Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 April 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Spettacoli e Società (Pagina 41 - Edizione CA)
La conferenza di Julian Nida-Rümelin
Nell'ambito del Programma Visiting Professor 2010 finanziato dalla Regione, si terrà domani alle 17 nell'Aula 16 della facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari la seconda conferenza di Julian Nida-Rümelin, docente di filosofia alla Ludwig-Maximilians Universität di Monaco di Baviera. Tema dell'incontro, “I limiti del linguaggio”.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Il convegno Ceramiche, confronto tra modelli sardi e turchi
Oggi alle 17 Daniela Moi, dell'Università di Cagliari, presenterà nei locali della Pinacoteca nazionale in piazza Arsenale, la conferenza “Tradizioni e produzioni ceramiche: Sardegna e Turchia a confronto”.
L'iniziativa è stata organizzata in occasione della XIII Settimana della cultura, promossa dal ministero per i Beni culturali, che si terrà dal 9 al 17 aprile 2011. Daniela Moi metterà a confronto gli elementi in ambito sardo e turco che hanno contribuito a formare la tradizione e la produzione delle creazioni in ceramica.
Particolare attenzione sarà rivolta a quei modelli formali e decorativi affini, che facciano riemergere e possano riannodare i legami delle relazioni millenarie.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Si presenta il volume di Solis
Oggi alle 17 nella sede della Società degli operai, in via XX settembre, il professor Gianfranco Tore dell'università di Cagliari presenta il volume di Francesco Solis dal titolo “Villaggi scomparsi in Sardegna, il caso Sitzanus nel '700”. Organizza il Centro sardo studi genealogici.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Referendum “Acqua bene comune”: dibattito all'Università
Questo pomeriggio, alle 17, nell'aula 4B del dipartimento di Psicologia (via Is Mirrionis 2) è in programma un incontro dibattito organizzato dal comitato referendario “2 sì per l'acqua bene comune - Cagliari” e dagli studenti di Unica 2.0.
L'incontro di questo pomeriggio serve, tra l'altro, per presentare l'avvio della campagna referendaria, in vista della consultazione popolare in programma il 12 e il 13 giugno: nell'occasione, si spiegheranno le ragioni del sì ai quesiti promossi dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua.
Alla manifestazione interverranno Marco Bersani, Giovanni Pinna, Raffaello Ugo. Coordinerà Fabio Strazzeri di Unica 2.0.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 23 - Edizione OL)
ALGHERO. Figli o nipoti di emigrati sardi, vengono in Riviera per rinsaldare le tradizioni
Porte aperte all'università per stranieri
I primi studenti arriveranno dalla Germania fra pochi giorni
I primi studenti dell'Università per stranieri arriveranno la settimana prossima dalla Germania. Sono figli o nipoti di emigrati sardi e trascorreranno una decina di giorni ad Alghero per perfezionare la lingua, ma soprattutto per riappropriarsi della cultura e delle tradizioni della Sardegna, con lezioni in aula e escursioni nei parchi archeologici.
Inizia a funzionare così, con un progetto finanziato dall'assessorato regionale al Lavoro, la prestigiosa sede di Palazzo Serra, 300 metri quadrati nel cuore del centro storico. I corsi prenderanno il via il 22 aprile in quella che si vanta di essere la quarta sede nel territorio nazionale ad offrire corsi di lingua e cultura italiana per stranieri, dopo Perugia, Siena e Reggio Calabria.
PRESENTAZIONE Ieri la presentazione ufficiale nell'antico edificio di piazza Civica restaurato dal Comune e consegnato in comodato d'uso all'Università di Sassari. C'erano il sindaco Marco Tedde, l'assessore regionale al Lavoro Franco Manca e il preside della facoltà di Lettere, Aldo Morace. «Nel mondo ci sono 120 circoli dei sardi, una ricchezza che rischia di essere perduta, perché non c'è un ricambio dal momento che il flusso migratorio di massa si è esaurito», ha spiegato l'assessore al Lavoro.
STUDENTI IN ARRIVO Da qui l'idea di richiamare le seconde e le terze generazioni per un periodo di studio sulla lingua italiana e sulla cultura sarda. Ad ottobre è prevista la frequenza da parte di un gruppo di giovani argentini. I contatti della facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Sassari sono molteplici in diverse nazioni europee, anche attraverso l'Istituto Dante Alighieri, che si occupa della diffusione della lingua e cultura italiana in Italia e nel mondo. «Perugia ha diecimila iscritti, Siena cinquemila - elenca il preside Morace - se riusciremo a erodere anche solo il 15 per cento degli studenti l'indotto per la città sarà notevole».
CITTÀ DELLA CULTURA La sede universitaria nasce come diretta emanazione della facoltà di Lettere e Filosofia dell'ateneo di Sassari, in collaborazione con il Comune di Alghero, e offrirà agli studenti stranieri l'opportunità di apprendere o approfondire la lingua italiana attraverso dei corsi proposti durante tutto l'anno accademico e i Summer school. «Alghero è sempre più città della cultura - sottolinea il sindaco Marco Tedde - il luogo ideale nel quale avviare le nuove realtà formative, come l'Università per stranieri, che generano economia e vanno ad aggiungersi alla facoltà di Architettura, attiva in città dal 2002».
CATERINA FIORI
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia (Pagina 17 - Edizione OL)
Università
Consegna dei diplomi di Sea master
Domani alle 11 nella sede del corso di laurea in Economia e Turismo (terminal aeroporto) si terrà la cerimonia di consegna dei dipolomi agli allievi del Sea master. Durante la giornata, coordinata da Francesco Morandi, interverranno il rettore Attilio Mastino, il preside di facoltà Enrico Grosso, il presidente dell'autorità portuale, Paolo Piro, di Confindustria Stefano Lubrano e il comandante della direzione marittima Franco Persenda.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Provincia di Oristano (Pagina 19 - Edizione OR)
LA SFIDA. Opere ispirate all'antico vino nelle vetrine dei negozi a Oristano
RITRATTO DI DONNA VERNACCIA
Torna l'iniziativa di Cavatappi per rilanciare il doc
Caldo sapore sottile e dal gradevole retrogusto di mandorle amare. Colore dorato ambra. Sfumature di fior di mandorlo al naso. Pochi vini possono sfidare il tempo. Richiamare l'attenzione di tutti i sensi e far meditare. Ma occhio: nessuna distrazione è concessa, come quando si sta in compagnia di una donna speciale, da trattare con i guanti di velluto.
La vernaccia, uno dei vini più antichi del mondo, pretende anime attente. Per il suo passato e per meriti, soprattutto. Un impegno che il Cavatappi d'idee ha preso come una missione.
LA STORIA Ha radici lontane ed autorevoli: si suppone che la Vernaccia fosse già apprezzata dai Fenici, come dimostrano i reperti archeologici rinvenuti a Tharros. Della coltivazione della vernacula (uva tipica del luogo) o, per altri studiosi, vernum (primavera) si preoccupò persino Eleonora d'Arborea nella sua Carta de Logu, quando previde norme specifiche e severe per la coltivazione e la tutela dei vigneti.
IL VALORE Per i meriti non occorre scomodare le infinite potenzialità organolettiche o il complesso e accurato processo di lavorazione che rende la vernaccia un vino esclusivo, il primo Doc della Sardegna (1972). I meriti, quelli veri, li raccontano il tempo e l'impegno, la forza di chi sostiene la tradizione, tenendo la vetta nel mondo per qualità enologiche. Eppure, come può capitare ai grandi miti del cinema o dell'arte, anche la prima donna tra i vini sardi, ha conosciuto il difficile momento del silenzio, l'applauso mancato. Il saggio però, è paziente. E sa torna vincente. Ispira le generazioni e arriva fino all'arte, per il rilancio e la meritata restituzione della standing ovation.
CAVATAPPI È l'obiettivo di “Cavatappi di idee”, l'associazione decisa a restituire gloria e fama alla Vernaccia: dopo il successo dello scorso anno (più di 70 le opere dedicate al vino più antico del mondo) quest'anno, il “Cavatappi” rilancia: tre nuovi concorsi dal 3 giugno al 9 luglio, un montepremi più ricco, nuove iniziative grazie a Unicredit e Comune, Provincia e Camera di commercio. Le opere, di appassionati e professionisti ispirati dalla nobildonna dei vini sardi, saranno esposte nelle negozi del centro che aderiscono all'iniziativa: quadri, poesie, foto, ricette, sculture, video, racconti. Previsti anche piani di marketing per il rilancio del doc riservato agli studenti. I video più condivisi tra Youtube, Facebook, e in tutte le reti sociali, vincerà il concorso. In campo Consorzio Uno e le Università di Oristano, di Cagliari e di Sassari. C'è tutto su: www.cavatappidiidee.it.
CRISTIANA LODDO
 
 
8 - L’Unione Sarda / Nuoro e Marghine (Pagina 19 - Edizione NU)
MACOMER. Il progetto coinvolge archeologi e architetti Scavi sui resti del castello, la città riscopre le sue mura
Esiste un castello nel tessuto urbano della città che racconta una parte della sua storia di epoca medievale?
L'interrogativo che da tempo accompagna le discussioni storiche sul passato di Macomer sta arrivando a ricevere una risposta certa. Il responso sarà il frutto del progetto presentato ieri nell'aula consiliare del Municipio che, iniziato nei giorni scorsi, vede un nutrito gruppo di giovani archeologi e architetti impegnati negli scavi finalizzati alla ricerca delle antiche mura della città.
IL PIANO L'iniziativa è il frutto di un progetto che vede insieme le Università di Sassari e Alghero, la Regione, le otto Province, le Sovrintendenze e i Comuni sardi e l'associazione Castra Sardiniae che da anni ha maturato una lunga esperienza in attività di restauro e di ricerca sui siti di castelli in Sardegna. In origine l'impegno fu rivolto alle sette Città Regie dell'Isola, oggi l'iniziativa si estende a tutto il territorio regionale che può contare ben 147 comuni “incastellati”. Fra questi c'è anche Macomer su cui il gruppo di studio ha già chiuso la prima parte documentale della ricerca ed è attualmente impegnato nello scavo vero e proprio che interessa l'area limitrofa alla Chiesa di san Pantaleo. «Che si trattasse di un castello o di una fortificazione», ha sostenuto il presidente di Castra Sardiniae, l'archeologo Luca Sanna, «è interrogativo per ora indifferente vista comunque l'estrema importanza del sito che dai primi interventi di scavo ha fatto emergere notevoli reperti e testimonianze».
L'UNIVERSITÀ Sulle prospettive del lavoro ancor più chiare le parole del rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastinu. «Dai primi dati lo studio promette di aprire conoscenze che vanno ben al di la del periodo medievale per allargare l'orizzonte sia alle epoche precedenti che successive in un territorio che presenta una fra le maggiori concentrazioni di vestigia preistoriche dell'Isola».
IL CANTIERE In tal senso il risultato del cantiere sarà di supporto all'apertura, prevista entro l'anno, del Museo archeologico del Marghine «per ricostruire un'immagine della città», ha sostenuto il consigliere regionale Paolo Maninchedda, «ricca non solo di storia e archeologia industriale, ma anche di importante e ricca storia comune». Il progetto ha anche la finalità di creare sviluppo attorno al bene culturale in una duplice direzione. «La prima», ha sostenuto l'architetto Gianni Gallus, «è quella di inserire i siti nei percorsi turistici culturali. La seconda è data dalla possibilità che queste iniziative danno di realizzare esperienze di formazione decisive non solo per architetti e archeologi, ma anche per le imprese locali che vogliano investire professionalmente in questo importante settore».
LUCA CONTINI
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 37 - Sassari
Nasce l’università di lingua italiana per gli stranieri 
ALGHERO. La città diventa la quarta sede in Italia, unica in Sardegna dopo Perugia, Siena e Reggio Calabria, ad avere l’università di lingua e cultura italiana per stranieri. Si comincia dal 22 aprile con studenti provenienti da Berlino. Ieri la presentazione.
La nuova istituzione è già entrata nella Rete, i corsi di lingua e cultura italiana stanno trovando gradimento in ambito internazionale. C’è attenzione anche da parte della prestigiosa università americana di Princeton, quella dell’ex presidente Clinton, che ha avviato contatti che si dovrebbero perfezionare a breve sul piano operativo.
La scelta del professor Aldo Maria Morace, preside di Lettere e Filosofia dell’università di Sassari, che ha individuato Alghero quale sede dei corsi proprio per la sua internazionalità, ha subito riscosso consensi. Dopo i tedeschi sono già programmati gruppi di giovani per l’estate e a ottobre giungeranno studenti argentini. L’iniziativa è stata presentata ieri nei nuovi locali del Palazzo Serra, oggetto di uno straordinario recupero strutturale, dal sindaco Marco Tedde e dallo stesso Morace, presente l’assessore regionale al Lavoro, Franco Carta, che ha svolto una iniziativa di particolare spessore sociale coivolgendo i circoli dei sardi nel mondo, quelli dove si trovano giovani di terza o quarta generazione, figli appunto di emigrati, e che dell’Italia, e in questo caso della Sardegna, hanno sentito soltanto parlare. «Alghero è sempre di più città della cultura - ha cominciato Marco Tedde che non nasconde legittimo orgoglio per l’avvio dei corsi universitari per stranieri - sta diventando il luogo ideale dove avviare nuove realtà formative che generano economia e che vanno ad aggiungersi alla facoltà di Architettura presente in città dal 2002». Il sindaco ha poi ricordato che Alghero avrà presto operativi tre musei e un polo culturale di eccellenza come il Santa Chiara. Non meno soddisfatto del decollo dei corsi il professor Aldo Maria Morace. «Siamo in presenza di una rilevante iniziativa di spessore culturale - ha detto - i cui orizzonti non possono essere delineati al momento. Ricordiamo che i corsi per stranieri di Perugia sono frequentati da 10 mila studenti, 5 mila sono iscritti a Siena. Ci basterebbe un 20 per cento di presenze».
L’assessore Franco Carta ha poi esposto i contenuti del progetto che ha coinvolto i circoli sardi nel mondo, circa 120. «Abbiamo cominciato ad affrontare questo progetto soltanto alcuni mesi orsono - ha precisato - e oggi siamo già al battesimo della fase operativa. La Sardegna ora produce anche cultura, pur tenendo sempre ben strette la propria storia, le tradizioni e il folklore».
L’assessore Manca ha colto l’occasione della presentazione della nuova istituzione per annunciare che nella prima settimana di giugno sarà presente ad Alghero il comitato di sorveglianza del Fondo speciale europeo per una riunione nel corso della quale saranno esaminati i criteri di spendita delle risorse comunitarie. Un summit che vedrà impegnati una ottantina di alti dirigenti dell’Eu. Tornando ai corsi per stranieri, da segnalare che lo staff della facoltà di Lettere registra la presenza dei docenti Tonino Delogu e Sergio Soggiu, quest’ultimo svolge le funzioni di coordinatore. I corsi avranno cadenze dai 10/15 giorni, uno, tre o sei mesi. Sul fronte logistico e per l’ accoglienza degli studenti sarà operativa la Fondazione Meta.
 
La prestigiosa sede nell’antico palazzo Serra 
ALGHERO.Non è stato facile giungere alla attuale collocazione della sede dell’università per stranieri. Il Comune aveva individuato il Palazzo Serra, edificio di origine tardo settecentesca, signorile, nel cuore del centro storico e rigidamente vincolato per il suo valore monumentale, ritenendolo idoneo a ospitare una istituzione di prestigio quale quella rappresentata dai corsi per stranieri voluto ad Alghero dalla facoltà di Lettere e Filosofia. Non è stato facile perchè l’amministrazione comunale, già nella delicata fase di restauro sotto la vigilanza della Soprintendenza, si è trovata al centro di un contenzioso legale mossogli dai condomini dell’edificio per niente convinti di ospitare al primo piano del loro palazzo l’università per stranieri. Ipotizzando probabilmente via vai di studenti e insegnanti, traffico su e giù per le scale, frequentazioni a ogni ora, in buona sostanza una serie di azioni che avrebbero determinato turbamento alla tranquillità dello stabile appartenuto ai Conti Serra. (g.o.)
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Gallura
Diplomi del Sea master, cerimonia all’università 
OLBIA. Si svolgerà domani, alle 11 nella sede delpolo universitario, al primo piano del terminal aeroportuale, la cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi del Sea master organizzato dall’Università, Autorità portuale, Direzione marittima, Confindustria, Camera di commercio, Confitarma e Comune. Alla cerimonia, coordinata dal direttore del master Francesco Morandi, partecipano il rettore Attilio Mastino, il preside Enrico Grosso, il presidente della Port authority Paolo Piro, il presidente della Confindustria nord Sardegna Stefano Lubrano, il dirigente di Confitarma Luca Sisto, il vice presidente della Provincia Giovanni Pileri e il comandante della Direzione marittima Franco Persenda.
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
La condizione giuridica dello straniero 
Conferenze organizzate dalla facoltà di Giurisprudenza e dalla Caritas 
CAGLIARI. La condizione giuridica dello straniero e l’immigrazione in Italia, temi di strettissima attualità, saranno al centro di un ciclo di conferenze organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Cagliari, dalla Caritas diocesana di Cagliari e dalla Caritas italiana nelle giornate del 15 e 16 aprile, del 6 maggio e del 20 maggio 2011.
Si comincia venerdì prossimo, 15 aprile (facoltà di giurisprudenza, Aula A, ore 15.30), con un incontro coordinato da Pietro Ciarlo (professore ordinario di Diritto costituzionale dell’ateneo cagliaritano), dedicato al tema “Lo straniero e l’immigrazione irregolare in Italia”: il seminario proseguirà sabato 16 aprile (Aula Magna liceo Dettori, ore 9).
L’incontro sarà prevalentemente incentrato sui temi dell’ingresso, del soggiorno e dell’allontanamento dello straniero.
Previsti gli interventi di Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera (associazione contro le mafie), di Josè Angel Oropesa, Direttore dell’Ufficio - Regionale per il Mediterraneo dell’International Organization for Migration, della dottoressa Daniela Parisi, funzionaria del Ministero dell’interno, di Oliviero Forti, capo ufficio immigrazione della Caritas italiana e Manuela De Marco avvocato della Caritas italiana. Tra i docenti universitari interverranno Paolo Bonetti (Università di Milano Bicocca), Roberto Cherchi (Università di Cagliari) e Gianluca Bascherini (Università di Roma la Sapienza).
La seconda conferenza, coordinata da Gianmario Demuro (ordinario di diritto costituzionale, Università di Cagliari), è dedicata al tema del “diritto di asilo” ed è in programma venerdì 6 maggio (Aula B, facoltà di giurisprudenza, con inizio alle ore 15.30).
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Oristano
Macomer, l’antico castello torna lentamente alla luce Nuovi scavi archeologici 
I risultati delle ricerche di Castra Sardiniae in tre siti presentati nel corso di un convegno di tecnici e studiosi 
MACOMER. C’era veramente un castello nell’area tra la chiesa di San Pantaleo e la zona dietro il municipio che si chiamava “Sa presone ’ezza”? Del castello di Macomer non rimangono tracce evidenti. Uno scavo archeologico realizzato dall’associazione Castra Sardiniae in collaborazione con l’Università di Sassari e il Comune inizia a dare risposte e pare che il castello ci fosse veramente.
Ieri sono stati presentati i primi risultati degli scavi. Nell’area interessata, che comprende tre siti diversi, sono venuti alla luce resti di mura di epoca medioevale e postmedioevale, ma anche tracce di presenze precedenti. L’importanza dell’intervento deriva dalla valenza storica dei risultati. Dimostra infatti che nel Medio Evo, e forse anche prima, Macomer era un importante punto di snodo dei traffici e dei commerci tra il nord e il sud della Sardegna.
Alla presentazione del progetto sono intervenuti il sindaco, Riccardo Uda, l’assessore alla cultura, Giovanni Biccai, il consigliere regionale Paolo Maninchedda, il cui intervento ha consentito l’avvio della campagna di scavi, il rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, il professor Piergiorgio Spanu della stessa Università, l’architetto Bruno Billeci della facoltà di Architettura di Alghero, e gli studenti della stessa facoltà e di quella a indirizzo beni Culturali di Sassari che lavorano agli scavi. Per Castra Sardiniae ha presentato il progetto l’architetto Gianni Gallus, seguito dagli archeologi medievisti Franco Campus e Luca Sanna. Il lavoro di Macomer non si concluderà con gli scavi. Si intende infatti istituire una borsa di studio per un ricercatore che conduca un’indagine su Macomer nell’archivio della Corona di Aragona. Del castello di Macomer si ha notizia solo dai documenti e dalla tradizione. La campagna di scavi e di ricerca darà ora certezze archeologiche. «Il nostro sembra essere un paese ricco di storia industriale e povero di storia comune, ma non è così - ha detto Paolo Maninchedda, che prima di essere un politico è un attento studioso, - nel nostro territorio rimangono pezzi di strade romane e altre vestigia che meritano di essere scoperte».
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 36 - Sassari
La storia della città racchiusa in un libro 
Presentato il volume del docente universitario Angelo Castellaccio 
EMANUELE FANCELLU 
PORTO TORRES. «Porto Torres è la città dell’anima per Angelo Castellaccio. Pensava a questo libro da 40 anni e nel 2010, finalmente, ha visto la luce». Le parole di Aldo Maria Morace, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’università di Sassari, fotografano al meglio «Porto Torres, da colonia romana a capitale di un regno», opera di Angelo Castellaccio, docente di storia medievale all’Università di Sassari dalle radici portotorresi, presentata in un affollato incontro organizzato dalla sezione turritana della Fidapa.
Incontro organizzato grazie alla collaborazione della Consulta del volontariato portotorrese, dal Lions Club Porto Torres e dal Comune, e moderato dall’ex sindaco Eugenio Cossu.
La serata ha fornito diversi spunti e alcune “chicche” ribadendo il fondamentale ruolo svolto da Turris e successivamente Torres nello scenario europeo e mediterraneo dal momento della fondazione della colonia romana ai secoli dei Giudicati, quando Torres divenne Capitale dell’omonimo Giudicato. La città è nata con la colonia fondata da Giulio Cesare. Quella colonia, una colonia di romani, è anche alla base della Capitale giudicale che ne ha conservato, riadattandoli alle nuove esigenze, usi e istituzioni.
Uno dei maggiori meriti di Angelo Castellaccio è l’avere evidenziato i collegamenti tra la città romana e quella giudicale ha voluto rimarcare con forza il Rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino al termine di un lungo e ricco excursus sulla vita di Turris Libisonis. Angelo Castellaccio, spiegate le ragioni che hanno portato alla stesura dell’opera - «le mie radici portotorresi, l’importanza dell’argomento, il ritrovamento di documentazione inedita, l’assenza di un libro su Torres che era la Capitale dell’omonimo Giudicato» - si è poi voluto soffermare sull’importanza del ruolo di Torres in Sardegna, accresciuta anche dalla fama derivante dalla “Passio” e dall’“Inventio” che facevano accorrere tanti fedeli devoti a San Gavino nella basilica omonima, e sul rapporto simbiotico tra la città e il mare: dalle crisi economiche Porto Torres del passato si è sempre ripresa ogni volta che il mare ritornava a essere frequentato.
Al termine è seguito un dibattito nel corso del quale è stata chiesta con forza la riapertura del parco archeologico e la possibilità di fruire dei monumenti in esso ubicati, al fine di poter anche garantire un futuro diverso, più votato all’aspetto turistico, alla città.
 
 
14 - La Nuova Sardegna / Pagina 36 - Sassari
SETTIMANA DELLA CULTURA
I dannati dell’Asinara
Dopo il Concerto Aperitivo di domenica mattina all’Antiquarium turritano, proseguono le manifestazioni per la Settimana della Cultura. Giovedì alle 18,30, nella sala Filippo Canu di corso Vittorio Emanuele, sarà presentato il libro “I dannati dell’Asinara. L’odissea dei prigionieri Austro-Ungarici nella Prima Guerra Mondiale”, scritto da Luca Gorgolini. Una pagina della storia italiana, e dell’Asinara, rimasta sconosciuta per diversi decenni. Interverrà la professoressa Assunta Trova, docente di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Sassari. Venerdì alle 18, sempre nella sala Canu, verrà proiettato il film-documentario “Un passo dietro l’altro”, del regista Gianni Tetti. L’evento è organizzato dall’Asd Progetto Filippide Sardegna, associazione che svolge attività di allenamento e preparazione a competizioni sportive dei soggetti affetti da autismo e sindromi rare collegate.
 
     
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

Questionnaire and social

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