Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 May 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa

 L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 49 - Edizione CA)
«Crescita, Isola agli ultimi posti»
RAPPORTO CRENOS. Ma segnali positivi arrivano da occupazione femminile e turismo
 
La crisi continua a pesare sui redditi dei sardi: l'Isola è tra le ultime regioni in Europa in termini di crescita, ma qualche segnale di miglioramento si intravede. Il turismo, nel 2011, dovrebbe tenere (+1,2%), grazie alla crescita dell'attività alberghiera. Anche l'occupazione, seppure in affanno, mostra aspetti incoraggianti, per merito delle donne. Oggi il tasso di occupazione femminile si attesta al 42% (3 punti in più rispetto al 2007), mentre quello maschile perde ben 6 punti (dal 66 al 60%).
IL RAPPORTO A misurare lo stato di salute dell'Isola è il 18° rapporto del Crenos, la tradizionale analisi del centro diretto da Stefano Usai. All'incontro hanno partecipato Giorgio La Spisa, assessore regionale della Programmazione, Alberto Zanardi, ordinario di Scienza delle finanze all'Università di Bologna, Antonio Piludu, presidente del Crel, e Franco Mannoni, della Fondazione del Banco di Sardegna.
LA CRISI Per l'Italia, le stime della Commissione europea vedono una crescita del Pil nel 2011 pari appena all'1% e, a politiche invariate, dell'1,3% nel 2012. Nel frattempo, l'Europa a 27 balza dell'1,75% l'anno. «In termini di crescita», spiega il rapporto, «è purtroppo improbabile che la Sardegna riesca a fare meglio della media italiana, date le sue debolezze strutturali che la rendono poco capace di agganciare la ripresa internazionale, svincolandosi dall'andamento della domanda nazionale».
LA SANITÀ Dall'analisi emerge una preoccupazione circa la sostenibilità del sistema sanitario regionale, a fronte di una riduzione degli investimenti pubblici. In Sardegna la spesa pro capite è aumentata velocemente nel 2009 rispetto all'anno precedente, portandosi a un livello superiore rispetto a quello del Mezzogiorno. L'Isola registra un saldo negativo di 62 milioni di euro, pari al 2,1% della spesa sanitaria pubblica totale.
LA REGIONE «Nonostante le criticità», commenta La Spisa, «ci sono diversi elementi sui quali far leva per rilanciare lo sviluppo. In questi due anni», continua l'assessore, «abbiamo orientato l'azione di governo su tre punti fondamentali: frenare l'indebitamento, ridurre i residui passivi e razionalizzare la spesa. Tuttavia, è necessario mettere sotto controllo la spesa sanitaria senza però ridurla. Altro passo rilevante per il rilancio sarà il confronto con il Governo centrale sul federalismo. Stiamo portando avanti ogni azione perché ci vengano riconosciuti i costi dell'insularità».
Lanfranco Olivieri
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia (Pagina 17 - Edizione CA)
Graduatorie, gli studenti pensano a un ricorso
UNIVERSITÀ. Esclusi dall'insegnamento gli immatricolati nel 2008
 
Come sta avvenendo in tutta Italia, anche a Cagliari gli studenti di Scienze della formazione primaria e i docenti già abilitati all'insegnamento, immatricolati dall'anno accademico 2008/09 sono sul piede di guerra. Il motivo del contendere è il Decreto Ministeriale 44 del 12 maggio scorso che esclude dalle graduatorie “ad esaurimento”, ovvero quelle istituite dal ministero della Pubblica istruzione per l'insegnamento nelle scuole primarie e dell'infanzia, chi si è immatricolato dal 2008. Un provvedimento che nel solo ateneo cittadino interessa circa 500 universitari. Per questa ragione mercoledì un gruppo di ragazzi si è rivolto alla sede locale dell'Anief, l'associazione sindacale di professionisti dell'insegnamento, per avere supporto per presentare un eventuale ricorso al Tar.
«È assurdo, per noi non esiste un metodo di reclutamento mentre per gli immatricolati fino al 2007 sì», è decisa ad andare fino in fondo Luana Mura, 25 anni, alla sua seconda laurea, «per chi si iscrive dal prossimo anno ci saranno i concorsi, mentre noi siamo tagliati fuori dall'insegnamento». I termini per l'iscrizione in queste graduatorie scadono il 1° giugno. Nel momento in cui verranno esclusi, come prevede la legge, gli studenti, circa 12.000 in tutta Italia, a cui si aggiungono altri 20.000 insegnanti già abilitati, potranno ricorrere al Tar. Per essere tutelati anche in sede giudiziaria hanno chiesto informazione all'Anief, che ha già pronto un ricorso a livello nazionale. Ogni pratica, individuale, costerà 150 euro a persona.
Intanto gli studenti si organizzano: per oggi alle 15,15 è in programma un'assemblea tra studenti e dirigenti regionali dell'Anief, per decidere i prossimi passi da compiere contro Mariastella Gelimini. (m. g.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Sport Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Lo scudetto universitario sulle maglie del Cus Cagliari
CALCIO. Battuto Chieri (2-1) ai campionati italiani di Torino
 
È medaglia d'oro per il Cus Cagliari nel campionato universitario nazionale di calcio a 11 che si è concluso ieri a Torino. Dopo dieci anni, i sardi hanno così rimesso al collo la medaglia di maggior prestigio. L'ultimo successo fu ottenuto nell'edizione del 2001, giocata a Cagliari. Si tratta del nono successo per gli isolani in questa competizione. La squadra di Gianni Maricca ha superato in finale il coriaceo Cus Chieti per due reti a uno. Protagonista Ligas, giocatore dell'Atletico Elmas, autore di entrambe le reti. Si è comunque distinto tutto il gruppo dimostrando affiatamento e carattere.
La cronaca. Dopo una lunga fase di studio, il Cus Cagliari al primo vero affondo (19') è passato in vantaggio: passaggio filtrante di Ibba per l'inserimento di Ligas; l'esterno si presenta davanti a Launieri e lo secca. Il Cus Chieti non ci sta e dopo 7', pareggia con Bordon che sfrutta l'unica disattenzione difensiva dei ragazzi di Maricca. La gioia degli abruzzesi dura poco perché al 31' il Cus Cagliari si riporta in vantaggio con un'azione spettacolare: imposta Ibba per Usai che serve al centro Lussu, il giocatore del Gemini Pirri serve in orizzontale Ligas che deve soltanto depositare la palla nel sacco. Al 38' salvataggio di Rotta su Lalli. La porta sarda è salva. Nella ripresa, Piselli e compagni, con un pizzico di affanno, riescono a contenere la reazione degli avversari e portano a casa la prestigiosa medaglia.
«È una vittoria del gruppo», ha detto il tecnico Maricca. «In nemmeno un mese siamo riusciti a costruire una vera e propria squadra. Abbiamo offerto un buon gioco per tutta la manifestazione. Contro il Chieti è stata una gara equilibrata. Noi siamo stati più bravi nel sfruttare le occasioni». Parla anche il dirigente Angelo Zucca: «Siamo stati strepitosi. Non ci sono parole. Dopo dieci anni ci siamo ripresi l'oro. Negli ultimi nove tornei avevamo conquistato due argenti e un bronzo».
Antonio Serreli
Cus Cagliari: Rotta, F. Boi, Floris, Ibba, Piselli, Damiano, S. Boi, Pilloni, Lussu (34' st Sedda), Usai, Ligas (47' st Cherchi). A disp. Arrus, Aresu, Caddeo, Cocco, Deplano. All. Gianni Maricca.
Cus Chieti: Laurieri, Serano (33' st Zazzarano), Ferri, Di Lisio, Di Gregorio, Donato (38' st Rossodivita), Bordon, Natarelli, Loma, Carloni, Lalli. All. Alessandro Del Gallo.
Arbitro: Carlini.
Reti: 19' e 31' Ligas, 26' Bordon.

 LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
È crisi ma le donne riscoprono il lavoro
Le ragazze sarde hanno occupato quasi tutti i posti nei servizi. Crollano gli investimenti
ALFREDO FRANCHINI
 
 CAGLIARI. «Precipitare dal secondo piano è meglio che cadere dal quinto». Con questa metafora i ricercatori del Crenos sintetizzano l’andamento dell’economia in Sardegna ai tempi della crisi: nel 2009, infatti, la ricchezza dei sardi è diminuita «solo» del 3,9% di fronte a una media nazionale del 5,2%. Ma il problema è evidentemente più generale: i consumi delle famiglie sono tornati indietro al 1999 e il quadro internazionale - come si vede dalla tabella - colloca l’isola oltre il duecentesimo posto. I dati sono contenuti nel diciottesimo Rapporto del Crenos, il centro di ricerche economiche istituito dalle Università di Cagliari e Sassari e diretto da Stefano Usai. Emerge un quadro allarmante visto che in una regione demograficamente in declino, la spesa corrente è superiore a quella in conto capitale: «Non ci sono più investimenti», ha sintetizzato Franco Mannoni della Fondazione Banco di Sardegna.
 Il Rapporto è stato illustrato da Rinaldo Brau che ha guidato il gruppo di ricercatori in un convegno in cui sono intervenuti Alberto Zanardi dell’Università di Bologna, Antonio Piludu, presidente del Crel e l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa. Il Rapporto 2011 affronta, con il consueto taglio originale, cinque grandi temi: s’inizia dall’inquadramento della Sardegna negli scenari nazionali ed europei, poi i servizi pubblici, il turismo, il mercato del lavoro e i possibili fattori di crescita. La novità principale arriva dal mercato del lavoro: a differenza dal resto del Paese, infatti, nell’isola è aumentata l’occupazione femminile mentre cresce il numero dei disoccupati complessivi. Con la dovuta prudenza e con la consapevolezza che il lavoro è il problema dei problemi il Crenos rileva che nel settore dei servizi 10 mila dei 13 mila nuovi posti sono occupati da donne mentre gli uomini hanno risentito della riduzione dell’occupazione nell’industria (-7.000 unità per un totale di 25 mila posti persi rispetto al 2007). È comunque un segnale di novità perché da un decennio si assisteva in Sardegna a un fenomeno terribile: le donne, stanche di cercare un posto senza trovarlo, preferivano uscire dal mercato del lavoro. Il Crenos ci dice invece che tra il 2008 e il 2010 il tasso di occupazione femminile in Sardegna è passato da 14,4 al 17,1 nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, dal 54 al 56,5 nella fascia compresa tra i 25 e i 54 anni e, infine, dal 20,4 al 26,2 per le ultra cinquantacinquenni. «È una buona notizia», commenta Giorgio La Spisa, «sarà l’effetto della crisi dell’industria, sarà un’occupazione quantitativamente più bassa e remunerativamente inferiore ma vuol dire che c’è una ripresa d’interesse». La domanda è come si produce lavoro e La Spisa risponde con una ricetta vecchia ma sempre valida: «Si può creare solo generando ricchezza, con più impresa». Non facile se si prende atto dell’analisi del Crenos sulla spesa pubblica, del blocco dei fondi Fas, del federalismo che - come denuncia Zanardi - rischia di far lievitare i costi e creare un’Italia di seria A e una di serie B. L’assessore La Spisa spiega: «Noi diremo allo Stato che il federalismo non si può fare senza la perequazione infrastrutturale». Rinaldo Brau mostra i grafici delle infrastrutture: come nei cerchi infernali l’isola si allonta sempre di più dal mondo che produce per indice di strade, porti, aeroporti e, come tutti sanno, per ferrovie. È anche per questo che l’export è ridotto al minimo, negativo persino per l’alimentare, e che i turisti si lamentano dei trasporti interni all’isola.
 
Pagina 6 - Sardegna
I COSTI
Per i sardi la politica è più cara
 
 CAGLIARI. Quanto costa ai sardi la macchina del governo regionale? Il Crenos calcola ben 204 euro di costo per ogni cittadino sardo; significa un esborso di 74 euro in più rispetto ai meridionali e di 114 più dei connazionali. Ma il fatto davvero singolare è che la Sardegna spende più del resto del Paese per ogni livello di governo, (comune, province e regione). Le regioni più virtuose in termini di contenimento dei costi sono al Centro Nord: la Lombardia spende 36 euro per abitante, la Liguria e l’Emilia rispettivamente 43 e 48 euro. Le amministrazioni locali dell’isola costano in media 238 euro a testa, una cifra superiore alla media nazionale di circa il 16%.
 
Pagina 6 - Sardegna
PROIEZIONI
Il turismo può crescere ancora
 
 CAGLIARI. Il turismo nel 2010 è andato abbastanza bene ma come andrà nel 2011? Secondo il Crenos è prevista una crescita moderata (+1,2%) con una migliore performance del comparto alberghiero per il quale ci sia spetta un aumento delle presenze di poco inferiore al due per cento. Tutto questo di fronte a un calo della domanda nazionale (-0,8%) e un aumento della componente internazionale (+3,7%). I nodi da sciogliere sono sempre gli stessi e vanno dal male della stagionalità ai trasporti di cui è difficile valutare l’impatto delle ultime novità con l’ingresso della flotta sarda. Negli ultimi due anni c’è stato un crollo dei campeggi ma sono in continua crescita B&B e alberghi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Università, il rapporto di «Almalaurea»
Dopo la riforma, laureati più giovani e più preparati
LARA GARGANO
 
 SASSARI. I neodottori sono più giovani dei colleghi del vecchio ordinamento, ma ancora indietro rispetto alla media nazionale. Regolarità degli studi ed esperienze sono, invece, in netto miglioramento, soprattutto tra i laureati delle specialistiche. A tracciare il quadro è «AlmaLaurea», al termine dell’indagine sul profilo dei laureati che hanno concluso gli studi nel 2010, in rapporto con i laureati del 2004 dopo l’esperienza formativa del vecchio ordinamento.
 «Le performance dei laureati del 2010 sono consolidate rispetto al 2009 e migliori di prima della riforma»: il verdetto di «AlmaLaurea», che vacilla sotto la lente di ingrandimento. È vero che i laureati nel 2010 sono il 27 per cento, contro il 6 del 2004, ma è altrettanto vero che l’età media dei laureati di un anno fa è di 28 anni contro i 28,6 dei colleghi pre-riforma: appena un punto in meno.
 Non solo: il traguardo al titolo di primo livello è raggiunto in media a 27 anni, sopra il valore nazionale dei 25,9: in parte dovuto al fatto che un quarto dei laureati si è immatricolato con qualche anno di ritardo rispetto ai canonici 19 anni. Migliore la performance di chi nel 2010 ha conseguito la laurea specialistica. In questa categoria, ha concluso gli studi il 50 per cento dei giovani: più tre punti rispetto al 47,5 del complesso dei laureati specialistici. Nel loro caso, anche l’età media alla laurea, 27,7 anni, è prossima al valore nazionale di 27,5. Nel 72 per cento si rilevano indici elevati di frequenza alle lezioni. Bene anche le esperienze di stage che interessano il 50 per cento dei laureati specialistici (5 punti in meno rispetto al dato nazionale): un passo avanti rispetto al 26 del 2004.
 «La qualità dei nostri laureati è in miglioramento - ha commentato il rettore Attilio Mastino -. Gli studenti sono molto più preparati rispetto a quanto avveniva prima della riforma, ma dobbiamo ridurre il tasso di abbandono degli studi al primo anno, tra il 20 e il 30 per cento».
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 44 - Sport
Brindisi tricolore per il Cus Cagliari
I ragazzi di Busanca superano il Cus Chieti in finale. Asara (Cus Sassari) bronzo nel tennis
MARIO FRONGIA
 
 TORINO. Uno scudetto meritato e sofferto: il Cus Cagliari batte 2-1 il Cus Chieti e si laurea campione d’Italia del calcio ai nazionali universitari di Torino. Dopo dieci anni il titolo torna nel capoluogo e non lascia l’isola: dal Cus Sassari a Sa Duchessa che mette in bacheca il nono tricolore. Un trionfo speciale. Costruito sul gioco e su un gruppo abile nelle difficoltà. A partire dalle provocazioni e dai falli senza palla dei chietini. Un premio al lavoro di Paolo Busanca e del suo vice, Gianni Maricca, che ha guidato la squadra in Piemonte. Il Cus Cagliari ha battuto anche Cus Lecce (3-1) e Cus L’Aquila (3-1). Ieri si è imposta con la doppietta di Ligas (Atletico Elmas). Ma con 3 gol il bomber è Salvatorangelo Boi (Arbus). A sollevare la coppa Rota (Ghilarza), Boi F. (Atletico Elmas), Floris (La Palma), Ibba (Arbus), Piselli (Selargius), Damiano (Villacidro), Boi S (Atletico Elmas), Pilloni (Quartu 2000), Lussu (Gemini Pirri), Usai, Arrus (Pula), Cherchi (Asseminese) Aresu (Arbus), Caddeo (Quartu 2000), Sedda, Cocco e Deplano (Cus Ca) più il dirigente Angelo Zucca e l’accompagnatore Paolo Sini.
 Intanto, nel tennis, bronzo per Gino Asara (Cus Sassari), sconfitto nel bis della finale 2010, dal campione in carica Di Giovanni (Cus Bolgona) e dai crampi: Asara (che aveva vinto il derby con Pinna) ha dato forfait per fastidi all’inguine sul 61 21 per l’avversario. Stop nei quarti per Muresu, sconfitto da Cremonini 63 61. Sesta piazza per Speranza Fois, campionessa in carica carabina da 10 metri.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Nuoro
MAGGIO UNIVERSITARIO
Faccia a faccia sulla ricerca
 
 Il Maggio universitario nuorese 2011 propone oggi alle 9 nell’auditorium della biblioteca Satta l’incontro-dibattito «I giovani della ricerca Nuoro», che metterà a confronto le esperienze in ambito regionale, nazionale e internazionale di dottorandi e dottori di ricerca. Dopo l’introduzione di Antonio Franceschini, presidente del corso di laurea in Scienze forestali e ambientali, seguiranno le preentazioni di Claudioa Pinna, Vitale Deiana, Giovanni Deplano, Stefania Deriso, Carlo Cucca, Antonella Loi, Mario Contarini, Annalisa Zanda, Maria Pilloni, Ali Abdullah Halim e Carlo Pala. I lavori si chiuderanno con un dibattito su «Il futuro della ricerca».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Economia, seminario in Camera di commercio
 
 SASSARI. «Dalla responsabilità degli amministratori alla responsabilità da reato della società», seminario organizzato dalla scuola dottorale di Diritto e economia dei sistemi produttivi dell’università si svolgerà lunedì 30 dalle ore 16 alla Camera di commercio, in via Roma. A introdurre i lavori saranno Mario Segni e Francesco Milia. A parlare di profili civilistici saranno Salvatore Patti e Antonio Serra. Mentre a soffermarsi sui profili penalistici saranno Fausto Giunta e il magistrato Paolo Piras. Conclusioni di Giovanni Maria Uda.
 

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