1 – L’Unione Sarda

Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione OL)

 

«Non vi è alcuna acredine tra me e il neoeletto presidente della Crui, al quale auguro di ottenere importanti risultati nell'interesse collettivo». Lo ha detto il rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino, candidato che ha ottenuto sette voti per l'elezione del nuovo presidente della Conferenza dei rettori delle università (Crui). L'incarico è andato, con 62 voti, a Marco Mancini, rettore dell'Università della Tuscia di Viterbo, segretario generale uscente.

«Ho detto sin dall'inizio - ha precisato Mastino - che non mi sono candidato per battere Marco Mancini ma per affermare che negli atenei ci sono persone che la pensano diversamente da chi ha caldeggiato la riforma Gelmini e non si è opposto con fermezza ai drastici tagli fatti dal Governo al fondo di funzionamento ordinario degli Atenei. Ho voluto rappresentare il malcontento che si respira nel mondo universitario, soprattutto tra gli studenti e le categorie lavorative maggiormente penalizzate dalla legge 240, come i ricercatori e il personale tecnico amministrativo».

 

2 – L’Unione Sarda

Nuoro e Marghine (Pagina 23 - Edizione NU)

 

Il 18 e 19 aprile nel salone Castagna di corso Umberto si svolgerà un convegno sui problemi dell'alcolismo. Interverranno i massimi esperti regionali in materia, a cominciare da Giovanni Biggio, ordinario di Neuropsicofarmacologia all'Università di Cagliari. La partecipazione è gratuita per i dipendenti e convenzionati Asl. Le schede di iscrizione (info ai numeri 0784/240692 e 0785/222324) sono da inviare al Servizio Qualità, Formazione e Rischio clinico, fax 0784/240697, email:burrai.giorgio@aslnuoro.it. Presidente del seminario è Massimo Diana, direttore del Servizio Dipendenze della Asl di Nuoro, responsabile del coordinamento scientifico Giuseppe Solinas. Modereranno le sessioni Attilio Mura, coordinatore del Dipartimento Salute mentale e dipendenze dell'Azienda sanitaria nuorese, e gli altri specialisti provenienti da varie Asl.

 

3 – L’Unione Sarda

Sulcis Iglesiente (Pagina 27 - Edizione PC)

 

In arrivo nel Sulcis Iglesiente “Summer School”. Non si tratta del remake della commedia americana anni ottanta diretta dal regista Carl Reiner che racconta i corsi di ripetizione estivi di un gruppo di disastrati studenti americani. Tutt'altro. “Summer School” è un ambizioso progetto culturale: un corso di archeologia fenicio punica rivolto agli allievi del liceo classico di Carbonia, dello scientifico di Sant'Antioco e agli studenti delle università di Bologna, Cagliari, Sassari, Roma e delle università spagnole di Alicante, Barcellona e Siviglia.

I ragazzi coinvolti avranno modo di prendere parte alle attività archeologiche in programma tra il 20 giugno e il 31 luglio nell'area del cosiddetto “Cronicario” di Sant'Antioco e presso la necropoli di di Monte Sirai. E, mentre la mattina si cimenteranno in attività di indagine sul terreno, nel pomeriggio potranno partecipare a una serie di visite guidate alle aree e ai musei archeologici del territorio. La sera, invece, sono in programma diverse lezioni frontali itineranti, accompagnate da una selezione di poster.

L'iniziativa, alla quale ha aderito anche la Provincia di Carbonia Iglesias, con un finanziamento di 25 mila euro, è stata promossa dalla facoltà di Lettere e filosofia e dal Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari, in collaborazione con la Soprintendenza archeologica delle Province di Cagliari e Oristano, e con il contributo dei Comuni di Carbonia e Sant'Antioco. I lavori saranno diretti da Piero Bartoloni, professore ordinario di Archeologia fenicio-punica dell'Università di Sassari. «Il progetto - ha spiegato l'assessore provinciale al Turismo, eventi e sport, Marinella Grosso - oltre a contribuire alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del nostro territorio, rappresenta un'importante occasione di aggregazione e crescita per i giovani». (mo. p.)

 

4 – L’Unione Sarda

Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)

 

È giunta al termine la III° edizione del "Premio Ichnusa", la competizione di marketing e comunicazione che ha visto impegnati gli studenti delle Università di Cagliari e Sassari nella realizzazione di progetti interdisciplinari.

Questa mattina, alle 10, nella facoltà di Economia e commercio (in viale fra Ignazio 74) ci sarà la cerimonia di premiazione degli studenti vincitori: «La grande partecipazione da parte degli studenti conferma anche quest'anno il valore dell'iniziativa promossa da Ichnusa, da sempre vicina alla sua terra e impegnata a sostenerne in chiave moderna le tradizioni e le specificità culturali in un'ottica di responsabilità sociale», dicono gli organizzatori.

 

5 – L’Unione Sarda

Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)

 

«Il diploma di laurea non costituisce titolo preferenziale». Dopo le polemiche - e l'interrogazione urgente presentata dal consigliere regionale dei Riformatori Pierpaolo Vargiu - il Ctm ha deciso di modificare il bando per la selezione di un «operatore qualificato d'ufficio», dal quale aveva inizialmente escluso tutti i laureati. La nuova versione dell'avviso è stata pubblicata lunedì scorso.

Il direttore generale del consorzio Ezio Castagna aveva spiegato così la scelta di inserire (in neretto) la formula “astenersi laureati”: «Assumendo un laureato per queste mansioni si creerebbe sicuramente uno scontento. Non voglio essere sommerso da centinaia di domande di laureati che non riescono a trovare un lavoro, quando in realtà non mi serve un titolo di studio simile».

Ora invece il «candidato ideale», come si legge sul sito internet dell'azienda di trasporto, «possiede un diploma e un'esperienza lavorativa in posizioni assimilabili».

Le domande per partecipare alla selezione, che darà la possibilità di firmare un contratto di un anno, dovranno essere presentate negli uffici del Consorzio trasporti e mobilità entro il 16 aprile.

Pierpaolo Vargiu aveva chiesto «l'immediata rettifica del bando», mentre la Cgil aveva espresso altre perplessità legate al momento particolare dell'azienda, che si prepara ad assumere e nel frattempo «paventa ipotesi di esuberi del personale». ( m. r. )

 

6 – L’Unione Sarda

Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)

 

Anche di fronte ai giudici dell'appello il professor Pietro Melis, 70 anni, ex docente all'Università cagliaritana, ha ribadito la sua bislacca tesi, che lui è intimamente convinto abbia dignità di pensiero filosofico. «La mia è una battaglia in favore degli animali e del loro diritto naturale - ha spiegato ai giudici -, per questo, nel saggio in questione, ho sostenuto, ma solo per paradosso, che se si accetta la macellazione per dissanguamento messa in pratica da ebrei e musulmani allora tutti i crimini sono ammessi, compreso lo sterminio degli ebrei nelle camere a gas». Tutto inutile: la corte presieduta da Grazia Corradini ha confermato la condanna al pagamento di una multa da 4000 euro per istigazione all'odio razziale che gli era stata inflitta nel 2008.

Anche perché, nella sua arringa personale di ieri, il professor Melis si è dimenticato di aggiungere che nel gennaio 2005, quando spedì la sua fatica - dal pomposo titolo “Scontro fra culture e metacultura scientifica: l'Occidente e il diritto naturale” - al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, aggiunse pure un'affettuosa dedica: «Il mio saggio sia come un marchio indelebile sulla vostra pelle. Sulla base del diritto naturale, non dovrebbe essere un reato giustiziare un ebreo credente o un islamico, per voi dovrebbero essere usate ancora le camere a gas». A ricordarglielo ieri ci ha allora pensato il Procuratore generale: «La difesa dei diritti degli animali è una battaglia sacrosanta, ma evocare in suo nome e in quei termini lo sterminio degli ebrei è intollerabile, oltreché un reato». Va da sé che i suoi avvocati Roberto Sorcinelli e Emanuele Pizzoccheri hanno invece puntato tutto sulla libertà di manifestazione del pensiero, «che, condivisibile o no, è cosa diversa dall'istigazione all'odio razziale». Il che non è però servito: la Corte ha confermato il verdetto di colpevolezza, condannando Melis anche a risarcire 40 mila euro alle parti civili - tra cui l'Unione delle comunità ebraiche di Roma - rappresentate dagli avvocati Alberto Cocco Ortu, Enrica Anedda e Valerio Fundarò. ( m. le. )

 

7 – L’Unione Sarda

Cultura (Pagina 45 - Edizione CA)

 

Primo ottobre 1949: Mao Zedong proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese. 13 luglio 2001: la folla si riversa nelle strade di Pechino per festeggiare la notizia dell'assegnazione delle Olimpiadi del 2008. Sono due eventi cruciali della storia del grande paese asiatico che hanno segnato il primo la fine dell'asservimento internazionale, il secondo la riconquista della centralità nel contesto della globalizzazione. La storia di questa evoluzione nello scacchiere mondiale tra XIX e XXI secolo viene ora ricostruita nel volume di Barbara Onnis “La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'oppio a oggi” (Carocci) che sarà presentato oggi alle 17 a Cagliari, aula magna della Facoltà di Scienze Politiche, viale Sant'Ignazio 78. Promossa dal Dipartimento Storico Politico Internazionale dell'Età Moderna e Contemporanea, la manifestazione sarà introdotta e moderata da Liliana Saiu, direttore DiSPI. Intervengono Emilio Bottazzi, Università di Cagliari, Michelguglielmo Torri, Università di Torino.

Ricercatrice di Storia e istituzioni dell'Asia all'Università di Cagliari, autrice di numerosi saggi sulla storia della Cina contemporanea, l'autrice ha scritto un libro snello quanto prezioso perché consente di addentrarsi nelle vicende tortuose che hanno permesso al grande paese asiatico di diventare il protagonista dello scenario internazionale.

Se sino alla metà del XIX il "Celeste Impero", con la teoria "sinocentrista", conservò la sicurezza di essere superiore moralmente tanto da poter vivere in una condizione di altero isolamento, dopo il 1842, con il Trattato di Nanchino, questa convinzione venne ribaltata. Iniziò da allora un momento di difficoltà che non fu superato nemmeno col passaggio dalla dinastia imperiale Qing alla Repubblica, trovando un momento di svolta solo con le deliberazioni successive al secondo conflitto mondiale che liberarono Pechino dalla subordinazione all'Occidente. E aprirono l'era di un sistema di relazioni internazionali paritario: dove la Repubblica fondata dal "Grande Timoniere" avrebbe presto esercitato un ruolo rilevante.

Ventisette anni di crescente importanza politica e militare non solo all'interno dei paesi comunisti, accompagnati però, sottolinea l'autrice, da tragedie e decisioni con pesantissime ricadute su milioni di persone. Mao aveva del resto l'ambizione di restituire al suo Paese un ruolo di grande potenza che facesse dimenticare tutti i difetti della "vecchia" Cina. Sotto questo punto di vista nel libro si sottolinea il rapporto di influenza ma anche di diffidenza e di autonomia dall'Urss, che venne incrinato dopo la Conferenza di Bandung del 1955 sino alla rottura definitiva nel 1960 e ai falliti tentativi di egemonia terzomondista che segnarono una brusca sconfitta della strategia maoista. Per quanto riguarda gli Stati Uniti fu invece la guerra di Corea a innalzare una barriera di due decenni e abbattuta soltanto con la "diplomazia del ping pong" di Nixon e Kissinger negli anni Settanta.

L'ultima parte del libro tratteggia con sintesi assai efficace le ragioni che hanno portato all'attuale ascesa del gigante asiatico, a partire dalle riforme di Deng, mantenute anche dopo il massacro di Tian'anmen, e che dal 1992 hanno permesso uno sviluppo economico inarrestabile tramite la dottrina dell' "ascesa pacifica". Ciò ha favorito la crescita di un Beijing consensus, ad esempio verso alcuni stati africani autoritari, determinato anche dal fatto che i cinesi, a differenza degli occidentali, non subordinano agli accordi il rispetto della democrazia e dei diritti umani: aspetto che pone molti interrogativi per il futuro.

GIANLUCA SCROCCU

 

8 – La Nuova Sardegna

Pagina 6 - Sardegna

 

CAGLIARI. I rettori hanno scelto Marco Mancini alla presidenza della Crui, l’organismo rappresentativo dei Magnifici. Il rettore dell’università della Tuscia, ha prevalso sul candidato dell’ateneo di Sassari, Attilio Mastino. «Non vi è alcuna acredine tra me e il neoeletto», ha chiarito Mastino, «gli auguro di rappresentare nel modo migliore la complessità del sistema universitario e di ottenere importanti risultati nell’interesse collettivo». «Ho detto sin dall’inizio», ha affermato il rettore Mastino, «che non mi sono candidato per battere Marco Mancini ma per affermare che negli atenei ci sono persone che la pensano diversamente da chi ha caldeggiato la riforma Gelmini e non si è opposto ai drastici tagli del Governo al fondo di funzionamento ordinario degli Atenei».

 

9 – La Nuova Sardegna

Pagina 3 - Nuoro

 

NUORO. I futuri esperi di mediazione in materia civile e commerciale verranno formati presto dalla Camera di commercio di Nuoro. Il corso è organizzato e tenuto dalla Camera di commercio di Cagliari, con il supporto scientifico del dipartimento di Scienze giuridiche e forensi dell’università di Cagliari. L’attività che inizierà a fine aprile non appena saranno raccolte le prime trenta iscrizioni avrà cadenza settimanale. I posti disponibili verranno assegnati in base all’ordine cronologico di ricezione delle domande che dovranno pervenire via email all’indirizzo mediazioneconciliazione@unica.it e via fax al numero 070/6753807 oppure depositate presso la sede della Camera di commercio di Nuoro.

 L’ente potrà comunque subordinare l’iscrizione nell’elenco dei mediatori ad ulteriori prove selettive. In caso di superamento del limite dei posti la Camera di commercio di Nuoro si riserva la possibilità di realizzare un secondo corso da svolgersi nel medesimo periodo. «La Camera di commercio ritiene che la conciliazione possa rappresentare una svolta strategica nel miglioramento della giustizia civile nel nostro Paese - ha detto il presidente Romolo Pisano - riteniamo opportuno puntare con convinzione sulla formazione che contribuisca così a plasmare professionisti preparati».

 

10 – La Nuova Sardegna

Pagina 14 - Gallura

 

 TEMPIO. Tarda l’accordo per dare una nuova destinazione ai locali che ospitavano l’ormai ex università di Tempio. Agli inizi del 2010, l’accordo con l’Agenzia del territorio per trasferirvi la sua sede. Il Comune avrebbe introitato un canone d’affitto annuo di 30.000 euro. All’accordo, raggiunto nel maggio 2010, è venuta però a mancare la firma delle parti. Ne ha chiesto ragione al sindaco, con un’interrogazione formale, Anna Paola Aisoni, consigliera comunale di minoranza.

 L’università di Tempio, gemmata alla facoltà di Farmacia dell’università di Sassari, visse una breve e illusoria stagione, prima di essere chiusa per mancanza di risorse finanziarie. Chiuse aule e laboratori, sono rimasti vuoti e senza più alcun ruolo gli ampi locali di via Angioy, un tempo sede della scuola media 2, che il Comune sistemò con notevole sforzo per accogliere i corsi di tossicologia dell’ambiente e di scienze erboristiche. La prevista firma con l’Agenzia del territorio era stata rinviata dal sopraggiungere delle elezioni comunali e dal cambio di amministrazione in Piazza Gallura. Da allora però dell’accordo non se n’è fatto niente. «Dalla documentazione da me raccolta - spiega la consigliera Aisoni - risulta che l’amministrazione passata aveva praticamente concluso la trattativa con l’Agenzia del territorio. La giunta aveva già deliberato di concedere in locazione i locali posti al piano terra dell’ex università con canone annuo di 30.000 euro. Negli uffici del settore tecnico c’è la bozza del contratto. Vogliamo conoscere le intenzioni di questa amministrazione, l’accordo doterebbe la città di un altro importante servizio in posizione strategica e una cospicua entrata annuale, non disprezzabile di questi tempi per il Comune».

 La discussione della questione sollevata dalla consigliera Aisoni, assieme alle relative risposte, dovrebbe figurare all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale.

 

11 – La Nuova Sardegna

Pagina 25 - Sassari

 

 SORSO. Domani pomeriggio il giornalista Vindice Lecis sarà a Sorso per presentare il suo nuovo romanzo, “Le pietre di Nur”. Oltre all’autore, interverrà Alberto Moravetti, direttore del Dipartimento di Storia dell’Università sassarese e Marco Milanese, responsabile del museo del Palazzo Baronale di Sorso. A moderare il dibattito, alle 17.30 al Palazzo Baronale, Vanna Pina Delogu. (m.sp)