Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 March 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 17
Un premio per la creatività femminile
L'anno scorso fu vinto dalla ricercatrice cagliaritana Angela Serpe
 
Cagliari tenta di bissare il successo ottenuto l'anno scorso quando a vincere fu la ricercatrice cagliaritana Angela Serpe. Scadono il 16 aprile le iscrizioni per il premio “La miglior inventrice dell'anno”, organizzato dall'associazione Itwiin (Associazione italiana donne inventrici e innovatrici). È un premio alla creatività femminile, destinato a dare il giusto riconoscimento a donne che, in tutti i settori e in tutte le professioni, hanno realizzato successi negli ambiti della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico.
I due premi principali, Migliore inventrice e Migliore innovatrice, saranno assegnati a donne in possesso di un brevetto o di un prodotto-processo-servizio innovativo, e consisteranno in un montepremi complessivo di cinquemila euro e in servizi di consulenza. I requisiti principali per la candidatura al premio Migliore inventrice prevedono che l'invenzione sia coperta da brevetto.
Inoltre, può partecipare al concorso sia un'inventrice che una co-inventrice. Possono invece partecipare al concorso per il premio Migliore innovatrice le ricercatrici in possesso di laurea che abbiano un contratto di ricerca attivo con un ente pubblico o privato; le imprenditrici o socie d'impresa; le imprenditrici di spin-off.
L'anno scorso, la Miglior inventrice è stata Angela Serpe, vice presidente dello spin off universitario 3R Metals, per un progetto sul riciclo eco-compatibile di materie prime e metalli preziosi da rifiuti hi-tech.
Info e modalità di partecipazione: www.itwiin.it. Unica Liason Office, Direzione per la ricerca e il territorio - Università di Cagliari, responsabile Orsola Macis, 070.675.6502; www.unica.it.
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 22
Gessa parla di droga e alcol
MARCONI. Conferenza con il farmacologo dell'Università di Cagliari
 
Alcol e droghe, ma anche sesso, internet e gioco d'azzardo. Saranno questi gli argomenti principali dell'incontro su “Nuove e vecchie dipendenze” che si terrà sabato mattina, a partire dalle 11, nell'aula magna dell'Istituto tecnico industriale “Guglielmo Marconi”, in via Valerio Pisano (sede staccata di Terramaini). A parlare agli studenti sarà uno dei massimi esperti sardi in materia, ossia il professor Gianluigi Gessa, docente di Neuropsicofamacologia all'Università di Cagliari. L'iniziativa, curata dalla Commissione ambiente e salute della scuola superiore cagliaritana, sarà un'occasione per parlare di dipendenze con lo scienziato che proporrà ai ragazzi una cornice di osservazione rigorosamente scientifica relativamente al rapporto tra “droga e idiozia”.
«La droga», afferma il docente del Marconi, nonché presidente del Comitato provinciale del Coni, Francesco Marcello, «accompagna la vita degli uomini fin dai tempi più remoti. La dipendenza, o se vogliamo la schiavitù, non riguarda soltanto la cocaina o l'hascisc, ma purtroppo anche l'alcol, la nicotina, perfino il sesso, il gioco d'azzardo e la navigazione su internet. Molte delle cose che ci piacciono e offrono piacere, possono anche fare molto male e tutte agiscono con lo stesso meccanismo: sviluppano la voglia di ripetere l'esperienza, generando la dipendenza. Per quanto attiene al problema delle tossicodipendenze, medicina e politica finora non hanno saputo trovare le giuste risposte, col risultato che la prevenzione è ancora l'arma più efficace». Gessa dovrà ricorrere a tutta la sua abilità comunicativa per fare breccia nei ragazzi. «Lo studioso cagliaritano conosce bene l'arte della comunicazione», sottolinea ancora Marcello. ( p. l. )

 LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Sassari
«Mai più commissari all’Aou»
Il dibattito durante l’audizione davanti alla Commissione provinciale
L’annuncio del rettore Attilio Mastino il quale ha dichiarato il suo no a un’eventuale proroga
GABRIELLA GRIMALDI
 
 SASSARI. «Un fatto è certo. L’università non accetterà per alcun motivo una nuova proroga del commissariamento dell’azienda mista». Queste le dure parole con cui il rettore Attilio Mastino ha aperto i lavori della commissione provinciale Sanità riunita in sala Angioy.
L’occasione era l’audizione dei vertici dell’università e dei consiglieri regionali del territorio da parte dell’ottava commissione della Provincia nella sua veste speciale che comprende la partecipazione anche dei consiglieri comunali e ieri del sindaco Gianfranco Ganau. «Il 31 marzo - aggiunge il rettore - scadrà la proroga del mandato del commissario straordinario dell’azienda ospedaliera universitaria. Pur apprezzando l’operato di Gianni Cavalieri, che stimo molto e ritengo degno della massima fiducia, non intendo dare parere positivo a un’ulteriore proroga della gestione commissariale. Il commissario infatti non dispone degli strumenti operativi e programmatici necessari per governare l’azienda, non può costituire l’organo di indirizzo né approvare l’atto aziendale con l’articolazione dei dipartimenti. È quindi indispensabile arrivare rapidamente alla nomina del direttore generale dell’Aou».
 Il rettore ha anche affermato di voler chiedere con forza alla Regione la soluzione a una situazione anomala: «Circa 80 dipendenti che prestano servizio nell’Aou vengono pagati interamente dall’ateneo».
 L’argomento della riunione che si è svolta ieri pomeriggio, però, riguardava più genericamente la discussione in Regione sulla legge di riordino della Sanità in Sardegna. Al tavolo, coordinato dal presidente della commissione Mario Pala e dalla consigliera provinciale Alba Canu, si sono succeduti gli interventi dei consiglieri regionali e comunali.
 «Visto che ci si dovrà confrontare molto presto con la riforma - ha detto Nanni Campus - è bene avere le idee chiare da subito». In particolare il consigliere del Pdl ha posto l’accento sul rischio relativo a un’unica macroarea nell’isola per la gestione del personale e degli acquisti.
 Fra le altre relazioni quella del sindaco Gianfranco Ganau che è ritornato sul tema dell’opportunità di lasciare in piedi le due aziende esistenti oppure accorparle in una sola. «La volontà del territorio è stata espressa a chiare lettere e parla di lasciare le cose come stanno - ha detto -. Si tratta casomai di far marciare ciò che è già stato avviato».
 In conclusione l’intervento del preside della facoltà di Medicina che ha affrontato il tema della riduzione dei posti letto: «È un discorso che si potrà fare soltanto quando sarà stata riformata la sanità nel territorio».
 Il percorso della commissione proseguirà con l’audizione di altri operatori del settore e ulteriori figure istituzionali.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cronaca
Nuova vita alle vecchie chiese rurali
Accordo tra Provincia, Università e dieci Comuni
Il progetto punta al recupero degli edifici abbandonati
ANTONIO BASSU
 
 NUORO. Si fa concreto il progetto “Ecclesiae Fabrica” della Provincia e dello storico dell’arte Roberto Concas, dell’ateneo turritano, sul recupero dei santuari rurali semidiroccati distribuiti nel territorio barbaricino. Ieri dieci sindaci hanno firmato l’accordo di programma.
 Si tratta di chiese totalmente in abbandono e semidiroccate, che giorno dopo giorno vanno sbriciolandosi, nell’indifferenza generale, lasciando frammenti, insieme a una parte di fede e di storia delle popolazioni. Ora, col programma messo a punto dalla Provincia, si vorrebbe passare, con l’arte di antichi mestieri, l’impiego di materiali della tradizione e di una metodologia avanzata e partecipata, al loro restauro. Passando dai ruderi a nuova vita. Ieri, alla presenza del presidente della Prtovincia Roberto Deriu, della rappresentante della Soprintendenza di Sassari Lucia Siddi, del parroco del Sacro Cuore Giovannino Puggioni, insieme ai sindaci di Irgoli, Borore, Noragugume e Bortigali, è stato firmato l’accordo di programma per l’attuazione del progetto “Ecclesiae Fabrica“, relativo agli interventi nel territori sui vecchi santuari tradizionali. Sono dieci i comuni che hanno dato la loro adesione e che hanno firmato il protocollo d’intesa. Oltre ai quattro già citati, anche Nuoro, Dorgali, Meana Sardo, Tonara, Ovodda e Oliena, per la promozione comunale degli interventi a favore del patrimonio culturale e, in questo caso, delle chiese in abbandono, allo stato di rudere, nonché per tutta un’altra serie di finalità, compresa la realizzazione di itinerari tematici religiosi, insieme alla partecipazione delle realtà locali a un turismo ecocompatibile.
 «Il tutto non solo per il recupero anche architettonico delle chiese - come hanno precisato Roberto Concas e Lucia Siddi -, ma anche per promuovere azioni congiunte d’intervento pubblico, privato e di volontariato, attraverso gli antichi mestieri legati al fare artigianale, al costruire, alla manutenzione di opere in pietra, legno, fango e manufatti della tradizione. Con il coinvolgimento attivo e diretto delle Università e dei centri di ricerca, di formazione, delle associazioni di categoria professionali, artigianali, industriali, commerciali e sindacali, per favorire la formazione, la crescita e lo sviluppo di nuove professionalità specializzate».
 Con quali quattrini? Con quelli che verranno dalla Provvidenza; il lavoro dei volontari e i contributi degli enti istituzionali: il Ministero ai beni culturali, della Cei, della Ue, della Regione e di chiunque voglia dare una mano. In provincia di Nuoro i santuari diroccati sono un centinaio, contro i 400 di tutta l’isola. Il costo per ciascuno è pari a 50-70 mila euro. Per i santuari barbaricini sarà organizzato un master per architetti. Il progetto generale sardo diventerà presto nazionale, con il coinvolgimento della Toscana, della Liguria e della Corsica.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Fatto del giorno
Insegna sa limba ai nipponici
Il professor Sugeta: «Sono sano e salvo»
MARIA GIOVANNA FOSSATI
 
 NUORO. Gli amici sardi lo cercavano da giorni senza successo. Il professor Shigeaki Sugeta, il giapponese che ha scritto il “Vocabolariu sardu de 1500 paragulas” (italiano, sardo, giapponese) e promosso in tutto il mondo la lingua sarda, lo immaginava. Per questo ieri mattina, dalla sua Yokohama, 30 km a sud di Tokyo, il professore ha approfittato di un momento favorevole dei collegamenti telematici e ha chiamato per tranquillizzare decine di amici. «Sto bene - ha detto al telefono all’antropologa Dolores Turchi -. Sono a casa con mia moglie e mia figlia. In questa zona non abbiamo avuto particolari danni anche se la terra continua a tremare. Né abbiamo avuto ondate pericolose dal maremoto. Purtroppo siamo al buio. Abbiamo provviste ma non il pane, per via dei panifici che non lavorano». Il professor Shigeaki Sugeta, 77 anni, docente in pensione di filologia romanza all’Università di Tokio, professore emerito e consulente dell’Institute for italian studies Waseda University, è tranquillo come sempre. La Sardegna la frequenta da oltre 40 anni e conosce il sardo meglio di molti nativi dell’isola. All’antropologa di Oliena, Sugeta ha promesso di tornare nell’isola a maggio: «Siate sereni, io sto bene e ci vedremo presto». In Sardegna il professore presenterà il suo nuovo libro appena consegnato a un editore giapponese. Il tema dell’opera è, ancora una volta, la linguistica sarda: Sugeta la presenterà insieme al suo amico ed ex ministro Tullio De Mauro (anche a lui Sugeta ha fatto una telefonata per tranquillizzarlo).
 Il professore era stato nell’isola a settembre, a Nuoroo aveva fatto lezione agli alunni dell’istituto Ciusa. «Voglio salvare la vostra lingua e unificarla: il logudorese con il campidanese e via a seguire. Il sardo è una lingua indipendente e come tale va trattata».
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ
Primo torneo di Risiko
 
 La comunità giovanile “Casaggì”, in collaborazione con l’associazione “Punto Zero” e con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari, organizza “Chi non risika non rosika”, il primo torneo universitario di risiko. Le iscrizioni al torneo resteranno aperte fino a domenica 27 marzo. Per iscriversi, occorre compilare l’apposito modulo on-line sul sito www.casaggi.it. Un’e-mail confermerà l’avvenuta iscrizione. Il torneo si svolgerà nella giornata di domenica 3 aprile, dalle ore 15,00, presso il Centro Iniziative Sociali, in Piazza del Carmine, 4, a Cagliari. Per maggiori informazioni, info@casaggi.it o visitare il sito www.casaggi.it
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Un alunno su cinque impara con difficoltà
In Scienze della formazione un master sui disturbi dell’apprendimento
PIERLUIGI CARTA
 
 CAGLIARI. In generale uno studente su cinque è affetto da un disturbo dell’apprendimento, e tra i giovani cagliaritani e sardi la situazione sembra anche più critica. Da qui la necessità di un intervento formativo sugli insegnanti e gli operatori specifici, che ha dato luogo al master post laurea in «Disturbi dell’apprendimento» presso la facoltà di Scienze della formazione, che inizierà ai primi di aprile. La direttrice del master Maria Pietronilla Penna (docente di Psicologia generale) spiega che «un disturbo come la dislessia, l’iperattività o il discalcolo, non sono fenomeni circoscritti, ma influiscono negativamente nell’esperienza educativa del bambino, causandogli scompensi per tutta la vita».
 Per gli educatori è quindi indispensabile riuscire a riconoscere e a valutare questi disturbi per poter intervenire il prima possibile. E il nuovo master nasce appunto per formare degli insegnanti rendendoli più consapevoli ed esperti, e capaci di individuare queste disfunzioni dell’apprendimento. Si tratta di un corso post laurea «di secondo livello», ovvero per i laureati quinquennali o provenienti dai corsi specialistici, ed è rivolto ai neomedici, neopsicologi e a chi è uscito da Scienze dell’educazione e Scienze della formazione primaria. Il master in «Disturbi dell’apprendimento» è il primo in Sardegna e sta già richiamando studenti d’oltremare (cinque su settanta). Pietronilla Penna sostiene che un elemento fondamentale del corso consiste nel «potenziamento cognitivo» dell’individuo. Infatti «nella scuola italiana sono frequenti i casi di sottoutilizzo del potenziale degli studenti e questo spreco comporta il rischio di un deficit dove prima non c’era». Le lezioni del master inizieranno l’otto aprile e la settimana prossima si stileranno le graduatorie. Il team è composto, tra gli altri, da Vanessa Spiga, Rosa Angela Fabio di Messina, Irene Mammarella e Daniela Lucangeli. Ai corsi e ai seminari daranno il loro contributo anche «autorevoli docenti internazionali» come l’esperto di disturbi dell’apprendimento Cesare Cornoldi e Graham Hitch.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 – Sassari
Una bussola per gli studenti
Parte il progetto «AlmaOrientati» per le superiori
La Provincia, l’Università e l’Ufficio scolastico aiutano i giovani a scegliere il loro futuro negli studi e nel lavoro
 
 SASSARI. Parte oggi il progetto di orientamento AlmaOrièntati- - AlmaDiploma. L’iniziativa è il risultato della collaborazione tra il Servizio OrientAzione dell’Università, l’assessorato provinciale alle Politiche del lavoro e all’istruzione, l’Ufficio scolastico provinciale e il Consorzio AlmaLaurea.
 Il progetto coinvolge gli studenti dell’ultimo anno degli Istituti superiori della provincia e si pone come obiettivo principale l’accompagnamento dei ragazzi verso scelte consapevoli verso il corso di studi e il mondo del lavoro. Agli studenti verranno consegnati per la compilazione questionari specifici affinchè si possa elaborare un profilo attitudinale individuale che sarà poi inviato alla banca dati del Consorzio Alma Laurea. In questo modo ciascun ragazzo partecipa alla valutazione del proprio percorso di studi al fine di poter essere aiutato a scegliere la strada universitaria o lavorativa adatta alle sue caratteristiche.
 Il progetto completa le azioni già intraprese dal Servizio OrientAzione finalizzate al supporto e alla consulenza degli studenti delle scuole superiori nella scelta del corso di laurea e degli iscritti all’Università per rendere il loro percorso di studio un’esperienza formativa e gratificante, ridurre la dispersione universitari e agevolare l’inserimento lavorativo.
 Oggi e domani, quindi, si tiene con un corso di formazione, tenuto da Adele Barone, referente del servizio orientamento del Consorzio AlmaLaurea, che fornirà ai docenti referenti per l’orientamento degli istituti che hanno aderito all’iniziativa le istruzioni per aiutare gli studenti a costruire il profilo attitudinale.
 All’avvio dei lavori interverranno l’assessore provinciale Rosario Musmeci, Gabriella Colucci, referente regionale per l’Orientamento dell’Ufficio scolastico provinciale e Patrizia Patrizi, delegata del rettore per l’Orientamento e responsabile del Servizio OrientAzione.
 Per maggiori informazioni è possibile visitare la sezione OrientAzione del sito dell’Università (www.uniss.it/orientazione) oppure quello di AlmaDiploma (www.almadiploma.it).
 «Dopo il diploma - spiega la professoressa Patrizia Patrizi - decidere se lavorare o iscriversi all’Università e a quale corso di laurea è una scelta molto importante da cui dipende il nostro futuro professionale, ma anche personale. Perché è indispensabile sentirsi a proprio agio con le materie di studio, pensando anche agli sviluppi lavorativi».

Questionnaire and social

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