Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 January 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Economia - Pagina 16
Trasporti
Un legame a doppio filo quello tra il futuro del trasporto marittimo sardo e quello della Tirrenia. Fino a quando l’ex socie-tà di Stato non sarà privatizzata, non è infatti possibile avviare una vera concorrenza sulle rotte, ma soprattutto è indi-spensabile un maggiore impulso della politica, con un piano che delinei le strategie del dopo Tirrenia. Massimo Deiana, preside della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari e docente di diritto dei trasporti, traccia gli scenari che l’Isola si troverà ad affrontare dal 1° ottobre, quando scadrà la convenzione pubblica e le sovvenzioni dovranno essere messe a bando.
Si diceva che la Tirrenia fosse il problema dei trasporti sardi, ma anche ora non si migliora e le tariffe crescono.
«È solo la punta dell’iceberg. Le compagnie private agiscono sul libero mercato, non ricevono sovvenzioni e quindi prati-cano la tariffa conveniente quando se lo possono permettere».
Non c’è potere di intervento?
«No, su questi armatori c’è solo un’interlocuzione politica, che è tanto più incisiva quanto più è autorevole. Semmai ci deve preoccupare il non avere riscontri sull’attuazione della convezione della continuità di Tirrenia, su cui invece i poteri di controllo ci sono, visto che riceve soldi pubblici».
E quando non ci sarà Tirrenia?
«Questo è il vero problema. Per ora tutti sono impegnati a vedere che fine farà Tirrenia ma nessuno si occupa del dise-gno strategico per il dopo, né del finanziamento per realizzarlo, visto che sarà a carico della Regione».
Cioè?
«Quando scadrà la convenzione gli oneri saranno messi a bando, così prevede la legge, sebbene non mi stupisca più niente visto come sono andate le cose con Alitalia. A differenza del settore aereo, le sovvenzioni non andranno a una so-la società ma a tutte quelle che avranno i requisiti. Oneri che erano stati chiesti dalle altre compagnie già dal 1999, con l’apertura delle rotte. Ma allora c’era Tirrenia con una convenzione esclusiva ventennale».
E col nuovo scenario?
«La Tirrenia sta attraversando un periodo di forte difficoltà a causa del commissariamento, della vendita, del calo dei traffici marittimi e del caro carburante. In tutto questo c’è stata la totale assenza della Regione».
Regione che ha stanziato un milione di euro per partecipare alla vendita di Tirrenia.
«Non è una cosa negativa, ma non aspettiamoci grandi cose. La Sardegna cerca di comprarsi un puntino nel consiglio di amministrazione, ma non so quanto possa influenzare le decisioni della società. In passato era diverso, quando la politica governava Tirrenia, abbiamo avuto anche la presidenza della compagnia».
E con il federalismo il problema diventerà locale?
«In realtà è già un problema sardo, da quando lo Stato ha iniziato a ridurre le risorse per la continuità. Ma la continuità non è affare della comunità periferica».
Con la scadenza delle convenzioni si ridiscuterà della continuità?
«Certo, ma se ne sarebbe già dovuto parlare. Questo schema risale agli anni ’60».
Quali saranno le novità?
«Intanto è necessario aprire a tutti, residenti o meno. Questo sarebbe il compimento massimo della continuità. Che però si scontra con le esigenze di bilancio. Diventando più raggiungibili anche le strutture ricettive si riempirebbero di più».
Altre novità?
«È fondamentale ristudiare le rotte. E si potrebbe anche ragionare sul sistema portuale regionale. Un’unica cabina che possa magari puntare su uno scalo per le merci e su un altro per i passeggeri».
ANNALISA BERNARDINI


2 - L’Unione Sarda / Economia - Pagina 16
È stato costituito ieri mattina a Cagliari il Comitato scientifico del Centro studi L’Unione Sarda
Studiosi al servizio dell’Isola
Un progetto innovativo con docenti ed esperti
È stato costituito ufficialmente nella mattinata di ieri il Comitato scientifico del Centro studi L’Unione Sarda.
Programmazione, consulenza e ricerca. Nasce con questi obiettivi il nuovo Comitato scientifico del Centro studi L’Unione Sarda. Inaugurato ieri nella sede di viale Regina Elena a Cagliari, sarà composto da esperti di diritto ed economia, in ca-rica per tre anni, con possibilità di riconferma.
IL COMITATO A presiederlo sarà Franco Manca, attuale assessore regionale del Lavoro, ex direttore dell’Osservatorio e-conomico della Sardegna ed esperto di economia e di indagini statistiche. Franco Manca sarà affiancato nel lavoro di di-rezione del Comitato da otto componenti: Antonino Menne (avvocato civilista e professore di diritto privato all’Università Cattolica di Brescia), Francesco Nuvoli (professore di estimo rurale alla Facoltà Agraria dell’Università di Sassari), Vincen-zo Ricciuto (professore di diritto civile all’università di Roma Tor Vergata), Vittorio Dettori (professore di economia all’U-niversità di Cagliari - Facoltà di Economia), Giorgio Garau (professore di Statistica all’Università di Sassari), Gilberto Mar-ras (responsabile del Centro studi dell’Api sarda), Paolo Mattana (professore di economia politica all’Università di Cagliari) e Maurizio Fanni (professore di finanza aziendale all’Università di Trieste).
IL CENTRO STUDI Il Comitato sarà la guida del Centro studi L’Unione Sarda, struttura nata a maggio del 2008 per ap-profondire l’economia e le dinamiche sociali dell’Isola, attraverso analisi ed elaborazioni a sostegno di tutte le testate del gruppo editoriale (L’Unione Sarda, Unionesarda.it, Videolina e Radiolina). Sin da subito, il Centro studi ha iniziato l’attività rivolgendosi al quotidiano L’Unione Sarda, per poi pian piano estendere il suo raggio d’azione alle altre testate. Già a giugno 2008, è iniziata, e prosegue tuttora, l’elaborazione e il commento dei dati Isae sulla congiuntura delle imprese manifatturiere ed estrattive, con cadenza prima trimestrale e poi mensile. Tra ottobre e luglio 2010 c’è stata la collabora-zione con la redazione di Videolina per la trasmissione Monitor, mentre fra luglio e settembre 2010 il Centro studi ha pubblicato i dossier provinciali e quello di sintesi della Sardegna.
LE NUOVE ATTIVITÀ Il 2011 si è aperto all’insegna di nuove iniziative. È in fase di approvazione il progetto di costruzio-ne del Sistema informativo statistico del Centro studi, che richiederà alcuni mesi di lavoro. Lo strumento sarà orientato alla raccolta, all’archiviazione, alla trasformazione e alla distribuzione dell’informazione statistica su tutti i settori dell’eco-nomia. Tra settembre e ottobre 2011 è poi prevista la pubblicazione dei dossier sulle otto province aggiornato. Un altro obiettivo è lo studio del mercato immobiliare sardo, con la costruzione dell’indicatore del prezzo di vendita proposto per gli immobili. Ma non solo. Proseguiranno anche le analisi congiunturali in riferimento alle aziende manifatturiere isolane, mentre - questa è un’ulteriore novità - verrà preparata una rilevazione sulla soddisfazione degli abitanti di Cagliari.
LA SODDISFAZIONE Partendo dall’archivio degli utenti registrati nel sito www.unionesarda.it si prevede un campiona-mento seguendo la stratificazione della popolazione residente a Cagliari. A queste persone saranno rivolte interviste (in modalità auto compilativa on line) sulla loro soddisfazione circa alcuni aspetti della vita a Cagliari, prendendo in conside-razione i servizi offerti dalla città. A seconda dell’esito dell’indagine si può prevedere di estendere la zona di rilevazione alla provincia del capoluogo, fino ad arrivare all’intera Sardegna. Il Centro studi L’Unione Sarda, infine, continuerà a for-nire dati e analisi economiche al giornale e a tutto il gruppo editoriale. Tra le fonti cui il Centro studi attinge vanno citate l’Istat, l’Isae, la Banca d’Italia, i ministeri, l’Inps, il Centro studi sintesi, lo Svimez e la Regione Sardegna.
LANFRANCO OLIVIERI


3 - L’Unione Sarda / Cultura - Pagina 51
Quando l’idiozia fa a fette il cervello di Einstein
C’è da perdersi nel rutilante campionario della scemenza. Sembra, quasi, di entrare in un’imponente biblioteca oxfordia-na, tra sale gotiche e lunghi corridoi bui tagliati da spade di luce polverosa e occupati da scaffali di volumi. Dall’antichità all’epoca moderna e contemporanea. Scienza, filosofia, religione, medicina. Lo scibile certo, ma meritevole del noto Pre-mio Ig Nobel (la pronuncia inglese rende meglio il graffio) trovato come antidoto alla stupidità e assegnato ironicamente ogni anno (a ridosso del vero Nobel) alle scoperte scientifiche di assoluta inutilità.
Pillole di idiozia umana sezionata dal bisturi del Gremio del Cavaliere infinito e della Cuoche senza frontiere (venerdì scorso la prima delle 13 lezioni a Oristano nell’aula magna del Liceo Mariano IV). Una speciale Scuola di Atene al negati-vo, visitata (pubblico al completo, tifo da stadio e banda cittadina di Santa Cecilia al seguito) gradino dopo gradino dai docenti Marco Schintu, professore di Igiene alla facoltà di Scienze della formazione di Cagliari, e dal pensatore epistemo-logo Giulio Giorello, prof di Filosofia della Scienza a Milano.
Ma in quell’impeccabile mise en scene, spazio avatar al quale si accede infrangendo la superficie gelatinosa del grande affresco di saperi ideato dall’artista Filippo Martinez, al posto di Platone e Aristotele, si è vista la coppia al limite del de-menziale: il famoso patologo Thomas Harvey, che nel 1955 rubò e sezionò il cervello di Albert Einstein, e Kenji Sugimoto, professore giapponese di calibro internazionale, docente al “Systems laboratory science graduate school of Information science, Tohoku University”. Lui, per anni alla ricerca del cervello di Einstein certo di scrutare cellule e neuroni così da carpire e svelare al mondo il segreto della genialità. E là dove Raffaello poneva Epicuro, Averroè e Pitagora, nella Scuola di Aristan appaiono le idiozie di Richard Lynn, professore emerito dell’Università di Ulste: sua l’intuizione secondo cui «l’intelligenza umana dipende solo dalla latitudine dove si nasce o si vive», per restare nel solco di Schintu. «Lynn parla di un quoziente di intelligenza di 103 nel Trentino, mentre noi sardi ci assestiamo a 0,90 poco più dell’Uganda con 0,85», fa da tramite Schintu. E che dire del dottor Eldar Abbasov, direttore del Centro scientifico per le artriti, in Azerbaijan: cu-rava tutto con prolungati bagni in naftalene, sostanza altamente cancerogena. Insomma una carrellata di cattedratici e uomini di fede, scienziati e ricercatori: nessuno si senta escluso. Nemmeno papi (Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger). Fi-guriamoci teste coronate (Carlo d’Inghilterra).
Quello di Marco Schintu e di Giulio Giorello è stato un appassionato viaggio nell’idiozia della scienza e contro la scienza. Superba la stupidità-emblema sul cervello di Einstein («tagliato a fette da due psicolabili come un paté, per produrre una pubblicazione che non dice nulla sul segreto della genialità - commenta Schintu - anzi si scoprirà più tardi che il cervello di Einstein sembra più simile a quello di un autistico che a quello di un genio»). Ma c’è «l’ornitologo Kees Moeliker, pre-mio IgNobel per la biologia 2003 con una ricerca sulle abitudini del germano reale (excuse me, Anas platyrhynchos ) omosessuale necrofilo». E allora sbaglia chi si stupisce «della presenza di idioti nella scienza», per dirla con le parole di Giulio Giorello. «Ma l’idiozia può fare della conoscenza una vittima, esprimere una forte aggressività nei confronti dell’im-presa scientifica». Stupidità e chiusura verso la scienza che fanno diventare classici Galileo Galilei e Charles Robert Dar-win. Giorello cita Benedetto XVI che smonta la teoria dell’evoluzione perché «non è dimostrabile, presenta vuoti e lacune e soprattutto non è verificabile in laboratorio se non attraverso 10 mila generazioni». Per il teologo Ratzinger: «Ciò che non è sperimentalmente verificabile e falsificabile, non può essere scientificamente attendibile». Stesso rigore di critica del filosofo matematico milanese anche per il predecessore di Benedetto XVI sulla riabilitazione di Galileo Galilei: «Gio-vanni Paolo II, 31 ottobre 1992, parla di tragico fraintendimento» tra la Chiesa e il “maligno pisano”, per citare Carlo E-milio Gadda. «Non si sono capiti». Ancora teoria dell’evoluzione e ancora Darwin. Giorello ricorda un massiccio “Atlante della creazione”, Istanbul 2007, dove si asserisce che «il darvinismo è stato superato ormai come allo stesso modo sono stati superate le credenze dei popoli che adoravano i coccodrilli». O peggio dice lo studioso: «Darwin ritenuto padre del colonialismo europeo, persino utile a diffondere il razzismo, fino ad arrivare al terrorismo». C’è da imparare. E da conso-larsi.
ROBERTO RIPA
 
 


 
 

LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 – Cagliari
Disertato l’appuntamento a Lettere e Filosofia con Massimiliano Civica, in cartellone al teatro Massimo
Il regista fa lezione all’università nell’aula vuota
PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. Aula vuota, venerdì sera, per il regista di teatro Massimiliano Civica che, in occasione della presentazione del-la sua opera al Teatro Massimo ha partecipato ad una lezione seminariale. Ad attenderlo vi erano solamente le sedie im-bottite dell’aula magna Mozzo della facoltà di Lettere e Filosofia. L’incontro è stato organizzato dal Teatro Stabile di Sar-degna, e il tentativo di un’altra Lezione di Teatro rivolta agli studenti si è rivelato un flop. Colpisce la totale indifferenza dei molti principianti e appassionati del settore. I numerosi assenti hanno perso l’occasione di assistere ad un vero dibat-tito seminariale col giovane regista (36 anni), durante il quale ha messo in luce i frutti della sua ricerca artistica sul teatro shakespeariano e le potenzialità che il teatro di prosa ha ancora nei confronti della società. Massimiliano Civica, nato a Rieti e formatosi poi tra l’Accademia Silvio d’Amico e il teatro della Tosse di Genova, ritorna in scena con Shakespeare tre anni dopo aver vinto il premio Ubu con la riedizione del Mercante di Venezia. Si propone nei confronti del “bardo immor-tale” come ad un genio e ricerca nella messa in scena del suo “Sogno nella notte dell’estate” (il titolo scelto dovrebbe essere la traduzione corretta di A Midnight summer’s dream) un diverso punto di vista rispetto all’oggi per analizzare il mondo attuale, per illuminare meglio la nostra prospettiva di moderni grazie alla sovrapposizione delle due visioni. «Il teatro in Italia - dice il regista - è elitario, ha creato una distanza nei confronti del suo pubblico. Gli attori sono a torto propagatori della cultura con la C maiuscola, che spaventa e che ci bolla come elitari. Il teatro elisabettiano invece van-tava un linguaggio di alto livello ma con dei ritmi più veloci, che assicuravano il coinvolgimento di tutti i gradi sociali». Massimiliano Civica, riprendendo Shakespeare, cerca di riproporlo dando tutta la forza che la parola merita all’interno degli schemi teatrali. La sala vuota richiedeva la domanda sulla portata che ha il teatro inserito nella nostra società, e quale ne sia la sua durata. E all’interrogativo, Civica risponde deciso: «Il teatro sarà l’unica arte che sopravvivrà fra 2000 anni».


5 - La Nuova Sardegna / Pagina 45 - Cultura e Spettacoli
La scienza in affanno: dalle isole Galapagos al cervello di Einstein
«Prevenzione dell’idiozia», a Oristano affollata lezione alla singolare iniziativa curata da Filippo Martinez
E il filosofo Giulio Giorello punta l’indice contro la Chiesa e il suo integralismo
FRANCESCO G. PINNA
Buona la prima? Buona la prima, seppure con qualche riserva. Buona la prima anche se non era la scena di un film ma la prima lezione del Corso per la prevenzione dell’idiozia, cioè dell’ultima invenzione (per ora) dell’oristanesissimo Filippo Martinez, che anche questa volta è riuscito a mettere insieme per la sua iniziativa un parterre di firme nazionali di tutto rispetto e anche stavolta è riuscito, in qualche modo, a uscire da Oristano restando a Oristano. Una lezione, naturalmen-te, un po’ particolare. Con tanto di cattedra e di docenti, con tanto di registro del professore firmato in presa diretta, con tanto di allievi, ben 250, ma anche con la banda musicale cittadina che accompagna l’ingresso in aula dei docenti e con una parte dei corsisti che erano contemporaneamente anche fan, claque e perfino ultras.
Il tema della lezione che venerdì sera ha aperto il corso nella gremitissima aula magna del Liceo scientifico Mariano IV era «L’idiozia e la scienza». Due i docenti in cattedra, l’oristanese Marco Schintu, e il filosofo della scienza Giulio Giorello. Schintu e Giorello si sono un po’ divisi il compito. Il primo ha parlato dell’idiozia applicata alla scienza, il secondo della idiozia contro la scienza. E se nel mirino del primo sono finiti un “presunto” scienziato giapponese e l’anatomo patologo americano che aveva trafugato il cervello di Einstein, nel mirino del secondo sono finiti tra gli altri il papa in carica, il suo predecessore in procinto di beatificazione e pur senza essere nominato anche qualche ministro del Governo Berlusconi.
Marco Schintu, 57 anni, insegna Igiene all’Università di Cagliari. Le sue ricerche, svolte anche in Canada, Francia, Giap-pone e nelle isole artiche di Svalbard riguardano in particolare la contaminazione degli ecosistemi acquatici e il trasporto degli inquinanti chimici lungo le catene alimentari. Per mostrare a quali livelli può arrivare l’idiozia applicata alla scienza ha fatto vedere ai suoi corsisti il filmato, rintracciabile anche su You Tube, in cui l’anatomo patologo americano Thomas Harvey consegna una “striscia” del cervello di Einstein gelosamente conservato sotto spirito in un barattolo di vetro simi-le a quelli che le casalinghe americane usano per le marmellate e quelle sarde per le olive in salamoia a uno pseudo scienziato giapponese, un certo Sujimoto, che in nome della Scienza lo ha convinto a privarsene perché sarà analizzato alla ricerca di “indicatori di intelligenza”. Una scena esilarante, con il dottor Harvey che apre a fatica il barattolo conser-vato nell’armadio dei vestiti, ne tira fuori un pezzo di cervello, lo posa sul tagliere e ne taglia una fettina mentre il dottor Sujimoto scaccia le mosche.
Giulio Giorello ha meno bisogno di presentazioni. Comunque è milanese, ha 65 anni, è titolare della cattedra di Filosofia della Scienza all’Università di Milano, e fra tante altre cose scrive editoriali per il Corriere della Sera. L’idiozia, ha spiega-to, è ampiamente e uniformemente distribuita nel mondo e nell’umanità. E idiozia, ha puntualizzato, è anche quella di chi colpisce la Scienza chiudendo gli spazi della ricerca. Lui non ha fatto nomi, ma molti hanno pensato alle proteste degli ultimi mesi contro i tagli alla scuola, all’Università e alla Ricerca del ministro del Tesoro Tremonti e del ministro dell’Istruzione Gelmini. Ma la Scienza, secondo Giorello, può essere ostacolata anche in maniera molto più raffinata. E per dimostrarlo cita Benedetto XVI che se la prende con Darwin spiegando che la teoria dell’evoluzione non è scientifi-camente verificabile perchè non si possono riprodurre in laboratorio 10 mila generazioni di esseri viventi e Giovanni Paolo II che nel 1992 parla di “fraintendimento” tra la Chiesa e Galileo Galilei costretto con la minaccia della tortura ad abiura-re le sue rivoluzionarie scoperte. E a proposito di ampia distribuzione della idiozia in ogni fascia sociale, Giorello cita il principe di Galles Carlo d’Inghilterra. Anche lui ha trovato il modo di prendersela con Galileo. Ma non si può dimenticare, ha ricordato Giorello, che Carlo d’Inghilterra è quello che voleva curare il cancro con clisteri di fondi di caffè sciolti nell’acqua.
La prossima lezione venerdì 21 gennaio, ore 21, sempre nell’aula magna dello Scientifico, con Gianluca Nicoletti in catte-dra a parlare di «Idiozia e Internet».


6 - Pagina 30 - Sassari
Assegni di ricerca all’università
L’Università di Sassari attribuisce tre assegni di ricerca: due, biennali, nel Dipartimento di Biologia animale, settore Ispe-zione degli alimenti di origine animale, uno, annuale, nella facoltà di Lettere e Filosofia, settore Glottologia e linguistica. Le domande scadono il 18 gennaio. Bando presso l’Ufficio concorsi in via Macao 32 e nel sito internet dell’Università www.uniss.it/ammin/concorsi.


7 - Pagina 4 - Gallura
Monti. Effettuati prelievi di campioni nel territorio comunale
Nuovi metodi di lavoro del suolo al lavoro i ricercatori universitari
MONTI. Il territorio comunale è interessato a un progetto sull’«Impatto dei cambiamenti d’uso del suolo e di gestione dei sistemi agro-forestali sulla fertilità in ambiente mediterraneo». Lo studio è finanziato dalla Regione nell’ambito della leg-ge regionale 7 del 2007 che affronta il problema sul fronte della promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna.
Così da questo mese i tecnici della facoltà di agraria dell’università di Sassari saranno a Monti per prelevare dei piccoli campioni di suolo nelle aree indicate in una carta che si può trovare nell’ufficio tecnico comunale.
Non sarà preso in esame l’intero territorio comunale, infatti, ma una vasta area che si sviluppa lungo la linea ideale che va dalla strada Olbia-Sassari, svolta ad est per Chichiritanos, aggira punta Sa Turrita, si dirige a Nord tagliando in due il centro abitato di Monti, scende per San Giovanni e Serrabilalzu, aggira Binzalvinu, supera ad ovest di nuovo la scorri-mento veloce e la stazione ferroviaria per proseguire lungo l’asse della Olbia-Sassari verso Berchidda. All’interno di que-sta area sono stati individuati ben 85 siti che verranno presi in esame. Il Comune ha fatto affiggere in tutti gli esercizi pubblici un volantino con tanto di carta in cui sono messi in evidenza i pallini neri che indicano le aree in cui verranno prelevati i campioni e invita i proprietari che intendono avere maggiori informazioni a rivolgersi all’ufficio tecnico.
Lo studio dell’università mira a comprendere quale è stato, nel corso di questi ultimi anni, l’impatto delle nuove metodo-logie usate da chi lavora in campagna e, quale innovazione tecnologica è stata usata. Ancora, come è stata porta avanti la gestione dei sistemi agro-forestali sulla fertilità del suolo e i risultati ottenuti. Dalle analisi si capirà quali fenomeni so-no avvenuti, gli eventuali errori, le possibili variazioni per il futuro. (g.m.)
 
     


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa CRUI
Link:
rassegna stampa MIUR
 

Questionnaire and social

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