Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 March 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Pagina 5 – Primo piano
La preoccupazione
Gli studenti giapponesi
in visita a Cagliari: «In ansia per le nostre famiglie» «Le nostre famiglie sono salve, ma proviamo un enorme dolore per il nostro paese»: ieri mattina gli studenti del Sol Levante che risiedono alla Casa dello studente di via Roma hanno appreso la notizia dello tsunami. In tutto, cinque studenti e una professoressa, provenienti dall’Università di Akita, città che fortunatamente si trova sul versante dell’isola opposto a quello colpito dall’ondata. Arrivati la settimana scorsa, rimarranno in città sino alla fine di marzo.
«L’ho saputo alle sette del mattino», racconta la professoressa di lingue Ritsuko Miyamoto. «Ho provato a collegarmi al sito della mia università, ma tutti i server erano fuori uso. Allora ho guardato le news e ho capito. Nella nostra città, da quello che mi risulta, non ci sono state vittime, né grossi danni agli edifici». Anche la studentessa Kayo Kuwashima viene da Akita, ma la sua famiglia vive a Morioka, che è molto più vicino all’epicentro del sisma. «Mia mamma mi ha scritto via email di stare tranquilla», spiega, scura in volto. «Anche se la scossa è stata fortissima stanno tutti bene e la casa non è danneggiata: solo tanti piatti rotti. Però ho un’amica che vive sul tratto di costa più colpito. Penso che stia bene, ma sicuramente la sua casa ha subìto grossi danni».
FRANCESCO FUGGETTA
 
 
2 - L’Unione Sarda / Pagina 21 – Cagliari e provincia
Università
L’ex assessore Daniela Noli torna alla presidenza dell’Ersu
Con un provvedimento assunto nei giorni scorsi, e già pubblicato sul sito istituzionale della Regione, il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci ha nominato Daniela Noli come presidente dell’Ersu. L’ex assessore comunale alle Politiche giovanili succede a se stessa, visto che dal 7 dicembre 2010 (data nella quale aveva lasciato l’incarico) la poltrona ai vertici dell’ente per il diritto allo studio era rimasta vuota. La Noli era stata nominata una prima volta il 22 gennaio dello scorso anno e aveva ricoperto l’incarico per poco meno di undici mesi. Ora il suo lavoro può ripartire dove si era interrotto: il confronto con Regione e Comune sul nuovo campus universiario, lo spostamento delle mense, la gestione delle Case dello studente e delle altre questioni che riguardano i servizi da erogare agli universitari, soprattutto quelli fuori sede.
Nei prossimi giorni il riconfermato presidente incontrerà i diversi interlocutori istituzionali, per riannodare i fili di un confronto che era stato serrato fino al termine del 2010. Da risolvere anche alcune questioni legate agli organi di governo dell’ente e ai rapporti con i rappresentanti degli studenti. Nelle scorse settimane la questione del campus universitario che doveva nascere in viale La Playa è tornata d’attualità, per iniziativa del Comune. Il sindaco Floris aveva detto di essere intenzionato a verificare le condizioni per una ripresentazione del progetto.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Pagina 22 – Cronaca di Cagliari
Università
Esami annullati, gli studenti: «Ricorriamo al Consiglio di Stato»

Giovedì il Tar ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati Carlo Tack, Mauro Barberio e Stefano Porcu, per conto di 256 studenti che contestano il decreto dell’Università del 28 maggio 2010 che prevede la decadenza degli esami anche in forma retroattiva se non ci si laurea entro una certa data. Ma gli universitari non ci stanno e preannunciano l’istanza di appello al Consiglio di Stato.
«La sentenza del Tar non chiarisce nel merito i quesiti nel ricorso presentato a luglio», spiega Pierpaolo Batzella, primo firmatario dell’appello a cui poi si sono uniti altri 255 studenti. «Quello che chiedevamo al Tribunale amministrativo era di sapere se l’università fosse o meno abilitata a emanare una norma che fissi una data entro cui lo studente debba laurearsi», spiega Batzella, «per lo più che valga retroattivamente». Nel social network Facebook è attivo un gruppo con oltre 2800 iscritti, che coordina le azioni degli studenti. In un post di ieri si legge: «Il Tar ha dato giudizi fortemente opinabili sulla obsolescenza della laurea conseguita da noi fuoricorso». Ciò che conta, secondo gli studenti «è che è la legge viene fatta e votata in Parlamento e non sono i rettori o gli atenei a stabilire la decadenza dagli studi».
 
 
4 - L’Unione Sarda / Pagina 26 – Ogliastra
Perdasdefogu
I laureati al Sabato del messaggio

“Professioni tradizionali e professioni moderne a confronto” è il filo conduttore dell’appuntamento odierno con i Sabati del messaggio, manifestazione che da sedici anni caratterizza l’attività della Pro Loco di Perdasdefogu. Questo pomeriggio nella biblioteca comunale i presidi della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Cagliari (Massimo Deiana) e di Medicina (Mario Piga) parleranno di professioni tradizionali e moderne mettendo a confronto una tesi di Stefania Fresi in Leggi e una di Luisiana Carta in Scienze infermieristiche. ( ni. me. )


5 - L’Unione Sarda / Pagina 28 – Cronaca di Cagliari
I NUMERI. Tutte le statistiche della Coppa dopo la ripresa
AcPicchia e Scarsenal, le due facce della Rettore
Entra nel vivo la Coppa Rettore. Dopo quasi due mesi di sfide incrociate - interrotte a febbraio da una sosta forzata di dieci giorni dovuta alle pessime condizioni del manto sintetico dello storico campo di Sa Duchessa - la tradizionale kermesse calcistica riservata agli studenti universitari è regolarmente ripresa nei campi di Monte Claro ed è giunta alla sua quarta giornata.
LE CLASSIFICHE Nei sei raggruppamenti eliminatori le classifiche stanno incominciando a delinearsi e si possono già ipotizzare le squadre che con tutta probabilità lotteranno per accedere alla fase successiva. Nel Girone A guidano Les Merendes (12 punti), inseguite dal duo Betis Quadra e Cantera (9 punti per entrambe). Nel Girone B comandano la graduatoria i Granchi Aviatori (10 punti), davanti alla detentrice del trofeo, Mandarancio Meccanico (9 punti), e ad Alitalia (7 punti). Grande equilibrio, invece, nel Girone C, dove in testa c’è un terzetto formato da AcPicchia (finalista l’anno scorso), Fs Bunga Bunga e Smfc Acromion. Lotta a due nel Girone D, dove il Creatina Team è in testa con 10 punti ma è incalzato, a quota 9, dalla Barbagia Rock. Nel raggruppamento E, l’Athletigos Pagu si gode il momentaneo primato solitario (9 punti). Inseguono a -3 la Gialappa’s Band e il Sali’s Burro. Infine, nel Girone F, dominio del Real Orroli (9 punti), davanti alla Taverna dei Bastardi e a Tinta Unita.
STATISTICHE Miglior attacco per AcPicchia (22 reti), peggiore per Dinamo Lovska e As Antiga (entrambe ancora a secco). La squadra in assoluto più “bucata” è quella degli Scarsenal (il nome in questo caso pare appropriato) con 31 reti subite in appena 4 gare. La miglior difesa è invece quella di Tinta Unita (due partite giocate e neanche un gol subito). Le squadre ancora a zero in graduatoria sono Dinamo Lovska, As Antiga, Esulo, Fc Phooligans e Atletico All In, mentre gli Scarsenal sono addirittura a -1 in seguito a una penalizzazione dovuta a una violazione del regolamento. L’edizione 2011 ha preso avvio il 25 gennaio. Rispetto all’anno scorso le squadre sono dieci in meno, 38 anziché 48. In compenso il livello di gioco è più elevato, complice la presenza di numerosi giocatori di Prima categoria, Promozione e perfino Eccellenza.
Se in origine le partite in programma erano due di mattina ed altrettante di sera, da quando il torneo si è trasferito a Monte Claro il ritmo è diventato di tre incontri mattutini e uno solo serale. Le fanali si disputeranno come di consueto a giugno. (p.l.)
 
 
6 - L’Unione Sarda / Pagina 15 – Commenti
Medicina sostenibile: sistema per prevenire prima che per curare
Vedi la foto Ci sono due medicine. C’è una medicina che ha come riferimento la salute, e una che ha come riferimento la malattia. Operano in parallelo, anche in collaborazione, apparentemente indistinte; tutt’e due perseguono, naturalmente, l’obiettivo del benessere individuale e collettivo. Lo fanno, però, partendo da presupposti culturali diversi, con strategie che spesso divergono e con risultati che alla lunga non coincidono.
Quali le differenze. La medicina che ha come riferimento la salute parte dalla premessa che gli individui siano generalmente sani e i suoi interventi debbano quindi essere orientati al mantenimento dello stato di salute e di benessere, o al loro ripristino qualora sopravvenga una malattia. Pone l’accento sull’importanza della prevenzione primaria e dedica quindi molta attenzione a individuare e rimuovere il più possibile i fattori di rischio di malattia. È anche consapevole, questa medicina, che la difesa della salute degli individui e della popolazione non può ridursi a un problema medico. Anzi, dipende primariamente dalla tutela degli ambienti di vita e di lavoro, dalla qualità (e quantità) del cibo che mangiamo e dell’acqua che beviamo, dalle abitudini quotidiane. Dentro questo contesto il contributo fondamentale della medicina è di sviluppare e promuovere le strategie preventive per mantenere i livelli di salute della popolazione e ridurre, per quanto possibile, la necessità dell’intervento medico. In altre parole la medicina che promuove la salute lavora, idealmente, contro se stessa, giacché si adopera per creare condizioni affinché la richiesta di prestazioni mediche da parte della popolazione non aumenti, ma anzi si riduca al minimo possibile. Suo obiettivo prioritario non è quello di allungare la vita a 120 anni, pur non escludendo che ci si possa arrivare.
L’altra medicina, quella che ha come riferimento la malattia, ci considera invece tutti tendenzialmente bisognosi di cure. Non si accontenta di farci star bene: promette di farci star meglio. Attraverso una semplice trasposizione di parole in realtà inventa un sortilegio che cattura la nostra attenzione e ci intrappola. Perché al meglio, a ben guardare, non c’è mai fine; e quindi, ammaliati da questa promessa, non stiamo mai bene. Con queste premesse diventiamo tutti pazienti, cioè potenziali clienti della medicina che promette miglioramenti infiniti della nostra salute. Essa tende idealmente verso un prototipo di salute perfetta che non esiste nella realtà e dal quale tutti gli individui in carne e ossa si discostano, chi più, chi meno. In questo senso è una medicina che, per sua impostazione culturale, alimenta i bisogni e la domanda di benessere, in un processo infinito di rincorsa a questo modello ideale di perfezione. E così, mutuando un’aspirazione fondamentale di ogni individuo, quella di migliorare le proprie condizioni di vita, fa leva su tale aspirazione e la trasforma in un problema medico, pretendendo quindi di affrontarlo e risolverlo attraverso gli strumenti propri della medicina.
Queste due culture mediche coabitano e operano in maniera apparentemente non conflittuale all’interno delle nostre strutture di assistenza. È tuttavia evidente come il loro impatto sia, alla lunga, completamente diverso. A questo proposito un aspetto importante, soprattutto di questi tempi, è quello dei costi. La medicina che ha come riferimento la salute si preoccupa, implicitamente, dei costi dell’assistenza: per sua natura tende a contenerli, rendendo così possibile, o sostenibile, l’esistenza stessa di un sistema sanitario pubblico. L’altra medicina, che estende e dilata lo stato di malattia, è invece impostata su una matrice culturale che porta inevitabilmente a un continuo aumento della domanda, e che si accompagna a un altrettanto inevitabile aumento dei costi.
I due modelli non sono perciò intercambiabili e questo richiede una precisa e decisa scelta di campo da parte di chi ha responsabilità pubbliche nella difesa della nostra salute.
EZIO LACONI
(Prof. Ass. di Patologia e Fisiopatologia Generale Università di Cagliari)
 
 
7 - L’Unione Sarda / Pagina 15 – Commenti
Quaranta brevetti sardi nel 2010
POPOLO D’INVENTORI
ma gli esiti non si vedono È bello essere un Paese di inventori. Ma è drammatico diventare un Paese di copiatori. La sfida sull’innovazione coinvolge oramai tutti, in particolare gli Stati emergenti, i quali hanno capito che per reagire alla crisi occorre rimboccarsi le maniche e intervenire in settori dove i mercati sono in espansione. Produrre idee originali, da trasformare in brevetti e quindi in opportunità di sviluppo e crescita.
Nel 2010 gli italiani hanno presentato 2.300 brevetti europei. Un calo consistente rispetto ai 3.800 del 2009 registrati dall’European Patent Office. Nello stesso anno la Germania ne ha registrati 25.000, la Francia 9.000, l’Olanda e la Svizzera oltre 6.000.
La certificazione europea è un test importante per la qualità delle idee realizzate. I brevetti vengono sottoposti a un esame di merito e a una ricerca di anteriorità che certifichi l’effettiva novità e originalità dell’innovazione. L’Italia è all’ottavo posto nella classifica europea degli innovatori. Investiamo in ricerca solo l’1,2 per cento del Pil.
L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), invece, l’anno scorso ha registrato 9.639 brevetti, un numero quasi invariato rispetto agli anni precedenti e addirittura in calo rispetto agli oltre 10 mila depositati nel 2006. Di questi solo meno di un terzo sono stati poi presentati alle autorità europee. Nel 2009, il governo ha annunciato l’istituzione di un Fondo Nazionale per l’Innovazione: 60 milioni per cofinanziare progetti basati su idee innovative e sullo sfruttamento industriale dei brevetti. Ma tutto ciò è rimasto lettera morta. Purtroppo l’Italia fa innovazione in comparti tradizionali, come la meccanica industriale, ma è pochissimo presente in settori come le biotecnologie. Gli investimenti annui per la ricerca di base non superano i 70 milioni di euro. Se guardiamo al numero di brevetti, la Lombardia è al primo posto con circa 3.000. La Sardegna si colloca al quartultimo posto con meno di 40 nel 2010. Contrariamente alle altre regioni, investe in ricerca 35 milioni l’anno, 50 milioni in borse di studio e finanziamenti a progetti di singoli ricercatori, e altri 185 milioni, insieme alla Ue, per cofinanziare progetti d’innovazione e competitività. Un grande sforzo e una lungimiranza che potrebbero dare grandi risultati, crescita culturale ed economica. Vogliamo però vederli questi risultati.
ANTONIO BARRACCA
 
 
8 - L’Unione Sarda / Pagina 34 – Provincia di Cagliari
IL CASO. Gli inquirenti indagano anche sulla distruzione di armi e munizioni nella base
Nuovi sequestri di materiali radioattivi
Quirra, conservate senza precauzioni parti di missili Nike
Nove amperometri radioattivi in dotazione ai missili Nike sono stati trovati ieri dagli inquirenti in un magazzino all’interno del poligono di Quirra. Si tratta di un deposito della Vitrociset, l’azienda che si occupa della manutenzione dei radar e del calcolo della traiettoria dei razzi testati nella base. All’esterno del locale nessuna indicazione della pericolosità di quanto era stato stipato. La radioattività doppia rispetto a quella naturale è stata accertata dal professor Paolo Randaccio, fisico dell’Università di Cagliari.
Il procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, che indaga sull’eventuale rapporto tra guerre simulate e alta incidenza dei tumori denunciata nella zona, ha ordinato il sequestro degli amperometri radioattivi. Il comitato Gettiamo le Basi da anni ha segnalato che sette dipendenti della Vitrociset si sono ammalati a Quirra.
Giovedì il professor Pierluigi Cocco, medico responsabile del poligono, aveva spiegato che lui stesso aveva organizzato la conservazione delle valvole dei radar radioattive: «Tutto in regola, nessun problema per la salute». Di diverso avviso gli inquirenti: «Nei locali nessuna indicazione di pericolo».
L’inchiesta è in corso da due mesi ma le ipotesi investigative si stanno allargando: negli anni 80 e 90 ad armi e munizioni ormai non più utilizzabili dalle forze armate di tutta Italia sarebbero state distrutte a Quirra. Anche quelle all’uranio impoverito che l’Italia, secondo il senatore leghista Edouard Ballaman, aveva acquistato nel 1995 da Israele? Domanda in attesa di risposta. Secondo alcuni testimoni, i camion arrivavano in Sardegna con le casse di armi e munizioni da smaltire attraverso enormi esplosioni. Il materiale tossico e inquinante rimasto a terra dopo il botto, secondo gli inquirenti, veniva raccolto, caricato di nuovo sui camion e trasportato altrove. Ma diversi bidoni sarebbero stati sotterrati nella base.
Questo nuovo filone dell’inchiesta ha portato gli agenti della Squadra mobile di Nuoro e di Roma a bussare alla porta dell’ ufficio del Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, generale De Bernardis, al quale hanno chiesto di esibire tutti i documenti relativi alle operazioni di distruzione di armi e munizioni effettuate in Sardegna tra l ’80 e il ’90.
Proprio sulle procedure di distruzione del materiale bellico sono stati interrogati anche il comandante del poligono di Quirra, generale Bonotto, e altri cinque ufficiali. Lo scopo: capire se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza a tutela della salute dei soldati.
PAOLO CARTA
 
 
9 - L’Unione Sarda / Pagina 26 – Gallura
PALAU. Nuove soluzioni urbanistiche
Studenti di architettura al lavoro sui progetti
Vedi la foto Da Tel Aviv a Palau. L’Accademia svizzera di Architettura di Mendrisio continua la sua indagine sulle nozioni di modernismo. Dopo aver appurato che Tel Aviv non è la sola città che deve misurarsi con le contraddizioni poste dalle questioni urbanistiche contemporanee, per questa sessione di studi ha scelto il centro gallurese. Ventotto studenti, provenienti da tutto il mondo, lavoreranno in coppia e proporranno progetti su un argomento urbanistico suddiviso in quattordici temi, corrispondenti ad altrettanti segmenti dell’abitato di Palau. Come è stato spiegato ieri mattina, nell’aula consiliare di piazza Popoli d’Europa, la prima fase di lavoro prevede lo sviluppo di un’idea sulla organizzazione futura del paese. L’iniziativa coinvolge anche l’amministrazione comunale e l’istituto di istruzione superiore "Falcone e Borsellino". L’assessore all’Urbanistica, Sebastiano Pirredda, ha illustrato le linee guida del Puc. Ora spetterà agli studenti universitari individuarne le criticità e fornire suggerimenti utili per rendere funzionali le aree che verranno esaminate. Nell’atelier di progettazione, che si concluderà a giugno 2001, saranno guidati dall’architetto inglese Jonathan Sergisson. «Accogliamo l’invito per lo stage invernale "Palau lavora"dedicato alle scuole superiori - ha dichiarato il sindaco Piero Cuccu - mi auguro che lo scambio tra le due realtà possa continuare in futuro». «Accettiamo la sfida lanciata in questa sede - ha detto la vicepreside Lina Crobu - l’iniziativa è storica per l’istituto "Falcone e Borsellino", è importante per i nostri alunni il confronto con studenti universitari oltretutto stranieri»
WALKIRIA BALDINELLI
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
L’università di Pisa premia il farmacologo Giovanni Corsini
PISA. La “scuola” del farmacologo Gian Luigi Gessa, è stata insignita di un importante riconoscimento all’Università di Pisa. Il prof. Giovanni Umberto Corsini, Ordinario di Farmacologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia all’ateneo pisano, allievo di Gessa, ha ricevuto l’Onorificienza dell’Ordine del Cherubino, in riconoscimento dei meriti scientifici e culturali. Laureatosi a Cagliari nel 1970 con i proff. Sergio Muntoni e Bernardo Loddo, ha lavorato con Gessa fondando la sezione di Farmacologia e la scuola di specializzazione in Farmacoloogia, ora dirette dalla prof.ssa Maria Del Zompo. Dopo aver collaborato con Bernard B.Brodie al Laboratory of Chemicalpharmacology di Bethesda e poi con Irwin Kopin al National Institute oh Health su tossicologia sperimentale e modeli animali di Parkinson, è diventato professore Ordinario a Cagliari. Dal 1988 è direttore dell’Istituto di Farmacologia. È stato anche presidente della Lega Italiana contro la Malattia di Parkinson. Nonostante le origini toscane ed il passato milanese, Corsini sostiene che “sardi si nasce o si diventa,comunque si rimane”. «Infatti - precisa - gli anni della formazione professionale e scientifica trascorsi a Cagliari, sono stati determinanti a creare quel legame forte alla terra che considero provvida di cultura e di una eccellente qualità di vita».(g.u.b.)
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
Al Comune 37 milioni dalla Regione 
Infrastrutture: dal Molentargius alle acque reflue 
CAGLIARI. Via libera dell’amministrazione regionale allo stanziamento di oltre trentasette milioni di euro, destinato al Comune di Cagliari per la realizzazione di diversi interventi previsti dal Piano strategico. Si parla, tra gli altri, di venti milioni di euro per il parco di Molentargius-Saline.
Altri sei per l’avvio della cittadella dell’impresa «Smart business factory» e della «Cagliari film commission», oltre cinque per gli interventi relativi al campus naturale universitario del centro storico e quattro per la rete di distribuzione delle acque reflue depurate.
Il verbale dell’accordo, che entro dieci giorni dovrà tradursi nella sottoscrizione del protocollo d’intesa, è stato firmato, ieri, dal presidente della Regione Ugo Cappellacci e dal sindaco Emilio Floris.
«Si tratta di un risultato - ha affermato il capo dell’esecutivo regionale - che arriva a distanza di un anno dall’istituzione di un tavolo Regione-Comune e, al momento, gli interventi previsti ammontano a circa 128 milioni. Trentuno sono immediatamente finanziabili, per i restanti 90 milioni individueremo gli strumenti adatti per il reperimento delle risorse. Il verbale inoltre prevede che, per la programmazione 2011/2013, gli investimenti complessivi possano toccare i 500 milioni».
Per il sindaco Floris si tratta di interventi che rivestono un’importanza strategica non solo per il capoluogo, ma per l’intera isola.
«Se si pensa al campus naturale universitario - ha detto il primo cittadino - con il recupero degli edifici del centro storico da adibire ad alloggi per gli studenti e ad uffici, è chiaro che ad usufruirne saranno soprattutto persone che non abitano in città. Sono inoltre previsti altri interventi per i quali intercetteremo ulteriori finanziamenti, dal parco di Tuvixeddu all’ultimazione della mediateca del Mediterraneo fino al completamento del teatro Massimo e del parco della Musica».
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
RETTIFICA
La casa dello studente
In merito all’articolo pubblicato dalla Nuova Sardegna il 19 febbraio scorso, sulle precarie condizioni della Casa dello studente di via Monte Santo, interviene con una nota Antonello Pinna. Nell’articolo pubblicato dalla Nuova Sardegna, intitolato «La catapecchia dello studente», precisa Antonello Pinna, «quanto attribuito al sottoscritto, è stato riferito alla dott.ssa Alice Marras, nella sua qualità di segretario aziendale della Cgil dell’Ersu di Cagliari, nell’ambito di un confronto tra la rappresentanza studentesca, supportato dalla raccolta di centoventuno firme tra gli studenti e la direzione della casa medesima»
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 12 - Sardegna
Scoperto a Sassari come si trasmettono le infezioni vaginali 
SASSARI. Tre studiosi della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Sassari hanno contribuito a svelare alcune caratteristiche e funzioni di una molecola chiave nel metabolismo del Trichomonas vaginalis, un microorganismo che causa una delle malattie a trasmissione sessuale più diffuse, la tricomoniasi, che ogni anno colpisce più di 170 milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta di un’infezione che nella donna provoca vaginite e cistite e nell’uomo invece è causa di prostatite.
Il gruppo di ricerca guidato dal professore di Microbiologia, afferente al dipartimento di Scienze biomediche, Pier Luigi Fiori e costituito dal professor Paola Rappelli e dal ricercatore Daniele Dessì, dopo aver raggiunto quattro anni fa la copertina del prestigioso Science, si è meritato la copertina del numero di marzo della rivista di riferimento della parassitologia molecolare Molecular and Biochemical Parasitology, con un lavoro svolto all’interno di un network di collaborazione internazionale. Lo studio è nato dalla sinergia tra il gruppo del professor Fiori e quelli del professor Nigel Yarlett della Pace University di New York e del professor Jan Tachezy della Charles University di Praga.
«Abbiamo studiato e osservato diverse caratteristiche dell’arginina deiminasi (questo il nome della molecola, ndr) - spiegano Paola Rappelli e Daniele Dessì - un enzima che riveste un ruolo fondamentale nella produzione di energia nel Trichomonas. Ciò che la rende peculiare e interessante è il fatto che questa molecola, al contrario di ciò che accade per molti altri enzimi coinvolti nella produzione di energia, che sono molto simili sia nei microorganismi patogeni che nel loro ospite umano, è tipica del Trichomonas e di pochi altri parassiti e manca del tutto nell’uomo».
«Questo- dicono gli studiosi sassaresi- la rende un oggetto di studio interessante e promettente per lo sviluppo di nuovi farmaci contro questo patogeno. Andare a colpire l’arginina deiminasi del parassita è come andare a tagliare le sue fonti di approvvigionamento energetico».
Nonostante esista un farmaco efficace per la terapia della tricomoniasi, stanno aumentando i casi di resistenza, fatto che rende importante l’individuazione di nuove strategie di intervento per il controllo della tricomoniasi: «Controllare l’infezione dal Trichomonas - aggiunge Pier Luigi Fiori - significa anche controllare altre infezioni sessualmente trasmesse, come ad esempio le infezioni da Hiv. Il Trichomonas, infatti, crea una sorta di terreno fertile, un ambiente immunologico favorevole che aumenta il rischio di acquisizione del virus HIV di 2-3 volte, come dimostrano diversi studi condotti su popolazioni ad alto rischio». L’articolo sull’arginina deaminasi segue di pochi mesi un’altra pubblicazione effettuata dallo stesso network di ricercatori, e riguardante un aspetto collegato. Fiori e i suoi collaboratori hanno dimostrato come il Trichomonas condivida il meccanismo di produzione di energia dell’arginina deaminasi con un batterio, Mycoplasma hominis, che causa una comune infezione del tratto genitale e con cui il parassita instaura una simbiosi quando i due si incontrano nel tratto genitale umano. «Quando il Trichomonas e il Mycoplasma si trovano insieme - spiega Fiori - l’attività dell’arginina deaminasi risulta aumentata di sei volte. Queste analogie metaboliche, insieme a questo stretto rapporto fisico fra i due microorganismi, ci ha fatto ipotizzare che il Mycoplasma possa fungere come una sorta di primitiva “centrale energetica” per il Trichomonas. Si tratta per ora di speculazioni, ma l’interesse da un punto di vista evolutivo è grande: potrebbe aiutarci a capire come si sono formate le vie di produzione dell’energia negli organismi più evoluti».(red.att.)
 
 
14 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
«Notte tricolore» con l’Università   
Una serata di inni e letture per celebrare l’Unità 
SASSARI. Nell’ambito delle celebrazioni del 150º anniversario dell’Unità d’Italia la Biblioteca Universitaria di Sassari aderisce alla manifestazione “Notte Tricolore”. Appuntamento in piazza Università 21, mercoledì 16 marzo alla 20,30. Aprirà la serata la Banda Città di Sassari che eseguirà, tra l’altro, l’Inno d’Italia. Seguirà una performance del Laboratorio teatrale del Liceo classico «Azuni» che, attraverso letture e drammatizzazione, ripercorreranno momenti salienti della letteratura, della storia e della identità nazionale, a partire da Dante fino a Gramsci e Lussu. Concluderà la manifestazione l’Associazione culturale Paulis di Uri, diretta dal Maestro Giuseppe Serra, con inni e canti del Risorgimento nazionale fino alla prima Guerra Mondiale. Con questo evento la Biblioteca Universitaria intende contribuire, soprattutto tra i giovani, alla conoscenza e alla diffusione di idee e fatti che costituiscono la base e il cemento dell’identità nazionale.
Si ricorda che nelle giornate dei festeggiamenti nazionali sarà modificato il piano di apertura dei negozi. Mercoledì 16 marzo, in concomitanza con lo svolgimento della Notte Tricolore, potranno rimanere aperti fino a mezzanotte i negozi presenti all’interno del perimetro rappresentato da viale Umberto, via Bellieni, via Mannu, corso Margherita di Savoia, corso Vico, via Saffi e corso Trinità. Giovedì 17 marzo gli esercizi commerciali osserveranno un giorno di chiusura in quanto giornata di festività nazionale. La decisione di abbassare le serrande è stata confermata anche nel corso di una riunione convocata dal Comune con il parere favorevole di Cgil, Cisl, Uil, Confcommercio e Confesercenti e quello contrario dell’Adiconsum.
 
 
15 - La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Sassari
Il 12 aprile prove di ammissione all’Azuni per iscrizione al primo anno accademico
SPORTELLO DELLA LUISS IN CITTÀ
Intesa tra l’università romana e Confindustria
SASSARI. La Luiss sbarca in città grazie a un accordo siglato a Villa Mimosa tra la prestigiosa università romana e i vertici di Confindustria. Il protocollo d’intesa prevede l’apertura di uno sportello che a giorni sarà attivo nella sede di via IV Novembre. Sassari entra nella Luiss network point, una rete nazionale di cui fanno già parte sei città della Penisola. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati l’altro ieri da Stefano Lubrano e Marco Tarantola, presidente e direttore di Confindustria Nord Sardegna, durante un incontro con Rita Santarelli e Alessandro Petti, vice presidente e responsabile del marketing della Libera università internazionale di studi sociali. Si tratta di un progetto strategico: «Abbiamo rilevato - ha spiegato Rita Santarelli - che il 50 per cento degli studenti della nostra università proviene dal Meridione e sulla base di questo dato abbiamo realizzato un progetto di comunicazione basato sul contatto diretto con gli studenti delle superiori». L’accordo funziona così: Confindustria fornisce la base d’appoggio e la logistica, Luiss offre un contratto a un giovane che dovrà attivare una fitta rete di relazioni e contatti tra l’università romana e il territorio di riferimento. Una specie di ufficiale di collegamento con il compito delicato di promuovere attività di informazione, creare eventi che vedano il coinvolgimento diretto di studenti, docenti e di tutti coloro che sono interessati alla frequenza dei corsi Luiss. Il referente sassarese sarà Marco Allena, neolaureato Luiss in Economia e Marketing, che a giorni prenderà posizione nella postazione nella sede degli Industriali. E c’è già da annotare una scadenza importante: il 12 aprile nelle aule del liceo «Azuni» ci sarà la prova d’ammissione per l’iscrizione al prossimo anno accademico: 100 domande a cui rispondere in 90 minuti per riportare un punteggio sufficiente a superare la selezione. Si tratta di prove che valutano la capacità di ragionamento - tengono a precisare i responsabili della Luiss - basate all’85 per cento su test psico-attitudinali e il restante 15 su temi di cultura generale. Per tirare le somme, gli esaminatori valutano il risultato ottenuto, la votazione dell’ultimo anno delle superiori e il voto di diploma. Il prestigio maturato negli anni dall’università romana è provato da una serie di dati snocciolati dai responsabili: cinquemila candidati, 1300 nuovi ammessi l’anno con un incremento del 17 per cento nelle iscrizioni dell’ultimo triennio. L’84 per cento dei laureati Luiss, trova uno sbocco entro sei mesi dalla laurea. Risicata la percentuale degli abbandoni, solo lo 0,6 per cento contro il 18 della media registrata nelle università pubbliche. Tutto questo a fronte di una retta non indifferente. La rete attivata, nella quale ora c’è anche Sassari, sarà ampliata da nuovi ingressi: Luiss si impegna a incentivare il ritorno dei neo laureati nelle regioni di provenienza per mettere a frutto, a casa propria, preparazione e conoscenze acquisite in accademia. (a.me.)
 
 
16 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
La chirurgia sull’ernia del disco 
Medicina: oggi il congresso simultaneo in dieci città 
SASSARI. Si svolge oggi, nell’aula magna della facoltà di Medicina, la giornata italiana di Chirurgia vertebrale, dedicata all’ernia del disco lombare. Si tratta di un particolare congresso, promosso a Sassari dal presidente Carlo Doria, in quanto si svolge in contemporanea con altre dieci città italiane e si prevedono due momenti di discussione interattiva mediante collegamento via internet, tra i centri. Il tema riguarda una delle più comuni patologie vertebrali e l’obiettivo del congresso è di delineare linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici che abbiano una provata base di evidenza scientifica. Esso è diretto ai medici di Medicina generale, ma anche a specialisti in Ortopedia, Neurochirurgia, Fisiatria e Radiologia. Una giornata speciale alla quale si spera intervenga un ampio numero di Medicina generale, oltre che di specialisti delle branche che sono più direttamente coinvolte nella gestione del paziente.
 
     
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie