Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 January 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
1 –L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro - Pagina 22
Scuola, ora l'Ailun apre i laboratori agli studenti
Parte il progetto “Sperimentando” con la media Maccioni
Ieri nelle aule di via Funtana Buddia il primo incontro degli alunni alla scoperta dei segreti della fisica
 
L'Ailun, libera università nuorese da anni specializzata nell'alta formazione post lauream con i master in Scienze dell'organizzazione, Management turistico e in Tecnologie ottiche, dialoga con le scuole del territorio. L'obiettivo è mostrare attraverso le competenze dei suoi ricercatori le prospettive e gli sbocchi professionali che il sapere scientifico può aprire per molti giovani stimolando la curiosità verso una serie discipline e fornendo nuovi strumenti di conoscenza in vista della scelta di un appropriato percorso di studi.
IL PROGETTO Ieri nei nelle aule di via Funtana Buddia è partito il progetto “Sperimentando”, inaugurato dagli alunni della scuola media Maccioni, impegnati ad apprendere i segreti e il fascino della fisica attraverso una mirata attività in aula assieme ai ricercatori del dipartimento di tecnologie ottiche dell'Ailun, capaci in questi anni di portare avanti importanti studi e applicazioni con la realizzazione e il brevetto di innovativi prototipi sia nel settore agroalimentare che nella medicina.
OBIETTIVI «Negli ultimi mesi abbiamo ampliato l'offerta formativa - ha detto il presidente dell'Ailun Lorenzo Palermo - con il chiaro obiettivo di formare professionisti, manager e dirigenti. Ora ci sembra doveroso far conoscere agli studenti delle scuole medie e superiori del territorio cosa avviene all'interno di un laboratorio di ricerca e soprattutto quanti benefici la cultura e il sapere scientifico può produrre per la società».
ALTRE SCUOLE L'iniziativa partita con una classe della scuola media Maccioni verrà estesa nei prossimi mesi ad oltre duecento alunni delle medie e superiori che hanno aderito al progetto “Sperimentando”. «Siamo felici di aver dato inizio al progetto con i nostri studenti - ha detto Marco Caria, preside della scuola media Maccioni - i ragazzi sono consapevoli dell'opportunità che hanno e sapranno di sicuro farne tesoro. La reputo un'esperienza decisamente utile e formativa capace di coniugare e superare la teoria degli studi che si fanno in classe con le applicazioni pratiche e gli esperimenti che invece si terranno in un laboratorio attrezzato e moderno».
IL LABORATORIO In effetti, una volta all'interno del laboratorio e sotto l'attenta guida dei ricercatori (Giuseppe Mignami, Paolo Ledda e Janusz Kozlowoski) l'attenzione dei ragazzi è stata catturata da una serie di strumenti capaci di riservare non poche sorprese sia per la loro capacità di deformare le immagini, di una loro visione in tridimensionale, ma anche di approfondire le differenze cromatiche dei vari oggetti. «È stata una giornata interessante - ha detto lo studente Elia Cosseddu - sicuramente diversa e stimolante e orientata ad apprendere nuove conoscenze capaci di arricchirci».
LUCA URGU
 
2 – L’Unione Sarda
Carbonia - Pagina 26
Grande Miniera, decolla la ricerca
Tre progetti elaborati dall'Università al via grazie all'Ausi
Studi sulla neutralizzazione dei metalli pesanti e sulla produzione di idrogeno dal sole
 
La ricerca scientifica di alta qualità prende piede nella Grande Miniera di Serbariu grazie a tre nuovi progetti messi a punto dall'Ausi.
L'alta ricerca scientifica sbarca in città. Lo si deve all'Ausi, l'Associazione dell'Università Sulcis Iglesiente, che ha fatto suoi sette progetti elaborati dai Dipartimenti di Chimica e Fisica dell'Ateneo di Cagliari e li ha trasformati in altrettante iniziative di “speculazione” scientifica. Tre progetti decolleranno subito nei locali della Grande Miniera di Serbariu che il Comune ha concesso in comodato d'uso anche a Sardegna Ricerche, società regionale a sua volta pronta a attivare laboratori e attività di ricerca con bandi rivolti alle imprese.
IL FINANZIAMENTO Dopo quasi due anni di immobilismo, la svolta si è avuta nei giorni scorsi: la Regione ha incrementato di circa 120 mila euro la dote finanziaria concessa all'Ausi che, pertanto, si ritrova a gestire 513 mila euro invece che 492 mila: «Un'integrazione - ha sottolineato il direttore Franco Meloni - che ci consente di fare un salto qualità e di puntare davvero in alto». Sulla rampa di lancio, approvati dal Comitato scientifico dell'Ausi, ci sono subito tre progetti che verranno attivati nella Grande Miniera e che comporteranno l'assunzione di uno o due ricercatori con contratti triennali.
I PROGETTI Il primo progetto è finalizzato alla neutralizzazione dell'effetto nocivo dell'inquinamento da metalli pesanti, il secondo è dedicato alla produzione di idrogeno da energia solare (è un programma incentrato sullo studio dei nano cristalli), il terzo è intitolato Tecniche di produzione e purificazione dell'idrogeno, «elemento - aggiunge Meloni - ritenuto fondamentale per lo sviluppo della sostenibilità energetica e su cui scommetteremo anche noi con le nostre ricerche». In stand-by ci sarebbero altri quattro progetti di cui, per ora, l'Ausi non rivela l'indirizzo perché non è detto che verranno finanziati subito e che si svilupperanno a Carbonia.
L'AMBIENTE «Partiamo con i tre certi - precisa il direttore - per le connotazioni che hanno in questo territorio segnato dai problemi di inquinamento ambientale e dalla sua cultura energetica». Parte del finanziamento verrà, comunque, utilizzato per avviare iniziative ad Iglesias (confermato il master di specializzazione di Scienze dei materiali), per attività di ristrutturazione e gestione ordinaria dell'ente. Ai progetti dell'Ausi si affiancheranno quelli di Sardegna Ricerca: dovrebbe ricevere due milioni di euro per indire bandi di ricerca rivolti alle imprese. Ma questa partita è ancora da definire.
ANDREA SCANO
 
Carbonia - Pagina 26
le iniziative
A Serbariu un campus scientifico
 
Carbonia non è una sede universitaria, ma la Grande Miniera di Serbariu si appresta a diventare un campus scientifico di assoluto livello. Oltre, infatti, alle attività che l'Ausi è in procinto di varare, si sommano quelle di Sardegna Ricerche che è pronta ad attivare dei laboratori sullo studio e la conservazione dei materiali e a indire bandi rivolti alle imprese. Ma l'area della ex miniera già ospita da anni una società regionale, la Sotacarbo, impegnata in un importante settore della ricerca scientifica: l'applicazione su vasta scala dei processi di gassificazione del carbone per ricavare idrogeno. Cinque anni fa, la Grande Miniera ha ospitato un altro prestigioso appuntamento scientifico, il master post laurea in Architettura razionalista moderna organizzato d'intesa con il Dipartimento di Architettura di Cagliari. Avevano partecipato una trentina di laureati provenienti dall'Isola e dal resto d'Italia. «Queste attività e quelle che abbiamo in cantiere - commenta l'assessore all'Università e alla ricerca, Pietro Morittu - rappresentano la garanzia del nostro futuro, una scommessa culturale e scientifica che, visti i risultati, in parte abbiamo già vinto». (a. s.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia - Pagina 22
La battaglia dei giovani per la cultura
Studenti mobilitati per salvare la storia e i reperti della città
Olbia nascosta. Striscioni davanti ai siti dimenticati e una campagna sul web
Centinaia di iscritti al blog di protesta creato dagli universitari.
I liceali protestano per l'apertura pomeridiana della biblioteca.
 
Un turista bolognese in Corso Umberto, ieri mattina: «Scusi che strada bisogna fare per raggiungere l'acquedotto romano di Olbia?». Il vigile urbano si trova subito in difficoltà, chiede alla collega, ma neanche in due trovano la risposta giusta: «Guardi, non saprei. Provi a chiedere a qualche commerciante, forse la sapranno aiutare». Cartelli non ce ne sono e non ci sono neanche le guide per visitare uno dei monumenti più importanti della città. E allora hanno ragione i ragazzi di Olbianascosta , il comitato dei difensori della cultura e della storia della città. Da tempo hanno fatto scattare una mobilitazione su più fronti: sul web hanno avviato un'inedita campagna mediatica per risvegliare le coscienze e lungo le strade, davanti ai siti archeologici abbandonati, hanno piazzato giganteschi striscioni di denuncia.
Sul blog e su Facebook c'è spazio per organizzare eventi e raccogliere adesioni, ma anche per raccontare qualche scandalo. Gli esempi non mancano: il capannone industriale costruito a due passi dal pozzo sacro di Cugnana, il complesso nuragico incastrato sotto un ponte nella zona di Sa Minda Noa. Ma non solo. C'è anche il caso delle officine puniche di via Nanni trasformate in discarica, così come le mura di via Torino completamente imbrattate dai writers.
La battaglia per la cultura, i ragazzi di Olbia, la combattono anche su altre trincee. Non solo per chiedere la tutela e la valorizzazione dei monumenti. E da ieri, al coro degli studenti universitari che hanno organizzato questa campagna, si è aggiunta anche la voce dei liceali. A loro sta a cuore la questione dell'apertura pomeridiana della biblioteca comunale. «Chiediamo a gran voce che le sale siano aperte anche durante il pomeriggio e non solo per due giorni alla settimana - scrivono sul blog Enrico Cadoni e Mario Sechi, due alunni del liceo classico Gramsci - Il denaro speso nella cultura non deve essere considerato come un inutile peso, ma come un investimento nel futuro. L'amministrazione vede nella cultura la prima voce su cui tagliare gli investimenti, non tenendo conto del fatto che dalle politiche giovanili dipende il futuro della città». In realtà un primo risultato i ragazzi del Classico l'hanno ottenuto: la biblioteca infatti sarà aperta per quattro pomeriggi alla settimana.
Il blog di Olbianascosta riceve centinaia di visite, la pagina Facebook del gruppo ha quasi settecento iscritti. E raccoglie molti commenti. «Credo sia vergognoso che il tesoro archeologico di Olbia sia stato sotterrata dall'edilizia pubblica e privata - scrive Mattia Putzu, uno dei tanti ragazzi che passano ore e ore su Facebook -. I beni archeologici e culturali vanno preservati affinché possano essere continua testimonianza di quello che è stata la Sardegna nel tempo».
NICOLA PINNA
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia - Pagina 23
presentazione
Il nuovo libro di Carofiglio
 
Domani alle 18 nell'Audiotorium del Museo archeologico sarà presentato il nuovo libro di Gianrico Carofiglio intitolato “La manomissione delle parole”. Conduce la serata la storica Eugenia Tognotti, dell'Università di Sassari, concluderà i lavori Gian Piero Scanu. L'indagine linguistica, letteraria e storica di Gianrico Carofiglio si concentra su una selezione di parole-chiave – “vergogna”, “giustizia”, “ribellione”, “bellezza”, “scelta” - e su un ambito a lui familiare, quello del linguaggio dei giuristi.

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
Si racconta la vera storia di «Proto» l’oreopiteco
Un incontro dedicato all’enigmatico essere di 8 milioni di anni fa
EMANUELE FANCELLU
 
PORTO TORRES. Nel 1993, nel corso di scavi nei pressi della centrale termoelettrica di Fiume Santo, due archeologi dilettanti scoprirono dei frammenti ossei che consegnarono a Sergio Ginesu e Stefania Sias, della facoltà di Scienze Naturali di Sassari, i quali, in collaborazione col professor Jean Marie Cordy dell’Università di Liegi, datarono i fossili a 8 milioni e mezzo di anni fa. Quei resti, qualche dente ed un frammento di mandibola, furono attribuiti ad un enigmatico essere, l’oreopiteco, del quale altri resti vennero rinvenuti in Toscana, a Montebamboli, vicino Grosseto. Nel frattempo gli scavi sono andati avanti e negli anni sono stati trovati i resti fossili di animali che testimoniano il susseguirsi dei cambiamenti climatici, come giraffe e ippopotami. Se l’oreopiteco toscano è oggi noto col nomignolo di “Sandrone”, il cugino turritano è più conosciuto come “Proto”, anche se in base agli ultimi studi è più probabile che si trattasse di una femmina. Proprio «La vera storia di Proto, l’oreopiteco di Fiumesanto», sarà il tena di un incontro che si terrà sabato prossimo alle 18 presso il laboratorio culturale “Retropolis”, in Piazza Martiri Turritani, nell’ambito dell’iniziativa “Raccuntendi Posthuddorra, percorso storico-narrativo sulla città di Porto Torres, alla ricerca di origini lontane e futuri orientamenti”. L’evento, in cui sarà relatore il professore Lorenzo Scanu, sarà cordinato da Franco Enna e Gilda Usai Cermelli ed è organizzato dalla Fondazione Casa Sant’Angela Merici in collaborazione con Nemo Gulliver Libreria e Carlo Delfino Editore, col patrocinio dell’amministrazione comunale di Porto Torres.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Scuole di Dottorato di Ricerca
 
L’università di Sassari ha indetto pubblici concorsi per esami e titoli per soli posti con borsa di studio, per l’ammissione alle Scuole. Bando sul sito www.uniss.it. Scadenza 16 febbraio 2011

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