Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 May 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

 L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Editoria
Ladri di uomini: presentazione all'Università
 
"Ladri di uomini" è il titolo del libro che sarà presentato questo pomeriggio alle 16 alle ore 16 nell'aula magna della facoltà di Economia, in viale fra Ignazio.
Suddiviso in quattro capitoli, il volume affronta le problematiche legate al fenomeno sequestri di persona in Sardegna e nel mondo. Gli autori Mauro Mura, Maria Francesca Chiappe, Mario Leone Piccinni e Michele Brunelli al termine dell'incontro col giornalista Mauro Manunza risponderanno alle domande del pubblico.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Promossa la metro
A usarla sono soprattutto donne e giovani
Indagine dell'Università: viaggiare sui binari piace a tutti gli utenti
 
Chi usa la metropolitana, normalmente, dispone anche di altri mezzi di locomozione. Il viaggio su binario, inoltre, piace soprattutto alle donne e ai giovani tra 18 e i 40 anni. Sono alcuni dei risultati ottenuti dall'indagine “Chi usa la metro a Cagliari?”, prima fase del programma Casteddu Mobility Styles, realizzato dal Crimm (Centro di ricerca modelli di mobilità) dell'Università di Cagliari.
I RISULTATI Un lavoro che ha permesso di disegnare l'identikit di chi utilizza la metropolitana e ha dato risultati inattesi. Non è vero che a salire sul trenino siano utenti che non hanno altri mezzi di locomozione: in particolare gli studenti delle superiori rappresentano solo il 30% dei passeggeri. A usarla, inoltre, sono le donne (superano gli uomini del 10%) e i giovani tra i 18 e i 40 anni: il 50% degli utenti.
GLI SPOSTAMENTI A salire sulla metro sono soprattutto cagliaritani (30%) e monserratini (31%). Ma ci sono anche residenti di Quartu, Selargius, Quartucciu, dei comuni lungo ss 387 (Dolianova, Serdiana, Soleminis) ma anche lungo la 131, la 130 e la 128. Quasi la metà degli utenti (il 48%) fanno il tragitto casa-lavoro (o studio), il 41%, invece, usa la metro per shopping, sport e altre commissioni. La conferma arriva dagli orari di utilizzo: la metà degli spostamenti in andata avviene tra le 6 e le 10 del mattino; gli spostamenti - ulteriore segno - avvengono per il 90% nei giorni feriali. Interessante anche il dato relativo alla frequenza: il 37% degli utenti usa la metro ogni giorno, il 27% più volte alla settimana, il 21% qualche volta al mese.
L'EVOLUZIONE La metro ha modificato, positivamente, i comportamenti degli utenti: il 38,4% guidava l'auto, il 5,4% era un passeggero (andava, cioè; in auto il 43,8% degli attuali viaggiatori); il 41,7%, invece, usava il treno. Abbandonare l'auto ha significato risparmi economici ma anche risparmio di tempo e minor stress, dovuto, per esempio, alla ricerca di un parcheggio. Non a caso, solo il 18,1% si sente limitato; l'unico problema è rappresentato, per il 20,7 per cento, dalla difficoltà a trasportare pacchi e buste. Di contro, nella metro si può leggere (28%), telefonare (19%), navigare in internet (4%), chiacchierare (18%).
IL GIUDIZIO La metro piace. Al punto che potrebbe ulteriormente svilupparsi: aumenterebbero gli utenti se salisse il prezzo della benzina, se calasse il costo del biglietto e se le zone servite fossero di più. Viene suggerito di collegare, in questa fase, con una navetta i capolinea cittadini con piazza Matteotti e di uniformare i biglietti dei bus (gestiti dal Ctm) con quelli della metro (gestita dall'Arst). ( mar.co. )
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Sviluppi
Si punta a coinvolgere altre fasce di cittadini
 
Il programma Casteddu Mobility Style, dopo l'elaborazione dei questionari, prevede un'ulteriore fase. In particolare, si punta a trovare ulteriori possibili utenti: è stata attivata una partnership con la Confercommercio per intercettare i lavoratori degli esercizi commerciali del centro; la campagna promozionale coinvolgerà anche alcune scuole superiori e il teatro Is Mascareddas. Nella seconda fase, inoltre, alcuni utenti saranno dotati di smartphone per capire i loro schemi di viaggio. Sulla base delle informazioni, saranno elaborati piani personalizzati di mobilità. E, sempre utilizzando i telefoni intelligenti, si cercherà di capire se sono cambiati i comportamenti.
L'ottimizzazione di un servizio che i cagliaritani dimostrano di saper già usare. «Nonostante non ci sia stata una grande promozione», afferma il docente universitario Italo Meloni, coordinatore scientifico di Casteddu Mobility Style, «la gente ha già capito come usare la metro. Ora, però, il sistema deve essere promosso, facendo capire quanto possa essere utile per soddisfare le esigenze degli utenti». ( mar.co. )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 24 - Edizione CA)
SASSARI. L'appello
L'università: salviamo il pane della Sardegna
 
Il pane tipico sardo deve essere prodotto con grano sardo e con il lievito madre. È questo l'appello lanciato nel corso del convegno sul tema "Pane e Salute" organizzato a Sassari dalla Promocamera e dalla facoltà di Agraria. «Quello che discutiamo non è un tema scontato - ha esordito Giovanni Antonio Farris, docente del Dipartimento di Microbiologia - Il pane è l'alimento per eccellenza, legato alla cultura, alla tradizione. Eppure 40 anni fa abbiamo consentito l'abbandono dell'uso del lievito naturale, su fremmentarzu, passando al lievito di birra, dimenticando la tradizione e puntando su un pane che ha perso valore sotto il profilo qualitativo, organolettico, ma soprattutto salutistico». Per creare la giusta attenzione sul pane di qualità, è stata anche costituita insieme alla Promocamera l'Associazione di assaggiatori del pane. Il preside di Agraria Pietro Luciano ha sostenuto che i pani tipici sardi devono essere prodotti con grano coltivato in Sardegna, anche per favorire l'economia agricola isolana. I dati sul rapporto fra pane e salute sono stati illustrati da Gianni Pes, dell'Università di Sassari, per il quale la fermentazione acida riduce l'indice glicemico del pane. Un fatto importante anche come prevenzione. Maria Pina Dore dell'Istituto di clinica medica di Sassari, ha invece parlato della grande diffusione della celiachia in Sardegna. Le ricerche sulla tolleranza alimentare dei celiaci sono state illustrate da Marco Gobbetti dell'Università di Bari. Si è dimostrato che il lievito di birra esercita solo una fermentazione alcolica, il lievito naturale produce invece una fermentazione lattica e una degradazione delle sostanze proteiche dei cereali. «Siamo arrivati ad un pane con pasta acida che completa la degradazione del glutine ed è tollerato dai celiaci.» Esperienze di ritorno all'utilizzo di lievito madre e grano sardo sono in corso a Olmedo e sulla spianata di Ozieri. (r. s.)

LA NUOVA SARDEGNA 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Gallura, turismo fai da te
Gli enti non dialogano e manca la leadership
Per l’istituto di ricerca serve una cabina di regia che coordini i territori
ALFREDO FRANCHINI
 
CAGLIARI. Per molti operatori turistici stranieri la Sardegna combacia con la Costa Smeralda, il perimetro d’oro per l’industria delle vacanze, creato agli inizi degli anni Sessanta dal principe Aga Khan Karim. Eppure, proprio in Gallura, il livello di collaborazione tra i soggetti che devono cooperare per il turismo è molto basso secondo la rilevazione del Crenos.
 Un’industria delle vacanze fai da te, lo specchio del comparto turistico in Sardegna che tra i suoi mali, oltre alla stagionalità e al dramma cronico dei trasporti, annovera anche l’incapacità di costruire un sistema. Dall’indagine svolta dal Crenos, l’istituto di ricerche economiche delle Università di Cagliari e Sassari, risulta che gli stakeholders, cioè tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono a un’iniziativa economica, agiscono per proprio conto e - fatto non secondario - a nessuno è risconosciuto un ruolo guida delle attività strategiche e operative dell’attività turistica. Il confronto è impietoso: laddove il turismo è preponderante, il sistema incomincia dalla cortesia dei tassisti...
 Il campione. Il Crenos ha realizzato lo studio con l’invio di un questionario a tutti i soggetti pubblici e privati della Gallura: dalla Provincia di Olbia-Tempio, ai Comuni interessati, due uffici turistici pubblici, 34 alberghi, 76 imprese extralberghiere, 24 organizzazioni di servizi tra cui musei e società di escursione. Naturalmente il questionario è stato inviato anche a nove compagnie di trasporto, sei agenzie di viaggi, due tour operator, cinque organizzazioni di servizi turistici collaterali, (enoteche, impianti sportivi), quattro Consorzi turistici e sedici ristoranti. La domande chiave era: «Come valuta il grado di collaborazione che la sua organizzazione ha rispetto alla categoria di operatori nel condurre le proprie attività di marketing»? Poi si chiedeva ancora agli intervistati di indicare un’organizzazione capofila, capace di esercitare la leadership e di guidare le attività turistiche locali. I risultati sono sconcertanti: la Gallura è un sistema turistico decisamente importante ma con un basso grado di coesione, collaborazione e integrazione. Bocciata poi, e senza alcun dubbio, ogni ipotesi di leadership.
Relazioni. La Provincia di Olbia-Tempio, nel valutare le relazioni nelle attività di marketing, attribuisce quasi il valore massimo alla Regione (6 su 7) ma il voto non arriva a due per le relazioni con gli alberghi, compagnie di trasporto, tour operator. Otto Comuni della Gallura, più interessati al turismo, attribuiscono la valutazione minima, cioè uno, nei rapporti con la Provincia, due agli Uffici turistici e 2,2 alle compagnie di trasporto. Il campione di albergatori intervistati è di manica più larga: vota 6 (su 7) per le relazioni con la Regione, 5 alla Provincia, 4 agli uffici turistici e altrettanto ai Consorzi turistici.
 Le agenzie di viaggio promuovono la Regione ma bocciano la Provincia a cui danno 2 mentre i Comuni superano di poco il punto e mezzo. I ristoratori, infine, se la prendono con i tour operator incoming.
 Il sistema della Gallura - è la conclusione dei ricercatori del Crenos - «si caratterizza per una governance frammentata e per l’assenza di un’organizzazione che sia capace di esercitare efficacemente il ruolo di cabina di regia del territorio e di orchestrare le attività di tutti gli opoeratori pubblici e privati coinvolti nella filiera turistica».
Nautica. Eppure i margini di crescita sono davvero enormi. Secondo le previsioni del Crenos il turismo è destinato a svilupparsi, sia pure in modo contenuto, (+1,2%), dopo gli eventi che hanno penalizzato l’industria delle vacanze del Nord Africa e nonostante il caos dei trasporti. Le previsioni danno in crescita il comparto alberghiero mentre proseguirebbe l’andamento negativo dei campeggi. Tra i nodi da sciogliere resta sempre insoluto quello della stagionalità che ha riguardato, in particolare, proprio la provincia di Olbia-Tempio.
 Tra le potenzialità da esprimere al massimo i servizi del settore diportistico; la Sardegna è la seconda regione italiana, dopo la Liguria, per numero di posti barca ma è una delle prime destinazioni al mondo per i maxy yachts. I Comuni con la maggiore concentrazione di servizi per diportisti sono Olbia, Arzachena e Cagliari; servizi che diventano sporadici se ci si allontana da Olbia e si va verso il sud dell’isola. Su questo, secondo il Crenos, l’isola può avviare una scommessa sicuramente vincente tenendo ben presente, si legge nel Rapporto Crenos, «che praticare la nautica, rispettando l’ambiente, è diventato ormai un obbligo». Questo per evitare che si avveri quel pericolo denunciato, qualche anno fa, dall’archeologo Giovanni Lilliu: «Il rischio è che la Sardegna si trasformi in una sorta di disneyland che si usa, si consuma e quando non piace più si getta via».
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Ad Alghero la prima scuola estiva di alta formazione del Parco scientifico e tecnologico
 
CAGLIARI. Si terrà ad Alghero la prima scuola estiva internazionale di Proteomica organizzata dal Parco scientifico e tecnologico. Il corso, finanziato dalla Regione, articolato in alcuni seminari e sessioni pratiche, è rivolto a laureati, dottorandi e ricercatori che intendano approfondire le proprie conoscenze nel settore della proteomica per le applicazioni possibili in ambito della salute e dell’agroalimentare.
 Il corso, altamente qualificante, si svolgerà dal 7 all’undici settembre prossimi presso la sede del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, Porto Conte ricerche, a Tramariglio. È destinato a un numero chiuso, massimo dodici partecipanti, con la condizione che i candidati abbiano una buona conoscenza della lingua inglese. Le candidature devono essere presentate entro il prossimo 6 giugno.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari
Rapporto con il cibo, incontro all’Università
Presenti 220 studenti di Medicina di tutta Italia
MICHELE SPANU
 
 SASSARI. I problemi legati al rapporto col cibo riguardano una fetta di popolazione molto ampia. Il tema è stato analizzato nel corso di un convegno nazionale organizzato a Sassari in occasione del 40esimo meeting nazionale del Sism (segretariato italiano studenti di medicina). All’evento hanno partecipato anche 220 studenti di medicina provenienti da tutte le facoltà d’Italia. «Abbiamo scelto un argomento che fosse importante per tutti e non solo per i giovani medici - ha spiegato Paola Virdis, presidente della sezione di Sassari del Sism - Ringraziamo l’università per il sostegno all’iniziativa». La conferenza è stata intervallata dagli interventi di Giancarlo Nivoli, ordinario di psichiatria dell’Ateneo, Francesco Tolu, endocrinologo dell’unità di Diabetologia, e di Alessandra Nivoli, psichiatra e fondatrice del Sism Sassari. Durante il dibattito, coordinato da Paola Salaris, è emersa la particolare delicatezza di queste patologie che trova sempre radice a livello mentale. «L’approccio al paziente è fondamentale - ha spiegato Nivoli - perché bisogna comprendere i fattori metabolici del giovane in cura ma allo stesso tempo si deve mantenere sempre una grande discrezione per evitare che la persona coinvolta manifesti una chiusura nei confronti delle terapie».

Questionnaire and social

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