Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 July 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

 L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
«Monumenti sempre vivi»
L'assessore alla Cultura dice sì a un'altra moschea 
Enrica Puggioni parla di Anfiteatro romano, integrazione e centri d'arte
 
È l'assessore più giovane della Giunta e spiega di aver accettato l'incarico senza grandi paure ma anche senza eccessi di presunzione: «Mi ritengo molto fortunata perché posso contare sull'esperienza di molte persone che mi affiancano, nell'esecutivo e non solo. Poi un certo timore aiuta a dare il meglio».
Enrica Puggioni, trentadue anni, laurea in Filosofia alla Ca' Foscari di Venezia, un lavoro all'Ufficio europeo dei brevetti a Monaco di Baviera, è una mitraglia di citazioni e aforismi, che usa per dare confini più precisi al suo pensiero. Il sindaco Massimo Zedda le ha affidato la delega alla Cultura, Pubblica istruzione, Sport e Spettacolo. Da abitante della Marina, con un presente da emigrata in Germania, conosce bene il concetto di integrazione delle culture, al quale preferisce quello di «dialogo tra le differenze».
Quale sarà la sua prima delibera?
«Credo serva una riprogrammazione della politica culturale della città, che punti alla valorizzazione del patrimonio artistico. Per raggiungere questo obiettivo servirà una collaborazione con gli altri assessorati, come ad esempio quelli al Turismo e ai Lavori pubblici. Prenderemo decisioni collegiali».
“Monumenti aperti” dimostra che Cagliari ha sete di cultura, ma la manifestazione dura solo pochi giorni.
«Appuntamenti come quello di Monumenti aperti non devono essere episodici. Abbiamo un vasto patrimonio, che deve essere visitabile, magari grazie a un dialogo con istituzioni e associazioni. Ma alcuni monumenti sono aperti tutto l'anno e non vengono visitati: serve un percorso integrato, ogni luogo deve essere inserito in una rete, con guide e spiegazioni complete. Le due torri, ad esempio sono visitatissime. Ecco: devono essere inserite in un percorso tematico all'interno del capoluogo».
Cagliari è diventata una città multiculturale.
«Il multiculturalismo è un valore. Ho vissuto in Germania dove l'immigrazione l'hanno conosciuta negli anni Sessanta. La cultura non può essere autoreferenziale, ognuno deve dare il suo apporto in un insieme di valori condivisi».
Da tempo si parla di una nuova moschea alla Marina.
«Lo dico da laica: la religione per me è molto importante e credo che il dialogo tra le fedi sia fondamentale. Creare un luogo di culto è giusto, ovviamente bisogna individuare gli spazi e niente deve essere calato dall'alto».
Quindi se gli abitanti del quartiere non fossero d'accordo...
«Non credo che i cittadini della Marina negherebbero una cosa del genere. Penso che si arriverebbe a un compromesso. L'incontro delle culture è decisivo, altrimenti è la cultura stessa a spegnersi. Come diceva Husserl: Io sono, perché c'è un altro che mi ascolta. Io amo la Marina perché è così colorata e viva».
Anfiteatro romano: sì o no agli spettacoli?
«È un monumento unico nel suo genere e va trattato come tale. Lo adoro, lì ho visto per la prima volta l'Aida, avevo sette anni. E la struttura era diversa da quella di oggi».
Quale può essere l'alternativa alle attuali tribune di legno?
«Questo non spetta a me dirlo. L'Anfiteatro può essere anche un luogo di spettacolo, ma le possibili soluzioni dovranno basarsi sui pareri della sovrintendenza ai Beni archeologici. E comunque non credo che l'arena sia in grado di ospitare grandi eventi da quattromila spettatori. I monumenti sono la nostra memoria storica, servono per raccontarci gli incroci di civiltà che sono avvenuti a Cagliari».
Cambierà qualcosa nella gestione dei Centri comunali d'arte? .
«Sicuramente va fatta una ricognizione, serve una differenziazione degli spazi all'interno di un programma organico. La mia filosofia è questa: voglio valutare, ragionare e prendere le decisioni, non sono una nichilista alla Nietzsche, non voglio per forza una distruzione di quello che è stato fatto in passato».
Michele Ruffi
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Ersu e solidarietà
 
Per partecipare alle attività di volontariato del progetto Ersu e Solidarietà come unità di strada e campi di formazione e volontariato rivolti a giovani organizzati dall'associazione Orizzonti di Speranza contattare lo 311/7113180; Facebook "orizzonti di speranza onlus", orizzontidisperanza@gmail.com.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Estate (Pagina 4 - Edizione IN)
Vernaccia, l'urlo d'amore per la foca monaca dei doc
 
C'è il comunicato stappa e Vernacciopoli, il Monopoli in salsa Valle del Tirso dove al posto della Prigione ci sono Le botti e Parco delle Vittorie diventa una celebre cantina di Cabras. Insomma la classe non è acqua (e come potrebbe esserlo nello “zilleri globale”?), quando si parla della nobile dama dei doc italiani: la Vernaccia, ambradamare .
Ne è convinto “Il Cavatappi di idee”, l'associazione culturale che ha lanciato in rete e nelle vie del centro storico di Oristano, da giugno, la grande mobilitazione per salvare la Vernaccia.
«Ben 117 opere sono esposte per le vetrine del centro storico di Oristano, un vero e proprio grido di aiuto per la Vernaccia», fa sapere Andrea Riccio, anima dell'iniziativa ed esperto di marketing. La formula è la base della pubblicità: far circolare di bocca in bocca la parola (meglio il bicchierino) Vernaccia per annientarne l'estinzione. «Sono “urla” di varia natura: quadri, foto, poesie, composizioni, racconti. Poi una poesia palindromo. Rispetto all'anno scorso il 60 per cento in più di opere ed uno stimolante salto di qualità».
L'Istituto d'arte Carlo Contini ha piazzato 19 disegni e una classe del corso per ceramisti con un altro prodotto simbolo di Oristano: la ceramica anch'essa in crisi d'identità.
Una giuria composta da Cristiana Collu, (direttore MAN Nuoro), Maura Falchi (architetto), Ivo Serafino Fenu (critico d'arte), Gigi Olivari (critico fotografico), Alessandra Raggio (giornalista), Momo Zucca (curatore Antiquarium arborense), assegnerà il secondo Cavatappi d'idee. La cerimonia è prevista sabato dalle 17 al Chiostro del Carmine, sede del Consorzio Uno, l'Università ad Oristano, che ha organizzato altri due concorsi: il “piano di marketing per il rilancio della Vernaccia”, riservato a universitari di tutt'Italia, che fornirà nuovi suggerimenti su come rivitalizzare l'antico vino; e il “concorso per il video virale”, cioè il più condiviso sulla rete, Facebook. La cerimonia sarà preceduta dalla conferenza “La nuova Ocm del mercato vitivinicolo: il caso della vernaccia Doc”, tenuta da Luciano Gutierrez e Francesco Piras dell'Università di Sassari.
Insomma: ma ragazzi, ma siamo pazzi! Non siamo mica qui a pregare Sangiovese. O a soffiare sul lievito flor, chioserebbe Bersani.
Roberto Ripa
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Campus, la parola al Comune
La nuova amministrazione deve scegliere per gli alloggi agli studenti
 
 CAGLIARI. La Regione rende pubblica l’urgenza di usare i 30 milioni di euro dell’accordo quadro con lo Stato per non perdere ancora una volta finanziamenti spendibili nella residenzialità universitaria. Chiede anche (sempre la Regione) se non si possa procedere con l’attuazione dell’unico progetto che dispone già delle concessioni necessarie, quello fatto a suo tempo dalla società Edilia poi transitato all’Ersu oggi proprietario dei terreni di viale La Plaia. La Regione ha finanziato anche il progetto di residenzialità diffusa proposto dal Comune del centrodestra, ma questo è largamente insufficiente. Insomma se bisogna dare risposta alle necessità dei 18 mila fuorisede iscritti all’università di Cagliari, come il rettore sollecita a ogni incontro pubblico, bisogna che i due attori principali entrino in scena. Uno è l’Ersu, l’altro è il Comune. La vicenda è complessa e il motivo è ben conosciuto: è l’Ersu che deve realizzare i progetti di residenzialità studentesca, ma è il Comune che approva o boccia i progetti. In origine c’era il progetto Edilia. Poi Soru presidente della giunta regionale aveva deliberato che l’Ersu di Cagliari presentasse il progetto per un campus secondo il progetto dell’architetto brasiliano da Rocha. L’Ersu aveva svolto il compito, ma nel frattempo la maggioranza del centrodestra in consiglio comunale aveva sconfessato il suo sindaco (Floris) che aveva firmato un accordo con Soru per fare il campus e altro (il museo Bétile). Il 2 marzo scorso nella conferenza di servizi convocata dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione Sergio Milia il sindaco era ancora Floris e questi aveva detto due cose: non si poteva andare avanti col progetto da Rocha perché con le volumetrie previste si rispettavano gli standard di verde e servizi; si poteva invece riprendere il progetto ex Edilia che aveva già tutte le concessioni di legge. Adesso bisogna capire cosa voglia fare la nuova giunta e la nuova maggioranza del consiglio comunale che si sono già espressi per un campus universitario e non per una semplice casa dello studente (come nel progetto Edilia). Milia ha accolto la richiesta dell’Ersu di convocare al più presto una conferenza di servizi, sarà quella la sede dove portare la posizione del Comune.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Cagliari
Accordo con l’Australia per le energie rinnovabili
L’azienda Frci del capoluogo e la F-Cubed costruiranno in provincia un impianto di desalinizzazione e depurazione
 
 ORISTANO. Un impianto di desalinizzazione e potabilizzazione dell’acqua verrà realizzato a Oristano nei prossimi mesi grazie a un accordo tra l’azienda australiana F-Cubed e l’oristanese Frci. Il progetto, siglato ieri l’altro alla Regione, fa parte di un programma di ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili. Entro l’anno sarà avviato il primo master post laurea dedicato alle fonti alternative.
 L’interesse a investire in Australia da parte di alcune aziende sarde ha preso corpo nel confronto che per una settimana ha impegnato in Sardegna ricercatori, investitori, rappresentanti istituzionali ad approfondire contenuti e opportunità nell’ambito delle fonti di energia pulita. In questo scenario è maturato l’accordo per l’avvio di un’attività sull’utilizzo del solare termale a Oristano.
 Il progetto è battezzato “Energia e ambiente sostenibile - II fase Go Back Sardegna”, ed è promosso dall’assessorato regionale del Lavoro nell’ambito del programma annuale per l’emigrazione, è realizzato con la partecipazione di esperti del CRS4, università e presìdi scientifici (Politecnico di Torino, dipartimenti di Ingegneria energetica e Fisica dell’Università di Cagliari, Cnr), di Sardegna Ricerche e con la collaborazione del Centro Estero delle Camere di Commercio della Sardegna e di diverse organizzazioni imprenditoriali e ha avuto tra i protagonisti una delegazione dello Stato del Victoria (composta da esponenti del Governo, della Sardinian Culture Association, della Italian Chamber of Commerce di Melbourne e da rappresentanti di università, enti di ricerca, imprenditori e investitori).
 La valutazione dell’assessore regionale del Lavoro è stata positiva: «I lavori di questi giorni - ha detto - sono stati sicuramente proficui per porre le basi per iniziative concrete che saranno pronte già entro l’anno. La Regione sta preparando il Master in Tecnologie solari a concentrazione, in progettazione con il supporto scientifico del Crs4, del Politecnico di Torino, del Royal Melbourne Institute of Technology, dell’organizzazione scientifica del Commonwealth (Csiro), dei rappresentanti dello Stato del Victoria e dell’università di Melbourne. Il Master si unirà ad altre iniziative che coinvolgeranno aziende ed enti di ricerca sardi e australiani».
 Il Master avrà due edizioni, una in Sardegna e la seconda in Australia, con ulteriori vantaggi per il progetto previsto nell’Oristanese. La delegazione australiana ha poi visitato la sede centrale del Crs4 a Pula, all’interno del parco tecnologico Polaris, e ha particolarmente apprezzato il progetto Sardegna CO2.0, illustrato dai rappresentanti istituzionali della Regione, che ha l’obiettivo di produrre almeno il 20% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020 e di arrivare al 35% entro il 2030, in linea con quanto stabilito dall’Unione europea. (gpm)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
Maria Assunta Serra direttore dell’Ersu
L’Ente era senza guida da un anno e non poteva programmare
 
 SASSARI. Dopo un travaglio lunghissimo finalmente la Regione ha partorito il nuovo direttore generale dell’Ersu. Si tratta di Maria Assunta Serra, che lascia il timone dell’istituto zooprofilattico per assumere la guida dell’ente universitario. Una nomina, quella del direttore, molto attesa e sollecitata da più parti. Numerosi esponenti della politica sono intervenuti su questo tema. Infatti l’Ersu è da un anno in una sorta di stand-by amministrativo, da quando cioè l’ultimo direttore Maria Grazia Piras aveva concluso il suo incarico e non era mai stata sostituita. E quest’assenza aveva determinato una serie di carenze gestionali e pesanti ripercussioni anche per la popolazione studentesca. Infatti, senza direttore, è stato impossibile programmare, autorizzare provvedimenti ufficiali, portare avanti lavori importanti come ristrutturazioni di edifici e mense, predisporre con puntualità le borse di studio e via dicendo. Si è andati avanti per inerzia limitando l’attività all’ordinaria amministrazione. Ora Maria Assunta Serra è chiamata a recuperare il tempo perso e a riportare a regime la macchina gestionale dell’Ersu. (lu.so.)

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