Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 March 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari - Pagina 22
ALGHERO. Tagli feroci alla Facoltà Architettura muore
Il sindaco Tedde bussa all’Università
Casa dello studente, servizio di ristorazione e agevolazioni nei trasporti. Sono diverse le esigenze della facoltà di Architettura, stretta dai debiti e in attesa di ricevere finanziamenti adeguati. Ieri il sindaco Marco Tedde ha affrontato alcune questioni con il presidente dell’Ersu di Sassari, Giovanni Poggiu, accompagnato dal consigliere regionale Pietrino Fois.
All’incontro, avvenuto a Sant’Anna, hanno partecipato anche l’assessore all’Istruzione, Francesco Carboni, e il presidente della società per i Servizi universitari, Antonello Muroni. Per il primo cittadino è stata l’occasione per rimarcare le difficoltà che la Facoltà algherese sta attraversando. «Architettura - ha detto Tedde - paga scelte ingiustificate cominciate nel febbraio del 2006 con la decisione della Regione di ridurre le risorse alla Facoltà, un’incomprensibile taglio di cui ancora oggi ignoro il criterio ispiratore, a dispetto dei risultati fino ad allora conseguiti. La Regione si giustificò tentando di addebitare all’Università di Sassari le cause di quella riduzione. Ma il declino inesorabile - ha aggiunto - è iniziato nel 2008 con la con la legge di squalifica della Giunta Soru n° 3/2008, che ha tarpato le ali alla facoltà di Alghero trasformandola da sede gemmata dell’Università diffusa a sede suburbana di Sassari, privandola, in questo modo, di specifici finanziamenti regionali e inserendone le spese gestionali sul fondo complessivo destinato all’Ateneo di Sassari».
Anche alla luce delle notizie relative alle cospicue risorse che, invece, sono state destinate ad atenei come Nuoro e Oristano, «risulta ancora più evidente il danno - ha detto il sindaco - nonostante i meriti, i risultati, il lustro alla Sardegna che Architettura ad Alghero è riuscita ad esercitare in pochi anni».
Il presidente dell’Ersu, Giovanni Poggiu, per quanto di sua competenza, ha anticipato la volontà di informare molto presto il Consiglio di amministrazione dell’Ente. «Garantiamo la massima attenzione ai problemi sul tavolo - ha assicurato Poggiu - e sono certo che il Consiglio di amministrazione sarà in grado di fornire le risposte tanto attese dagli studenti della facoltà».
C. FI.


2 - L’Unione Sarda / Oristano e Provincia - Pagina 15
CONSORZIO UNO
Accusa dell’ex presidente dimissionario Pili
«Così uccidono l’università»
«Sono indignato nei confronti dei burocrati e della Regione che, senza ritegno, stanno portando alla chiusura dell’università oristanese, un ente importante per la formazione della vita sociale ed economica della nostra provincia». Gian Pietro Pili, sindaco di Terralba, va giù duro in occasione delle sue dimissioni da presidente del Consorzio Uno. Il tono nel documento ufficiale delle sue dimissioni non è di certo morbido: «La mia decisione è dettata dall’atteggiamento negativo e dello scarso interesse che la Regione (prima con la Giunta Soru e poi con quella di Cappellacci) ha mostrato nei confronti della sede universitaria di Oristano - si legge nel documento inviato al presidente della provincia Massimiliano De Senen - In questi giorni il Consorzio Uno sta vivendo momenti di grande preoccupazione dovuta alla mancanza di liquidità: a tutt’oggi non abbiamo ancora ricevuto il saldo del contributo del 2009, né l’anticipazione di quello del 2010 e siamo anche agli sgoccioli con la linea di credito. Chiamati in causa gli uffici della Regione tergiversano, adducendo la scusante del patto di stabilità. Poiché ritengo che la nostra istituzione, gli studenti, i docenti e i lavoratori meritino ben altro rispetto, rimetto il mio mandato irrevocabilmente affinché non si pensi che sia una manovra pensata per rimuovere una situazione contigente».
Eppure il Consorzio Uno è stato particolarmente attivo in questi due anni e mezzo. Con l’università di Cagliari ha firmato un accordo per l’assunzione di 2 ricercatori. Ancor meglio con l’università di Sassari, con la quale l’accordo ha previsto l’assunzione di altri due ricercatori e la formazione di ben quattro corsi di specialistica che fanno dell’ateneo di Oristano un punto di riferimento in campo mondiale dell’archeologia subacquea. «Ho atteso la conclusione di questi progetti per manifestare la mia indignazione soprattutto nei confronti di quei burocrati della Regione che con il loro immobilismo stanno mettendo in pericolo il futuro del Consorzio Uno», conclude Pili.
ANTONELLO LOI

 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Diritto di cronaca, oggi un dibattito
“Il diritto di cronaca e la tutela della riservatezza tra stampa e televisione” è il tema del secondo incontro del ciclo di quattro conversazioni sulla Costituzione organizzato dall’associazione Articolo 21 e dalla Facoltà di Scienze politiche, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Dedicata agli studenti di Scienze politiche (che con la partecipazione potranno beneficiare di crediti formativi) ma aperta a tutti i cittadini, la manifestazione si terrà oggi, alle 17, nell’aula B della Facoltà, in via Sant’Ignazio 78. Al termine della relazione tenuta dall’avvocato Renata Serci, è prevista una tavola rotonda coordinata da Andrea Deffenu, docente di Diritto costituzionale. Il terzo incontro, su “Stampa e televisione in Sardegna” il 21 aprile.


4 - L’Unione Sarda / Spettacoli e Società - Pagina 41
Rassegne Gramsci e l’Unità d’Italia: conferenze e film a Cagliari
Gli intellettuali e le culture subalterne, l’eterno trasformismo delle classi dirigenti, la funzione storica del Risorgimento, la questione meridionale e quella sarda. Questi gli argomenti di “Gramsci e l’Unità d’Italia. Contraddizioni di una biografia nazionale”, ciclo di quattro conferenze e cinque film in programma a Cagliari da domani al 6 maggio, per l’organizzazione del circolo Antonio Gramsci e della Società Umanitaria con il contributo dell’Ersu e dell’Università.
Si inizia domani alle 17, nell’aula magna della facoltà di Lettere e Filosofia (Corpo centrale di via Is Mirrionis), sul tema “Folclore, intellettuali e culture subalterne”, alla presenza degli accademici Giulio Angioni e Gabriella Da Re (coordina Francesco Bachis dell’associazione culturale Antonio Gramsci Cagliari). “Unità d’Italia e Resistenza, lotta di liberazione e Risorgimento” è il titolo dell’incontro delle 17 di venerdì 8, nella Cineteca Sarda di viale Trieste 126, con il coordinamento di Gianni Fresu. Vi partecipano Andrea Catone dell’associazione culturale Marx XXI e gli accademici Carlo Felice Casula e Raffaele d’Agata. Si torna nella facoltà di Lettere il 15 aprile per la conferenza “L’eterno trasformismo. Classi dirigenti e storia d’Italia”, alla presenza di Raul Mordenti dell’Università di Roma Tor Vergata, di Gianni Fresu dell’ateneo cagliaritano e Laura Stochino a coordinare i lavori. Sempre in ateneo, alle 17 del 6 maggio, si affronta la “Questione sarda: questione nazionale o questione di classe?” con gli studiosi Federico Francioni e Guido Melis (coordina Simone Seu).
La rassegna cinematografica alla Cineteca sarda comincia alle 20,30 di lunedì 4 con “Ferie d’Agosto” di Paolo Virzì e si conclude il 4 maggio. Il programma completo con i film sul sito dell’organizzazione (http://associazionegramsci.it). (m.v.)
 

5 - L’Unione Sarda / Cultura - Pagina 39
Senza lo sguardo dell’altro noi non siamo nessuno
Non esistiamo senza lo sguardo dell’altro. Non siamo nessuno, senza uno specchio nel quale rifletterci. La nostra mente funziona, e si modella, perché entra in contatto con altre menti. La nostra identità nasce al plurale, e colpa e vergogna hanno un senso perché non siamo soli. Sono le relazioni, la capacità di entrare in empatia con gli altri, a caratterizzarci come esseri umani.
Questo concetto, così ricco di conseguenze e così eticamente importante, pervade sempre più il campo della psicoterapia, diventando una sorta di faro per le varie teorie: quella sistemico-relazionale, quella freudiana, quella cognitivista. Tre grandi scuole che hanno trovato nella teoria dell’attaccamento, ben nota a tutte e formulata da Mary Ainsworth e John Bowlby negli anni Sessanta, uno strumento di applicazione formidabile di questa visione.
Nasce dall’ammissione della complessità dell’essere umano, dalla considerazione della teoria dell’attaccamento come ponte tra le diverse scuole di pensiero, l’ultimo saggio di Luigi Onnis, “Legami che creano, legami che curano”, edito da Bollati Boringhieri. Sessantasette anni, cagliaritano, Onnis è neuropsichiatra e psicoterapeuta familiare, professore di Psichiatria, Psicologia Clinica e Psicoterapia alla Sapienza di Roma, direttore didattico dell’Iefcos di Roma e presidente dell’Iefcostre di Cagliari, scuole riconosciute di psicoterapia sistemico-relazionale. È anche fondatore della European Family Therapy Associaton, direttore della rivista Psicobiettivo, autore di numerosi volumi, tra cui “Il tempo sospeso”- Anoressia e bulimia tra individuo, famiglia e società”.
Ieri, il saggio è stato presentato a Cagliari, Dipartimento di Psicologia, dal direttore Mauro Meleddu, da Stefano Carta, docente di psicologia dinamica, e dallo psichiatra Alfredo Camera, che hanno sottolineato nei loro interventi l’importanza e l’attualità dello studio, lasciando al suo autore la conclusione. L’attaccamento, dunque, che è innanzitutto rapporto madre-figlio. Fonte di sicurezza ma anche relazione primaria: quella che fonda i pilastri sui quali si organizza il nostro personale apparato psichico. Spiega il professor Onnis: «I vari indirizzi oggi si stanno rendendo conto che in questa dimensione relazionale l’influenza degli altri è decisiva, e attraversa tutti i vari orientamenti della psicoterapia, da quello psicanalitico a quello sistemico-relazionale, al quale appartengo, al cognitivista. E di questo ho voluto rendere conto».
“Le tre madri”, così ieri Camera ha definito con creativa metafora le varie scuole. Così diverse ed esclusive, finalmente disposte a confrontarsi su un tema unificante. Ad esse si aggiunge ora una quarta, la neurobiologia, a confermarci qualcosa che va oltre la teoria dell’attaccamento, oltre la centralità riconosciuta alla sicurezza. «Questo sistema motivazionale è primario, ma non è l’unico», dice Onnis. «Ne esistono altri. Uno su tutti è l’intersoggettività, valorizzata in particolare da Daniel Sterne, che ha studiato a lungo lo sviluppo precoce del bambino. La mente isolata non esiste, nell’uomo c’è un impulso primario allo scambio, che è conoscenza, condivisione, solidarietà». Un nodo cruciale, documentato dalle neuroscienze. «Esiste nel sistema nervoso un apparato speciale, quello dei neuroni specchio, che si attivano non solo quando compi un’azione ma anche quando la vedi compiuta da un altro». Noi, insomma, vestiamo i panni dell’altro, proviamo le emozioni dell’altro, attuiamo quella che Vittorio Gallese chiama “simulazione incarnata”. E proprio Gallese, membro del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma diretto da Giacomo Rizzolatti, sarà presto a Cagliari con Daniel Sterne. L’appuntamento è al Massimo, sabato 30 aprile, 9-17. L’incontro, eccezionale, è organizzato dall’Iefcostre con Comune, Provincia e Università. Due grandi neuroscienziati: a dirci come l’uomo sia votato alle relazioni, a parlarci di altre nozze. Quella mente-corpo, con buona pace di Cartesio, ma anche psichiatria-neurobiologia. Insomma, siamo esseri complementari, e felicemente complessi. E anche (di nuovo?) un po’ scimmie: imitiamo gli altri, per poter essere noi stessi.
MARIA PAOLA MASALA
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cultura - Pagina 39
CONVEGNO A CAGLIARI
Domani a Palazzo Regio Con Stefano Tinti, a parlar di tsunami e di Atlantide
Stefano Tinti, geofisico, massimo esperto europeo di tsunami, sarà domani a Cagliari per parlare di maremoti. Si è già interessato di fenomeni del genere in Sardegna, più o meno gravi, avvenuti in tempi remoti e anche recentissimi. Per esempio, circa otto anni fa un piccolo sisma al largo dell’Algeria sollevò una catena di onde anomale che raggiunsero la nostra isola. Della violenza del mare nel lontano passato sono documentate tracce sulla fascia occidentale: enormi massi scaraventati nell’entroterra. In questo quadro - che si affaccia prepotentemente all’attualità dopo le impressionanti immagini del disastro in Giappone - rientra l’ipotesi che nella fine del secondo millennio prima di Cristo possa essere stato uno tsunami a dare il colpo mortale alla civiltà nuragica.
È la supposizione proposta da Sergio Frau, il giornalista che nell’ultimo decennio ha scosso il mondo scientifico europeo con la tesi secondo cui le ideali Colonne d’Ercole non fossero state collocate dai Greci nello stretto di Gibilterra ma piuttosto nella strettoia di mare fra la Tunisia e la Sicilia. Appoggiata su solide ricerche e deduzioni, accolta da molti importanti archeologi e storici (dall’Unesco all’Accademia dei Lincei), questa teoria conduce inevitabilmente alla misteriosa isola di Atlante e all’affascinante immagine di una Sardegna un tempo padrona del Mediterraneo. Marinai, combattenti, commercianti, i nuragici mantenevano contatti e traffici con quasi tutte le terre allora conosciute, e furono d’improvviso sconfitti da qualcosa di catastrofico: per esempio un epocale maremoto, come dimostrerebbe il fatto che i nuraghi delle pianure dell’alto e basso Campidano sono stati dissotterrati o sono ancora sepolti sotto colline di fango secco (e, guarda un po’, il mare che ingoia la terra è nella conclusione del mito di Atlantide).
Il professor Stefano Tinti presta molta attenzione alle ipotesi di Frau e sarà fra gli ospiti di primo piano nel convegno che domani avrà luogo nel Palazzo Regio, con inizio alle 17,30. Mosso dall’idea che la Sardegna nuragica delle coste e delle pianure possa essere una grande “Pompei del mare”, Frau ha avviato una campagna di ricerche di carattere geologico. Nel novembre scorso a Milis, in un convegno a Palazzo Boyl (dove intanto per pochi giorni ancora è visitabile la mostra “Isola Mito”), lo stesso Tinti ne discusse con altri uomini di scienza, ipotizzando che un grandioso maremoto (forse generato dalla caduta di un meteorite al largo della Sardegna) abbia inondato e seppellito di detriti le aree basse nuragiche. Stavolta si conoscerà l’esito dei primi check-up degli specialisti che hanno cominciato a carottare alcune zone della Sardegna meridionale.
Oltre a Stefano Tinti (ordinario a Bologna di geofisica della terra solida, capoprogetto degli studi sui maremoti per Europa e Unesco, già presidente dell’Intergovernment Coordination Group for the North-East Atlantic e del Mediterranean and Connected Sea Tsunami Warning System, oltre che editor-in-chief o collaboratore di importanti riviste specializzate) ci saranno Giuseppe Mastronuzzi (professore di geomorfologia e geografia fisica all’Università di Bari), Angela Bizzarro e Alessandro Talia (esperti di telerilevamento, ricostruzioni e archeologia virtuale), Mariano Puxeddu (Cnr di Pisa), Roberto Pischedda (geologo). Si annunciano anche interventi dell’Università di Sassari.
M.M.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari - Pagina 25
Sinnai
Un incontro su giovani, idee e lavoro
Terzo incontro, domani alle 19,15 nella sala convegni di Sant’Isidoro, promosso dai “Giovani senza tessera di partito”. Si discuterà dei giovani, del lavoro, delle idee e delle proposte. Relatrice della serata sarà la professoressa Lilli Pruna, docente di Sociologia economica all’Università di Cagliari. Per informazioni è possibile collegarsi al sito www.sinnaimellus.it. I promotori Silvia Serreli, Francesca Frau, Antonella Asuni, Marco Asuni e Nicola Lecca invitano i cittadini a partecipare. (m. g.)
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Cinque per mille, si può versare anche all’Università 
Lettera del Rettore Giovanni Melis a tutte le famiglie degli iscritti 
CAGLIARI. «I vostri figli, i nostri studenti sono il migliore investimento della Sardegna». Così il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, ha scelto di rivolgersi alle famiglie degli iscritti in una lettera aperta per chiedere la destinazione, al momento della dichiarazione dei redditi, del 5 per mille all’Ateneo.
«In questa situazione di emergenza - scrive Melis nel messaggio che sarà recapitato in questi giorni a tutte le famiglie - voglio rivolgere un appello straordinario a tutti gli operatori dell’Università e ai genitori dei nostri studenti. Alle famiglie dei nostri studenti chiediamo fiducia e aiuto: per parte nostra offriamo collaborazione e trasparenza».
«Per uscire dalla crisi la nostra Università ha bisogno di tutti - prosegue il Magnifico - della Regione che si è dimostrata disponibile, delle forze produttive e sociali ma anche delle famiglie sarde. Ciascuno di voi, senza spendere un euro, al momento della dichiarazione dei redditi, può destinare il 5 per Mille al nostro Ateneo. Tante piccole donazioni possono generare un grande investimento».
«Per parte nostra ci impegniamo a migliorare in maniera verificabile i servizi didattici per gli studenti, ad attuare un piano straordinario per l’orientamento, la lotta alla dispersione e l’accompagnamento alla laurea del maggior numero possibile di studenti. L’Università sta attraversando una crisi molto profonda - conclude la lettera - che ci ha costretto anche a guardare meglio al nostro interno e operare delle scelte rigorose. I primi risultati del nostro lavoro ci confortano e siamo certi che si sta avviando un nuovo ciclo che continuerà a vederci impegnati al massimo nell’interesse esclusivo dei vostri figli, i nostri studenti, il migliore investimento della Sardegna».
Per destinare il 5 per mille all’Ateneo è sufficiente firmare nell’apposito riquadro del modulo utilizzato per la dichiarazione dei redditi: è un gesto gratuito, perché è una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no-profit per sostenere le loro attività. La scelta di chiedere ai genitori degli alunni il 5 per mille, se da un lato conferma la difficoltà finanziaria dell’Ateneo, comune a tutte le istituzioni di questo tipo, dall’altro vuole far rafforzare il senso di appartenenza tra Università e i suoi primi finanziatori: le famiglie.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Prototipo per ruota spaziale, alleanza Università-Politecnico 
CAGLIARI. Un prototipo di ruota per applicazioni in ambiente spaziale è stato brevettato dai ricercatori del dipartimento di Meccanica applicata dell’università di Cagliari, guidati dal professor Andrea Manuello.
I lavori dell’equipe sono andati avanti in cooperazione con il gruppo di ricerca di ingegneria aeronautica e spaziale del Politecnico di Torino.
Nel capoluogo piemontese è stata anche illustrata la costruzione di un veicolo spaziale sviluppato nei laboratori di Meccanica applicata della Cittadella universitaria a Monserrato.
La circostanza, si legge in una nota dell’Università, ha suscitato interesse sia per la qualità dei lavori sia per l’alto grado di integrazione tra il gruppo di ricerca cagliaritano e quello torinese.
Nel corso dell’incontro è stato presentato anche un prototipo operativo.
Al dipartimento del Politecnico di Torino è stato dimostrato il funzionamento pratico dei sistemi applicati all’ingegneria robotica spaziale realizzati dai ricercatori cagliaritani, che nelle prossime settimane dovrebbero avere un ulteriore scambio di informazioni con i colleghi piemontesi.
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Sardegna
Manager, la giunta premia i commissari 
A Sassari esce Cavalieri, a Nuoro entra Soru del Pdl, il sardista Meloni va a Oristano 
All’Udc andrà l’Agenzia prevista dalla riforma Pd: «E’ un fallimento» 
FILIPPO PERETTI 
CAGLIARI. I commissari della sanità diventano direttori generali. La spartizione del centrodestra sarà ratificata stamane dalla giunta Cappellacci. Uniche novità a Sassari (Cavalieri rinuncia), a Nuoro e Oristano. Ma oggi potrebbero esserci altre sorprese. Il Pd: «Fallimento totale».
La giornata politica sulla sanità (penultimo giorno prima della scadenza dei commissari) è iniziata con due convocazioni da parte di Ugo Cappellacci. La prima per un vertice del centrodestra nel pomeriggio, la seconda per la seduta straordinaria della giunta di questa mattina. Il clima era teso perché in vista della riunione di maggioranza si erano formati due blocchi contrapposti. Da una parte Pdl e Riformatori che, per ragioni diverse, volevano la proroga dei commissari: il Pdl per avere altro tempo per le designazioni politiche, i Riformatori per chiudere prima il capitolo riforma. Dall’altra, compatti, Udc e Psd’Az a favore della nomina dei direttori generali.
Le tensioni si sono attenuate subito dopo l’inizio del vertice, perché Cappellacci e le delegazioni dei partiti (mancavano Mariano Delogu e Settimo Nizzi, del Pdl, perché impegnati a Roma nelle bagarre parlamentari) hanno trovato una via d’uscita in grado di accontentare tutti: è stato deciso di nominare i manager (come chiedevano Psd’Az e Udc) ma senza buttare a mare i commissari: quasi tutti, infatti, saranno riconfermati. Fin qui tutto liscio.
Qualche problemino è sorto quando, per una ragione forse legata al projet-financing da 700 milioni, è stata trovata l’intesa per uno scambio tra Pdl e Psd’Az sulla direttrice Nuoro-Oristano. Il sardista Mariano Meloni, commissario a Nuoro, andrà a Oristano, mentre il Pdl perde il commissario di Oristano Giovanni Panichi (il capogruppo Mario Diana non ha gioito) e a Nuoro nominerà Antonio Soru, ex direttore amministrativo, nome concordato tra i politici nuoresi più influenti, dai consiglieri regionali Pietro Pittalis e Silvestro Ladu al deputato Bruno Murgia, che hanno finalmente strappato una nomina.
Un’altra novità importante a Sassari: il commissario Giovanni Cavalieri, che non aveva fatto domanda per la nomina a direttore sanitario, non può essere confermato alla guida dell’azienda ospedaliera universitaria. Il nome di chi lo sostituirà non è stato ancora deciso perché la designazione sarà fatta oggi ma la nomina slitterà: questa mattina, infatti, la giunta non può deliberare sulle aziende universitarie in quanto ha bisogno dell’intesa con i rettori, ai quali dovrà indicare una rosa di nomi.
Nelle designazioni per Asl e aziende ospedaliere e universitarie l’assetto politico è rimasto invariato. Ma un passo in avanti ha fatto comunque l’Udc di Giorgio Oppi, che ha strappato l’impegno di indicare il responsabile della futura Agenzia sanitaria che nascerà con la riforma: insomma, una lottizzazione anticipata.
Oggi ci potrebbero essere sorprese su alcune designazioni, perché i requisiti per diventare commissari sono diversi da quelli richiesti per i manager. Qualcuno degli uscenti potrebbe non avere i titoli. La verifica è stata affidata a Liori. Si vedrà.
L’opposizione è andata subito all’attacco con il Pd. «Il fallimento del centrodestra - hanno detto il capogruppo Mario Bruno e il vice presidente della commissione sanità, Marco Espa - è ormai conclamato. Dopo che l’assessore Liori ha proclamato più volte di poter approvare la legge di riforma entro il 31 marzo e di procedere quindi con la nomina dei nuovi manager, assistiamo invece ad uno scenario desolante: il testo pasticciato della pseudo riforma giace ancora in commissione e una parte del centrodestra ha deciso di abbandonare i lavori, spaccando del tutto la maggioranza, che però si trova unita nell’ennesima lottizzazione». I due esponenti del Pd hanno affermato che «il centrodestra è al tracollo e la Sardegna è sull’orlo del baratro a causa di un deficit record».
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
IN BREVE
Martedì alle 17 presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura in via Corte d’Appello si terrà la conferenza “Progetti per la città antica” di Giorgio Grassi. La giovane Facoltà di Architettura di Cagliari, ha scelto per l’anno accademico 2010-2011, di coinvolgere la ricerca e la didattica della scuola in un progetto comune, che vede nell’area-studio di ‘Castello’ la possibilità di realizzare uno straordinario laboratorio in scala reale. Tale programma ha interessato già vari corsi che hanno sviluppato iniziative autonome ma convergenti sulla riqualificazione e rivitalizzazione della città e del suo nucleo storico dove la facoltà stessa è insediata. E’ nell’ambito di questo programma che si inserisce la conferenza di Grassi. (b.c.)



12 - La Nuova Sardegna / Pagina 43 - Sassari
Con la Conservatoria delle coste 
Strade dell’Asinara, oggi un dibattito sulla loro sicurezza 
La Fornelli-Cala D’Oliva oggetto di uno studio da parte di Ingegneria 
PORTO TORRES. «Analisi delle condizioni di sicurezza dell’asse viario Fornelli-Cala D’Oliva sull’isola dell’Asinara» è il tema dell’incontro-dibattito in programma oggi alle 16 nella Sala Filippo Canu, organizzato dalla Conservatoria delle Coste in collaborazione con il Comune e l’Università di Cagliari. La Conservatoria ha incaricato il dipartimento di Ingegneria del Territorio dell’università di Cagliari per redigere uno studio finalizzato alla verifica delle condizioni di esercizio e dello stato della pavimentazione della strada che collega Fornelli con Cala D’Oliva. Lo studio serve per il rilievo delle caratteristiche plano-altimetriche della strada e per l’analisi delle condizioni di percorribilità. Sulla base delle risultanze dell’analisi condotta nella prima parte dello studio, sono state individuate le soluzioni applicabili per migliorare le condizioni di sicurezza in condizione di esercizio.
 

13 - La Nuova Sardegna / Pagina 44 - Sassari
Alloggi Ersu per gli universitari 
Saranno provvisori in attesa di quelli definivi 
GIANNI OLANDI 
ALGHERO. Un primo contatto con la realtà degli studenti universitari algheresi attraverso la massima istituzione locale. È questo, in estrema sintesi, il contenuto della visita che il presidente dell’Ersu Gianni Poggiu ha fatto ieri incontrando il sindaco Marco Tedde nel palazzo civico di Sant’Anna. All’incontro era presente il consigliere regionale dei Riformatori Pietrino Fois. Una visita che ha consentito a Poggiu un approfondimento di merito della situazione algherese e soprattutto la raccolta di elementi utili per trovare una soluzione ai problemi esistenti. «Porterò ora alla attenzione del consiglio di amministrazione dell’Ersu - ha dichiarato - gli elementi raccolti in occasione di questo incontro con il sindaco. Ritengo che saremo in grado di individuare a breve una soluzione a carattere provvisorio per l’ospitalità degli studenti e di impostare in previsione le soluzioni definitive che potranno essere adottate». Poggiu subito dopo l’incontro con il sindaco Tedde ha raggiunto la sede della mensa universitaria di via Lido dove ha incontrato gli studenti, si è informato del trattamento, registrando consensi e soddisfazione per il servizio tra i futuri architetti. La popolazione universitaria della facoltà, oltre 600 unità, presenta tra i 280/290 studenti che possono essere classificati “fuori sede” e quindi meritevoli di quei servizi di supporto che al momento, tranne nel caso della mensa, sono completamente assenti e nello specifico la ricettività. A margine della visita, da segnalare che si tratta del primo contatto - e si spera produttivo - della presidenza Ersu con la realtà universitaria algherese.


14 - La Nuova Sardegna / Pagina 44 - Sassari
Architettura tra accuse e soluzioni 
Tedde incolpa Soru ma Bruno (Pd) ribatte: «Ci pensi Cappellacci» 
ANDREA MASSIDDA 
ALGHERO. Il grido di dolore lanciato lunedì scorso dal preside della facoltà di Architettura - la migliore d’Italia, ma da due anni senza finanziamenti in quanto sede «suburbana» e non «decentrata» dell’università di Sassari - ha destato sconcerto sia nel centrodestra sia nel centrosinistra. Che tuttavia si rimpallano le responsabilità. «Colpa di Renato Soru», tuona il sindaco Marco Tedde (Pdl). «Semmai delle vane promesse di Ugo Cappellacci», replica il consigliere regionale del Pd Mario Bruno.
Secondo il primo cittadino, il declino della facoltà diretta da Vanni Maciocco sarebbe iniziato nel 2008 con la legge regionale numero 3: «Un provvedimento della giunta Soru - commenta - che le ha tarpato le ali trasformandola da sede gemmata dell’università diffusa a sede suburbana di Sassari. E privandola così dei specifici finanziamenti stanziati da Cagliari».
Pronta la risposta di Mario Bruno, capogruppo del Pd in consiglio regionale: «Se anche le responsabilità fossero state della giunta precedente - ribatte - Cappellacci e Tedde in due anni avrebbero avuto tutto il tempo per cambiare le regole sbagliate». La paradossale situazione andrebbe comunque risolta al più presto. «E infatti - continua Bruno - le risorse per Architettura vanno inserite subito nel collegato in discussione in consiglio regionale. Tanto che assieme al mio collega Carlo Sechi riproporremo in aula l’emendamento già presentato in Finanziaria e ritirato sulla base delle rassicurazioni di Cappellacci». Un emendamento che mirava a ottenere 800mila euro all’anno da inserire in un capitolo specifico per la facoltà di Alghero. «La giunta - aggiunge - promise di inserire tali somme nel protocollo tra Regione e Università. Risultato? Neanche un centesimo di euro».
Oltretutto per Mario Bruno le cose non starebbero affatto come le racconta Marco Tedde. «Architettura - spiega - non ha mai fatto parte dell’università gemmata. La peculiarità di Alghero sta nel fatto che è sede di una delle undici facoltà dell’università di Sassari, non di un corso decentrato. Dal 2002 i corsi accademici algheresi sono stati finanziati in un capitolo ad hoc della finanziaria regionale al fine di favorire lo start-up. Questa fase di avvio - continua - è durata sei anni con trasferimenti diretti per quasi 10 milioni di euro. Soltanto nel 2006, con un emendamento in Finanziaria, abbiamo stralciato dal fondo per l’università diffusa 750 mila euro per Alghero. Somma confermata nel 2007 grazie a un emendamento a mia firma». Intanto il problema sarebbe di forma. «La Finanziaria 2008 dello Stato - insiste - e la Legge Gelmini non considerano università diffusa quella che ha sede nel comune confinante con la sede legale dell’università madre. Però rimane la sostanza: le spese maggiori per la facoltà/dipartimento in una città diversa da quella di ateneo. Perché Marco Tedde non si è mai presentato in Regione come Consorzio per l’università algherese a chiedere un finanziamento ad hoc, magari abbinato a quello del suo Comune? Addirittura il presidente Cappellacci ha ammesso che Architettura sarebbe per la Regione una spina nel fianco, mentre è un fiore all’occhiello». Per il Pd la soluzione sta dunque nel finanziamento in un capitolo ad hoc, con somme destinate al Consorzio per l’università algherese, come avviene per la cosiddetta università centrale. «Noi ci attiveremo per questo - conclude - e mi auguro che il sindaco possa finalmente svegliarsi».
 
 
15 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Un film con attori rom: solidarietà e integrazione passano per il cinema 
La fondazione Ruggiu impegnata con l’Opera Nomadi nel trovare occasioni di inserimento nel mondo del lavoro 
CAGLIARI. Non sono molti, e l’incidenza sui reati è talmente bassa da risultare ridicola. L’emergenza rom, in Sardegna è sul versante dell’accoglienza. Il docente della facoltà di scienze politiche all’università di Cagliari Gianni Loy, presidente della Fondazione Anna Ruggiu, sostiene che la situazione dei rom in Sardegna è particolare, la loro presenza è inferiore rispetto a molte regioni
I registrati sono 1.300. Il campo di Monserrato ad esempio, uno dei pochi dignitosi, presenta tra i giovani un alto tasso di scolarizzazione e una bassissima incidenza di crimini.
La fondazione Anna Ruggiu, presente a Cagliari da una decina d’anni, si occupa del sostegno ai rom attraverso l’inserimento alla scolarizzazione dei minori, incentivando l’ingresso alle scuole superiori.
«Quest’anno - afferma Gianni Loy - siamo riusciti ad inserire dei minori nelle scuole di Sinnai, Selargius e Pabillonis». Il presidente della fondazione racconta che nell’isola le famiglie rom versano in condizioni di forte svantaggio economico e sociale, consolidato dal clima di generale avversione e stigmatizzazione a causa degli stereotipi negativi assimilati dai cittadini. «Quel che non si evidenzia mai - afferma Gianni Loy - è il fatto che la maggior parte dei rom siano cittadini italiani, e questo getta una macchia sulla capacità di applicazione del dettato costituzionale».
Per abbattere il pregiudizio, e dar lavoro ad una cinquantina di rom, la fondazione Anna Ruggiu, sta partecipando alla creazione di un film su larga distribuzione, grazie ad un cast composto da attori rom. Inoltre assieme all’Opera nomadi, la fondazione sta attuando dei progetti di inserimento lavorativo nelle provincie di Oristano e Nuoro in partenariato alle associazioni Aitia, Sucania, Soluzioni Professionali e Progetto H. I progetti in questione, come altri dello stesso tipo, sono finanziati dalla Comunità Europea attraverso la Regione e affidati per la loro attuazione all’Opera nomadi nazionale, presente nell’isola da un anno, punto di incontro tra la popolazione nomade, le varie associazioni che si occupano della realtà rom e le istituzioni.
 
 
16 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
L’accordo di programma tradito 
Tre anni fa il sì del sindaco, poi ripudiato 
CAGLIARI. Tre anni fa, il 31 marzo del 2008 il sindaco Emilio Floris e l’allora presidente della Regione Renato Soru firmarono l’accordo di programma per la riqualificazione abitativa di Sant’Elia, la realizzazione del museo Betile, del campus studentesco di viale la Plaia e per la ripavimentazione di Villanova. Un’intesa che avrebbe movimentato. a regime, circa 250 milioni di euro, creato occupazione immediata (anche se nel settore edile) e contribuito ad arginare la disoccupazione e ad attutire, in città, l’ultima crisi finanziaria internazionale. L’accordo era il frutto di una serie di incontri tra il primo cittadino e il governatore della Sardegna (successivamente il sindaco disse che Soru era più «Cagliari centrico di Ugo Cappellacci»). Ma un mese dopo quel giorno di fine marzo, quando l’accordo di programma fu portato in consiglio comunale (passaggio obbligatorio) per la ratifica, il verdetto fu negativo: respinto anche su richiesta dello stesso primo cittadino. Si disse che l’istruttoria delle pratiche non era completa, di fatto pesò soprattutto l’inasprirsi dei rapporti tra Comune e Regione sulla questione-Tuvixeddu. Inoltre, secondo l’opposizione, il centrodestra non volle dare a Soru, a un anno dalle successive regionali, il merito di aver realizzato una serie di opere di grande rilevo.
Il sindaco Floris, però, a fine aprile, nel motivare il suo «no», disse anche che la «battuta d’arresto» sulle opere non ne avrebbe ostacolato la realizzazione, con riferimento particolare alla riqualificazione di Sant’Elia e al campus universitario. Per quest’ultimo aveva anche parlato di un mese di tempo per risolvere i problemi. A tutt’oggi, però, non si vede niente.
 Per la riqualificazione abitativa di Sant’Elia erano disponibili 36 milioni di euro (altri erano attivabili). Per il campus erano quasi pronti cento milioni. Per il Betile erano previsti trenta milioni (dalle celebrazioni dei 150 anni), più altri venti della Regione. Ora a tre anni da qualla firma il risultato piange: nessuna di quelle opere è stata realizzata. E passi - si fa per dire, visto che sarebbe stata un’opera di grande richiamo - per il Betile, ma molti studenti universitari fuori sede sono ancora senza un posto dove poter dormire, con gravi danni per il diritto allo studio. Stesso discorso per il recupero di Sant’Elia. I soldi erano in conto ad Area (l’ex Iacp) ma ora non sono più dispoinibili. (r.p.)
 
      
 
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