo in data 28 giugno 2011 è stato possibile aver un colloquio con il dottor Corongiu che peraltro, in tale occasione, non rivestiva più, ufficialmente, il ruolo di direttore del Servizio lingua e cultura sarda della Regione, a tutt’oggi vacante».
 In quell’occasione, ricorda la nota, il delegato dell’assessore Sergio Milia proponeva, al fine di definire rapidamente la questione, l’istituzione di una commissione ristretta costituita da quattro rappresentanti dell’Università di Sassari, «prontamente indicati nelle figure dei professori Giovanni Lupinu, Dino Manca, Carlo Schirru, Fiorenzo Toso e due rappresentanti della Regione, di cui però tardano a pervenire i nominativi».
 Ma, dicono i docenti: «nonostante l’impegno personale dell’assessore, ogni ritardo è da addebitare esclusivamente ai funzionari della Regione sarda che, anziché promuovere una pronta definizione della questione, ne hanno dilatato i tempi, anche attraverso lunghi silenzi istituzionali».
 «Ciò - si legge nella nota- ha certamente favorito una serie di polemiche sterili, in particolare svalutando l’impegno dell’Università di Sassari che intende efficacemente operare in favore delle lingue minoritarie della Sardegna: a tal proposito, anzi, l’Università di Sassari sottolinea che le fughe di notizie che hanno alimentato le polemiche di cui sopra sono state favorite da un’accorta regia». E poi un’altra nota dolente: «L’Università di Sassari - precisano i docenti - non può riconoscere ai funzionari della Regione Sarda il ruolo di valutare la qualità scientifica della propria azione formativa, né può accettare alcuna interferenza nella selezione dei docenti coinvolti nei corsi. Al tempo stesso, l’eventuale avvio dei corsi non può essere ritenuto un modo per far certificare all’Università di Sassari la bontà dell’azione politica regionale in materia linguistica, riguardo alla quale, anzi, l’Università si riserva, in piena autonomia, di formulare le proprie valutazioni di ordine metodologico e scientifico, nel pieno rispetto dei ruoli reciproci. L’Ateneo è preoccupato per alcune posizioni assunte pubblicamente dai funzionari regionali che sottovalutano la diversità linguistica della Sardegna, non si impegnano per le varietà locali e le altre lingue minoritarie e sposano un progetto di omologazione che può rappresentare un vulnus per la ricchezza del patrimonio linguistico isolano».
 Sinora l’Università di Sassari, si legge nella nota, «con senso di responsabilità, non ha voluto assumere posizioni ufficiali e pubbliche. È evidente che se in tempi brevissimi l’Ateneo non riceverà una risposta chiara e definitiva da parte della Regione in merito all’approvazione o meno del suo progetto, si troverà costretta a rinunciare ai finanziamenti regionali e a valutare l’opportunità di attivare autonomamente, sia pure in ristrettezza di risorse, corsi di lingue e culture della Sardegna secondo forme e metodi che salvaguardino l’indispensabile autonomia scientifica e didattica dell’Ateneo». Quel che è certo. ribadisce la nota, è che «l’Università di Sassari intende contribuire efficacemente alla realizzazione di corsi di aggiornamento per la formazione di insegnanti di lingua sarda, adottando criticamente il Piano Triennale predisposto a suo tempo dal Consiglio Regionale».(pp)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
Energia rinnovabile, nuovi aiuti
I provvedimenti della Giunta per le imprese e per la formazione
 
 CAGLIARI. È stata approvata dalla Giunta la proposta dell’assessore dell’Industria Oscar Cherchi sulle direttive per la promozione delle tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e per la co-generazione diffusa. La delibera prevede risorse per le imprese (12.442.000 euro). Verranno incentivati gli investimenti nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Gli interventi tendono a creare le condizioni di autosostenibilità energetica; gli investimenti nelle fonti rinnovabili devono essere destinati all’auto-produzione per almeno il 70% dell’energia elettrica nei campi a biomassa, solari termici, fotovoltaici ed eolici. La Giunta, poi, su proposta dell’assessore alla Sanità Antonello Liori ha dato il via libera allo stanziamento di 3 milioni per la formazione nella sanità; 2 milioni 325mila euro per 93 contratti di formazione per la frequenza delle scuole di specializzazione delle Facoltà di Medicina e chirurgia: 61 per Cagliari e 32 per Sassari. I giovani medici percepiranno 25.000 euro per i primi due anni e 26.000 per i successivi anni accademici. Inoltre, 812.000 euro sono stati deliberati per borse di studio finalizzate alla frequenza delle scuole di specializzazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, di Farmacia, di Medicina Veterinaria e di Psicologia. Per le scuole post universitarie di Medicina sono previste 40 borse di studio (16 a Cagliari e 24 a Sassari); 3 per Farmacia a Sassari; 11 per Psicologia di Cagliari.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
PREVENZIONE
Tumore al seno, screening
La Asl 8 col Policlinico per 80mila donne
 
 CAGLIARI. Coinvolgerà circa 80 mila donne tra i 50 e i 69 anni di Cagliari e della Provincia il primo piano di screening per il tumore alla mammella avviato dalla Asl 8 in collaborazione con l’azienda ospedaliero universitaria del capoluogo. Sono partite il 2 luglio le prime lettere di invito di un programma di controlli che durerà due anni.
 Le prime a essere raggiunte sono le donne di Cagliari e Monserrato, seguiranno quelle dei distretti Quartu Parteolla, Sarrabus Gerrei, Sarcidano Barbagia di Seulo e Trexenta. Chi aderirà alla campagna di prevenzione verrà sottoposta a mammografia, un semplice esame non invasivo in grado di identificare i tumori anche in fase iniziale. Un invito ad aderire arriva dalla responsabile del Centro Screening e direttrice del Dipartimento di prevenzione della Asl Silvana Tilocca. «Bisogna superare le resistenze», ha spiegato, «perchè si tratta di controlli che non devono generare timori. Le donne verranno accolte e seguite in un percorso organizzato, totalmente gratuito, nel quale verranno accompagnate dalla prima all’ultima visita». L’importanza della diagnosi precoce è sottolineata dal radiologo Angela Maria Silvestri. «E’ dimostrato», ha messo in evidenza, «come i controlli preventivi consentano una diminuzione della mortalità tra il 27 per cento e il 35 per cento e, in alcuni casi, anche del 60 per cento. Se viene identificato il tumore nella fase’non palpabile’ si riesce anche ad evitare la chemioterapia».
 Per raggiungere nel più breve tempo possibile tutta la popolazione target, la Asl ha messo in campo diverse strutture dedicate con mammografi di ultima generazione.
 E’ stata anche istituita a Cagliari l’Unità di refertazione centralizzata che opera nel Padiglione N della cittadella della salute. La struttura oltre a eseguire le mammografie, grazie a tre radiologi, cura i referti per tutte le strutture della Asl e gli approfondimenti diagnostici per le pazienti con positività. «Dobbiamo lavorare per ottenere il massimo della partecipazione», sostiene il direttore generale della Asl Emilio Simeone che stamane ha presentato il piano di screening, «in modo che il programma sia il più efficace possibile».
 Nel corso della conferenza stampa è stata segnalato l’avvio della collaborazione della Asl con l’Aou che garantirà circa il 30 per cento delle mammografie nel Policlinico di Monserrato facendosi carico di seguire la donna anche per le eventuali indagini successive. «E’ iniziata con i finanziamenti regionali la formazione dei dipendenti», spiega il direttore generale Ennio Filigheddu, «mentre a breve partirà il piano di comunicazione per favorire l’adesione al programma di screening».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Sassari
I goliardi hanno il loro Ordine sovrano
È nato in città dopo un’assenza dall’isola di 50 anni e sarà guidato da Cribbio I Ispanico
 
 OZIERI. E’ nato di recente a Ozieri il gruppo goliardico Sovranus Ordo Topae: ordine sovrano sulle terre del Logudoro che raggruppa studenti universitari fuori sede. La proclamazione è avvenuta qualche giorno fa nella sede dell’Antico Caffè Svizzero: qui è avvenuta l’affissione pubblica della bolla di fondazione, che sancisce ufficialmente la nascita dell’ordine sovrano. Alla proclamazione erano presenti, come da tradizione, alcuni ospiti: i gruppi di Pisa, Genova, Perugia e Albaroh (Spagna), che hanno preso parte a un grande festeggiamento con gli amici sardi. La creazione del gruppo studentesco ha seguito la ritualità tradizionale propria delle formazioni goliardiche di tutta Italia. Dopo l’accordo sancito con i rettori delle Università di Sassari e Cagliari, avvenuto un paio di mesi fa, di recente è giunto il riconoscimento nazionale che ha sancito lo status del Sacer Ordo Topae come 14esimo ordine sovrano d’Italia. «A 50 anni dalla chiusura dell’ordine di Cagliari - spiega il cancelliere del Sacer Ordo, Ordo, Cribbio I Ispanico con alas de fuego (al secolo Gabriele Pirino, di Sassari) - la Sardegna ha nuovamente un ordine sovrano. Una notizia che è stata salutata positivamente dagli altri ordini italiani, ai quali in questi mesi abbiamo fatto visita per riferire la novità». L’ordine goliardico è di fatto una associazione culturale, che promuove eventi e iniziative nelle città universitarie. Svolge inoltre un importante ruolo di promozione della Sardegna, e in questo caso di Ozieri, in giro per l’Europa, in occasione di incontri ed eventi nelle diverse città sede di goliardia. Prossimi appuntamenti in programma a Ozieri sono il Palio degli Asinelli, che si terrà a settembre, e le Matricolari a dicembre. «E’ nostra intenzione - dice ancora il cancelliere Cribbio I - riportare in auge le vecchie usanze goliardiche, come la divisione del territorio in giudicati governati da ex cancelliere in veste di giudici. Gli ordini, infatti, seguono una ritualità antica, che ha radici nella storia delle università italiane dal Medio Evo». (b.m.)

Questionnaire and social

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