Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 January 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 25
facoltà di economia
Qualità della vita, convegno con Zamagni
Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia politica all’università di Bologna, interverrà al convegno in program-ma giovedì prossimo, alle 16 nell’aula A della facoltà di Economia di viale Sant’Ignazio.
Il docente terrà una relazione su “La strada dello sviluppo umano integrale tra economia, qualità della vita e bene comu-ne alla luce dell’enciclica Caritas in veritate” durante l’iniziativa organizzata dal Centro italiano femminile. Prima di lui, in-terverrà Vittorio Pelligra, ricercatore di Economia politica a Cagliari. Introduce Mariella Onnis, presidente del Cif. Previsti i saluti del rettore Giovanni Melis, del sindaco Emilio Floris, del preside di Economia Ernestina Giudici, dell’assessore regio-nale Giorgio La Spisa e del presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru.


2 - L’Unione Sarda / Sport - Cagliari - Pagina 27
Calcio. Al via il 25 gennaio il torneo universitario
Sfida tra 38 formazioni per la Coppa Rettore
Riparte la Coppa Rettore. L’edizione 2011 dello storico torneo di calcio riservato agli studenti dell’ateneo cagliaritano co-mincerà martedì 25 gennaio e andrà avanti fino a giugno. Rispetto all’anno scorso le squadre saranno dieci in meno, 38 anziché 48. In compenso il livello di gioco sarà più elevato, complice la presenza di numerosi giocatori di Prima catego-ria, Promozione e perfino Eccellenza.
IL TORNEO La fase eliminatoria prevede 6 gironi, di cui 4 da 6 squadre e 2 da 7. Le prime tre classificate di ogni rag-gruppamento passeranno al turno successivo. Le teste di serie sono state individuate non solo in base ai piazzamenti delle ultime edizioni ma anche tenendo conto del blasone. Si tratta di Ogliastrarasta e Les Merendes (Girone A), Manda-rancio Meccanico e Granchi Aviatori (B), ACPicchia e Borotalcol (C), Barbagia Rock e Creatina Team (D), Gialappa’s Band e Malos A Ghirare (E), Taverna dei Bastardi e L’Armata Brancaleone (F).
L’ULTIMA EDIZIONE L’anno scorso ad aggiudicarsi l’ambito trofeo furono i ragazzi del Mandarancio Meccanico (squadra composta in gran parte da giocatori del Villagrande) che prevalsero in finale contro gli acerrimi rivali della AcPicchia di Marco Putzolu (formata da giocatori di Villaputzu e Cus), alla prima partecipazione assoluta. Un match equilibratissimo risolto solo nei tempi supplementari da Andrea Nieddu che gonfiò la rete su assist di Matteo Loi regalando così la Coppa al Mandarancio. Il terzo posto andò invece al Creatina Team di Antonello Cabitza (vincitore della Coppa Disciplina) che prevalse 6-3 ai rigori sul Signore degli Agnelli dopo il 3-3 dei 70’ regolamentari. «La prima edizione dello storico torneo interfacoltà», dice il segretario del Cus, Angelo Zucca, «risale al lontano 1948, anno di fondazione del Centro sportivo universitario cagliaritano. Nei decenni sono stati migliaia gli studenti che vi hanno partecipato».
ALBO D’ORO A vantare il maggior numero di successi (3) sono I Fratelli Scandinavi (1992-93-2002), Cervena Zvezda (Stella Rossa, 2001-04-06) ed Escala Sini di Paolo Sini che vinse per tre anni consecutivi (95-96-97). Negli ultimi 20 anni il trofeo è stato appannaggio dei fuori sede. Solo in due occasioni si è imposta una squadra cagliaritana: Studio Antinori nel ’94 e Gialappa’s Band di Stefano Urru nel 2005. Il giocatore che ha alzato più volte il trofeo è Marcello Calia di Lula (oggi ingegnere) che ha gioito sei volte. Anche quest’anno le partite si giocheranno nell’impianto in sintetico di Sa Du-chessa (in via Is Mirrionis) ma dai quarti di finale gli incontri più importanti si trasferiranno nel campo in erba naturale del Cus Cagliari.
PAOLO LOCHE


3 - L’Unione Sarda / Sulcis Iglesiente - Pagina 29
Sant’Antioco A caccia di fondi per i restauri
Convenzione fra enti per la necropoli di Sulky
La necropoli punica di Sulky, a Sant’Antioco, verrà restituita alla fruizione di residenti e turisti. In tal senso si stanno muovendo Comune, ministero dei Beni ambientali, Regione, Provincia, Soprintendenza, università di Sassari e Ati Ifras. L’obiettivo è di stipulare una convenzione per concordare azioni comuni nel settore archeologico dove ogni ente mette-rebbe a disposizione un aiuto economico. «Ognuno farebbe la sua parte - afferma il sindaco Mario Corongiu - con la di-sponibilità di finanziamenti: unendo le forze si può salvaguardare quel bene inestimabile che è la necropoli punica».
Nei giorni scorsi, in Comune, si è tenuta una riunione tra i rappresentanti dei vari enti interessati per gli ultimi accordi prima della firma della convenzione. Nella riunione si è deciso che, una volta firmata la convenzione, si proceda su due canali diversi: il primo prevederebbe un intervento immediato sulle emergenze (si renderebbero così immediatamente visitabili alcune tombe e si metterebbero in sicurezza pozzo sacro e tomba dei giganti), il secondo prevede invece la ste-sura di un progetto generale tendente alla ricerca di finanziamenti per rendere accessibile il maggior numero di tombe e mettere in sicurezza le rimanenti.
Piero Bartoloni, curatore del museo archeologico antiochense e docente di Archeologia fenicio-punica all’università di Sassari ha proposto che ogni intervento fosse considerato una vera e propria campagna di scavo archeologico, ma da finalizzare al restauro, in modo da poter pianificare azioni di lunga durata.
La necropoli punica di Sulky nell’isola di Sant’Antioco, è tra le più importanti del Mediterraneo: scavata nel tufo, è com-posta da numerose tombe attualmente chiuse al pubblico per problemi di sicurezza. Due anni fa il recupero della necro-poli entrò a far parte del progetto ministeriale “Maratonarte”. I proventi di quella campagna non sono mai giunti a San-t’Antioco ma sono stati dirottati per altre finalità. Recentemente il sindaco Corongiu ha rivendicato quei fondi. La necro-poli è entrata anche nella “Linea rossa, monumenti da salvare” di Italia Nostra.


 
 

LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 15 - Gallura
PALAU
Borse di studio
Scade il prossimo 20 gennaio il bando di concorso per l’attribuzione di 6 borse di studio per studenti universitari. Possono presentare domanda al Comune di Palau gli studenti residenti in paese da almeno cinque anni, iscritti a un corso univer-sitario per l’anno accademico 2010-2011 e con un reddito familiare Isee uguale o inferiore a 30 mila euro; studenti iscrit-ti al primo anno di un corso di laurea specialistica che abbiano riportato all’esame di laurea una votazione non inferiore a 88/100; studenti iscritti all’anno successivo al primo con votazione media degli esami non inferiore a 27/30. Il bando e il modulo di domanda possono essere scaricati dal sito del Comune.


5 - La Nuova Sardegna / Pagina 30 - Sassari
Una lezione al vulcano spento
Ittireddu, gli studenti universitari di Geologia sul Lisiri
MARIA GIOVANNA CHERCHI
ITTIREDDU. Cinquanta studenti della facoltà di Scienze naturali dell’Università di Sassari hanno partecipato a una lunga lezione di geologia sul cratere del vulcano spento «Lisiri» di Ittireddu.
Sabato scorso i ragazzi iscritti al secondo anno di Scienze della Terra, coordinati dal docente Francesco Sechi, hanno e-saminato le pareti del vulcano semi sventrato a causa dell’attività estrattiva che vi è stata condotta, ma che ancora pre-senta intatte le sezioni verticali che mostrano l’attività eruttiva avvenuta principalmente nel Terziario. Gli aspiranti geolo-gi, armati di scalpello, durante l’esplorazione hanno fatto incetta delle numerosissime “bombette” vulcaniche e di olivina, un minerale verde composto di silicato di ferro e magnesio piuttosto diffuso sulle pareti del cono vulcanico.
«Il monte Lisiri - ha spiegato il professor Sechi - rappresenta un modello perfetto per lo studio dell’attività vulcanica nel Quaternario e Terziano in Sardegna: le sezioni verticali infatti sono molto definite e permettono una buona catalogazione dei cicli dell’eruzione».


6 - Pagina 4 - Fatto del giorno
Risanare si può, la lezione del Tamigi
Londra: una biologa sassarese coordina uno dei progetti di recupero
PIER LUIGI RUBATTU
SASSARI. Se il Tamigi, che era diventato una brodaglia velenosa, è stato riportato in vita e ospita ora 125 specie di pesci e 38 di uccelli acquatici, anche il golfo dell’Asinara può guarire. Purché si intervenga in forze, spiega Rita Serra, 34 anni, biologa sassarese che lavora a Londra.
Per Thames21, una organizzazione non-profit, Rita Serra coordina le opere di miglioramento dei fiumi e dei canali nella parte orientale di Londra: «Il mio progetto è finanziato da Thames Water, che gestisce la rete idrica e gli impianti di de-purazione».
- Ha letto della marea nera a Platamona?
«Sì, sono catastrofi che succedono e succederanno sempre. Credo che sia un po’ presto per giudicare l’entità del danno. Sono d’accordo con il professor Nicola Sechi, bisogna sapere esattamente quanti metri cubi di combustibile sono finiti in mare. In generale c’è ben poco da fare per i pesci, mentre si possono salvare gli uccelli acquatici in difficoltà. È impor-tante che intervenga il maggior numero possibile di persone».
- Educazione ambientale e coinvolgimento della popolazione. A Londra funziona.
«Una delle battaglie in cui sono coinvolta è quella contro le buste di plastica e i rifiuti che ancora oggi vengono gettati nel Tamigi: qui la mobilitazione degli enti locali e dei cittadini è fondamentale. Nel fiume Lee, un affluente, stiamo per costruire con l’aiuto di volontari una serie di piattaforme per dare rifugio alle anguille. E sono sempre gruppi di volontari a rimuovere l’Impatiens glandulifera, una pianta invasiva che facilita l’erosione degli argini».
- Come è arrivata a questo lavoro?
«A Sassari mi sono diplomata al liceo scientifico Marconi e mi sono iscritta a Scienze biologiche. Poi, un po’ per caso, ma soprattutto per il desiderio di fare un’esperienza diversa, ho continuato gli studi all’University College London e mi sono laureata in biologia marina. Tre mesi di volontariato, poi il primo lavoro, nel parco di Hampstead a Londra».
- Tornerebbe in Italia?
«Non lo so, per la verità non ci ho mai provato. Certo, mi piacerebbe lavorare in Sardegna e per la Sardegna».
- È facile trovare lavoro in Inghilterra?
«A Thames21 ho fatto un colloquio e ho presentato una lettera in cui spiegavo che cosa avrei potuto dare in più all’organizzazione grazie alle mie esperienze e alle mie motivazioni. Dopo due giorni mi hanno assunto».
- Anche il Tamigi ha il problema delle piante aliene, come lo stagno di Cabras con i giacinti d’acqua.
«Ho letto che sono stati rimossi con le ruspe, e in effetti è l’unica cosa che si possa fare. Lo smaltimento è un altro gran-de problema: meglio sarebbe bruciarli. Noi, con l’Impatiens glandulifera, abbiamo sotterrato tutto e lasciato che la natura facesse il suo corso. In questi casi bisogna aspettare e vedere».


7 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
Assegni di ricerca all’università
L’Università di Sassari attribuisce tre assegni di ricerca: due di durata biennale presso il Dipartimento di Biologia animale, settore Ispezione degli alimenti di origine animale, uno di durata annuale presso la Facoltà di Lettere e filosofia, settore Glottologia e linguistica. Le domande scadono il 18 gennaio 2011. Il bando del concorso è disponibile presso l’Ufficio concorsi in via Macao 32 o nel sito internet dell’Università www.uniss.it/ammin/concorsi.
 
     


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa CRUI
Link:
rassegna stampa MIUR
 

Questionnaire and social

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