Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 May 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
  
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda di sabato 7 maggio 2011/ Cronaca di Oristano (Pagina 19 - Edizione OR)
ORISTANESI NEL MONDO. Da Riola al prestigioso MIT per studiare le molecole
Una questione di cellule
Roberto Zoncu, da tre anni ricercatore a Boston 
A Boston nel prestigioso Massachusetts Institute of Technology c’è un ricercatore che arriva dall’altra parte del pianeta. Il suo nome è Roberto Zoncu, classe 1975, da Riola Sardo. Si occupa di biologia cellulare e molecolare: una passione nata fra i banchi del liceo classico oristanese che ha trovato linfa vitale all’Università di Pisa, per poi esplodere alla Yale University.
Di che cosa si occupa esattamente?
«Studio un gruppo di molecole che regolano la crescita di cellule e organismi. Queste molecole sono importanti dal punto di vista medico perché, se attivate erroneamente, possono contribuire all’insorgenza dei tumori, di malattie metaboliche (come il diabete tipo 2), e possono accelerare il processo di invecchiamento».
Quali tappe ha percorso?
«Dopo il liceo, mi sono laureato in Scienze Biologiche all’Università di Pisa. Da Pisa sono poi emigrato - ormai si può dire visto che sono passati dieci anni - negli Stati Uniti per fare il dottorato di ricerca, che ho conseguito alla Yale University, in Connecticut, a un’ora da New York».
A Yale che cosa ha studiato?
«Il traffico di membrana, cioè i meccanismi che le cellule usano per captare segnali molecolari provenienti da altre zone dell’organismo. Per continuare la mia attività scientifica, circa tre anni fa mi sono trasferito qui al Massachussets Institute of Technology, al quale si accede tramite intervista e selezione da parte di un supervisor, un professore di ruolo».
A che cosa ha dovuto rinunciare?
«Prima di tutto c’è la distanza dalla mia famiglia. Torno in Sardegna una volta all’anno, quando va bene, vorrei poter passare più tempo con i miei nipotini e i miei genitori. Non rivedo vecchi amici da una vita facebook un po’ aiuta ... Nella quotidianità, la ricerca è un lavoro senza orari, è avvincente ma proprio per questo ti lascia poco tempo libero».
Quali e quante soddisfazioni?
«Tantissime, sia personali che professionali. A Yale ho conosciuto mia moglie, anche lei ricercatrice, di Melbourne, ci siamo sposati qui a Boston due anni fa. Abbiamo amici provenienti da tutte le parti del mondo, Usa, Europa, Argentina, India, Australia e Nuova Zelanda, solo per citarne alcuni: conoscere persone tanto diverse ti arricchisce la vita. Professionalmente ho avuto opportunità uniche; prima di tutto la libertà di scegliere la linea di ricerca che più mi appassiona e, fatto essenziale, avere a disposizione le necessarie risorse materiali e finanziarie. Poi ho conosciuto tanti scienziati di fama internazionale, persone brillanti e non solo, umili e disponibili, da cui ho imparato moltissimo. Non ultimo, la scienza dà la possibilità di viaggiare, andare a congressi, scambiare idee, imparare cose nuove ogni giorno; insomma non ti annoi mai».
Avrebbe potuto fare lo stesso percorso in Italia?
«Penso di sì, ma sarebbe stato più difficile. In Italia si fa scienza ad altissimo livello, ed è risaputo che i nostri ricercatori sono apprezzati ovunque. Tuttavia il sistema americano ha chiari vantaggi. Prima di tutto mette più risorse a disposizione, sia pubbliche che private; questo permette ai ricercatori di intraprendere progetti più creativi e rischiosi che, se hanno successo, possono rivoluzionare un campo di ricerca o aprirne di nuovi. Inoltre, gli istituti Usa sono molto attivi nell’attirare ricercatori di talento da tutto il mondo; questo crea un ambiente di eccellenza, molto diversificato, in cui è più facile produrre idee originali».
Nostalgia dell’Italia e rimpianti?
«Nostalgie in ordine sparso: il mare della Sardegna in primavera, i profumi della nostra isola, un bel piatto di zippole, la Sartiglia; poi c’è la Toscana, altra terra di cui ho bellissimi ricordi».
In futuro pensa di tornare in Sardegna?
«Mi piace l’idea di vedere posti diversi e fare nuove esperienze, restando sardo dentro».
pmocci@unionesarda.it
 
 
2 - L’Unione Sarda di sabato 7 maggio 2011 / Provincia di Nuoro (Pagina 23 - Edizione NU)
Nuoro
Appuntamenti del Maggio universitario
È iniziato ieri il Maggio universitario nuorese, che prevede tutta una serie di incontri per l’orientamento alla scelta della facoltà. A organizzare gli eventi, che termineranno sabato 28 maggio, è l’associazione universitaria degli studenti forestali, che ha sede a Nuoro in località Terra Mala.
Oggi alle 10, nel centro polifunzionale di via Roma, sono in programma le proposizioni di Ailun, Associazione astronomica, consorzio universitario nuorese, corpo forestale, facoltà di Agraria e di Lettere dell’Università di Sassari, Gruppo grotte, Istituti scolastici superiori, Ordine dei Dottori agronomi e forestali. Previste anche esibizioni di gruppi folk e rappresentazioni teatrali.
Giovedì prossimo alle 17, all’Istituto commerciale Satta, è previsto invece il seminario “La ragione deviata” che vedrà come relatore Gilberto Ganassi della Procura della Repubblica di Cagliari. Venerdì prossimo alle 9,30 incontro dibattito sull’Orientamento alla scelta: un ponte tra formazione e realizzazione di sé.
 
 
3 - L’Unione Sarda di sabato 7 maggio 2011 / Cagliari e Provincia (Pagina 17 - Edizione CA)
Aggiudicati i lavori di ristrutturazione della Manifattura
Anfiteatro verso il collaudo
Martedì prossimo il Comune affiderà il collaudo delle tribune dell’Anfiteatro romano: nei giorni scorsi il dirigente del Servizio edilizia pubblica Mario Mossa ha individuato i professionisti - si tratterebbe di due docenti della facoltà di Ingegneria, ma per ora i nomi non sono stati ufficializzati - e proposto l’incarico che dovrebbe risolvere una volta per tutte la questione sull’agibilità dell’arena.
Secondo l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro gli spalti non sarebbero in grado di ospitare il pubblico degli spettacoli estivi, ma il Comune - e i parlamentari sardi Mauro Pili e Mariano Delogu - hanno contestato la relazione. L’Iscr non avrebbe nessuna voce in capitolo nel giudicare la stabilità delle impalcature: il compito è semmai dei vigili del fuoco e delle commissioni provinciali per la sicurezza.
Lunedì i due ingegneri designati da Mossa dovrebbero comunicare il proprio assenso e accettare l’incarico. Verranno valutati i compensi richiesti e, se il costo della perizia dovesse essere accolto, entro martedì dovrebbero essere ufficializzati gli incarichi. Dunque entro la prossima settimana si potrebbe avere un altro parere sullo stato delle tribune di legno, che comunque - anche secondo le valutazioni più ottimistiche - avrebbero bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria per ospitare i concerti.
 
 
4 - L’Unione Sarda di sabato 7 maggio 2011 / Nuoro e Marghine (Pagina 24 - Edizione NU)
SINDIA. Un premio Laurea e lavoro,
il Comune aiuta i più bravi
Un premio a favore degli studenti più meritevoli è stato istituito dall’amministrazione comunale di Sindia. Una iniziativa che è stata votata di recente all’unanimità dal Consiglio comunale e che riguarda in modo particolare gli studenti universitari del paese o i figli di genitori che risultino residenti a Sindia almeno da due anni.
BENEFICI Il premio ha due tipologie di benefici: uno in base alla votazione conseguita dallo studente nella prova finale, e l’altro, agli studenti che nell’elaborato finale abbiano trattato temi strettamente connessi alla comunità di Sindia.
Con la delibera del Consiglio comunale, il premio diventa praticamente una istituzione. «Il premio per la tesi di laurea sarà assegnato agli studenti che nell’anno accademico 2009 e 2010 hanno conseguito il diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento - spiega l’assessore comunale alle Politiche giovanili Nicola Secchi - oppure la laurea specialistica o magistrale secondo il nuovo ordinamento».
VOTAZIONI Il premio sarà assegnato in relazione alla votazione conseguita dallo studente nella prova finale, quindi in favore agli studenti che, nella tesi, hanno trattato argomenti legati alla nostra comunità». Per questi ultimi, verrà attribuito il riconoscimento attraverso la valutazione di una apposita commissione tecnica nominata dall’Amministrazione comunale.
STANZIAMENTI Al responsabile del servizio amministrativo del Comune è stata data facoltà, qualora lo stanziamento previsto per una delle tipologie di benefici risultasse sovradimensionato rispetto alle esigenze, di destinare le somme in eccedenza per accogliere domande dell’altra tipologia. «In questa maniera - dice l’assessore - vogliamo veramente venire incontro alle esigenze delle famiglie e degli studenti che devono affrontare tante difficoltà di tipo economico per poter conseguire la laurea».
Francesco Oggianu

 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna di sabato 7 maggio 2011 / Pagina 10 - Cagliari
Va avanti il progetto Multimediart 
Dischi, dvd e concerti: Sulcis chiama Senegal con la musica etnica 
ENRICO CAMBEDDA 
CARBONIA. Chadal è la traslitterazione del nome di un uccellino variopinto che ogni anno migra fra la Sardegna e il Senegal. Grazie al progetto MultimediArt, il cui filo conduttore è la musica etnica, è diventato il nome di un’orchestra che propone, con grande successo, esperimenti di contaminazione fra le musiche dei due paesi. L’iniziativa ha avuto inizio con un primo viaggio a Dakar, lo scorso febbraio. Tra qualche giorno ci sarà un secondo viaggio per la registrazione di un disco e di un grande concerto in Senegal. Ad agosto sono previsti diversi concerti in Sardegna ed una tournée in tutta Europa. I protagonisti dell’evento artistico/culturale sono dieci musicisti che si sono incontrati per condividere idee ed esperienze. Ora realizzeranno un disco, un dvd e una brochure per documentare questo singolare progetto. MultimediArt coinvolge i comuni di Carbonia (capofila) e Perdaxius. E poi: Anci Sardegna; il dipartimento di studi storici geografici e artistici dell’Università di Cagliari; l’associazione culturale senegalese Ker Thiossiane e l’associazione sarda Cherimus. «Si tratta di un percorso che ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del dialogo fra culture diverse - spiega Emiliana Sabiu, presidente dell’associazione Cherimus - Tra le finalità anche quella del rafforzamento delle potenzialità artistico-culturali di un gruppo selezionato di giovani musicisti senegalesi della città di Dakar. Parte dei proventi delal vendita del disco andranno all’associazione Ker Thiossiane per aiutare l’opera di sviluppo dell’arte in Senegal». Da questa collaborazione nasce un’opera originale che racconta le musiche arcaiche del Sulcis e le armonie della terra d’Africa. I protagonisti sono Alberto Balia e Bah Moody, con le loro chitarre; Andrea Pisu, launeddas; Baka Cissokho, kora senegalese; Alioune Ndiaye, xalam; Sidi Koita, balafon e batteria. Ancora: Riccardo Pittau, tromba; Matteo Scanu, piano; Alassane Cissè, basso. Infine, un coro di donne percussioniste di tradizione sérère, della costa a sud di Dakar, e la partecipazione del cantautore Marcel Diabia Ndong. Giovedì prossimo si terranno due conferenze, una all’Università di Cagliari e l’altra in quella di Dakar, dal titolo «Dalla musica tradizionale alla world music». Dal 11 al 25 maggio sarà registrato il disco ed il 20 maggio a Dakar ci sarà l’esordio ufficiale della band con un concerto al Polo Culturale Douta Sek.
 
 
6 - La Nuova Sardegna di sabato 7 maggio 2011 / Pagina 42 - Cultura e Spettacoli
Quando vince la leggerezza 
Il progetto della Facoltà algherese per la Villa della Regina a Torino 
MICHELE SPANU 
Leggerezza e stabilità. Con queste carte vincenti il progetto «Levia gravia», firmato da quattro architetti sardi, ha conquistato il primo posto in un prestigioso concorso internazionale organizzato in Piemonte. Il lavoro del team composto da Giovanni Oliva, Walter Dejana, Fabio Altomano e Diego Polese ha battuto una concorrenza di oltre 200 studi di architettura da tutto il mondo e molto presto (dopo la premiazione ufficiale) verrà utilizzato come punto di partenza per la realizzazione della nuova galleria per l’accoglienza dei visitatori nell’antica Villa della Regina a Torino.
 «Un traguardo che ci riempie di orgoglio - commenta l’architetto Giovanni Oliva -. Devo ammettere che gran parte di questo storico risultato è merito dei miei colleghi più giovani, ma è stato comunque un grande lavoro di gruppo che ci permetterà di portare nel cuore di Torino un progetto sardo al cento per cento». L’entusiasmo e l’originalità che stanno alla base del progetto sono dovuti anche (ma non solo) al fattore anagrafico: Dejana, Altomano e Polese infatti sono tre giovani architetti, tutti trentenni, compagni di studi e laureati nella giovane facoltà di Architettura di Alghero, secondo la graduatoria di Repubblica la migliore d’Italia.
 Il concorso di idee è stato bandito a ottobre dalla Direzione regionale per i beni culturali del Piemonte e ha visto la partecipazione di 229 studi, in gran parte italiani e europei, che si dovevano confrontare per dare un’idea di riqualificazione a un volume di circa mille metri quadri adiacente alla villa e destinato ad accogliere turisti. «Levia gravia», il progetto presentato dal team sardo, ha vinto su tutti grazie al fatto che non si è messo in concorrenza con i materiali e le forme della seicentesca villa che sorge sulla collina torinese: la «manica dei visitatori» progettata dal team sardo, pur mantenendo un aspetto contemporaneo, si è inserita perfettamente all’interno del contesto storico del sito, visibile dalla città dall’elegante piazza Vittorio.
 Soddisfatto l’architetto Walter Dejana, 34 anni, capogruppo del progetto. «Subito dopo la laurea, nel 2008, ho lavorato in Svizzera. Poi, una volta tornato in Sardegna, mi sono tuffato immediatamente in questo concorso coinvolgendo anche i miei colleghi. Alla fine si è costituito un gruppo solido, in cui ognuno ha dato il meglio di sé». Anche Vanni Maciocco, preside della Facoltà di Architettura, è contento del risultato dei suoi allievi. «Questa vittoria è di tutta la Facoltà, perché dimostra che abbiamo fatto bene a puntare su un formazione di alto respiro e internazionale. Mi preme sottolineare che questi giovani, lavorando in Sardegna, hanno partecipato a un concorso di scala mondiale: è la dimostrazione che chi esce dalla facoltà di Alghero è in grado di confrontarsi con qualsiasi esperienza locale o globale, senza timore».
 A giugno (la data precisa non è stata al momento fissata) ci sarà la premiazione ufficiale a Torino, nella cornice di Palazzo Chiablese. Il premio per il progetto vincitore è di 20mila euro, che dovranno essere ripartiti tra i quattro architetti del team. Anche se, a dire il vero, il gruppo attende con ansia non tanto la premiazione ma l’incarico ufficiale per il progetto esecutivo dell’opera, che avverrà una volta reperiti tutti i fondi: un traguardo in più per l’architetto Giovanni Oliva, un punto di partenza per la carriera dei suoi tre giovani colleghi.
 
 
7 - La Nuova Sardegna di sabato 7 maggio 2011 / Pagina 19 - Sassari
Smascherato falso funzionario europeo 
Scoperto dalla guardia di finanza, ha operato in città, in Gallura e anche a Cagliari 
SASSARI. Girava senza patente, e quando una pattuglia della guardia di finanza l’ha fermato per un controllo non si è certo preoccupato: ha esibito un tesserino rilasciato dalla Direzione generale Agricoltura della Commissione europea. «Sono un funzionario», ha detto. Ma non era vero, perchè i controlli avviati da quel momento dai finanzieri hanno fatto emergere una storia incredibile: Pier Paolo Manca - conosciuto come “Pier” - non è nato a Busachi nel 1961 ma a Cagliari nel 1948. L’uomo ha almeno altri due alias, è stato condannato a tre anni di reclusione per truffa dal tribunale di Liegi nell’agosto 2010, è stato in carcere all’Ucciardone. Il falso funzionario europeo è stato smascherato e denunciato.
L’inchiesta è appena cominciata: coordinata dal sostituto procuratore Gianni Caria, è seguita direttamente dal comandante provinciale della fiamme gialle il colonnello Corrado Pillitteri, ha dato finora risultati sorprendenti.
 Pierpaolo Manca, infatti, non aveva solo il tesserino che attestava il suo falso ruolo di funazionario della Comunità europea. Durante la permanenza nel territorio del Sassarese (recentemente, secondo alcune indiscrezioni trapelate dall’inchiesta avrebbe agito anche in Gallura), poco meno di due anni, è stato considerato come uno dei massimi esperti in materia di euro-progettazione. Ha avuto contatti con università e amministrazioni pubbliche e aziende. Ha promosso master, è intervenuto a convegni a fianco dei più importanti relatori nazionali. Il 17 aprile - per esempio - era a Sardara al convegno su “Bioedilizia, benefici economici e opportunità di occupazione”. Platea qualificata, tra gli interventi quelli del presidente della Regione Ugo Cappellacci e di ben tre assessori. Lui era lì - ovviamente come funzionario - per illustrare «Le attività dell’Unione europea nel campo dell’architettura sostenibile». Meno di un mese dopo, il 9 maggio del 2009 - era tra i nomi forti alla manifestazione «L’Università incontra l’Europa» a Cagliari, al San Giovanni di Dio, per la Giornata di studio sull’accesso ai finanziamenti europei: qui è intervenuto, invece, come Coordinatore Fondi europei sui «Rapporti tra la Sardegna e la Commissione europea».
 Pier Manca ha girato la Sardegna per dispensare le proprie conoscenze. Nel curriculum, una formazione invidiabile: Chicago State University e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Cose che - dagli accertamenti - non risulterebbero vere, perchè il Pierpaolo Manca, nato nel 1948 a Cagliari, avrebbe conseguito brilantemente la licenza media. Nessuna traccia invece di studi superiori e universitari, anche se parla tre lingue.
 «Inchiesta appena avviata e in piena evoluzione», spiegano al comando provinciale della Finanza». Quel tesserino esibito per presentare credenziali invidiabili e liberarsi senza problemi di un controllo si è trasformato in un boomerang. La Finanza ha accertato che nelle banche dati non risultata nessun Pierpaolo Manca di Busachi del 1961, e alla Direzione generale Agricoltura della Commissione europea era uno sconosciuto. Tesserino taroccato, dunque, ma che ha tratto in inganno tanta gente. Perchè il falso funzionario - come emerge dalle indagini - è stato «un abile millantatore». A Sassari le tracce più evidenti della presenza di Pierpaolo Manca in Sardegna. All’inizio una consulenza con l’Istituto «Bellieni» di via Maddalena, con l’idea di un master di Euro-progettazione. Venti i corsisti, costo circa 9mila euro anticipati (180mila euro per venti iscritti). Succede però che non ci sono adesioni sufficienti. E l’iniziativa non decolla. In quel periodo il falso funzionario europeo conosce una donna sassarese, impiegata nel settore delle Politiche sociali del Comune, nasce una relazione. E’ lei che - a un certo punto - si rende conto che qualcosa non va: spariscono soldi dal conto corrente, troppe anomalie. I primi sospetti, poi la donna scopre di essere solo l’ultima vittima plagiata abilmente dal brillante «Pier». Si muove per le vie giuste e contribuisce a smascherare l’ex compagno. A quel punto la guardia di finanza è già molto avanti. Dal Tribunale di Liegi, il 18 agosto 2010, arriva una condanna per «un certo Pierpaolo Manca» (due alias: nato a Cagliari il 28 febbraio 1952 e il primo marzo 1948). Tre anni di reclusione, ammende varie, confisca di 619mila euro più altri 213mila euro per truffe commesse da quelle parti. In mezzo anche qualche mese di detenzione al carcere dell’Ucciardone di Palermo. Le perquisizioni eseguite dalla guardia di finanza hanno consentito di mettere insieme una copiosa documentazione, in larga parte riferita alla Commissione europea della quale si professa Senior Officer. Gli approfondimenti sono in corso. L’uomo ha già confessato «di non aver mai lavorato per alcuna istituzione comunitaria».
 Ieri la Finanza ha chiesto «la collaborazione di cittadini e istituzioni locali e regionali che hanno avuto a che fare con “Pier” Manca affinchè contattino la compagnia di Sassari che sta svolgendo le indagini».
 
     
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

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